Le Migliori Serie TV del 2023 - Cosa Recuperare Quest'Anno!

Il 2023 non è stato, per me almeno, una grande annata di serie tv e anche se ne ho diverse ancora da recuperare o di cui parlarvi. Ma comunque qualcosa che vale la pena vedere prima di essere sopraffatti dalle uscite del 2024 c'è sempre, e come l'anno scorso ho voluto raccoglierle.

Siccome non mi piacciono le cose semplici, da questa lista (perché non è una classifica, c'è sempre qualcosa che mi fa storcere il naso) ho escluso rinnovi e stagioni finali perché se una serie ha già due o tre anni di vita magari la conoscerete già. Quindi qui troverete solo novità, scoperte che ho fatto nel 2023 o miniserie.


La legge di Lidia Poët

Rispecchia secondo me perfettamente la intro che ho fatto questa serie Netflix italiana che quando uscì a Febbraio ha fatto molto chiacchierare. Di per sé infatti La legge di Lidia Poët ha molte caratteristiche positive che la rendono una delle serie italiane meglio riuscite e che vale la pena recuperare se non l'avete ancora fatto: c'è una bella ricostruzione dell'Italia (e di Torino in particolare) dell'800, una certa scorrevolezza delle storie e degli episodi, una buona struttura della serie e dei personaggi. Il taglio de La legge di Lidia Poet è poi internazionale, riportando alla mente quell'anacronismo visto in altre serie tv, ma che tutto sommato non stona volendo rappresentare e raccontare un personaggio fuori dagli schemi, avanti per i suoi tempi.

Il prezzo da pagare è una venatura da romanzo rosa che, unito ad alcuni primi piano, può fare effetto soap, e una Matilde de Angelis che bisbiglia come quando devi parlare male di tua cugina al pranzo di Natale e non vuoi farti sentire perché è nella stanza accanto che gioca a tombola. 
Per il resto aspetto la seconda stagione con curiosità. Qui la recensione dedicata. 



The Flatshare - Un letto per due

Da Netflix passo a Paramount +, dove ho visto ancora poca roba, ma qualcosa da recuperare c'è, inclusa The Flatshare. Una storia carina, simpatica, scorrevole, ma con qualche sottotesto di peso, che però non viene insistentemente buttato in mezzo ad appesantire appunto gli episodi. Una comedy romantica sì, ma che non cade in sentimentalismi e sdolcinature. Jessica Brown Findlay e Anthony Welsh, oltre che molto carini da vedere, hanno anche una buona chimica. Si vocifera di una seconda stagione per The Flatshare, ma questa prima stagione si regge in piedi da sola e trova una sua conclusione, quindi un altro motivo per recuperarla. Ne ho parlato qui.


A Small Light


Si cambia del tutto tono, argomento e stile con A Small Light, disponibile da Maggio su Disney + e che reputo una delle serie tv più intense che abbia visto in questo 2023. La storia di Anna Frank raccontata da chi cercò di salvare lei e la sua famiglia dagli orrori nazisti, non riuscendoci purtroppo. Una storia dolorosa, che probabilmente abbiamo sentito centinaia di volte e che però fa sempre male, e che trova in questa serie una narrazione serrata, coinvolgente e tensiva.
Bel Powley fa un lavoro bellissimo nel ruolo di Miep Gies, e tutto il cast è perfetto, così come la rappresentazione dell'epoca che è certosina e accurata. A Small light è perfetta per chi ama le serie storiografiche ma non vuole cadere nel baratro di una produzione troppo lunga o irreale. Qui la recensione completa. 

Call My Agent - Italia


I rifacimenti possono essere un grosso flop, ma non è il caso di Call My Agent, remake tutto italiano della serie tv francese Chiami il mio agente (o Dix pour cent). Se avete visto la produzione Netflix saprete già cosa aspettarvi, visto che ne ricalca molto le dinamiche, ma hanno saputo appunto ricreare quella struttura con i nostri personaggi italiani ed aggiungere dove serve ma senza snaturarla, rendendola comunque leggera quanto basta. Call My Agent sfrutta l'autoironia di attori e star famose per crearne storie divertenti e con un buon ritmo fra gli episodi. È vero che ci sono dei cali qui e lì, ma dipende in buona parte da quanto apprezziate o meno l'attore messo in mezzo ad ogni episodio. Come vi dicevo nella recensione, è già da tempo confermata una seconda stagione e quindi è il momento perfetto per recuperarla su Now.


Not Dead Yet - Non sono ancora morta


Può una serie tv che parla di gente che vede i morti essere divertente? Sì, c'era già Ghost Whisperer ma era spesso piagnona, mentre Non sono Ancora Morta capovolge quel narrazione fornendone una più nuova, contemporanea, leggera ma non per questo frivola o superficiale, dando al titolo un significato più profondo. Infatti l'espediente delle chiacchierate con i morti, serve a Nell Serrano (Gina Rodriguez) l'occasione per mettersi alla prova, sfidare se stessa, crescere ed imparare molto dalla vita. È vero che si ripesca in dinamiche e situazioni note nelle commedie, ma non sono centrali e così fondamentali, ma fanno da corollario alle vicende della protagonista. C'è un approfondimento dedicato qui, e soprattutto pare confermata la seconda stagione. 



Il principe


In una lista di migliori serie tv non può mancare quella trash che guardi un po' come guilty pleasure ma che sotto sotto pensi sia un bene averla vista perché un po' ti racconta qualcosa che non conoscevi approfonditamente. Il Principe mi ha dato proprio questa sensazione: è vero che Vittorio Emanuele di Savoia può risultare un personaggio quantomeno anacronistico, pacchiano forse nella mentalità di qualcuno, ma è anche vero che la storia sua e della sua famiglia sono parte integrante del nostro passato e penso che conoscerlo o riscoprirlo non faccia mai male. Il principe, composta da 3 episodi che si seguono molto facilmente, poi risulta anche involontariamente tragicomica e appunto vagamente trash. Ne potete leggere di più qui. 



Guida ai Favoriti 2023: Tutti i Migliori Prodotti Recensiti🏆

Siamo quasi giunti alla fine dell'anno, e credo sia arrivato il momento di tirare un po' le somme, non tanto per ripassare quello che abbiamo lasciato alle spalle, ma magari per portare avanti con noi il meglio. Come l'anno scorso, ho deciso di raccogliere in un'unica guida tutti i migliori prodotti per viso, corpo e capelli che ho trovato davvero validi e di cui vi ho parlato nel corso dell'anno appena trascorso.

Per appunto non sovraffollare questa guida, ho scelto solo uno o al massimo due prodotti per ogni mese, ma conto di farvi qualche menzione d'onore.

Una delle primissime recensioni del gennaio 2023 riguardava tre prodotti di The Inkey List che sono diventati parte della mia skincare serale, e di questi in particolare conservo un buon ricordo della Retinol Eye Cream.

Stanno spuntando sempre più prodotti per la cura della zona perioculare che contengono retinolo e questo di The Inkey List mi è sembrato piacevolmente idratante, ma soprattutto delicato nel fornire una forma di vitamina A ad una zona così delicata. Da persona abituata al retinolo e con qualche anno sulle spalle, posso usare e preferisco testare formulazioni più concentrate, ma se state iniziando ora con questo attivo e volete un prodotto più preventivo, è la crema da provare. Qui trovate la recensione dettagliata. 
Sempre a gennaio vi ho parlato di alcuni prodotti per il corpo, anzi potrei dire la mia routine completa di quel periodo, che ho apprezzato in toto e potete (ri)scoprirli qui. Potrei insomma citarli tutti, ma vi segnalo solo il Doccia Crema Buttermilk & Lemon di Balea, un bagnodoccia super economico con un profumo molto coccoloso ma non stucchevole, e soprattutto delicato sulla pelle, anche in inverno.


Sto testando altri prodotti Balea e DM e quindi ne riparlo prestissimo, perché c'è davvero una scelta ampia e interessante.

Le mie recensioni di febbraio sono state quasi tutte molto positive, ma dovendo sceglie qualcosa che davvero meriti, nomino il siero rinforzante per capelli di Grow Gourgeous.


È vero che cerco sempre prodotti efficaci ed economici, e che questo prodotto costa leggermente sopra la media rispetto a quanto vorrei, ma è un siero stimolante che merita una chance, con degli ingredienti validi (senza alcol per fortuna) che mi hanno aiutato a rinforzare i capelli e a potenziarne la crescita di nuovi. Ha pure un profumo ottimo, che non guasta ed inoltre non sporca il cuoio capelluto, cosa importante. La recensione qui

Fra i prodotti migliori di questo 2023 ci metto anche la Time is running out mist del brand coreano Sioris.


Un tonico viso unico nel suo genere: infatti è bifasico e promette di fungere appunto da mist idratante, tonico e siero viso oleoso. Può diventare un prodotto rapido da utilizzare per pelli miste e normali che non voglio caricare la skincare di passaggi o un tonico più consistente per cuti secche, che trovano scialbi i soliti tonici acquosi. Qui potete leggerne in dettaglio.

Fra le scoperte di Marzo includo invece le Maschere viso in Tessuto Moisture Balance di Cien, che si è aggiunta in seconda battuta alle altre due proposte dal brand.

Secondo me Cien offre un bel range di maschere in tessuto ad un costo accessibile che comunque forniscono tutte una buona idratazione senza appesantire. Non avranno indubbiamente gli attivi più ricercati, ma fanno il loro lavoro e se vi piace come tipologia di prodotto, vi consiglio di metterne qualcuna nel carrello quando fate spesa da Lidl.

Sempre a Marzo vi ho parlato di una delle prime novità proposte da The Ordinary nel corso di questo 2023. Se ve lo foste perso, l'azienda Deciem ha lanciato ben 7 nuovi prodotti nel corso dell'anno, espandendo la gamma, e io ho avuto modo di provarne alcuni, incluso il Multi-Peptide Eye Serum di The Ordinary.


Praticamente The Ordinary ha declinato il fu Buffet in una versione più specifica per il contorno occhi, con peptidi anti age e varie tecnologie per contrastare le imperfezioni di questa zona, a cui hanno aggiunto la caffeina. Io l'ho trovato un siero facile da incorporare nella skincare, che non brucia gli occhi, ed efficace nel distendere e tonificare la pelle. Molti si sono preoccupati per il prezzo, ma secondo me bastano un paio di gocce e il costo si ammortizza nel tempo. Se volete approfondire, basta un click qui.

È stato invece ad Aprile quando vi ho raccontato la mia esperienza con un altro prodotto nuovo di The Ordinary e che mi sento di considerare fra i migliori provati quest'anno, ovvero il Multi-Peptide Lash and Brow Serum.

Nella mia recensione ho incluso anche le foto di tutti gli step man mano che vedevo i benefici usando questo siero rinforzante per le ciglia e credo che su di me abbia dato un buon risultato rendendole più folte e più lunghe. Tacito che serve costanza come con qualunque lash serum, ma anche in questo caso ho trovato un prodotto delicato che è stato facile da usare nel tempo.
Sto testando altri sieri per le ciglia economici ma questo lo riacquisterei. 

Nei Top 2023 entra a pieno titolo anche il siero viso anti-imperfezioni con AHA+BHA e carbone di Garnier Pure Active.

Un siero nero, fresco, con alfa e beta idrossiacidi che si occupano di purificare, esfoliare e ossigenare la pelle, rendendola più liscia ed uniforme. Ovviamente non vi ritroverete a strisce come una zebra perché questo siero Garnier svanisce sulla pelle quando lo si applica e si assorbe senza risultare appiccicoso.
Sicuramente nel 2024 parlerò di altri sieri viso Garnier.  Fate un click qui se volete recuperare la review.

A proposito di sieri viso, a Maggio ne ho provato uno che mi è piaciuto, ovvero il Siero Notte al Retinolo di L'Oreal Revitalift Laser.

Non so perché si parli poco di questo siero viso, ma merita molto, anche perché ha una giusta quantità di vitamina A per un prodotto da grande distribuzione, e soprattutto hanno inserito proprio retinolo puro e non esteri che possono risultare troppo deboli per dare un beneficio alla pelle. La consistenza lattiginosa si adatta a molte tipologie di pelle e al sensazione è quella di un prodotto più costoso secondo me. Qui la recensione.

Se state cercando una crema viso con più attivi che però non siano irritati sulla pelle, forse vi può interessare la Vitamin B, C and E Moisturizer di The Inkey List, altra scoperta di Maggio 2023.

In realtà era, anche in questo caso, un terzetto di prodotti The Inkey List che ho promosso e che componevano una skincare diciamo completa (o quasi) e questa crema idratante mi è sembrata un prodotto molto carino, versatile, con dei buoni ingredienti che però non richiedono particolari accortezze per essere utilizzati. Perfetta per pelli miste e normali e senza profumo, come spiego qui

Maggio è stato un mese ricco di skincare, e quindi non posso non menzionare l'ottimo Complete No-Stress V3 Physical Sunscreen SPF 50+ di Axis-y, uno dei solari con filtri fisici migliori fra quelli provati, e un'altra novità di The Ordinary, ovvero il Glucoside Foaming Cleanser, un detergente per il viso semplice ma efficace. 

Più semplice è la scelta dei prodotti preferiti di Giugno 2023 perché, se proprio devo fare una cernita seleziono il Six Peptide Complex Serum Mary&May.

Si tratta di un siero peptidico, a base di sostanze anti-età, con una texture sottile che si assorbe rapidamente e dà un una bella sensazione di turgore senza appiccicare o appesantire. Tra l'altro ha un INCI di tutto rispetto considerando che spesso si trova anche a meno di 15 euro. Se volete conoscerlo più da vicino, click qui. 

Diventa difficile scegliere i prodotti che più ho amato a Luglio perché sono davvero tanti. Posso nominare sicuramente il detergente viso solido al Carbone di Cien Nature, che è perfetto per pelli miste e grasse, ma senza essere aggressivo.


Conservo però anche un ottimo ricordo della Gel Crema Corpo Idratante Body Superfood di Garnier, perfetta per una idratazione del corpo leggere a fresca durante l'estate, che non appiccica e con una bella fragranza fruttata ma non troppo invadente. Vorrei provare anche le altre creme corpo Superfood che sembrano più adatte a periodi più freddi, intanto la recensione è qui
Altra super menzione è per la Sun Gel-Creme Oil Control SPF 50+ di Eucerin.

In questo 2023 ho provato davvero parecchie creme solari specie per il viso, alla ricerca di qualcosa davvero valida e devo dire che le texture si stanno sempre più perfezionando. In particolare questa di Eucerin è una protezione solare leggera, non appiccicosa, che non fa scia bianca e che si comporta bene anche sotto al trucco. Non è opacizzante nel senso più stretto del termine ma nel corso della giornata, con temperature anche altissime non diventa sgradevole sul viso. Ne parlo in dettaglio qui.

Anche ad agosto vi ho riempiti di recensioni, ma ho fatto anche un aggiornamento per quel che riguarda la regolamentazione sul retinolo, anche perché vi ho parlato dell'ottima Pressed Cream Retinolo + Niacinamide di L'Oreal, che altro non è che la versione in crema del siero.

In questo caso non è specificata la percentuale di retinolo, ma resta comunque un ottimo prodotto, con una formulazione che si prende cura della pelle a 360 gradi e che non risulta comunque pesante o untuosa. Perfetta, anche questa, per la sua delicatezza, per chi non ha mai usato prodotti con retinolo. Leggetene meglio qui.

A proposito di prodotti con ottimi attivi, sempre ad Agosto ho parlato di un validissimo nuovo sieri viso di Dear, Klairs chiamato Freshly Juiced Vitamin Charging Serum.


10% di vitamina C, 3% di niacinamide e 0.2% di pantenolo in una consistenza leggera, fresca e non irritante, ma perfetta per diversi tipi di pelle e di stagione. Davvero un prodotto da scoprire sia per chi non ha mai utilizzato sieri con vitamina C, sia chi invece ne cerca uno da utilizzare con costanza. Qui potete leggerne meglio. 

Passando a settembre, do lo scettro di migliori prodotti all'Heartleaf 77% Soothing Toner, un tonico fresco, lenitivo, e non appiccicoso, ricco di centella, che in verità sto terminando proprio in questi giorni.


Un prodotto adatto davvero a tutti i tipi di pelle, soprattutto quelle secche, magari irritate da fattori esterni. Tra l'altro, oltre ad essere inodore, è un tonico abbondante, anche al di sopra della media dei prodotti della categoria, per questo è ancora parte della mia skincare. Qui ve ne parlo insieme ad un altro prodotto coreano validissimo. 
Posso inoltre solo spendere belle parole per l'Ayurvedic Hair Therapy Orientana.


Un olio per capelli composto da oli vegetali e erbe ayurvediche da usare sia come impacco rinforzante e nutriente, ma che ho trovato ottimo anche prima della asciugatura e dello styling per controllare l'effetto crespo e rendere i capelli ancora più lucidi. Un prodotto che mi ha aiutato anche ad idratare e nutrire il cuoio capelluto. Nell'attesa di provare l'altro olio per capelli Orientana, qui la recensione

È meritevole di una citazione in questa classifica un altro solare che ho amato e che credo sia perfetto sicuramente per l'autunno e l'inverno, e mi riferisco al No.1 Clear Filter Sun Essense SPF50 + PA++++ di Numbuzin.

Ad Ottobre vi ho finalmente parlato della gamma Hair Fruits di Cien, che si ispira alla linea Garnier ed a me è piaciuta in particolare la maschera capelli alla Banana.


Oltre ad un ottimo profumo di banana, è una maschera che condiziona bene i miei capelli secchi, me li rende più morbidi, setosi, facili da mettere in piega ed anche più luminosi. Un prodotto così economico e così efficace secondo me non si trova spesso, ed anche questo è versatile: può essere usata anche come crema styling pre asciugatura in caso di capelli molto secchi o danneggiati. Sono molto curioso di provare la versione al Papaia, e credo lo farò nel corso del 2024.

Il Vegan Low pH Gel Cleanser di Mary & May è un altro dei TOP 2023 che porto volentieri con me nel nuovo anno.


Un detergente viso che si è aggiunto di recente alla gamma dell'azienda coreana con ben 10 forme di acido ialuronico che non solo pulisce il viso ma la coccola e non lascia la pelle secca e tirante. È perfetto per la detersione mattutina o una double cleansing serale delicata, non brucia gli occhi e le pelli da normali a secche lo ameranno. Qui la recensione. 
Non posso non nominare anche i Patch occhi riutilizzabili in silicone di Catrice: li applico quando ho il contorno occhi secco, magari stanco e segnato, o semplicemente voglio che sia particolarmente liscio per una serata in cui il make up deve star su per molte ore, e vanno a potenziare l'effetto di qualunque crema contorno occhi abbia utilizzato. Diversi brand fanno maschere in silicone simili, ma queste Catrice sono le più econome.

Passo invece in volata fra le recensioni di Novembre, non perché siano pochi i prodotti che mi sono piaciuti, ma perché, a parte qualche flop, sono stati tutti da validi ad ottimi. Do la corona del migliore al Copper Amino Isolate Serum 3 1:1 di Niod.


È vero che Niod ha dei prezzi decisamente alti, ma offre tecnologie cosmetiche avanzate, e se come me percepite e vedete dei benefici dall'uso dei peptidi, questo siero potrebbe fare al caso vostro. Infatti non ha solo un effetto anti age, ma i peptidi di rame si occupano della salute della pelle, con una azione riparatrice che la rende più luminosa e sana. Ho fatto diverse recensioni di questo brand, ma qui trovate quella del siero. 
Menzione d'onore di novembre per la Hyaluronic Cryo Jelly Sheet Mask di Garnier, una maschera viso davvero rinfrescante e idratante.

Per l'ultimo mese del 2023 ho davvero l'imbarazzo della scelta di prodotti validi da consigliare, ed inizio con l'Emulsione Detergente Viso e Corpo di Cetaphil.


Un detergente molto delicato, praticamente restitutivo, che si prende cura della barriera cutanea mentre la deterge e che è perfetto per pelli normali, secche, e soprattutto sensibili o sensibilizzate. Ve ne ho parlato qui insieme ad altri due prodotti che fanno parte della mia routine quotidiana. 

Ho poi apprezzato molto un altro siero che vuole stimolare la crescita dei capelli, ovvero il Multi Peptidi per Capelli della linea Just di Revox B77.


La somiglianza con il prodotto di The Ordinary è evidente, in questo caso però abbiamo sicuramente una formulazione meno ricca e potente ma non per questo meno efficace. Infatti ho trovato un buon riscontro nell'uso costante di questo siero, che credo stimoli davvero i follicoli ad essere più forti, sani e nutriti, e quindi migliori anche i capelli. Mi piace inoltre che non unga i capelli e che non contenga sostanze per me seccanti come l'alcol. La recensione completa qui. 
A Dicembre inoltre vi ho parlato del primo prodotto con Retinal che ho provato, ed è esattamente il Revive Eye Serum Ginseng + Retinal di Beauty of Joseon.


Nella sua recensione vi ho spiegato come mai il retinale sia più potente del retinolo e perché me ne sentirete parlare ancora da qui in avanti. Per quanto riguarda questo siero io l'ho trovato ottimo: infatti è molto gentile sulla pelle, non mi ha creato irritazioni e penso si possa adattare a chi non ha mai fatto uso di vitamina A. Sarebbe pensato per il contorno occhi, ma io l'ho usato senza problemi su tutto il viso e risulta anch'esso gradevole e idratante.

Quindi questi sono tutti i miei prodotti preferiti del 2023, ce ne sarebbero altri ancora che, come vi dicevo, sono stati esclusi sono per motivi di lungaggini, ma penso che questa sia una bella selezione.
Io vi ringrazio per aver apprezzato e supportato Beauty Cues anche quest'anno e spero di leggerci il prossimo con tante altre belle scoperte.



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Il Coniglietto di Velluto è lo speciale da vedere in streaming questo Natale

Ho scandagliato tutte le piattaforme per trovare una nuova uscita che avesse senso vedere durante queste feste, ed ho trovato titoli carini, ma sono poche le cose che davvero meritano una attenzione in più, e fra queste ci metto The Velveteen Rabbit, cortometraggio disponibile dal 22 Novembre su Apple Tv +.


Genere: animazione, drammatico
Durata: 44 minuti
Regia: Jennifer Perrott, Rick Thiele
Uscita in Italia: 22 novembre 2023 (Apple TV+)
Paese di produzione: Francia, Regno Unito

Tratto dal romanzo per bambini di Margery Williams del 1922, racconta la storia di William, un bambino che, dovendo seguire il trasferimento dei genitori, è costretto ad allontanarsi dai suoi amici che lo sostengono sempre. Per rallegrarlo, proprio il giorno di Natale, i genitori regaleranno a William un coniglietto di velluto, che presto diventerà suo migliore amico e compagno di avventure straordinarie.

Ma quel semplice coniglietto di pezza, destinato a rovinarsi come tutti i giocattoli, avrà un grandissimo insegnamento da dare al piccolo William e saprà dimostrare di essere un vero amico.

In soli 44 minuti, questo cortometraggio secondo me racchiude moltissimo, e non è solo una favola per bambini, ma secondo me fa bene anche a noi grandicelli. 
Si parla sì di amicizia, di un amore puro, incondizionato, di crescita, di una presa di consapevolezza del proprio valore, di una ritrovata sicurezza, ma è centrale anche la forza dell'immaginazione, che soprattutto noi adulti abbiamo perso rispetto ai bambini. Lo stesso coniglietto prende vita proprio grazie all'immaginazione, ma in questa bolla di fantasia e, in fondo, di solitudine, William riuscirà a capire meglio sé stesso, e trovare il coraggio di essere appunto se stesso.
Inaspettatamente poi Il Coniglietto di Velluto prende una vena più drammatica che onestamente non mi aspettavo, ma che indubbiamente commuove.

Questo apre la strada ad un altro sottotesto, perché se un bambino può far fatica a lasciare andare un giocattolo, per un adulto il distacco più difficile è quello con una persona cara, ma questa storia ci ricorda che è l'insegnamento che questa persona ci ha dato a fare da legame eterno con essa.
Da un punto di vista puramente formale, Il Coniglietto di Velluto è una storia scorrevole, a noi magari può ricordare un po' Toy Story, ma penso che negli anni '20 fosse più a Il Piccolo principe, con una alternanza fra live-action e animazioni con stili diversi, che rende la visione ancora più attraente, specie agli occhi dei più piccoli, che in queste seconde scene trovano anche quel picco di azione che può incuriosirli. 
Le animazioni sono molto carine, curate e semplici, perfette per lo stile e lo scopo. Le atmosfere che porta poi sullo schermo sono molto belle, con delle scene curate e che sanno di un classico e, anche se il Natale non è il fulcro, comunque si percepisce quel sapore festivo.


Per quanto riguarda invece regia ed attori non c'è molto che possa dirvi: non ho notato interpretazioni eccellenti, o scelte particolarmente curate, ma è tutto commisurato e di buona qualità.
Ho scoperto solo in un secondo momento che in lingua originale i personaggi animati sono doppiati da attori come Helena Bonham Carter e Nicola Coughlan, quindi potrebbe essere interessante anche vederlo così.
L'unica accortezza è di preparare i fazzoletti perché questa piccola perla potrebbe farvi piangere a dirotto perché credo che The Velveteen Rabbit possa diventare uno dei classici da rivedere. 





Sieri viso Belei su Amazon: la mia “non” recensione

Quando sono spuntati su Amazon nel 2019, ho corteggiato i sieri viso Belei perché mi avevano attirato con i loro ingredienti, come peptidi e vitamina C, e il loro prezzo, che non supera i 20 euro (anzi molti sono parecchio al di sotto).
Non solo sieri viso però, infatti i prodotti Belei sono pensati per una skincare completa, incluse maschere e trattamenti di vario genere, e inoltre sono formulati senza solfati, parabeni e ftalati e senza derivati animali.

Per iniziare a provare i prodotti Belei però avevo scelto proprio tre sieri viso con tre degli attivi che mi piacciono molto, ma c'è stato più di un intoppo.

INFO BOX
🔎Amazon
💸 €9
🏋 30 ml
🗺 Made in Spagna
⏳ 9 Mesi
🔬 //

Infatti, già poco dopo averli acquistati, alcuni di questi sieri non sono più tornati disponibili su Amazon, e visto che la situazione è rimasta invariata fino ad adesso, credo siano andati fuori produzione, perché ormai sono mesi che sto seguendo la pratica ma non sono mai più spuntati. Mentre con un altro ho avuto un problema non da poco.

Con dispiacere uno dei prodotti Belei non più reperibile è il Siero all'acido salicilico 2%.

Definirlo essenziale è quasi un eufemismo, infatti contiene praticamente solo acido salicilico e un umettante derivato dalla glicerina. Facile insomma che la sua formulazione sia composta dal 94.75% di ingredienti naturali. Non c'è nemmeno una profumazione, è solo un siero trasparente, fluido, eppure mi è piaciuto molto usarlo.
Su di me si assorbe molto bene e rapidamente, senza lasciare il viso appiccicoso, ma ho notato che questo siero Belei fa qualche briciolina se si esagera con le quantità e non si distribuisce bene, ma basta dosare la mano e non si presenta il problema, anche ad incorporalo con altri prodotti per il viso. Non mi ha mai dato mai pizzicori o rossori e l'ho potuto applicare quotidianamente senza problemi.

Mi è spiaciuto quando ho notato che il Siero all'acido salicilico Belei non era più disponibile perché credo abbia una buona azione esfoliante e anti impurità, in una formula comunque delicata, oltre ovviamente ad un costo ottimo. Mi è piaciuto non solo per l'effetto su eventuali punti neri e filamenti sebacei, ma proprio sul viso in generale, rendendolo più liscio e luminoso, senza però seccare. Secondo me una pelle grassa e mista lo avrebbe apprezzato molto perché leggerissimo, ma comunque in grado di dare una leggera idratazione.
Una alternativa potrebbe essere il Siero viso anti-imperfezioni con AHA+BHA e carbone di Garnier o il Siero Vinopure Caudalie ma ovviamente con prezzi diversi.

Più o meno stessa sorte per il Siero all'acido ialuronico + peptide Belei, anche se in questo caso il dispiacere è forse minore.


Con questo prodotto Belei troviamo il 96.6% di ingredienti naturali e abbiamo sempre una consistenza fluida e l'assenza di profumo. Un INCI ancora una volta semplicissimo, e che, oltre all'acido ialuronico presenta appunto, e un solo peptide, decisamente in basso nella lista degli ingredienti, che sarebbe il Matrixyl synthe'6 che dovrebbe stimolare la cute a produrre sei dei componenti fondamentali che la mantengono liscia e tonica, come collagene e acido ialuronico. 
Questo siero Belei su di me richiede qualche istante prima di assorbirsi, lasciando temporaneamente un una leggera sensazione di appiccicoso, ma nulla di pesante o fastidioso, né ha creato problemi in una skincare più completa.

La sensazione che lascia però non è uno dei motivi per cui non mi spiace troppo che questo siero Belei non sia più disponibile. Credo infatti esistano sieri ai peptidi un po' più strutturati e con concentrazioni maggiori di queste sostanze ma comunque ad un costo accessibile, che spingono questo di Belei un po' fuori dalla lista di interesse. I benefici che dà alla pelle sono comunque carini, perché idrata abbastanza bene, può bastare ad una pelle normale o secca, e tutto sommato da un leggero turgore. 
L'azienda dice di evitare il contatto del siero anche col contorno occhi, ma io non ho avuto problemi.
Come dicevo in questo caso ho diverse alternative, più o meno sulla stessa fascia di prezzo, come il Collagen Booster The Inkey List, il Matrixyl 10% + HA The Ordinary o il M.A. Peptide Serum Matrixyl 3000 & Argireline di Cos de Baha.

I problemi invece li ho avuti con l'unico siero viso Belei ancora disponibile, ovvero il Derivato della Vitamina C (SAP) 3%.

Purtroppo, anche leggendo i commenti su Amazon, non sono l'unico ad aver riscontrato un difetto in questo siero, e ammetto che devo anche fare un mea culpa perché in genere guardo subito i prodotti che acquisto, anche aprendoli dalla confezione, ma non l'ho fatto in questo caso e poi non potevo più restituirlo.
Il Siero è appunto a base di sodio ascorbil fosfato al 3%, una forma stabile e idrosolubile di vitamina C che in genere è ben tollerata dalla pelle. In più in INCI ho visto la glicerina, che lo rende idratante e completa la formulazione.
Tutta la composizione racchiude il 93.9% di ingredienti di origine naturale. 

Ammetto che ho acquistato questo siero SAP Belei più che altro per curiosità e con la consapevolezza che il 3% di vitamina C può contribuire come sostanza antiossidante, ma non si può pretendere un effetto schiarente particolare, o anche in grado di migliorare macchie particolarmente scure. Ma non avendo questi problemi, non mi spiace utilizzare sieri alla vitamina C anche delicati, perché i benefici si vedono più nel lungo periodo, ma ho avuto un grosso problema con questo siero Belei al punto che non l'ho utilizzato affatto.
Infatti, come notate dalle foto, il prodotto non solo appare ossidato, quindi con una colorazione aranciata, cosa molto rara per un derivato della vitamina C e non puro acido ascorbico, ma ha anche una strana parte gelificata, che anche shakerandola non si è miscelata.

Non avevo mai visto nulla del genere onestamente, ma come si nota dai commenti su Amazon non sono il solo che ha avuto questi problemi, per cui non credo dipenda da un problema di cattiva conservazione del prodotto, e, ripeto, se così fosse lo avrei dovuto vedere anche con altri sieri, ma non è accaduto. 
Di conseguenza non ho avuto il coraggio di usare questo siero alla vitamina C Belei, ma provandolo sulla mano, non mi è sembrato male, non è un siero appiccicoso e si assorbe in fretta. Per il resto non posso dire altro se non che la pipetta aspira anche parti grumose e onestamente sembra uno di quegli slime schifossissimi fatti in casa quindi per me è no.
Anche in questo caso ho già prodotti che posso consigliarvi in alternativa, come il Concentrato Attivo Phytorelax di Phytorelax, per nominarne uno di cui vi ho parlato di recente, o lo Skin Supplement Natural Vitamin C che tra l'altro ha la stessa forma di vitamina C.

Voi avete provato i prodotti Belei?




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Cosa guardare questo Natale su Netflix 🎄

Dopo Prime Video e Disney Plus, anche Netflix ha proposto una lunga lista di film e serie tv per il Natale, ed è forse la piattaforma con più nuove uscite per le feste.
Proprio per la tanta abbondanza di cose di cui parlare cercherò di non ammorbarvi troppo ma di raccontarvi cosa vale la pena recuperare e cosa no.
Addirittura dagli inizi di Novembre, il 9 per esattezza, Netflix ha lanciato alcuni nuovi film, come il terzo capitolo de La Famiglia Claus.

Dopo un primo film davvero pessimo, a meno che non siete bambini magari poco svegli, e un sequel che tutto sommato ha alcune trovate carine, Claus Family 3 dimostra come le idee siano finite e forse, a giudicare da alcun scene, anche il budget. Questa volta infatti Noël Claus (che, manco a dirlo è il vero Babbo Natale) e suo nipote Jules dovranno salvare il Natale, perché Norah, la nipote più piccola, ha scoperto il loro segreto e vuole prendere parte a questa "impresa di famiglia".
Ovviamente essendo una bambina, non è semplice convincerla che quello di Babbo Natale non è proprio un lavoro semplice.


Se i temi che questo film Netflix cerca di trattare, come il rispetto degli altri, l'importanza della famiglia, le responsabilità, il valore dell'amicizia opposta alla competitività, sono tutti validi, è la storia che dovrebbe essere il mezzo per raccontarli che risulta debole. Anche nell'ottica di un prodotto per bambini, ho trovato assurdo che Babbo Natale non abbia alcun potere particolare, solo perché fa comodo ai fini della storia, ma comporta la perdita di una grossa fetta di magia, e una estrema semplificazione delle vicende. In definitiva spero che, visti anche gli effetti speciali scadenti, sia l'ultimo dei capitoli de La Famiglia Claus.

Il 16 Novembre invece Netflix ha tirato fuori un altro film intitolato Best. Christmas. Ever!, che ammetto, mi incuriosiva.

Jackie (Brandy) è una di quelle donne che sembrano avere tutto dalla vita, dalla famiglia al lavoro, e diffonde il suo zelo attraverso delle newsletter che invia ad amici e parenti. Una dei destinatari è Charlotte (Heather Graham), una vecchia compagna di studi di Jackie, che pur vivendo in serenità un po' invidia la vita perfetta della più o meno amica. Per caso, Charlotte si ritroverà con la sua famiglia a casa di Jackie, e, bloccata da una forte nevicata, trascorrerà con lei le feste, non senza imprevisti.

Non credevo che un film di natale potesse essere così campato in aria come Best. Christmas. Ever!, che in principio sembra avere un senso, e anzi, ho apprezzato che non fosse la solita storia di vedovi in cerca di secondi partner, ma poi tutta la vicenda prende una tangente assurda. Inoltre si arriva ad un finale che si ingarbuglia per cercare di aggiungere la nota commovente, ma è così frettoloso che ovviamente non riesce minimamente, e risulta soltanto imbarazzante. L'unico motivo per cui secondo me Netflix ha prodotto Best. Christmas. Ever! è stato per inserirci diversi spottoni all'interno, per il resto è un film che non suscita né simpatia né tantomeno calore, anzi risulta molto finto, sia nella messa in scena che nelle interpretazioni, e che ha spesso situazioni imbarazzanti.

Il 30 Novembre è invece arrivato Family Switch che non è esattamente un tipico film di Natale.

Le festività infatti sono più collaterali perché il centro è uno scambio di corpi fra genitori e figli per colpa di un particolare allineamento dei pianeti, che li porterà ognuno a vivere nei panni dell'altro, ovviamente in momenti importanti della vita di ognuno.
Non una idea originale, anche se in questa versione "formato famiglia" trova una accezione più interessante, però non è esattamente questo il problema di Family Switch. Sono stati infatti molto pochi i momenti in cui ho sorriso, anzi ho trovato più divertenti i bloopers ai titoli di coda che le battute stesse del film. Inoltre si scade in un lento buonismo che non è tenero, è solo stucchevole, oltre che ovviamente prevedibile. 

L'occasione è quella di parlare dei valori della famiglia, di quanto ognuno contribuisca all'armonia del contesto casalingo, ed ognuno possa dare il suo. Nel caso di Family Switch almeno il cast si impegna, e poi a me piace abbastanza Jennifer Garner in queste commedie (come era stato in Yes Day), ed è carino vedere Emma Myers dopo Mercoledì. Non è insomma qualcosa di particolarmente imperdibile, ma rispetto a Family Switch ho visto roba più indecente. 

Le uscite di Dicembre su Netflix sono state ancora più numero, a cominciare dal 6, quando è arrivato il film Come sempre a Natale (Christmas as Usual).

All'inizio di questo film ci viene detto che si tratta di una storia vera ma, dopo aver visto questo film ho pensato che fosse meglio restasse privata, come una di quelle vicende che restano in famiglia e che si raccontano fra nonni e nipoti con un po' di vergogna. Thea è una ragazza norvegese che vive col suo ragazzo Jashan, di origini indiane, e quando lui le chiederà di sposarla, lei penserà subito che le feste di natale, che trascorrerà con la sua famiglia, possano essere l'occasione ideale per ufficializzare la cosa. 
Tuttavia le differenti culture creeranno non pochi disguidi.

Quella che doveva essere una commedia natalizia carina, ma anche abbastanza telefonata, per me è diventata un motivo di prurito alle mani perché ho trovato tutti fortemente irritati. La famiglia di Thea infatti viene dipinta come inflessile, poco accogliente e inclusiva, al limite del razzista (lo so, un parolone rispetto al contesto, ma non mancava molto). Dall'altra parte Jashan sembra un bambino di 4 anni che fa i capricci, incapace di avere autocontrollo e rendersi conto di essere a contatto con degli estrani su cui non dovrebbe imporsi ma semplicemente ascoltare. 

Si cerca di giustificare le azioni di lui come reazione al fatto di non essere stato compreso e accolto, ma onestamente ho sperato che Thea scappasse da tutti e ricominciasse una nuova vita, anche se lei è in parte la causa del caos. È impensabile che due persone che sanno così poco l'uno dell'altra vivano insieme o si sposino. 
Christmas as usual vorrebbe raccontare una storia d'amore sotto le feste caratterizzata dagli equivoci che le diversità comportano, ma secondo me è solo una commedia su quanto possa diventare fondamentale il dialogo e l'ascolto dell'altro nelle relazioni, ma fatta in modo irritante.

Dalla Norvegia passo all'Italia perché il 7 dicembre è arrivata la seconda stagione di Odio il Natale con Pilar Fogliatti.

In realtà non è uno slancio molto lungo dalla Norvegia perché Odio il Natale si ispira a Natale con uno sconosciuto, che è proprio una serie tv norvegese. Nella prima stagione avevamo conosciuto Gianna (Fogliatti appunto), una infermiera che alla porte del natale è ancora single, e, per cercare di evitare i soliti commenti di amici e familiari durante le feste, cerca di trovarsi un fidanzato, con tutte le peripezie del caso. In Odio il Natale 2 la troviamo finalmente fidanzata, ma Gianna finisce per rovinare tutto e non solo tenterà di riconquistare il suo ragazzo, ma dovrà anche fare chiarezza nei suoi sentimenti. 
A me questa serie tv Netflix continua a piacere, è contemporanea, fresca, coinvolgente, crea atmosfera festiva senza essere stucchevole, ma risulta anche spontanea e abbastanza credibile. 

Non è un capolavoro, ha i tempi e le modalità di una sitcom che purtroppo lascia indietro approfondimenti e tematiche sensibili, ma si sono saputi slegare dalla serie originale con una storia che funziona, si segue volentieri e un po' ti ci affezioni al cast. La coralità poi aiuta a dare respiro, anche se il centro resta Gianna, e la nuova aggiunta Filippo (Pierpaolo Spollon) mi è piaciuta. Si parla di una terza stagione di Odio il Natale visto il successo raggiunto ma ancora manca l'ufficialità.

A proposito di Natale con uno sconosciuto e appunto Odio il Natale, Netflix ne ha proposto una triplice versione, questa volta ambientata in Africa e intitolata Yoh! Christmas.

Disponibile in streaming dal 15 Dicembre e divisa in 6 episodi da circa mezz'ora, in questo remake la protagonista è Thando (Katlego Lebogang), questa volta infermiera fisioterapista alle prese con la ricerca di un uomo da presentare in famiglia durante le feste.
Non c'è molto che possa dirvi senza fare spoiler perché Yoh! Christmas è esattamente la riproposizione della serie norvegese, quindi navighiamo fra le varie frequentazioni della protagonista, incluse quelle via chat o andate a male, in questo caso in un contesto forse più colorato e sgargiante rispetto all'originale, e ovviamente con alcune tradizioni ed usanze differenti. Inoltre mi è sembrata leggermente più sboccata rispetto a Natale con uno sconosciuto, rendendola forse un po' più caustica ma non per questo meno carina. Il ritmo non è il massimo, e in generale, se avete visto le prime due serie tv Netflix, il senso di deja vu è davvero forte. 

Sempre il 15 Dicembre su Netflix è arrivato un film italiano intitolato In Fuga con Babbo Natale, con Giampaolo Morelli.

Ispirato ad un film francese di qualche anno fa, è la storia di Antonio, un bambino di 7 anni che ha perso il padre e che per Natale vorrebbe raggiungerlo su una stella, su cui secondo lui è volato via. Un po' per caso, mentre la madre è impegnata in una festa con amici, si ritrova sul balcone di casa uno strano Babbo Natale, e con lui inizia una avventura. In teoria Antonio dovrebbe aiutare babbo Natale a consegnare i regali, ma quell'uomo altro non è che un ladro di nome Pasquale, che sta cercando di risolvere i suoi casini.
La notte più magica dell'anno diventerà per il piccolo Antonio l'occasione di crescere e riflettere e un riscatto per Pasquale.

In fuga con Babbo Natale è un film carino, guardabile, con qualche momento tenero e una giusta durata, che tiene compagnia e che indubbiamente tenta di trasmettere un buon messaggio. Pur non essendo un fantasy, anzi è molto contemporaneo, bisogna un po' abbassare qui e lì la soglia della credulità per farsi convincere del tutto dalla storia, ma sono soprattutto alcune ripetitività e alcuni cali nel ritmo ad avermi più annoiato. Anche in questo caso sono certo di aver visto di peggio, l'unico dubbio che ho è il pubblico a cui In Fuga con Babbo Natale è diretto: alcune battute mi sono sembrate un po' poco adatte ai bambini, ma la storia e appunto il protagonista sono pensati per i più piccoli.


Non avete trovato nulla che vi piaccia? Potete recuperare qui le uscite degli anni precedenti

2019 - Quali SERIE TV guardare (e quali evitare) questo Natale su Netflix 📺
2019 - Quali FILM guardare (e quali evitare) questo Natale su Netflix 📺
2020 - Cosa guardare (o evitare) in streaming questo Natale!
2021 - Cosa (non) guardare questo Natale in streaming 🎄
2022 - Film e serie tv di Natale 2022: la super guida fra disastri e piacevoli sorprese! 🎄


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