|Beauty Cues|
Prodotti corpo H&M certificati bio e con buon INCI... TOP!

Diverso tempo fa vi avevo lasciato un breve accenno su una linea di cosmetici che mi aveva incuriosito nonostante so che a molti crea un po' di perplessità. Mi riferisco alla gamma Conscious di H&M, il marchio di abbigliamento. Conscious è una linea che consta non solo appunto di vestiario ecosostenibile, ma anche cosmetici eco e biologici per tutto il corpo, dal viso ai capelli. 



Lo so, quando un brand che produce abbigliamento, o comunque un altro genere di prodotti, si mette a creare cosmetici, siamo sempre tutti un po' scettici, ma io sono una scimmia e vuoi il fatto che faccio di tanto in tanto ordini sul sito di H&M (qui la mia esperienza), vuoi i costi ridotti, mi son deciso a provare i prodotti di questo marchio. In realtà di mezzo c'è anche lo zampino di Simona (MissPenny09) che mi ha regalato un paio di queste referenze conoscendo la mia curiosità.
Vi dicevo che tempo fa vi avevo parlato della  Lozione Corpo Relaxing che mi aveva lasciato un po' dubbioso, non perché non fosse valida ma perché in commercio ci sono tantissimi prodotti che funzionano allo stesso modo di quella lozione, ma sono magari più reperibili. 
Infatti uno dei punti a sfavore di questi cosmetici firmati H&M è che non sono proprio facili da trovare. Io non li ho mai visti in negozio, e molti di voi mi hanno detto che hanno lo stesso problema, ma il risvolto positivo è che il sito applica spesso dei codici sconto per cui anche questa gamma di prodotti va in offerta. Ma bando alle ciance, che cosa ho utilizzato?

Il mio compagno di docce da un po' di tempo a questa parte è stato il Vitalising Body Wash, un docciaschiuma in gel, contenuto in una bella confezione nera trasparente in plastica riciclata, che se avessi un bagno adatto la riciclerei per metterci il detergente mani.



Il dispenser eroga effettivamente una piccola quantità di prodotto per ogni pushata, come appunto fosse la confezione di un detergente per le mani. Sul sito dicono che questo body wash è un
Docciaschiuma dalla delicata azione detergente e idratante e al vivificante profumo di lime. 
e la ritengo una descrizione  veritiera. È un gel leggermente aranciato dalla media densità, che a contatto con l'acqua produce una bella schiuma soffice, non particolarmente densa ma comunque persistente durante il lavaggio. Io utilizzo una spugna che sicuramente aiuta a creare più schiuma. Spicca il profumo agrumato di questo docciaschiuma H&M che, non mi è parso persistente sulla pelle, ma tiene compagnia durante il lavaggio. In questo profumo ci avverto anche note floreali ma come sempre vi dico, può essere solo una mia percezione.

L'INCI del body wash

Sulla mia pelle del corpo che è normale ma leggermente secca su braccia e gambe, il Vitalising Body Wash deterge bene senza essere aggressivo; mi lascia la pelle liscia e morbida.
Non è super idratante come docciaschiuma, ma in quelle occasioni in cui non applico un prodotto idratante dopo la doccia, non avverto irritazioni, prurito o un aggravarsi delle zone più secche. L'unico appunto che posso muovere è proprio riguardo la confezione che, come dicevo, non è adatta ad un prodotto per il corpo ma più ad un detergente mani o viso. Tant'è che io, soprattutto adesso che l'ho quasi finito, preferisco svitare il tappo e versarlo sulla spugna. 
Si sciacqua via facilmente, cosa che non mi dispiace affatto.
Mi è comunque parso un prodotto onesto, che probabilmente non ricomprerei vista la poca facilità nel reperirlo, ma se ve lo trovate davanti lo consiglio un po' per ogni tipo di pelle.

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🔎 Negozi Monomarca H&M, Online
💸 5.99€
🏋250ml
⏳ 18 Mesi
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Subito dopo la doccia applico un prodotto che ho adorato fin dal primo utilizzo e non me lo aspettavo, mi riferisco al Revelation Body Oil.


Questo olio per il corpo, è sì di H&M ma non fa parte della linea Conscious, ma della gamma Revelation, e nonostante non sia un prodotto certificato ecobio, è un olio con un ottimo INCI, composto principalmente da diversi oli vegetali
È contenuto in un flacone nero opaco ed ha un contagocce che aiuta a dosare il prodotto.


L'olio al tatto risulta liquido e leggero, sembra quasi un olio secco, e mi ha colpito subito la profumazione legnosa,  unisex anche se un pelo più maschile, che richiama i trattamenti SPA o comunque qualcosa di più costoso. 
Dicono di lui 
Olio per il corpo a pronto assorbimento con olio di moringa e di argan ed estratto di foglie di rosmarino. Ideale per una pelle idratata, elastica e pulita. 
Sapete forse che non sono un fan degli oli corpo se non per l'estate e questo Revelation Body Oil è stato un ottimo alleato per l'idratazione. L'ho sempre applicato sulla pelle umida dopo la doccia e la texture leggera rende effettivamente questo olio di facile e veloce assorbimento oltre ad avere un'ottima spalmabilità. Non mi sono mai ritrovato zone unte, o fastidiosamente appesantite. I risultati sulla mia pelle mi hanno davvero stupito: quest'olio infatti mi lascia la pelle non solo ben idratata a lungo, ma molto morbida, elastica e setosissima al tatto. Regala alla pelle una bella luminosità, facendola apparire anche più liscia.

L'INCI del Revelation Body Oil
Non mi aspettavo sinceramente di trovare un prodotto, un olio soprattutto, così valido. La profumazione me lo ha fatto amare ancora di più perché come vi dicevo è legnosa, una punta speziata senza essere fastidiosa o troppo pungente, nonostante sia una fragranza intensa che avvolge il corpo e riempie la stanza in cui lo applicate. La cosa più sorprendente è che la profumazione dura parecchie ore e con essa gli effetti benefici del Revelation Body Oil come idratazione e morbidezza della pelle.
Anche in questo caso un po' di perplessità sulla confezione visto che non si vede quando il prodotto sta per finire ma per me uno dei prodotti H&M migliori provati fino ad ora.
Anche lui mi sento di consigliarlo un po' a tutti salvo a pelli molto disidratate o che necessitano idratanti più leggeri.

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🔎 Negozi monomarca H&M, Online
💸 7.99€
🏋150ml
⏳ 24 Mesi
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La tripletta di prodotti per la cura del corpo finisce con il Gentle Deodorant anch'esso della linea Consciuos di H&M.


Trovare un deodorante ecobio che sia valido, lo sapete, non è facile e forse fra questi tre prodotti, il deodorante era quello che più mi attirava e mi incuriosiva.
È un classico deodorante roll-on, e mi ricorda sotto diversi punti di vista il Deo Roll-on di Benecos: infatti il deodorante è una cremina bianca fluida e ha una sfera che ruota un po' più piccola rispetto ai prodotti di questo tipo che si trovano in commercio. Purtroppo non ha odore, o meglio io ci sento un vago sentore simile al profumo di gel di aloe. Essendo in crema impiega un po' più di tempo ad asciugarsi ma nulla di troppo complicato da gestire. È un deodorante a base di triethyl citrate che su di me è un antibatterico che in genere funziona bene.
H&M già dal nome ci fa capire che si tratta di un
Deodorante delicato senza alluminio con aloe vera biologica certificata e glicerina.
Ma non fa cenno per quanto riguarda la durata dell'efficacia del prodotto. Vi avviso che non ho una sudorazione particolarmente pesante e presente, anche se per sicurezza non esco mai senza aver applicato il deodorante.
Ovviamente l'ho messo a dura prova anche con il caldo più torrido di agosto, fino ad ora che le temperature sono più umanamente accettabili ed ho notato che questo deodorante funziona,  ma dipende dalla situazione.
In linea generale se fa molto caldo e ho una giornata particolarmente movimentata sia fisicamente che emotivamente, il Gentle Deodorant mi fa arrivare a sera ma, pur non puzzando, non mi sento più a mio agio, anzi sento la necessità di rinfrescarmi. Se invece la giornata è calda ma più tranquilla, riesco ad arrivare a sera senza cattivi odori, e sì, mi lavo, ma non la sento come una necessità urgente.

L'INCI del Gentle Deodorant

Adesso che le temperature sono più basse, mi regge bene senza problemi per tutto il giorno.
Il deodorante non mi ha creato irritazioni e non mi crea bruciore nemmeno dopo la rasatura. Inoltre, nonostante sia in crema, non ho notato macchie sui vestiti.
Tirando le somme il Gentle Deodorant per me è valido, ma sicuramente passa in cavalleria per un riacquisto considerando che conosco già dei prodotti efficaci in ogni situazione. Consigliato a sudorazione non eccessive.

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🔎 Negozi monomarca, Online
💸 5.99€
🏋50ml
⏳ 18 Mesi
🔬ECOCert
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E sempre tirando le somme la mia esperienza con i prodotti corpo H&M posso definirla positiva. Costo, INCI e un riscontro positivo nell'utilizzo, sono sicuramente aspetti che mi fanno promuovere queste referenze.
Fatemi sapere se vi incuriosiscono e speriamo che diventino più reperibili nei negozi.




{Aggiornamento #74}
Regressione


Avete presenta la sensazione di un crampo muscolare?
A me viene di tanto in tanto ad un polpaccio, senza una logica. 
Arriva, fa male, a volte molto male, a volte interrompe un bellissimo sogno in cui sei stretto fra le braccia di Sam Heughan, ma se sei fortunato, in un paio di minuti te ne dimentichi e torni a dormire (perché in genere ti vengono la notte quando, più che in posizione fetale, sembri un acrobata del Circo Togni).
Ecco come avevo considerato l'estate: un crampo muscolare, una parentesi fastidiosa, che se avessi pazientemente resistito, sarebbe passata. Eppure i crampi tornano, ti svegliano la notte, giusto i due minuti per infastidirti, e poi si ritirano.
Come i lavori in strada esattamente di fronte la porta di casa mia, che proprio quando sembra che gli operai abbiano finito di trapanare, martellare, grattare, spalare ed urlare, ricominciano così, dal nulla. 
Ecco, i miei ultimi mesi sono stati così. Un circolo che, proprio quando sembra che il peggio sia passato, quando la tempesta ha lasciato il posto al bel tempo, giusto per spiegarvelo con una banalità, visto che gli acquazzoni mi piacciono anche, riecco le nuvole.
Avete presente anche il duplice significato di tensione?
Generalmente si intende una situazione emotiva di ansia, agitazione, di sforzo. Ma il senso principale è quello di sollecitazione, di trazione verso qualcosa.
Eccomi.
Ma se da un lato ho cercato di tendermi il più lontano possibile da ciò che ruba energia, di saltare l'ostacolo tentando la volata, dall'altro ne venivo risucchiato.
Il primo ostacolo, o meglio quello che in questo periodo mi fa inciampare più spesso sono le discussioni.
Non il semplice scambio di battute, magari ilari, non la semplice condivisione di un distinto punto di vista, né il confrontarsi su una visione opposta.
No, è proprio fare discussioni sul nulla. Discussioni che girano e si riavvolgono, fanno lunghi percorsi ma poi ritornano, come i crampi, i rumori molesti, le festività, gli ex, le frange e le top model degli anni '90.

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Non fraintendetemi, ho sempre apprezzato un buon contraddittorio su tutto, da buona peppia quale sono. Ad esempio non vedo l'ora di far nero Baglioni come conduttore di Sanremo 2018
Ma nell'ultimo periodo sembra che le discussioni non facciano altro che circondarmi e togliermi aria. Ogni occasione sembra buona per alzare la voce, parlarsi addosso, e alla fine non capirsi nemmeno. Affacciarmi poi al virtuale non è sempre una via di fuga.
Quante discussioni sono state fatte ad esempio sul coming out di Guglielmo Scilla, perché ha detto quello che tutti sotto sotto pensiamo? Quando il punto, secondo me, non è il come, ma il non pensare sia una cosa di cui avvantaggiarsene.
O sulle beceraggini dette al Grande Fratello, noto luogo di incontro di intellettuali e filosofi, più o meno sulla stessa questione? 
Poi magari passa troppo sotto banco che in Brasile ancora propongono cure per l'omosessualità
Non avete l'impressione che il mondo ci prenda a pugni in senso fisico e lato, proprio di proposito? Che stiamo regredendo?
Ci bombarda di notizie e quasi pretende che noi battibecchiamo su ogni singola cosa. 
Eppure adesso voglio restare un passo indietro, e nonostante non abbia buoni propositi sono contento di superare pian piano la mia congenita pigrizia delle piccole cose, e vorrei imparare a ricordare i momenti in cui il sorriso nasce spontaneo e resta stampato fino a quando i muscoli del viso iniziano a far male.
Ho bisogno di staccare da tutta questa caciara, tirarmene fuori, di non avere, almeno per un po' un ostacolo da dover saltare e rischiare di barcollare, ed aspetto la ricerca del silenzio e le coccole dell'autunno, aspetto che i colori cambino, aspetto di sentire il rumore della pioggia sul tettuccio dell'auto, aspetto di vedere i film a letto, e aspetto gli abbracci che si allungano. 
Aspetto di organizzare, disfare e ricominciare.





|Beauty Cues #MaskWednesday|
Maschere in tessuto Wycon e novità Black Addiction

Quando trovo delle maschere viso di facile reperibilità e con un costo accessibile, mi piace sempre provarle e parlarne. 
Questo è il caso di Wycon che ormai da un po' di tempo ha lanciato una linea di trattamenti in tessuto per viso e occhi (per l'esattezza quattro maschere per la zona perioculare e 3 per il viso).
Ero un po' titubante, infatti ho voluto giusto provare un paio di maschere e non farne incetta anche perché essendo semplici maschere in tessuto ne conosco il funzionamento e ne ho già parecchie per farne scorta.
Mi aveva attirato anche il fatto che questi trattamenti non contengono siliconi o petrolati, quindi era un piccolo punto a loro vantaggio. 
La prima maschera che è finita sul mio viso è stata la Maschere in tessuto Total Radiant Idratante e Illuminante.


Wycon la descrive come una 
maschera illuminante che dona compattezza e lucentezza all'incarnato grazie a sostanze funzionali rassodanti ed illuminanti.
ed aggiungono 
si dimostra un potenziale candidato per un trattamento anti-età, finalizzato alla protezione dallo stress ossidativo e all'aumento dell’elasticità e della luminosità della pelle.
Ogni volta che recensisco un prodotto sapete bene che cerco di trovarne aspetti positivi e negativi, e provo a dare un'opinione quanto più possibile articolata dei prodotti andando magari oltre le mie particolarità, ma non nel caso di questa maschera  viso Radiant di Wycon che posso solamente definire, per mia esperienza, orrenda.
Orrenda nel tessuto che non è un tessuto ma un papiro per quanto è spessa e rigida.
Orrenda per come questo tessuto è tagliato che più che una maschera di bellezza sembra la maschera di Jason Voorhees.


Orrenda quindi nel feeling e nella confortevolezza sulla pelle. Letteralmente non sta incollata.
Orrenda nell'odore, non intenso ma comunque brutto.
Orrenda nella quantità di liquido di cui è imbevuta, che il miraggio di una oasi nel deserto è sicuramente più inumidito.
Orrenda anche nei risultati, visto che quasi da subito mi ha dato una sensazione di bruciore alla pelle.
Stranamente è come se mi abbia lasciato la pelle fresca in alcuni punti, ma arrossata e tirante in altri. Passati gli arrossamenti la pelle è tutto sommato luminosa e leggermente idratata ma con la sensazione di averla irritata.


Insomma, la Radiant Mask deve avere qualcosa che mi ha fatto allergia e la piacevolezza di utilizzo per me è uguale a zero.
La potrei annoverare fra i prodotti peggiori di quest'anno e la sconsiglio vivamente per il semplice fatto che io non ho una pelle sensibile, e provo talmente tanti prodotti che quando qualcuno di questi mi scatena una situazione irritativa non riesco a dire "è colpa della mia pelle". 

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🔎 Negozi monomarca Wycon, Online
💸 2.90€
🏋 1 Maschera monouso
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Con la situazione che questa maschera mi ha lasciato non ero molto invogliato nel provare qualcosa che andasse applicata su di una zona delicata come il contorno occhi, ma mi sono fatto coraggio e ho testato la Maschera Occhi No stress Anti Occhiaie Drenante.


L'ho provata proprio con l'idea di toglierla di mezzo, piuttosto che fare un trattamento. Invece è stata una piacevole esperienza.
La maschera è dello stesso tessuto di quella viso ma tagliata a forma di assorbente mascherina e va a coprire tutta la zona perioculare toccando anche l'osso zigomatico, cosa che non mi spiace visto che quella è la zona delle zampe di gallina.
Appena aperta la bustina ho notato che il patch è ben imbevuto, decisamente di più della maschera viso ma non esageratamente di più. Secondo me è la giusta via di mezzo per un prodotto che potrebbe dar fastidio se troppo gocciolante.



Non ho tavvertito alcun odore, altro punto a favore.
La mia posa è stata di circa mezz'ora. Tempo in cui ho sentito la maschera più asciutta e che tendeva a staccarsi. Rimossa la maschera ho avuto una bella sorpresa: la pelle del contorno occhi era più rimpolpata, compatta e anche luminosa. Certo non al punto da eliminare la zona violaceo più intensa ma in generale mi è parsa più schiarita. Altro risultato positivo è la sensazione di sguardo fresco e più leggero, sensazione che è durata anche un po'. Avrei dovuto mettere la maschera prima in frigo ma non ci ho pensato.
Dall'altro lato però non è la maschera più idratante che abbia provato, ma questo può essere un risvolto positivo visto che non lascia residui appiccicosi o unti
Mi trovo quindi d'accordo con i signori Wycon che sulla confezione hanno scritto:
Maschera Anti Occhiaie no stress che grazie ai suoi elementi contrasta la formazione dei radicali liberi rivitalizzando l’epidermide.
Pensavo che la forma potesse essere scomoda, ma restare mezz'ora con gli occhi chiusi e questa maschera sulla zona non mi è pesato, anzi.
Per me quindi la maschera occhi No Stress è promossa e la consiglio a chi cerca un trattamento rinvigorente e rinfrescante e anche un po' schiarente magari da usare di giorno prima magari del trucco.

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🔎 Negozi monomarca Wycon, Online
💸 2.90€
🏋 1 Maschera monouso
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Dopo queste due maschere, ho messo un po' da parte i trattamenti viso Wycon fino a quando proprio di recente il brand ha lanciato una piccola collezione chiamata Black Addiction, caratterizzata dalla presenza del carbone vegetale.




Son rimasto un po' perplesso da questa capsule, come la chiamano loro, perché consta di due trattamenti viso (patch anti punti neri e maschera viso), ma anche di un set di pennelli e una spugnetta da make up, entrambi infusi con polvere di carbone vegetale. Diciamo che seguendo il trend mi sarei aspettato uno scrub o una maschera peel off al carbone, o ancora un trattamento purificante, piuttosto che accessori make up.
Comunque non ho resistito ed ho preso sia la Charcoal Mask, la maschera viso, sia i Charcoal Nose Strips entrambi con estratti della polvere di carbone. 
La Charcoal Mask, come si legge sul sito, è una 
Maschera viso detox con carbone vegetale, acido ialuronico, pioppo, tè nero ed estratti bio di mirtillo e ribes nero.
Grazie all’azione astringente della polvere di carbone vegetale e antiossidante del pioppo, libera i pori dalle impurità e dalle tossine; l’acido ialuronico, inserito in formula a diversi pesi molecolari, tonifica e rinvigorisce i tessuti rendendo la pelle più soda, raggiante e luminosa.
La presenza di frutti bio rossi e neri, coadiuva l’azione antiossidante e assicura un’azione antinfiammatoria.

Per me, anche in questo caso Wycon ha scazzato un po' il tessuto perché troppo spesso quindi tende ad essere rigido e non mi piace com'è tagliato: la maschera è troppo lunga sui lati, esattamente come la si vede in foto sul sito, e buchi degli occhi un po' troppo piccoli e tondi, tanto che mi toccano le ciglia sui lati, ma nulla di grave o particolarmente fastidioso.



Appena aperta ho avvertito un odore che non riesco ad identificare ma che svanisce durante l'applicazione. Il siero di cui è imbevuta è liquido e della giusta quantità. 
Nonostante le perplessità sulla forma e sul fatto che non aderisce al mio viso alla perfezione, ho avuto davvero un buon risultato con la Charcoal Mask. Una volta rimossa mi ha lasciato il viso luminoso, fresco, disteso e la pelle rimpolpata. Il grado di idratazione per me è buono, direi nella media, non "eccessivo". Non ho notato l'azione particolare sui pori o in generale sulle impurità ma devo dire che fino ad ora nessuna maschera in tessuto che prometteva un'azione purificante mi ha in qualche modo aiutato.


Insomma come vi dicevo, ho già parecchie maschere in tessuto e non la ricomprerei a giro breve, ma se cercate un trattamento del genere, che sia valido e da prendere al volo in negozio, la Charcoral Mask è una delle possibili alternative.

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🔎 Negozi monomarca Wycon, Online
💸 3.90€
🏋 1 Maschera monouso
⏳ //
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Spostandomi invece su un tipo di trattamento che non ha nulla a che vedere con l'idratazione, ho provato anche i Charcoal Nose Strips, per rimuovere i punti neri.


Il concetto è uguale a quello di tanti altri cerotti anti imperfezioni: una striscia di tessuto, in questo caso nero e molto simile alla Charcoal Mask, che si incolla sul naso e porta via le impurità.
L'odore ve lo dico non è granché, ma ci si può passar sopra. Rispetto ai cerottini che ho provato fino ad ora, questi, appena li staccate dalla loro plastica, sono un po' rigidi, ma applicati sulla pelle umida aderiscono molto bene.



Io ho un naso strano eppure questi Charcoal Strips si incollano perfettamente senza far bolle o scollarsi. Loro suggeriscono un tempo di posa di 10-15 minuti ma io lo tengo fin quando non lo sento realmente asciutto. Concedetemi la brutta immagine: come una crosta.
Rimuovere il cerotto è facile e non fa nemmeno tanto male. Ma quello che vi interessa di più sono i risultati. Io faccio così: prendo un panno, lo bagno con acqua calda e lo tengo sul naso per un po' così da inumidire la zona ma anche far aprire i pori. Metto il cerotto e aspetto.

Specchio riflesso di brutto

Una volta rimosso posso dirvi che circa un 40% dei punti neri vengono portati via dallo strip. Direi un buon risultato per questo tipo di prodotto. I punti neri più profondi e coriacei restano ancorati ma ci si accontenta anche perché gli strip non mi sembrano aggressivi tanto da lasciarmi la pelle arrossata o irritata, anzi la lasciano liscia. Non rimangono nemmeno troppi residui di colla sul naso e i pochi che restano, si rimuovono molto facilmente.
Ricomprerei i Charcoal Nose Strips di Wycon? Sì, secondo me hanno anche un buon rapporto quantità - prezzo e fanno il loro degno lavoro.
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🔎 Negozi monomarca Wycon, Online
💸 3.90€
🏋 5 nose strips
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E così concludo ma vi aspetto nei commenti se vi va al prossimo #MaskWednesday.
Spoiler: l'autunno si avvicina, fra non molto possono iniziare i peeling chimici!



|Beauty Cues Capelli|
La mia Review dello Shampoo e della Maschera Le Erbe di Janas

Le Erbe di Janas è un brand sardo che ammiro dall'alba dei tempi, da quando proponevano solo Henné e qualche erba curativa per i capelli. Col tempo il marchio è cresciuto e lo ha fatto secondo me nel migliore dei modi, senza smarchettamenti in giro per il web, ma semplicemente continuando a farsi conoscere tramite il passa parola di chi riscontra la qualità dei loro prodotti.


Circa un anno fa sono giunti altri prodotti per la cura del corpo e dei capelli, tra cui shampoo e maschere capelli, in una linea chiamata Cosmesi Fitoterapica de Sardinia che hanno creato un po' di maretta per via del prezzo proposto. Nonostante Le Erbe di Janas abbia giustificato il prezzo parlando di prodotti ricchi di attivi, con poca acqua e con ingredienti raccolti a mano e selezionati. Dei prodotti che erano diversi da quello che il mercato offre e che dovevano essere considerati dei veri e propri trattamenti, e non cosmetici "usa e getta".
Ero rimasto anche io un po' perplesso dal prezzo, nonostante pensi che un brand può decidere di fare come meglio crede, e che prima di giudicare bisognerebbe provare, per questo, quando ho visto che Janas aveva fatto anche le minitaglie, la mia attenzione ai prodotti è cresciuta a tal punto che appena ho potuto, ho preso lo Shampoo Capelli Secchi fico e lentischio e la Maschera Capelli Idratante Fico d'India e Zafferano Bio.



Nella mia mente non erano prodotti da usare abitualmente, quindi due volte a settimana nel mio caso, ma come trattamento extra da alternare alla routine per una sessione di idratazione più intensa. Inoltre li ho utilizzati sempre esclusivamente in combinazione

Shampoo Capelli Secchi fico e lentischio Bio



Se vi è capitato fra le mani questo shampoo de Le Erbe di Janas, avrete notato che non è un prodotto comune. Già il colore è particolare, ambrato e la consistenza non è da meno. Sì, è liquido ma ha una vischiosità che lo rende quasi sciropposo. Ho notato una differenza di fluidità con il cambio delle temperatura, diventando un po' più denso con il freddo, e un po' più liquido con il caldo. Ma lo sapete, i detergenti con ingredienti naturali cambiano colore e consistenza abbastanza facilmente senza però perderne le qualità.


Altra cosa che ho notato di diverso rispetto agli altri prodotti è la profumazione: sì è erbosa, fresca, ma ha delle note diverse dal classico odore di erbetta che si sente in certi shampoo. Io ci sento una punta di liquirizia, ma magari non ci sto più io con la testa.
Questo prodotto è indicato come uno
Shampoo per la detersione di capelli secchi e crespi. Il suo potere lavante è associato alle proprietà nutrienti ed emollienti degli estratti contenuti. I capelli saranno finalmente morbidi e nutriti, luminosi e vitali.
E suggeriscono di utilizzarlo come sempre con movimenti circolari, e poi lasciarlo in posa 4/5 minuti per godere degli attivi che contiene. Io l'ho sempre diluito come solito fare.
Ero un po' dubbioso sul fatto che riuscisse a produrre schiuma o comunque detergere bene, che va bene la delicatezza, ma i capelli non posso restare sozzi.
Mi sbagliavo: perché è in grado di produrre una buona quantità di schiuma e pulire i capelli efficacemente ma delicatamente. La mia cute che tende a seccarsi non ha avuto alcun problema. Sì, contiene Coco Glucoside che con un uso costante mi dà fastidio in questo senso, aumentando la secchezza del mio cuoio capelluto, ma nel caso dello shampoo Fico e Lentischio, usandolo occasionalmente, non ho avuto problemi.


Alla fine di tutta la fiera questo shampoo mi è piaciuto. Come vi dicevo l'ho usato in combo sempre alla maschera ma già sotto la doccia sentivo i capelli tutto sommato morbidi, non eccessivamente annodati, ma certamente necessita anche solo un po' di balsamo o maschera appunto per avere un potere condizionante. 
Ad essere onesto non l'ho tenuto sempre in posa per 4 minuti come indicato perché preferivo dar più tempo alla maschera. E sempre in onestà, non ho notato grande differenza fra tenere lo shampoo in posa e non farlo. 
Secondo me è sì adatto a capelli secchi, ma anche normali, sconsigliato invece se avete capelli grassi o che comunque si sporcano in fretta. 

INFO BOX
🔎 Bioprofumeria, Online
💸 6€ minitaglia/ 18€ full size
🏋50 ml minitaglia/ 200 ml full size
⏳ Scadenza sulla confezione
🔬 Italian Organic Cosmetics, Vegan OK, Testato al Nickel e ai metalli pesanti < 0,1 ppm
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸

Maschera Capelli Idratante Fico d'India e Zafferano Bio



Secondo me la regina della combo Le Erbe di Janas è proprio questa maschera capelli. Tralasciando il barattolino con la chiusura ermetica, che trovo carinissimo, la maschera è una crema dalla consistenza diversa dal solito, perché è come leggermente vischiosa, filamentosa. 
Particolare ma piacevole è anche il profumo, in cui avverto delle note fresche e balsamiche
Janas dice 
Maschera dalle proprietà idratanti e vellutanti. Adatta a tutti i tipi di capelli. I capelli secchi e crespi trarranno grande beneficio dall'utilizzo di questa maschera. Grazie all'alto contenuto di estratti funzionali, questa maschera ha il potere di idratare e districare i capelli che risulteranno morbidi, lucidi e sani.
Inoltre sottolineano come non è un balsamo e non va utilizzata come tale. Questa Maschera Idratante Fico d'India e Zafferano infatti va tenuta in posa almeno 20 minuti, se di più è anche meglio. 
Anche per questo prodotto avevo delle remore, ovvero che non fosse districante e anche la consistenza non è che dia l'idea di essere questo trattamento particolarmente idratante. In realtà, come sempre mi sbagliavo.


Questa maschera è pazzesca perché ha tutto ciò che cerco in una maschera capelli: condiziona, districa e liscia (in senso buono) i capelli e li lascia setosi
Come vi dicevo ho usato shampoo e maschera Le Erbe di Janas insieme, per cui ho messo in conto la sinergia dei due, ma secondo me quest'ultima è davvero quella che fa la differenza. Mi son ritrovato con capelli luminosi e morbidi, due caratteristiche che mancano in genere alla mia capoccia. 
Ho sempre cercato di fare pose di almeno mezzora, e ovviamente l'ho applicata anche sulla cute, cosa che la stessa azienda consiglia e questo trattamento dà alla cute una piacevole sensazione di freschezza. 
Posso anche aggiungere che non mi ha appesantito i capelli, anzi, questi restano leggeri, non si sono sporcati prima rispetto a quando li lavo con altri prodotti. La consistenza non la rende difficile da applicare, anzi si distribuisce molto bene, e devo dire che ne basta poca (ovviamente in base alla vostra lunghezza di capelli).



È però sicuramente una maschera che consiglio a capelli secchi, anche sottili, ma non credo possa andare bene per capelli grassi. 

INFO BOX
🔎 Bioprofumeria, Online
💸 12€ minitaglia/ 45€ full size
🏋50 ml minitaglia/ 200 ml full size
⏳ Scadenza sulla confezione
🔬Italian Organic Cosmetics, Vegan OK, Testato al Nickel e ai metalli pesanti < 0,1 ppm
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸🌸

Ma arriviamo alla fatidica domanda: ricomprerei lo shampoo per capelli secchi e la maschera Idratante de le Erbe di Janas?
La mia risposta è "forse no". Indifferentemente dal prezzo, per me sono dei prodotti ottimi e con le minitaglie riesco a fare diverse applicazioni, ma francamente i lunghi tempi di posa rendono questi due prodotti poco pratici per le mie esigenze. È vero che il tempo di attesa può essere impiegato in altro modo, infatti li utilizzo quando devo far la barba o uno scrub corpo o una maschera, ma non riesco sempre ad organizzare tutto. Più volte ho rimandato l'utilizzo di questo shampoo e maschera proprio per questo motivo. Sarò ritardatario io, che vi devo dire.
In linea generale poi non riesco a figurarmi in pieno inverno con i capelli umidi che aspetto che la maschera agisca. Insomma per me l'attesa deve essere un'opzione, non la regola. Ci sono tanti prodotti che in modo istantaneo o quasi riescono a darmi risultati simili a quelli che ottengo con questa accoppiata Le Erbe di Janas. Quindi spero che il brand riesca a creare dei prodotti che ad ingredienti unici e ricercati unisca anche una maggiore praticità.


Voi li avete provati? Vi attirano o il prezzo è un grosso deterrente?




{Recensioni Film 🎥🎬}
Atomica Bionda - Dunkirk

È passato un po' di tempo da quando ho visto Atomica Bionda (2017) - che nella mia mente si legge tutto unito con due b - e direi per fortuna che è passato.

Risultati immagini per atomica bionda poster

Titolo originale: Atomic Blonde
Genere: azione, spionaggio
Durata: 115 minuti
Regia: David Leitch
Uscita in Italia: 17 Agosto 2017
Paese di produzione: Stati Uniti d'America

Ero curioso, ma soprattutto stressato. Il trailer di questo film mi era apparso ovunque, ripetutamente, pedissequamente, in ogni variante: video, cartelloni, immagini, articoli pubblicitari, pop-up con audio da rigurgito mitralico.
Non ne potevo più, credo ci fossero gli estremi per una denuncia per persecuzione.
Alla fine ho pensato che tutta questa pubblicità dovesse essere sintomo di qualcosa di avvincente. Almeno dal trailer così sembrava.
E la risposta che mi sono dato è sì, ma no.
Sì, Atomica Bionda è un film avvincente per chi cerca combattimenti senza sosta, per chi ama le sparatorie, gli inseguimenti, le scazzottate, l'intrigo doppiogiochista (ma manco tanto complicato), ma poi?
Che mi ha raccontato non lo so. La trama è debole, non c'è grande costruzione, e se non fosse per le suddette scazzottate abbastanza adrenaliniche, sarebbe la noia piatta.
Charlize Theron, che mi piacerebbe molto ci dicesse qual è la sua skin care routine, visto che sembra sempre più giovane, e non mi dica che i bagni nel ghiaccio funzionano, cerca di portare avanti la storia, ma che storia è?

Risultati immagini per atomica bionda

Siamo nel 1989, data della caduta del muro di Berlino e di un altro importante evento che adesso non mi sovviene, e ce lo fanno costantemente sapere con una onnipresente colonna sonora anni '80. Come a dire "vedete, siamo negli anni 80, si capisce no!?". La guerra fredda non si è ancora conclusa, le superpotenze stanno cercando gli equilibri che possano portare alla risoluzione del conflitto ma una lista potrebbe portare al degradarsi della situazione, specie per quanto riguarda la fitta rete di spionaggio. A Lorraine Broughton (Charlize appunto) toccherà sbrogliare la matassa con le sue straordinarie doti.
Praticamente vi ho raccontato tutto il film, perché il resto è un contorno di poco conto.
Ma chi è Lorraine? Boh, non si sa. È ignota come se noi pubblico fossimo un rischio da cui scappare e a cui, da brava spia, far sapere poco e nulla. Del resto dei personaggi, interpretati da facce note anche per chi come me è un po' distratto, si sa ancora meno.
Uno dei punti di forza è la ricostruzione, o meglio l'estetica generale, la scelta dei colori e delle luci e il fatto che Charlize riesce a portare una carica erotica costante durante il film, senza sembrare volgare neppure nelle mise più sadomaso, ma a me non è bastato. Una femminilità che le torna a suo favore, ma quanti combattimenti sopra i tacchi abbiamo già visto?



Ho apprezzato anche, e non prendetemi per matto, che il suo personaggio si faccia male. La vedi sofferente, con dei lividi, e questo la rende secondo me più realistica, più spia in carne e ossa che eroina di un altro pianeta.
Ma io sono uno spettatore comune e nonostante provi a prestare attenzione, ho bisogno di sentirmi coinvolto.
Penso che quelli bravi lo definirebbero negativamente didascalico, con molti dei componenti dello spy e action movie, e per me Atomica Bionda è un film senza brio, senza un intreccio in grado di suscitarmi quasi spaventato da quello che può succedere dopo, che non mi ha dato null'altro di originale, di particolarmente emozionante che non sia un inseguimento mozzafiato (e anche lì, non sprizzano proprio per originalità).
Mi hanno colpito i combattimenti serrati, veloci, ma la tempo stesso quasi armoniosi, che la faccia tumefatta di Charlize Theron a fine round sembra quasi fuori luogo (ma vedi sopra).  
A rincarare la dose e a rendermi il film un po' pesante è stato un costante accelerare e frenare di colpo man mano che le scene d'azione, fortunatamente ben distribuite durante la lunghezza della pellicola, si alternavano ai dialoghi, in questo continuo flashback, con risultato di avermi fatto sentire un po' spaesato. Ma oltre alla nausea ho avvertito solo un po' di fiacchezza per un Atomica Bionda che non mi è esploso dentro, che è rimasto sotto le mie aspettative, e che al più, mi è sembrato un film che si segue perché non c'è di meglio da fare, con una Berlino affascinante e che può piacervi un po' di più se amate i fumetto-film, ma non aspettatevi quella verve che trovate nel trailer.

Voto 6 




Sempre in tema di una fitta campagna pubblicitaria c'è anche Dunkirk (2017).



Genere: storico, drammatico
Durata: 106 minuti
Regia: Christopher Nolan
Uscita in Italia: 31 agosto 2017
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d'America, Paesi Bassi, Francia

Il nome potrebbe suonare familiare a chi è fresco di scuola, ad altri invece potrebbe non evocare nulla e vi direi di tirar fuori i libri di storia se non fosse che questo Dunkirk di Nolan a livello narrativo, e a volte anche estetico, si presenta abbastanza puntuale, raccontando una visione dei fatti coerente alla realtà storica, ma ovviamente attraverso la lente del regista. Vi dicevo dal punto di vista estetico perché a volte sembra davvero di guardare un documentario, con immagini di epoca, ma per me c'è tanto altro. Ovunque leggerete che il film è diviso in tre scenari, acqua o meglio il mare delle coste della Gran Bretagna, terra o per meglio dire il molo, e cielo, e che questi sono collegati da una sequenza temporale particolare. Tempi diversi che intrecciano un'unica storia.

Risultati immagini per Dunkirk

Di tutto questo però non me ne importa nulla. Come non me ne importa nulla che il film sia di Christopher Nolan che chi lo conosce a questo?!
Quello che importa e che posso dirvi è che questo film mi ha letteralmente risucchiato
Il filo conduttore generale è l'ansia di un nemico alle calcagna, di cui non sai quali saranno le prossime mosse, che però non appare quasi mai in scena. Ansia che mi ha reso la visione scorrevole, perché risulta costante e ben calibrata durante tutto il film. 
A questa ansia ho intrecciato altre sensazioni proprio collegate a quella divisione di atmosfere. 
Il cielo ad esempio mi ha dato un senso di nostalgia e solitudine per questi aviatori in aria guidati solo da una voce lontana di un compagno, ma che poi si ritrovano a dover fronteggiare l'avversario da soli. 
La terra, nonostante le inquadrature sconfinate, mi ha dato un senso di limitatezza e chiusura, di trappola; così come l'acqua mi ha dato quella idea di claustrofobia, delle navi stipate di uomini che attendono di poter tornare in patria, e invece sembrano non muoversi di un passo, ma l'acqua anche avvertita come libertà, come unica via di fuga per evacuare Dunkerque.


La chiave affinché questo funzione è secondo me il fatto di non avere effettivamente personaggi in primo piano se non con l'unico scopo di raccontare il lato umano della vicenda, della paura, dell'egoismo nella lotta alla sopravvivenza. Ma anche dell'eroismo. I volti di coloro che hanno un ruolo più diretto sono solo il collegamento ad uno stato emotivo e non esclusivamente ad una vicenda personale. Dunkirk mi è parso un film corale, perché racconta dei sentimenti che all'epoca (ma anche ora) erano condivisi tristemente da una quantità sconfinata di persone, di famiglie, di paesi. Questo aprirsi dalla singolarità alla massa è più forte quando si rivolge ai soldati - carne da macello il cui peso umano era unico. Come se uno valesse l'altro, nella vita e nella morte.
Tutto questo mi ha risucchiato, mi è arrivato in modo diretto, come emozioni reali, con una visione stranamente in prima persona, e mi ha trascinato lungo una scia emotiva che culmina con quel senso di libertà amaro per una storia che non è ancora conclusa.
Dunkirk mi è sembrato un film che si basa sulle emozioni più che su una storia forte ed originale o su dei personaggi-perno, e questo può far sì che a molti quelle emozioni non arrivino, ma per dirvelo a parole mie, ho scoperto che è difficile piangere quando hai la fronte bloccata da un semi botox.

Voto 9



|Beauty Cues Viso|
Skin-Care Routine #11 fra Novità e vecchie glorie

Da un po' di tempo non parlo della mia skin-care routine completa, anzi esattamente era aprile e vi avevo parlato dei prodotti di Omnia Botanica. Il motivo per cui non avete visto un post simile per questa estate è puramente logistico: sto utilizzando troppa roba, signò!
Tanti prodotti diversi, di marchi differenti, per cui, a recensirli tutti insieme, verrebbe fuori un'enciclopedia De Agostini a volumi. Ho scelto quindi di dividere le review dei prodotti man mano, e di introdurre i Promossi e Bocciati come maxi contenitore se magari termino qualcosa, o mi ritrovo con il bisogno impellente di parlarvi di un prodotto che ho provato.
Ho pensato però che una occhiata generale a quella che è e che è stata la mia routine viso di questa estate possa essere interessante. Sarà un po' un'anticipazione e un po' un ripasso.
Per iniziare al mattino detergo il viso con la Mousse Detergente 3 in 1 di Cien Nature.


Già qui mi metto in difficoltà perché questa mousse non è al momento in vendita e non ha nemmeno molto senso parlarne ora. Faceva parte di una limited edition dello scorso dicembre che includeva sei referenze. Purtroppo ancora non sono andati ad affiancare la linea permanente di Cien Nature (QUI review degli altri pezzi della linea), ma spero lo saranno presto, magari entro fine anno, visto che sono usciti proprio a fine anno.
Conto anzi di fare un post specifico su tutti questi prodotti, intanto però posso dirvi che questa Mousse Cien Nature mi piace molto visto che è in grado di detergermi bene il viso senza risultare troppo aggressiva, ma nemmeno troppo delicata.
Quanto al tonico prima di sieri e creme uso a ruota 3 prodotti, di cui due non nascono propriamente con la funzione di tonico ma che come tali sono ottimi: il primo lo conoscete già perché è l'Acqua termale di Wycon (QUI la review completa), fresca e piacevole specie col caldo torrido di questa estate, usata anche durante la giornata per darmi una rinfrescata.
Il secondo non lo conoscete, è l'Acqua di Fiori d’Arancio di MaterNatura, che trovo ottima come tonico e piacevole da usare per via del profumo. 


Forse un po' cara, considerando che è pur sempre un idrolato non può far magie di alcun tipo e si trova anche a meno. Qui trovate la recensione completa.
Il terzo tonico è una vecchia conoscenza ripescata per l'estate, ovvero il  Tonico Viso Pelli Normali e Secche Dr. Konopka's. Questo inverno non mi aveva fatto impazzire e QUI trovate il perché, ma ho pensato potesse funzionare meglio d'estate quando la mia pelle è un po' più mista e così è stato in parte, ma continuo a pensare che non sia per nulla un tonico adatto a pelli secche.
Il reparto idratazione e trattamenti viso, come sapete è ricco grazie a The Ordinary. Della mia profonda passione per questo marchio ve ne ho parlato ampiamente QUI e questa passione è cresciuta con l'arrivo di nuovi prodotti da parte del brand.


Sto lottando con me stesso per non fare un altro ordine (lotta che durerà poco) e provare le novità e non solo, ma comunque quello che ho usato finora mi ha dato un ottimo feedback. L'unico che non ricomprerei è la Caffeina 5%, ma per il resto ognuno dei prodotti mi ha dato un risultato che direi inaspettato. Il Buffet è ottimo a livello di idratazione e per rimpolpare la pelle, e Argireline 10% sarà mio per sempre.
D'estate è stato raro ma è capitato che sentissi bisogno di un pelo di idratazione in più. Ora che le temperature si sono un po' abbassate è sicuramente più frequente il mio uso della crema viso L'Erboristica di Athena's della linea Oro di Baobab


Ho recensito QUI tre dei componenti di questa gamma, ma la crema viso è durata fino ad ora proprio perché da un punto in poi dell'estate l'ho messa da parte o centellinata in certi giorni. Per me è valida: si stende bene, si assorbe bene, la pelle resta ben idratata. Più adatta alla mezza stagione che con il caldo o il freddo.
Per quanto riguarda la cura del contorno occhi invece proprio di recente vi ho recensito (la trovate QUI) la Crema Contorno occhi Rigenerante Intensiva con il 10% di Bava di Lumaca di Naturaverde Bio che per me è un prodotto funzionale per l'estate, visto che non è super idratante, ma mi lascia la zona perioculare compatta e liscia. 


Non so se vi capita mai che con il caldo magari utilizzate un siero per il viso, anche molto leggero, e poi applicate il contorno occhi e se sbordate un po' il prodotto dalla zona, vi sentite risudare il prodotto. Ecco, a me capita ma non con questa crema Naturaverde
Sulle labbra ho scelto ed utilizzato un prodotto che a naso mi dava l'idea di essere molto adatto all'estate quando non ho labbra secchissime ma non posso far a meno di un balsamo che dia un po' di idratazione. Avevo da parte il Balsamo Labbra di Naturaline, che mi aveva regalato Simona (MissPenny09) visto che il packaging a tubetto con applicatore obliquo mi dava l'idea di un prodotto leggero sulle labbra e non mi sbagliavo. 


E anche il sapore è perfetto per la stagione calda. Sta per terminare e ne parlo meglio in un altro momento ma come prodotto estivo è azzeccato. Qui trovate la recensione completa. 
Passando alla routine serale il punto centrale della mia skin care è la detersione, tanto che utilizzo tre prodotti differenti. 
Se devo semplicemente detergere il viso utilizzo sia la mousse di Cien di cui vi dicevo, sia il Clarimatte™ T-Zone Control Cleansing Gel di REN Skin care, ma solo su naso e fronte. 


È un detergente specifico per la zona T, come dice il nome, ma sul mio mento è un po' troppo essiccante e quindi l'ho relegato alle zone più oleose del mio viso. Quella in foto è una minitaglia ma facendone un utilizzo limitato sto utilizzando questo detergente da tanto tempo. Qui trovate la recensione completa.
Se invece ho magari applicato la protezione solare, e ho anche un po' di correttore, prima di questi due detergenti utilizzo la Crema detergente Viso al Fiordaliso di MaterNatura


Ammetto che fra tutti, questa crema detergente è il prodotto che uso da meno tempo, ma mi sta piacendo sotto tanti punti di vista, dalla piacevolezza dell'utilizzo, alla resa. MaterNatura è un marchio che conosco poco e sto via via scoprendo solo adesso.
Comunque subito dopo aver deterso il viso, metto uno dei tonici che vi ho detto sopra, anche se in genere prediligo l'Acqua di Fiori D'arancio. E poi passo all'idratazione, che la sera, anche d'estate, è generalmente più ricca, infatti oltre ai prodotti The Ordinary e alla Crema Viso Idratante Intensiva di Naturaverde Bio alla bava di lumaca, utilizzo un prodotto più ricco per il contorno occhi.


Da diversi mesi mi accompagna, anche se ormai agli sgoccioli, un Eye Care di Martina Gebhardt, forse una delle creme contorno occhi più famose nella cosmesi ecobio. 


Il mio contorno occhi lo apprezza moltissimo, non solo quando la temperatura era più bassa, ma anche in estate non mi ha dato problemi. Sicuramente un prodotto da sciura, per chi vuole nutrimento, ma anche in questo caso ne parliamo molto presto perché me ne restano giusto un paio di applicazioni. Qui trovate la recensione completa.
E con me che mi metto a letto e dormo più o meno serenamente finisce la mia skin care routine che mi ha accompagnato per gli ultimi mesi. 
Non so se un post del genere possa avere una qualche utilità, ma spero di avervi fatto quantomeno compagnia.
A presto!




{Aggiornamento #73}
Apprensioni di Settembre




E ora come la mettiamo?
Dico, come la mettiamo con il fatto che è iniziato Settembre, e dovrebbe essere la nuova primavera interiore e invece siamo punto e d'accapo?
Tra l'altro è iniziato di venerdì. Settembre non può iniziare di venerdì. Dovrebbe iniziare di lunedì per legge, così che tutti potremmo fare quelle cose belle che programmiamo di fare a Settembre. È vero, non faccio più buoni propositi, ma iniziare da zero dà sempre un impatto migliore.
Sembra una intro lagnosa, ma questo nuovo mese mi sta già piacendo, che è arrivato carico di pioggia, di nuvole, di temperature più fresche, addirittura di neve sulle vette più alte.
Un mese che sa già d'autunno, di giacchetta la sera, di zucca, di prime coperte ai piedi del letto, di silenzio, e anche un po' di cannella. 
L'estate per me è stata un po' challenge, abbastanza tesa, con picchi da cirrosi, senza avere un vero e proprio stacco dalla quotidianità.
Chiunque mi ha chiesto se andassi in vacanza, alla mia risposta negativa restava sempre un po' turbato. E mi facevano molto ridere quando poi proseguivano con un "vabbé ma tanto tu stai vicino al mare" come se dopo praticamente 30  parecchi anni che vai al mare a due metri da casa, da dove passi ogni giorno della tua vita per andare in qualunque posto tu debba recarti, si possa considerare una vacanza. 


Ma vi pare che un poco di acqua salata e sabbia sommato al casino di mamme e bambini possa considerarsi una vacanza? Ma tutto a posto?
Ora è vero che la sindrome da rientro a volte è più pesante di non avere affatto un rientro per cui traumatizzarsi, perché come dicono quelli bravi, non è che vai in vacanza e i problemi si risolvono per intercessione di una qualche forza astrale, anzi.
Il freezer è ancora lì che vuol essere sbrinato, le bollette sono ancora lì che vogliono essere pagate, la vicina impicciona, gli esami da dare, le maniglie dell'amore, la polvere sui mobili, i capelli crespi, lo smog dell'ora di punta è tutto lì. E le vacanze fanno un po' effetto mondo parallelo, dove ti credi di essere in pace ma poi è solo finzione. Pillola blu o pillola rossa?
Però uno stacco deve essere sempre un modo per trovare nuova ispirazione, nuovo respiro.
Invece mi son sentito in apnea, prosciugato. E con ispirazione non intendo necessariamente riferita al creare qualcosa, allo scrivere, ma quell'ispirazione che si prende cura della fantasia, quella che ogni giorno ricama i glitter alla tela della nostra quotidianità.
Mi sono esaurito.
Non nel senso a cui lo associate a Mariah Carey nel 2001.
Non è che sarei voluto andare a 3 miliardi di anni luce come in molti spererebbero, mi sarei accontentato di starmene un po' in questo loft a leggere, cucinare, guardare serie tv a rullo, rotolare sul tappeto, provare il divano in ogni posizione, togliere quel quadro di Kate Moss e metterci la gigantografia di una pizza.

Soggiorno in stile in stile Moderno di HONEYandSPICE innenarchitektur + design
Studio in stile in stile Moderno di HONEYandSPICE innenarchitektur + design

Anche solo una settimana o due.
Poi mi sarei solo barricato dentro pur di non uscire, ma questo è un altro discorso. D'altronde quanti capolavori sono stati scritti in carcere.
Ma l'estate ormai è andata com'è andata, inutile rimuginarci. Tra l'altro sono stato fortunato: solo un paio di persone mi hanno chiesto se avessi intenzione di abbronzarmi. Direi quasi un traguardo. Settembre si sta palesando per quello che dovrebbe essere: un po' una gestazione, un'attesa di un avvenire.
Per alcuni è effettivamente una gravidanza, vedi William e Kate che aspettano un altro figlio e mi domando a quanti pargoli hanno intenzione di fermarsi, perché George ha la faccia di uno che si è rotto le scatole e adesso che gli tocca anche la scuola me lo immagino nero. 

*elaborando un piano di fuga*
Voglio considerare questa terza gravidanza come una recensione di William su Game of Thrones: chiaramente si è annoiato ed ha avuto la voglia di dedicarsi ad altre attività più intrattenitive. 
Settembre porta sempre qualche novità. Soprattutto se te le compri.
Infatti ho dovuto comprare una cosa, ovvero un nuovo smartphone, scegliendone volutamente uno grande quanto un'antenna parabolica ma non perché l'età avanza, ma proprio per non restare cecato prima dei 40, visto che con lo smartphone ci faccio di tutto.
Ho preso lui, lo Xiaomi (non chiedetemi come si legge) Mi Max 2, grande quanto un Kindle in pratica, perché ci leggo anche gli ebook. 


Pagato praticamente quanto metà stage da Carpisa, che non fa sembrare me uno spendaccione, ma forse loro ancora più poracci. 
Di ebook invece ne ho presi una schitarrata che non so quando riuscirò a terminarli, ma al momento sono loro il mio viaggio. Voglio tanto parlarne ma non so se e quando riesco, e soprattutto in che termini.
Mi son anche messo a rielaborare alcuni dei vecchi post. Non per cambiarne la natura, ma perché ci sono cose che magari non mi appartengono più, o magari questioni che adesso considero troppo personali (no, tranquilli, non troverete il mio peso). Dall'altro lato invece ho ritrovato post troppo impersonali. In genere non mi rileggo mai, e farlo a distanza di anni pensavo mi desse più fastidio 
Ma Settembre è anche apprensioni e desideri - di cui spero uno si riesca ad avverare -, doveri, incazzature e capelli bianchi e risate. 
Non possiamo sperare che tutto si risolva con un asteroide in testa ai nostri problemi come nelle pubblicità, ma alla fine "le lacrime si asciugano da sole", il sale sulla pelle basta sciacquarlo, le mani prima o poi si scaldano, e tutto ricomincia





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