I migliori prodotti di Novembre (e perché non c’è nemmeno un flop)

Se serie tv e film mi hanno deluso a profusione, sono stato molto più fortunato sul versante beauty, dove nel corso di Novembre, non ho incontrato nemmeno un flop da segnalarvi in questo riassuntone del mese. Certo ci sono stati dei prodotti "normali", che magari non mi hanno svoltato le routine, ma comunque non c'è stato quel qualcosa di cui posso lamentarmi. 

A riprova di ciò ho aperto Novembre con una lista di vari prodotti che sono stati validi, ma qui, per dovere di sintesi, vi nomino il Baby Got Bronze Liquid Bronzer di Essence.

Si tratta di un prodotto in crema per il contouring, che ho scelto nella tonalità 10 Sweet Shadow perché è abbastanza chiaro e freddo per il mio incarnato. Ad avermi colpito nel Liquid Bronze Essence è stata la facilità di utilizzo e il risultato naturale che ottengo, ovviamente sempre col plus del prezzo piccolissimo del brand. Non sono diventato un mago del make up, ma sicuramente sto imparando a creare a dare più dimensione al viso. Qui la recensione completa. 

Una promozione piena la merita anche il 20% Vitamin C Serum di Revox B77.

Un prodotto poco noto forse, ma che merita molta più attenzione: è composto dal 20% di vitamina C pura, quindi acido ascorbico, ma ha anche altri attivi validi, la texture è liquida, gradevole e idratante. Su di me questo siero viso Revox non è stato aggressivo, ma ovviamente dipende dalla soggettiva tolleranza all'attivo, ed è stato facile da inserire nella routine. Tutti i dettagli qui. 

Resto in zona viso con altri promossi, a cominciare dalla Bio Collagen-Real Deep Mask del brand coreano Biodance.

Queste maschere viso in hydrogel, a base di collagene sono state virali sul web per l'effetto glow che dovrebbero dare. A me invece le Collagen Mask Biodance hanno colpito per l'alto potere idratante e per la capacità di lasciare la pelle compatta e praticamente levigata. La sua recensione completa è qui. 

Se non l'avere vista, dovete recuperare anche la recensione del SEOUL 1988 Serum Retinal Liposome 2% + Black Ginseng di K-Secret.

Un altro prodotto coreano che mi ha colpito per la formulazione, visto che è ricco di sostanze anti age, inclusa appunto la retinaldeide, ma ha anche una bella consistenza, facile da incorporare nella routine. Non l'ho trovato un siero aggressivo, ma sicuramente il Seoul 1988 Serum è adatto a chi ha un minimo di esperienza con i retinoidi. Il costo super accessibile è un altro plus, quindi se volete saperne di più vi aspetto qui.
Spoiler: vi devo parlare anche del contorno occhi della linea. 

Faccio un passo indietro e torno in Italia, con una maschera viso che mi è piaciuta molto, ovvero la Organic Gold Clay Mask di Optima Naturals.

Se avere una pelle mista, magari con qualche spot lasciato in regalo da sporadici brufoletti, allora può essere la maschera adatta a voi. In generale la Gold Clay Mask è un buon trattamento riequilibrante, che aiuta a rendere l'incarnato più bello ed omogeneo ed è anche piacevole da usare perché non diventa mai estremamente secca e tirante. Qui la review completa. 

Per quanto riguarda invece la cura del corpo, promuovo a pieni voti le eau de toilette Parfum de Voyage di Compagnia delle Indie, ed in particolare la 40 Tabacco e Incenso.

Ho scelto tre fragranze della linea che secondo me sono più adatte per l'autunno, completando il percorso olfattivo che mi ero messo in testa di fare per scoprire al meglio la linea Parfum de Voyage. Tutte e tre le profumazioni sono state ottime, ma la 40 è forse la più sofisticata, la più intensa, misteriosa e vibrante, pur restando portabile ed ha anche una buona resistenza. Potete scoprirla meglio qui. 

Termino questa carrellata delle scoperte di Novembre con i prodotti promossi per la cura dei capelli, a cominciare della linea, molto interessante, Ultra Perfect Hair Bonding Peptide 132 di COSRX, ed in particolar modo dello shampoo.

Questa gamma nasce per ristrutturare e proteggere la fibra del capello, specie se questo è secco o danneggiato da agenti esterni, attraverso tutte le sostanze che vi ho raccontato in dettaglio nella recensione. Tutta la linea ovviamente funziona meglio se utilizzata in sinergia, ma vi nomino lo Shampoo Ultra Perfect Hair Bonding Cosrx perché segue di più le mie abitudini visto che non contiene siliconi, infatti l'ho utilizzato anche insieme ad altri balsami o maschere, per comunque beneficiare dei suoi attivi, senza appesantire i miei capelli.

A proposito della cura dei capelli, ho promosso, fra le ultime recensioni di Novembre, anche l'Olio di Rosmarino per Capelli di Aesthete. 

Aesthete è un brand italiano di cosmesi con prezzi accessibili e che sceglie ingredienti mirati, infatti vorrei approfondirlo, e il loro olio di rosmarino mi aveva colpito perché mi sembrava una formulazione ricca e nutriente, con un twist rinforzante. E non mi sono sbagliato perché va in effetti a condizionare il capello, rendendolo più morbido e disciplinato, senza però appesantire. Ne avevo parlato qui insieme ad altri prodotti promossi. 


 Quali sono stati i vostri promossi e bocciati di questo Novembre?




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Serie TV e Film di Novembre 2025: tante delusioni, poche promozioni

Mi dicono dalla regia che anche Novembre ci sta lasciando e quindi arriva il momento di fare un piccolo recap per vedere cosa portarci dietro e cosa invece lasciare andare con la fine del mese.

Proprio riguardando alle mie recensioni mi sono reso conto di essere stato spesso lamentoso, soprattutto sui film che ho visto. Mi è sembrato infatti che tutto sia stato al di sotto alle mie aspettative, ed alcuni titoli mi hanno deluso a 360 gradi.

Il primo che mi viene in mente, direi il più problematico, è sicuramente Material Love, di Celine Song con Pedro Pascal, Chris Evans e Dakota Johnson. 


Mi aspettavo una commedia romantica intelligente, brillante, un velo sensuale e moderna, ma mi son ritrovato con un filmetto bello da vedere esteticamente, ma banale nella narrazione e prevedibile nelle soluzioni. Ma anche i personaggi mi sono sembrati poco affascinati e che spesso tradiscono le loro stesse convinzioni. Qui trovate altre lamentele su Material Love.

Devo dire che mi è spiaciuto non aver apprezzato di più anche il nuovo film di Ari Aster, Eddington.

Anche qui il cast si fa notare per nomi altisonanti, ma la storia è così piena di tematiche che risulta quasi indigesta. Parlare poi del COVID e di tutto quello che ha portato nelle nostre vite, e nella società in generale, non è forse la scelta più interessante, nuova, o critica che si potesse fare. Con una durata poi del genere, sembra anche ripetitivo. Qui la recensione completa di Eddington. 


Fortunatamente il 7 Novembre è arrivato il Frankenstein di Guillermo del Toro e le cose sono andate decisamente meglio.


Nella mia recensione non ho potuto fare a meno di sottolineare anche i punti deboli del film, come ad esempio la lunghezza, e alcune scelte narrative che si sono dimostrate meno convincenti. Ma si becca una promozione perché non si può negare che questo Frankenstein ha il sapore di un classico da guardare durante le feste, è visivamente appagante, ben recitato e credo che possa essere uno di quei film che vale la pena vedere e che io stesso rivedrei volentieri. 

Passando alle serie tv, diciamo che non ho grossi flop o delusioni, ma più di qualcosa non ha superato l'esame (?) a pieni voti. 
Penso ad esempio alla seconda stagione di Nobody Wants This.


Dopo una prima molto convincente, questa seconda si muove più per inerzia che per reale slancio. L'impressione che ho avuto è che i creatori di Nobody Wants This non volessero far crescere troppo la loro serie tv, indagando quelle dinamiche anche più complesse, ostiche o meno simpatiche dei rapporti di coppia. Il risultato è che tutto sembra troppo leggero, troppo semplice da risolvere. Spero quindi che la terza stagione abbia più mordente. Qui le mie impressioni. 

Una leggera flessione verso il basso anche per Only Murders in the Building 5.


La serie tv Disney Plus secondo me soffre ormai il tempo che passa e l'inevitabile assottigliarsi di idee più originali, avvincenti e solide. Come per Nobody Wants This, anche Only Murders in The Building mantiene la sua aurea di comfort show carino e coccoloso a cui siamo tutti abituati, ma tocca ammettere che servono storie più forti per mantenere alta l'asticella.
La scelta di cambiare completamente la location potrebbe essere rinfrescante. Ne ho parlato in dettaglio qui.

Il versante TOP per quanto riguarda le serie tv è altrettanto scarno, ma posso nominare Sherlock & Daughter.


Non è certamente il miglior titolo dell'anno ma se amate serie tv come Miss Scarlett and The Duke o i film su Enola Holmes, questo nuovo titolo può essere un intrattenimento di vostro gradimento, seppur meno grintoso. Tutto sommato, nel suo insieme, Sherlock & Daughter è anche fatta bene, i costumi sono credibili e le interpretazioni valide. Magari la storia non è estremamente accattivante, ma butta qualche amo che può far pensare ad un proseguo, quindi da tenere d'occhio. Se volete leggerne di più ne ho parlato qui. 

Sempre con aspettative ridimensionate, potrebbe essere un binge watching piacevole anche la nuova serie tv Malice su Prime Video.


È una serie tv estremamente derivativa, che sembra prendere i passi da tanti altri telefilm visti anche quest'anno. Quindi anche qui basse aspettative, specie in ottica di originalità. Tuttavia un buon cast, qualche bella location, un ritmo costante, riescono a salvare in corner Malice, o quantomeno a spingermi di dirvi di darle almeno una chance. Che poi c'è sempre tempo per abbandonare la visione.


Dicembre dovrebbe segnare il ritorno di alcune serie tv attese, quindi vedremo che salta fuori. 

Quattro prodotti che funzionano e costano pochissimo!

Riapro una finestra sui prodotti che fanno parte delle mie routine per la cura di corpo, viso e capelli, da diverso tempo e che, in questo caso ho anche apprezzato. Sono economici, facilmente reperibili e svolgono bene il loro compito.


Avilea Shower Gel Aromatico Musk 

Recensioni Avilea Tigotà


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🔎 Tigotà, Grande distribuzione
💸 €1.99
🏋 300 ml
🗺 Italia
⏳ 6 Mesi
🔬 //

Avilea è uno di quei brand che sto scoprendo sempre più, visto che ho ormai un Tigotà di passaggio ma soprattutto che il marchio ha prezzi super accessibili e prodotti interessanti.
Non lo avevo tra l'altro notato subito, ma questa linea Avilea è prodotta dalla The Deck, mamma di brand come PHBio.
Questo Doccia Schiuma Musk è stato parte della mia routine corpo per un bel po' e l'ho trovato un prodotto semplice ma piacevole. 
Al suo interno infatti troviamo giusto glicerina e betaine come agenti idratanti, e l'estratto di malva dall'azione addolcente. Si presenta poi appunto come un gel abbastanza fluido, caratterizzato in questo caso dal profumo di muschio bianco a mio avviso, quindi con note fresche, pulite, abbastanza neutre per accontentare un po' tutti. Non aspettatevi un aroma potente e persistente perché si sente soprattutto durante la doccia, ma sulla pelle è appena percettibile.

Lo shower gel Avilea diventa, a contatto con l'acqua, una schiuma più che soddisfacente per le docce quotidiane, che contente una detersione piacevole e rilassante. 


È un prodotto che mi è piaciuto perché lava bene, ma rispetta abbastanza bene la pelle, senza irritarla o seccarla troppo. È, come dico in questi casi, un detergente che piazzate in doccia e che può accontentare praticamente tutta la famiglia e diverse tipologie di pelle.
Ovviamente si tratta di uno shower gel "generico" che può non essere in linea con cuti troppo secche o atopiche, o chi in generale cerca attivi e sostanze specifiche. Su di me non ha creato pruriti o fastidi anche usandolo continuativamente. 
Il fatto poi che si sciacqui molto bene e velocemente è un altro plus di questo prodotto Avilea, che mi fa pensare che potrei riacquistarlo.
Ma l'azienda sta lanciando anche altri prodotti con profumazioni ancora più sfiziose e conto di provare qualcosa molto presto. 



Mario Fissi 1937 Crema Corpo Nutriente Cocco

Mario Fissi 1937 Crema Corpo Nutriente Cocco

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🔎 DM Italia, Grande distribuzione
💸 €3.99
🏋 200 ml
🗺  Italia
⏳ 6 Mesi
🔬 //

Non conoscevo il brand Mario Fissi 1937, ma se bazzicate DM o il loro e-commerce sicuramente ne avrete notato qualche prodotto. Io per curiosità ho voluto provare la loro crema corpo Nutriente al Cocco, sicuro che comunque sarebbe stato un prodotto carino.

La sua formulazione è infatti a base di umettanti ed emollienti che conosciamo tutti molto bene: glicerina, succo di aloe, olio ed estratto di cocco, burro di karitè e olio di semi di girasole. C'è anche amido di riso, che però secondo me è stato inserito non solo per le proprietà lenitive, ma anche per rendere il prodotto meno grasso. 
Questa crema corpo Mario Fissi 1937 infatti ha una consistenza media, fluida abbastanza da uscire facilmente dal tubo, ma comunque non liquida come una lozione. La stesura sulla pelle è gradevole, ma chiede un minimo di attenzione perché appena applicata può lasciare qualche alone biancastro, che svanisce invece col massaggio.

Sulla pelle è comunque piacevole perché non risulta unta appunto, ma si assorbe a giro breve e non mi lascia la sensazione di appiccicoso. La definirei una crema nutriente ma adatta a pelli da normali a leggermente secche, meno per chi soffre di una disidratazione importante. Sulla mia pelle del corpo, per capirci, è andata bene in questa prima fase dell'autunno, ma nel corso della stagione più fredda sono certo che sentirò la necessità di un prodotto molto più performante. Comunque la crema corpo Nutriente Mario Fissi lascia una discreta morbidezza ed elasticità almeno fino alla doccia e quindi alla applicazione successiva. 

So che ve lo state chiedendo, ed ho trascurato fino alla fine la questione "cocco" perché personalmente lo sento poco nella profumazione, che per il mio naso ha una nota dolce, vagamente vanigliata, che non risulta comunque troppo intensa o penetrante. Anche sulla pelle non mi pare regga a lungo.
In definitiva direi la crema corpo adatta alla mezza stagione, un prodotto onesto per chi non ha necessità particolari.


Florena Fermented Skincare Crema Viso Nutriente 24H



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🔎 Amazon, Online
💸 €15.99
🏋 50 ml
🗺 Italia
⏳ 6 Mesi
🔬 Vegan, ICEA Cosmos Natural

Non so come mai Florena Skincare non abbia più avuto lo stesso slancio che aveva fino ad un paio di anni fa, anzi direi che il brand è quasi del tutto sparito. Tuttavia ho notato che alcuni dei loro prodotti sono reperibili sia online che in negozi fisici, e quindi ho comunque voluto recensire la Crema Viso Nutriente che era nelle mie scorte da un po'.

Florena è (era?) nota per la scelta di inserire ingredienti fermentati nelle sue formulazioni, processo che dovrebbe rendere gli attivi più efficaci e benefici per la pelle e questa crema viso Nutriente segue perfettamente la filosofia.
È infatti una emulsione morbida, ricca di emollienti e oli vegetali, come argan, mandorle dolci e girasole. Ma il punto di forza è sicuramente la serie di attivi fermentati, come l'olio di oliva e gli estratti botanici di tè verde, trifoglio, e fiore di cacao. Questi costituiscono dei post biotici per il microbiota cutaneo, e agiscono rinforzando la barriera oltre che come antiossidanti.
La formulazione è composta dal 99,47% ingredienti di origine naturale.


La sua profumazione è piacevole, floreale e fresca, tutto sommato evanescente, ma non indicata forse per i nasi più sensibili e chi in generale vuole cosmetici senza alcun odore. 

Questa crema viso Florena ha una consistenza cremosa e soda molto gradevole, anche qui fondente ma non untuosa, e facile da stendere. Su di me si assorbe bene, non appiccica, e sigilla qualunque altro siero abbia plicato in precedenza senza problemi. È valida anche come base trucco perché appunto non crea spessore e non fa sollevare il make-up. 

Il suo punto di forza è proprio questo suo essere nutriente ma comunque non pesante né, nel tempo, comedogenica almeno su di me. Credo che questa crema Nutriente 24h sia adatta a pelli da normali a leggermente secche/disidratate, perché ammorbidisce, nutre ed elasticizza il viso per tutto il giorno. 
Si adatta un po' meno forse a cuti molto secche e screpolate  perché non ha una quantità di umettanti particolarmente elevata (ho notato solo la glicerina) e potrebbe non darvi quella sensazione di comfort abbastanza a lungo nel corso della giornata. Anche qui, non farei le corse per ricomprarla, ma questa crema Florena Fermented Skin Care su comporta bene e la uso con piacere.



Aesthete Olio di Rosmarino per Capelli

Aesthete Olio di Rosmarino per Capelli recensione

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🔎 Amazon, Online
💸 €9.99
🏋 100 ml
🗺 Italia
⏳ 6 Mesi
🔬 //

Quando vi ho parlato dei migliori sieri rinforzanti per capelli che ho testato fino ad ora, ho ribadito il fatto che l'olio di rosmarino continua ad essere parte della mia routine. Credo infatti che sia un buon coadiuvante nel rinforzare i capelli, specie perché lo applico con un bel massaggio al cuoio capelluto. Inoltre facendo abitualmente impacchi oleosi, non mi costa nulla scegliere prodotti che contengano anche rosmarino. Da qualche mese è con me proprio questo olio per capelli di Aesthete, che ho scovato su Amazon e al contrario di quanto sembri è un brand italiano, e ha una bella selezione di prodotti.

Questo Olio di Rosmarino in particolare contiene oli vegetali come macadamia, avocado, ricino che appunto collaborano con l'olio essenziale di rosmarino per nutrire, condizionare, e di conseguenza rinforzare il capello. 
È un olio abbastanza fluido, facile da distribuire anche grazie al beccuccio, e che ha un odore abbastanza erboso, gradevole ma non troppo invadente.


Aesthete dice di usarlo appunto come un impacco, da applicare sul cuoio capelluto asciutto o leggermente umido, con un massaggio e va lasciato in posa per un minimo di 30 minuti, ed un massimo di 4 ore e poi semplicemente procedere con lo shampoo, e tutta la routine di cura dei capelli. 

Io mi limito a circa due ore di posa, al massimo tre se proprio me ne dimentico, e poi lo lavo via senza troppi problemi, con gli shampoo che uso abitualmente che non sono mai particolarmente sgrassanti o aggressivi, avendo un cuoio capelluto secco e sensibile. 
L'Olio di Rosmarino Aesthete mi è piaciuto perché nutre appunto la pelle, ridà elasticità quando la sento un po' tirante, e contribuisce a condizionare anche il capello, che diventa più morbido e lucido. 
È ovvio che per chi ha le mie esigenze, quindi capelli difficili, secchi, può essere un aiuto ma personalmente non salto mai l'uso del balsamo o di una maschera dopo lo shampoo.

Per quanto riguarda il potere rinforzante dell'olio di rosmarino Aesthete, segue un po' le mie impressioni che ho avuto già in passato: è un aiuto che faccio coincidere con altri prodotti che hanno una azione più comprovata per stimolare la crescita dei capelli. 
Questo prodotto secondo me è ideale per chi cerca un olio capelli nutriente, per chi magari vuole anche condizionare delle lunghezze secche o trattate. Probabilmente per essere perfetto avrei aggiunto qualche olio essenziale più rubefacente come quello di menta, ma lo riacquisterei. 



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Nuove Serie Tv su Netflix e Prime Video, intrattenimento e nulla più

Ho una doppietta di serie tv recenti terminate da poco, che hanno più di qualche punto in comune. Sono disponibili su Netflix e Prime Video ed entrambe hanno tinte crime, drammatiche, da commedia ma anche qualche accenno di soap.


Amsterdam Empire 
Prima stagione

Amsterdam Empire recensione

Perché qualcuno vorrebbe morto Jack van Doorn (Jacob Derwig) al punto da sparargli di fronte a decine di persone su un ponte di Amsterdam

Sarà forse qualche ex dipendente o collaboratore del The Jackal, il suo impero di coffee shop legali sparsi per il paese in cui vende cannabis? Sarà qualche malavitoso che si vuol rivalere per qualche affare losco andato male con l'imprenditore? Sarà la sua ex moglie, Betty Jonkers (Famke Janssen), ex pop star che ha lasciato la sua carriera per supportare Jack e adesso è frustrata dal divorzio, e vuol fargliela pagare?
O sarà semplicemente qualche altra misteriosa figura, legata al passato o al presente del magnate della cannabis che adesso si fa risentire?

serie tv Netflix Amsterdam Empire

Se in The Gentlemen ci si muove deliberatamente sul sentiero del crimine, Amsterdam Empire, arrivata su Netflix il 30 Ottobre, cammina su un equilibrio più sottile, fra legalità ed illegalità nel mondo delle sostanze stupefacenti. Un tema e un incipit che si dimostra più interessante, forse anche più originale di quanto abbiamo visto in altre produzioni, e che porrebbe anche dei dilemmi morali e legali su più fronti.

A questo grande riquadro del mondo più crime Amesterdam Empire decide di legare anche un dramma familiare che ha un respiro molto ampio. Jack infatti non ha solo una ex moglie, ma prima di Betty, ha avuto due figli con un'altra donna, Shanti (Romana Vrede). E scopriremo anche che l'imprenditore ha solo buoni rapporti con la figlia Katja (Jade Olieberg), ma soprattutto ha trovato un'altra fidanzata.

Questo credo basti per capire come la serie tv Netflix si muove su molti livelli, e sicuramente sa intrattenere con colpi di scena, con momenti di suspense o con altre situazioni più ironiche. 

Dall'altra parte però Amsterdam Empire è appesantita dalla scelta di rendere tutto grottesco, a tratti esagerato, e non sempre estremamente credibile. Betty ad esempio passa dall'essere una ex moglie folle di gelosia pronta a tutto, a diventare una spietata calcolatrice che vuole l'impero del marito. Peccato però che per buona parte della serie tv rischi anche lei di restare senza un soldo per le sue manovre contro Jack, e non dimostra mai una particolare capacità imprenditoriale. Sono soprattutto i battibecchi fra gli ex coniugi a sembrare presi da una soap opera di serie b, oltre che arricchiti da tanti cliché.

Non ne esce meglio la parte più thriller di Amsterdam Empire, perché quando arrivano i cattivi veri, gangster e malavitosi, sembrano più che altro degli stereotipi già visti e che non fanno molta paura. 
Credo quindi che la serie vada presa per quello che è senza grosse aspettative: la vedete, magari la bingiate pure tutta di seguito perché effettivamente non annoia. Ma l'impressione che Amsterdam Empire potesse dare di più è palese.
Non ho letto una conferma per una seconda stagione, anche se il settimo e ultimo episodi della prima lascia una porta aperta ad un seguito. Vedremo.



Malice
Miniserie 

Adam Healey (Jack Whitehall, Jack in Time) è un affabile tutor privato che riesce, attraverso la coppia per cui già lavora, ad entrare nella vita di Jamie (David Duchovny) e Nat (Carice van Houten, Game of Thrones) Tanner. Dimostrandosi infatti molto in gamba con i figli dei benestanti Tanner durante una vacanza in Grecia, Adam li seduce a tal punto da andare a vivere da loro a Londra. 

Eppure qualcosa non torna, perché l'uomo non sembra solo interessato ai soldi dei Tanner o allo stile di vita che conducono, ma sembra avere un vero e proprio piano di vendetta contro di loro. Passo dopo passo inizia a destabilizzare gli equilibri nella famiglia e creare malumori dall'interno, facendo perdere la fiducia l'uno nell'altro.
Ma perché Adam è così intenzionato a distruggerli?

Malice – Tieniti i nemici vicini è arrivata su Prime Video il 14 Novembre e ancora cavalca la classifica dei titoli più visti sulla piattaforma. In effetti risulta un intrattenimento godibile, facile da seguire anche perché sono solo 6 episodi a cui non manca affatto il ritmo.

Il cast scelto, con tre attori di punta che si fanno notare, è secondo me azzeccato perché riescono a delineare subito i contorni dei loro personaggi. 
E poi ci sono alcune belle location, fra i paesaggi naturali baciati dal sole in Grecia, e il glamour londinese, che rendono la serie tv anche gradevole da questo punto di vista.

Malice però cade nella sceneggiatura estremamente derivativa e di conseguenza a tratti prevedibile. 
The White Lotus, RipleyBehind Her Eyes, You, e persino l'ultima The Girlfriend, direttamente da Prime Video, sono solo alcuni dei titoli che mi venivano in mente man mano che vedevo questa Malice. 

Le dinamiche, i temi, lo stile, le facilonerie, le svolte e i punti di forza di questa serie tv mi sono sembrati tutti già visti, con uno scarso interesse a creare qualcosa di davvero diverso. Anche in Malice poi non è sempre tutto inoppugnabile o credibile: già solo il fatto che una famiglia, con buone possibilità, si metta in casa un completo estraneo senza un minimo di informazioni su di lui non è estremamente realistico.  

Questa narrazione fatta di ricchi svagati e poco attenti, sempre presi da mille altre situazioni, sta iniziando a diventare vecchia, ma anche poco credibile.
Anche quando si scava un po' nel passato e nelle motivazioni di Adam, non sempre convince quel che cu raccontano sia per originalità che per fondatezza. 

Poi come dicevo Malice si guarda anche volentieri, è scorrevole, ben interpretata e seguire le manipolazioni di Adam può essere anche curioso, ma oltre questa fonte di intrattenimento secondo me non c'è molto altro che possa dare valore a questa serie tv.
Anche in questo caso abbiamo un finale che lascia uno spiraglio aperto, ma non c'è una conferma ufficiale da Prime Video per una seconda stagione.




Tutto sulla nuova Gold Clay Mask Optima Naturals, per una pelle purificata e luminosa ✨

Optima Naturals è tornata ad espandere il suo range di prodotti per la cura della pelle, dopo l'ampia gamma di sieri viso che avevo provato un paio di anni fa.
Sempre con la filosofia "in&out", quindi di prendersi cura della pelle e dell'organismo in generale sia all'interno (con gli integratori), che all'esterno con i cosmetici, la linea Colours of Life Skin Supplements si è allargata con tre nuove maschere viso ed un trattamento multi fase.
Io li sto man mano provando tutti grazie all'azienda, ma intanto è diventata parte della mia skincare la Organic Gold Clay Mask Optima Naturals.


INFO BOX
🔎 Amazon, Erboristeria, Parafarmacia, Online
💸 €18.96
🏋 50ml
🗺 Italia
⏳  6 Mesi
🔬 AIAB Bio Cosmesi, Vegan

È una maschera viso illuminante, depigmentante e riequilibrante proprio grazie agli attivi che contiene.
Si parte dall'argilla che purifica ed assorbe il sebo in eccesso, che viene aiutata in questo senso dall'amido di riso, a sua volta assorbente e lenitivo. 
Queste sostanze sono sono però bilanciate da una serie di emollienti medio leggeri, come l'olio di cotone, di lino, di mandorle dolci e il burro di karitè, che nutrono la pelle, la ammorbidiscono e hanno anche una azione addolcente. 

La Gold Mask Optima Naturals ha però anche degli attivi funzionali come una forma stabile della vitamina C, antiossidante e illuminante. Troviamo l'estratto di curcuma, antinfiammatoria e illuminante, aiuta a calmare rossori cutanei, e che si unisce ad un derivato da una specie di bambù originaria dell'isola di Jeju (Corea del Sud). È una pianta molto ricca di polifenoli e flavonoidi, che fornendo un potere antiossidante elevato, contrasta l'opacità e l'ingrigimento cutaneo, ma ha anche un effetto lenitivo.

Interessante anche l'estratto di Bidens Pilosa, che sembra essere uno dei vari attivi di origine vegetale che mima le proprietà rigeneranti del retinolo (effetto "retinol-like"), attraverso flavonidi e fitolipidi che vanno ad attivare i recettori dei retinoidi che sono presenti nella cute. Ovviamente è una forma estremamente più delicata del retinolo e di tutti i vari derivati di vitamina A che conosciamo.

La consistenza di questa maschera Colours of Life è ricca e cremosa, si stende molto bene e si distribuisce senza bisogno di doverne prelevare troppa. Ha una sua fragranza che definirei tipica dei prodotti Optima Naturals, con note floreali, per me molto gradevole.
Il tutto è contenuto in un contenitore airless che protegge la stabilità della formula e dosa bene il prodotto.

La Gold Clay Mask va lasciata agire, su pelle pulita e asciutta, per circa 10/15 minuti, ed in effetti è gradevole lasciarla in posa perché non si secca immediatamente dando quella sensazione tirante. Però posso già anticiparvi che è meglio restare nel range dei minuti suggeriti da Optima Naturals, perché sono più che sufficienti per vedere benefici.
Non fatevi inoltre spaventare dalla colorazione dorata ed intensa, e appunto dalla presenza di curcuma perché non tinge la pelle, e si sciacqua con facilità.

Usandola da un po' di tempo, ho trovato coerente che Optima Naturals definisse la Gold Clay Mask adatta a pelli mature e miste: da un lato infatti ho notato un buon effetto sebo assorbente e astringente, specie sulla mia zona T che presenta più sebo e impurità. Se mi seguite su Instagram avevo proprio messo una storia in cui facevo multimasking proprio con i prodotti di questa linea.

Ma ho voluto provare la Gold Clay Mask anche sulle guance, dove la mia pelle adesso è sempre un po' più secca, ed ho notato dona una gradevole idratazione, morbidezza ed elasticità. In generale ha insomma un potere riequilibrante, andando incontro alle esigenze di pelli miste, grasse, con impurità, senza però seccare o irritare le aree che non ne hanno bisogno.

Ma questa maschera viso Skin Supplements ha anche un potere illuminante dell'incarnato, o meglio direi perfezionante. Se presa ed utilizzata da sola non credo possa contrastare a giro breve macchie solari o dell'età più o meno resistenti, ma la Gold Clay Mask ha senso se utilizzata insieme ad una skincare routine che ha già una azione depigmentante.
È un trattamento che comunque migliora in generale, sin dai primi utilizzi, l'aspetto della pelle, la rende più omogenea, complice l'azione sfiammante e lenitiva.

Ho quindi scoperto un prodotto molto adatto a questo periodo dell'anno, quando l'abbronzatura svanisce e la pelle può apparire più grigia e spenta, ma in generale credo che la Organic Clay Mask Colours of Life possa soddisfare esigenze differenti ed essere una aggiunta interessante alla skincare.


Non vedo l'ora di farvi scoprire le altre novità della linea!





|Sotto la copertina|
Scrittori insospettabili e qualche lamentela

Non credevo che sarei arrivato a dirlo, ma, guardandomi indietro, mi ritengo soddisfatto del mio ritmo di lettura e dai libri che sto terminando. Infatti, come anticipavo la volta scorsa, è possibile che riesca a parlare delle mie letture un po' più spesso, come appunto in questa occasione. 
Due titoli diversi, qualche lamentela qui e lì, ma comunque due libri terminati, quindi non è mai un male. 


 Jean Reno - Emma


Genere: narrativa, thriller
Editore: Longanesi
Pagine: 320
Data di pubblicazione: Maggio 2025
Prezzo: €14.36/ ebook €9.99

Emma è una giovane massaggiatrice in un centro di talassoterapia di una piccola cittadina della Bretagna francese, e non sa che il suo destino sta per cambiare. Infatti, dopo una prima seduta di prova in cui avrà modo di mostrare il suo talento naturale, Emma sarà addirittura scelta da Tariq Khan, figlio del vice primo ministro dell’Oman, per formare il personale di un lussuosissimo centro benessere a Mascate.
Non senza titubanze, la giovane donna accetta l'incarico, ma si ritroverà in un paese che non conosce, portando con sé i traumi della sua vita. Sua madre infatti è morta in un tragico incidente d'auto ed Emma continua ad ossessionarsi, visto che era lei alla guida. Se ciò però non bastasse, la massaggiatrice si ritroverà presto in difficoltà: suo malgrado verrà coinvolta in un intrigo internazionale, e finirà per diventare una spia, mettendo a rischio la sua stessa vita.

Quando ho letto che l'attore francese Jean Reno, che penso chiunque con un minimo di cultura cinematografica conosca, aveva scritto il suo primo romanzo, ero molto curioso. In fondo mi aspettavo che, complice una carriera lunghissima e varia, avesse acquisito un bagaglio di informazioni ma anche di creatività non da poco. Ed in effetti la storia di Emma è in linea generale piacevole e movimentata: c'è il dramma personale, c'è la storyline romantica a tratti erotica, ed il libro poi si apre verso momenti di suspense da thriller di spionaggio che stimolano la lettura. 

A spiccare in questo contesto è sicuramente la protagonista femminile, un personaggio interessante, abbastanza sfaccettato e soprattutto non troppo banale. Jean Reno ce la presenta come una ragazza bella, appariscente, sensuale, ma allo stesso tempo naturale e professionale, dotata di un dono quasi ereditato dalla sua famiglia. Diciamo che però qui terminano gli aspetti positivi che ho notato in questo Emma.

Certamente la scrittura è piacevole e scorrevole, ma mi è sembrato che le parti d'azione, in cui il ritmo si fa più concitato, non fossero abbastanza efficacie precise.
Se i paesaggi vengono raccontati in modo evocativo, il limite creativo si nota anche solo semplicemente nel descrivere costantemente il dono della protagonista come un "fluido" che percepisce alle mani, probabilmente per fare riferimento a qualche dote di pranoterapia. 
Tocca anche dire che, presa nel suo insieme, la storia di Emma non è così originale e che qualche colpo di scena telefonato lo si trova. 
Devo sottolineare qualche pecca anche nel ritmo generale. Tutta la prima parte, che anticipa la spy story,
mi è sembrata quasi troppo lunga prima di entrare davvero nel vivo delle vicende. 

Ho terminato Emma di Jean Reno maturando la sensazione di aver letto un romanzo da sotto l'ombrellone, uno di quei libri gradevoli, in cui si sente la volontà di raccontare, ma manca quel guizzo o quella idea che lo renda differente da altro.



Rebecca Kauffman - Vengo Io Da Te


Titolo originale: I'll Come to You 
Genere: narrativa
Editore: SUR
Pagine: 220
Data di pubblicazione: Luglio 2025
Prezzo: €17/ ebook €9.99

È una novità di questa estate, che ha avuto anche un buon riscontro di critica, ma per me è stata la prima volta che leggevo un libro di Rebecca Kauffman e devo dire che non è andata al meglio. 

Vengo io da te non ha una sola storia lineare, ma intreccia le vicende di una famiglia "allargata". Siamo nel 1995, e conosciamo Paul e Corinne, una giovane coppia in attesa di una bambina. Di mese in mese conosceremo anche gli altri familiari attorno a loro, con atteggiamenti e problematiche differenti. C'è ad esempio la madre di Paul che non accetta ancora il divorzio dal marito, e non sa bene se e come lanciarsi in nuove relazioni. Ma anche Janet, la madre di Corinne, non è da meno, sottovalutando soprattutto il lento ma inesorabile declino cognitivo del marito. Ne esce il quadro di una famiglia comune, fatta di traumi più o meno profondi, di questioni non chiare, di bugie, ma anche di speranze e attese.

Vengo io da te potenzialmente è uno di quei libri che mi dovrebbe piacere molto: ha una scrittura scorrevole, che non si perde in convenevoli, con un buon ritmo per ogni capitolo. I personaggi che Kauffman tratteggia sono poi normali, comuni appunto, ognuno con il suo bagaglio di pregi e difetti, ma anche con le proprie difficoltà e aspettative, come tutti noi.
Nonostante comunque abbiamo a che fare con diversi personaggi, la scrittrice riesce comunque a tenere le redini e a non farci confondere nelle varie linee narrative e quando cambiano i punti di vista.
Rebecca Kauffman anzi gioca molto con le diverse prospettive e con il dubbio che percezioni differenti possano creare. E poi ha un approccio interessante perché è molto schietta con i suoi personaggi, quasi dura.

In questo fluire di vicende però non ho sentito grande slancio emotivo, o meglio l'ho trovato solo in alcuni momenti. Probabilmente Vengo Io da Te, con l'intento di non voler essere stucchevole o eccessivamente drammatico, si perde in una linearità che mi ha lasciato un po' fuori dalla storia. 
Inoltre in questo mare di diverse prospettive che ogni personaggio presenta, non solo si finisce per non affezionarsi a nessuno di loro, ma è inevitabile che qualcosa si perda. Questa profonda analisi delle dinamiche umane che il libro forse vorrebbe raccontare non è materialmente possibile in poco più di 200 pagine.

Faccio poi onestamente fatica a dirvi un personaggio che mi ha lasciato qualcosa, o che anche solo mi ha spinto a riflettere un po' di più. Se non mi dai quindi dramma, se le storie sono lineari ad eccezione di qualche svolta, e se la riflessività latita, cosa mi resta?
L'unica riflessione che posso fare è sul peso del "non detto", visto che un po' tutti i personaggi soffrono per essere all'oscuro di qualcosa.

Nonostante sia arrivato alla fine senza troppi problemi, in Vengo io da te di Rebecca Kauffman mi è mancato proprio il senso di necessità, come se sentissi qualche pettegolezzo su un vicino di casa di cui, alla fine, poco mi interessa e su cui non posso intervenire. 


Questo siero viso coreano al Retinal è pieno di attivi anti age e costa meno di 15 euro 😍

 Mi ha attirato per la presenza di retinale, che è uno degli ingredienti principali della mia routine invernale per la cura della pelle, ma il SEOUL 1988 Serum Retinal Liposome 2% + Black Ginseng di K-Secret è molto di più.


INFO BOX
🔎 Yesstyle (codice sconto PIER10YESTYL), AmazonStylevana
💸 €13
🏋 30ml
🗺 Corea 
⏳ 12 Mesi
🔬 Vegan

Parto però dal retinoide, che è molto interessante: qui abbiamo retinale, che è la forma più vicina in conversioni biologiche all'acido retinoico, al 2% ma in liposomi. In pratica i liposomi sono delle microcapsule che da un lato si occupano di rendere gli attivi più stabili proteggendoli, dall'altra più efficaci, migliorandone l'assorbimento cutaneo.
Bisogna però sottolineare che la quantità di retinale puro contenuto in questo siero K-Secret non è così alta come sembra proprio per questa tecnologia. Il retinal effettivo dovrebbe essere circa lo 0.02%, come conferma la stessa azienda nell'INCI in coreano.

Ma è tutta la formulazione del SEOUL 1988 Serum ad avere secondo me più di qualche aspetto interessante. Al suo interno troviamo anche lo 0.6% di estratto di ginseng nero, che si unisce a quelli di varie piante usate nella medicina tradizionale cinese, e di bardana e peonia, tutti comunque con effetto antiossidante e lenitivo.
Un ulteriore supporto antiossidante è dato da un derivato stabile della vitamina C.


Il Retinal Liposome 2% Serum K-Secret è arricchito anche da umettanti come la glicerina e betaina, e sostanze emollienti come gli oli di macadamia e di semi di girasole. C'è anche l'immancabile niacinamide per agire su irregolarità cutanee e macchie. 
Il potere anti-age di questo siero coreano è sostenuto anche da alcuni ingredienti interessanti, come l'adenosina, il bakuchiol e una miscela di peptidi, sicuramente in piccole quantità ma comunque agiscono sinergicamente.

Il SEOUL 1988 Serum si presenta come una emulsione fluida, leggerissima, sottile, piacevole da stendere sul viso e che su di me si assorbe molto facilmente. È anche gradevole da inserire all'interno di una routine rodata perché appunto non lo trovo appiccicoso né fa sollevare altri prodotti; e poi non ha una particolare profumazione, quindi non cozza con altre consistenze e fragranze.

Questo siero K-Secret fa parte della mia routine ormai da quasi un mese, ed ho avuto modo di testarlo in lungo e in largo. In prima battuta posso dire che l'ho potuto utilizzare subito in modo costante perché non mi ha creato irritazioni o fastidio. 
Per dovere di cronaca posso dire che, ad un certo punto, ai lati del naso mi è sembrata di sentire la pelle leggermente più sensibile, e dopo la rasatura, sul collo, ho notato una strana zona rossa. Però sono state situazioni così localizzate, minime e transitorie che non potrei nemmeno dare la colpa a questo Retinal Liposome 2% Serum.

K-Secret comunque dà anche indicazioni su come inserirlo nella routine, cominciando con due applicazioni nella prima settimana, per poi aumentare e così da migliorare la propria tolleranza agli attivi.

La quantità di retinale che contiene questo prodotto secondo me lo rende comunque un buon entry level, per pelli che hanno una minima esperienza con i retinoidi, ma anche per coloro che semplicemente preferiscono più la costanza di utilizzo alla potenza del prodotto. La stessa K-Secret ha comunque un range di prodotti con livelli di intensità e per esigenze differenti.

Il Seoul 1988 Retinal Liposome Serum a livello idratante è perfetto secondo me per pelli miste e normali, ma come dicevo si può stratificare a prodotti più nutrienti e accontentare anche cuti più secche.
Per la sua formulazione, questo siero K-Secret ha risposto alle mie aspettative, e a quel percorso che sto facendo, a cui ho fatto riferimento altre volte. Il mio obbiettivo infatti non è solo vedere benefici nell'immediato ma soprattutto nel lungo periodo.
Con questo Seoul 1988 Serum nell'immediato mi ha dato una mano a rendere l'incarnato più omogeneo e dall'aspetto sano. È parte di quella routine che mi aiuta anche a tenere a bada ad esempio quelle macchie post brufolo affinché non diventino più scure ma soprattutto svaniscano prima.
Nel lungo periodo penso di poter inserire questo siero viso coreano fra quelli efficaci che hanno contribuito affinché la mia pelle resti tonica, elastica, levigata e non si creino segni del tempo o rughe. 

K-Secret ha creato una formulazione comunque completa ed efficace e infatti sto già testando un altro prodotto di questa linea.





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Serie Tv in costume: due novità promosse... ma non troppo

Torno a parlare di period drama con due serie tv che ho terminato di recente e che trovate in streaming. Entrambe però non sono legate solo dal genere, ma anche dalle sensazioni che mi hanno lasciato, non sempre altamente positive.


Sherlock & Daughter 
Prima Stagione

sherlock and daughter recensione

Dal 4 ottobre 2025 in esclusiva su Sky e in streaming su NOW è arrivata Sherlock & Daughter, e il titolo dice già tutto, o quasi.
Come in molti adattamenti dedicati ai personaggi di Conan Doyle, anche questa serie tv si apre con un mistero: una ragazza di nome Amelia Rojas (Blu Hunt) si è intrufolata come membro della servitù per avvicinarsi al famosissimo investigatore Sherlock Holmes (David Thewlis, Enola Holmes 2, Kaos) e convincerlo ad aiutarla a scoprire chi ha ucciso sua madre.

Ovviamente il detective non impiegherà molto a scoprire le reali intenzioni della ragazza, ma le tornerà improvvisamente utile in quanto Amelia è stata indirettamente coinvolta in un caso in cui deve indagare. È infatti sparita la figlia di un importante ambasciatore, tuttavia Sherlock è sotto lo scacco della misteriosa banda criminale del Filo Rosso e non ha molto spazio di manovra.
Amelia per fortuna si rivelerà subito scaltra e volitiva, ma che altri misteri nasconde?

Sherlock & Daughter si muove in modo inedito nel mondo di Conan Doyle, ed è un progetto interessante se non siete dei puristi di Holmes. L'aggiunta di una figlia, che diventa una spalla per l'investigatore, è piacevole, efficace e tutto sommato coerente. Si segue un po' appunto la scia dei film Netflix su Enola Holmes, che hanno dato un twist diverso, femminile appunto, alle vicende di Sherlock.

Questa serie tv SKY/NOW miscela infatti sia i casi da risolvere a questioni familiari altrettanto complesse, e gioca in un misto di umorismo e dramma, che si uniscono ai misteri da risolvere. Sullo sfondo ci sono anche le nuove invenzioni, come il telefono, e in generale l'evoluzione tecnologica che diventa parte integrante delle indagini. 

A far funzionare poi Sherlock and Daughter ci pensa un cast che mi ha convinto, che credo abbia un buon affiatamento e che tutto sommato si è trovato ad interpretare personaggi in evoluzione. C'è anche una discreta cura nella messa in scena della Londra vittoriana, per quanto i capelli costantemente sciolti di Amelia sono un tocco forse troppo contemporaneo. 

Non do una piena promozione a Sherlock & Daughter perché ho sempre avuto la sensazione che le mancasse qualcosa. È composta da 8 episodi, che in generale hanno un buon ritmo, ma a volte mancano di fluidità e soprattutto gli snodi narrativi più importanti non hanno sempre lo stesso impatto. Quando mi aspettavo che insomma la serie esplodesse, o in qualche modo mi risucchiasse nella storia, questo non sempre è avvenuto. Forse la colpa è di aver voluto fare un po' troppo per una prima stagione, inserendo un caso investigativo che si riempie di sotto trame e appunto tutta la questione personale di Sherlock e la figlia. 
Anche le scelte creative sulla grafica potevano avere un tocco più originale: ogni tanto appaiono delle semplici scritte che chiariscono parti delle indagini, e che sembrano un po' sempliciotte come soluzione. 

Quindi se volete darle una chance cercate magari di non avere aspettative troppo alte perché potrebbe non riuscire a soddisfarle del tutto, ma pensandola come un intrattenimento godibile da divano e copertina.
Non ho letto ancora di un rinnovo per una seconda stagione di Sherlock & Daughter ma ammetto che non mi dispiacerebbe proseguire la loro avventura, anche perché ormai il "grosso" è fatto. 



Death By Lightning
Miniserie

Death by lightning Netflix Recensioni

È arrivata il 6 Novembre su Netflix la miniserie Death by Lightning, che è tratta dal libro "Destiny of the Republic" di Candice Millard e si basa su fatti reali. 

James A. Garfield è stato il ventesimo presidente degli Stati Uniti alla fine dell'800, ma non è particolarmente ricordato nella storia perché il suo mandato duro circa sei mesi. Garfield venne infatti assassinato da un certo Charles Guiteau, un avvocato fallito, prima fervente sostenitore del presidente, poi convinto di doverlo eliminare per il bene della nazione. 
Due uomini differenti, ma che la storia finirà per legare, e in un certo senso anche per dimenticare quasi allo stesso modo.
Death By Lightning ricostruisce proprio quanto accaduto all'epoca, ma strizzando l'occhio anche alle situazioni odierne. D'altronde corruzione e misfatti politici sono argomenti sempre attuali.

Questa miniserie Netflix ha avuto un suo momento in cima alla classifica dei più visti, e ne capisco le ragioni. Infatti non solo racconta un fatto poco noto, ma lo fa anche abbastanza bene, anzi i punti di forza di Death By Lightning sono proprio la ricostruzione storica ed il suo cast.

Michael Shannon nei panni del presiedente Garfield è misurato, calmo, saggio, un padre non solo per i suoi figli ma anche per nazione che deve servire, e un politico che riesce a dimostrare anche polso e decisione. Dall'altra parte c'è Matthew Macfadyen come Guiteau che, sebbene nelle sue stranezze sia una sorta di comic relief per la serie, riesce quasi a fare tenerezza e suscitare una sorta di empatia, pur risultando comunque inquietante. Secondo me riesce bene proprio a mostrare quanto sia labile il legame fra sostegno fervente e fanatismo.

Con ruoli un po' più defilati, ma comunque ben comprensibili sin da subito, troviamo anche gli ottimi Shea Whigham, Betty Gilpin (American Primeval), Bradley Whitford (The Diplomat) e Nick Offerman (The Umbrella Academy).

death by lightning recensione serie tv

Death By Lightning ha però anche i suoi lati di ombra. Infatti la sensazione generale che ho avuto è che non si sentisse l'urgenza di una serie tv del genere, se non per il "limitato" scopo di raccontare appunto i fatti. Essendo composta da soli quattro episodi non si ha il tempo di scavare a fondo su quei temi che accennavo sopra come appunto l'ambizione umana e il fanatismo, ma tutto scorre molto in fretta. Anche i personaggi secondari restano appunto in disparte, utili come riempitivo e non come figure autonome.

È soprattutto il primo episodio che secondo me lascia un po' spiazzati, sembra caotico, ma man mano che i tasselli si uniscono risulta tutto più chiaro. 
Anche lo stile di Death by Lightning, oscillando molto rapidamente fra il dramma e l'ironia per sottolineare in qualche modo la stranezza delle circostanze, può lasciare perplessi.
Questa serie tv Netflix però secondo me funziona nella drammatizzazione degli eventi, risultando tutto sommato emotivamente coinvolgente quindi tutto sommato si merita una promozione. 



Tre profumi Low Cost per l'autunno firmati Compagnia delle Indie

Terzo ed ultimo appuntamento (per adesso almeno) con i profumi di Compagnia delle Indie e soprattutto con la loro linea Parfum de Voyage.

Compagnia delle Indie recensioni

Facciamo un attimo un recap se non conoscete di cosa sto parlando.

Compagnia delle Indie, brand iconico degli anni '90, ha avuto nell'ultimo anno circa un ritorno molto interessante presentando due linee diverse di fragranze, una con quattro eau de parfum come questa, e una composta da otto eau de toilette chiamata Parfum de Voyage. 
In realtà a queste gamme si sono aggiunti anche altri prodotti per il corpo, come creme, docciaschiuma e le acque profumate di cui vi ho parlato qui questa estate. Tutto questo a prezzi accessibili e con tante referenze che possono accontentare tantissimi gusti diversi. Inoltre si parla di un brand made in Italy. 

Grazie a Compagnia delle Indie ho avuto modo di provare l'intera gamma Parfum de Voyage, che nasce proprio per farci fare un viaggio sensoriale attraverso le profumazioni. Ma anche i packaging sono stati pensati per portare i prodotti sempre con noi.
Come vi avevo raccontato nella panoramica che ho fatto su questa linea, per me è stato spontaneo suddividere le varie fragranze in base alla stagione. È una preferenza prettamente personale, e non è così netta come si possa pensare.

Per il mio gusto avevo scelto le profumazioni 7 e 23 per la primavera e in generale per le stagioni miti, le 9,16 e 27 hanno degli accenti freschi che ben si sposano con l'estate, e adesso è il turno di tre profumi Compagnia delle Indie che secondo me sono più adatti alla stagione fredda. 


Compagnia delle Indie Parfum De Voyage
3 Frutta Candita e Vaniglia


INFO BOX
🔎 Sito dell'azienda, Grande distribuzione
💸 €6.40
🏋 100 ml
🗺  Italia
⏳ 36 Mesi
🔬 //


Un luminoso top di Agrumi Canditi seguito da un cuore fiorito e da un goloso accordo gourmand, un avvolgente fondo vanigliato impreziosito dal Benzoino Siam, creano una fragranza che racchiude l'essenza della Costiera Amalfitana e dona vitalità e benessere.

Frutta Candita e Vaniglia pare essere uno dei top seller di Compagnia delle Indie e credo sia uno dei profumi più dolci di tutta la gamma Parfum De Voyage, per accontentare chi apprezza questi aromi. Ammetto anzi che in generale non ho mai usato eau de toilette con un accordo aromatico simile, e quindi è stata una esperienza nuova anche per me. 

Devo essere sincero, appena spruzzata non sento questa apertura che ricorda la Costiere Amalfitana, quindi qualcosa di arioso e leggero. Si parla pur sempre di "agrumi canditi" quindi una nota che è legata a qualcosa di dolce, ma a me manca proprio l'aspro e la freschezza dell'agrume. Alla prima erogazione infatti il mio naso percepisce note di fiori bianchi leggere, ma accompagnate anche da sentori dolci, vanigliati, vagamente talcati o cipriati. Più che un dolce da forno burroso, magari una pastiera, il sentore che percepisco è quello dello zucchero a velo per intenderci, perché le note di vaniglia sono più o meno sempre presenti.

Man mano che questa fragranza 3 Frutti Canditi e Vaniglia si asciuga, emergono le note di fondo e diventa ancora più calda e rotonda, senza però dimenticare la sua natura golosa e gourmand. Credo che questa evoluzione sia dovuta proprio al Benzoino del Siam, una resina che ha infatti note aromatiche più calde. 

Se dovessi dare una definizione a questa eau de toilette Compagnia delle Indie non direi che è solo zuccherina o calda, ma io la trovo proprio avvolgente, confortante, calmante per l'umore, e allo stesso tempo sa anche di qualcosa di pulito. In questo terzetto è forse il profumo un po' più femminile fra i tre, ma io l'ho indossato senza problemi, sia in occasioni diurne che serali, ma comunque in contesti informali.

In questa sua essenza vanigliata e accogliente, non credo che Frutti Canditi e Vaniglia sia ad esempio un profumo infantile, ma è una fragranza abbastanza giovanile, intensa ma non impegnativa.
Personalmente poi ne apprezzo anche solo uno spruzzo la sera, sul pigiama, proprio perché dà quella sensazione di abbraccio, di delicatezza e dolcezza che rilassa. Non la trovo, contro le mie aspettative, una profumazione stucchevole che può stancare, ma non la utilizzerei in stagioni calde. 

Credo che in termini proprio di potenza, la 3 sia una delle eau de toilette più decise di Parfum de Voyage: crea infatti una leggera scia e per almeno 4 o 5 ore si sente abbastanza netta sulla pelle. La sua performance aumenta anche di più su alcuni tessuti, a cui si lega davvero molto, a punto da sentirla magari anche nei giorni a venire. Indubbiamente Frutti Canditi e Vaniglia Compagnia delle Indie deve piacere, ma può essere, proprio per il suo costo, una scoperta, una finestra verso qualcosa di diverso anche per chi non usa in genere aromi gourmand. 


Compagnia delle Indie Parfum De Voyage
40 Tabacco e Incenso


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🔎 Sito dell'azienda, Grande distribuzione
💸 €6.40
🏋 100 ml
🗺  Italia
⏳ 36 Mesi
🔬 //

Una fragranza calda ed avvolgente, misteriosa e sensuale. In testa le note agrumate del bergamotto e il caldo accordo della cannabis, nel cuore l’insolita combinazione di Resine Dolci, Polvere di Caffè e Tabacco danno vita ad una composizione di carattere e sorprendentemente attuale. Incenso, Legno di Iris e di Agar (Oud) chiudono questa profumazione anticonvenzionale.

Direi che quasi all'angolo opposto di Frutta Candita e Vaniglia c'è Tabacco e Incenso, un'altra fragranza che ha delle sue caratteristiche ben specifiche. 
In questa eau de toilette Compagnia delle Indie percepisco meglio la piramide olfattiva e in generale mi ritrovo con la descrizione che ne da il brand.

Appena erogato infatti sento le note di testa fresche e frizzanti del bergamotto, ma si ha subito l'idea dell'anima della fragranza che sta per emergere. Man mano che il profumo si attiva infatti risalgono tutti gli aromi più intensi dell'accordo: c'è qualcosa di affumicato, speziato, terroso (probabilmente proprio il tabacco) e legnoso che rende Tabacco e Incenso una profumazione decisa, unisex, ma forse un po' più maschile. È un profumo avvolgente e ben percepibile, anche abbastanza diverso dal resto delle proposte di Compagnia delle Indie.

Quando la fragranza ha ormai sviluppato il suo aroma, ci sento anche degli accenti vagamente ambrati più dolci, un fondo che va un po' ad ingentilire l'accordo olfattivo e che rende questo Parfum de Voyage più morbido.

Tabacco e Incenso Compagnia delle Indie lo potrei definire un profumo sensuale, ricercato, deciso, a mio avviso adatto sicuramente alla stagione fredda, o comunque da evitare in climi troppo torridi. Inoltre personalmente lo preferisco per la sera, e magari anche in contesti più seri e formali. 

È portabile, certo, ma ha un suo carattere, e deve trovare una sua collocazione perché magari non sempre siamo nel mood di spruzzarci qualcosa che è comunque particolare.
Nonostante la sua intensità, mediamente elevata, Tabacco e Incenso non è una profumazione che mi stufa o che trovo noiosa o pesante nel corso delle ore. Questo perché credo abbia un giusto equilibrio nella sua evoluzione ma anche nella durata sulla pelle, per cui diventa una skin scent più personale dopo circa 5 ore. Ottima invece la sua persistenza su alcuni capi, visto che anche in questo caso mi è capitato di ritrovarla a distanza di giorni.

Anche Tabacco e Incenso secondo me può essere uno di quei profumi Parfum de Voyage da provare proprio se si vuole uscire un po' dalla zona di comfort, e si cerca qualcosa di più originale. Aggiungo inoltre che può essere usata ovviamente anche dalle donne, perché nel suo essere più maschile, è comunque una fragranza non banale, e più penetrante che dura. 



Compagnia delle Indie Parfum De Voyage
83 Spezie e Vetiver 


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🔎 Sito dell'azienda, Grande distribuzione
💸 €6.40
🏋 100 ml
🗺  Italia
⏳ 36 Mesi
🔬 //


Una nube avvolgente e seducente di sferzante e vigoroso arancio e spezie ipnotiche. Questa misteriosa e raffinata fragranza è impreziosita dalla ricchezza del vetiver, del patchouli e del benzoino che ne conferiscono un carattere ricercato ed affascinante.

Mi trovo meno d'accordo con la descrizione che Compagnia delle Indie fa di Spezie e Vetiver, che rispetto ad esempio a Tabacco e Incenso risulta un po' più fresca.
Nell'apertura infatti sento subito le note fresche agrumate, che non risultano però troppo pungenti o chimiche, ma hanno una bella ariosità e leggerezza. Man mano si presenta il resto dell'accordo olfattivo, più caldo, legnoso e rotondo, dato ad esempio dal patchouli. Questo, insieme al vetiver, dà una nota speziata, ma che non è mai troppo pungente o che possa risultare pesante e stucchevole. 

Per questo non mi trovo del tutto nella presentazione di Compagnia delle Indie: secondo me Spezie e Vetiver è meno vigorosa di quanto si possa pensare. Anche quando la fragranza è maturata ad esempio, si ingentilisce ulteriormente, ha un fondo un po' più dolce probabilmente dato proprio dal benzoino. 
L'insieme è quindi un profumo bilanciato e molto portabile, che risulta più unisex secondo me della numero 40.

Devo anche ammettere che la portabilità di Spezie e Vetiver Parfum de Voyage è anche legata alla sua intensità che è buona appena erogato, ma che si affievolisce presto sulla pelle. Già dopo due/tre ore per me diventa una skin scent che devo un po' ritrovarmi sui polsi, più che sentirla a prescindere. 

Buona è comunque la sua persistenza sui tessuti, anche se ho notato che regge meglio su alcuni capi piuttosto che altri: non sempre, in questo caso, mi è capitato di avvertirne ancora la presenza nei giorni.

Dall'altra parte però Spezie e Vetiver di Compagnia delle Indie è un passepartout per tutte le occasioni, infatti lo indosso sia di giorno che di sera, in occasioni più eleganti, ma anche per commissioni quotidiane. Il suo punto di forza è proprio la versatilità, il non essere invadente o troppo pungente, adatto anche ad esempio al chiuso se si è fra molte persone.
Tra l'altro fra queste tre fragranze Parfum de Voyage, la 83 è quella che utilizzerei anche in stagioni un po' più miti senza stancare.
È insomma un classico, una profumazione portabile, elegante ma non impegnativa per sentirsi sempre a proprio agio. 


Mi spiace un po' avervi fatto attendere con questa terza e ultima parte sui profumi Parfum de Voyage ma ci tenevo a testarli per bene e parlarne quando davvero li avrei utilizzati nella vita di tutti i giorni.
Voi avete provato i prodotti Compagnia delle Indie?





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