Un colpo di fortuna, il nuovo film di Woody Allen, è stata una delusione

Dopo C'è ancora domani, sono tornato al cinema, e, visto che la programmazione latitava di film interessanti, sono ricaduto su Un Colpo di Fortuna (Coup de Chance), diretto da Woody Allen.



Genere: drammatico, commedia
Durata: 96 minuti
Regia: Woody Allen
Uscita in Italia: 6 Dicembre 2023 (cinema)
Paese di produzione: Francia, Regno Unito

Erano anni che non vedevo un film del regista americano, mi ero infatti fermato nel 2016, con Irrational Man e Café Society, che non mi avevano colpito positivamente, anzi. Non amando Allen, le mie aspettative non erano basse, ma sicuramente fredde e un po' asciutte come la pizza del giorno dopo, e purtroppo non sono state appagate.

Dalle strade di una Parigi notturna, che in Midnight in Paris trasportavano in altre epoche, in Un Colpo di Fortuna passiamo ad una Parigi luminosa e calda, in un autunno che sembra avere il sapore di un nuovo inizio, ma che cela un segreto. 

Fanny e Jean sembrano una coppia perfetta, giovani, belli, e facoltosi, ma fra i due qualcosa scricchiola. Lei infatti è ha avuto una precedente relazione difficile, e in Jean ha trovato quella solidità che cercava, ma lui non sempre riesce a convincerla: a volte si sente una moglie trofeo, specie alle serate mondane con gli amici del marito, e non sa nemmeno definire che lavoro faccia il consorte. 
Un equilibrio insomma poco solido nei fatti, che crollerà quando Fanny incontrerà un vecchio compagno di scuola, Alain. Lui sogna di fare lo scrittore non ha ancora sfondato, ma riesce a dare alla donna quella purezza, quella spontaneità che le mancava da tanto tempo.
Una relazione fedifraga che durerà fino a quando Alain misteriosamente scompare.

Già dal titolo si capisce che Woody Allen abbia voluto raccontare tutte le imprevedibili sterzate della vita, in una quotidianità normale, comune se vogliamo, a volte amare, ma altre volte salvifiche. 
Scelta interessante, anche se indubbiamente non originale anche nel mondo alleniano, ma svolta secondo me in modo particolarmente piatto. 
Tutti i personaggi infatti sono poco costruiti, ad eccezione forse di Fanny, ma è soprattutto il suo rapporto con Alain che non mi è sembrato ben strutturato: più che un innamoramento che possa compromettere un matrimonio vagamente solido, sembra una infatuazione adolescenziale, visto tra l'altro che si tratta di una persona venuta dalla gioventù. 

Alain è anch'egli abbastanza sempliciotto: l'averlo messo in questa mansarda fa molto bohemien ma darci un po' di più della sua storia non sarebbe stato male. Tra l'altro, devo ammettere che in principio pensavo fosse una sorta di stalker di Fanny, al punto che temevo la svolta fosse quella. 
Coup de Chance è comunque un film che si lascia guardare, che ha qualche svolta più sorprendente che non lo rende noioso, ma manca di quella brillantezza, di quel sarcasmo, di quella vena più geniale, che potessero renderlo migliore di un qualunque film per la televisione. L'impressione alla fine che ho avuto è stata proprio di un film "comune", la cui poetica di fondo è presentata in modo un po' troppo semplice. Anche i dialoghi non hanno quella cura, quella sottigliezza, da risultare magari spiazzanti ma che possono far riflettere.

C'è sicuramente una bella Parigi che fa da sfondo con i suoi parchi, c'è anche un cast che comunque funziona, ma che poco può fare visti i problemi che vi anticipavo sopra. Anche le scelte di regia, di luci, non mi sono sembrati cosi essenziali e particolari.
Alla fine Un colpo di fortuna non riesce ad essere amaro, come possono esserlo le solte inaspettate della vita, non suscita il riso con cui si dovrebbero, a volte, affrontare proprio i colpi che la sorte assesta, né ha quella tensione così forte da farlo passare per un vero thriller. Lo avessero passato su Canale 5 vi avrei detto di dargli una possibilità, ma direi che non c'è alcuna urgenza, secondo me, per scappare al cinema per vederlo.

4 commenti:

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  1. Grossa delusione anche per me. Salvo le musiche.
    Allen che si accosta al giallo delude sempre, fin da Match point.

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    1. Musiche belle, ma non così memorabili secondo me

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    2. Prova a riascoltare Cantaloupe Island nella versione degli US3.. mitica!

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    3. Posso dire? La detesto, una di quelle canzoni stra abusate negli anni '90

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