24 dicembre 2013

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
lo so, quest'anno sono stati in molti a scriverti che la crisi ci ha ridotti a tarallucci e vino, per chi ce l'ha, ed anche l'originalità scarseggia. Io quando ero ancora un bambino ti ho scritto tante volte e tu vecchiaccio che non sei altro, non mi hai mai considerato, infrangendo ogni mia qualsivoglia speranza di vedere espressi i miei desideri. 
A me che son sempre tanto buono.
A me che nemmeno clicco il pollice verso su Youtube.
A me che non ho ancora venduto l'anima al diavolo pur di potermi rifare il naso e un'addominoplastica.
Insomma, io alla fine ci ho perso le speranze con te e non ti ho scritto più.
E confesso di essere arrivato persino ad augurati le peggio cose, tipo che una renna ti si infilasse lì dove non batte il sole, o che la barba ti prendesse fuoco con la stufetta alogena. Col tempo sono anche arrivato a pensare che fossi solo un vecchio provolone, che pur di molestare donne e bambini, usassi quest'aria dolce e paciosa.
Ma quest'anno no, quest'anno ho voluto darti un'altra possibilità e poi sono stato tanto buono per cui mi pare giusto chiederti un paio di cose.
Ma no, non per me che tutto sommato non me la passo male, ma per altre brave persone sparse per il mondo.
Caro babbino quest'anno porta a Giorgio Mastrota un programma tutto suo, che pure a Natale si struscia con i materassi, magari toglilo a Barbara d'Urso che ne ha almeno due e che ormai ha finito le finte espressioni di stupore e compassione.
Porta una bella protezione solare a Carlo Conti che fra un paio di anni avrà più rughe di uno shar-pei. E, a proposito di cani, fa che Dudù abbia un destino più allegro di leccare i piedi ad un vecchietto per svegliarlo. 
Anche perdersi in tangenziale, sono certo che al confronto lo renderebbe felice.
Caro Klaus, tu che tutto puoi, porta un po' di morigeratezza a Gigi d'Alessio, ed uno struccante ad Anna Tatangelo. E, visto che ci sei, porta un paio di cuffie insonorizzate a tutti i loro fans. 
E se puoi porta due dita di stoffa per gli orli di Mariah Carey, che soffre della sindrome del culo all'aria.
Fa che Brunetta raggiunga l'altezza uomo, non tanto per lui quanto per i giornalisti che a star chini avranno mal di schiena. Non so, portagli il tacco 25 di Lady Gaga, e se proprio ti avanza tempo facci sapere se lei e Christina Aguilera hanno fatto davvero pace o in privato si strapperebbero i denti a vicenda.
Fa in modo che Carla Gozzi smetta di cantare e ritorni a smerdare ragazze meglio vestite di lei. Piuttosto ridalle il programma con Enzo Miccio che prendiamo 2 piccioni con una fava e so da subito che canale evitare. Porta, carissimo San Nicola, una bestemmia sulla bocca di Milly Carlucci, così anche solo per un attimo smetterà di essere fintamente impeccabile come i suoi capelli. Porta un Grammy a Katy Perry che son dai tempi in cui andava in giro a baciare ragazze che lo aspetta, e magari toglilo a Adele, che tanto se non sono commestibili non se ne fa nulla.
Porta due stracci a Rihanna, così almeno smetterà di andare in giro ignuda, e se puoi regala a Miley Cyrus una museruola, così evita di far prendere aria alla lingua...sperando non la usi come un feticcio sessuale.
Caro Papà Natale, avrei ancora molto da chiederti ma so che il tempo stringe e che hai tanto da fare. Non ho desideri da scriverti in questa letterina per i miei cari, per i quali, come dice la réclame, ogni giorno voglio il meglio, ma vorrei un po' di serenità per i miei lettori, stagionati e freschi che siano, che, mischini hanno avuto solo la sfortuna di imbattersi nel mio blog e di voler restare a leggere ogni rigurgito della mia vita.
E se proprio non puoi esprimere i sogni di tutti, fa che almeno possano passare delle bellissime feste, nel miglior modo possibile e con le persone che amano.
Altrimenti verrò io a darti fuoco, iniziando dai peli delle chiappe.
Con affetto,
il tuo sempiternamente adorato Pier.



22 dicembre 2013

Candle(s)
Cosa sono le Yankee Candle e come si usano

Nell'aggiornamento di un po' di giorni fa vi avevo accennato che ormai sono in fissa con le Yankee Candle, e anche se ormai ve le tirano dietro ad ogni passo tipo riso agli sposi, io mica posso non dire la mia.


Confesso che all'inizio ero scettico e mi contorcevo ogni volta che ne sentissi parlare, e attingendo ai miei studi in sociologia, cercavo di capire come mai fossero tanto famose. Ché io mi pensavo fossero una moda tipo le espadrillas e i capelli a spina col gel: facevano schifo ma tutti li volevano. E poi a vedere tutto 'sto stuolo di fringuelle pimpanti, il dubbio che dietro ci sia tanto marketing e tanta azienda, mi era venuto.

Giunti però i primi freddi, mi sono impuntato: dovevo provare queste benedette Yankee Candle, dare loro un'altra chance. Le volevo, le bramavo, le desideravo e dovevo trovarle. E così è stato.
Ma per parlarvene meglio, togliervi qualche curiosità e confrontarmi, mi faccio delle domande e mi do delle risposte. Nnamo Marzù!

  • Cosa sono le Yankee Candle?
Yankee Candle è un marchio US di candele per la profumazione della casa e per auto. Esistono diversi formati, dalle jar grandi, alle medie, fino ai lumini e alle tart da brucia essenze, agli spray, ai diffusori elettrici.




Sono tutte composte da paraffina e aromi naturali. La particolarità sta nella scelta di fragranze, ampia e aggiornata, ad esempio la collezione autunnale e quella per il periodo festivo. Potrebbero essere suddivise in Cibi e Spezie, Festivi, Frutti, Fiori, Freschi, più alcune edizioni speciali, così son tutti contenti e loro vendono candele tutto l'anno.

  • Dove reperirle e quanto costano?
Esistono negozi monomarca Yankee Candle nelle grandi città, come quello che ho visitato a Bologna, ma si possono trovare anche da Coin e in alcuni negozi di articoli per la casa. Ovviamente basta fare una ricerca online per scoprire i rivenditori anche via e-commerce (Amazon ad esempio). Il costo va dai 28 euro per la giare grandi, a 2,19€ per le singole tartine. I prezzi variano a secondo se le reperiate online o in negozio, e comunque nel tempo ci sono stati dei rincari.
Ogni mese due fragranze vengono scelte come fragranze del mese e quindi hanno un 25% di sconto.

  • Come si usano?
Le jar, i sampler e le tea light contengono già lo stoppino per cui possono essere utilizzate direttamente; le tart invece hanno bisogno di un brucia essenze, come quello per gli oli essenziali. Non tutte le profumazioni sono reperibili in tutti formati. 

Il mio brucia essenze: fa il suo dovere.

Il bruciatore è un semplice piattino con sotto uno spazio per poter inserire una candela neutra che possa sciogliere la cera e far diffondere l'aroma. Esistono ovviamente originali, ma li reperite anche nei negozi di articoli per la casa, e i negozi tutto ad un euro, tipo questo che vi ho mostrato su Instagram.

  • Quanto durano? 
La combustione va dalle 150 ore delle jar grandi, alle 6 delle tealight, alle otto delle tart. Ovviamente sono numeri approssimativi. Inoltre, in base alla profumazione, alcune sono più intense e persistenti nell'aria anche dopo averle spente, altre svaniscono più velocemente.

  • Opinioni personali, tips e consigli.
So bene che, come mi avete fatto notare, non costano poco, ma resta uno sfizio del tutto superfluo. Da brava massaia, tuttavia, posso darvi qualche consiglio per non spendere troppo.
Intanto io prediligo le tart, perché costano poco, e basta tagliare e far sciogliere un quarto di cialda per profumare, o anche meno. Questo quarto di cialda profuma per 4 o 5 ore, e spendendo poco posso provare varie profumazioni. Oltretutto, avevo provato la giara grande della Yankee Sicilian Lemon, ma non profumava nemmeno ficcandocisi dentro e dandosi fuoco col moccolo. Cosa che mi confermò anche un'altra ragazza, quindi non è che dici sei tu Pier ad avere la sfiga.

Le tart invece sono quasi tutte intense, ed è per questo che è meglio bruciarne piccoli pezzi, ma soprattutto consiglio di cercare un negozio fisico in modo tale da poterne sentire gli odori di persona.
Queste candele mi hanno dimostrato più che mai quanto i profumi siano soggettivi: se ad altri fanno schifo, a te magari piacciono e viceversa, quindi una descrizione serve a poco, meglio chiedere al proprio naso. Quindi attenzione! Non esistono profumazioni buone o profumazioni pessime, va a gusto.

Bisogna dire che alcune sono piacevoli da tenere accese anche un paio di ore, altre una volta sciolte e emanato l'odore, possono essere troppo intense per cui preferirete spegnerle.
Ma come fare a risparmiare?
Intanto il brucia essenze: ne esistono anche di economici, online o nei negozi a tutto un euro.
Le tea light inodore da accendere sotto si trovano a pochi spiccioli, anche in pacchi da cento. 

Indicativamente tutte le tart possono essere riaccese un paio di volte, ma ovviamente l'odore diventa più debole e per alcune profumazioni varia. Io mi regolo così: la durata di una candelina corrisponde all'incirca alla durata di un quarto di cialda, diciamo 5 ore. Inoltre si capisce a naso: quando la tart non ha più profumo, o sa di cera, ha finito la sua vita e va tolta.
Finito il periodo di profumazione basta mettere il bruciatore in freezer per qualche minuto e la cialda viene via che è una bellezza. Se dovessero restare dei residui di cera basterà accendere "a vuoto" il brucia essenze e pulire i residui con un fazzoletto di carta.
Periodicamente se lo ficcate sotto l'acqua male non gli fa.

Che farsene di tart che non ci soddisfano? Mettetele negli armadi e nei cassetti come le classiche bustine che sanno quasi sempre tristemente di lavanda.
Cosa fare con i fondi delle tea light usate per sciogliere le tart? Le ricicliamo per fare delle decorazioni natalizie.

E questo è quanto riguardo le linee generali sulle Yankee Candle. Se volete saperne di più vi lascio gli altri post con le mie opinioni sulle singole profumazioni.
Qui invece rispondo ad altre domande "indirette" su questo e altri brand.

Voi le conoscevate? Le usate? Avete consigli da darmi?

Intanto vi mando un bacio, e vi auguro buona domenica!



19 dicembre 2013

#backtoseries chapter 2

Sebbene sappia che vi siete scordati di me volevo farvi notare che non ho fatto ancora ciaociao con la manina a questa terra. 
Sono stato solo impegnatissimo lasciando che si accumulassero polvere e fuliggine fra queste pagine. 
Ma ora sono tornato e di cosa parliamo? Di serie tv, unica delizia in un periodo di #maiunagioia.
E quindi colgo al balzo la pausa festiva che ha stoppato la programmazione, per fare un po' il punto della situazione.
Ci eravamo lasciati l'ultima volta con l'attesa per il ritorno delle nuove stagioni, e adesso non solo sono tornate, ma sono anche belle che proseguite. Quindi vediamo come butta un po' l'andazzo, che l'età avanza e non ci capisco più un qualcosa che fa rima con andazzo.
Vi preannuncio che sicuramente ci saranno briciole di spoiler, quindi se non seguite questa o quella serie e avete intenzione di iniziare, non leggete. O fate come volete ma poi non lamentatevi.

Revenge

Revenge, che resta sicuramente fra le mie preferite, ci ha lasciati per tornare il 5 Gennaio, ma il bilancio per queste prime 10 puntate è più che positivo. Finalmente se semo tolti di mezzo quella chiavica dell' Americon Inititative che non faceva altro che creare confusione in una storia già abbastanza contorta. E pure la nostra cara Emilia ha finalmente deciso di porre fine agli interventi chirurgici di Victoria Grayson e incastrarla in quella che sarà la chiusa del suo piano perfetto, per poi sparire per sempre al fianco del suo gnocchissimo Aiden. 
Sembra quasi che l'arco temporale che ha coinvolto la seconda stagione sia stata una parentesi e anche i personaggi stessi hanno ripreso il loro ruolo principale. Non so se quello sia stato un tentativo ( per me mal riuscito) di allungare la storia e garantire longevità al telefilm, fatto sta che questa nuova stagione è più scorrevole della seconda, non si incaglia in vicende o personaggi inutili. Un esempio? Patrick, il figlio dal sapore di corna di Vittoria. E' arrivato e in un paio di puntate ce lo siamo liquidati, non avendo in effetti alcun ruolo portate nella vicenda. Rispunta però nella decima puntata, la quale si è dimostrata un poco poco forzata ma sicuramente ha aperto uno squarcio con tantissime incognite per il futuro.
Aspettiamo quindi il ritorno e speriamo bene.
The Vampire Diaries

Sono un po' incerto su questa quinta stagione di TVD. L'aspetto positivo è sicuramente aver eliminato Silas, il quale stava iniziando a crearmi seri fastidi, ma per il resto la storia non brilla per originalità. Un dottore che sperimenta sui vampiri, mi perculate per caso?! Non mi convince, e il fatto di essere arrivati alla decima puntata senza esserselo tolti definitivamente di mezzo non mi fa ben sperare. Altra nota positiva sicuramente è stata la presenza di Catherine che fa letteralmente risvegliare i morti. Ho paura, vista l'ultima puntata, che ritorni preponderante il triangolo Elena, Diiiimon e Daffy Duck. Che la magia del Natale ce ne scansi e liberi. Il 23 gennaio sapremo la verità.

The Originals


The Originals si è dimostrato sicuramente un buon prequel, come mi aspettavo. Sia chiaro, non è un telefilm epico, anzi. E' iniziato bene ( salvo la primissima puntata, che sembrava una serie di vecchie scene unite con Power Point), con molta grinta, ma poi si è perso un po' nel racconto. Si gira sugli scleri di Klaus, sulla lupotta e la pagnotta che ha in grembo, sull'affetto sempre più forte fra Elijah e Hayley, ma bisogna andare oltre. La parte più interessante è forse il fatto che, pur nascendo come una serie fantasy, a mettere in moto la narrazione sono soprattutto sentimenti umani, e tutto quello che riguarda propriamente i vampiri e i licantropi sembra quasi un contorno, molto più che nel su citato TVD. La decima puntata va in onda il 14 gennaio.

Pretty Little Liars

Piccole, carine e tanto tanto zoccole. Finalmente questa benedetta storia infinita si è mossa. Cantiamo salmi di gioia! 
Parlo della puntata di Halloween. Alison è viva, Ezra è pazzo e Hanna porta le corna meglio di una Birkin .
Cosa può esserci di meglio?
Scherzi a parte, freme l'attesa per il 7 gennaio, considerando che abbiamo dovuto attendere quattro stagioni per avere un risvolto sensato a questa serie, che ha regalato al mondo del trash delle perle che non se ne vedevano così dagli anni '80. In teoria ci aspettano ancora 10 puntate e alla fine della stagione dovremmo finalmente avere delle risposte a domande che ormai non ci fanno dormire la notte. 
Ad esempio? 
Hanna è bionda naturale, o è semplicemente inetta?

Ravenswood
E la fascia di peggior prologo della storia va a Ravenswood per avermi fatto cadere così tante volte le palle che ormai le ho appese all'albero di Natale. 
Io non so davvero dove partire. 
Allora, intanto una storia senza capo né coda, che non capisci se sia un telefilm o un programma di Raitre tipo Storie Maledette o Elisir. Cinque puntate, metà stagione, e a parte qualche scena da ansia non si è visto altro. Attori inconsistenti, scarsi a recitare, uno su tutti lo zio becchino, che sembra più il conte Dracula. Ed è inutile che continuate a sbracciarvi e a dire che Ravenswood è un'altra serie rispetto a PLL, perchè anche se Pretty Little Liars non è certo il telefilm più tranquillo e sensato della tv, tutta questa roba di morti e fantasmi non ci azzecca una mazza e intanto Caleb continua a chiamare Hanna, le altre tre sciamannone continuano a fare le pendolari fra Ravenswood e Rosewood, e prima o poi dovrà uscire tutto allo scoperto. Anche qui ci si rivede il 7 gennaio.
E una seconda stagione?


American Horror Story: Coven


Piccola delusione anche per la serie horror più a amata d'America (???). So che i pareri sono sempre contrastanti quando si parla di AHS, ma trovo che questa terza stagione non abbia funzionato come si deve. Troppo lenta, poco incisiva, poco horror ma più splatter. L'ultima puntata almeno ha ripreso il filo del discorso, ma resta in ogni caso una storia un po' monca. Una guerra fra streghe mai effettivamente combattuta, una congrega che quasi quasi nemmeno si capisce da chi sia formata, rivalità che vengono sotterrate e messe da parte con facilità estrema, Jessica Lange troppo protagonista ancora una volta. L'incompiutezza forse di voler mettere dentro troppe cose senza cadere in un prodotto banale e commerciale. Ultime due puntate l'8 e il 15 gennaio.

Devious Maids


Scoperta recentissima grazie ad un suggerimento, ed ha da subito scalato la mia personalissima classifica (???) delle serie preferite. In pratica è la storia di 5 domestiche di origini latine che si ritrovano in mezzo ad un caso di omicidio. Non pensate a roba drammatica, anzi, è molto divertente e scorre che è una meraviglia. Inoltre accanto alle loro vicende si toccano anche tematiche importanti come quella dell'immigrazione, della famiglia, delle diversità culturali, dell'amore e altro ancora. Chiaramente è ispirato a Desperate Housewives, serie che, grazie alla splendida gestione della programmazione Rai, non ho mai finito di vedere e che poi non ho ripreso, ma mantiene la sua originalità. Una prima stagione è finita non senza colpi di scena, adesso aspettiamo la seconda.


E questo è quanto miei carissimi. Spero di poter essere più presente durante queste feste e anche dopo, gestendomi al meglio i tempi. Intanto fatemi sapere se seguite qualcuna di queste serie, cosa ne pensate o se ne avete da suggerire.


07 dicembre 2013

{Aggiornamento #18} Due Natali e non sentirli.

L'alberone illuminato.
Datemi due sberle! Siamo già a Dicembre? 
E pensare che due mesi fa mi auto correggevo ogni qual volta dicessi che l'anno era agli sgoccioli! E invece adesso vi scrivo ascoltando Christmas in Rockefeller Center.
L'avete mai visto? 
In pratica mettono 'sti cantanti americani a cantare al freddo e al gelo di New York, come i più disperati dei barboni ( solo che questi li pagano, e ai barboni calci in culo) e poi illuminano a giorno l'alberone di Natale.
"Lo voglio lungo così...l'albero."
Quest'anno c'erano, fra gli altri, Leona Lewis, che manco è americana, Ariana Grande a cui si saranno gelate anche le doppie punte, Kelly Clarckson che con tutta la pagnotta in forno è stata grintosa e vociata.
"Salutatemi i pandori."
E ovviamente non poteva mancare Mariah Carey poppe al vento, che a Natale non può mancare come il pandoro, il torrone e un regalo di merda.
Bòn.
Ma voi come state belli de' casa?
Io credo che presto avrò più reumatismi di un 80 enne veneziano.
Qui non ha smesso di piovere da quasi due settimane, con giusto qualche piccola mezz'ora di tregua, quando va bene.
Fortuna che gli ultimi giorni è tornato un clima più vivibile.
Che non so voi ma io sono il classico caso umano che ama il freddo ma appena prende due gocce di acqua mi becco un raffreddore, hai voglia a bere spremute d'arancia e vestirmi a cipolla.
Che poi qui in Sicilia il periodo degli strati non è nemmeno arrivato.
Siam passati da scuoiami sento caldo, a naufragar m'è dolce in questa eruzione etnea.
Letteralmente.
Mi spiace essere stato assente così tanto tempo, ma fra esami e piccoli lavoretti, per adesso di tempo ce n'è poco da trascorrere spensieratamente.
Sì, lavoretti, nulla di trascendentale, ho aiutato per un paio di siti, in particolare il mio uomo col suo sito professionale.
Nemmeno l'albero ho ancora fatto, che quest'anno con la scusa che voglio cambiar colori me la sto prendendo comoda. 
Allora, c'è una cronistoria considerevole riguardo gli alberi di Natale che hanno attraversato casa mia. 
In origine fu un abete vero, di quelli che però ogni anno mettono una nuova cerchia di rami; indi per cui, ad un certo punto, non entrò nemmeno più in casa.
Ora questo albero è piantato nel terreno dietro casa mia, ed è alto 3 piani.
Seguì un altro piccolo pino, tuttavia quando mia madre si ruppe ampiamente le ovaie di spazzare aghi secchi ogni giorno, passammo ad uno di quelli sintetici.
Il mio è più bello.
Ma uno di quelli brutti, che già appena tolto dalla scatola sembrava una scopa vecchia. Ovviamente passarono gli anni e quest'albero si fece sempre più brutto. Mi dovetti mettere a camurria, come siamo soliti dire in Sicilia, affinché non tenessimo in salotto una roba più simile ad un cactus secco che ad un addobbo natalizio.
Trovato l'albero nuovo, si pose il problema delle decorazioni. Devo confessare che mia madre ha la mania per l'addobbo selvaggio. 
Lei infatti era solita usare un arcobaleno di colori, dal fucsia rossetto di Platinette al verde dissenteria.
Prese le redini della questione, ho saggiamente circoscritto il colore della palla a due: il classico rosso e oro.
Tuttavia la mia volubilità ha voluto che quest'anno questi colori mi stiano sulle palle.
E ancora non ho deciso se optare per un freddo bianco e argento, ma col pericolo shabby chic dietro l'angolo, o verso un più caldo bianco e argento.
Si apra il televoto.
Queste sì che sono le decisioni importanti.
Ma quanto è bello questo periodo in fin dei conti?
Il freddo, la neve, il tepore in casa, le cioccolate calde, i calzettoni sopra il pigiama, le mani fredde e screpolate, le labbra che ve lo dico a fare, l'umidità, le pozzanghere, i riscaldamenti impostati su "Agosto" dei negozi.
Io amo l'inverno.
Oltretutto, che ve lo dico a fare, cambia la stagione e mi cambia la fissazione. Questo periodo ho il pallino delle Yankee Candle
Penso che tutti sappiate cosa siano, visto che pare siano il prezzemolo di internet, che te le ritrovi ovunque. 
Ma danno tanta soddisfazione eh. 
Io ero parecchio scettico, che l'addizione candele plus moda non mi garba. Poi mi è venuto il pallino dell'atmosfera, del profumo in casa, della luce avvolgente del lumino.
Quindi ricerchina in rete e trovo subito dove acquistarle.
Due giorni e le compro. 
Le provo e me ne innamoro.
Fin'ora ho provato solo le tart di Clean Cotton e Honey & Spice.



Non pubblico le mie che ho già fatto a pezzi



Buone e consigliate entrambe, ma poi si va a gusto personale. Io ad esempio voglio prenderle tutte.
Oggi ho comprato anche Baby Powder, Vanilla Lime e Blackcoconut.
Comunque se volete più delucidazioni ve ne parlo in un post a parte.
Altra fissazione è un programma Realtime, che secondo me sono come il junkfood: creano assuefazione, basta che assaggi una volta. 
Questa volta mi riferisco a Shopping Night Home Edition.
Dimenticate quei due pennelloni di Carla Gozzi e Enzo Miccio. A presentare sono Paola
Marella, il suo ciuffo bianco che ha vita propria, e Max Viola, un arredatore romano mai visto né sentito ma con quel filo di passivo-aggressività che non guasta. In pratica i concorrenti, rinchiusi in una snobbish version di IKEA, devono arredare una stanza, partendo dal colore delle pareti, fino ai complementi d' arredo e decorazioni varie. Io ovviamente mica lo vedo il giovedì alle 23 in tv. Me lo recupero sul sito di Realtime e tanti saluti. Non so tuttavia se al momento siano in pausa e se riprenderanno dopo le feste.
A proposito di riprendere, non vi ho più aggiornato sul livello dei miei chili, che per fortuna non ho ripreso. La questione però si dimostra sempre più ardua di quanto pensassi perché con le feste alle porte, il pericolo di arrivare a Gennaio con una panza da rimbalzo è latente e tangibile. Quindi mi tocca far gli straordinari sullo stepper e non guardare al pacco di patatine da un chilo ( sì, esistono davvero) che ho tweettato.
E nulla miei cari, lo so che sono un mucchio di cianfrusaglie messe a caso, ma ho voluto lasciare alla fine la cosa più importante. 
Questo blog oggi compie due anni di vita, e questo mi mette una certa allegria e piacere visto che per me portare avanti un hobby per ben 731 giorni è un record da stamparci le magliette. 
Lo so che non scrivo più con la frequenza degli inizi, ma le idee non mi mancano e non smetterò di scrivere e spero mi seguirete ancora, in qualsiasi direzione ( più o meno) io vada. Anzi, come sempre, qualsiasi idea o richiesta voi abbiate sono qui, pronto ad ascoltare.
Vi ringrazio per la compagnia, il supporto e l'approvazione e ringrazio soprattutto per le splendide persone che fra voi si nascondono e che ho scovato o hanno scovato me. Questo spazio mi ha portato fortuna, mi ha portato l'Amore, mi ha portato belle esperienze, alcune già conosciute, altre del tutto nuove e cosa non meno importante, mi ha spinto verso un nuovo livello di conoscenza di me stesso.
Spero di continuare così, di aggiungere sempre più qualche tassello di me a Pier(ef)fect, che sia stupido o più profondo poco importa, e spero voi continuate ad esserci in modo che, magari fra 10 anni, io possa dirvi ancora 

Grazie 


Vi sono piaciuti