Ciao a tutti!
La primavera ci ha più o meno accolto, con giornate calde e altre un po' strambe ma non importa. Quel che importa è che iniziamo ad abituarci alla bella stagione. E come farlo se non con una qualche candela profumata che possa inebriarci i sensi e la fantasia?
Questa intro, inutilmente poetica, giusto per dirvi che mi andava di chiacchierare sulle ultime candele profumate che ho provato, su quel che mi è piaciuto, e cosa invece no.
Dopo varie perplessità ho deciso di provare le candele Bolsius Aromatic.
Bolsius è un marchio Made in Polonia con una buona distribuzione; ho visto i loro prodotti da Brico Center, da Ipercoop e in altri negozi. Ovviamente non ho trovato tutta la linea che consta diverse fragranze e di diverse tipologie di profumatori, dalle candele in bicchiere, dalla tee light, al votivo, al diffusore a bastoncino fino alle cialcine da fondere insieme.
Inoltre il costo è accessibile e questo a me non spiace mai. Sul sito è ben spiegato tutto quello che riguarda questo prodotto e c'è anche una sezione chiamata "Scoprite la vostra fragranza", ma nulla a che vedere con il test di MilleFiori Milano.
Per prova ho scelto un paio di votivi: Magnolia, che ovviamente è una fragranza più fiorita, e Sandalwood che invece è più maschile e legnosa.
Come loro specificano sul sito, il concetto dei loro votivi è simile a quello di Yankee Candle, ovvero che con uno crei una atmosfera, con più votivi aumenta l'intensità della fragranza. Io però ho scelto profumazioni diverse per cercarne una che potesse soddisfarmi maggiormente.
In realtà entrambi i votivi Bolsius Aromatic si sono comportati allo stesso modo cioè, entrambi hanno una intensità di profumazione bassa che si sprigiona dopo circa 2 ore di combustione. Questo vuol dire che comunque non è una candela che dà fastidio, ma allo stesso tempo, non è adattissima a chi ama profumazioni intense o vuole aromatizzare spazi grandi. Penso che per arrivare ad una certa intensità, servano almeno 3 o 4 votivi, almeno per quanto riguarda le fragranze che ho scelto.
La cera si scioglie uniformemente e non fa fumo o nero sul bordo del bicchiere. Non permane granché del profumo una volta spenta la candela.
Qui vi ho parlato delle novità proposte dall'azienda, incluse le wax melts.
Qui vi ho parlato delle novità proposte dall'azienda, incluse le wax melts.
Sempre di Bolsius, volevo segnalarvi le tealight neutre da mettere sotto il bruciaessenze.
Le ho trovate decisamente di qualità, ma la cosa più importante è che spegnendole non fanno fumo o puzza per cui non alterano il profumo della tart che avete sciolto.
Passiamo invece ad un brand che ci dà sempre tanta soddisfazione, ovvero Yankee Candle.
I signori Yankee Candle hanno tirato fuori due nuove collezioni per questa primavera: Riviera Escape, di cui però in negozio non ho ancora trovato nulla, e My Serenity che consta di 4 profumazioni, ovvero Lemongrass & Ginger, Peony, Moonlight, e My Serenity di cui ho parlato qui.
Lemongrass &Ginger non mi ha colpito positivamente, troppo finto agrumata per le mie narici. Le altre tre invece mi son piaciute. Tuttavia al mio primo round di acquisti ho preso solo Peony e Moonlight.
Peony
Note di testa: Peonia dolce – Note di cuore: Peonia rosa – Note di fondo: Legni chiari
Questa fragranza è la prima che ho provato e mi è piaciuta. Un sentore fresco, fiorito ovviamente, femminile, intenso. Ci avverto anche una nota fruttata, come di pesca. Ho cercato di ricordare se avessi mai annusato una peonia per capire se in qualche modo la tart possa somigliare effettivamente al fiore, ma non fa parte delle mie esperienze. Comunque ripeto, per me Peony è promossa ed è una fragranza che permane discretamente dopo essere stata spenta.
Moonlight
Note di testa: Bergamotto – Note di cuore: Legno di fico, bambu’ – Note di fondo: Legni, patchouli
Moonlight è una fragranza più maschile, ma comunque tutto sommato neutra. La prima cosa che ho notato è che questa profumazione è delicata, tanto che per avvertirla a pieno ho dovuto sciogliere quasi metà tart, contro il classico quarto che sono solito spezzare e utilizzare. Mi è piaciuta per varietà le note legnose, ma non ho avvertito il bergamotto. Potrei ricomprarla ma una volta spenta non mi pare resti granché nell'aria.
Un ragazzo nei commenti diceva di avvertire un odore ceroso, che io però non sento. La cosa più vicina a questo sentore ceroso per me sono le note finali, quelle più legnose che tendono ad essere un po' sintetiche, ma poi ognuno c'ha il suo naso e a me non danno fastidio.
Sempre in tema di nuove collezioni, ma che nuove non sono, quei geniacci dei signori Yankee Candle hanno aggiornato la linea Pure Essence, di cui, se ricordate, vi avevo già parlato.
Le fragranze sono tre: Vanilla, Verbena di cui ho parlato qui e White Tea. Le ho annusate e gradite tutte e tre, ma nei negozi a mia disposizione c'erano solo i votivi, così ne ho presa solo uno.
White Tea
Note di Testa: Limone – Note di Cuore: Tè Bianco – Note di Fondo: Patchouli
Il votivo di White Tea mi è piaciuto parecchio. Il mio naso sente il Tè bianco e una punta di Patchouli ma il limone sinceramente no. È fresca e gradevole, tuttavia, ho trovato un po' debole il formato votivo di questa fragranza. Il profumo si avverte, nulla a che vedere con le Bolsius, ma perde di incisività e anche di permanenza una volta spenta. Penso che prenderò la tart per vedere se rispetta le mie aspettative.
Infine volevo farvi una rapida carrellata delle referenze classiche che potete trovare tutto l'anno negli stand Yankee Candle e che ben si accordano con queste prime giornate calde.
Coastal Waters
Una fragranza fresca e neutra. Questo "impeto dei freschi spruzzi (???) dell’oceano" sta ad indicare il profumo che i signori Yankee affibbiano alle fragranze che ricordano il mare, quindi un profumo salmastro, al mio naso un po' sintetico, ma molto meglio di Turquoise Sky. Ci avverto anche una nota fiorita che la rende più gradevole. Comunque credo sia fuori produzione, ma se la trovassi in giro non so se la riprenderei.
Sweet Apple
Per me non è né dolce, né melosa. Non riesco a descriverla, anche se comunque non è sgradevole o fastidiosa, ma francamente è stato un acquisto inutile. Ha di buono che dopo averla spenta persiste nell'aria un profumo piacevole, più buono di quando la si accende. Non la ricomprerei, è insipida.
Una fragranza fiorita che si mischia a delle note più fruttate. Loro dicono susine, io dico frutti di bosco, ma piace al mio naso. Anche per quanto riguarda il muschio bianco che i signori YC ci fanno notare, io non lo sento.
Non risulta sintetica, né pungente, anzi è avvolgente e persiste nell'aria. Vorrei provare a sentirla anche in una stagione più fresca. Promossa.
Sapete cos'è lo "sweet pea"? Ve lo dico con una gif.
Esatto, il pisello odoroso tanto caro ad Enzo Miccio, ma che io non ho mai annusato.
Comunque questa tart ha una fragranza molto particolare. Un connubio di note floreali, con delle punte legnose e altre punte più dolci. Intensa e avvolgente, tanto che io, avendo piccoli spazi da proifumare, devo utilizzare davvero poca tart o comunque non farla bruciare molto a lungo.
Promossa anche in climi non propriamente caldi.
Fluffy Towels
Fluffy Towels, come un po' tutte le profumazioni a cera bianca, mi è piaciuta molto. Una profumazione fresca, neutra, che dovrebbe ricordare il profumo degli asciugamani freschi di ammorbidente, e effettivamente vi riesce. Potrebbe essere assimilabile all'arcinota Clean Cotton, tuttavia in Fluffy Towels ci sento delle note floreali più marcate. Nella descrizione ci sono anche note di limone, mela, lavanda e lillà, ma non le ho avvertite così distintamente.
Buona anche la persistenza post spegnimento. Promossa.
E per il momento è tutto, ma credo che fra non molto seguirà un post con tante altre profumazioni, e magari anche qualche novità!
A presto.