Pregi e difetti delle ultime serie tv recuperate nel 2022

Prima del nuovo anno, volevo chiudere con quante più serie tv possibile, portandomi avanti con alcuni recuperi, ma anche con nuovi titoli che mi interessavano o incuriosivano. Ci sono sicuramente dei pregi ma anche dei difetti in ognuna di queste serie tv.
Inizio con Black Bird, forse la più "datata" ma parliamo pur sempre di una serie tv uscita questo luglio su Apple Tv+, e che io ho recuperato solo di recente. 


Basata su una storia vera, e tratto da un'autobiografia, Black Bird è la storia dell'affascinante narcotrafficante James "Jimmy" Keene Jr. Arrestato per i suoi crimini, fra cui spaccio e possesso di armi da fuoco, Jimmy dovrà ovviamente scontare diversi anni di carcere, ma avrà una occasione particolare. Potrebbe infatti uscire prima se, sfruttando le sue doti di affabulatore carismatico, è in grado di far confessare un uomo ritenuto il serial killer di alcune donne. 
La vita in prigione non è facile però, e mantenere la propria copertura metterà a dura prova anche un tipo come Jimmy.

Black Bird è una serie crime solida, convincente e coinvolgente, che secondo me non spicca tanto per la trama, che alla fine è basata su un fatto di cronaca quindi lo spoiler è a portata di click, ma più che altro per le interpretazioni. Se Taron Egerton è credibile come James Keene, è soprattutto Paul Walter Hauser nei panni di Larry Hall ad inquietare in tutte le piccole e grandi manie di questo serial killer. E poi c'è l'ultima apparizione di Ray Liotta, che non si è risparmiato. 


I difetti di Black Bird sono forse ascrivibili al suo ritmo, visto che i sei episodi non sono tutti particolarmente incalzanti, proprio perché non c'è molta azione ma si scava più nella sfera psicologica dei protagonisti. Non ho da annotare particolari momenti di noia, ma sicuramente certe parti erano evitabili. Inoltre si vede che si tratta di una autobiografia perché il protagonista, pur non risultando un santo, ne esce quasi fosse un super uomo. Black Bird racconta sicuramente una storia cupa che credo sia affascinante da conoscere se apprezzate il genere.

Sempre in ordine di apparizione, il 17 Novembre è arrivata la terza ed ultima stagione di Dead To Me - Amiche per la morte, e c'è chi ha pianto e chi mente. Per me non è mai stata una serie tv di punta, ve lo dicevo anche nelle recensioni delle stagioni precedenti, per via di una serie di stramberie che ho trovato eccessive e che portavano a distanziare il mio interesse.


È però indubbio che questi eccessi erano anche una chiave usata in Dead To Me per parlare di altro, specie dell'elaborazione del lutto, di amicizia, famiglia, malattie, di tanti alti e bassi della vita. E tutti questi argomenti si sentono ancora di più in questa terza stagione che da un lato chiude le parentesi narrative della storia in sé, dall'altro tocca molte corde più emotive. Credo che in questo ci sia anche la malattia di Christina Applegate, affetta da sclerosi multipla, che viene letta nella serie attraverso un'altra chiave di lettura. 
Resta la sagacia di alcune battute,  un buon ritmo generale e resta soprattutto la bella chimica fra la Applegate appunto e Linda Cardellini che ha sempre caratterizzato questa serie tv Netflix. 


Apprezzo sempre quando una serie tv trova un suo compimento sensato e completo, arrivando ad un finale, anche se non dopo chissà quante stagioni, e questo sicuramente è un merito per Dead To Me 3. Un demerito secondo me è invece l'incapacità di andare oltre in certi temi: c'è stata in questa stagione, ma anche in quelle passate, la dicotomia fra libero arbitrio e casualità nelle vicende che accadono alle protagoniste. Si trattava di una faccenda interessante secondo me da approfondire ed intorno a cui avviluppare le storyline, in questo ultimo capitolo però la questione viene ancora una volta accennata. Inoltre Jen e Judy non sembrano più così in "pericolo" ma la sensazione è che comunque la sfangheranno, anche contro la logica comune. 
Ecco, avrei voluto un finale un po' più teso, ma invece hanno preferito (anche giustamente forse) salutare gli spettatori con una chiusura dolce e amara, ma toccante.

Il 23 Novembre sono uscite poi su Netflix due serie tv, ma una è passata un po' in sordina forse perché si tratta più di una docu-serie, che invece merita. Mi riferisco a Blood, Sex & Royalty, che in tre episodi in cui si alternano parti sceneggiate come appunto un vero telefilm, e interventi di esperti, racconta la storia di Anna Bolena ed Enrico VIII


La particolarità sta nel taglio dato a questo documentario: intanto si parte dal punto di vista di Anne, dalla sua confessione, ma soprattutto si sceglie uno stile moderno, pop, fresco, un po' come quello visto in Bridgerton, o Enola Holmes, ma senza perdere di vista l'accuratezza storica. In questo modo secondo me Blood, Sex & Royalty riesce ad attirare l'attenzione dei più giovani, ma a risultare educativa e non noiosa. La stessa Anna Bolena, interpretata da Amy James-Kelly (che non ricordavo di aver visto in Safe) diventa doppiamente la narratrice di ciò che le accade, spiegandoci chi siano i personaggi che la circondano.


Non aspettatevi, al contrario del titolo, una serie tv particolarmente cruda o friccicarella, perché di sangue e sesso ce n'è sono ben pochi, ma il vero difetto di Blood, Sex & Royalty è secondo me il fatto che non approfondisca molto i protagonisti "secondari" pur cercando di dare un quadro completo dell'epoca. Comunque resta una gradevole piccola scoperta e spero che riescano a farla diventare una serie antologica per raccontare, sempre con questa linea, altre donne del passato e del presente.

A proposito di reali, ho anche avuto modo di vedere Harry & Meghan, la docu-serie sui due duchi di Sussex, uscita su Netflix l'8 e il 15 Dicembre.


Ho letto tantissime critiche, a mio avviso in parte incomprensibili, su questo prodotto: c'è chi orgogliosamente ha ammesso di non volerlo vedere nemmeno sotto tortura e chi, pur non provando alcun interesse, l'ha visto solo per dire che facesse schifo. Come se io, che me ne intendo di calcio quanto di fisica aerospaziale, ad ogni partita iniziassi a lamentarmi per l'esistenza del pallone. Ha senso per voi?
Tornando ad Harry e Meghan penso bisogna fare un po' di pulizia: è indubbiamente una miniserie rivolta a chi è interessato alla vita dei reali ed eventualmente tifa per una o l'altra fazione. Per il resto del pubblico sarà un ridondante approfondimento su fatti privati che forse una persona normale farebbe bene a tenere per sé.


Io sono sempre curioso per quel che accade in casa Windsor & co., ma ammetto che non ho amato del tutto Harry & Meghan. Infatti sei episodi mi sono sembrati eccessivi per quello che è il contenuto narrato, e solo dal terzo in poi mi è sembrato ci fosse più carne da mettere al fuoco. Si tratta pur sempre della loro prospettiva sui fatti accaduti nella loro vita, soprattutto a seguito del matrimonio fra il principe Harry e l'ex attrice Markle, e di come, secondo loro, la stampa abbia fatto di tutto per distruggere la coppia mentre la famiglia reale non li ha supportati in questo processo.
Concettualmente ho trovato giusto e sensato che i due duchi avessero l'opportunità di dire la loro, di denunciare tutte le situazioni che hanno compromesso il loro vissuto, compreso il razzismo dei social e dei media, e fornire una loro chiave di lettura sui fatti che sono accaduti.


L'impostazione però non è delle più coinvolgenti, perché Harry and Meghan mi è sembrato troppo impostato, costruito, sia nello stile che nella narrazione. Sono pochissime le reali rivelazioni fatte in questa docu serie, ed anche i filmati privati mi son sembrati scarsi in spontaneità. Credo che l'intento di pulire quanto più possibile la loro immagine, e far passare ciò che di marcio vive nella Corona inglese (spoiler: molte cose le sapevamo già) abbia compromesso in parte la genuinità degli intenti. Sarei curioso di capire se ci sarà un seguito e soprattutto di quali benefici in termini di immagine abbiano ottenuto i due rampolli. 


La parentesi si chiude qui, anche se ammetto che avrei voluto recuperare ancora qualche altro titolo. Lo farò sicuramente il prossimo anno.


Gli ultimi prodotti finiti dell'anno

Visto che la clessidra del 2022 è ai suoi ultimi granelli, mi sembra sia il caso di chiudere quante più parentesi possibili, per cui è arrivato il momento di un bel post sugli ultimi prodotti terminati per quest'anno.


The Ordinary Argireline Solution 10%


Mi piace di tanto in tanto aggiornarvi sui prodotti che ho recensito in passato, ma che nel tempo ho riacquistato o sono diventati parte della mia routine. La Argireline Solution di The Ordinary è una presenza in pianta stabile e, a distanza di anni da quando l'ho scoperta, continua ad essere efficace su di me. Vi ricordo che il suo effetto è quello di rallentare le contrazioni muscolari, e quindi diminuire lo spessore delle rughe d'espressione, specie di fronte e contorno occhi, e per questo viene definita "botox-like". Come raccontavo fin dalla prima recensione, serve un uso costante per vedere i risultati e non è potente come la tossina botulinica.

Usandola da anni, mi è venuta un po' a noia questa Solution di The Ordinary, infatti al momento sto usando, come una sorta di sostituto sebbene con una concentrazione inferiore di argirelina, il Multi Peptide + HA Serum. Conto però di provare altri prodotti similari, anche solo per darvi delle alternative. Spero inoltre che prima o poi l'azienda si decida a dare a questo siero una consistenza un po' più soda così da agevolare l'applicazione a spot che il prodotto richiede.

INFO BOX
🔎 Sito dell'azienda, BeautyBayLookFantasticSephoraDouglas.it
💸 €8,90
🏋30ml
🗺 Made in Canada
⏳ 6 mesi
🔬 //



Bottega Verde Avena e Prebiotico [Protezione +] Gel Detergente Viso


Ho terminato con soddisfazione questo detergente per il viso di Bottega Verde che si è adattato bene alla mia pelle durante buona parte della stagione fredda. È un gel fluido appunto, che a contatto con l'acqua crea una schiumetta gradevole ed ha anche una buona profumazione che lo rende piacevole da usare.
Cercavo proprio un detergente che fosse efficace ma che non andasse a seccare la pelle perché in questo periodo tende abbastanza a disidratarsi, e questo di Bottega Verde raggiunge abbastanza bene questo scopo. Infatti mi deterge bene il viso, lo lascia pulito e morbido ma senza l'eccessiva sensazione di pelle che tira.

Non è il più delicato della sua categoria, perché comunque (ovviamente) sento l'esigenza dopo di una skincare idratante, ma diciamo che non va a peggiorare la situazione de secchezza della pelle. Io credo che questo della linea Avena e Prebiotico sia un prodotto ideale per pelli da normali, a miste, fino ad anche leggermente secche. Se invece avete una cute molto sensibile o particolarmente secca e desquamata, sono certo esistano prodotti più restitutivi e dolci.
Il gel detergente Bottega Verde ha anche una delicata azione struccante, specie se come me usate giusto dei prodotti leggeri per la base viso, ma si presta bene anche ad una doppia detersione unito ad un prodotto oleoso, non essendo appunto troppo aggressivo.

Una nota di merito a questo detergente viso è che non mi fa bruciare gli occhi, quindi lo posso utilizzare in tutta tranquillità, sia al mattino che alla sera.
Al suo interno troviamo appunto l'estratto di avena che ha proprietà addolcenti, la glicerina per idratare e questo oligosaccaride ottenuto da zuccheri che pare agisca da prebiotico per la pelle, proteggendo e stimolando la flora microbica benefica. 
Conosco poco le referenze per il viso di Bottega Verde, ma questo detergente lo riacquisterei, specie in una delle tantissime offerte che l'azienda propone.

INFO BOX
🔎 Sito dell'azienda, negozi monomarca
💸  €2.99
🏋 100 ml
🗺 Made in Italia
⏳  12 Mesi
🔬 //


The Chemistry Brand Retin-Oil
Pro Repair Body Oil 

The Chemistry Brand è uno di quei marchi che Deciem sta via via dismettendo, ma ho visto che questo Retin-Oil è ancora disponibile nello store americano, quindi tornerà forse anche da noi. In ogni caso mi faceva piacere parlarne perché è un ottimo prodotto. 
Già dal nome capite che si tratta di un
body oil arricchito con retinolo, ma una tipologia particolare che Deciem utilizza spesso nei suoi prodotti chiamato Hydroxypinacolone Retinoate  (HPR) e che in questo prodotto è all'1%. Non mi sofferto su questa sostanza perché ne parlo fin troppo nell'approfondimento sul retinolo (qui), ma si tratta di una molecola moderna, che pare avere lo stesso effetto della vitamina A sulla pelle ma con meno irritazioni. L'1% può sembrare una percentuale considerevole, ma questa sostanza viene diluita nel solvente in cui è immersa, quindi la componente attiva è di circa lo 0,1%.

Lo so, sono tecnicismi noiosi per chi vuol sapere se un prodotto funziona o meno, ma penso siano importanti anche per capire cosa aspettarsi da un prodotto. Il Retin Oil The Chemistry Brand contiene anche una forma stabile e liposolubile di vitamina C, vitamina E, estratto di alghe e due oli particolari ovvero quello di frutti di acai, che pare essere anche anti ossidante, e frutti di patawa.
Tutto questo perché il Retin Oil non vuol essere solo nutriente, ma agire anche su irregolarità della pelle del corpo come cicatrici, smagliature, macchie e cellulite.

È un prodotto interessante da un punto di vista più teorico ma è molto gradevole nell'uso: ha una consistenza molto liquida, ma viene ben dosato dal foro del flacone, ed inoltre ha una profumazione dolce che a me piace molto e che persiste anche un po'. Per alcuni forse questo può essere un minus, ma non immaginatevela infestante. 

Il Retin-Oil mi è piaciuto soprattutto perché nutre ma non è estremamente untuoso (anche se lo consiglio a pelli a tendenza secca e comunque non bisogna eccedere), si assorbe nel giro di un minuto ed ha un ottimo potere elasticizzante. La pelle mi resta morbida e setosa fino alla doccia successiva.
Non posso dire molto sull'efficacia di questo olio su segni di varia natura, ad esempio sulle mie smagliature, che però sappiamo essere quasi impossibili da rimuovere, ma in generale mi è sembrato che lasci la pelle più carina, sicuramente complice il potere ammorbidente e nutriente. Io l'ho trovato coccoloso, e perfetto come idratante dopo doccia durante la stagione fredda. The Chemistry Brand non specifica se vada usato su pelle bagnata o asciutta, ma io cerco di applicarlo subito dopo appunto la doccia con la pelle leggermente umida.
Spero che Deciem decida di rielaborare le formulazioni di questi brand per far rientrare questi prodotti sotto The Ordinary

INFO BOX
🔎deciem.com/
💸 €24
🏋 100ml
🗺 Made in Canada
⏳ 12 Mesi
🔬 Cruelty Free, Vegan




Quantic Licium Vulcano Scrub per il cuoio capelluto


Questo scrub per capelli di Quantic Licium ha sicuramente i suoi punti di forza ma anche qualche difettuccio che magari lo può rendere più o meno adatto alle vostre esigenze. È un prodotto semplice da utilizzare, può essere applicato dopo lo shampoo sui capelli bagnati, o come se fosse un cowash, quindi per una detersione affine. Il suo scopo è comunque quello di esfoliare e rimuovere eccessi di sebo e cellule morte dal cuoio capelluto, grazie a due tipologie di granuli: la sabbia vulcanica e microsfere di cere e oli vegetali, che si sciolgono ma creano comunque una azione esfoliante ed emolliente. Infatti Vulcano è uno scrub che vuole anche idratare e condizionare i capelli, ha olio di crusca di riso ad esempio, gel di aloe e acido ialuronico.

La sua consistenza è quella di una crema abbastanza fluida, che si distribuisce bene sui capelli, e soprattutto in grado di raggiungere abbastanza facilmente il cuoio capelluto. La profumazione è sicuramente fresca ma delicata, molto gradevole per un prodotto di questo tipo. 
Quantic Licium suggerisce di prelevare piccole quantità di Vulcano, e di massaggiarlo sul cuoio capelluto, tuttavia io l'ho usato solo come totale alternativa allo shampoo perché la mia cute secca e sensibile non credo avrebbe tollerato una doppia detersione di cui una esfoliante. Di conseguenza, usarlo come cowash comporta un utilizzo più massiccio di scrub, e questo crea un piccolo problema.
Vulcano credo funzioni bene ad esfoliare il cuoio capelluto, lo lascia fresco, pulito ed ossigenato, ed anche l'effetto detergente generale per i miei capelli molto poco sebacei è assolutamente sufficiente tanto da garantirmi le solite tempistiche di lavaggio. Certamente un cuoi capelluto più grasso potrebbe non avere lo stesso effetto nell'utilizzo a mo' di cowash. 

Per la mia cute i granelli si sono rivelati abbastanza delicati e non hanno creato ad esempio irritazioni. 
Mi piace inoltre tantissimo il potere condizionante di Vulcano perché lascia i capelli molto morbidi, leggeri, districati e anche leggermente più luminosi. Il suo problema è però che il risciacquo tende ad essere un po' tedioso: i granelli si sciolgono solo in parte, quindi tocca insistere per rimuovere la sabbia vulcanica, ed avendo molti capelli non sempre ho tempo e voglia per questa operazione. Per questo non sono sicuro di riacquistare in futuro Vulcano di Quantic Licium nonostante abbia una performance davvero valida.

INFO BOX
🔎 Bioprofumeria, Online
💸 € 15.90
🏋 200 ml
🗺 Made in Italy
⏳ 6 Mesi
🔬 Bio Eco Cosmesi AIAB, QCertificazioni, Vegan, Nickel Tested <0,0001



Ho davvero molte review in serbo per il 2023, e spero ci faremo ancora compagnia con Beauty Cues. 




Film e serie tv di Natale 2022: la super guida fra disastri e piacevoli sorprese! 🎄

Anche questo Natale 2022 non poteva mancare la mia guida su tutti (o quasi) le serie tv e i film a tema da recuperare in streaming. Le varie piattaforme infatti ogni anno si lanciano in una sfilza di produzioni ambientate durante il periodo delle feste, ma se alcune di queste riescono a creare la giusta atmosfera e possono essere una gradevole compagnia per i pomeriggi e le sere durante le festività, altre sono proprio da evitare. Per muovervi meglio fra le diverse recensioni ho pensato di suddividerle in base alle piattaforme.


Netflix

Netflix è senza dubbio la piattaforma di streaming più prolifica ma la quantità non è sinonimo di qualità. Anzi, fra tutte le novità proposte per questo Natale salvo poco.
Mi è tutto sommato piaciuto Falling For Christmas, pubblicato addirittura il 10 Novembre sul sito.

Dopo 10 anni Lindsay Lohan torna a recitare nei panni di Sierra Belmont, una figlia di papà che a seguito di un incidente perde la memoria e si ritrova ben lontana dai suoi agi abituali. Questo piccolo incidente però la aiuteranno a riscoprire i valori dell'amore e del Natale, e soprattutto ciò che veramente desidera per se stessa.
È vero che mi aspettavo qualcosa in più dalla sceneggiatura, ed è vero che c'è sempre di mezzo una  moglie morta, ma Falling For Christmas è simpatico, qualche sorriso lo strappa, la Lohan se la cava e sono certo vi terrà compagnia. 

Il 24 Novembre è stato invece il momento de Il diario segreto di Noel, che mi aveva attirato per la presenza di Justin Hartley che dopo This is Us deve darsi da fare in qualche modo.

L'idea di partenza è originale ed interessante nell'ambito delle commedie natalizie, perché si parla di ricerca delle proprie origini e di affrontare un dolore del passato, oltre che di situazioni romantiche, ed entrambi i protagonisti, Jake e Rachel, in qualche modo intraprendono questo percorso. Ad un certo punto però mi ha cringiato troppo il comportamento di Rachel che sembra interessata giusto al portafogli (o ad altre protuberanze) di Jake, e lì mi sono perso, al punto che speravo in un finale diverso. In generale mi è mancato qualcosa nella trama, ma comunque anche qui la scorrevolezza non manca e magari vi piace.

Restiamo nell'ambito della commedia romantica con Natale con te.

Prendete Marry Me, aggiungete una buona dose di tradizioni latinoamericane, metteteci di mezzo l'immancabile madre/moglie morta chissà come, ed avrete questa nuova rom-com di Netfix con Freddie Prinze Jr.. Un film non sgradevole ma evitabile, che risulta forse troppo di comfort persino per il genere natalizio. L'unico appiglio che rende Christmas with You diverso magari da altri film del genere è che ci porta in un ambito culturale diverso rispetto ai classici film americani. Purtroppo anche le canzoni inedite non sono così orecchiabili da restare impresse.

Se avete bambini invece potreste proporgli tre film che trovo adatti proprio ai più piccoli. Il primo è La Famiglia Claus 2, sequel del film del 2020.

È vero che nella mia precedente guida lo avevo cassato, ma tutto sommato questo secondo capitolo sulle avventure di Jules nelle vesti di nuovo Babbo Natale, che questa volta deve portare un regalo "impossibile" ad una bambina, penso possano essere abbastanza coinvolgenti per gli occhi di un bambino e devo dire che non è del tutto scontato, ma hanno saputo inserire qualche trovata interessante. Se avete però superato i 10 anni sarà un disastro. Qui parlo del terzo film uscito a dicembre 2023. 

Un altro film Netflix che mi sento di consigliare esclusivamente ai più piccoli è Natale a Mistletoe Farm, dove Matt, un padre vedovo (ma và?!) decide di trascorrere qualche giorno con i suoi figli nella fattoria ereditata a sorpresa dal padre. 

Matt è molto concentrato sul suo lavoro, e vuole persino vendere la fattoria, ma i suoi figli faranno di tutto pur di fargli cambiare idea e godersi insieme il Natale. 
Natale a Mistletoe Farm è essenzialmente una slapstick comedy, ha una ironia semplice, con sketch caricaturali e personaggi esagerati che, uniti ad animaletti e bambini, chiaramente lo rivolgono ad un pubblico di giovanissimi. Se avete anche solo un accenno di pubertà vi farà venir voglia di spegnere, ma devo annotare che non è un film completamente vuoto perché c'è anche inclusività senza esagerare con il politicamente corretto.  

Piacerà credo anche agli adulti Scrooge - Canto di Natale, che è sì l'ennesima riproposizione dell'opera dickensiana, ma con un twist diverso.

È un film animato infatti, con alcune canzoni aggiunte ma soprattutto con alcune trovate narrative diverse rispetto all'opera originale, che cercano di apportare un po' di novità. In lingua originale Scrooge - Canto di Natale è addirittura doppiato da nomi come Luke Evans e Olivia Colman, ma anche in italiano è assolutamente gradevole, sebbene non vi siano canzoni così deliziosamente orecchiabili. Le animazioni però sono carine, e sono sicuro che vi scalderà in queste fredde sere natalizie. 

Netflix ha anche alcune serie tv sempre a tema festivo, e io ne ho recuperate tre di quelle lanciate quest'anno. La prima è Odio il Natale, riproposizione in salsa tricolore della serie norvegese Natale con uno sconosciuto

Se avete visto proprio la succitata Home for Christmas, allora Odio il Natale vi sembrerà una copia a cartacarbone: in questo caso abbiamo Gianna (e non Johanne) infermiera trentenne che sente tutto il peso della singletudine con l'arrivo delle feste. Si parla sempre del peso che la famiglia e la società impongono sui giovani a seguire le tappe "standard", specie in riferimento al farsi una famiglia, ma il risultato di questi sei episodi di Odio il Natale è godibile, simpatico e l'italianità viene presentata senza troppi stereotipi. Inoltre Pilar Fogliati è brava e spontanea, e Chioggia come location mi è sembrata originale. La seconda stagione è arrivata il 7 dicembre 2023 sempre su Netflix, ne parlo qui.

La seconda serie tv di Netflix che mi è piaciuta parecchio si intitola Julestorm - La tempesta di Natale.


In questo caso le festività sono più uno sfondo per parlare di altro: Julestorm è infatti una serie tv norvegese che ha un impianto corale e racconta le vite (o comunque tratti di esse) di alcune persone rimaste bloccate in un aeroporto per via di una tempesta. Non mancano quindi momenti di riflessione, drammatici, divertenti, ma anche colpi di scena e attimi di redenzione. Il tutto ha però uno stile snello, si tratta di una serie tv in soli sei episodi da trenta minuti circa ciascuno, che non vuole assolutamente appesantire, ma sicuramente essere di conforto e toccare corde dell'animo umano differenti. Sbrodolano forse un po' di buonismo gli episodi finali, ma visto il genere ci sta. E nel cast poi c'è anche Ida Elise Broch, proprio l'attrice di Natale con uno sconosciuto, quindi tutto torna.

Anche Smiley, un'altra nuova serie tv Netflix, sfrutta l'occasione delle feste per presentarci altre storie.


Conosciamo infatti Bruno, un architetto amante del cinema, ed Alex, un bel ragazzotto palestrato che fa il barista in un locale gay di Barcelona. I due si conosceranno per caso, ma sembra che fra di loro possa nascere qualcosa di più, anche se sono due ragazzi completamente diversi, e le difficoltà e i malintesi delle comunicazioni via social non aiutano a rafforzare la conoscenza.
Smiley aggiunge la quota queer che mancava fra queste serie tv natalizie, ma come vi dicevo le feste in questo caso sono l'occasione per parlare di amore, famiglia e delle dinamiche del mondo LGBTQ+


La serie tenta proprio di smontare alcuni dei cliché tipici del mondo gay (sebbene poi caschi in altri stereotipi) e lo fa sicuramente con ironia e leggerezza. Avrei però evitato delle esagerazioni, specie nelle battute finali, che credo siano state inserite un po' a forza giusto per creare delle dinamiche ad effetto shock. 
Anche Smiley è un prodotto facile da fruire, composto da soli sei episodi da mezzora l'uno, perfetto per le pigre sere di queste feste. Non ci sono notizie su una possibile seconda stagione, anche se lo spettacolo teatrale da cui è tratta ha avuto un seguito. 


Prime Video

Anche Amazon Prime Video non scherza in fatto di Natale: sono tantissimi infatti i film presenti sulla piattaforma e molti di questi sono anche abbastanza recenti. Io però mi sono soffermato solo su tre nuovi film ed uno special Natalizio. 

Il primo film è Your Christmas or Mine? tradotto brutalmente con Il tuo Natale o il mio?.


Dritto dritto da Sex Education, Asa Butterfield calza i panni di James, il quale trascorrerà il Natale con la sua famiglia, ma separato dalla sua ragazza Hayley, che farà altrettanto, sebbene a malincuore. Tuttavia per un cambio last minute, i due si ritroveranno in destinazioni diverse da quelle prescelte. 
Peccato però che tutte le avventure che si scatenano da questo scambio siano telefonate e non proprio così divertenti. Ma soprattutto mi è pesato che nessun tema sia approfondito: non ho trovato chimica fra James e Hayley, e argomenti come il lutto o il peso delle aspettative vengono svuotati per inserire altri espedienti. Non magari disastroso per i suoi intenti ma Il tuo Natale o il mio? è evitabile nonostante il cast. Qui le mie opinioni sul sequel di questo film Prime Video. 

Anche nel caso de La scelta del destino è stato il cast, e soprattutto Emma Roberts, a spingermi alla visione ma con un risultato altalenante.


In questo caso non è tanto il Natale il focus delle vicende ma il 31 dicembre, e soprattutto un matrimonio da portare a compimento. La scelta del destino ricorda un po' Holidate, sempre con la Roberts, e Love Hard, ma più fiacco. Il risultato è una commedia dolce, con momenti molto carini, e con il tentativo di non scadere nel banale in alcuni tratti, cercando di evitarsi i momenti comici troppo scontati, ma che si perde in un ritmo altalenante, con dei punti secondo me proprio morti. La locandina inoltre suggerisce che ci sia quasi un quartetto in azione, ma il focus è solo su Margot e Griffin. Se non avete di meglio da vedere non vi turberà troppo.

Lo stesso vale per Un Regalo da Tiffany, titolo abusato per un film tratto da un romanzo, prodotto dalla casa di produzione di Reese Witherspoon e con Zoey Deutch nel cast.


L'atmosfera che crea, e soprattutto lo sfondo di New York a Natale, ricorda un po' i film tipici del genere, e questo secondo me è un aspetto positivo. È inoltre un film abbastanza scorrevole, che non trascina l'equivoco troppo a lungo, non lo fa diventare pacchiano, ma che pecca un po' nel non darci sufficienti elementi per poterci affezionare ai protagonisti. Sappiamo molto di Rachel e Ethan ma quasi nulla di tutti coloro che gli girano intorno. 
Anche qui non credo ci siano dei disastri veri e proprio, abbiamo anche una durata più che congrua con la storia, ma Un Regalo da Tiffany non è imperdibile.

Se avete seguito LOL allora vi farà piacere sapere che c'è anche uno speciale chiamato LOL Xmas Special: Chi ride è fuori, in attesa della terza stagione, arrivata il 19 Marzo su Prime. 


Presentato sempre da Fedez, questa volta in gara ci sono sei dei comici concorrenti delle passate edizioni, fra cui, in esclusiva, Mara Maionchi. Il concetto di Lol Xmas Special è sempre lo stesso, ma in questo caso le gag riguardano ovviamente le feste natalizie ed hanno pensato anche ad una bellissima scenografia. Un'operazione riuscita perché questo episodio speciale secondo me è divertente, mi è sembrato che buona parte delle battute fossero originali e ci sono alcuni momenti memorabili. Sicuramente l'ironia è un fatto personale, e non tutti i comici forse sono riusciti a trovare il proprio spazio all'interno dello special, ma mi ha fatto ridere.


Apple Tv +

Apple Tv Plus ha presentato quasi zero novità nel suo catalogo natalizio, ma ha fatto centro con Spirited - Magia di Natale.

Will Ferrell e Ryan Reynolds si calano in una riscrittura brillante del classico di Natale per eccellenza, A Christmas Carol, e lo fanno ironia ed una estrema cura. Spirited è la dimostrazione che forse è ancora possibile creare qualcosa di originale, con dei twist narrativi sorprendenti, che strizzi l'occhio all'attuale ma senza risultare smaccato o politicamente corretto. Anzi c'è un sarcasmo che ho trovato intelligente, ed il cast che hanno scelto è perfettamente azzeccato.

Sebbene le coreografie e le canzoni abbiano una messa in scena coinvolgente, ampia, tipica di un prodotto con un budget ampio, Spirited può risultare un po' indigesto proprio per il fatto di essere un musical. Non credo vi siano troppe canzoni, e nel film stesso si fa ironia sul fatto di cantare in continuazione, ma chi non ama il genere può storcere il naso. Inoltre, in un contesto di feste in cui si può avere del tempo libero, ma non ci si vuole ammorbare, Spirited - Magia di Natale può risultare un po' troppo lungo, anche nella sua ottima scorrevolezza. Per il resto è una piacevole sorpresa che vi consiglio di recuperare.


Disney +

La vera delusione è stato forse notare che il catalogo di Disney Plus è invece davvero parco di novità, pur essendo un ambito in cui potrebbero spaziare molto. Credo che la piattaforma abbia puntato soprattutto sui classici e sulla nuova serie tv intitolata Nuovo Santa Clause Cercasi (The Santa Clauses) 

Vi ricordate i film degli anni '90 con Tim Allen nei panni di Babbo Natale? Ecco, questa serie tv è una sorta di sequel di quelle tre pellicole. Solo che questa volta Santa Clause vuole passare il testimone ad un possibile erede visto che la sua magia sta iniziando a far cilecca, ma sarà la scelta giusta?

Ho trovato carina questa serie tv che Disney ha proposto e, pur non avendo visto i film, si sente il tentativo di sfruttare l'effetto nostalgia, specie nei primi episodi, ma creando comunque un prodotto coerente e funzionante da solo, che può accontentare i più piccoli ma anche i più grandi. Inoltre si strizza l'occhio ad freddo mondo attuale, fatto dalla smania di possedere.

La brevità (ci sono solo sei episodi da mezzora) che rende Nuovo Santa Clause Cercasi perfetta per il periodo natalizio, purtroppo la azzoppa un po'. Infatti le scelte e le reazioni dei personaggi mi sono sembrate spesso affrettate, e a volte avrei voluto una costruzione narrativa un po' più articolata. Tolto questo sono certo che The Santa Clauses soddisferà le aspettative di molti di voi.
Ed è stata rinnovata per una seconda stagione, disponibile dall'8 Novembre 2023, ne parlo qui.

Se fra questi titoli non avete trovato nulla che vi incuriosisca, potete dare un'occhiata alle guide degli anni precedenti

2019 - Quali SERIE TV guardare (e quali evitare) questo Natale su Netflix 📺
2019 - Quali FILM guardare (e quali evitare) questo Natale su Netflix 📺

2020 - Cosa guardare (o evitare) in streaming questo Natale!

2021 - Cosa (non) guardare questo Natale in streaming 🎄


Optima Naturals Colours of Life, tutto sulla nuova linea Skin Supplement (seconda parte) 🌈

Vi avevo anticipato che la mia esplorazione della nuova gamma Skin Supplement di Colours Of Life, sarebbe proseguita in una seconda fase, così da poter dar lustro ad ogni singolo prodotto, e poterli provare e capire con calma. Nella prima parte, che trovate qui, vi avevo raccontato tutte le caratteristiche e le mie impressioni di una parte di questa nuova skincare di Optima Naturals, ma è arrivato il momento di approfondire il resto della gamma.

In breve, questa linea Skin Supplement per il viso va ad affiancare la preesistente gamma di creme eudermiche, e vuole applicare le sostanze che troviamo negli integratori Colours of Life, per curare la pelle. È una gamma composta da sieri booster, utilizzabili da soli o miscelati ad una crema, e la stessa azienda offre a proposito la Water Cream, ma ci arrivo fra un attimo. 

Tutta la linea non contiene parabeni, SLE/SLES, paraffine, PEG, siliconi, oli minerali, coloranti, e le formulazioni dei sieri contengono aloe al posto dell'acqua. Scopriamoli in dettaglio.


Colours of Life Skin Supplement Natural Vitamin B5
Siero viso rigenerante 

Come l'altra volta, se devo eleggere come mio preferito uno di questo sieri viso, il Natural Vitamin B5 ha per me la coccarda del primo posto. A vincere è la consistenza lattiginosa che a me piace sempre, e che credo Optima Naturals abbia azzeccato più e più volte. Ma è ovviamente il contenuto di attivi di questo prodotto a convincermi. Lo scopo è quello di un siero rigenerante ma anche protettivo, in cui si susseguono attivi antiossidanti, come l'estratto di pomodoro, moringa e curcuma. A questi si aggiungono degli oli vegetali di germe di grano e di crusca di riso che per loro natura, oltre a nutrire la pelle, hanno anche un potere anti ossidante. C'è anche olio di jojoba, particolarmente affine alla pelle.

Ovviamente il Natural Vitamin B5 Colours of Life ha anche pantenolo che ha un potere lenitivo importante, e che lavora in sinergia appunto con l'aloe. 
Vi dicevo che si tratta di un siero viso lattiginoso, molto facile da stendere e che la mia pelle assorbe in modo rapido e completo. La profumazione è delicata e piacevole al mio naso, ma anche veloce a sparire, quindi perfetto se non amate la skincare con una fragranza.
Non ci sono indicazioni particolari per quanto riguarda l'uso e le tipologie di pelle a cui è rivolto questo siero Rigenerante Colours of Life, ma io l'ho inserito sia nella skincare giornaliera che serale, e specie in alcune situazioni.

È infatti un siero addolcente, idratante, nutriente, ma leggero sul viso, che lascia la pelle morbida ed elastica. A me piace sia al mattino che la sera, ma è soprattutto quando sento la pelle stressata che lui entra in gioco: il Natural Vitamin B5 è per me perfetto dopo la rasatura perché lenisce ma non unge la pelle, risulta molto leggero. Essendo lattiginoso, lo prediligo dopo sieri acquosi, ma non ho riscontrato reazioni strane comunque ad applicarlo in diversi momenti della skincare.
Se ve lo steste chiedendo, nonostante entrambi abbiamo una texture simile, ho trovato differenze fra questo siero e quello Defense Skin Supplement: il Natural Vitamin B5 infatti secondo me è un po' più leggero, adatto anche a pelli miste, mentre quello con Omega  3 - 6 - 9, lo trovo più nutriente ed elasticizzante. 

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🏋 30ml
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Colours of Life Skin Supplement Natural Vitamin C
Siero Viso Illuminante


Sono contento che nella gamma Skin Supplement ci sia un siero a base di vitamina C perché è un attivo che inserisco sempre nella skincare e che credo non dovrebbe mancare mai. In questo caso abbiamo il derivato chiamato Sodio Ascorbil Fosfato, che è stabile e solubile in acqua, che viene affiancato da due diversi complessi, uno illuminante ed uno antiinquinamento. 
Il primo complesso è formato da un brevetto chiamato luminescine, a base di fiori di verbasco che pare abbiano la particolare capacità di fare quasi da specchio riflettente dei raggi UV, e quindi protegge la pelle ma la rende al tempo stesso più luminosa. Il complesso antipollution sfrutta l'alga wakame, un'alga bruna con azione anti ossidante e anti macchia. 

A completare la formulazione del Natural Vitamin C Serum c'è anche acqua attiva di melograno e bacche di goji, che rinforzano il potere anti ossidante del prodotto. Per questo per me è stato un siero assolutamente da usare al mattino, ma anche per ragioni che vanno oltre gli ingredienti protettivi. Infatti ha una consistenza acquosa, è fresco, si assorbe molto rapidamente e si impila nella routine senza colpo ferire. Il suo potere idratante non è altissimo, ma questo lo rende versatile e capace di adattarsi a diverse tipologie di pelle: io lo userei molto volentieri d'estate proprio per il tocco asciutto che, perfetto per fare da base alla protezione solare. Nella stagione fredda ovviamente lo uso con altro, essendo la mia pelle più secca.

Il siero Illuminante Colours of Life contribuisce certamente a rendere la pelle più luminosa, omogenea e tonica, aiutandomi a contrastare macchie post brufolo ad esempio. Credo sia anche delicato, quindi perfetto se non avete mai usato la vitamina C ed avete timore di reazioni magari lette qui e lì in rete. 
Non ho quindi grossi dubbi su questo prodotto, ma l'aroma è forse la nota stonata perché ci sento un profumo agrumato, con una punta acidula che non mi fa impazzire. Tuttavia, anche in questo caso, svanisce in poco tempo.

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🏋 30ml
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Colours of Life Skin Supplement Active Bronze
Siero Viso Attivatore di Abbronzatura

Sono contento che Optima Naturals abbia aggiunto questo prodotto alla gamma perché credo sia unico nel suo genere. Si tratta di un siero che promette di rendere l'incarnato più abbronzato senza esporsi al sole, ma non lo fa con la solita sostanza chimica che si trova negli autoabbronzanti. Colours Of Life ha scelto un brevetto chiamato Thalitan è un oligosaccaride algale complessato con magnesio e manganese, che coniuga una azione anti ossidante e anti radicali liberi, alla stimolazione della melanina e quindi un incarnato più abbronzato. La differenza rispetto ad autoabbronzante tradizionale è che l'Active Bronze Colours of Life dà risultati molto graduali, e non istantanei, ma necessita di due settimane per dare i suoi risultati.

Nella formulazione troviamo anche l'estratto idratante di melone e una miscela di vitamine A (retinil palmitato), C (sodio ascorbil fosfato), D (tocoferolo) e F per una azione anti ossidante. Anche in questo caso abbiamo una consistenza acquosa, che risulta fresca sulla pelle, facile da stendere sul viso e si assorbe molto rapidamente, senza risultare appiccicoso. Io l'ho usato come primo step della routine serale, anche perché non incide troppo sulla pelle, è idratante ma non appesantisce e non pasticcia con il resto della skincare. La fragranza in questo caso è molto leggera, il mio naso la percepisca appena.
Usando questo Skin Supplement Active Bronze costantemente, ho notato che in effetti il colorito del mio viso non era del solito pallidume che raggiungo in questo periodo dell'anno, ma che era un po' più vivo. 

Si tratta di un effetto assolutamente leggero, delicato, nulla che possa creare stacchi ad esempio col resto del corpo o che possa risultare smaccato e innaturale. Personalmente mi piace la mia somiglianza a Casper e l'abbronzatura in genere non è qualcosa a cui aspiro, ma se vi piace avere un colorito sano, baciato dal sole, se volete prolungare la abbronzatura estiva, o semplicemente smorzare il griggiume della stagione fredda può fare al caso vostro. L'Active Bronze Serum Optima Naturals è perfetto poi se non avete mai usato autoabbronzanti o semplicemente ne siete spaventati e cercate qualcosa che sia molto facile da gestire e che non faccia pasticci a cui è difficile da rimediare.

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💸 €24
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Colours of Life Skin Supplement Water Cream
Crema Base Nutriente e Antiossidante

Non fatevi ingannare dal nome della Water Cream perché si tratta di una crema a tutti gli effetti e non solo un veicolante base "vuoto" di attivi da usare in combinato con i sieri Skin Supplement. Al suo interno infatti sono presenti oli vegetali come argan, jojoba e fichi d'india, che nutrono la pelle insieme al burro di karitè. L'allantoina ha un potere invece lenitivo e riparatore, insieme all'estratto di calendula, perfetto addolcente. Optima Naturals ha aggiunto anche acido ialuronico e estratto di melograno, un idratante e l'altro anti ossidante.

Nonostante la presenza di oli e burri, la Water Cream è scorrevole e setosa sulla cute ma non grassa, anzi ha una consistenza cremosa, ma leggermente gellificata, che sul mio viso si assorbe decisamente in fretta. Se c'è una profumazione (che non scovo in INCI) io non la percepisco, ma credo sia una scelta voluta nell'ottica di usala in combo con uno dei sieri Skin Supplement
Per me la Water Cream è stata la crema perfetta per questo autunno: è stata infatti una stagione strana, con giornate molto fredde, a volte ventose, altre invece più calde, con temperature sopra la media. Questa crema viso Optima Naturals mi ha aiutato a mantenere la pelle morbida, idratata, elastica e a superare indenne tutte queste fasi.

È una crema piacevole, adatta secondo me sia al giorno che alla sera e che si sposa bene con tutti i sieri della gamma. Sono un tipo che paciuga poco, non amo fare miscele sul momento, un po' per pigrizia, un po' per sbadataggine. La Water Cream Colours of Life riesce comunque a miscelarsi bene proprio per via della consistenza che vi descrivevo su, ma se siete dei tipi tradizionali come me, va benissimo anche come ultimo step della skincare andando a completarla e a sigillare tutto quello che abbiamo messo precedentemente. È insomma un prodotto a se stante, che ho utilizzato anche con altri prodotti di vari brand senza intoppi.

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Questa nuova gamma proposta da Optima Naturals mi è sembrata solida e funzionale, e spero che in futuro ci saranno altre proposte. Penso che ad esempio si possa ampliare con un siero esfoliante o purificante. A voi cosa ha convinto di più?



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