28 giugno 2015

{Aggiornamento #36}
Vado a letto con Dmitri perché #LoveWins

Ma buona estate a tutti!
Come state miei dolci pallori sotto il sole cocente di Giugno?
Ve lo dico subito, io sono contentissimo perché adesso in tutti gli Stati Uniti sono legali i matrimoni gay.
La Corte Suprema si è tolta la parrucca da vera nera del ghetto abolendo - con una cercata cazzimma aggiungo io - ogni disparità fra stati e affermando che i matrimoni fra persone dello stesso sesso sono un diritto costituzionale.
La sentenza in sintesi dice che il matrimonio si fonda sull'amore e per questo merita equità nelle sue forme.
Davvero wow.
Lo so che gli USA sono una contraddizione vagante, ma un gesto simile ha una potenza e una concretezza non indifferente.
Proprio ciò che dicevo quando, riferendomi alla corte di Strasburgo, questa ha riconosciuto le unioni civili, ma senza però muovere un muscolo legislativamente parlando. Che senso ha se non agisci?
Io non sapevo come dirlo al mondo e quindi mi sono limitato a scriverlo.

Un video pubblicato da Pier (@pier_ef_fect) in data:
Già mi immagino nella mia villetta americana, con un labrador e un marito figo che lavora nell'aviazione.
Molti hanno trasformato la propria immagine del profilo in una versione rainbow. A me non andava, un po' per lo sbattimento, un po' per protesta. Ok, bello festeggiare i successi, ma sono sempre i successi degli altri.

Noi stiamo ancora qui a parlare di Family day e di famiglia tradizionale, per dire come siamo talmente barcamenanti nell'ombra più scura e densa.
Mò pure Lorella Cuccarini, ormai ex icona gay, secondo cui i figli non si comprano. Ma diciamolo a Lorella che nessuno vuole comprare un figlio, al massimo questo borsello in saffiano di Prada, e che se una coppia omosessuale adotta un bambino, è perché qualcuno l'ha abbandonato: un eterosessuale. E' vero, c'è "il problema" delle madri surrogate letteralmente pagate per fare un figlio, ma quelle sono coppie scellerate, il cui orientamento sessuale ha poco a che fare.
Ad esempio, anni fa i neonati venivano letteralmente rapiti negli ospedali dalle coppie più abbienti ma sterili, ma mica crediamo che ci sia ancora gente disposta a farlo.
Anche diventare madri surrogate è una scelta, che può essere condotta con libertà da una donna.
Quindi Lorella vai, vola anche tu lontano, con quanto fiato hai in gola e soprattutto


Ma torniamo a me, diva indiscussa della baracca!
Sto preservando il mio candore, standomene in casa, al fresco e lontano dai paparazzi, ché io ho sempre terrore di diventare come Donatella Versace prima o poi.
Anzi potrei fare come Mariah Carey che a Capri si è tenuta la mutona da sub che nasconde la panza e ti da quella silhouette che non hai conquistato nei mesi prima efficientemente in palestra. Della serie che il nero smagrisce anche a mare.

Immagine correlata

Peccato io non abbia un nuovo fidanzato multimilionario, ma brutto come un sorcio.
A proposito di Donatella, è finita la Fashion Week e lasciatemi dire, sempre peggio per noi uomini. Fra Firenze e Milano tantissimi eventi mondani a cui io ovviamente ho partecipato sotto mentite spoglie. Mentite nel senso che sto mentendo adesso.
Ci vedono come tanti sciancati caduti nel cestone delle offerte tutto ad un euro di OVS. Ci è andata di culo se Miuccia ci ha messo qualche maglione di lana di quelli che ti mettevano da bambino perché era il regalo della prozia Luigia, ma pizzicava come se ti avessero buttato nelle braci del camino.
Oltre ad essere oggettivamente brutti.
Solo Armani e pochi altri ci vogliono poco poco bene.


Odio assoluto per giacche taglia XXL e ciabatte. L'antiesteticità proprio.
Una volta si era sciatti ad andare in giro con calzettoni e sandali e ora va di moda? E poi dite che i tedeschi ci odiano!
La cosa tremenda è che la gente li usa.
Quindi siamo passati dalla canotta sdrucita fino ai fianchi, al sandalo con le calze da basket. Vi aspetto al varco.
Un caloroso ringraziamento di cuore va poi a Bikkembergs per i motivi subito sotto, ché se è vero che mutanda e calze sono antisesso, loro hanno capovolto il significato del termine.


Peccato che a farmi dormire male la notte, non sia uno dei virgulti su rappresentati, che viene a trovarmi nei miei sogni più cocenti di bruno e procace blogger, ma è semplicemente il caldo e l'ansia.
Ma ho trovato la mia soluzione. Quindi se siete insonni come me e non volete impasticcarvi come Dr. House, allora forse dovreste conoscere l'ASMR. Non vi sto parlando di strane pratiche sessuali, tranquilli. ASMR è l'acronimo inglese di " risposta autonoma del meridiano sensoriale", che detto in parole spicciole indica una sensazione di totale rilassamento accompagnato a formicolio, ma non tipo infarto al braccio sinistro. In alcune zone specifiche come la schiena o il cuoio capelluto.
Io sinceramente avverto solo rilassatezza, occhi pesanti e sonno.
Youtube brulica di questa gente che bisbiglia, tocca cose, o fa finta di interpretare qualcuno (creepy) ma non tutti aiutano a farvi addormentare. Molti sono inquietanti e danno fastidio.
Il mio preferito è Dmitri, per gli amici MassageASMR.

Dmitri è australiano e credo sia un massaggiatore, e credo abbia tipo 40 anni. Viene a letto con me a sere alterne, mi bisbiglia cose che non capisco assolutamente vista la sua pronuncia oceaniana.
A volte me le bisbiglia alla scrivania. A volte è il sottofondo mentre studio o lavoro.
Insomma io e lui ormai siamo una cosa sola. Ciao Dmitri, tvb.

E dunque mie cari, non ho null'altro su cui delirare. Voglio solo fare tanti auguri a Kim Kardashian che aspetta un bambino. Mi ha chiesto di fare da padrino, ma le ho detto che non posso essere costantemente in USA a fare da guida spirituale alla creatura.
E congratulazioni a Caitlyn Jenner per essere nata a riprova che non è mai troppo tardi per seguire ciò che davvero sentiamo di essere.
Io adesso vi lascio, perché se è vero che #lovewins, è anche vero che in cucina mi aspettano i fiori di zucca fritti in pastella, mio unico e vero amore - insieme alla pizza, al sushi e a poco altro - che mai mi tradirà.
Vi bacio uno per uno in fronte e buona domenica!






22 giugno 2015

|Beauty Cues Update|
Sapone del Mugello - Shampoo lavaggi frequenti

Buongiorno e buon lunedì!
Visto che siamo ad inizio settimana andiamo scialli anche perché qui fa caldo ed ho ancora sonno. 
Vi lascio ad un'altra recensione di uno shampoo, ma non perché li beva o li utilizzi 5 volte al giorno, ma solo perché sono disorganizzato. Considerateli i prodotti finiti in questi mesi.
Oggi vi parlo di questo shampoo di Sapone del Mugello Extra Puro alle germe di grano per lavaggi frequenti, che penso sia l'unico che fanno.


Un giorno da Ipercoop ho visto questo shampoo. Costava poco più di un paio di euro e sebbene non ne sapessi molto, l'ho preso.

Si presenta di una consistenza mediamente liquida, e di un colore doratino.
Appena utilizzato noti subito due cose: la prima è che fa una buona schiuma, la seconda è che il profumo non è buono, sa di erba. Ma non di erba appena tagliata, ma di erba pestata. Lo senti solo quando lavi lo scalpo, non resta, ma potrebbe essere migliorato.

Con l'utilizzo nei mesi noti un'altra cosa: lava parecchio per cui ne basta poco e va diluito molto bene. In generale non credo sia adatto se hai paglia in testa o a chi non utilizza il balsamo - come cavolo fate!? - e si aspetta uno shampoo minimamente condizionate. Questo non condiziona molto, anzi. 
L'ho utilizzato con l'interminabile balsamo di Giardino Cosmetico e la combo non era affatto male.
Io pur avendo capelli normali/secchi e cute con tendenza alla dermatite non ho notato fastidiosi pruriti. Solo praticamente alla fine della confezione ho notato una leggera forforina, ma nulla di drammatico che sinceramente non so nemmeno se posso attribuire al prodotto, o al cambio di stagione o alle scie chimiche o whatever.

In sintesi, lo promuovo. L'ho eletto lo shampoo democratico: costa poco e fa ciò che ogni shampoo dovrebbe fare, ovvero lava, e diluendolo diventa abbastanza gestibile per vari tipi di capelli. Il costo rispetta le caratteristiche e mi sembra perfetto da alternare ad altri shampoo più costosi e/o delicati.
Speriamo che magari facciano altri prodotti più adatti a diverse tipologie di capelli e soprattutto che sistemino la profumazione, che anche solo ad insaponarci ci piace sempre una buona fragranza.

Buona settimana! E fatemi sapere che ne pensate.




15 giugno 2015

{La Poraccitudine #18}
Morto un Hipster, se ne fa un altro

Visto che Samantha Cristoforetti ha deciso di tornare sulla terra, voglio regalarle una puntata de La Poraccitudine - lo so che mi leggi Samy! - per convincerla a riprendere la sua valigetta di capsule e pillole e tornare via nello spazio a riparo dal mondo. Anzi per decidere di farlo più o meno tutti.
Bene, non dovrete più preoccuparvene.
Potete finalmente urlare a gran voce un bel  CIAONE  agli Hipster, perché sono arrivati gli Yuccie.
Chi caspita sono gli Yuccie, vi starete ovviamente chiedendo.
Dopo lunghi e faticosi studi, si è giunti alla scoperta che questa nuova razza umana è composta da giovani creativi che ci tengono ad essere remunerati per il loro lavoro creativo.
Nascono dalla fusione di "yuppie" e "hipster", sono in fissa con Instagram, e cosa non meno importante, vogliono essere pagati per le loro idee. 
Sono pro, vivono nei loft, mangiano bio, puntano all'élite senza compromessi. Definirli imprenditori creativi è un eufemismo. E all'urlo "oltre i selfie c'è di più" pretendono contratti di lavoro a molti zeri, sfruttando l'idea di start-up che hanno in mente.
Finalmente tutti coloro che si autodefinivano "social media manager" hanno trovato il loro riscatto in un'orda di pura avanguardia firmata 2015.

Ma pensate a come si staranno strappando dalla rabbia i braccialetti gli Hipster ora che, dopo essere diventati di moda pur non volendo essere di moda, sono diventati fuori moda. Pensate a quanti giorni hanno trascorso a fare il risvoltino perfetto in meno di un minuto, a quante diottrie hanno perso cercando online la musica più sconosciuta. Pensate a quante doppie punte hanno guadagnato a furia di tingersi i capelli verde sottobosco o rosa lampone acerbo.
Adesso, abbiate il coraggio di dire ai vostri amici hipster che sono morti, e non lo sanno. Dite loro che sono i nuovi walking dead, e, soprattutto, abbiate il coraggio di spiegargli che una camicia troppo stretta e dei pantaloni troppo corti non potranno mai darti una mente brillante e originale, ma al massimo reumatismi e problemi di deglutizione.
Sarà un duro colpo, ma qualcuno deve pur fare questo sporco lavoro in nome dell'evoluzione della specie.




14 giugno 2015

|Beauty Cues|
Cera Labbra Menta e Liquerizia Antos Cosmesi 🤔

Le cere labbra di Antos Cosmetici - come sempre cliccate sul nome per andare al sito ufficiale dove trovare info più tecniche, costi ecc - sono state parecchio chiacchierate sul web, soprattutto per il fatto di avere gusti e fragranze diverse dai soliti balsami labbra.


Anche voi vi siete mostrati curiosi appena ne ho parlato nel tag dei 7 prodotti da viaggio per cui mi sembra il momento di parlarne. Io figlio del consumismo, sono cascato all'acquisto proprio complice la varietà di aromi e qualche tempo fa ne ho presa una nella versione Menta e Liquirizia.
Andiamo per ordine: acquisto questa cera labbra Antos verso dicembre 2014, ma non la apro subito, conscio del PAO di 6 mesi.
Verso Febbraio non resisto e allora provo. 
La prima cosa che noto è che l'odore e il sapore sono molto buoni: io avverto più la liquirizia che la menta, distintamente ma senza essere stucchevole e non ha quel sentore ceroso (che odio) o sgradevole. La profumazione dà un senso di fresco, quasi un pizzicore alle labbra, molto piacevole.
Fin da subito mi accorgo che la cera, benché si presenti come cremosa, appena stesa sulle labbra diventa un olio molto leggero, quasi liquido e risulta lucida sulle labbra.
Vi metto la foto sperando si capisca.

A Sinistra appena esce dal tubetto, a Destra una volta sciolta
Proprio la consistenza è stata il grande neo di questo prodotto.
Intanto se ne metti troppo e esci dai bordi delle labbra, fa effetto Sbrodolina. Ma il prodotto comunque non si aggrappa, quindi metterne troppo comporta automaticamente il fatto che scivoli intorno.
In generale la durata sulle labbra di questa Cera Labbra è davvero breve: in circa mezz'oretta non la avverto più. Durata che si riduce se mangiate o parlate, che ve lo dico a fare.
Questo fa sì che questa cera, sebbene la avverta idratante e confortevole, su di me non riesce ad agire abbastanza a lungo. Mi ha stupito un po' leggere sul sito di Antos che viene addirittura indicata come capace di contrastare i segni degli agenti atmosferici

"Ricca di emollienti e di estratti attivi, questa cera idrata e protegge le labbra in ogni stagione."

Questa consistenza cosi sottile non mi pare sia in grado di creare una barriera utile contro freddo e vento. Proprio per questo a Febbraio la misi da parte quasi subito. Solo applicandola più volte sono riuscito ad avere labbra idratate e lisce pur non avendole estremamente secche e disidratate.
Con l'aumentare delle temperature inoltre la cera si è sciolta del tutto, per cui dal tubetto fuoriusciva direttamente in versione olietto.
La vita è troppo complicata per complicarsela col balsamo labbra.
Tirando le somme direi che la Cera Labbra  Menta e Liquerizia è un prodotto carino organoletticamente parlando, si stende bene ed è piacevole, ma poco efficace in caso di labbra molto secche o screpolate.
Spero che i signori Antos correggano il tiro cambiando la consistenza.

Voi avete provato una di queste Cere? Che ne pensate?





[NOTA: aggiungo questa postilla per dovere di cronaca. Quando ho tagliato il tubetto della cera per recuperarne i residui ho visto che dentro c'era una parte più burrosa e densa. Non so se il mio avesse problemi e quindi si è separato in due parti. Fatto sta che questa parte più cremosa, è comunque sbrodolosa, ma resiste di più sulle labbra idratandomele di più. Visto il costo del prodotto in futuro magari lo riprovo.]



12 giugno 2015

{Aggiornamento #35}
AAA Cercasi vichingo irlandese per mangiare biscotti

Ed eccoci a Giugno, il mese della bocciatura alla prova costume, dei cuscini girati dal lato più fresco e della voglia di prendere a sberle Emma Marrone quando cantava "Voglio calore sulla mia pelle".
Ma non rompere le palle, Emma!
Voi come state, coscettine di pollo?
Io scherzo ovviamente, l'intro rude è solo per sfogare un po' ma in realtà devo ammettere che questo è un periodo abbastanza produttivo e ispirato. Proseguo con i miei studi, il blog continua a darmi soddisfazioni, e se mi date un gelato vi rifaccio pure i letti.
Eppure manca qualcosa e non riesco a capire cosa.
E non è voglia di qualcosa di buono.
Se lo scopro vi saprò dire, intanto me ne sto qui a guardare.

Maggio è stato ricco di eventi. Prima il Festival di Cannes dove l'Italia non si è aggiudicata niente di niente - ma sono curioso di vedere Youth di Sorrentino, sperando non sia una noia.
Poi l'Eurovision Song Contest, che sinceramente, al contrario della popolazione gay dell'intero globo, ho seguito poco, dove abbiamo beccato un terzo posto.
A me i tre de Il Volo non piacciono e non mi piace nemmeno la canzone. Li vedo meglio da solisti che in gruppo, l'avrò già detto.
Piaceva invece la canzone di Elhaida Dani, ex vincitrice di The Voice of Italy, che continuo ad ascoltare. Ma lei un po' troppo esagitata nelle serate, si incartava, e la canzone oggettivamente non è nulla di originale.
A proposito di talent show, è finito anche Amici. Ma per fortuna direi.
Se gli altri anni passati mi divertivo a commentarlo qui o su Twitter, quest'anno avrò visto più o meno un totale di mezzora a spizzichi e bocconi.
Non mi piaceva nessuno e la spocchia di Matteo Briga era troppa per poter reggere l'intero programma.

Pare che Maria de Filippi avesse tirato fuori un "Amici Kids" ma non so se sia stato cancellato.

E poi c'è stato il referendum in Irlanda che ha detto sì alle nozze gay.
Stanno avanti questi qui.
Ora mi tocca trovare un Irlandese, convincerlo che di prima mattina appena sveglio non faccio paura anche ai gatti ciechi e farmi sposare. Semplice, no?
Non poteva mancare un cardinale qualsiasi che, probabilmente frustrato dal non potersi andare a cercare (pubblicamente) un vichingo tutto per sé, ha trovato in questo sì una "sconfitta per l'umanità".
Cardinale Parolin, io ti rispondo così

E poi è arrivato Giugno e l' enorme, gigantesca, strepitosa SCIOCCHEZZA della legge sui Cookie.

Praticamente chi ha un sito deve avvisare gli utenti che alcuni dati e preferenze verranno registrate e quindi deve richiedere il consenso con un odioso quanto antiestetico banner.
Qui da me lo potete notare in basso.

In primis io non ho capito perché alcuni li chiamino CookieS quando la "s" non ci dovrebbe stare, credo; in seconda istanza non ho capito la bagarre.
E' vero, quel banner, oltre a dare fastidio, è proprio brutto, ma per il resto ho trovato facile inserirlo - e fidatevi che io sono una mezzacalzetta con i codici HTML - e non credo possa inficiare poi molto sulla navigazione. Molti parlavano di perdita di guadagni, ma di questo non so nulla.

Ovviamente a Giugno ritorna anche l'onda Pride, ma ne ho parlato talmente tante volte che ormai sono stufo, quindi se vi va, vi linko i vecchi post in cui esprimo al peggio la mia opinione.
In concomitanza al Pride è arrivato un testo stilato dal Parlamento di Strasburgo, in cui si parla per la prima volta di famiglie gay.
La cosa però mi fa ridere, perché già a Marzo il parlamento Europeo aveva fatto una cosa simile rispetto alle unioni civili, ma è tutta fuffa.
Questi testi non impongono nulla, per cui l'arretrata Italia se ne può sbattere bellamente lo stivale. Se l'Europa riconosce le famiglie gay, 'sti cazzi insomma.
Ci vorrebbe una direttiva europea, che possa imporre quantomeno delle linee guida, ma non credo si spingeranno mai a tanto, e piuttosto che attuarla, l'Italia preferirà pagare.

E, sempre a proposito di ritorni, ieri è tornata sulla Terra Samantha Cristoforetti a cui vorrei appellarmi con un siciliano 
Ma cu ti potta?! (Ma chi te l'ha fatto fare?)

Non era meglio restare nello spazio, trovarti un alieno e affittare una casa su Marte? Magari hanno buoni tassi per i mutui e i vicini di casa non rompono le balle. 
Pensa a Carlo Conti che ti vuole intervistare a Sanremo o peggio a Barbara D'Urso che magari ti chiede come mai nello spazio avessi dei capelli così bislacchi o se l'assenza di gravità fa bene alle rughe. 
Pensaci Samantha, tu che hai visto la miseria del mondo da lontano e potevi scappare realmente lontano!

Non so voi, ma adesso vorrei essere in una bella baita in montagna, col camino acceso, una cioccolata calda e un pullover bianco di cachemire.
Vorrei anche che qualcuno mi spiegasse come mai d'inverno il bianco mi sta bene e d'estate sembro un gelataio ma non posso avere né una né l'altra cosa.
Mi posso solo limitare a guardare le foto di Jon Snow in una tempesta di neve.

Ma d'altronde è così: a volte credi che la vita ti abbia messo in pausa e l'unica cosa che ti resti sia solo immaginare, di essere altrove, di sentire, provare vedere cose diverse da ciò che vivi.
Molte volte invece dovresti lasciarti andare come quando da bambino facevi il morto a galla. Magari ti ritrovavi a largo all'improvviso, e ti metti paura.
Ma tempo un attimo e trovi la forza per ritornare a riva.
Adesso smetto di ciarlare, anche perché il mio vicino di casa ha deciso che il sottofondo di questo post sia un trapano.
Baciovi.





10 giugno 2015

|Beauty Cues|
Giardino Cosmetico - Bagno Doccia e Crema corpo

Buongiorno belli de' casa.
Strano ma vero, ecco una recensione di alcuni prodotti per il corpo. Fa sempre parte di una serie di recensioni che ho messo lì da parte e che la mia disorganizzazione non mi ha permesso di pubblicare in tempo utile.
Vi avevo già parlato di due prodotti per capelli di Giardino Cosmetico, e anche questi per il corpo più o meno li ho utilizzati nello stesso periodo. Per chi non la conoscesse, questa marca è distribuita soprattutto da Crai, ha un costo basso e contiene "ingredienti verdi".

Bagno doccia gel Rigenerante

Non parlo mai di bagnoschiuma et similia perché non uso nulla di particolare. Poi non credo ci sia molto da dire sui bagnoschiuma, se non che devono lavare e se ti prudono come se avessi il fuoco di Sant'Antonio non fanno per te. Io mi regolo così.
Questo è un prodotto piacevole, fa una schiuma carina, non esagerata, ma c'è, ed ha una profumazione delicata agrumata che un po' ti resta su, ma nulla di speciale. Non è aggressivo, anzi lascia la pelle morbida, ma personalmente odio, detesto ed aborro la consistenza. Sembra una gelatina abbastanza densa ma a grumi, non compatta, e rotola via sulla spugna.
E poi un docciaschiuma da 200ml?! Eddai sù.
Un nì, per quanto mi riguarda. Forse, più avanti proverò l'altra versione, ma adesso proprio non mi garba.

 Crema corpo idratazione prolungata

Vi avevo accennato a questa crema nel TAG "5 minuti prima di andare a dormire". Devo confessare che è un prodotto un po' strano, perché ha una consistenza abbastanza densa tanto che io ho tenuto sempre il flacone al contrario, però una volta spalmata diventa quasi un latte corpo leggermente oleoso.
L'idratazione c'è, ma per me è una idratazione base, adatta a periodi miti e a pelli normali. Per l'inverno preferisco qualcosa di più corposo e comunque che si assorba in fretta: questa crema invece per qualche secondo ti resta sù.
Buona e persistente la profumazione floreale. Tirando le somme, la promuovo ma la sconsiglio per periodi troppo freddi, visto il livello di idratazione, e troppo caldi, vista la consistenza.

Avete provato questi prodotti? Che ve n'è parso?
Io sto già provando una nuova combo di cui spero di parlarvi presto!



08 giugno 2015

#backtoseries chapter 6
Alcune novità, addii e ritorni

Series addicted rieccoci assieme come alcolisti non molto anonimi a chiacchierare della ragione delle nostre occhiaie: le serie tv.
Come sempre state attenti allo spoiler, io seguo la programma zone americana e il primo che si lamenta offre un rosolio a tutti. 

Grandi ritorni con l'estate, ma anche addii.

Intanto Revenge che come saprete ci ha abbandonati per sempre con la sua quarta stagione.
Tutto sommato una Season Finale ben costruita secondo me, sintomo che la fine era vicina e si sapeva, e per fortuna direi. Francamente non era più una serie tv ma una soap opera, con trovate un po' stupide e chiaramente non stava più in piedi. Non mi è piaciuta la storia della donazione di cuore ad Emily con tanto di incubi. Evitabile.
Pare che l'attrice Emily VanCamp sia impegnata già in una nuova serie ma ancora non credo si sappia cosa sia.
Ben prima dell'estate avevo già detto addio a Cucumber e Looking.











Sono entrambe serie inglesi a tematica LGBT, la prima facente parte del trio di serie tv Cucumber Banana Tofu, l'altra invece era più una sorta di sit-com di 20 minuti. Entrambe poco significative e abbastanza perdibili. Vi avevo parlato proprio di Looking, la quale, dopo un iniziale infatuamento, è stata abbastanza sciapa. Entrambe le serie non hanno visto la luce di un secondo rinnovo, quindi non vi siete persi nulla.
Altro mezzo addio ma solo da parte mia a Supernatural.


Ho tentato, ragazzi, ma basta, non lo reggevo più e a metà della decima stagione ho salutato gli amati Winchester. Un continuo con le stesse dinamiche e gli stessi quattro personaggi tanto cari al fanbase. A me mette noia. Non sono nemmeno certo che ancora venga trasmesso in Rai.
Mò pure la undicesima stagione. Questi so matti.
Arrivederci invece a The Vampire Diaries e The Originals, che riprenderanno in autunno.









Non c'è molto da dire, chi le conosce sa di che parlo.
The Originals mi ha stufato. Klaus è pedante, Elijah è lagnoso, e Davina mi dà sui nervi con la sua vocetta. Sicuramente riprenderò a seguire la terza stagione, ma non è detto che non la abbandoni in corso d'opera. Troppo ripetitiva
The Vampire Diaries invece mi smuove ancora i resti delle turbe adolescenziali. Stupida l'idea si trasformare Elena nella bella vampira addormentata nella cripta. Se tanto non torna più perché fare 'sti balletti? Misteri.
Comunque vedremo come continua senza di lei, e come sconfiggeranno la congrega di vampirstreghe o stregampiri, che dir si voglia. Un inciucio fra Damon e Bonnie? Stefan e Caroline saranno un po' meno frigidi?
Speriamo! Ma speriamo anche che la settima stagione sia anche l'ultima.

Le novità invece sono tante. In primis 3 ritorni: Game of Thrones, Pretty Little Liars e Devious Maids.

Quest'anno GoT mi sta piacendo più del solito. Un po' più lente le parti di Arya con "l'uomo senza volto", ma per il resto trovo che le puntate sono ben amalgamate, scorrevoli, senza fissarsi troppo su un unico filone narrativo. 
Non ho capito la polemica su Sansa, la quale sta vivendo vicende diverse rispetto al libro. Voglio dire, se vuoi sapere cosa accade sul libro, leggi il libro, non guardare una serie televisiva che si ispira alla saga letteraria e che in linea teorica potrebbe usarne solo il nome e null'altro.
Ma, cosa ben più importante, dopo cinque stagioni abbiamo avuto la prova provata che l'inverno sta
arrivando ed è anche abbastanza incazzoso. E la nona puntata, assolutamente epica, ma non una grande svolta a livello narrativo secondo me.

Sono invece tornate da pochissimo la sesta stagione di Pretty Little Liars e la terza di Devious Maids. Capite bene il livello dei miei passatempi.







La prima la conoscerete già per il livello di trash che imperversa di puntata in puntata.
Dopo aver scoperto che Mona non ci ha lasciato le penne, adesso pare che a perseguitare le schiappe bugiarde sia un certo Charles diLaurentis. Che sia un qualche parente di quella chiattona di Alison che finalmente ha tagliato quella paglia in testa?
E chi è la matta che si aggirava nel bunker in cui le liars erano segregate? Non lo sapremo mai forse, ma almeno la storia dopo 5 anni è entrata nel vivo.

Devious Maids invece è relativamente più recente ma secondo me merita, come buon passatempo leggero. A me fa ridere, dico solo questo.
Ancora nessun avvenimento particolare: la storia riprende dopo quattro mesi dalla sparatoria che vede l'uscita di scena del marito di Zoila. E una nuova componente nel gruppo: Blanca, interpretata da Naya Rivera - che dovrebbe smettere di farsi metter roba in faccia.

Le altre due novità, almeno per me, me le ha suggerite la mia amica Simona (MissPenny09) e parlo di Outlander e Wayward Pines.



Per chi non la conoscesse, è la storia, anch'essa tratta da una serie di romanzi, dell'inglese Claire Randall, che dal 1945 si ritroverà nel 1700, con tutto ciò che quell'epoca comportava per una donna senza alcuna protezione. Qui vivrà letteralmente una seconda vita, ma non sarà facile dimenticarsi del "passato".
Il telefilm è stato diviso in due parti, la prima andata in onda in America nel 2014, mentre la seconda parte è stata trasmessa nel 2015. Da noi è stata trasmessa tutta quest'anno e deve credo ancora finire
E' certamente un telefilm un po' forte, avventuroso, non mancano le scene di violenza, ma pur superando i 50 minuti a puntata scorre molto bene. L'unica cosa che non ho apprezzato è stata un po' il ripetersi delle tematiche narrative dalla prima alla seconda parte - anche perché io avevo tutto più fresco, avendola recuperata d'un fiato. Inoltre anche le ultime puntate sono state un po' pesanti, ché la violenza su Sansa Stark mi è parsa una passeggiata sui monti con Annette. Resta una bella serie e sono curioso della seconda stagione.

Più inedita è invece Wayward Pines - provate a dirlo veloce - la quale è iniziata a Maggio ed è trasmessa in contemporanea in Italia.

Anche questa serie è tratta da una trilogia di libri e si coglie subito una qualche somiglianza con I segreti di Twin Peaks, che non ho visto, ma immagino ci si avvicini.
E' la storia di un agente dei servizi segreti, Ethan Burke che, per investigare sulla scomparsa di due agenti, si ritrova bloccato nella perfetta quanto fittizia cittadina di Wayward Pines. Ogni collegamento con l'esterno è impossibile, tanto che la città è circondata da un recinto elettrico.
Parecchio coinvolgente e inquietante, ma senza essere eccessivamente claustrofobica. L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è la presenza di queste misteriose creature di cui ancora non si sa nulla. Avrei preferito un risvolto meno fantasioso.
Comunque è una miniserie di 10 episodi, del tutto fattibile anche solo per curiosità.

Queste sono state le serie che mi hanno tenuto compagnia negli ultimi mesi.
Le conoscete? Le seguite? Ne avete altre da suggerirmi?
Mi incuriosisce PennyDreadful ma vorrei avere una vita sociale e trovare marito entro i 35.




03 giugno 2015

TAG - 7 Prodotti Irrinunciabili In Viaggio

Buongiorno e buon Giugno!
Sonia di NaturaEcobio mi ha gentilmente nominato in questo tag molto carino e io prontamente rispondo. E non solo la ringrazio, ma vi invito a passare da lei, visto che ha inventato una serie di tag su questa falsa riga, che potrebbero incuriosirvi.

I sette irrinunciabili in viaggio: i sette prodotti a cui, sebbene costretti da spazio o dal bagaglio a mano,  non rinunciamo a costo di incatenarci al beauty case.
Come Sonia faceva notare, non è fondamentale sottolineare la marca del prodotto che portiamo dietro, quanto piuttosto vedere come ognuno si muove nella scelta, ché magari torna pure utile.

Come forse ricorderete dal mio viaggio a Parigi, io amo portami dietro dei campioncini perché non solo risparmio spazio ma provo anche roba nuova. Inoltre se finisco i campioni posso anche acquistare dei prodotti in loco senza avere problemi al check in.
Ovviamente se so di stare molto tempo e/o non avere limiti porto i prodotti che già sto usando, come ho fatto a Modena.

Comunque provo a rispondere al tag pensando realisticamente ad una vacanza estiva, e quindi a tutto ciò che mi possa servire con questo clima. I miei sette sono:
  1. Protezione solare, sia in città che al mare, per me è d'obbligo. Nel mio caso è di Fitocose, latte solare protezione alta, avanzata dall'estate scorsa e ancora in buono stato, ve ne parlerò;

  2. Dermo gel Aloe Omia Laboratoires, utile per tutto, dal fissaggio capelli, all'idratazione corpo. Diciamo che posso accontentarmi considerando che d'estate non ho una pelle particolarmente secca;
    A proposito di corpo, non porterei nulla per il lavaggio perché in genere non mi crea problemi usare il prodotto che magari trovo in albergo, ma sta alle esigenze di ognuno.

  3. Crema viso, da usare la sera. Penso sia necessaria, perché in alcuni luoghi l'acqua è troppo calcarea e un prodotto idratante troppo leggero può non bastare. Inoltre si può usare anche sul contorno occhi. Dovrei ravanare fra i miei campioncini, ma con questo caldo forse porterei qualcosa di cui conosco già la consistenza e quindi buttate un occhio alla mia skin routine.
  4. Shampoo, anche qui campioncini, ma al momento non so cosa porterei. Non utilizzo mai i prodotti che trovo in albergo, perché oltre ad avere INCI schifidi, sono a volte molto aggressivi.
  5. Balsamo capelli, anche per pochi giorni non posso farne a meno. Ho dei campioni dei balsami di Alkemilla. Me li avete suggeriti e sono proprio curioso di testarli, infatti forse userò i campioni molto presto e valuterò.
  6. Balsamo labbra, fondamentale anche d'estate. Al momento sto usando la Cera Labbra di Antos, è ancora da poco tempo che la uso, quindi vi aggiornerò.

    Infine al punto sette ci metto una cosa che in teoria non farebbe parte del tag, ma che faccio rientrare perché per me è "necessario" considerando che in vacanza si mangia in maniera poco corretta ma soprattutto si dorme poco:
  7. Il correttore; dovendo sceglierne solo uno che vada bene per tutto, penso porterei il Nascondino di Neve Cosmetics, in tonalità Fair. Il colore è identico alla mia pelle, potevano chiamarlo Pier, ma l'ho testato poco. Dico solo che me lo aspettavo molto più secco!

In teoria il tag vuole che io tagghi 5 persone, ma non so chi è stato già taggato e chi no.
Sono quasi certo che la mia amica Rory Ali Ce di Make Up...non solo e Red di Redditude ancora non l'abbiano fatto. Ma chi ha voglia può sentirsi taggato da me!
Fatemi sapere i vostri sette prodotti indispensabili da viaggio.
Baci!



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