Spero di non spoilerare niente a nessuno, visto che son passati due giorni dalla season finale, ma parliamo un po' di American Horror Story, il quale, per misteriosi motivi, si becca un post a parte rispetto le altre serie che seguo; Motivi non così misteriosi visto che in fondo chiaramente il lavoro di Murphy non ci azzecca un'acca col resto degli show trasmessi.
Terza stagione, cast pressapoco invariato dalle precedenti, ma nuovo titolo per una nuova ambientazioni.
Siamo in una Coven, in una congrega di streghe spacciata all'indiscreto occhio pubblico come una scuola per giovani ragazze talentuose, ma questa è tutta roba che già sapete se seguite la serie, o che potreste sapere da chi è in grado di raccontarvela meglio di quanto possa far io.
Andiamo al succo?
Ebbene a me 'sta stagione non mi ha fatto del tutto impazzire.
E sai che novità direte voi, e invece.
Ma diventa difficile anche parlarne, perchè tutta la stagione è stata caratterizzata da una assidua disomogeneità.
In particolare le puntate centrali non hanno fatto altro che creare piccole storie, o meglio risvolti, quasi del tutto scollegati al resto della trama, ma cosa non meno importante, non erano per nulla interessanti.
In sintesi, a nessuno importava una fonchia dei cacciatori di streghe, dei vicini scassapalle e fanatici di Cristo, dell'amore adolescenziale fra Frankenstein e Zoe.
Tutto ciò fa si che lo spettatore perda interesse delle vicende che dovrebbero essere più importanti, tipo chi sarà la nuova Suprema, la strega più potente che va a rimpiazzare Fiona (Jessica Lange) e diventa capa della baracca.
La ricerca della nuova sovrana non diventa però centrale nella narrazione, diventerà solo un'ossessivo e continuato stress tanto che "nella prima volta nella storia" sono tutte le streghe a tentare le Sette Meraviglie.
E diciamocelo, tutto sommato non è stata questa grandissima rivelazione alla fine.
Ma anche la stessa congrega non ha un minimo di raziocinio e organizzazione: gente che va, gente che viene, gente che sparisce una notte senza una domanda, gente che muore in silenzio come se nella stanza accanto non ci fosse nessuno.
E, cosa peggiore, gente che resuscita.
Di continuo.
Tipo succursale di Beautiful, avete capito bene.
Una sceneggiatura incoerentemente rattoppata di puntata in puntata, questa è la visione che mi è arrivata.
Benché l'ambientazione si prestasse e il concept potesse generare situazioni horror e raccapriccianti che te dico fermate, non c'è mai stata un'esplosione di questo potenziale.
La vera magia non ha mai fatto parte di questo racconto. E' vero, qualcuno sposta oggetti, qualcuno accende un fuoco con la forza del pensiero, c'è chi ammazza la gente a colpi ( due colpi, per essere esatti) di vagina e chi legge nella mente. Roba già vista nelle migliori serate del Circo di Moira Orfei.
Ma concretamente questi avvenimenti sono poco incisivi e poco spettacolarizzati. E, come se non bastasse, nei momenti in cui la magia potrebbe essere usata per essere risolutiva, questa non viene minimamente presa in considerazione.
Esempi?
I cacciatori di streghe vengono massacrati con un'ascia per mano di una specie di fantasma, fantasma che poi verrà ucciso a coltellate dalla congrega tutta.
E sapevate già che per uccidere una strega basta annegarla nella vasca da bagno o strangolarla e per toglierne di mezzo un'altra glie damo un colpo sulla capoccia, la ficchiamo in una bara e chi si è visto, si è visto.
Non importano le forze in campo, importa la fortuna del momento.
Qualche soddisfazione in più forse ce la da la regina voodoo, Marie Laveau (Angela Bassett) magicamente più efficace, ma anche lei, una volta messa alle strette, non mi pare tanto tanto pratica e reattiva co 'sti poteri. Oltretutto il personaggio risulta debole, non abbastanza presente e prepotente per una strega con 200 anni sul groppone.
Il motore delle situazioni più raccapriccianti a mio avviso è l'esatto opposto della magia: l'umanità con le sue perversioni, i suoi feticci, ma anche le sue paure e psicosi.
Prima su tutti Fiona Goode, che, anche se come Suprema si dimostra un po' una schiappa, è vinta dalla smania di potere, dalla voglia di vivere anche sopra le ceneri della sua stessa figlia. Una donna e una strega, che pur avendo conosciuto il vero amore, ne sfrutta le potenzialità per raggiungere meri scopi personali. Torna il problema, già visto nella seconda stagione, di sovraesporre Jessica Lange, che si erge quasi a protagonista principale di tutta la vicenda .
Altri spunti horror vengono dall'aristocraticamente sadica Madame Delphine LaLaurie (Kathy Bates), personaggio storicamente esistito come Marie Laveau, e descritto come una torturatrice di schiavi neri da cui ottiene il sangue per creare intrugli di bellezza e frenare la sua cavalcante gerascofobia. Stronza fino al bipolarismo, anche con le sue figlie che vedrà torturare per l'eternità.
Kathy Bates però viene tristemente ridotta ad un personaggio intermittente, irrilevante all'economia della storia e la cui fine lascerà il tempo che trova, tanto che ieri sera a stento ricordavo come fosse morta (e per fortuna non risorta).
Se buona parte della della storyline si dimostra debole, non lo è stata da meno la season finale, l'ultima puntata per fare a capisse.
Voglio un prodotto che abbia un senso, che abbia un'ottica. Non importa se questa sia una straniante, preferirei non sia la visione dei buoni sentimenti o un continuo catfight fra bitches, ma andrebbe bene comunque, voglio che però abbia corpo e coerenza. Voglio che le storie siano ben incatenate fra loro e che i personaggi si muovano sullo stesso livello di importanza e che non diventino pupazzi per coprire le lacune di una malconcia sceneggiatura.
Ti rimando a settembre caro Murphy, non ti boccio sulla fiducia, sperando sia ben riposta.
Terza stagione, cast pressapoco invariato dalle precedenti, ma nuovo titolo per una nuova ambientazioni.
Siamo in una Coven, in una congrega di streghe spacciata all'indiscreto occhio pubblico come una scuola per giovani ragazze talentuose, ma questa è tutta roba che già sapete se seguite la serie, o che potreste sapere da chi è in grado di raccontarvela meglio di quanto possa far io.
Andiamo al succo?
Ebbene a me 'sta stagione non mi ha fatto del tutto impazzire.
E sai che novità direte voi, e invece.
Ma diventa difficile anche parlarne, perchè tutta la stagione è stata caratterizzata da una assidua disomogeneità.
In particolare le puntate centrali non hanno fatto altro che creare piccole storie, o meglio risvolti, quasi del tutto scollegati al resto della trama, ma cosa non meno importante, non erano per nulla interessanti.
In sintesi, a nessuno importava una fonchia dei cacciatori di streghe, dei vicini scassapalle e fanatici di Cristo, dell'amore adolescenziale fra Frankenstein e Zoe.
Tutto ciò fa si che lo spettatore perda interesse delle vicende che dovrebbero essere più importanti, tipo chi sarà la nuova Suprema, la strega più potente che va a rimpiazzare Fiona (Jessica Lange) e diventa capa della baracca.
La ricerca della nuova sovrana non diventa però centrale nella narrazione, diventerà solo un'ossessivo e continuato stress tanto che "nella prima volta nella storia" sono tutte le streghe a tentare le Sette Meraviglie.
E diciamocelo, tutto sommato non è stata questa grandissima rivelazione alla fine.
Ma anche la stessa congrega non ha un minimo di raziocinio e organizzazione: gente che va, gente che viene, gente che sparisce una notte senza una domanda, gente che muore in silenzio come se nella stanza accanto non ci fosse nessuno.
E, cosa peggiore, gente che resuscita.
Di continuo.
Tipo succursale di Beautiful, avete capito bene.
Una sceneggiatura incoerentemente rattoppata di puntata in puntata, questa è la visione che mi è arrivata.
Benché l'ambientazione si prestasse e il concept potesse generare situazioni horror e raccapriccianti che te dico fermate, non c'è mai stata un'esplosione di questo potenziale.
La vera magia non ha mai fatto parte di questo racconto. E' vero, qualcuno sposta oggetti, qualcuno accende un fuoco con la forza del pensiero, c'è chi ammazza la gente a colpi ( due colpi, per essere esatti) di vagina e chi legge nella mente. Roba già vista nelle migliori serate del Circo di Moira Orfei.
Ma concretamente questi avvenimenti sono poco incisivi e poco spettacolarizzati. E, come se non bastasse, nei momenti in cui la magia potrebbe essere usata per essere risolutiva, questa non viene minimamente presa in considerazione.
Esempi?
Magia: faccio swishhhhh |
E sapevate già che per uccidere una strega basta annegarla nella vasca da bagno o strangolarla e per toglierne di mezzo un'altra glie damo un colpo sulla capoccia, la ficchiamo in una bara e chi si è visto, si è visto.
Non importano le forze in campo, importa la fortuna del momento.
Qualche soddisfazione in più forse ce la da la regina voodoo, Marie Laveau (Angela Bassett) magicamente più efficace, ma anche lei, una volta messa alle strette, non mi pare tanto tanto pratica e reattiva co 'sti poteri. Oltretutto il personaggio risulta debole, non abbastanza presente e prepotente per una strega con 200 anni sul groppone.
Il motore delle situazioni più raccapriccianti a mio avviso è l'esatto opposto della magia: l'umanità con le sue perversioni, i suoi feticci, ma anche le sue paure e psicosi.
Prima su tutti Fiona Goode, che, anche se come Suprema si dimostra un po' una schiappa, è vinta dalla smania di potere, dalla voglia di vivere anche sopra le ceneri della sua stessa figlia. Una donna e una strega, che pur avendo conosciuto il vero amore, ne sfrutta le potenzialità per raggiungere meri scopi personali. Torna il problema, già visto nella seconda stagione, di sovraesporre Jessica Lange, che si erge quasi a protagonista principale di tutta la vicenda .
Altri spunti horror vengono dall'aristocraticamente sadica Madame Delphine LaLaurie (Kathy Bates), personaggio storicamente esistito come Marie Laveau, e descritto come una torturatrice di schiavi neri da cui ottiene il sangue per creare intrugli di bellezza e frenare la sua cavalcante gerascofobia. Stronza fino al bipolarismo, anche con le sue figlie che vedrà torturare per l'eternità.
Kathy Bates però viene tristemente ridotta ad un personaggio intermittente, irrilevante all'economia della storia e la cui fine lascerà il tempo che trova, tanto che ieri sera a stento ricordavo come fosse morta (e per fortuna non risorta).
Se buona parte della della storyline si dimostra debole, non lo è stata da meno la season finale, l'ultima puntata per fare a capisse.
Ci hanno fatto credere fino alla fine che 'ste benedette sette meraviglie fossero chissà che roba, e invece si tramutano nella classica e sempre attuale acchiapparella. Ma tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino e infatti Zoe ci resta infilzata. Comunque nessuna delle prove ha particolare risalto visivo, ed anzi mi sembrano anche sbilanciate. Una delle carte interessanti da giocare, come ad esempio le diverse visioni dell'inferno che le streghe avrebbero visto, si dimostrano pressapoco le paure futili di ragazzette post pubertà.
E, nella strenua ricerca della nuova Suprema, non sarà in fin dei conti la magia a indicarci chi guiderà la congrega, ma la stronzaggine di Madison e due buone parole by Myrtle Snow. Unico punto di reale tensione è l'ultimo incontro fra Cordelia e sua madre Fiona, ormai ridotta all'ombra di se stessa, che lascia davvero col fiato sospeso per l'imprevedibilità della scena, che si conclude, e ci sta, con il classico tema americano della riappacificazione e dei buoni sentimenti.
Ora Ryan, che mi stai leggendo, mi riferisco proprio a te, io non voglio una nomea, non voglio un cult, non voglio qualcosa che il mondo indie possa osannare a capolavoro.Voglio un prodotto che abbia un senso, che abbia un'ottica. Non importa se questa sia una straniante, preferirei non sia la visione dei buoni sentimenti o un continuo catfight fra bitches, ma andrebbe bene comunque, voglio che però abbia corpo e coerenza. Voglio che le storie siano ben incatenate fra loro e che i personaggi si muovano sullo stesso livello di importanza e che non diventino pupazzi per coprire le lacune di una malconcia sceneggiatura.
Ti rimando a settembre caro Murphy, non ti boccio sulla fiducia, sperando sia ben riposta.