25 novembre 2013

Cinque persone che vorresti eliminare da Facebook (e dal mondo)

Da quando ho creato il profilo (ndr. personale ) ho sempre avuto un certo distacco verso Facebook, che di sbandierare la mia vita proprio non mi va. Lo uso principalmente come mezzo di comunicazione e mi ci appunto i link che voglio ricordare, ma tipo con una frequenza di eoni. Però vuoi o non vuoi l'homepage è sempre aperta e la mia bacheca mi ha dato una certa ispirazione. Così, prendendo spunto da alcuni post della mia adoratissima Rory, ho deciso di stilare la mia personalissima classifica della gente che più urta i miei già provati nervi sul social network zuckerberghiano. 

Una classifica di veri e propri vorrei (eliminarti) ma non posso.
'Nnamo de lista.

  • I nottambuli.

Quelli che fanno tardi e te lo scrivono su Facebook, come se a 30 anni non ti fosse concesso di tornare alle 4 del mattino il sabato sera.
Quelli che ti raccontano pure dove sono stati, cosa hanno fatto e magari quante volte siano andati a mingere. Con tanto di ringraziamenti per la bella serata, che non sia mai di dirlo quando scendi dalla macchina.
Oppure peggio ancora, quelli che non riescono a dormire e in uno status raccontano la prosopopea della loro insonnia, partendo da quando dormivano nella culla col peluches. 
Ma facciamo che se spegni quel telefono che ti spara 200 mila watt di luce in faccia che magari dormi?!


  • I paladini delle legge.

Coloro che hanno costantemente un post a tematica sociale, per lo più anarchico- insurrezionalista. Il che non sarebbe neanche tanto male se non fosse che la loro vita sociale, i loro interessi, il loro mondo si ferma lì. E continuano a bombardarti di link su guerriglie sparse per il mondo e ad invitarti a fiaccolate in Cina con un piglio che manco Iva Zanicchi mentre stende la sfoglia. E loro si offendono pure se non li segui, che se li incontri per strada ti ricordano a quanti congressi, convegni, manifestazioni e scioperi non hai partecipato, dal 1998 ad oggi.

Ma calmatevi.

  • I top.

Lui o lei, pressapoco milanese, generalmente commessa in qualche negozio di abbigliamento, per cui la sua vita è sempre al top. E' tutto un top, anche la cosa più banale. 
Se per te è " mangio una pizza" per lui è top. 
Se per te è "spolvero" per lui è " pulizie di primavera TOP".
Il tutto condito da una dose di cuoricini messi a caso 'ndo cojo cojo. Che male non fanno.
Tipo che la loro vita è una magnifica avventura condita di lusso, gusto e raffinatezza, mentre la tua è più triste di un camerino di Zara.
E invece

  • Il selfie dipendente. 

Coloro che hanno una galleria di immagini del profilo lunga quando il reparto lenzuola di IKEA. Mai paghi di avere una nuova foto, in cui sono ritratti nella solita vecchia posa ma in cui hanno aggiunto nuovi effetti da una nuova app. E qui si apre un mondo perché passiamo dai Lana de Rey, sempre imbronciati, immusoniti, costipati e mamma mia ridi che magari domani ti svegli cremato, finanche i "brutti anatroccoli", quelli cioè che aggiungono sempre una didascalia alla foto in cui si autoinsultano per quanto so brutti.


Ora, io dico, se ti fai tanto cagare, il mondo non aveva mica bisogno di una tua nuova foto. 
E invece poi compare il commentatore, in genere una ragazzina 13 enne tamarra come poche, che giustifica e perora e perpetra il tutto con un commento tipo
Bello lui <3
Da cui si scatena un turbinio di commenti tipo
Bella tu/ no, bello tu/ no, siamo belli entrambi
Che una partita di ping pong fra giapponesi è più itinerante.
Facciamo che un conatino me l'avete fatto salire entrambi? Così, pari e patta.

  • I doppiofaccisti.

Il mondo dei doppiofaccisti sui social è variopinto e variegato e possono suddividersi in diverse tematiche e in diversi gradi di falsità, tutti però accomunati dall'abilità di gestire due menti con opposte idee, in un solo corpo.
Quasi un miracolo. 
Si passa da coloro che online si dimostrano ciò che non sono. Tu li vedi lì, tutti convinti, con i loro link su quanto sia importante essere se stessi, su quanto siano cazzuti, su quanto le dure lotte della vita li abbiano temprati senza cancellare quella spiccata sensibilità. Poi li incontro dal vivo e non sanno salutarti senza incartarsi e diventare color magenta Epson Stylus Color.
Da questo macro gruppo si distinguono poi i poeti, menti eccelse in grado di produrre o scovare pensieri gravidi di intensità e pathos. Promulgatori delle scienze, dell'arte. Ambasciatori della cultura e del buon gusto. Archeologi della magagna grammaticale e giustizieri del congiuntivo.
Peccato poi firmare con una X.
E ancora per finire, degni di nomina sono i doppiofaccisti socio-politici, i quali sono parchi nello sbandierare la loro mente aperta e libera da qualsiasi preconcetto, ma poi, fra un commento e l'altro, scatta quel però che olezza di neofascismo.


Questi sono solo alcuni degli elementi, perché purtroppo potrei continuare ma arriviamo all'Epifania. Però a volte diventa avvilente, tanto che per certi periodi ho chiuso il mio profilo per entrare in rehab da social network.
E voi invece chi eliminereste da Facebook (e dal mondo)? Ma soprattutto voi per cosa lo usate?
Io intanto vi saluto come sempre uno ad uno.






20 novembre 2013

20 Novembre 1989

Son passati quasi 2 anni da quando ho scritto per la prima volta su queste pagine e non ve l'ho mai detto, ma oggi, 20 novembre, è il mio compleanno.
In tutta sincerità, non me n'è mai importato molto e non perché io odi la vita in quanto tale, o perché abbia paura di invecchiare. 
Piuttosto correggo il caffè con l'acido ialuronico.
Semplicemente mi sembra che ai compleanni viene affibbiata un'aurea di doverosità tipica delle feste comandate.
Che a Pasqua mangi l'agnello, a Natale fai l'albero, al tuo birthday ti tocca sorridere e ringraziare.

Personalmente preferisco quando si celebra un obiettivo, una meta raggiunta, uno dei caselli che attraversano la vita.
Quindi vi toccherà aspettare i 30.
Quest'anno poi sento che manca qualcuno al mio fianco, qualcuno che avrebbe fatto di tutto pur di dirmi "auguri".
Ma la vita, nel suo ciclico banalismo, dà e toglie.
E io sono sereno al momento, davvero. 

Sono arrivato a questa conclusione negli ultimi giorni. 
In 24 anni che sono su questa Terra ho visto e vissuto diverse cose, in diverse circostanze, conosciuto molte persone, alcune le ho amate, altre sono stato felice di perderle lungo il percorso.
Sono cresciuto, e non sono ancora sazio di crescere.
So che è presto per fare bilanci di vita, e questo infatti non lo è; ma mi piace mettere delle tacche alla mia vita, fermarmi e riflettere.

Quest'ultimi mesi poi mi hanno dato molto.
Intanto e soprattutto un uomo da amare, e che mi ami, e che anche se tutto al momento non è facile, so che avremo il nostro tempo.
Tante occasioni, tante prospettive che prima a fatica potevo immaginare e che adesso pian piano prenderanno corpo.

E non posso scordare questo spazio, da cui sto avendo molte soddisfazioni, che è diventata una finestra su qualcosa che non sapevo mi piacesse, e quindi su una nuova parte di me. 
E soprattutto devo ringraziare voi per l'affetto che mi date incondizionatamente con i vostri messaggi, le vostre e-mail e la vostra presenza.
Tutto questo è solo per dire che ho trovato un equilibrio con me stesso. 
Una sorta di tacito patto di non belligeranza per la sopravvivenza fra Pier vs Pier.

Oggi non festeggio quel 20 Novembre dell'89, festeggio un passo in avanti per quel che sarò.





...Open up your heart, and just let it begin
Open up your heart
The trap ins is the key to be
To be truly free...

...And there is no fear now
Let go and just be free
‘Cause I will love You 
unconditionally


12 novembre 2013

{Ricette} Sesamini

Erano dai tempi della mia trasferta veronese che non mi mettevo ai fornelli, dove, tra parentesi ho dato del mio meglio con una torta salata di pasta sfoglia e un merluzzo in guazzetto al bacio, di cui però non ho foto ma solo i ricordi del mio compagno.
Ma in questo tempo non ho avuto affatto voglia e nemmeno tanto tempo di scerverlarmi onde evitare di fare le solite robe.
Poi un giretto in rete mi ha dato l'illuminazione per uno di quei dolcini che tiri su in un attimo, specie se hai voglia di qualcosa di buono, e che ti tiene in ordine la dispensa.
E infatti, sapendo di avere dei semi di sesamo ho preparato i sesamini.



Io li conoscevo perché nelle macchinette distributori di schifezze del mio liceo, c'era questa sorta di croccantini di cui non ricordo la marca, un po' duretti ma buoni, fatti di sesamo e colla immagino. 
E invece questa versione è semplice, salutare e veloce.
Servono 
  • 300 g di semi di sesamo,
  • 50 g di zucchero di canna,
  • 45 g di miele.
Prima di iniziare, preparate un foglio di carta forno su cui stenderemo quello che andremo a preparare, ed un mattarello inumidito con acqua. 
Ora, in una padella un po' alta o in un tegame antiaderente, fate sciogliere a fuoco lento e girando con la cucchiarella ( Ciao Napoli!) il miele e lo zucchero.
Quando questi due componenti prendono un bel colorito bruno, senza che però diventino carbone, scaravoltate tutto il sesamo in padella e continuate a mescolare. 
Metteteci grinta che fa bene ai bicipiti. Dopo 5 minuti i semi inizieranno a diventare dorati. Anche questa volta non fate andare a fuoco la cucina: quando sono ben colorati, rovesciate il contenuto della padella sulla carta forno, e con il mattarello create uno strato unico dello spessore di circa un centimetro. 
Con un coltello ( o meglio con la rotella per la pizza ) tagliate in dei quadrati dalla grandezza che preferite.
Il risultato sarà una sorta di torrone croccante ma non eccessivamente duro.
E' meglio conservarli in un barattolo chiuso o lo zucchero attirerà l'umidità che renderà i sesamini più o meno una poltiglia.
Mi son documentato un attimo e pare che il sesamo non sia esattamente un alimento dietetico, ma c'è una scappatoia per noi grassi.
Il semplice fatto che il sesamo sia leggero fa si che ci voglia una certa quantità di semi per cadere in uno sproposito calorico. Secondariamente è un prodotto che fa anche bene soprattutto agli sportivi, in quanto ricco di sali minerali e vitamine.
Grassi e contenti.

09 novembre 2013

Spolverando.

Come avrete notato ho cambiato un po' la grafica alla baracca.
Aspettate, lo so, è rosa da fare schifo, a me sta venendo la nausea ma così ha da essere.
Ormai ho deciso così e così sarà.
Punto focale di tutto è l'header in cui ho rivisitato uno schema abbastanza conosciuto. 

Se non l'aveste capito, una volta c'era scritto " The Great Gatsby", mò c'è il mio nick e le iniziali di James Gatsy sono diventate le mie.
Mi arresteranno? Boh, al massimo per oltraggio al buon gusto.
Comunque non posso non ringraziare Clyo de La vita puzza.
Ero letteralmente in panne e, conoscendo la sua abilità creativa, ed apprezzando i suoi lavori ( ho letteralmente amato il suo cucciolo di cerbiatto), mi sono rivolto a lei per una spinta e qualche consiglio.
E non sono tardati ad arrivare. Così è diventata la chiave che ha messo in moto l'ingranaggio, ed ha aggiunto un quid che mi ha convinto.
Vi invito a passare dal suo blog così potete capire cosa intendo per " creatività".
Comunque le modifiche non sono finite, ci sono ritocchi che voglio fare qui e lì. Non sono ad esempio convinto della sbarra sotto il titolo, e anche le varie colonne verranno un attimo riprese; però ero troppo impaziente e volevo iniziare a dare una prima forma alle mie idee.
E bene miei cari, fatemi sapere che ve ne pare, datemi tutti i vostri feedback, negativi o positivi che fanno bene in ogni caso.
Io vi bacio, mando un saluto speciale a Clyo e spero di sentirvi presto!

05 novembre 2013

P_laylist #3

E' finalmente giunto l'autunno, tipo da 4 giorni, ma qui in Sicilia stiamo sempre indietro, pure col meteo.
Io non sò mica tanto contento comunque, che la gente mica sa che avere sole da fine Marzo a Ottobre inoltrato non è cosa così gradita.
E dopo 23 anni avrei anche i miei buoni motivi per essermi rotto le gonadi.
Comunque finalmente mi son ripreso da questa influenza e sono tornato vivo e attivo.
In questi giorni di dolori, in cui non riuscivo nemmeno a star in piedi, ma anche prima che fossi moribondo, la musica è stata l'unica compagnia.
Tipo che mi son fissato con Wrecking Ball di Miley Cyrus.
Che lei mi sta pure sulle palle con la sua vocetta da Hanna Montana al citofono, e invece poi ti tocca ricrederti. Benchè il video sia l'oscenità fattasi pellicola, e benchè sia convinto che una voce più dotata avrebbe reso meglio, ritengo che il messaggio sia molto intenso.
Penso che sia capitato un po' a tutti di aver aiutato qualcuno ad aprirsi, ad abbattere dei muri che si era costruito per proteggersi dall'essere ferito, ma non erano altro che un riparo dalle emozioni. E magari abbiamo fatto questo ed altro per qualcuno che ci ha lasciato con un pugno di mosche. 
Comunque lei dal vivo si sta sbattendo molto, e non nel senso che magari state pensando.
Peccato che adesso il brano sia diventato parte della pubblicità del Grande Fratello, che torna non pago del flop preso in passato.
Altra che si sta sbattendo tanto è la Katy Perry, presente ovunque manco avesse un clone.
Prima mi ha preso tanto Roar.
Che poi è una di quelle canzoni leggere ma che fa sempre piacere sentire, nulla di rilevante, ma se spunta in radio me la canticchio ben volentieri. 
E poi il video è tanto caruccio. 
Anche questa sentita ovunque, ma oh 'sto periodo sono mainstream.
Altro pezzo che ho ascoltato tanto della 
Katia è Unconditionally, una ballata lenta e tanto romantica. 
Un po' scontata se dobbiamo essere sinceri, un po' strappamilanimaeanchedipiù, ma ha una bella intensità. Poi hanno creato un lyric video che secondo me va bene come video ufficiale.
I pezzi vengono dall'album Prism, che però mi ha un po' deluso. 
Intanto le premesse erano un album più rockeggiante e dark, ma così non è stato; intanto il concetto di prisma, che lo sanno anche i bambini che riflette la luce e fa l'arcobaleno ovunque, e poi la copertina dove Kationa è immersa nella luce. Ma poi anche i brani, più che dark sono cupi, e le basi restano abbastanza sintetizzate, un po' come i resto della roba che gira per adesso. Sembra un po' un album maturo, e certamente lo è rispetto agli album precedenti, ma lei si è presentata pressapoco allo stesso modo in cui ha sempre fatto. In poche parole sembra tanto che abbiano preso delle canzoni e le abbiano detto "toh, cantale che è il momento di sembrare più grande". Bon.
Intanto resta lì, se cambio idea ve lo dico.
Ma si sente che sono in mood "ballatona romantica"?!
Non lo so, saranno i primi freddi ma adesso gira così. 
Infatti appena ho sentito All of Me di John Legend che ve lo dico a fare, pelle d'oca.
Secondo me, e non voglio esagerare, una delle più belle canzoni d'amore mai scritte. Che vi devo dire, me ne sono innamorato. Il testo, il piano, il video, la voce di John rendono la canzone perfetta. 
Mi son commosso e mi commuove ogni volta che la sento.
E sempre in tema di ballad, mi sono sciroppato pure Nicole Scherzinger che canta in italiano Io ti penso amore. 
No, non il pezzo con Ramazzotti, #mapercarità ! 
E' un brano accompagnato dal violinista David Garrett, uno gnocco che sconoscevo, che ha recitato nel film The Devil's violinist. 
Lei in questa versione lirica mi piace e le riesce pure bene, infatti discutevamo su Facebook che forse è meglio se cantasse più spesso roba del genere. 
In generale mi piace quando i cantanti si reinventano variando il loro stile, e nel suo caso sapevo già che se la cavava bene con uno stile classico. 
E nulla miei cari, questa è una fetta di ciò che ho ascoltato in questo periodo, ci sarebbe tanto altro ma mica posso ammorbarvi. 
Ci sono state però anche delusioni musicali. Intanto Jessie J, che qui in Italia non molti si cagano ed è un peccato perchè vocalmente è capace ed ha una sorta di melisma molto particolare. Peccato che l'album Alive non mi abbia convinto nemmeno in un brano.
Seconda delusione provocata da Elisa. Prima con il singolo, L'anima vola, di una banalità così profonda da raggiungere i resti del Titanic, che più che una delusione, mi ha dato l'orticaria. Poi l'album omonimo, per me bocciato, tanto da farmi rivalutare il singolo.
Una tragedia.
Altra orticaria, tra parentesi, me l'hanno provocata Alessandra Amoroso che con Amore puro non ho ben capito cosa volesse dire se non lamentarsi di qualcosa, peccato ritrovarsela in ogni stazione radio, e Limpido di Laura Pausini che ritorna con la solita aria incazzata e le solite 4 parole messe in croce e mischiate in base al ritmo. Ma è sempre un Marco che se n'è andato o è tornato. E il video: vera inquietudine.
Unica nota positiva, Kylie Minogue che porta un bel po' di bellezza a qualsiasi cosa faccia.
Adesso invece sto approfondendo il nuovo album di Giorgia, Senza Paura, che potete sentire su Spotify cliccando qui, ancora non ho un giudizio, mi sembra un album abbastanza elettronico e il duetto con Alicia Keys sembra interessante. 
Ascolto anche Love me back to life, il nuovo album di Céline Dion, decisamente orchestrale, che però mi sta convincendo a metà, vi farò sapere.
Invece ho deciso di non ascoltare, almeno per adesso Artpop di Lady Gaga, per il semplice motivo che questa donna ormai mi sta sui maroni.


Ok, concludo ma prima vi bacio tutti, uno per uno, però fatemi sapere cosa ascoltate voi per adesso e soprattutto aiutatemi ad uscire dal loop della ballad da iperglicemia. 
A presto!




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