Ci sono quei film che mi riprometto di vedere, anche solo per semplice curiosità, per tanto tempo, ma alla fine c'è una novità o una serie tv che riesce a scalzarli fra le priorità in questo senso.
Credo ad esempio fossi l'ultimo rimasto della comunità LGBT, e più in generale fra i pochi, a non aver visto Mamma Mia (2008), pur apprezzando in genere i musical.
Ne avevo visto degli stralci quando era passato in tv, avevo colto il senso generale di come si svolgevano i fatti e di quale impatto potesse avere, ma non mi ci sono mai soffermato, probabilmente perché la storia mi è sempre sembrata troppo lineare persino per una commedia musicale.
Sophie, una giovane ragazza di appena 20 anni, gestisce insieme alla madre Donna un piccolo albergo in Grecia, ed ha tutto sommato una vita serena su questo soleggiato isolotto, ma un dubbio la tormenta. Sophie infatti sta per sposarsi, e proprio per questo importante giorno vorrebbe accanto suo padre, ma c'è un piccolo inconveniente: non sa chi sia. Per caso, da un diario della madre, scopre che suo padre potrebbe essere uno dei ragazzi che Donna frequentava da ragazza, il problema è che sembra aver avuto relazioni con tre uomini diversi più o meno nello stesso periodo.
Perché sì, Donna non si è fatta mancare nulla quando era più giovane, e quindi per Sophie l'unica soluzione è invitare i presunti padri sull'isola e capire con chi dei tre uomini può avere una affinità.
Ritrovandoseli davanti però non sarà comunque una impresa facile.
Dopo aver visto per intero Mamma Mia! ho capito come mai molti adorino questo film. Aver affidato il ruolo principale a Meryl Streep che con la sua energia è trascinante, è stata una scelta perfetta perché comunque risulta credibile. Non sta ferma un minuto, canta, balla e recita come una forsennata e già da sola rende Mamma Mia! un film iconico. Come tutti i musical ovviamente le canzoni sono la forza e sicuramente gli Abba li conosciamo un po' tutti, almeno per una canzone, motivo per cui per restare sulla poltrona senza canticchiare o sculettare un po', devi essere imbalsamato.
Credo però che tutte le scelte fatte intorno alla storia - che vi ripeto, è difficile che possa lasciarvi a bocca aperta con colpi di scena inattesi - siano quegli elementi che hanno reso questo film così famoso e così apprezzato. Le musiche e le coreografie fanno vivere la scenografia, è come se tutto sia funzionale alla storia, come se tutto si animasse e venisse trascinato da una forza invisibile. Inoltre hanno saputo mantenere una certa teatralità senza però rendere tutto troppo impostato.
Quindi Mamma Mia! funziona secondo me proprio per le vibrazioni positive che trasmette, per i colori, per l'allegria, per tutto il carrozzone che si porta dietro, per il cast di attori che funzionano alla perfezione nelle loro parti, e anche per i panorami e il sole della Grecia.
Io però non mi sono innamorato di questo film. Per quanto mi abbia fatto piacere vederlo, per quanto non mi sia annoiato visto il ritmo che è sempre incalzante, e abbia sculettato anche io sulla poltrona, per quanto abbia seguito quelle vibes e quello scintillio che Mamma Mia! riesce a trasmette. Però per quanto ci abbia provato, non posso dire che mi abbia segnato emotivamente, che sia riuscito a farmi coinvolgere del tutto dalle ansie, dalla tristezza, dalla gioia dei protagonisti. Ho paura del linciaggio ma Mamma Mia!, nonostante il sorriso che mi ha lasciato alla fine, e nonostante la piacevolezza, non è un film che vedrei e rivedrei fino a consumare il DVD.
Se lo avete già visto, sono sicuro che ne conservate un ricordo positivo o magari siete fra i fans innamorati persi di questa pellicola, se non lo avete visto sono sicuro che vi terrà compagnia senza disturbare troppo chi invece i musical li sopporta meno visto che le canzoni sono ben miscelate al contesto.
Genere: commedia musicale, sentimentale
Durata: 108 minuti
Regia: Phyllida Lloyd
Uscita in Italia: 3 Ottobre 2008
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Germania
Voto 6.5 |
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Se dopo 10 anni ho deciso di vedere Mamma Mia! buona parte del merito si deve al sequel anche un po' prequel intitolato Mamma Mia! Ci risiamo (2018).
Ho una mia teoria sui sequel ovvero che possono essere la consacrazione di un successo, a meno che non avvengano in un tempo ragionevole, ovvero entro circa cinque anni dal primo film, o poco più in base ai tempi di lavorazione. Ma 10 anni sono tanti e mi sanno un po' di disperazione.
In Mamma Mia! Ci Risiamo facciamo un salto temporale, e ci ritroviamo a cinque anni più tardi rispetto il primo capitolo (ve l'ho detto che cinque anni sono sufficienti).
Adesso l'albergo sull'isoletta greca è in mano a Sophie, visto che Donna purtroppo è deceduta. La ragazza però non solo vive una relazione complicata con l'uomo che ha sposato e che per lavoro si trova lontano, ma è tesa per via della grande inaugurazione dell'albergo che terrà anche per onorare la madre scomparsa. Ma le cose, come sempre accade nella vita di Sophie a quanto pare, non sembrano andare per il verso giusto, fra ritardi, problemi meteorologici e assenze importanti.
Dall'altro lato c'è un'altra ragazza che sta vivendo la sua vita non senza difficoltà, colpi di testa ed altrettanta agitazione, solo che questa ragazza la conosciamo già, perché siamo negli anni '70 e scopriamo finalmente (???) le vicende di Donna da giovane.
Sì, Mamma Mia! Ci risiamo è uno di quei sequel disperati, dove si cerca di ripescare dal passato per tentare il colpaccio ma alla fine il risultato è posticcio.
Sì, loro provano a ricreare quella energia che vi dicevo, quelle vibrazioni, ma non mi pare ci riescano del tutto, anzi ad essere onesto non ci riescono affatto.
Andiamo per gradi: se in Mammia Mia! la storia era un po' fiacca e se vogliamo prevedibile, in questo secondo capitolo la storia è semplicemente inutile.
Tutta la parte che riguarda Sophie e l'inaugurazione dell'albergo non riesce a sostenersi da sola, non ha aspetti che riescano ad attirare l'attenzione, a coinvolgere, e l'unica caratteristica che spicca è la scontatezza. Deve essere quindi affiancata da questo lungo flashback che dovrebbe dare corpo alla narrazione, ma secondo me non ci riesce.
Le follie della giovane Donna mi sono sembrate esagerate, inverosimili, e anche un po' poco interessanti visto che più o meno possiamo immaginare come sia andata, ma soprattutto sono scollegate da tutto il resto.
Non si capisce chi abbia tirato in scena tutta questa parentesi, chi ci spinga a seguire il viale dei ricordi, ma parte perché così è stato stabilito dall'alto, e non c'è il minimo sforzo nel far collidere passato e presente.
Più in generale, non c'è alcuno sforzo affinché si cerchi di fare un passo avanti rispetto a Mamma Mia!, ma semplicemente si cerca di ricostruire la stessa energia e il risultato è una minestra riscaldata, ma messa in un altro piatto.
Mi è mancata anche l'ironia, e non è che nel primo film abbia allenato gli addominali dalle risate ma l'ho trovato spiritoso. In Mamma Mia! Ci Risiamo quel gioco delle parti, del fraintendimento è debole e quindi si perde l'ilarità di tutta la vicenda.
Ma anche l'emotività non è proprio al centro, perché le situazioni con cui creare empatia sono poche. Nel primo film almeno potevi avvicinarti alle difficoltà di Donna di portare avanti l'albergo e gestire il matrimonio della figlia, alla frustrazione di Sophie di non sapere chi sia suo padre, o persino con l'ansia dei tre padri in incognito. In questo sequel non c'è alcun approfondimento sulle emozioni, sui personaggi, su quello che è il loro presente cinque anni dopo.
Tutto viene raffazzonato, e messo lì tanto per. La stessa Lily James, per quanto brava, spigliata, fresca e carina, mi è sembrata una scalmanata con tanta faccia tosta a cui accadono una serie di cose.
Quindi se non amate i musical con situazioni poco realistiche, oltre al fatto che tutti sanno ballare e cantare, potete evitare la visione. Ma soprattutto se odiate i musical con costanti canzoni peggio di una messa cantata, scappate a gambe levate perché Mamma Mia! Ci risiamo sarà il vostro incubo, visto che hanno ficcato quanti più brani possibili, anche in questo caso staccati dalla storia.
L'unica cosa che posso salvare di questo sequel è la parte finale, quando tutto diventa una grande festa, ed immagino che Ol Parker l'abbia decisa più o meno così:
L'idea iniziale poteva essere carina, ma come molti sequel anche questo purtroppo, per me, non funziona. Perché non basta imbottire un film con scene che si susseguono, ma è importante dare profondità a quello che racconti.
Nonostante non sia stato un fan del primo film come vi dicevo, Mamma Mia! Ci Risiamo non riesce a dar nuova luce alla storia, non riesce a riportare o ricreare la stessa magia, lo stesso spirito ed energia del predecessore, anzi può essere un po' pesante per chi con i musical non ha particolare affinità.
Titolo originale: Mamma Mia: Here We Go Again!
Genere: commedia musicale, sentimentale
Durata: 114 minuti
Regia: Ol Parker
Uscita in Italia: 6 Settembre 2018
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Voto 5 |
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