Nobody Wants This Seconda Stagione, scommessa vinta?

È stata la sorpresa tardiva dello scorso anno, quando sembrava che ormai avessimo visto un po' tutto quel che di buono ci potessero offrire. Poi però è arrivata Nobody Wants This e ci siamo dovuti ricredere perché finalmente avevamo una commedia romantica che valesse la pena seguire.

Dal cast, capeggiato da due attori-riferimento per noi millennial come Adam Brody e Kristen Bell, alla durata degli episodi, passando ovviamente per lo stile, Nobody Wants This ha fatto subito il suo dovere e l'ha fatto bene, e siamo capitolati affezionandoci ai suoi protagonisti.

La carta vincente è stato un buon equilibrio fra ironia e serietà, fra tenerezza e dramma, e condito da qualche momento di riflessione su temi che ci toccano tutti, come la famiglia e l'amore. 
Magari non si è dimostrata subito la serie tv più originale, ma è quello che avevamo bisogno, soprattutto con l'arrivo dell'autunno. Per questo ero contento di sapere che Nobody Wants This era stata rinnovata per una seconda stagione.

Quando però ho visto i nuovi episodi, su Netflix dal 23 Ottobre, qualcosa mi è mancata.

Avevamo lasciato Noah nel difficile compito di trovare una sorta di stabilità fra la sua carriera da rabbino, che inevitabilmente è legata a doppio filo con la sua vita privata, e la sua relazione con Joanne che non si è ancora convertita all'ebraismo. Eppure loro si sono scelti e stanno adesso cercando di far funzionare le cose. Infatti, ovviamente, come tutte le coppie, anche la loro relazione non può che avere quelle gelosie, quei dubbi, quei contraccolpi che un po' tutti attraversiamo. Noah e Joanne però cercano di avere un rapporto maturo e affrontare apertamente tutto quello che arriva. Il passo successivo, come vediamo in questa nuova stagione, è proprio far quadrare tutto, magari anche una convivenza insieme. 

Nel mentre anche gli altri personaggi si fanno strada: Morgan (Justine Lupe) ad esempio inizia a desiderare una relazione seria come la sorella, e Sasha (Timothy Simons), il fratello di Noah, deve gestire il rapporto con la moglie Ester (Jackie Tohn) che sembra avere un momento di crisi.

Nobody Wants This, un po' come Only Murders in the Building, è diventato una di quelle serie tv "cozy" a cui è facile affezionarsi. Sono soprattutto i personaggi, che trasmettono umanità e imperfettibilità, e ovviamente le dinamiche "comuni" fra di loro, ad aver dato alla serie Netflix questa aurea. 
Questa seconda stagione però forse ha cercato di giocare facile, senza creare veri e proprio momenti di tensione, ma preferendo sciogliere le difficoltà alla fine di ogni episodi. È vero che Noah e Joanne hanno basato il loro rapporto sul dialogo, ma proprio per quella semplicità che vorrebbero trasmettere, non basta qualche frasetta ben assestata per risolvere le cose.
È stato soprattutto quando si è parlato di convivenza che sono rimasto più perplesso sul rapporto fra i due protagonisti. Diciamo che il loro malinteso crea un contraccolpo che la stessa serie ha bisogno di un paio di episodi per chiarire, proprio per la logica che certi argomenti necessitano tempo. Peccato però che poi, anche questo momento di tensione finisce anche con qualche battuta.

Lo capisco che siamo sempre nell'ottica di una comedy che, come dicevo, nasce per essere leggera, intrattenere, ma se sarebbe stato interessante fare un passo avanti. Se Nobody Wants This vuole giocare sulle differenze fra i suoi protagonisti, sarebbe interessante farlo fino alla fine, mostrandoci anche come due mondi diversi cercano di coesistere.
Restano sicuramente i dialoghi brillanti, il ritmo scorrevole e il fatto che ci siano sempre tanti personaggi interessanti da approfondire.

Nobody Wants This 2, proprio come la serie tv Disney+, ha cercato di giocare con alcuni nuovi volti come Arian Moayed (Fountain of Youth, Inventig Anna), Leighton Meester (moglie di Adam Brody nella vita reale) e Seth Rogen (The Studio), riuscendo anche a creare situazioni carine.
È però la storia alla base che vince la scommessa per il rotto della cuffia, ma non si porta a casa l'intero bottino, scontando la mannaia che molte seconde stagioni devono affrontare. 
La terza stagione è stata confermata e spero sia più coraggiosa. 



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