The Lovers e Starstruck: stessi pregi…e difetti!

Snocciolate tutto sommato in poco tempo, Starstruck e The Lovers sono state due delle serie tv comedy che ho visto di recente e di cui ho sentito un po' chiacchierare qui e lì. Storie in parte diverse su piattaforme differenti, unite da molti aspetti in comune secondo me, ma anche compagne di sventura nei difetti.

Starstruck - Colpita da una stella è uscita per prima: si tratta di una produzione BBC del 2021, le cui due prime stagioni sono state rese disponibili in Italia tra dicembre 2022 e gennaio 2023 su Raiplay, fino al 10 Novembre quando è arrivata la terza. 

È ideata e scritta da Rose Matafeo, la quale interpreta Jessie, una ragazza neozelandese che vive a Londra e che vive un po' la crisi dei (quasi) trent'anni. Non ha infatti una carriera brillante e la sua vita sentimentale non è completamente appagante, anzi è single ormai da un po'. La notte di capodanno però conosce per caso un ragazzo, con cui trascorre la notte, e solo il giorno seguente scoprirà che si tratta di Tom Kapoor (Nikesh Patel), un attore famoso. Fra i due inizia una relazione non sempre facile ma sicuramente divertente.

In 18 episodi da circa 20 minuti ciascuno, viviamo gli alti e bassi nel rapporto fra Tom e Jessie, specie attraverso eventi particolari o le festività, con uno sguardo, soprattutto attraverso la protagonista che deve trovare una sua stabilità e come molti 20/30enni vive il bisogno di sentirsi adulta e di trovare la sua strada, insieme alla consapevolezza di essere ancora molto giovane e poter agire di istinto.
Tutto sommato Starstruck è una comedy piacevole, simpatica, che si segue, come dicevo su, con facilità e tiene compagnia, e personalmente non l'ho trovata stucchevole. 
La potete praticamente terminare nel giro di un paio di serate, anzi perfetta se in queste sere festive non avete molto da fare ma non volete nemmeno impegnare una intera serata con una serie cavillosa e pesante, anche se va presa per quello che è e non aspettatevi la miglior commedia dell'anno.

L'idea di concentrarsi su particolari festività o avvenimenti che danno il titolo agli episodi, sebbene non originale, è carina ma vi dà secondo me il polso della situazione: Starstruck infatti secondo si concentra molto nel portare sullo schermo quelle situazioni più o meno empatizzabili e in cui appunto una persona più o meno della mia età può ritrovarcisi, ma pensa meno alla costruzione dei personaggi. Ad esempio conosciamo un po' Jessie e le sue difficoltà, ma anche parte del suo passato, mentre è molto meno convincente Tom.
Non che Nikesh Patel non sia un bravo attore (lo avevo già visto in Quattro Matrimoni e Un Funerale) ma è proprio piatto il modo in cui ce lo raccontano, e spesso non sembrano ci siano reali motivazioni affinché le cose con Jessie non possano funzionare. Eppure in tre stagioni avrebbero tutto il tempo per dare una maggiore dimensionalità ai personaggi. 
Purtroppo inoltre si cade spesso in quelle situazioni eccessive, grottesche, sopra le righe o isteriche come le definisco io, che rendono il tutto poco credibile, e che spesso mi portano proprio a non ridere. 
Quindi se per voi questi non sono dei problemi, sarà un'ottima compagnia, se vi aspettate qualcosa di più, potrebbe deludervi.
Si parla di una quarta stagione di Starstruck ma è ancora tutto da confermare.

La seconda serie tv terminata la trovate invece su Now/Sky dal 4 novembre, fortunatamente con tutti gli episodi al completo, e si intitola The Lovers.

I protagonisti sono l'inglese Seamus (Johnny Flynn, ve lo ricordate in Emma e Vanity Fair?) giornalista prima e noto presentatore televisivo poi, e Janet (Roisin Gallagher) cassiera nordirlandese che vive a Belfast, e che ormai si sente completamente insoddisfatta dalla sua vita. I due sono altamente diversi non solo per la loro condizione economica e sociale, ma anche per come si approcciano agli altri e a loro stessi, eppure, quando per caso si incontreranno, fra i due scatterà una strana chimica che finirà per unirli.
Gli opposti si attraggono davvero?


Il paragone con Starstruck e The Lovers secondo me è praticamente inevitabile, visto che l'incipit e le dinamiche iniziali sono più o meno gli stessi, però ci sono degli aspetti di quest'ultima che mi hanno convinto di più.
Anche con The Lovers parliamo di una serie tv snella e rapida da seguire: sei episodi da mezz'ora circa che sgorgano via uno dopo l'altro con abbastanza piacere, in cui viene miscelata ironia a riflessioni più profonde senza appesantire e annoiare con filosofeggiamenti non pertinenti. 
Purtroppo anche questa serie tv Now scade in quelle situazioni assurde e scarsamente verosimili che personalmente non riesco a trovare simpatiche, anche se poi non sono così fondamentali per la storia, però almeno The Lovers funziona sotto altri punti di vista. 

Intanto Seamus e Janet sono ben costruiti, sia per quanto riguarda il loro contesto sociale che il loro carattere, ma è forte anche la loro provenienza e le loro origini. Il primo infatti è completamente assorbito dalla vita londinese, ma nasconde un piccolo segreto, la seconda è ed è stata parte della storia conflittuale che ha vissuto (e vive tutt'ora) una città come Belfast, e proprio l'Irlanda diventa parte integrante della storia. Entrambi gli attori si prestano, anche fisicamente, ai rispettivi ruoli, e sanno tirar fuori quel lato umano che molte volte nascondiamo nelle relazioni per paura di restare feriti.
È poi interessante lo sviluppo della relazione fra i protagonisti visto che non riescono entrambi a capire cosa li spinga l'uno verso l'altra, ma vogliono cercare di comprenderlo, mettersi in gioco e soprattutto, inconsapevolmente, finiranno per aiutarsi.

Ho trovato tutto sommato originale l'idea di cercare un altro tipo di approccio alle relazioni romantiche anche puntando a strade meno convenzionali, vedi appunto il titolo che si rivelerà avere anche un significato più ampio.
Anche The Lovers non mi è sembrata sdolcinata (anche se parliamo pur sempre di una commedia romantica) ed ha un black humor british che tutto sommato mi piace e da quella connotazione più cinica ad una narrazione che rischia appunto la deriva stucchevole. Inoltre, sebbene molto collateralmente, vengono toccati temi ben più profondi e importanti.
Diciamo che The Lovers ha anche una sua conclusione ma forse possono trovare un escamotage per proseguire la storia senza stravolgerla troppo, magari approfondendo quegli aspetti rimasti marginali.



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