31 dicembre 2018

Il muro dietro il foglio



Piove e fa freddo come quasi tutti i 31 dicembre che io ricordi. E nei miei ricordi in verità non c'è una notte di fine dell'anno che non mi abbia messo tristezza. Non importa se con gli amici, con l'amore, in famiglia, se ci penso c'è sempre un velo di malinconia nella notte di San Silvestro.
Sembra quasi un interruttore che si accende quando sta per scattare la mezzanotte, e si spegne quando il giorno dopo mi sveglio. Finirò come quelli che alle 23 vanno già a letto infischiandosene dei botti e dei brindisi, perché non importa ciò che ho intorno, i miei ricordi di quella sera restano sempre gli stessi.
Ma ho imparato che quella tristezza seppur per poco, me la porterò sempre dietro come una amica fedele; che di momenti tristi ben più intensi ce ne saranno altri lungo i 365 giorni, così come ci saranno momenti allegri, ed attimi che saranno semplicemente difficili. Ho imparato anche che finiti i fogli del calendario, non resta, per fortuna, un muro spoglio, ma ci sono altre pagine ancora da sfogliare, l'una dopo l'altra.
Ogni anno ha qualcosa di nuovo e di diverso da affrontare ma non voglio né mi posso angosciare adesso per ciò che verrà. Le agende iniziano a riempirsi già da ora, ma non è detto che dobbiamo sfogliare le pagine tutte in una volta senza un senso.
E poi pensateci, ci sembra di restare quasi immobili in attesa di un anno nuovo, come se stessimo per essere travolti da una nube misteriosa ma in altre parti del mondo quell'ora è già scattata. Questo dovrebbe ricordarci che il mondo va avanti con un senso continuato tutto suo.
Anzi non avrebbe nemmeno bisogno di noi.
Non voglio fare riassunti, so che il 2018 mi ha portato diverse piccole soddisfazioni, passi avanti, sorrisi e ricordi da scrivere nella memoria, che hanno camminato accanto piccoli spaventi, ad ansie che hanno disegnato scarabocchi caotici, come nella vita un po' di tutti.
Non voglio fare buoni propositi, spero solo che il nuovo anno mi dia l'opportunità di uscire di più dal bozzolo, di sentirmi più a mio agio nella mia pelle, di riscoprire una novità, lì dove sembrava che ormai si fosse accumulata la polvere.
L'unico desiderio è che mi resti vicina quella voce di cui vi parlavo, e che possiate trovarla dentro di voi, e che possa restare sempre lì, anche quando sarà solo un eco o un bisbiglio.
Se mi state leggendo immagino lo stiate facendo al caldo delle vostre case, magari con la fortuna di avere accanto qualcuno che vi ami, e con cui passare insieme questa notte, ma so pure che ognuno sta vivendo circostanze diverse, non sempre così fortunate, e per questo spero che possiate sentire quella forza per andare avanti, qualsiasi cosa stia accadendo attorno e dentro di voi.
Siamo treni senza stazioni, cambiamo percorso, traiettoria, rotaie, ma ci tocca proseguire o al massimo rallentare, per poi continuare spediti. A volte non decidiamo il nostro percorso, ma possiamo pur sempre scegliere di farlo a modo nostro.
Possiamo continuare a respirare finché il nostro cuore batte, finché le gambe ci sorreggono e le mani continuano a muoversi. 
D'altronde le farfalle non pensano alla loro fragilità, ma semplicemente continuano a volare

Buon 2019




28 dicembre 2018

Yankee Candle Holiday Sparkle: cosa ho provato e cosa no!


Come ogni anno non posso mancare all'appello quando Yankee Candle presenta una nuova collezione natalizia, anche perché questo è il periodo ideale in cui vogliamo accendere una candela profumata e creare una bella atmosfera, o magari vogliamo regalarla a qualcuno.
Quest'anno, complice il raffreddore - sì, sembra stupido ma così è- , sono arrivato un po' tardi nel provare le novità festive, ma ho pensato sarebbe stato comunque utile condividere le mie opinioni anche perché presto probabilmente andranno in sconto.
Per il Natale 2018 Yankee Candle ha creato una linea, chiamata Holiday Sparkle, composta da quattro fragranze declinate nei vari formati, più i soliti accessori sempre a tema invernale/festivo, e io sono andato in negozio a sniffarle tutte e quattro, ma io ne ho scelte solo due.


Sono rispettivamente Frosty Gingerbread, Glittering Star, Winter Wonder e Ice Blue Spruce. Devo dire che nessuna fra queste fragranze mi è sembrata sgradevole o eccessivamente intensa da poter risultare fastidiosa, almeno annusando le tart. Mi sono sembrate tutte profumazioni ben bilanciate, ma ho fatto una scelta in base alle impressioni che mi hanno dato.
Ad esempio Frosty Gingerbread mi è sembrata la classica candela speziata di cui credo che nessuno sentisse l'esigenza anche perché Yankee Candle ne ha davvero tantissime e si fa un po' fatica a distinguerle veramente una volta accese.
Glittering Star è sfuggita all'acquisto solo perché in verità non riuscivo ad identificarla chiaramente annusando la tart, mi sembrava una fragranza vagamente legnosa e fresca, ma a naso non riuscivo a farmi un'idea precisa per cui ho preferito evitare e scegliere le altre rimaste, ma non è detto che non la riacquisterò più avanti.


Winter Wonder


Un luminoso mix di champagne e note agrumate, vaniglia e note di pini argentati.
Note di testa: Limone Ghiacciato, Gelide Note Ariose
Note di cuore: Accordo di Champagne, Abete Argentato
Note di fondo: Vaniglia, Muschio
Elegantemente dolce, è così che mi viene da descrivere Winter Wonder, che mi sento di consigliare a tutti coloro che vogliono una fragranza zuccherina ma assolutamente per nulla stucchevole. Di base io avverto la vaniglia ma molto rinfrescata da una ventata balsamica. Non abbiate paura delle note di abete perché personalmente non le sento così presenti e più in generale credo che tutti gli elementi delle note aromatiche siano molto ben mischiati fra loro così che nessuna sovrasti l'altra. Questo perfetto bilanciamento si tramuta in una candela che risulta ripeto dolce, ma in modo elegante, non come un vago tentativo di risultare gourmand per esempio, o infantile, ma in grado di aromatizzare l'aria e l'ambiente in modo sobrio e gradevole. Non ha una intensità eccessiva ma si percepisce molto bene, e anche una volta spenta la tea light, si prolunga la profumazione per un po' di tempo. 
Devo dire che fra le Yankee Candle, specie delle collezioni natalizie, Winter Wonder mi ha colpito sia per l'originalità dell'accordo, sia per il modo discreto ma ben identificabile in cui riesce a creare una bella atmosfera. Vi dico che, oltre a tenerla accesa molto a lungo, anche i miei genitori, sempre restii con le candele profumate, l'hanno apprezzata.


Icy Blue Spruce


Il fresco respiro di un bosco invernale, bacche di ginepro, abete di montagna e foglie di menta.
Note di testa: Ginepro Fresco, Foglie di Menta
Note di cuore: Abete, Ribes Nero, Cedro Innevato
Note di fondo: Balsamo d'Abete, Muschio Talcato
Avrò detto in altre occasioni che le profumazioni al pino molto intense mi danno fastidio, ma credo di apprezzare l'odore dell'abete decisamente di più, o comunque Icy Blue Spruce mi ha convinto. Da spenta mi ha attratto in particolare l'odore di foglie di menta che, mischiate agli accenti legnosi, rendono l'aroma di questa Yankee Candle, davvero freschissimo. Annusare la tart sembra quasi che riesca ad allargare le narici.
Da accesa l'intensità secondo me si attenua: resta ben percepibile, ma più verso una percettibilità più bassa. Cerco di spiegarmi bene perché capisco che possa sembrare che la tart non profumi. No, non è così, intendo dire che non riesce secondo me col suo profumo a riempire ogni stanza dell'intera casa, specie con un solo quarto di tart, e non riesce ad avere una particolare persistenza nell'aria una volta spenta. Per me questo non è un aspetto negativo di Icy Blue Spruce, anzi. Secondo me chi appunto apprezza l'aroma degli alberi dei boschi e delle montagne ma senza esagerazioni, senza profumazioni pungenti e invasive, con un twist di freschezza quasi data dal ghiaccio, può trovare in questa candela il buon compromesso che cerca.


La mia esperienza con la collezione Holiday Sparkle non può che definirsi positiva. Ho apprezzato queste tart sotto tanti punti di vista e credo che questa volta Yankee Candle mi abbia sorpreso con dei mix aromatici un po' diversi, ben bilanciati e azzeccati sia al periodo che alle descrizioni.
Se vi va qui trovate le mie opinioni della collezione natalizia dello scorso anno, mentre qui trovate le recensioni delle candele del 2016 e qui del 2015, che sono quasi sicuro siano ancora tutte in commercio.
Voi avete provato qualcosa fra queste novità o avete saltato a piè pari?




24 dicembre 2018

Un passo dopo l'altro




Sono qui davanti ad un foglio bianco alla ricerca di parole che non voglio dire, perché temo possano risultare banali o pesanti in questo giorno.
Le feste per molti portano ad uno switch mentale, come se fino a ieri potevamo insultarci e raccontarci cose brutte, mentre oggi è dovere essere zuccherosi, ma non è che mi riesca molto bene. E lo capisco che molti ricerchino questo switch, per tentare di nascondere o scappare dalla stanchezza di un anno sulle spalle, ma siamo onesti: non sono un paio di giorni, o una settimana a far la differenza.
Gli ultimi due mesi, per me, sono stati realmente concentrati.
Tornare dall'Irlanda non è stato semplice, e non solo per mancanza di mezzi pubblici che mi riconducessero a casa, ma perché il ritorno è stato come l'ho immaginato e non come mi aspettavo.
Credevo che tornare dopo un lungo viaggio alle mie abitudini, mi avrebbe dato tanta energia, mi avrebbe ricaricato, ma il quotidiano è stato come sempre pieno di imprevisti.
C'era e c'è sicuramente la voglia di partire ancora, e probabilmente il nuovo anno mi vedrà di nuovo con la valigia in mano.
Ci sono state cose che mi hanno fatto arrabbiare, altre stressare, altre semplicemente perdere tempo, ma un po' come tutto il corso dell'anno, ci sono state anche piccole soddisfazioni, sorprese e sorrisi. Piccole o grandi cose che si sono rivelate meno incasinate di quanto pensassi.
Non è sempre stato facile comunicare, capirsi, trovare le parole per trasmettere ciò che avrei voluto, e questa è una cosa che mi lascia sempre insoddisfatto.
Ritornare non è stato semplice, e mi ci è voluto un po' uno sforzo mentale per cercare di mettere un passo dopo l'altro e proseguire un po' alla volta. E soprattutto capire che con un passo dopo l'altro si ha più stabilità, come quando a scuola ti facevano camminare sull'asse di equilibrio.
Sono sempre stato imbranato con gli sport, ma forse ora inizio a capire il senso di starsene sospesi a braccia tese su una trave di legno.
L'equilibrio lo perdi lo stesso, ma poi lo ritrovi e continui.
Non sono una persona positiva, che vede tutto rosa e glitter costantemente, eppure se mi concentro, se mi fermo riesco a ritrovare nel caos di voci, quella che mi ricorda che ogni cosa che accade, complicata o risolvibile che sia, mi sta rendendo più forte, che sto imparando qualcosa, che sto superando un ostacolo.
Brontolo, mi lamento, eppure quella voce c'è, e mi ricorda che ho l'opportunità di andare avanti.
Arrivato Dicembre non è arrivata la malinconia per un anno che sta per finire, né per le feste che avremmo festeggiato; i regali non sono stati un problema, e nemmeno sfuggire agli auguri vuoti e di circostanza. Non è arrivata nemmeno la voglia di addobbare casa a dirla tutta, ma per il semplice desiderio di non creare altra confusione, e solo in questi ultimi giorni ho sentito tirare il freno e rallentare, anche se all'atto pratico non è cambiato nulla.
Alla fine casa l'ho addobbata lo stesso, ho fatto l'albero, messo alla porta il serto natalizio. È arrivato anche un invito inaspettato e il nostro Natale sarà un po' diverso di quanto mi aspettassi.
Perché alla fine va così: ogni cosa ha un periodo di incubazione, ogni cosa richiede i suoi tempi, anche se a volte ce ne dimentichiamo. Ogni piccola variazione è un nuovo piccolo sentiero lungo questa strada che ogni giorno facciamo, ed ogni piccolo percorso richiede a suo modo forza.
Per questo, il mio augurio per questo Natale è di ritrovare nel frastuono inutile, quella voce che ci ricorda che ad ogni ostacolo avremo lo slancio di saltare, che ad ogni avversità ci rammenta la fortuna di poter tentare ancora una volta, e che ad ogni sbandamento non sarà mai tardi per ritornare sull'asse di equilibrio, allargare le braccia ed arrivare alla fine.

Buon Natale.




21 dicembre 2018

|#backtoseries chapter 32|
Perché Le Terrificanti Avventure di Sabrina è la serie tv da recuperare in queste feste

Era la fine degli anni '90, avevo circa 9 anni, e come tantissimi ragazzini all'epoca, mi piazzavo davanti alla tv ogni pomeriggio, con il mio pane e quella che speravo fosse Nutella, ma invece era marmellata, e mi sollazzavo con le vicende magiche di Sabrina Spellman, del gatto Salem, delle due zie, Hilda e Zelda.
Lo adoravo ed ormai è diventato cult. Così quando ho scoperto che su Netflix avrebbero fatto un reboot, intitolato Le Terrificanti Avventure di Sabrina, non potevo perdermelo.


Ma sono stato contento due volte perché con Sabrina, Vita da Strega, la nuova serie tv ha ben poco a che vedere. Certo, abbiamo gli stessi personaggi e in particolare Sabrina, che deve bilanciare la sua vita da teenager, col fidanzato Harvey e gli amici, e la sua vita da strega appunto, ma Le terrificanti avventure di Sabrina ha tutto un altro taglio e racconta altre storie.
Si resta nel teen, ma si mescolano scene e temi horror, dark, gothic e il satanismo, che fa un po' da quadro alle vicende di Sabrina. La giovinetta infatti deve decidere se abbracciare la Chiesa della Notte, celebrando l'Oscuro Battesimo, o restare umana, ma non è una scelta semplice per la ragazza che appunto non vuole abbandonare gli amici e il fidanzato, e non è del tutto convinta delle imposizioni e delle regole della congrega di cui farà parte. 
Chilling Adventures of Sabrina è una serie tv che a me è piaciuta molto, l'ho trovata adorabile sotto tanti punti di vista, a partire dagli attori, Kiernan Shipka su tutti perfetta secondo me in questo ruolo, ci sono tanti elementi di forza e interessanti, e credo sia piena di spunti su cui riflettere, estremamente attuali che vorrei sottolineare.



L'ambientazione



La serie crea un mondo a sé in cui non si coglie una data storica specifica e questo a me piace molto perché sembra che ci troviamo in un'altra epoca, ma invece potremmo essere ai giorni nostri. Questo è un aspetto che alcuni hanno criticato ma secondo me, questa scelta, non solo riesce a giocare a favore delle vicende (visto che non usano WhatsApp per comunicare, ma devono fisicamente incontrarsi ad esempio), ma rende il tutto un po' più magico, un po' più incantato.
A supportare l'ambientazione e l'atmosfera, ci sono anche la regia che ricorda un po' i fumetti da cui è tratta la serie, e gli effetti di sfumatura e dilatazione dell'immagine quando sta per accadere qualcosa di magico. Anche qui ci sono state delle critiche, e pure io nelle prime puntate per qualche istante mi sono stranito, ma poi l'ho apprezzato. 


Buona costruzione dei personaggi

Le Terrificanti Avventure di Sabrina secondo me ha il merito di aver costruito personaggi dettagliati, anche caratterialmente. Certo, si tratta di una prima stagione di 10 puntate, quindi ci sono tantissime cose che si possono ancora approfondire, eppure ognuno ha una sua storia, un suo vissuto e una narrazione che prosegue più o meno con le proprie gambe, per quanto tutto si riunisca sotto il cielo di Greendale. 



Gli amici di Sabrina, per quanto non abbiano chissà che presenza sullo schermo, o ad esempio abbiano dei genitori fatiscenti, che appaiono e spariscono e a volte sembrano proprio assenti, hanno comunque un accenno di storia coerente che potrà dare loro sbocchi successivi nel corso delle stagioni. Più in generale, le diverse generazioni che proseguono e si superano, e quindi la storia di queste famiglie, viene sottolineata più volte, per cui sono quasi sicuro che col tempo si scaverà ancora più approfonditamente sul vissuto di ognuno dei personaggi. 
Un esempio tirando a caso: Prudence, la capa delle sorelle sinistre. Pur partendo come una antagonista di Sabrina, cattivissima e oscura, avrà una evoluzione, anche umana. Conosceremo di più per quanto riguarda il suo passato, e ci rivelerà che non è poi così fredda e impavida.

Horror e dark

Nonostante Le Terrificanti Avventure di Sabrina nasca come un prodotto per adolescenti, ci sono elementi molto forti e anche d'impatto pure per chi come me ha più anni della stele di Rosetta. Bambini e non solo morti, sgozzamenti di vario genere e tipo, possessioni demoniache, insomma scene inquietanti che riescono a creare pathos. Poi c'è tutta una parte molto affascinante come il satanismo, che però non è da considerarsi come le robe che sentiamo a Chi l'ha visto? ma come l'organizzazione religiosa della chiesa di Satana, che ha altri precetti, e altra gerarchia. 
Non mi ci soffermo perché non ne ho una conoscenza approfondita ma mi è piaciuto come elemento che incornicia la storia. 


Figure femminili forti

La Chiesa della Notte è una struttura patriarcale, il sacerdote conta di avere un figlio maschio per proseguire la sua stirpe, ma non è una struttura stabile, anzi è piena di contraddizioni;  Se ci pensate dovrebbe essere l'emblema della totale libertà personale, invece ha delle regole rigide. 
Quindi da un lato ci sono gli uomini al potere che però all'atto pratico non fanno nulla: la storia ci palesa come sono le donne a far funzionare tutto. Sono loro che devono immolarsi, sono il motore delle vicende, ma ne sono al tempo stesso le vittime. Vengono messe di fronte a scelte e stress indicibile, nonostante gli uomini continuino a dire di essere i forti e la base della struttura. Ma Le Terrificanti Avventure di Sabrina ci mostra personaggi femminili molto intraprendenti, forti, pronte a battersi per le proprie convinzioni, molte delle quali non sono state disposte ad accettare le regole, al costo di risultare reiette. 



La stessa Sabrina è una di queste figure rivoluzionarie, è estremamente moderna e attuale, si batte contro le ingiustizie e cederà a questa gerarchia maschile solo perché costretta dalle circostanze. Il cedere però la porterà ad aprirsi al male e questo secondo me è un messaggio interessante: Sabrina finisce per uccidere le sue simili, per quanto cattive e con lo scopo di salvare le persone che ama, ma questo ha un riflesso negativo su di lei. Come dire che comunque nessuna decisione può essere giusta a prescindere.
Anche nello speciale natalizio della serie è una figura femminile che, per quanto non positiva, ha un'azione benefica sulla storia. 
Eppure, nonostante siano forti e in maggioranza, le streghe non riescono a scardinare il potere maschile. Vi risulta familiare questa situazione?

Esaltazione delle diversità

Come vi dicevo la serie tratta ampiamente della sessualità e della diversità, senza scadere nel volgare ovviamente, ma soprattutto senza etichette. Ambrose, il cugino di Sabrina, in questo senso è l'emblema: ha relazioni con uomini e probabilmente anche con donne, ma nessuno si pone nei suoi confronti con fare ambiguo, come se scegliere una donna o un uomo sia comunque qualcosa che può attirare l'attenzione. Non è pruriginoso, tutto fluisce liscio, senza intoppi senza domande.
Susie, l'amica di Sabrina è un altro esempio di questa libertà sessuale. Certo, lei ha i suoi dubbi tipici da adolescente ma nessuno dei suoi amici le chiede nulla, anzi la spronano ad essere se stessa. 



Sabrina inoltre è una "diversa fra i diversi". È stata cresciuta da due donne come fosse una figli a e in ogni luogo si trovu, terreno o spirituale, è "fuoriluogo", essendo sia umana che strega, è proprio l'esempio della diversità. Inoltre non si dimostra scioccata dalla sessualità, o scandalizzata, ma semplicemente non interessata o comunque particolarmente attiva in questo ambito, dimostrando anche una certa maturità. Eppure ha una componente sensuale che più volte viene tirata fuori.
Ma lasciamo da parte il sesso, perché questa esaltazione delle diversità si sviluppa su più livelli. Ad esempio alcuni degli amici di Sabrina vivono solo con il padre, quindi con genitori single, hanno vissuti e culture diverse, eppure non hanno problemi di convivenza. 
Ci sarebbero altri aspetti da sottolineare da questo punto di vista, ma vorrei non raccontarvi troppo. Posso solo dire che queste differenze vengono utilizzate come una metafora per mandare un messaggio.



Le Terrificanti Avventure di Sabrina secondo me ha tantissimo da raccontare ancora, il fatto che una serie per ragazzi riesca ad elevarsi in qualche modo, a dare qualcosa di più che una storiella di amore e di amicizia, è un vantaggio non da poco.
Ci sono degli elementi che potevano essere migliorati? Sì, certamente. Mi aspettavo che ad esempio che, nonostante sia una serie simpatica, l'ironia fosse più marcata e ancora più macabra. Avrei amato. Ci sono poi storie non ben chiarite, e la sceneggiatura non è sempre solida. Come il rapporto fra Ambrose e Luke che all'inizio sembrava voler nascondere altro, ma poi salta fuori che sono tutti stregoni, amorissimi e cuoricini. Capisco inoltre chi non apprezzi il fatto che sia un mix di elementi teen, horror, fantasy, adult e chissà che altro, io personalmente ho amato questa scelta, ma mi rendo conto che c'è chi vuole giustamente una linea più chiara.
Ciononostante credo che Le Terrificanti Avventure di Sabrina sia una serie perfetta per queste sere di festa, non annoia, anzi tiene compagnia e si può anche rifletterci un attimo su.

Voi l'avete vista? Vi è piaciuta?




18 dicembre 2018

Natale senza grinze con Philips!

Amo l'inverno, in tutte le sue sfumature e con tutto ciò che di bello ci offre. Incluse le giornate fredde, e la pioggia. Il mio animo decadente ogni tanto si fa sentire.
Tuttavia c'è una cosa che pure io purtroppo non sopporto di questa stagione: i panni stesi che non si asciugano mai. Certo, li puoi ficcare in asciugatrice, ma, se ritardi un attimo, ti vengono fuori tutti stropicciati.
E le feste in questo senso non aiutano: ti casca il pandoro sulla camicia, tuo padre versa il vino sulla tovaglia, tuo cugino, quello piccolo, di quattro anni, pensa bene di lasciarti le impronte delle sue mani sporche di sugo sui tuoi pantaloni. Questo significa panni e panni da stirare, che, lo sappiamo, è una fatica non da poco. 
Ma ho scovato gli alleati ideali per svolgere questo compito noioso in poco tempo e alla perfezione: i ferri da stiro Philips.



Come sempre Philips unisce soluzioni pratiche alle ultime tecnologie ed innovazioni per raggiungere e rispondere a tutte le necessità di noi consumatori, ed anche per la stiratura propone una vasta gamma di prodotti per adattarsi ad ogni esigenza
Per chi ad esempio deve affrontare grandi ceste di panni da stirare, Philips propone i ferri generatore di vapore
Questi modelli, grazie al serbatoio, sono l'ideale per chi cerca una stiratura accurata ed approfondita quasi alla pari di quella professionale, e allo stesso tempo rapida, grazie al potente getto di vapore costante. Niente più pause per riempire di nuovo il ferro da stiro!
Il modello PerfectCare Compact ad esempio ha un serbatoio da 1.5 litri, ed in soli due minuti è pronto per garantirvi fino ad un'ora e mezza di stiratura. 



PerfectCare Compact include anche la tecnologia OptimalTEMP che consente di passare da tessuti diversi senza dover reimpostare la temperatura del ferro da stiro, ed evitando così di bruciare i capi.
I modelli della gamma di ferri generatore di vapore Philips hanno serbatoi fino a 2.5 litri, come il PerfectCare Aqua Pro, così da poter garantire una lunga sessione di stiratura anche alle famiglie più numerose. 
Ma dimenticatevi le vecchie caldaie pesanti e ingombranti, perché l'azienda ha ridotto non solo le dimensioni del design ma anche il peso dei ferri, per non affaticare spalle e schiena. 
Sono sicuro che le vostre mamme, come la mia, hanno sempre sognato uno dei ferri generatore di vapore Philips, sarà il momento giusto di metterlo sotto l’albero?

Per chi cerca invece una stiratura veloce e facile, ci sono i ferri a vapore Philips, che uniscono la praticità alla qualità. 
Il ferro da stiro Azur ad esempio, dal design moderno ed accattivante, ha un getto di vapore fino a 220 gradi, così da sconfiggere anche le stropicciature più ostinate. 



Il serbatoio da 300ml garantisce una buona durata di stiratura, e la piastra SteamGlide Plus promette una piacevolezza e soprattutto una scorrevolezza sui tessuti unica, oltre ad essere anti aderente, e di facile pulizia. Ma soprattutto, Azur di Philips ha il sistema Quick Calc Release: in pratica in meno di 15 secondi le particelle di calcare vengono frantumate e finiscono nell'apposito recipiente facile da estrarre e pulire. 

Ma Philips ha pensato anche a noi, e con "noi" intendo tutti coloro che non amano stirare, o non sono proprio bravi a farlo, ma non vogliono nemmeno andare in giro con i capi pieni di grinze e pieghe, e per questo propone una intera linea di i ferri da stiro verticali, come Steam&Go Plus.



Steam&Go consente infatti di stirare sia in verticale, per le aree più ampie, che in orizzontale, per polsini, colletti o zone particolarmente stropicciate. 
La piastra SmartFlow ha una distribuzione del calore ottimale, ed un getto di vapore costante ma che non va a rendere umido il tessuto, proprio per questo Steam&Go di Philips è perfetto per quei capi difficili da stirare, ma anche per i ritocchi all'ultimo minuto prima di uscire: in soli 45 secondi è pronto all'uso! Inoltre occupa poco spazio ed è perfetto per dare una ravvivata a quelle camicie ancora pulite ma che non sono più fresche di stiratura, visto che il getto di vapore riesce a ravvivare i tessuti ed eliminare i cattivi odori. Quindi il regalo perfetto per chi è costantemente in viaggio e di fretta. 

Questi e gli altri modelli di ferri da stiro sono acquistabili presso i rivenditori e sul sito Philips.it dove troverete non solo tantissime informazioni sulla gamma disponibile, ma anche i diversi accessori, dai serbatoi di ricambio, all'asse da stiro e al copri asse, per accompagnare al meglio la stiratura.
Niente più grinze, anzi tutto fila proprio liscio, grazie a Philips





Post in collaborazione con Philips

17 dicembre 2018

|Beauty Cues|
Due prodotti per la cura del viso SUPER promossi! 🤩🤩🤩

Vi ricordate quando vi ho raccontato della maschera Detox Effect di Lavera e di tutta la linea anti inquinamento?
Ecco, oltre alla mask c'erano anche altri due prodotti della linea Hydro Effect che hanno fatto parte della mia routine, che non solo mi son piaciuti ma credo siano fra quei cosmetici che riescono ad adattarsi a davvero tutte le tipologie di pelle
Non sono mai molto propenso ad accettare la dicitura appunto "per tutti i tipi di pelle" perché ognuno ha esigenze diverse, tuttavia credo che ci siano cosmetici che hanno la capacità di adattarsi ad un ampio range di cuti.
Per chi non lo sapesse, la linea Hydro Effect di Lavera è volta a combattere gli effetti dell'inquinamento e lo fa arricchendo i prodotti con ingredienti rinforzanti come un'alga bio, il Fucus Serratus, che contenendo un mix di aminoacidi e vitamine, promette di contrastare i radicali liberi, i grandi cattivi che lottano contro la giovinezza della nostra pelle. 



In particolare io ho testato in parte durante il periodo caldo, in parte anche adesso con un clima e una pelle un po' diversa in termini di esigenze, sia il Balsamo detergente che la Crema giorno Hydro Effect, ed ho voluto prolungare il mio test per alcune ragioni che ora vi spiego. 

Hydro Effect Cleansing Balm - Balsamo Detergente


Chiamare "balsamo" questo detergente viso di Lavera non è del tutto corretto secondo me perché ha una consistenza che sembra quasi un gel-crema, che si "smonta" e si distribuisce sul viso con estrema facilità. Non è fra le mie consistenze preferite perché effettivamente può scivolare dalle dita, in genere prediligo creme più ricche e sode per la detersione, ma questa sua caratteristica non ne inficia assolutamente l'utilizzo, anche perché la confezione dosa bene il prodotto: basta che non siate distratti come me. 
All'interno di questo balsamo, Lavera ha inserito, oltre all'estratto di alga di cui vi parlavo sopra, anche olio di oliva, succo di aloe, estratto di mango, di pesca, di marrubio, che è un antisettico, e acido ialuronico. Quindi non è un prodotto volto solo alla detersione del viso ma si occupa della pelle su più fronti. 
L'azienda consiglia di applicare una noce di prodotto sul viso umido e massaggiare. Durante l'applicazione non crea schiuma, ma semplicemente si smonta quella consistenza gelatinosa e si emulsiona leggermente. Il profumo emanato da questo balsamo è fresco ma delicato.
Lavera indica in particolare due effetti di questo Cleansing Balm Hydro Effect:
"• Libera la pelle dalle impurità
• Deterge delicatamente & rimuove make-up"
Io sono molto d'accordo su queste due azioni, ma devo fare una specifica. Una volta sciacquato il viso, operazione che risulta molto facile, la pelle mi risulta fresca, ossigenata, luminosa e ben detersa, senza la sensazione di aridità o di cute che tira. 
Vi dico subito però che secondo me non è adatto a rimuovere il make-up come dice Lavera; magari ci riesce se avete giusto i resti di una base viso leggera o avete effettuato uno struccaggio con altri prodotti, ma da solo non è adatto sul make up specie se pesante e stratificato secondo me.


L'efficacia di questo balsamo detergente l'ho notata sia durante l'estate, quando la mia pelle è più mista, e non ha fallito nel tentativo di eliminare il sebo e le impurità anche dalla mia zona T, che in autunno, quando le zone più aride si espandono sul mio viso, senza però sentire la pelle aggredita
Non credo sia adatto alla pelle molto grassa perché non penso che non possa garantire l'efficacia purificante approfondita che quel tipo di pelle necessita, ma se avete una pelle da normale a secca dategli una chance.
Però, a mio avviso, è un detergente viso perfetto prima di fare una maschera. Avete presente quando sulle maschere purificanti dicono "applicare su cute detersa" ma vi viene il dubbio (poi confermato) che usare il detergente prima e poi pure la maschera, sia troppo aggressivo?
Ditemi che non sono l'unico strambo a pensarlo. Comunque il Cleansing Balm Lavera nella sua delicatezza risulta ideale in questo senso. 
Specifico che non ho avuto alcun fastidio nell'usarlo sugli occhi, che non si appannano né bruciano, e soprattutto si sciacqua via molto facilmente. Quindi sì, ho usato davvero con soddisfazione il Balsamo detergente Lavera, che deterge e si prende cura della pelle. 

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⏳ Scadenza sulla confezione
🔬 Natrue, Vegan
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Hydro Effect Day Cream - Crema Giorno

Hydro Effect Day Cream lavera

La Day Cream Lavera mi ha stupito sotto tanti punti di vista, in primis per i suoi ingredienti.
Sul retro della confezione l'azienda scrive:
"La composizione di principi attivi della Lavera Hydro Effect Day Cream con Anti-Pollution Complex (a base di alga bio e antiossidanti naturali) idrata la pelle intensamente e è efficace nel contrastare i processi di invecchiamento cutaneo causati da sostanze inquinanti ambientali:
• Rafforza la barriera cutanea
• Contrastano i radicali liberi
• Protegge la pelle dai danni causati dall'inquinamento, come perdita di idratazione e ridotta elasticità"
Oltre però appunto all'estratto di alga, la Day Cream Hydro Effect contiene tantissimi oli vegetali, come l'olio di semi di uva, di abissinia (che a me piace sui capelli), il famoso olio di marula, ma anche l'altrettanto noto ed efficace olio di jojoba. Mi ha stupito come tutti questi ed altri componenti idratanti e nutrienti, siano stati inseriti in una consistenza fluida, sottile, fresca, che si stende bene e che su di me si assorbe molto facilmente. Anche in questo caso, il foro nel tappo a scatto, dosa bene il prodotto essendo abbastanza piccolo.


Anche nel caso della Day Cream Hydro Effect, il mio test è durato in un periodo lungo con variazioni climatiche diverse ed ho capito che, nonostante non possa dirvi l'efficacia anti-inquinamento, è davvero una crema viso idratante che si adatta ad ogni situazione.
In estate quando avevo la pelle più mista riuscivo ad applicarla da sola anche di giorno e mi trovavo la pelle idratata e tonica fino a sera ma senza lucidità. Certo se era molto caldo ed umido preferivo un siero acquoso, ma la Day Cream diventava in quel caso la crema da usare la notte. È vero, di notte non c'è inquinamento, ma non ci sono elementi in questa crema che mi fanno pensare che sia utilizzabile anche la sera. Inoltre la profumazione è fresca e delicata, simile a quella delle altre referenze della linea, quindi non infastidisce. 


Adesso che le temperature sono scese e la mia pelle è più secca fa un po' fatica a darmi l'idratazione che cerco da sola, ma trovo sia perfetta da utilizzare dopo aver applicato un siero, ma anche da mischiare eventualmente con un olio vegetale: in entrambi i casi non crea strane interazioni o pastrocchi, ma si assorbe tutto alla perfezione. 
Come vi dicevo non ci sono elementi negativi che mi sento di sollevare nei confronti di questa crema viso Lavera: dà confortevolezza alla pelle, per tutto il giorno e in qualunque circostanza. 

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Non ho provato tantissimi prodotti skin care di Lavera, ma la linea Hydro Effect mi è parsa ben studiata. costruita bene e soprattutto efficace. Spero che prima o poi sceglieranno di ampliarla perché secondo me verrebbe fuori una bella gamma di prodotti.
Avete provato qualcosa di interessante di Lavera?





15 dicembre 2018

|P_laylist #19|
Sì, questa volta sono canzoni di Natale

Ho profumato le vostre case con aromi caldi, dolci, speziati e avvolgenti.
Ho provato a rendere la vostra pelle più bella con maschere e trattamenti.
Ed ora, per coronare questa settimana tutta dedicata al Natale non può mancare ovviamente la musica.
Immagino che chi odia le feste a questo punto abbia chiuso questo post e si scappato a gambe levate, ma è pur sempre (quasi) Natale e io vi voglio bene lo stesso. 
Dopo playlist natalizie (qui per recuperare quella dello scorso anno) che erano più ricche di un cenone di capodanno, quest'anno voglio solo concentrarmi sulle nuove uscite che devo dire non sono state tantissime, ma pur sempre sfiancanti, quindi preparatevi. 

Sia - Everyday is Christmas (Deluxe)

Sia è una volpona ed ha capito come fare business con poca spesa. Lo scorso anno aveva infatti pubblicato il suo primo album di Natale intitolato Everyday is Christmas, con 10 brani, tutti inediti. 


Non è che fosse il disco del secolo, ma tutto sommato era ascoltabile, carino come sottofondo per le feste, ed i video che aveva associato erano altrettanto piacevoli. Ma Sia ha pensato bene di rilanciare il progetto con una versione Deluxe di Everyday is Christmas, ma non è stato cambiato nulla, se non per l'aggiunta di tre canzoni, anch'esse inedite, salvo una, Round Round, che dà anche un po' di brio ad un album che non strizza proprio allegria da tutti i pori. 


Insomma una rispolverata che non guasta e che ti fa risalire, seppur di poco, il disco in classifica.
Non mi è dispiaciuta nemmeno My Old Santa Claus, che in origine era una bonus track dell'edizione giapponese dell'album. Anche quest'anno Sia non diventa con quest la nuova Mariah Carey, e l'album non credo sarà il regalo ideale da mettere sotto l'albero (a meno che non conosciate un fan che ancora non ce l'ha) ma almeno se la beccate su Spotify, specie se avete un animo un po' malinconico, uno o due ascolti, con un paio di skip magari, se li merita. 

RuPaul - Christmas Party

A proposito di ritorni, aggiunte e rimescolamenti vari RuPaul ha pensato bene di fruttare questo Natale e riproporre il suo album Christmas Party.


Dico "riproporre" perché anche Ru ha pensato bene di ripescare dal suo precedente lavoro Slay Belles, che io avevo inserito nella playlist natalizia del 2015, alcuni brani, remixarli, aggiungerne altri e fare appunto un nuovo disco. In pratica lo stesso lavoro che facciamo noi con gli avanzi delle feste.  
Christmas Party non è proprio il mio genere, mischiando l'hip hop con la dance un po' anni '90, eppure non ho disdegnato del tutto Christmas Cookie 2.0 che dalla ballad che era, assume un ritmo del tutto diverso, Hey Sis, It's Christmas e Christmas Queen.


Non manca ovviamente la verve che contraddistingue il personaggio di RuPaul e chiaramente il fil rouge è sempre lo stile irriverente della sua Drag Race, che però finisce per nascondere un po' l'atmosfera natalizia, lo scampanellio, i cori, e gli xilofoni che io invece cerco.
Quindi miei amici rainbow e non solo, qualora l'abbiate perso, ho l'album natalizio che forse stavate cercando. 


Pentatonix - Christmas Is Here!

Con tre album natalizi all'attivo i Pentatonix, il gruppo a capella americano, possono quasi essere considerati i paladini del Natale (je piacerebbe!), o almeno ci provano e secondo me il loro stile si adatta all'atmosfera delle feste. Non è un caso che li abbia piazzati sia nella Playlist del 2016 che in quella del Natale 2015.
Il loro ultimo album, Christmas is Here, raccoglie ancora una volta alcune cover di brani famosi, per un totale di 12 pezzi. 


Fra queste 12 canzoni hanno però intrufolato delle cover che non hanno nulla a che vedere con il Natale, o almeno che non sono dei brani tipici. Tipo Sweater Weather in origine dei the Neighbourhood, ma anche When You Believe delle iconiche Whitney Houston e nostra regina di tutti i Natali Mariah Carey, che i Pentatonix hanno proposto insieme alla cantante country Maren Morris.


Certo non ha la potenza, anche emotiva, dell'originale, ma mi è piaciuta come idea quella di non restare troppo in linea con i classici del Natale, anzi apprezzerei molto un intero album fatto di cover che richiamano le feste senza per forza cantare Jingle Bells.
E a proposito di duetti, o meglio sestetto a giudicare la quantità di persone coinvolte, notevole anche Grown Up Christmas List con Kelly Clarckson


Certo, non mi aspettavo altrimenti da voci di questo tipo, ma Christmas Is Here! forse è il mio preferito fra gli album di Natale dei Pentatonix, dategli un orecchio se potete, e se trovate un fan delle voci a capella, regalateglielo che secondo me non resterà deluso.

John Legend - A Legendary Christmas

Non pensavo, ma ho trovato un po' più lento l'album di Natale di John Legend, A Legendary Christmas, pubblicato il 26 ottobre di quest'anno. Oltre al titolo autoreferenziale, ci sono state diverse cose che non mi hanno fatto impazzire di questo album, nonostante fossi convinto mi potesse piacere e anche tanto. 

Risultati immagini per John Legend - A Legendary Christmas

In primis la lunghezza: va benissimo che se ti piace il Natale, generalmente ti piace anche la musica delle feste, ma 14 brani iniziano a diventarmi un po' pesanti. Considerate poi che John Legend se la sente un po' troppo Frank Sinatra in questo album quindi ci si muove su suoni jazz, swing, un po' boogie, che alla lunga a me stancano.
Mi è piaciuto il richiamo malinconico di Waiting for Christmas e By Christmas Eve, così come non mi è spiaciuto il duetto con Stewie Wonder.


Ma dirvi che abbia più e più volte ascoltato questo album, sarebbe una vera e propria fesseria. Credo che gli amanti del blues e del jazz potrebbero apprezzarlo, ma devo confessare che non mi è stato facile scegliere dei brani da A Legendary Christmas che potessi inserire nella mia playlist.


Jessie J - This Christmas Day

Jessie J – This Christmas Day.png

Per fortuna che c'è Jessie J a darci un po' di ritmo dopo il soporifero Legend. La cantante inglese ha creato un album di Natale, il primo per lei, secondo me carino e giustino, sia negli intenti che nella pratica.
È stato pubblicato anch'esso il 26 Ottobre, contiene 11 brani, e magari non spicca per originalità sia nella scelta delle canzoni che nelle sonorità abbastanza jazz e blues, ma essendo una cantante pop a mio avviso riesce ad essere festiva, ma coinvolgente, frizzante e simpatica.


Certo si passa anche per brani un po' più pacati come The Christmas Song, ma il resto delle canzoni riesce ad avere ritmo, un progresso, uno sviluppo, una apertura, senza esagerare con acuti su acuti che avrebbe potuto fare, senza quindi risultare fuoriluogo. Un esempio di tutto ciò è Silent Night.


Mi è piaciuto anche il brano inedito che dà il titolo all'album, This Christmas Day, un mix di gospel e sonorità RnB, che risultano emozionanti, un po' malinconiche però secondo me non vengono portate all'esasperazione. 


Nemmeno Jessie J diventerà la nuova nostra signora delle feste spodestando colei che tutto può fischiettare, ma ha creato un album piacevole, adatto a periodo, che ho ascoltato senza annoiarmi e voler togliere le cuffiette.

Raffaella Carrà - Ogni volta che è Natale

Voliamo un attimo in Italia perché quest'anno la nostra prima (ed unica direi) showgirl Raffaella Carrà, ha pubblicato il suo primo album festivo, Ogni volta che è Natale, con 10 tracce di cover e pure un inedito (grazie Sara per avermelo segnalato!)


Partiamo subito dal presupposto che no, secondo me Raffaella non riesce proprio nell'intento di far diventare questo album un classico del Natale, ma il risultato è simpatico e godibile. Le stessa ha detto che non era convintissima nel fare questo album e ci ha pensato per molto tempo, e forse questo un po' traspare, ma a me non è dispiaciuto.
La sua White Christmas è piacevole, così come non è possibile star fermi ascoltando il ritmo latino de La Marimorena, brano natalizio tipico spagnolo, che porta anche un po' di novità nei soliti dischi di Natale.


Parliamo poi dell'inedito. In realtà i pezzi non cover sarebbero due, perché Buon Natale è una reincisione di una canzone della stessa Raffaella, ma quello del tutto nuovo è Chi l'ha detto, tradotto anche in spagnolo. Non è proprio del tutto nei miei gusti, ma è carino, è diverso, e poi Raffa, da vera icona gay, ha pensato di augurare Buon Natale anche alle famiglie rainbow, quindi come non volerle ancora più bene?


Se proprio devo dire qualcosa di negativo, posso dirvi che la sua versione di Hallelujah non è fra le mie preferite e credo che la sua voce non si sposi bene con quella dei due soprani con cui canta, e credo pure che Ogni volta che è Natale non sarà il miglior album delle feste, ma è piacevole e fa strano che fra tutti questi giovincelli, la più avanti è la nostra Raffaella.


Ingrid Michaelson - Songs for the Season

Primo album natalizio anche per l'americana Ingrid Michaelson, e io l'ho trovato adorabile.


Cambiamo del tutto genere, spostandoci verso un indie pop che a me piace molto, ed è vero, per alcuni può risultare un po' troppo bisbigliato e sottotono, ma secondo me nel suo insieme è carinissimo. Molti brani sembrano letteralmente presi da un album degli anni '50, ed in effetti la copertina di Songs for the Season suggerisce cosa aspettarsi.


Vi dicevo, io non lo trovo moscio, ma anzi credo che sia quella musica che fa subito atmosfera, e la voce di Ingrid Michaelson in questo senso è perfetta, e si è fatta accompagnare da altre voci come quella di Christina Perri, altrettanto sobrie e delicate. E poi, quando serve riesce a dare un po' di movimento come con Rockin' Around The Christmas Tree, o con Mele Kalimika, che dà secondo me un senso di stacco dagli altri dischi di Natale.


Non mi aspettavo inoltre che la sua cover di All I want for Christmas is You mi piacesse, e invece mi ha stupito, mi è parsa ancora più tenera, romantica, sicuramente più malinconica e dolce dell'originale, e non è semplice con un brano così famoso che iniziano a passare ovunque già dal primo Ottobre.
Ho apprezzato e anche tanto l'unico inedito che la Michaelson ha inserito, Happy, Happy Christmas.


Potete immaginare che a questo punto ho ascoltato talmente tanti brani natalizi da aver superato il limite tollerabile per un essere umano, eppure Songs for the Season non mi ha dato affatto noia, e continuo ad essere il mio sottofondo del periodo.


Bonus Tracks

Non fanno parte di alcun album Natalizio ma volevo comunque inserire altre tre canzoni in questa già trasbordante playlist. La prima è Cozy Little Christmas di Katy Perry, che essendo una esclusiva di Amazon posso solo inserirvi con questo mega banner qui giù.


Ovviamente è un pezzo pop, un po' caciarone, ma simpatico, che potete aspettarvi da una come Katy Perry, ma è anche allegro e spensierato e questo gli fa guadagnare tanti punti.
Meno allegro e spensierato è la cover del brano Somewhere Only We Know fatta da Reneé Dominique.


L'avrete sentita forse in qualche pubblicità in tv, e purtroppo non posso inserirla su Spotify perché non esiste, ma ve la lascio qui. Sì, ricorda un po' la cover di Lily Allen che resta ottima, ma ancora più spogliata e purificata in una versione chitarra e voce.
Ed avrete sentito anche in una pubblicità come out and play di Billie Eilish, che non ha nulla a che vedere col Natale ma mi piace, e probabilmente complice il collegamento e la magia del marketing, adesso la associo al periodo di festa.


Ed anche per questo Natale, quella che doveva essere una playlist breve e semplice, è diventata una maratona.
Qui giù trovate tutte le 58 canzoni racchiuse in un'unica playlist, che trovate su Spotify anche cercando P_laylist Christmas Edition. E se ne saltate qualcuna non mi offendo.





12 dicembre 2018

|Beauty Cues #MaskWednesday|
Wondermask La Saponaria: un'altra idea regalo?! 🎄🦌

Dopo l'idea regalo di Heart&Home, vorrei farvene scoprire un'altra che potrebbe essere l'ideale se il vostro intento è fare un pensiero più piccolo e magari agli amanti delle maschere viso e del beauty, e mi riferisco in particolare alle Buste regalo contenenti le Wondermask di La Saponaria.

Wondermask La Saponaria

Tipo che se le avessero regalate a me avrei fatto almeno un paio di saltini di gioia (che a giudicare la mia staticità, non è poco). La Saponaria non è un brand sconosciuto sul mio blog ma non ho mai avuto modo di parlare delle loro Renne Ecobio, ovvero i loro kit regalo che propongono per Natale.
Ce ne sono diversi, alcuni includono anche la nuova linea Radici, ma quest'anno l'azienda ha lanciato delle bustine con all'interno delle maschere sia in crema che in tessuto. Ovviamente non potevo resistere, e quindi quando le ho scovate in offerta durante il Black Friday su Onlybio.it che ha impiegato un po' a spedire, visto il periodo di saldi, ma mi pare offra un buon servizio.
Vi dicevo, le buste Regalo La Saponaria sono esattamente tre e contengono tre diverse maschere: Freccia in tessuto dall'azione antiage, Fulmine anch'essa in tessuto che promette un'efficacia purificante e Ballerina che è in due fasi cremose e dovrebbe avere un po' entrambi i benefici.
Per non saper né leggere né scrivere le ho prese tutte e tre; le buste regalo sono sicuramente carinissime, in cartoncino, ma i trattamenti all'interno saranno un buon regalo di Natale?


Freccia - Wondermask Maschera in Tessuto Anti Age

Freccia - Wondermask Maschera in Tessuto Anti Age

Appena aperta la bustina di questa Wondermask Anti-Age son rimasto sorpreso: si presenta come una maschera in tessuto imbevuta di un siero lattiginoso, leggermente più denso rispetto a quanto di solito sia abituato, sembra quasi cremoso. Questo non impedisce alla maschera di aderire tutto sommato bene alla pelle, anzi non mi si è mossa per tutto il tempo della posa. Anche il tessuto e il taglio della maschera mi è piaciuto perché sul mio viso calza bene e comodamente, credo si possa adattare benissimo a molte forme di viso, salvo forse su visi molto lunghi dove potrebbe risultare un pelo giustina; mi è piaciuto anche lo spessore del tessuto. L'azienda inoltre indica che può essere gettata nell'umido Sulla pelle non mi è parsa particolarmente fresca, anche ad usarla in questo periodo dalle temperature più basse.
La Saponaria come sempre ci spiega cosa compone e arricchisce il siero di questa maschera:
Estratto di Tamarindo: idratante, rinfrescante
Olio di Argan: antiage, rigenerante
Fitoretinolo: antiage, stimola il rinnovamento cellulare
Acqua costituzionale di Melagrana: antiage, rigenerante
Aloe Vera: rinfrescante, lenitivo
Zenzero: antiossidante, rivitalizzante
Vitamina E: rimpolpante, antiossidante
Acido Ialuronico: rigenerante, antiage
Il fitoretinolo (qui il mio approfondimento sul retinolo) è estratto dalla vigna aconitifolia, ma oltre a questi ingredienti troviamo pure l'estratto di uva rossa, di moringa e di rusco, adatto alle pelli sensibili. 
La fragranza della Wondermask antiage non credo possa disturbare i nasi più delicati, è molto leggera secondo me.
Questo mix di ingredienti dovrebbe avere appunto un'azione a contrasto dei segni del tempo. La Saponaria spiega
"Freccia, la wondermask capace di difendere la nostra pelle dai segni del tempo e sconfiggere grigiore e forza di gravità grazie ad un complesso di attivi illuminanti e rimpolpanti, tamarindo, argan, acido ialuronico, fitoretinolo e melagrana che rendono la pelle splendida, incredibilmente liscia, distesa e detossinata!"
Nel giro di circa mezzora di posa il siero la maschera si è assorbita praticamente del tutto. Una volte rimossa, nessun residuo era sparso sul mio viso né avvertivo qualche strana sensazione, ma ho apprezzato l'idratazione che ha dato alla mia pelle, quasi da non avvertire il bisogno di aggiungere altri prodotti, così come ho apprezzato l'aspetto generale della pelle che appariva luminosa. Tuttavia non ho notato una particolare efficacia in termini di compattezza e turgore della cute. 

Freccia - Wondermask Maschera in Tessuto Anti Age

Una leggera distensione dei tratti l'ho notata sì, ma la ascriverei all'idratazione che fornisce alla pelle più che ad una efficacia liftante. Non so quindi come possa agire su una pelle matura particolarmente segnata, però se cercate una maschera in tessuto con ingredienti naturali e che idrati la pelle e ne migliori un po' l'aspetto, direi che la busta Freccia con la Wondermask Antiage può fare al caso vostro e può essere un pensiero da mettere sotto l'albero. Per me non è il trattamento di cui non posso far a meno, ma non escludo che se capitasse la riacquisterei.

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Fulmine - Wondermask Maschera in Tessuto Purificante

Fulmine - Wondermask Maschera in Tessuto Purificante

Rispetto alla anti age- questa Wondermask purificante si caratterizza per un profumo un po' più presente e fruttato, ma nulla di fastidioso. Per il resto si presenta come l'altra maschera, con il suo siero lattiginoso/cremoso e la buona forma del taglio del tessuto.
All'interno però contiene ingredienti volti a contrastare ovviamente le imperfezioni della pelle:
"È la nemica numero uno di imperfezioni e un’alleata preziosa per le pelli miste e grasse. Combatte con fermezza le impurità grazie all'acido azelaico, ma è gentile e delicata sulla pelle con la sua azione lenitiva ed idratante data dalla presenza di Bisabololo naturale, estratto di Tamarindo, Aloe e Fiori di Arancio."
Vi dico, questa Wondermask Purificante non mi ha fatto impazzire sotto tanti punti di vista. Intanto per la questione del siero: quando faccio una maschera imbevuta da un siero acquoso, prima di applicarla sul viso tengo la bustina distesa su un piano, in modo che tutto il tessuto assorba il siero, o meglio che sia più omogeneo al momento dell'applicazione. Con questo siero, questo piccolo trucchetto non funziona e così nonostante la maschera risulti comunque umida, ho notato accumuli di prodotto in alcuni punti del tessuto. La conseguenza di ciò è che la maschera non ha aderito alla perfezione al viso. Per farvi capire meglio: la zona del mento in giro di poco tempo si era asciugata, e quindi la maschera ha iniziato praticamente da subito a sollevarsi, mentre sulle guance (su una in particolare) la cellulosa era veramente molto intrisa. Questo a mio avviso è un aspetto facilmente migliorabile.

Fulmine - Wondermask Maschera in Tessuto Purificante

A parte comunque i dettagli pratici, questo trattamento La Saponaria, una volta rimosso non ha fatto su di me la meraviglia. Devo dire che non ho grandi imperfezioni da abbattere, ma anche sui pori dilatati non ho notato una azione astringente o in qualche modo opacizzante o comunque una efficacia che mi dia l'idea di aver purificato la pelle.
La cute risultava leggermente più compatta, sicuramente idratata ma non particolarmente luminosa o distesa. Dall'altro lato non ho notato rossori o fastidi: il siero si era assorbito completamente e la cute era liscia e non appiccicosa o unta.
Avrete capito quindi che la Wondermask Purificante non mi ha particolarmente stupito o entusiasmato: non ha grossi difetti che la rendano inutilizzabile o dannosa ma credo si possa fare decisamente meglio, e conferma il mio scetticismo sul potere purificante delle maschere in tessuto. 

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Ad unire i poteri delle due Wondermask in tessuto ci pensa la busta Ballerina.
"la two-steps mask perfetta per sconfiggere grigiore, eliminare le cellule morte e combattere i segni del tempo.
Un vero e proprio trattamento intensivo in 2 passi: lo scrub purifica la pelle e la prepara al trattamento, la maschera ha un’altissima concentrazione di fitocomplessi naturali anti-age capaci di donare tono e splendore."
Il primo step è un trattamento esfoliante preparatorio come lo chiama La Saponaria, che si presenta come un gel trasparente con un profumo fresco e delicato che racchiude tantissimi granuli di diverse dimensioni. Mi ha ricordato tantissimo le sfere con la neve, e se era l'effetto desiderato, ci 
siete riusciti. 
Quattro sono i componenti principali di questo primo step: l'acqua costituzione di melagrana, l'acqua attiva di riso, la silica che appunto dà l'azione scrubbante e l'aloe vera.
Quando lo si massaggia sul viso sembra quasi si emulsioni, creando una lieve crema, ma dura davvero pochi istanti. Ho lasciato sempre un po' in posa questo primo passaggio dopo averlo massaggiato, nonostante La Saponaria non lo indichi. 
Con questa bustina ho fatto tre applicazioni su tutto il viso. 
Mi è piaciuto parecchio questo primo step: la grana dello scrub si avverte bene, risulta efficace nell'esfoliazione, ma non aggressivo. Quando lo si sciacqua è come se parte di queste particelle bianche si disciolgano e spariscano, formando di nuovo quella scia bianca che vi dicevo poco sopra, e questo rende la rimozione molto semplice.


Questo primo step della maschera Ballerina a mio avviso è un trattamento di per sé: la pelle dopo mi è parsa luminosa, levigata, con una grana più sottile, ed omogenea. Inoltre non l'avvertivo tirante o secca, ma anzi tutto sommato idratata. E non era assolutamente arrossata o irritata dall'azione meccanica dei granuli.
Mi sembra possa funzionare bene su pelli miste, ma anche normali e leggermente secche. 
La seconda parte della Wondermask, la Maschera viso costituzionale, è una crema bianca densa, quasi una pasta, con un aroma che non mi ha convinto del tutto: è uno strano sentore fruttato pungente. Nulla di particolarmente fastidioso, anche perché sul viso ho smesso di sentirlo molto presto.
Si palesa in questa consistenza secondo me la presenza di zinco, ma troviamo anche acqua di melograno, olio di oliva, di baobab, di jojoba, burro di karitè, l'acido ialuronico e il fitoretinolo di cui sopra. 
Stendere questo secondo step è abbastanza facile, ed in effetti non serve moltissimo prodotto proprio per la densità della crema, infatti l'ho utilizzata per circa quattro applicazioni. 



Una volta stesa sul viso rimane bianca anche durante la posa. Inaspettatamente ho sentito un lieve pizzicore mentre la avevo sul viso, soprattutto alla prima applicazione, e dico inaspettatamente perché non ho una particolare sensibilità, soprattutto visto che la mia pelle è abituata a trattamenti di vario genere. Questo mi ha portato a rimuovere la maschera nei tempi indicati da La Saponaria, soprattutto la prima volta quando non sapevo cosa aspettarmi dal trattamento.
Una volta rimossa la Wondermask 2 Steps, operazione che risulta molto semplice anche senza una spugnetta, la pelle appare davvero rinata, luminosa e liscissima. Rigenerata e stimolata sono proprio i termini azzeccati per parlare degli effetti della maschera Ballerina su di me. Inoltre sentivo la pelle in uno stato di completo comfort, nutrita e idratata, tanto da non sentire bisogno di aggiungere altri prodotti.
Saprete che in genere sono poco clemente nei confronti delle maschere che si sciacquano perché spesso non avverto l'efficacia e probabilmente non la consiglierei alle pelli più sensibili, ma credo che Ballerina sia davvero in grado di scacciare via il grigiore della pelle, e si può adattare a tanti tipi di pelle, quindi sì, secondo me è anche un buon regalo per questo Natale.

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Nonostante le mie preferenze, secondo me queste buste regalo La Saponaria sono dei pensieri molto carini. Spero che magari l'azienda riproponga in linea permanente questi trattamenti, specie la ballerina, e magari ne faccia anche delle confezioni più consistenti. 

Conoscevate le Wondermask





10 dicembre 2018

Heart&Home: una profumata idea regalo per Natale 🎇🎁🎄 (ft. GocceVerdi)

Natale è alle porte, i campanellini iniziano a tintinnare, l'eco di canti natalizi si fa sempre più vicino e come ogni anno non bastano mai le idee regalo.
Quando arriva dicembre è inevitabile la corsa all'acquisto, anche se per me la regola che vale sempre è che devono essere doni sentiti, anche piccoli, ma che l'altra persona possa desiderare e apprezzare davvero, che magari possa essere utile, o semplicemente qualcosa che desidera.
Io ad esempio avrei amato tantissimo ricevere l'idea regalo che voglio mostravi ovvero il Cofanetto Caramella di Heart&Home.

Candele Natale Heart&Home

Per questo dono devo ringraziare GocceVerdi, ed in particolare Angela che ne è la titolare. Gocceverdi, oltre che una bioprofumeria in provincia di Bari (quindi amici pugliesi fate un salto!), è anche un e-commerce con oltre 24 marchi di cosmesi naturale e bio, ma anche profumatori per ambienti, candele, e appunto la linea Heart&Home.
Il sito di Gocceverdi è semplice da navigare, ben suddiviso in macrocategorie ed è possibile fare acquisti anche con Paypal.
Il brand non è nuovo da queste parti, infatti già in passato ve ne avevo parlato, ma se vi fosse sfuggito, anche perché è passato più di un anno, Heart&Home è un'azienda inglese che si occupa principalmente di creare candele profumate a base di soia in diversi formati, dal barattolo alle cialde da sciogliere nel bruciatore. Per Natale l'azienda ha creato un'intera linea di fragranze ovviamente rivolte a creare un'atmosfera di festa ed ha pensato anche a delle confezioni regalo e dei pack adatti al periodo.


Con Angela abbiamo scelto alcune idee regalo e fra tutta la linea di candele Heart&Home (più di 60 referenze!) questo cofanetto Caramella è quello che mi ha colpito maggiormente, anche perché secondo me già solo la scelta del packaging è quanto di più festivo si possa desiderare.
All'interno di questo scrigno, che prende la forma del tipico "cracker" inglese, sono racchiuse sei diverse tart nelle profumazioni natalizie, quindi appassionati all'ascolto drizzate le orecchie.
Quel che mi piace delle cialde di cera Heart&Home è intanto il fatto che siano contenute in delle confezioni richiudibili, così da conservarle meglio. 

Heart&Home cialde natale

Inoltre apprezzo la qualità della cera stessa: è dura, è necessario un coltello o un cutter per dividerla, ma fa poche briciole e fino ad ora nessuna mi si è spappolata in mille pezzi, quindi non si spreca e non si sporca in giro. E poi molti dei nomi delle candele vengono tradotti in italiano, segno a mio avviso che l'azienda ci tiene al pubblico italiano.
Ma lasciando stare questi aspetti meramente pratici, io ovviamente ho provato tutte e sei le cialde contenute nel cofanetto Heart&Home quindi non solo vi beccate un'idea regalo ma anche tutte le mie opinioni.
Vi avviso che tutte le fragranze sono vendute separatamente e singolarmente, per cui se vi attira una o più profumazioni potrete scegliere quale preferite.



La fragranza del chiodo di garofano e della cannella si lasciano avvolgere da quella del mandarino per creare un' accogliente atmosfera familiare
Note di Testa: Mandarino
Note di Cuore: Cannella
Note di Fondo: Vaniglia
Non c'è stata una scelta ragionata su quale tart provare prima, mi ha aiutato semplicemente la sorte e la prima fra queste cialde Heart&Home che ho provato è Natale in famiglia.
Sicuramente è un po' una profumazione classica fra le fragranze natalizie: da spenta risulta decisamente fresca, pur restando spezziata, ma una volta accesa è come se la profumazione si separasse in due componenti. La prima componente che il mio naso avverte è appunto la speziatezza della fragranza, la parte più calda, avvolgente e autunnale, senza però essere particolarmente pungente. La seconda componente è invece più frizzante e rinvigorente. Alla prima accensione mi sembrava una nota simile alla mela, invece facendola sciogliere più volte ho capito che questo accento, sicuramente fruttato, somigliava più ad un agrume.
Natale in famiglia Heart&Home è una profumazione abbastanza intensa, il quarto di tart ha una durata abbastanza costante, e come molte fragranze speziate persiste abbastanza bene nell'aria. Da non fan di primo ordine delle candele speziate, devo dire che questa mi è piaciuta, crea una bella atmosfera, la componente fresca alleggerisce bene una profumazione che potrebbe risultare a qualcuno troppo presente.

Atmosfera di Natale

Lasciati riscaldare dalla fragranza delle arance al brandy, che si fonde con l'aroma dei dolcissimi biscotti al burro e delle mele speziate... una gioia per tutti!
Note di Testa: Buccia di Mela, Caramelle
Note di Cuore: Anice, Brandy
Note di Fondo: Chiodo di garofano, Vaniglia nera
Credo di poter affermare che Atmosfera di Natale sia una delle mie Heart&Home preferite. Annusando la tart si avverte una profumazione fresca abbastanza intensa, con note fruttate e leggermente liquorose, ma è fondendo la cera che dà il suo meglio. Infatti da accesa si ripresenta quella freschezza data dalla buccia di mela, ma che si fonde con un aroma più dolce e speziato. Non risulta assolutamente stucchevole al mio naso, avverto la vaniglia ad esempio, ed altri aromi, ma nulla prevale sull'altro in modo troppo incisivo. Il risultato è un'armonia di sentori caldi e avvolgenti. La percezione della profumazione al mio naso è costante, ma l'intensità media la rende una piacevole compagnia che non invade troppo gli spazi e le narici. Inoltre riesce a permanere, seppur non molto a lungo, nell'aria dopo averla spenta. È forse la tart che perde più velocemente la profumazione in questo set, per lo meno sciogliendo il quarto di cera.
L'insieme a me ricorda il caldo aroma di un infuso o di una bevanda fruttata, ed è una profumazione che secondo me non solo si può legare al Natale, ma anche a tutta la stagione fredda.

Casetta di Pan di Zenzero


Il delizioso profumo della glassa insieme alla noce moscata e allo zucchero di canna inebriano l'atmosfera delle feste natalizie
Note di Testa: Zenzero
Note di Cuore: Vaniglia
Note di Fondo: Zucchero di Canna
Burrosa, ricca, gourmand, fragrante, speziata, dolce, avvolgente, vanigliata, calda e golosa, così descriverei questa Casetta di Pan di zenzero Heart&Home. Il profumo ricorda proprio un dolce che sta cuocendo lentamente al forno. La parte zuccherosa non riesce ad assumere intensità stucchevole, mentre la parte speziata non risulta troppo pungente. Questo secondo me accade per due motivi, intanto per l'intensità della candela: il quarto di tart che faccio sciogliere si percepisce molto bene, ma a parte i primi momenti di accensione, non emana un profumo così invasivo e potente da stancare. Io stesso l'ho tenuta accesa tutto il tempo della tea light. Il secondo motivo è che non risulta chimica come altre candele aromatizzate con profumazioni dolci. Non è la mia preferita, visto che non sono un fan di queste note zuccherine ma è perfetta per il periodo natalizio e all'interno di questa caramella Heart&Home.

Notte di Natale

 
Il profumo natalizio della noce moscata, del balsamo all'arancia e della salvia, rendono l'ambiente un caldo luogo dove accoccolarsi
Note di Testa: Arancia
Note di Cuore: Lamponi
Note di Fondo: Chiodi di Garofano.
Annusando questa Notte di Natale da spenta ero un po' perplesso perché avvertivo soprattutto la componente fruttata, specie l'arancia, che non è male di per sé, ma non capivo il nesso con il Natale, poi però da accesa ho capito l'affinità con il periodo festivo. Infatti è da accesa che questa cialda rivela tutte le note più calde, ma non pungenti o invadenti, ma morbide, che si intrecciano appunto alla parte fruttata. Io sento effettivamente la noce moscata e il lampone, ed anche in questo caso, come per Atmosfera di Natale, l'insieme a me ricorda l'aroma di una tisana, di un bevanda invernale. Rispetto però all'altra Heart&Home, Notte di Natale secondo me risulta più dolce, ma non mi ha dato noia, anche perché non ha una intensità eccessiva e soprattutto non risulta chimica.
Anche con Notte di Natale il risultato è che l'aroma crea una atmosfera calda e accogliente e permane nell'aria molto delicatamente.


Albero di Natale


La fragranza delle spezie natalizie e l'aroma sempreverde dell'abete s'incontrano nella incantevole atmosfera delle festività natalizie.
Note di Testa: Erbaceo, Pino
Note di Cuore: Miele, Foglie verdi
Note di Fondo: Ambra, Legno
Ero un po' spaventato da questa Albero di Natale Heart&Home perché con le note di pino sono sempre sul chi va là, ma invece mi ha stupito e mi è piaciuta molto. Annusata da spenta in effetti le note balsamiche del pino e una certa erbosità si sentono molto bene, ma una volta sciolto il quarto di tart il profumo emanato si ammansisce in un aroma che resta fresco e gradevole, ma per il mio naso decisamente più adatto. Certamente chi si aspetta una profumazione di pino molto accesa e persistente, quasi pungente, potrebbe non restare del tutto innamorato di Albero di Natale, ma invece a chi come me apprezza comunque questi aromi, ma li preferisce in modo più smorzato e meno presente su queste note aromatiche, secondo me potrà gradire. 

Snow Angel


Dolci sogni di un bianco Natale riportano alla memoria momenti gioiosi e il sapore dei dolcetti canditi, che sono racchiusi in questa fragranza celestiale e zuccherosa
Note di Testa: Ananas, Pino
Note di Cuore: Orchidea, Rosa
Note di Fondo: Sandalo, Vaniglia
Fra tutte le tart Snow Angel è stata la prima che ho terminato e già questo vi deve suggerire quanto mi sia piaciuta. Se da spenta io avverto un accordo floreale che si incrocia con accenti di pino e legni, da accesa tutti questi elementi si uniscono in una fragranza sobria che ho apprezzato moltissimo. Ve la potrei descrivere come una profumazione fresca ma non di certo estiva o pungente, per via delle note più calde date dal legno, una profumazione elegante che ho apprezzato da tenere accesa a lungo, senza mai stancarmi, che crea un bell'ambiente senza invadere e senza infastidire. La percezione nell'aria una volta spenta non è particolarmente durevole, ma è il risvolto di avere una profumazione bilanciata e non troppo intensa. Sicuramente ricomprerei Snow Angel, che secondo me si può anche sciogliere dal periodo natalizio e diventare una candela adatta anche al resto dell'anno.



Credo che questo cofanetto Caramella Heart&Home sia un ottimo regalo natalizio per gli appassionati di candele, perché non solo è bello da vedere ma ha anche una varietà di fragranze che accontenta un po' tutti i gusti. 
Ringrazio Angela di Gocceverdi per avermi dato l'opportunità di parlarvi di queste candele.
Siete in regola con i regali o aspettate il 24?




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