28 ottobre 2013

{Aggiornamento #17}
Ciccia, addictions, e raccomandazioni.

Buongiorno mondo.

Buon inizio settimana.
Sono contento che finalmente ho trovato modo, tempo e ispirazione per scrivere a casaccio tutto ciò che mi è frullato per la mente negli ultimi tempi, istinti omicidi forse a parte.
No, l'Etna non ci ha ancora inghiottiti, che più a fondo di così tanto non possiamo andare. E in Trinacria splende ancora il sole che pare Giugno, e no, non è bello, ma la vita prosegue come sempre.
Che poi anche col caldo non abbiamo cimici, mentre so che voi genti del nord siete invasi financo le mutande, salvo coloro che una cimice ce l'hanno da una vita dentro la mutanda.
E a proposito di cimici attenti a quel che dite al telefono che ci spiano tutti. 
Che poi immagino lo sfrantonamento di maroni a sentire certe conversazioni. 
Che poi non c'è bisogno nemmeno di spiare, basta prendere un bus o un tram e stai certo che il 75 % dei passeggeri urla al telefono facendo sentire agli astanti di tutto un po', da cosa ha mangiato per colazione, a quanto è durato al letto con l'amante.
Ma questo è il mio blog e quindi veniamo a me.
E sinceramente non è stato un periodo serenissimo, ma c'è chi sta peggio.
Son passato dall'essere la regina del focolare, che si sbatte a destra e a manca fra cucina e panni stesi, a l'influenzato con lancinanti dolori alle ossa, che i reumatismi sembrano un massaggio shiatsu a confronto.
E ancora non sto benissimo, fra disturbi vari, ma siccome non siamo in fila alla posta, lascio perdere dal parlarvi del mio quadro clinico.
Metto però una mia diapositiva.


Comunque un periodo di non tranquillità anche mentale, ché l'idea di voler dare una slavina di esami, un fidanzato lontano e incasinato, casa mia silenziosa come Maranello nel giorno del Gran Premio, non so mica una passeggiata.
E la conseguenza è stata che ho aggiornato il blog a uso albero di Natale: una volta l'anno.
Vorrei scrivere tante cose, appunto qui e lì, ma poi nessun sviluppo. E' come se non riuscissi a rimanere abbastanza a lungo nella mia mente da potermi concentrare sui miei pensieri.
Allo stesso tempo però, in questo caos, ho costruito un certo vuoto intorno. Non in senso negativo, anzi l'ho proprio voluto per certi versi. 
Oltre ad aver tagliato dei rami ormai secchi da un punto di vista relazionale, su cui non mi addentro adesso o arriviamo alla prossima ora legale, diciamo che ne ho proprio bisogno.

Chi frequenta casa mia sa che ritagliarsi degli spazi per sé è opera ardua. Non che ci lanciamo i piatti contro, però diciamo che non ci facciamo mancare nulla. Ci vogliamo bene, ma come tutte le famiglie gli alti e bassi sono come il pane a tavola.

Ma comunque parliamo di cose più leggere.
Periodo di addictions miei cari. Tipo che qualsiasi cosa provassi, vedessi, assaggiassi, avrei voluto sposarla.
Intanto cibescamente goderecce. 
Tipo che spesso e volentieri ho ravanavo in confezioni di Milka Caramello e Nocciole intere, Milka Oro Ciok e Milka Tuc.

Quest'ultima poi per me è un angolo di paradiso perché amo l'accostamento dolce- salato. 
Ed è lì che ti frega la ciccia, perché escludessi almeno una delle due cose sarei a cavallo. E invece no, io alterno e accosto. Come se fossi alla guida delle mie maniglie dell'amore.
No, il signor Milka non mi paga, se ve lo steste chiedendo. Ma magari lo facesse, e invece. 
Tutto questo per dirvi che io e la dieta abbiamo divorziato.
Lei mi ha fatto ciao ciao con la manina, e io le ho chiesto gli alimenti.
E se vede.
Il problema non è poi tanto la quantità, ma proprio la scelta dei cibi, più scombinati di una frase di Luca Giurato.
Ma prometto qui solennemente di fronte al popolo di internet di essere più costante e attento e di stringere la cinghia in tutti i sensi. Anche perché o mi ammazza l'Etna, o mi ammazza la colite.
E' bello che un blogger vi parli dei suoi problemi intestinali, vero?!
Immagino non vedeste l'ora, mattina e sera a chiedervi quanto io stia sulla tazza.
E' che devo bilanciare l'eleganza che aleggia nella rete visto che si è battezzato il principe George e ci stanno trasmettendo le foto ovunque.
Manca solo che Antonella Clerici si faccia fare un grembiule con Kate e Williams sulle tette e il bimbo in mezzo, tipo sacra famiglia. 
Che poi, povero bambino. Vestirlo da bambola di ceramica non avrà incoraggiato la sua autostima. Non lamentatevi quando poi vi cresce un altro Harry.
E direi che basta così.

Altra fissazione è Devious Maids, un telefilm. 



Non basta averne uno per ogni giorno della settimana, io faccio anche gli straordinari, però una roba un po' più leggera mi mancava. E questo è molto simpatico.

Ve ne parlo meglio magari in un post apposito, visto che vi avevo annunciato un po' le mie attese "seriose" e volevo fare un po' il punto della situazione. Comunque DM segue un po' le orme di Desperate Housewives, serie che io abbandonai causa continui spostamenti di orario in tv, in cui però le protagoniste sono delle domestiche di origine latina. Ognuna di esse ha una storia a sé ma c'è una trama di fondo che le unisce. Ed è diventato una vera droga; purtroppo le puntate in italiano sono ancora in messa in onda. Vi aggiorno meglio se magari cambio idea.

Comunque volevo un attimo aprire una beauty parentesi che chiameremo
Fatte bello che domani magari te svegli freddo
tanto per evitarvi spese inutili e dare utilità sociale a questo post.
Se mi seguite su Twitter avevo postato la foto di questo deodorante Viviverde e questo burrocacao La Saponaria.

Ecco, se ve li trovaste davanti, voi amanti del bio, non comprateli, sentite a me.
Il deodorante mi fa puzzare, e io in tutta sincerità non puzzo nemmeno dopo 5 rampe di scale di corsa ad agosto. Il burrocacao invece è grumoso da paura, quindi gratta, e idrata poco, che io vorrei proprio vedere come potrei usarlo d'inverno quando mi si creano delle fughe sulle labbra.
Oltretutto il packaging è un attimino farlocco. Bòn, io vi ho avvertiti.

Per il resto nulla miei cari. Si prospetta un periodo un po' pieno e di piccoli passi in avanti.
Lavoricchierò e devo intensificare lo studio e spero di prendermi un po' più cura di me perchè a volte mi rendo conto di trascurarmi non poco. 
Però ho anche intenzione di essere più presente qui e di concludere la nuova grafica che sto preparando.
Voi invece che mi raccontate?
Sapete cosa mi piacerebbe se non vi scoccia?! Che mi linkaste nei commenti i vostri post che magari ho perso negli ultimi periodi, così non solo recupero io, ma chi vuole può passare da voi.
Intanto vi mando un bacio.

A presto.





20 ottobre 2013

XoXo Pier(ef)fect

Buongiorno!
Piccolo post giusto per annunciarvi che la terra non mi ha ancora inghiottito.
Mi rendo conto solo adesso che è trascorsa una settimana dall'ultimo mio post ed ho perso molti dei vostri. Ma pare che un po' di pioggia e vento bastino ad abbattere gli impianti Telecom, manco fosse passato il ciclone Manuel.
Tre giorni dopo abbiamo avuto sistemato internet e telefono. 
     Mi autocito. 
Mi chiedo sempre perchè non sono solito scrivere qualche post da lasciare nei momenti di emergenza, ma proprio non mi riesce di essere un tantino ligio.
Ma per il resto, mica son rimasto qui a fissare il led che non smetteva di lampeggiare.
No, mi sono dato da fare e sto creando un nuovo header per questo tugurio. Ovviamente cambierà anche un po' la struttura, fermo restando che il leitmotiv resterà un po' questo baroccheggiamento frufru.
Ci sto lavorando e manca poco e spero che le aspettative non si scontrino con una fattualità che lascia a desiderare.
In parole povere, speriamo non venga una cagata.
Intanto ascolto il nuovo album di Katy Perry, Prism
Carino, ma nulla di epico.
E basta direi, per adesso.
Vi racconterò un po' meglio gli ultimi tempi magari in un post aggiornamento.
Intanto vado a colmare il mio down morale affogando in un lauto pranzo domenicale. 
Vi bacio tutti e ci sentiamo presto.
Buona domenica!




13 ottobre 2013

Il viaggio - Maristella Bocciero

Sono un po' restio a fare recensioni di scritti di ogni tipo.
Semplicemente perché non ne ho le competenze.
E senza contare che se chi mi legge facesse altrettanto, verrei miseramente abbattuto tipo terrorista.
Poi però Maris mi ha fatto leggere il suo racconto, ed essendo un'amica mi son sentito più a mio agio nel poter dire ciò che penso.

Il viaggio



Maris ci conduce trasversalmente attraverso le emozioni di Nadia, una giovane donna la cui serenità presente è stata messa in crisi da un evento particolare.
Infatti la cugina Nicoletta, alla quale Nadia è legata in maniera speciale fin dall'infanzia, deve sottoporsi ad una delicata operazione.
La protagonista non esita un istante, e appena viene a conoscenza della situazione, salta su un treno che la riporterà nella terra natia. Un viaggio che spingerà la sua memoria in posti del passato, in momenti della vita che hanno segnato i suoi ricordi, che si susseguono come le immagini che scorrono sul finestrino di un treno in velocità.
Dall'infanzia all'adolescenza, fino all'attuale, un flusso continuo che finisce per coinvolgerci ed emozionarci, anche perchè i ricordi di Nadia sono forse un po' simili ai nostri ricordi.

Maristella si è messa alla prova per la prima volta creando un racconto, fluido, coinvolgente, e leggero ma non per questo privo di spunti di riflessione e con momenti di vera emotività.
Personalmente credo che possa essere anche un buon prologo per un proseguo, magari per un intero romanzo. Oltretutto già nel racconto ci sono parti che si prestano ad essere sviluppate e che potrebbero farci affezionare ancora di più al personaggio di Nadia. 
Il racconto si divide in base ai diversi ricordi, effetto voluto, ma avrei preferito che i ricordi si intrecciassero e fondessero ancora di più, diventando un flusso costante.

Considerazioni personali a parte, questo comunque è solo un dei primi passi di Maris, a cui auguro un lungo cammino su questa strada. Sono felice che abbia avuto il coraggio di esporsi ai riflettori che purtroppo o per fortuna non sono sempre positivi, perchè ne vale la pena visti i risultati.
E ringrazio Maris per avermi consentito di trascorrere questa piacevole oretta a leggere il suo racconto. 
Ti auguro - visto che so che leggi - di assorbire tutto quanto dalla vita, e di continuare a crescere e scrivere e migliorarti. Prendi il meglio da tutto, fallo tuo, e continua a pubblicare i tuoi racconti e a metterti in gioco se è questo il percorso che vuoi intraprendere, che magari un giorno arriverà qualche bella soddisfazione. 
Un abbraccio.
Potete trovare altre info de Il viaggio di Maristella cliccando qui.



07 ottobre 2013

Nabikino d'oro + Coccole di mela

Buongiorno e buona settimana miei cari!
Post di ringraziamenti e di chiacchiere, oggi, ma non mi trattengo troppo.
Sono in ritardo ma se non facevo così non so proprio come avrei fatto.
Dovete sapere che conosco una marea di trashate e la Poraccitudine ne è un esempio. 
Questa mia abilità, utile come un calzino spaiato, mi ha aiutato a vincere il Nabikino d'Oro, premio indetto dalla cara Nabiki per chi riesce a trovare la peggio trashata del periodo.

Io ho puntato sull'inossidabile e impareggiabile orrore e mestizia provocato dalla versione siciliana di Stranamore, ed in particolare dalla puntata con Maria e Caterina, che saluto che tanto mi leggono.
E quindi la ringrazio, sono lieto di essere approdato sul suo blog perchè mi piace e posso finalmente tirarmela da qui a Natale, e sentirmi figo manco un tronista alla prima ospitata in discoteca.

Altra cosa carina di cui sono stato omaggiato, anche se non è esattamente un premio quanto più un pensiero, è il tag Coccole di mela. E per questo devo ringraziare La Pulce.


Il tag consiste in:
  • parlare dei propri ricordi associati alle torte di mele
  • condividere la propria ricetta preferita (se si desidera)
  • nominare altri 5 bloggers
Personalmente non ho molti ricordi riguardo alla torta di mele, essenzialmente perchè non è uno dei dolci abituali in casa. 
Posso dire che anzi rappresenti l'eccezionalità. Credo tutto dipenda dal fatto che tendiamo ad usare la frutta che coltiviamo, e quindi è più probabile che fosse una crostata di fragole o uva a raggiungere le nostre panze tavole.
Ma che ve lo dico a fare, anche la torta di mele era più che gradita.
La mia ricetta indi per cui non si baserà su antiche leggende e racconti tramandati di generazione in generazione tipo segreto di Fatima.
E' più una roba alla Benedetta Parodi.

Gli ingredienti
  • 1 rotolo di pasta sfoglia ( o brisè)
  • 3 mele ( o anche 2 se non sono troppo piccole)
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 1 pizzico di cannella
  • 1 cucchiaio di marmellata a piacimento
Sbucciate le mele e tagliatele a fettine. Scaraventateci sopra lo zucchero di canna e la cannella q.b.. 
Lasciate un po' a macerare, mentre bevete due bei bicchieroni d'acqua che male non fa mai. 
Stendete la pasta sfoglia ( o brisè) in una teglia non troppo grande e fra poco vi spiego perchè. Bucherellate un po' con una forchetta la pasta e spalmate un sottile, sì, ho detto sottile, strato di marmellata. Disponete le fette di mela come preferite in base alla vostra passione per l'ordine. Ripiegate i bordi eventualmente rimasti verso l'interno e decorate a mo' di fata turchina con un po' di zucchero di canna.
Infornate per 15 minuti a 180° e eccovi la torta di mele.
Facile, buona e veloce.

Ora vorrei sapere un po' i vostri ricordi riguardo la torta di mele ma soprattutto quelli di 
Rory
Maris
Mareva
Kate 
Betty

A presto, e grazie! 

Vi sono piaciuti