30 settembre 2016

|Beauty Cues|
Skin-care routine #8 di mezza stagione.

Non so se esista la skin care routine di mezza stagione, quando la pelle inizia, come nel mio caso a passare da normale/mista a più normale/con zone secche diventando un po più esigente, ma insomma, in qualunque modo vogliate definirla, oggi volevo chiacchierare (in bene o in male) un po' dei prodotti che sto utilizzando nell'ultimo periodo per la cura del viso

Al mattino, oltre che brontolare come sempre perché non mi sono svegliato bello, ricco e famoso, sto usando per detergere il viso il Cien Gentle Cleansing Milk.

250ml//1.79€//Lidl//Scadenza sull'etichetta
Questo prodotto, che non è altro che un latte detergente, mi sta piacendo moltissimo. Per molto tempo avevo snobbato questa categoria di prodotto forse memore del latte detergente che usavano le nostre mamme una volta: una roba pesante e untuosa che non se ne capiva l'esigenza. 
Questo di Cien è un latte detergente dalla consistenza fluida, ma una fluidità per me perfetta: né troppo  liquido, né troppo fermo. La confezione in questo senso è abbastanza funzionale, perché eroga bene il prodotto; è anche una confezione abbastanza solida, se non fosse che la plastica del beccuccio è un po' cheap e sembra quella di una Barbie sotto marca.
Il profumo, per me indefinibile, è piacevole e fresco
Vi dicevo che mi piace perché deterge la pelle, senza però stressarla o seccarla, cosa per me fondamentale, visto che al mattino non voglio un'azione pulente particolarmente approfondita, ma mi interessa giusto rinfrescarmi e rimuovere quel leggero velo di sebo che si può formare la notte sul viso. Ora che non si suda più dovrei anche sottolinearlo quel "leggero".
Faccio così: prendo una noce di prodotto e la massaggio sul viso asciutto, bagno le mani, e massaggio un altro po'. 
Come sapete, negli ultimi tempi, ho introdotto la Spazzola elettrica per il viso di SilverCrest, che ormai sto usando esclusivamente al mattino, per cui dopo aver massaggiato, eseguo il ciclo di detergenza con questo dispositivo.
Una volta sciacquato il viso, mi ritrovo con una pelle sì, detersa, ma morbida, idratata, senza quella sensazione di pelle che tira, né allo stesso tempo, quella sensazione di pelle unta o appesantita da un prodotto pataccone. 
Vi dico pure che nei giorni più caldi non sentivo nemmeno l'impellente necessità di applicare dopo la detersione un prodotto idratante, che sia un siero o una crema.
Sul sito Cien leggiamo 
Svolge una preziosa azione detergente e idratante mantenendo inalterato l'equilibrio naturale della pelle.
e sono d'accordo perché è davvero delicato. Ed è delicato anche sugli occhi, perché non me li irrita né me li fa bruciare; di tanto in tanto mi capita di avere la vista un attimo appannata dopo averlo usato, ma nulla di preoccupante. Economico e funzionale
Lo ricomprerei e lo consiglio a chi ha una pelle da normale, a mista o secca, e a chi cerca in generale un prodotto con un'azione detergente quasi più restitutiva che purificante. 

Penso che molte di voi, più che per detergere, utilizzino il latte detergente per struccare
Riguardo a questo di Cien, non so dirvi se sia in grado di struccare un make-up occhi, magari con prodotti a lunga tenuta, ma sono sicuro riesca a sciogliere e rimuovere i prodotti per la base viso, quindi fondotinta, bb cream o correttore; il risultato è massimizzato se vi aiutate con una spugna, dei dischetti di cotone, o, come me, con un panno in microfibra (io sto facendo tirare le cuoia al famosissimo panno Human+Kind che credo ricomprerò). 

Finita la detersione mattutina, passo al tonico; in questo periodo ho usato il Cien Facial Toner nella variante Refreshing.

250ml//1.79€//Lidl//Scadenza sull'etichetta
Devo dirvi che fra me e questo tonico non c'è una grande intesa. Intanto dalla confezione: il dispencer è una sorta di cilindro di plastica su cui poggiare il dischetto di cotone e premendo verso il basso, il prodotto viene erogato e assorbito dal dischetto. Chi odia i dischetti?


A me il tonico piace spruzzarlo e godere di questa nuvola di freschezza. In realtà per ovviare l'ho travasato in un contenitore con spruzzino, ma è pur sempre mattina e mi piace brontolare.
Questo tonico Cien dovrebbe appunto essere rinfrescante, grazie anche all'alcol che contiene come si evince anche dal profumo, ma questa sensazione è stemperata e infastidita dal fatto che una volta che spruzzo il prodotto sul viso, questo produce una leggera schiumetta e lo sento appiccicoso e leggermente pesante. Ho provato a tamponarlo con un dischetto di cotone, ma la situa sempre quella resta.
Credo che la causa di tutto ciò sia la glicerina che questo tonico contiene, ma non sono un chimico. Questa sensazione di appiccicume (che non è drammatica, ma non è nemmeno il mio sogno più selvaggio) dura qualche istante e poi sparisce, quindi potrei sorvolare sull'inconveniente, ma alla fine non vedo alcun risultato da questo tonico.
Sul sito dicono 
nutriente e delicato, il tonico Cien purifica la pelle mantenendone il naturale livello di idratazione. Gli estratti di fior di loto e seta donano alla pelle un aspetto fresco e luminoso.
ma francamente, non vedo nulla di tutto ciò. Posso solo dirvi che dopo che si è assorbito il prodotto, sento la pelle un po' più distesa, come se lenisse quella sensazione di pelle tesa che certi detergenti lasciano, ma oltre questo non ho notato altri benefici. 
Dall'altro lato non mi ha nemmeno causato problemi tipo irritazioni o secchezza, quindi lo sto usando "tappandomi il naso"; tuttavia col piffero che lo ricompro e se posso consigliarvi, con paio di euro in più potete trovare tonici viso migliori.

A questo punto della mia routine passo all'idratazione, ma per quanto riguarda sieri e creme, ho finito da poco il siero alla bava di lumaca di Naturaverde Bio e sto provando alcuni prodotti, ma da troppo poco tempo per poterne già parlare. Farò una postilla, intanto mi scuso per l'inutile teasing. 
Ho però un prodotto per le labbra che mi è piaciuto. Parlo del Burrocacao Neobio, l'Intensive Lip Care

2x4.8gr//3.80//Online// Certificato NATRUE
Uno stick labbra con un profumo delicato, piacevole e fresco, e con una consistenza molto buona, fra il ceroso e l'oleoso che si aggrappa bene alle labbra. Se lo metto infatti la sera prima di andare a letto, al mattino dopo ne sento ancora residui sulle labbra. Il finish è abbastanza lucido, in caso qualche omino all'ascolto abbia timore dell'effetto gloss. 
Su di me questo burro labbra Neobio idrata bene, lascia le labbra morbide, ma lo ritengo ancora più efficace per l'inverno perché crea una bella patina protettiva, ideale contro il freddo e il vento. Manca forse un'azione riparatrice, ma non avendone avuto bisogno non ci metterei la mano sul fuoco. Mi ha ricordato un po' il balsamo labbra di Viviverde Coop, anche se per pigrizia non ho fatto un confronto INCI.
Unica cosa  di cui posso lamentarmi è che il burro, probabilmente per il caldo, si deve essere staccato o comunque traballava all'interno dello stick sbattendo qui e lì una volta che lo andavo a ruotare, con la conseguenza che di volta in volta il prodotto si grattava tutto attorno. Nessun dramma ma spero non sia un difetto di tutti questi prodotti.
La confezione è molto conveniente perché contiene due stick, ma io ne ho uno perché mi è stato gentilmente offerto da una amica.

Tornado alla cura del viso, alla sera in genere ripeto il rituale del giorno, ma la mia detersione del periodo prevede due passaggi: il primo è appunto quello col Latte detergente di Cien, per rimuovere il trucco (concealer per lo più); il secondo è invece un passaggio per detergere più a fondo la pelle. Il prodotto atto a questo scopo, in questo periodo è il Detergente viso con olio di Karité de I Provenzali.

100ml//Campione Gratuito//PAO:12 m

Vi dico subito che non so se questo prodotto sia venduto o si trovi in qualche posto, perché io non l'ho mai visto in giro e sul sito de I Provenzali, appare fra le Special Edition; io stesso infatti l'ho trovato in allegato a Donna Moderna di un paio di settimane fa. In realtà ho scoperto che sul sito ti chiedono la tua opinione sul prodotto, probabilmente al fine di commercializzarlo su larga scala. Io ovviamente ho lasciato la mia dicendo che di questo prodotto non ho apprezzato il profumo, che mi ricorda il tanto odiato shampoo al Karité sempre della stessa azienda, ma che per un detergente viso può starci, sebbene sia a mio avviso troppo intenso. Non ho apprezzato molto la confezione che tende a spruzzare il prodotto troppo violentemente e verso il basso: ci vuole un po' di manualità, ma il prodotto è comunque un gel abbastanza fluido, di quelli che se sbatti la confezione senti "rumore di liquido", quindi meglio altri tipi di packaging. Inoltre eroga un po' troppo poco prodotto con un solo pump. Non ho apprezzato, come indicato sulla confezione però, che non si possa usare sugli occhi: ho provato ovviamente, perché furbizia mai, e me li fa prudere (sarà colpa del profumo?).
Mi è piaciuto il fatto che sia in grado di detergere, senza però seccare troppo. Io lo uso esclusivamente la sera come vi dicevo quando voglio rimuovere dal viso tutto quello che si è depositato durante la giornata, dal sebo allo smog, e credo che per me sia un po' troppo lavante per l'inverno, ma per adesso fa un discreto lavoro. Mi piace inoltre che si sciacqua abbastanza facilmente e che quelli de I Provenzali abbiano inserito sul retro una doppia etichetta con inserite le spiegazioni di alcuni componenti del prodotto. Consapevolezza is the word.


Per me inoltre è un plus, ma può essere anche un minus, il fatto che non produca quasi per nulla schiuma, ma a contatto con l'acqua diventa quasi cremosino.
Sul sito descrivono il detergente così:
La sua estrema delicatezza è stata studiata per garantire comfort e benessere in ogni momento della giornata, ideale per un trattamento quotidiano di tutte le pelli.
Personalmente avrei evitato quel "estrema", per il resto posso concordare.
Spero che il prodotto venga leggermente rivisto, perché potrebbe diventare davvero ottimo ma se dovesse essere messo in commercio così com'è lo consiglierei a pelli da normali a miste, ma non a pelli secche. Inoltre non lo consiglio a chi cerca un solo prodotto per detergere tutto il viso (occhi compresi) e a chi preferisce odori più naturali e delicati.
Questa è tutta la mia skin care routine del periodo, ma prima di lasciarvi, lancio la palla alla mia amica Rory, che son sicuro abbia tanti prodotti di cui parlarvi.
Noi invece ci leggiamo presto.




27 settembre 2016

P_laylist #10 fra l'estate che va e l'autunno che arriva.

Non pubblico una P_laylist da Natale, e questo è inquietante perché mancano 89 giorni a Natale e questo vuol dire che è passato praticamente un anno. 
Ma non sono qui per blaterare del tempo che passa e che si stava meglio quando si stava peggio, piuttosto potrei chiacchierare di come le cose della vita mi abbiano impedito di cercare la mia musica. In genere, capiterà anche a voi, la mia fonte di musica nuova, magari anche meno mainstream (quella che ti stanca in meno tempo ndr.) sono i telefilm, ma nulla, sono stato un pessimo Shazzammatore.
Mi sono quindi in parte adagiato con quel che passavano in radio, o quasi.
Quindi PuttanPop a me, e iniziamo.

Qualche tempo fa ero totalmente in fissa per Into You di Ariana Grande.


Ascoltata a ripetizione per me resta tuttora il miglior pezzo di tutto l'album Dangerous Woman. E vogliamo parlare del video con Ariana senza quella odiosissima coda di cavallo? Top notch.
Subito dopo diversi ascolti se li è beccati anche Rise, di Katy Perry.


Non che sia una canzone di chissà quale magnificente fattura musicale, ma vuoi la sensazione di empowering, vuoi l'atmosfera delle Olimpiadi, vuoi la pecunia di musica, ci son cascato plurime volte.
Il tempo di Rise però è stato breve anche per un altro motivo. Esce infatti intorno alla prima settimana di Agosto Telepathy di Christina Aguilera.



Tutto un altro sound, ispirato alla dance anni '70, visto che fa parte della colonna sonora della serie Netflix The Get Down, telefilm che ho visto ed apprezzato nonostante le parti un po' più allucinate e allucinogene. Ne aspetto la seconda parte.   
Fra la fine di Agosto e l'inizio di Settembre il mondo pop ha visto il ritorno di due pietre miliari, ma non è mancata anche una ex meteora.
Ve la ricordate Rebecca Black? Quella che cantava Friday da ragazzina. 
Per fortuna è cresciuta e a mio avviso anche migliorata. Ha pubblicato questa canzone, The Great Divide, che, per quanto possa sembrare assurdo, a mio avviso merita, o comunque mi ha strappato più di qualche ascolto. 


D'altronde chi non ha fatto qualche cazzata da ragazzino?!
Ma facendo un passo indietro, nello stesso giorno di Rebecca, Britney Spears ha pubblicato il suo nono album Glory
Ora, io non ho mai sentito un suo album per intero, poi Twitter mi ha convinto a farlo e devo dire che non me ne sono pentito.
Giuro, sono in pieno possesso delle mie facoltà mentali.
È vero che non riesco ad ascoltare la voce di Britney per troppo tempo, ché poi mi sembra di avere il cervello che galleggia nella Coca Cola, ma preso a piccoli pezzi, trovo che Glory sappia intrattenere bene.
Fra tutte le 17 canzoni della Deluxe ultimamente ho sentito spesso Man on The Moon.



Ed arriviamo a Settembre. Sì, confesso che ho avuto piacere ad ascoltare Perfect Illusion di Lady Gaga.


Mi sono ritrovato ad ascoltarla in auto alla radio ed è molto piacevole, o meglio, direi che nella sua ripetitività, funziona. Tu sei lì che ogni tanto ascolti la radio, ogni tanto pensi alla spesa da fare, porgi di nuovo un orecchio alla radio, e poi di nuovo pensi alla voglia di investire i ciclisti che non camminano in fila indiana, ma in quattro o cinque, e così via.
Vi sconsiglio la visione del video originale se soffrite di crisi epilettiche o avete appena mangiato.
Sempre a Settembre, ma cambiando genere, è uscita la nuova canzone di Emeli Sandé, Hurt, e la amo.



Non so esattamente perché, ma questa canzone, pur non essendo originale, non mi esce dalla mente e soprattutto non mi stanca. Aspetto e sono molto curioso del suo album che dovrebbe uscire l'11 Novembre. 

Giusto per concludere volevo nominarvi un paio di album che sono un po' due novità per me e mi hanno colpito non tanto per una singola canzone ma per la loro interezza. Il primo è VHS 2.0 della band americana X Ambassadors, che seppur uscito a giugno, lo sto ascoltando in questo periodo e mi piace soprattutto quando voglio ascoltare qualcosa con un po' più di grinta, con dei suoni più cupi.


Altra storia invece per Illuminate di Shawn Mendes. Non sapevo chi lui fosse fino a qualche giorno fa, o meglio, avevo sentito qualche brano in radio ma non avevo ben collegato musica-nome-volto. Poi ho scoperto per caso su Spotify l'album, uscito il 23 Settembre, e nulla l'ho trovato molto gradevole. Shawn è giovanissimo, siamo quasi coetanei ma mi pare abbia parecchio talento. Mi ricorda un po' Justin Bieber dalla voce, ma ha uno stile soft, rilassante senza essere lagnoso. Illuminate è uno di quegli album che ascolto pure mentre scrivo: perfetto come sottofondo. Me lo immagino anche ottimo per i lunghi viaggi in macchina.



E finisco con le canzoni che ho ascoltato e sto ascoltando nell'ultimo periodo. 
Fatemi sapere se conoscevate questi brani o ne avete altri da suggerirmi. 

A presto!



23 settembre 2016

|Beauty Cues Special|
Review Silvercrest Spazzola elettrica per la pulizia del viso

Nelle mie cose sono molto estemporaneo.
Nel senso che sì, ci penso e ripenso, trovo i pro e i contro, ma se non ne vengo a capo, mi lancio a pesce e via.
Più o meno così è nato l'acquisto di questa spazzola per la pulizia del viso di SilverCrest, che trovate, credo in limited edition, da Lidl.

Silvercrest Spazzola in silicone pulizia viso


Non mi serviva affatto, visto che ormai da mesi uso la Imetec Bellissima Face Cleansing, ma mi sembrava un aggeggino in parte diverso, o meglio in grado di assicurare un risultato diverso.


La struttura

Il concetto di questa spazzola di SilverCrest ricalca (copia con carta carbone?!) quello del Foreo (che non ho): un dispositivo che da un lato è dotato di piccoli dentini in silicone che, con delle pulsazioni, riesce a detergere la pelle, mentre dall'altro lato ha una testina tonda con delle ondine leggermente in rilievo che consente di fare un massaggio al viso.
Il SilverCrest esiste in sole due varianti: una per pelle normale e sensibile di colore lilla, che è quella che ho preso, e una per pelli miste verde acqua; la differenza sta nella grandezza delle setole di silicone.
All'interno della scatola, oltre appunto alla spazzolina, c'è il caricabatterie USB con inclusa la presa da muro, una bustina in tessuto per portarlo in viaggio e ovviamente il libretto delle istruzioni.
La spazzolina sembra abbastanza solida nella fattura, è leggerissima e la superficie è liscia. È alta 11 cm, larga 7 cm e spessa 3 cm, quindi davvero tascabile. Nella parte bassa ci sono il tasto centrale di accensione e i due tasti per aumentare o diminuire l'intensità delle vibrazioni.
I dentini, sebbene possano spaventare, sono elastici, non rigidi, quindi si sentono, ma restano delicati. 


Rispetto al Foreo, qui abbiamo anche un led che ci indica che l'apparecchio è acceso e lampeggia quando il dispositivo è in ricarica; quando la carica è terminata, il led rimane acceso in maniera fissa. Non ci sono quindi batterie da inserire, ma una batteria interna, che può essere un pro o un contro.
Per quanto riguarda il ciclo di ricarica, sulla confezione dicono "per massimo 50 applicazioni", ma secondo me si va oltre i 50 utilizzi. In un anno di utilizzo l'avrò ricaricato massimo 3 volte.


Come si usa?

Sulle istruzioni, oltre al fatto che bisogna lavarlo prima dell'uso, e alle generali indicazioni di sicurezza, ci sono i metodi di utilizzo.
La prima specifica è che il prodotto non serve a struccarsi, ma solo a detergere, quindi prima vi struccate e poi vi aiutate a detergere con questa spazzola.
Per accenderlo basta appunto premere una volta il tasto centrale e inizia il ciclo di pulizia. La spazzola inizia vibrare e potete decidere l'intensità tramite gli altri due tasti con la freccia.
Le vibrazioni durano circa 15 secondi e poi fa come uno scatto di vibrazione per ricordarvi di cambiare zona. Sulle istruzioni è indicato di mettere il detergente sul viso umido, bagnare l'arnese, accenderlo (ma va?!) e fare dei movimenti verso l'esterno. Quindi dal mento verso l'orecchio, e dal centro della fronte verso le tempie; sul naso invece il classico movimento su e giù. 
Dopo 5 diciamo scatti di vibrazione che corrispondono alle 5 zone del viso da trattare, la spazzola farà tre scatti, per ricordarvi che il trattamento è finito.   
È consigliato di far durare questo trattamento 1 minuto, ma potete fare come vi pare. Certamente vi sconsiglio di starci le ore, perché anche la pelle più spessa e meno sensibile finirebbe per irritarsi. In ogni caso, dopo 3 minuti, la spazzola si spegne. 
Per finire il ciclo di pulizia, basta premere il tasto centrale e la spazzolina va in stand by. Premendo di nuovo parte il ciclo di massaggio. Nelle istruzioni ci dicono di poggiare la spazzola su cinque zone del viso: ai lati degli occhi, fra le sopracciglia e ai lati della bocca; in poche parole, dove si formano più spesso le rughe.  Ci dicono che la vibrazione dura circa 12 secondi, con la stessa modalità degli scatti.
Premendo ancora il tasto centrale, la spazzola si spegne.


Pensavo che le due vibrazioni, massaggio e pulizia, fossero le stesse, in realtà ho visto che poggiando  l'apparecchio sull'acqua, le onde che producono sono diverse, per cui immagino che la frequenza sia diversa.
Chiedo scusa alla mia professoressa di fisica per come ho spiegato questa cosa, ma penso mi abbiate capito.
Generalmente prima applico il detergente sul viso e poi passo la spazzolina, ma dipende dal tipo di detergente: se è un gel piuttosto denso tende a depositarsi nel fondo delle setole. Le mousse detergenti invece possono essere applicate direttamente sul dispositivo, che essendo leggere non mi hanno dato problemi. Idem per le creme: preferisco farle quasi assorbire dalla pelle e poi massaggiare con la spazzola.

Le mie opinioni 

Oltre ai preconcetti "costa poco, vale poco" su cui sorvolo, perché ormai abbiamo capito che non sempre è così, i miei dubbi riguardavano la sensazione di durezza dei dentini in silicone, che in realtà si sono rivelati molto morbidi e scorrevoli sulla pelle.
La spazzola non aiuta il detergente a produrre schiuma, immagino perché i dentini sono corti, per cui non passa abbastanza aria e non hanno una grandissima mobilità per far gonfiare la schiuma. Ma non è un problema perché la spazzola scorre comunque molto bene senza la necessità che la schiuma appunto attutisca lo sfregamento (cosa che capita con altre spazzole).
La vibrazione si sente, anche alla potenza più bassa, e a me piace moltissimo (che detta così non suona bene). Avevo un po' il timore che le 6 velocità totali fossero più o meno tutte le stesse ma la differenza si sente
La potenza delle 3 velocità della funzione massaggio è inferiore, ma forse è più corretto aggiungere anche l'aggettivo diversa: secondo me è calibrato per poter andare un aree delicate come il contorno occhi.
Confesso che non seguo solo le loro indicazioni, ovvero di massaggiare 5 punti del viso, ma vado anche a poggiare la spazzola vibrante anche sulla mascella dove l'ovale del viso tende a cascare, su fronte e guance.
Mi è capitato di barare: ho sfruttato la potenza maggiore della funzione pulizia ma con la testina della funzione massaggio, ovviamente evitando zone più delicate del viso.
Un punto cruciale che mi ha messo abbastanza dubbi riguardava l'impermeabilità dell'aggeggio
I signori SilverCrest scrivono sul manuale di istruzioni, cito testualmente:

La spazzola per la pulizia del viso è dotata di protezione contro forti getti di acqua (IPX6) e non può essere immersa in acqua né per brevi attimi né a lungo. La spazzola per la pulizia del viso è adatta per l'uso sotto la doccia.

Che tradotto significa che la spazzola resiste solo a schizzi di acqua, ma non potete immergerla nel lavandino pieno di acqua. Diciamo che ci vuole un po' di accortezza, ma senza drammi. Avrei preferito anche solo un tappino di silicone sulla presa, per avere maggiore sicurezza.

La presa per ricaricare la spazzola
Questa spazzola, così come il Foreo da ciò che ho visto in rete, è maneggevole ma non ergonomica. In realtà credo che la SilverCrest sia più maneggevole avendo una base più stretta. 
Però pecca di ergonomia, perché la forma non consente di andare nelle aree più incavate e piccole del viso come i lati del naso. La cosa si risolverebbe se la parte con le setole, invece di essere perfettamente piatta, fosse leggermente bombata come quella massaggiante. 
I misteri delle case cosmetiche.


Per quanto riguarda i risultati vi posso dire che la spazzola è effettivamente delicata sulla mia pelle. Certo, tengo una mano leggera: se ve lo sbattete in faccia, qualsiasi dispositivo graffia o irrita. Scivola bene anche con prodotti che schiumano poco, ma ovviamente preferisco che il trattamento sia aiutato da un po' di schiuma o ad esempio la vischiosità di un latte detergente. 
Riesco, proprio per questa delicatezza, ad utilizzare la spazzola due volte al giorno, e vi posso garantire che non per tutti gli strumenti di questo tipo è così. Anche d'inverno, quando la mia pelle è più secca, è rimasto un dispositivo delicato e piacevole.
La pelle risulta molto morbida e luminosa, non mi ha creato irritazioni e non sento la pelle aggredita come vi dicevo. Sapete quella sensazione del tipo "ok, basta, lascio in pace la mia pelle"? Ecco. 
Mi son ricreduto su questo tipo di spazzole viso in silicone, che fino ad ora credevo fossero un po' inutili ad essere onesto, e invece, nonostante come vi dicevo per quella che è la struttura della spazzola, non riesco ad arrivare perfettamente negli spazi più piccoli come ai lati del naso, mi aiuta a detergere più efficacemente il viso.
Dopo un test intensivo con l'utilizzo due volte al giorno, attualmente uso il prodotto solo al mattino per una pulizia appunto più delicata (avrò scritto "delicata"80 volte!).

A chi consiglio questa spazzola elettrica viso di Silvercrest?

A chi vuole lanciarsi nel mondo delle spazzole o comunque dei tools per la detersione del viso senza spendere uno stipendio. A chi cerca un modo per pulire più efficacemente rispetto al semplice strofinamento con le mani, ma comunque non necessità di una pulizia dei pori davvero approfondita. 
La consiglio a chi vuole un prodotto pratico, perché è davvero comoda da portare in viaggio, ed avrete un dispositivo due in uno in poco spazio, senza aver bisogno di una base per stare in piedi e di più testine intercambiabili.
Non la consiglio a chi ama o ha bisogno trattamenti più strong, o comunque a chi, con queste necessità, conti di utilizzare solo questa spazzola. Non posso dirvi per quanto riguarda la versione Silvercrest per pelli miste, ma immagino che proprio per la consistenza e la grandezza delle setole, queste non riescano ad andare a fondo nei pori, e che quindi anche quella tipologia non sia certezza di una detersione profonda. Non la consiglierei infine a chi ha una pelle realmente super sensibile, ma in generale non consiglierei strumenti per la detersione. 

Spero di aver chiarito qualche dubbio, ma per qualsiasi cosa ci leggiamo giù nei commenti.

A presto!




19 settembre 2016

|Beauty Cues|
Hair-Care Routine #6 (prima parte) Prodotti salva estate
(maschera, shampoo e balsamo Biofficina Toscana)

Ciao a tutti!

Dopo un sacco di tempo si torna a chiacchierare di capelli con la mia amica Rory e dei prodotti che abbiamo utilizzato per prendercene cura durante l'estate, periodo in cui, si sa, i capelli si riducono uno schifo.
Devo ammettere che già prima dell'estate la congiunzione (credo) di un taglio, più una tinta, più il cambio di stagione avevano contribuito a rendere i miei capelli stopposi e generalmente disastrati, e i capelli te li tagli tu se vuoi, perché io di certo non voglio rasarmi come Britney nel 2007.
Quindi capelli secchi, che erano diventati ancora più secchi e bisognosi, più la mia cute secca e sensibile che non mi abbandona mai.
Questo per inquadrare quelle che sono le mie esigenze, che devono essere il faro quando leggete le varie review.
I prodotti che ho utilizzato sono firmati Biofficina Toscana, ma non perché ci sia qualche marchetta dietro, solo che, come dico sempre, sono convinto che se una azienda crea più prodotti, ne testa anche la sinergia e sono sempre curioso di vedere come posso beneficiarne.
Già tempo fa avevo provato alcuni loro prodotti per capelli e mi ci ero trovato bene.
Per molti sono prodotti stra visti, ma comunque voglio dire la mia e ve li metto in ordine di utilizzo.

Biofficina Toscana Maschera Balsamica Ristrutturante


200ml//9.90€//Bioprofumeria, online//PAO 12M //Certificato ICEA Eco Bio Cosmesi

Nel suo tubo in plastica morbida, questa maschera è una crema fluida con un profumo di caramelle alla mente che a me fa impazzire. In realtà mi piace tutto di questo prodotto. 
Mi piace la consistenza che me la fa applicare per bene su tutti capelli, senza che caschi sul piatto doccia prima di essere arrivata sulla testa o, viceversa, ti resta applicata tutta in un punto.
Mi piace l'odore come vi dicevo, ma mi piace soprattutto la sensazione di freschezza che dona, perché ovviamente avendo i capelli corti va a contatto con la cute ed è una goduria. 
Mi piace soprattutto il risultato che dà sui capelli
Ho usato questa maschera balsamica in tre modi diversi:
  1. come impacco pre shampoo con una lunga posa, magari aggiungendo altri ingredienti con un olio vegetale o del miele;
  2. come maschera pre shampoo con posa breve, quindi lasciata sulla capoccia giusto il tempo di insaponarmi, per poi sciacquarla via, fare lo shampoo e applicare un balsamo;
  3. come balsamo dopo shampoo, che in genere lascio in posa appunto il tempo di insaponarmi. 
L'ho adorata in ogni caso, specie come balsamo post shampoo, soprattutto se e quando aspetto qualche minuto in più prima di rimuoverla. 
Questa Maschera Biofficina mi lascia i capelli morbidi, disciplinati, ben condizionati, ma allo stesso tempo leggeri, voluminosi e per nulla appesantiti o appiattiti ma disciplinati. Ha inoltre un ottimo potere districante, non super istantaneo, ma c'è. Non posso quindi che concordare con la descrizione del prodotto quando dicono 
L’unione dell’olio di oliva bio toscano con gli estratti di edera, ortica, ippocastano, salvia e timo, coadiuvata da un’efficace molecola di derivazione vegetale, conferisce a questa maschera proprietà ristrutturanti e disciplinanti. Un ideale trattamento per capelli mossi e ricci a cui dà lucentezza e volume senza appesantirli.
Dovete sapere che i miei capelli sono ricci in stile Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, per questo motivo apprezzano molto i prodotti per questa tipologia di capelli, pur non avendo la lunghezza per far formare il boccolo. 
Infine questa maschera balsamica Biofficina mi supera anche l'ostica prova del nove, ovvero dormire. Se faccio lo shampoo e al mattino dopo mi ritrovo i capelli quasi come non avessi messo nulla, stile nido del cuculo, il balsamo o il prodotto condizionante chiaramente non funziona e non va bene per me. Con questo prodotto invece i capelli restano morbidi, mi doma il crespo e la pagliosità generale anche nei giorni a seguire dallo shampoo. 
Insomma, la promuovo, la ricomprerei e la consiglio a chi cerca una maschera (o un balsamo) idratante, condizionante ma non pesante.

Biofficina Toscana Shampoo Concentrato Rinforzante


150ml//6.90€//Bioprofumeria, online//PAO 6M //Certificato ICEA Eco Bio Cosmesi
Lo shampoo è contenuto in un tubetto di plastica trasparente molto rigida, ma non serve farsi 2 o tre mesi di palestra per prelevarlo, perché è un gel fluido e scorre bene.
L'odore mi sembra la classica profumazione Biofficina Toscana: balsamica, erbosa che a me piace sinceramente, ma a molte persone dà fastidio.
Vi dico subito che ho avuto alcune perplessità i primi tempi con questo prodotto, ed ho capito perché la linea di questi shampoo Biofficina sia stata ideata con uno spargishampoo.
Apriamo una parentesi.
Personalmente non ho mai avuto problemi a diluire uno shampoo, mi basta giusto capirne il potere lavante o, al contrario, la delicatezza.
In genere diluisco lo shampoo in una bottiglietta trasparente di quelle che si trovano nei kit dei contenitori da viaggio; lavo i capelli con circa 5/7 ml di shampoo a cui aggiungo 80 ml di acqua, quindi molto ben diluito. Utilizzo 1/3 di questo shampoo diluito per fare un primo passaggio, sciacquo e poi uso gli altri 2/3. A questo punto sarete più o meno così


ma è più facile a farsi che a dirsi e comunque vado molto ad occhio.
So che la diluizione è una scelta molto personale, in base alle proprie esigenze. C'è chi non diluisce affatto lo shampoo e ci si trova benissimo.
Chiusa questa parentesi. 

Le mie perplessità con questo shampoo Biofficina riguardavano proprio la diluizione perché mi sembrava che non riuscissi a trovare la giusta percentuale di acqua e shampoo da mixare, ma finivo per utilizzare troppo prodotto. Le prime volte mi spiattellavo tutto in testa anche se sentivo che i capelli erano già puliti. Dopo i primi tentativi, ho capito che il miglior modo per me per diluire questo prodotto senza uno spargishampoo grande, è quello di utilizzare pochissimo shampoo per volta diluendolo con molta acqua e ripetendo l'operazione due volte o tre se fosse necessario.
Quindi poco shampoo diluito tanto, lavo, sciacquo e ripeto.
Una volta capito come utilizzarlo mi ci son trovato meglio. 
Questo shampoo Biofficina non fa molta schiuma, ma lava bene, e con un po' di pratica si riesce a non sprecare troppo prodotto. Per quanto mi riguarda, fin dal primo utilizzo, ho sentito i capelli più corposi già al momento della detersione. Tuttavia tende un po' ad annodarli.
Come tutti gli shampoo, l'ho testato anche senza applicare la maschera prima e il balsamo dopo ed i capelli non erano al top: passabili in quanto erano voluminosi e abbastanza lucidi, ma un po' duretti e annodati.
Sulla cute invece non mi ha creato problemi ma il livello sgrassante è un po' al limite di ciò che il mio scalpo può sopportare. Diciamo che fosse stato più lavante quasi certamente mi avrebbe dato problemi.
Dietro la confezione si legge
Con tensioattivi di origine vegetale, è stato formulato per un’azione idratante e nutritiva. 
Mmmh, no. 
Per tirare le somme devo dire che non credo lo ricomprerei: mi aspettavo uno shampoo più condizionante e soprattutto più delicato. Inoltre la non praticità di diluizione non me lo fa preferire ad altri prodotti.
Lo consiglio però a chi ha capelli e cute normali, anche grassi (ma non troppo) magari sottili ma con l'utilizzo di un buon balsamo e soprattutto con lo spargishampoo che vi agevola l'uso. 


Biofficina Toscana Balsamo Volumizzante Protettivo


200ml//10,90€//Bioprofumeria, online//PAO 12M //Certificato ICEA Eco bio Cosmesi

In confronto alla maschera, questo Balsamo ha una consistenza più cremosa ma comunque si applica molto bene anch'esso. Il profumo mi piace un po' meno rispetto a quello della maschera, ma mi ricorda appunto il classico odore Biofficina (con una nota più dolce) che, come ho detto, apprezzo. 
Il balsamo Volumizzante ha un potete districante a mi avviso istantaneo.
Tipo il Superman della districabilità, che lo applico e i capelli non hanno più nodi.
Sui miei capelli inoltre il potere volumizzante c'è e lo apprezzo pur non avendone necessità, ma a chi non piacciono capelli leggeri e vaporosi?!
Però il prodotto pecca per quanto riguarda il generale condizionamento della fibra. O meglio, appena lavati mi ritrovo con dei capelli molto carini, morbidi e districati, ma con questo balsamo non riesco a superare la prova del nove che vi raccontavo proprio sopra. Il giorno dopo averci dormito su, i capelli perdono di "idratazione" e mi risultano un po' più crespi e appunto secchi
Non in maniera drammatica come se non avessi messo nulla, ma diciamo che cerco altro da un balsamo.
Ovviamente questa è la mia recensione senza applicare prima nessuna maschera pre shampoo, ma semplicemente dall'utilizzo del balsamo dopo lo shampoo, altrimenti sarebbe forviante.
Sul sito dicono
Un innovativo balsamo ricco di principi funzionali formulato in modo da districare, nutrire e proteggere il capello senza appesantirlo, lasciandolo quindi leggero e libero per i successivi trattamenti styling Biofficina Toscana. 
e come avrete capito non mi ci ritrovo nella parte del "nutrire". So che questo balsamo piace a molte persone, ma so pure che io ho dei capelli "complicati".
Sicuramente lo consiglio a chi cerca un prodotto superdistricante, magari chi ha capelli grassi, sottili, piatti, ma anche a chi ha capelli corti, o chi non ha mai utilizzato il balsamo ('sta gente esiste, giuro!) per paura di appesantire i capelli: questo è perfetto.
Tutti questi prodotti comunque, con i loro pro e i loro contro, mi hanno aiutato a far riprendere un po' i capelli e a farli crescere più sani. Inoltre devo dire che agevolano molto anche con lo styling dei capelli, sebbene non posso rinunciare a dei prodotti appositi. A tal proposito voglio fare un piccolo post in cui vi parlo dei prodotti pre e post asciugatura capelli.
Per adesso è tutto, non mi resta che salutarvi, salutare la mia amica Rory e noi ci leggiamo presto!




17 settembre 2016

{Aggiornamento #52}
Routine, riflessioni, perplessità e qualche chiarimento



Quello che non ho detto è che, come a Capodanno, tutto cambia ma tutto resta lo stesso.
Tipo il 6 Gennaio che vuoi metterti a dieta ma poi ci sono gli avanzi delle feste da finire, e che fai, li lasci!?
Tutto resta più o meno quello, soprattutto fuori, ma un po' meno dentro.

Mi viene in mente quando andavo a scuola, per restare attualissimi, quando il ritorno fra i banchi mi sembrava la solita ruota che girava: compra i libri, lo zaino, incontra gli stessi compagni di classe, stessi insegnanti, stessi pomeriggi passati "a studiare", a chiamare i suddetti compagni per confrontare la versione di latino.


Anche quando ho cercato un punto di rottura, scegliendo di andare in una scuola in cui non conoscevo nessuno, in cui non sapevo nemmeno se ce l'avrei fatta,  la routine è tornata.
No, non mi manca la scuola.
Per quanto non ci sia stato male, per quanto abbia creato belle amicizie, per quanto non ne conservi poi un brutto ricordo perché alla fine ho vissuto bene, non mi manca.
Tuttavia, anche in quella che sembrava la ruota di un criceto, col senno di poi mi son reso conto che giorno dopo giorno cresceva una maggiore consapevolezza, crescevo io.
O meglio, ci provavo e ci provo ancora.

Anche in questi ultimi giorni sono caduto un po' nella routine, ma nonostante un po' di meh, e di pilota automatico non vuol dire che non accada nulla di interessante.

Ho fatto alcune Stories su Instagram e mi hanno fatto notare che non sono stato molto coerente con ciò che avevo scritto
In realtà le Stories sono state solo tre o quattro al momento, ma provo comunque ad esprimermi con altre parole rispetto la scorsa volta. 
Non ho nulla contro Instagram Stories o Snapchat, né con chi utilizza questi social. Trovo però che la loro impostazione non risponda alle mie esigenze, o meglio al modo in cui utilizzo ed ho piacere ad utilizzare i social. Ovvero comunicare e ricordare, o meglio, conservare un ricordo.
Capite bene che se pubblico una Stories con un buongiorno e una colazione, non è che rischi di perdere un capolavoro della fotografia contemporanea, o vi sto comunicando il segreto per dimagrire mangiando giorno e notte da McDonald per cui dobbiate far in fretta a vedere. 
Ho provato l'applicazione, la funzionalità, ma il fatto che non son riuscito ad usarla con costanza è illuminante su come non faccia per me.
Trovo inoltre poco interessante raccontare ogni istante di una normale quotidianità come la mia. Per questo motivo non guardo, ad esempio, i vlog su YouTube.
Trovo però un po' più interessanti le Stories di pagine come Pictures of New York o della youtuber Mimi Ikonn, ma non incastro il telefono per aggiornare l'applicazione di continuo per vedere se ci sono nuove stories.

Anzi, diciamo che il telefono si incastra da solo. Il mio Samsung Note 3 Neo penso sia stato l'acquisto più deludente di questi ultimi due anni, che nemmeno il mio iPhone 4 dopo appunto quattro anni di onorata carriera ha saputo raggiungere cotanta scazzatura tecnologica.
Il mio vecchio iPhone ha superato di tutto, dallo scambio ossessivo di sms pucci pucci di due diverse relazioni, alle chiamate infuocate per la fine delle stesse.
Ha superato persino la cera del mio bruciatore di tart che in un attimo di totale imbranatura ho riversato sul telefono, e ancora funziona.


Il Samsung invece si blocca di continuo, l'audio è già K.O. da un pezzo per motivi ignoti e vive di vita propria con riavvii del tutto immotivati.
Ma non me lo compro mica l'iPhone 7, nemmeno se iniziano a piovere soldi
Tento di tirare avanti con questo Note 3 Neo, dandogli il colpo di grazia a suon di tweet su Pechino Express e Uomini e Donne, ché tanto non corro il pericolo di intrecciare corrispondenze amorose, ma piuttosto corrispondenze di amorosi sensi.

Ormai avrete capito che Pechino Express è il mio programma preferito degli ultimi anni, forse l'unico della tv italiana, visto che seguo giusto serie tv straniere. È che hanno saputo trovare il giusto mix fra il trash imperante e il sapore dell'avventura e la bellezza paesaggistica. Non è facile. E soprattutto chiunque "partecipa" grazie a Twitter.
Mi stupisce che molti ancora non lo conoscano o lo snobbino nell'ottica che sia l'ennesimo programma televisivo all'italiana.
Un po' di preconcetti, da cui io non sono esente.

Avevo infatti raccontato dei miei dubbi sul trono gay a Uomini e Donne, il programma di Nostra Signora dei talk, Maria De Filippi.
Le mie perplessità riguardavano il fatto che l'onda trash che avvolge il programma, avrebbe coinvolto anche il trono gay, perdendo ancora una volta l'occasione di raccontare una realtà che spesso sfugge in tv, quella meno spettacolare, ma più vera,  e sarebbe un peccato visto che la storia di un ragazzo omosessuale raccontata in un programma del primo pomeriggio su una rete seguita come Canale 5, vuol dire fare un passo molto importante, tentenno ma non molto a dire "storico".
Claudio, il "tronista" mi sembra un ragazzo a posto, ma sono sul chi va là per quanto riguarda i corteggiatori, per cui ho pronta questa gif


E c'è chi va, e chi torna, questo è Settembre. 
Tanti telefilm, tanta nuova musica e per quanto mi riguarda tanta scrittura.
Ho preso un bel ritmo con i post qui sul blog, e mi spiace se chi mi segue dall'inizio si sente un po' tradito dal fatto che stia pubblicando davvero tanti post beauty, ma questo sono anche io. 
Quello che si perde nei pippardoni e quello che non passa una settimana senza essersi fatto una maschera. Una vita complicata, quella dei bipolari.
Probabilmente avrei dovuto aprire un altro blog o non so, ma cerco sempre di alternare gli argomenti
per non stancare me in primis. 
E a proposito, ora tocca a me andare (non a quel paese), per cui non mi resta che augurarvi buon week-end e come sempre, a presto!






12 settembre 2016

|Beauty Cues Special|
Maschere viso dell'ultimo periodo #2 (Delidea, AFY, HQ)

Ciao a tutti!

Dopo un po' di tempo torno a chiacchierare delle maschere viso che ho usato negli ultimi mesi. Devo essere onesto: in questa estate non sono stato costante se non che con un solo prodotto, perché non avevo né particolari esigenze di idratazione, né di purificazione. Per cui sono esperienze che ho raccolto nel corso dei mesi. Ho pensato che sarebbe cosa buona e giusta se facessi questo tipo di recensioni più spesso con pochi prodotti piuttosto che una roba ammorbante con trenta maschere viso una volta l'anno. Quattro per volta mi pare un numero equo. 

Delidea Maschera viso Prime Rughe

20ml//1.99€//Online, Tigotà//Certificazione: NATRUE 

Sorella della Maschera Purificante, questo prodotto di Delidea non mi è spiaciuto ma l'ho trovato un po' strano. 
È una maschera in crema dalla consistenza burrosa, ma che si stende e si applica molto bene sul viso. 
Il profumo, fiorito, è un po' intenso, motivo per cui mi tengo lontano dal contorno occhi quando applico questa maschera, anche se non ci sono scritte controindicazioni sull'applicarla o meno sulla zona. La applico in dosi abbondanti e in maniera omogenea su tutto il viso (magari evito il naso se vedo che ho molti punti neri in quel periodo). In questo modo, con una bustina "monodose" riesco a farci anche 3 applicazioni, quindi un totale di circa sei applicazioni.
Anche se loro dicono di tenerla in posa 5/10 minuti, una volta spiattellata sulla faccia, la tengo su il più possibile, fin quando non si assorbe quasi del tutto e da bianca diventa trasparente. 
Cerco e consiglio di fare questi trattamenti idratanti quando ovviamente ho più tempo, e non cinque minuti prima di uscire. 
Tornando a questa maschera Prime Rughe di Delidea, quando è quasi del tutto trasparente (circa mezzora), massaggio i residui su viso e collo e così resto perché comunque è confortevole; tuttavia, essendo una crema spessa, ci vuole un po' prima che si assorba e tende a lucidare
Se non ho tempo o devo uscire, sciacquo con acqua tiepida come suggerisce l'azienda.
Parliamo dei risultati, che alla fine sono la cosa che conta di più. 
Come forse saprete, ho una pelle normale, leggermente più unta sulla zona naso, ma per il resto del viso si sta muovendo sempre più verso il secco. Una volta sciacquata via la maschera, la pelle risulta liscia, morbida e con i tratti più distesi. Tutto bello, ma la cosa "strana" è che se appunto sciacquo la maschera con acqua tiepida, sento il bisogno di applicare anche solo un velo di crema per ricreare il film idrolipidico della pelle. Questo mi fa capire che forse al prodotto manca un potere nutriente profondo.
L'alternativa sarebbe di tamponare con una velina i residui per rimuovere la lucidità, ma non è un metodo che mi piace molto.
Sul sito, la maschera è descritta così
Per rigenerare la pelle idratandola in profondità, grazie all'azione combinata di olio di mandorle, aloe vera, vitis e melograno. Per ritardare il rilassamento del viso e restituire tono.
Ma come avrete capito non concordo al 100%, specie se si parla di idratazione. 
La mia pelle è ancora giovane, magari su una pelle matura e segnata nu gliela fa, ma d'altronde si chiama "prime rughe" e non "solchi stagionati". Mi sento di promuoverla, ma diciamo che non è uno di quei prodotti per cui farei le corse per ricomprarlo una volta finito e non la consiglierei ad una pelle molto secca.

130g//4.96€//Online, Banggood
Di questa maschera viso vi avevo accennato nel post degli acquisti dell'ultimo periodo, visto che l'avevo acquistata grazie alla mia collaborazione con il sito Banggood.
Come vi avevo detto, sono il primo ad avere qualche remora nell'ordinare cosmetici dai siti asiatici, soprattutto perché non trovi mai un INCI che non sia in cinese, ma per una maschera viso posso chiudere un'occhio, e finora le mie esperienze sono state più che positive
Questa mi aveva colpito per il fatto di contenere questo fagiolo mung, che altro non è che un fagiolo verde i cui germogli sono chiamati "germogli di soia verde"
Questa maschera al fagiolo mung mi è arrivata ben confezionata (anche meglio di tanti prodotti italiani), con una pellicola esterna alla scatola e un sigillo all'interno del tappo. Dal colore sembra una classica maschera all'argilla ma la consistenza è abbastanza spessa, tanto che con poco prodotto si riesce a coprire tutto il viso.
L'odore è molto particolare e lo adoro: mi ricorda come dei fagioli dolci tostati, o meglio, mi ricorda vagamente il profumo dei fagioli che mia madre mette sulla pasta frolla della crostata per non farla lievitare.
Deve piacere, perché è abbastanza intenso.
Vi dico la verità: quando l'ho ricevuta a casa mi ero un po' pentito di averla presa perché ho pensato fosse la classica maschera all'argilla molto essiccante che va bene se hai una pelle mista o grassa; la mia pelle invece, come vi dicevo, questa estate è stata abbastanza normale, meno oleosa rispetto ad altri anni, per cui pensavo che non fosse adatta alle mie esigenze. 
Una volta provata mi son dovuto ricredere.
La applico su tutto il viso, e man mano si avverte una sensazione di freschezza che aumenta, quindi è piacevole d'estate, ma il bello viene una volta rimossa dal viso. 
Questa maschera AFY al fagiolo infatti mi va a chiudere i pori e mi lascia la pelle generalmente più pulita, liscia ma soprattutto compatta, freschissima, luminosa e per niente stressata. Non mi va a seccare o ad arrossare la pelle, anzi ha un'azione lenitiva e sembra quasi riequilibrante tant'è che, una volta rimossa non devo correre a mettere una crema viso. Riesco ad applicarla su tutto il viso, evitando il contorno occhi ovviamente, e non solo sulla zona T come faccio di solito. 
Personalmente mi piace applicarne uno strato leggermente più spesso per far si che non si secchi immediatamente, anche se, anche applicando uno strato sottile e lasciandola in posa non diventa mai effetto crosta come fanno molte maschere viso all'argilla, ma resta sempre "morbida". Diciamo che riesco a gestirne il potere purificante/essiccante: di base la tengo per circa 10-15 minuti, se voglio un effetto più strong la tengo anche 20 minuti. 
Non mi aspettavo mi piacesse così tanto, al punto che sono riuscito ad utilizzarla costantemente anche due volte a settimana.
Gli effetti descritti sul sito sono molteplici:
pulisce, sbianca, rimuovere i punti neri, la pigmentazione e l'acne, lo sporco dai pori e dalla pelle, rimuove i cheratinociti della pelle, migliora l'elasticità della pelle e la luminosità
Diciamo che hanno abbondato, ma posso dirvi che una volta rimossa, la mia pelle è più bella. Non elimina ovviamente i punti neri più ostinati, e non so dirvi l'effetto sull'acne, però immagino sia piacevole per la sua azione sfiammante.
Si sciacqua via facilmente, ancora più facilmente con una spugna.
Secondo me è adatta ad una pelle mista, ma anche a quelle pelli un po' più secche ma che comunque hanno impurità.

HQ Cosmetici Naturali Maschera Purificante Nature

1.95€//15ml// Grande distribuzione

Non so come mai non vi abbia già parlato di queste maschere HQ, visto che non è la prima volta che le acquisto, soprattutto perché, oltre ad essere economiche ad avere un INCI decente, trovo pratica la confezione col tappino richiudibile. Fossero tutte così le confezioni, il mondo sarebbe un posto migliore.
Questa maschera purificante si presenta come una classica maschera all'argilla: una pasta bianchiccia col classico odore argilloso (in questo caso non molto forte). Si stende bene sulla pelle, in maniera omogenea.  
La utilizzo solo sulla zona T, in particolar modo il naso che è la zona più impura. 
Loro dicono che la bustina duri per 3 applicazioni, ma secondo me, anche applicandola su tutto il viso, se ne possono fare pure 5 o 6 visto il sistema di chiusura molto pratico. 
Avendo una consistenza abbastanza sottile si asciuga nel giro di circa 10 minuti, anche qualcosa in meno. Si sciacqua via anche facilmente, semplicemente sciogliendosi. 
Ma veniamo ai risultati.
Sul sito dicono 
pulisce la pelle in profondità, restringe i pori e assorbe gli eccessi di sebo. Particolarmente adatta alle pelli grasse e miste.
Per quanto mi riguarda, sulle zone della mia pelle in cui non ho eccessive impurità o punti neri, come nel caso della mia fronte che è giusto un filo più lucida con qualche poro dilatato, mi piace. La pelle in generale, risulta più omogenea, più liscia e anche un po' più pulita. Quando però questa maschera si scontra letteralmente col mio naso e zone limitrofe, ovvero quei punti con maggiori pori dilatati, maggiori punti neri, secondo me non riesce ad assicurare una pulizia profonda. O per lo meno, sulla mia pelle i punti neri restano tutti più o meno al loro posto. Mi piace che assorba il sebo delicatamente, senza seccare troppo la pelle ma allo stesso tempo non è un effetto matificante che penso possa funzionare su una pelle molto grassa.
Il fatto che non arrossi la pelle è un altro plus, e penso possa andare bene per una pelle che non vuole un'azione urto perché magari ha poche impurità o tende ad essere secca.
Visto il costo l'ho presa diverse volte, anche per alternare alle altre, ma le do giusto una sufficienza, ma questa maschera HQ non mi ha svoltato l'esistenza.

HQ Cosmetici Naturali Maschera viso anti-stress Nature

1.95€//15ml//Grande distribuzione.
Sorella della maschera purificante, questa versione anti-stress ha la consistenza di una crema leggera, fluida di colore bianco. Il profumo è delicato ma erbosetto, quindi potrebbe non piacere, ma non aspettatevi nemmeno nulla di così fastidioso o invasivo.
Si stende abbastanza bene, vista la consistenza. Per rimuoverla basta passare una velina per rimuovere gli eccessi, o sciacquare con acqua tiepida, oppure, come faccio più spesso io, aspettare che venga in buona parte assorbita per poi massaggiare i residui.
Anche qui un prodotto che non mi ha svoltato l'esistenza.
I risultati secondo loro dovrebbero essere
la pelle è più morbida e idratata, il viso più luminoso e fresco.
Su morbidezza e freschezza posso concordare, specie sulla sensazione di fresco che lascia sul viso, molto piacevole, specie d'estate. Noto magari i tratti più distesi, ma stiamo parlando, nel mio caso, di piccoli segni che noto giusto io che sto lì ad osservarmi. Ma per quanto riguarda l'idratazione a mio avviso non ci siamo. La definirei scarsa, cosa che si accentua di più se vado a rimuoverla con l'acqua e se la mia pelle è più secca come in inverno.
Non la ricomprerei, anche se conto di provare quanto prima le versione Rassodante Levigante

Per adesso è tutto per quanto riguarda le maschere viso dell'ultimo periodo.
Vi saluto e ci becchiamo presto!




09 settembre 2016

{Recensioni film}
Mister Chocolat - Io prima di te - Suicide Squad

Settembre si porta dietro qualche pellicola nuova, e direi per fortuna perché questa estate è stata da scazzo cinematografico. Poi qui piove e che vuoi fare?
Ho recuperato qualche film tutto sommato recente ma non c'è stato nulla che mi abbia impressionato tanto da volerlo rivedere.

Mister Chocolat (2016)


Titolo originale: Chocolat
Genere: drammatico, biografico
Durata: 110 minuti
Regia: Roschdy Zem
Uscita in Italia: 07 Aprile 2016
Paese di produzione: Francia

Non so cosa mi avesse spinto a vedere Mister Chocolat, forse il trailer. 
La storia - che non conoscevo - è quella del clown Rafael Padilla/Kanaga/Chocolat, il primo artista nero ad aver calcato i palcoscenici in Francia, ma il film si ispira soltanto alle vicende realmente accadute.


Da quanto ho letto in giro pare che, nonostante gli stereotipi razzisti dell'epoca, non ci fosse così tanta differenza fra chi fosse "vittima e carnefice" negli sketch del duo comico (molto spesso Chocolat, grazie alla sua bravura era in "vantaggio" rispetto a George Footit); inoltre sembra che Rafael Padilla non finì così tanto miseramente i suoi giorni solo perché era uno spaccone a cui piacevano le donne e il lusso come viene mostrato nel film, ma semplicemente si trovò ad avere alterne fortune lavorative una volta che il duo si era diviso e la morte della figlia a causa tubercolosi contribuì a farlo sprofondare nella depressione e nell'alcolismo. Insomma varie cose che sembrano aggiunte nel film giusto per smuovere compassione, nostalgia e tristezza nel pubblico.
Un film che francamente mi ha annoiato a tratti e non mi ha lasciato granché se non la voglia di conoscere di più dei protagonisti e delle loro vicende, visto che non è riuscito nell'intento di colmare alcuni vuoti. Mancano dei veri e propri approfondimenti ad esempio sulle condizioni dei neri dell'epoca, sulla lotta al razzismo che avrebbe reso il film più attuale. I personaggi sono raccontati con superficialità, soprattutto Chocolat, che sembra giusto un povero sciagurato; ne esce meglio Footit che risulta più complesso caratterialmente.
Bravi gli attori, sia Omar Sy (per quanto la sua sia una parte abbastanza piatta) che James Thierrée, piacevole la fotografia e i colori, finale toccante, ma per il resto per me è evitabile. 

Voto 5

***

Io prima di te (2016)



Titolo originale: Me before you
Genere: drammatico
Durata: 110 minuti
Regia: Thea Sharrock
Uscita in Italia: 1 Settembre 2016
Paese di produzione: UK, USA

Non prendetemi per cinico o peggio ma questo Io Prima di te non mi ha fatto commuovere come pare stia succedendo a tutti coloro che l'hanno visto.
L'ho trovato un film ben fatto, scorrevole e per nulla furbino, al contrario di Mister Chocolat, ad esempio. Ma, a parte il finale effettivamente toccante, intenso e in un certo senso inaspettato, (ma comunque non così sorprendente visto che le opzioni erano due), non ha rispettato le mie aspettative.
O avevo aspettative troppo alte.


Non so esattamente se il film ricalchi bene il libro da cui è tratto ma in ogni caso mi baso su quello che ho visto e non su quello che (non) ho letto.
Non ho apprezzato molto il personaggio di Louisa, o meglio, per quanto Emilia Clarke sia bravissima a non riproporre una Daenerys senza parrucca, mi hanno dato fastidio le sue costanti faccette e questa ondulazione delle sopracciglia. Mi aspettavo magari quelle facce con un look un po' meno variopinto per bilanciare i due aspetti, ma così per me è troppo. Anzi, a proposito, come fa una ragazza con difficoltà economiche ad avere tutte quelle scarpe? Un personaggio bizzarro al limite dell'irreale, che alterna momenti di stupidaggine totale, a momenti in cui sembra si svegli, diventando sexy e allo stesso tempo super intellettuale; non manca, come in molti film, la scena (odiatissima!) in cui lei si mette a leggere otto libri in una volta o dove si trasforma in Cenerentola con un abito. Tutto questo mi pare che un po' cozzi con i temi delicati del film. 
Inoltre, per quanto Louisa sia il personaggio principale, non abbiamo un background sulla sua vita. Della sua famiglia, ad esempio, si sa molto poco.
Ho preferito Will che invece ha dimostrato un carattere più articolato, un misto fra cinismo e rabbia ma anche dolcezza, rassegnazione e allo stesso tempo voglia di vivere e molto altro. Anche le sue vicende sono più ricche di avvenimenti, seppur condensati in poco tempo, e son riuscito a cogliere la sua storia in maniera coerente.
Insomma per farla breve l'ho trovato un film televisivo, che non credo meriti così tanto scalpore, non originale nella trama e con dei punti che mi hanno lasciato perplesso. Ha qualcosa di Quasi Amici e Colpa delle stelle (senza però i dialoghi senza senso), non l'ho trovato brutto, ma non mi son serviti i fazzoletti. 


Voto 7

***

Suicide Squad (2016)



Genere: fantascienza, azione
Durata: 123 minuti
Regia: David Ayer
Uscita in Italia: 13 agosto 2016
Paese di produzione: Stati Uniti

Avevo letto tantissime recensioni negative su Suicide Squad, ma tante tante al punto che stavo per non guardarlo. Di mio non sono un fan dei fumetti e ancora meno dei film basati sugli stessi. Ma superate queste remore e visto il film mi son chiesto cosa si aspettasse la gente.
È un film fantascientifico basato su effetti speciali, combattimenti, battute ad hoc, buoni e cattivi che si scontrano per la salvezza del mondo. E quindi, dov'è il problema?



Non credo che qualcuno abbia voluto dare alti intenti socio-psico-filologici a questa pellicola, immagino, e magari il fumetto da cui è tratto non è fra i meglio riusciti,  ma sinceramente Suicide Squad mi è sembrato un film coerente, che ha rispettato le mie aspettative, mi è parso piacevole e nelle sue due ore non mi ha fatto sbadigliare. 
Il cast è ricco, e sono stati tutti abbastanza bravi. La storia, per quanto semplice e a tratti banale, si fa guardare e non mi ha annoiato
Non ho capito bene i confronti fra il Joker di Jared Leto rispetto ai suoi predecessori, e non ho capito perché farli 'sti confronti visto che le sue apparizioni sullo schermo si contano sulle dita di una mano e durano giusto pochi minuti
I dialoghi sono un po' scarni e la colonna sonora sembra quasi vintage alle nuove generazioni; magari se non siete appassionati di fumetti potreste trovare sprecati i soldi del biglietto intero, ma come film che va ad alternarsi ad altre pellicole più profonde e articolate penso possa andare bene.


Voto 6



E con questo vi saluto e vi aspetto ai prossimi tre film.
A presto!





Vi sono piaciuti