Buona P_asqua!

Riesco ad avere 5 minuti di tregua da uova di Pasqua, colombe e parenti tutti, per augurarvi buona Pasqua.
Non che mi importi della celebrazione sacra, ma cogliamo questo giorno per stare ipocritamente, ma gioiosamente, insieme, mangiare come se dovessero tracheotomizzarci domani e cerchiamo di cavalcare l'onda di endorfine rilasciate dal cibo per sorridere un po' della vita, che magari fa schifo ma non proprio del tutto.
Vi mando un bacio con tanto di schiocco e spero di potervi sentire presto.


Un paio di risposte sul matrimonio gay



Ultimamente sto scrivendo davvero poco. 
Il problema, oltre l'ormai celeberrima carenza di tempo, problema di cui vi sarete sfratonchiati i maroni visto che non sono il manager di una multinazionale né una madre di 5 figli, è che il mondo per adesso mi da poca ispirazione, pochi stimoli su cui riflettere. 
Fra la congiuntivite di un vecchiarello che nemmeno Striscia la notizie e i falsi invalidi messa lì, un papa che si schiera contro la povertà che almeno ti evita di dover parlare di altro di quà, un governo che non si forma di là, un grillino che mangia al ristorante di sù, non vedo grandi novità.
Roba che una Emma Marrone, che diventa direttrice artistica di qualcosa, quasi mi sconvolge.

Insomma, a parte le mie classiche rubriche in cui vi aggiorno di questo e quello, non c'è stata una notizia che mi abbia dato una botta in testa e messo in moto le rotelline.
Poi, girando per i blog, mi imbatto fra le pagine di Michele Darling e alcune domande postegli fra i commenti sui matrimoni gay.



Mi son reso conto di non aver mai espresso direttamente la mia opinione sulla questione, benché, in quanto omosessuale, mi riguardi in prima persona.
Lo so che non avreste mai detto che io sia gay, e invece.

Ed ho anche realizzato che effettivamente esistono molte persone che ancora hanno questo genere di dubbi.
Dubbi del tutto leciti

Come spiegava Michele, le domande non sono provocatorie, cattive o di origine "omofoba", come direbbero alcuni integralisti del "reato ad ogni costo".
Però il commento mi ha spinto ad un ragionamento più ampio, che precede tutto quello che riguarda il possibile matrimonio fra persone dello stesso sesso

Succede che molti, imperniati da una cultura italiota formata dai residui di cliché vecchi e logori, partono dall'idea che l'amore fra due persone dello stesso sesso debba essere mosso da questioni puramente terrene e materiali.
Deve esserci sempre qualcosa di losco sotto, qualcosa che in genere odora di sesso e denaro.

C'è chi ritiene che l'Amore fra due uomini (non si offendano le lelle, ma da uomo parlo per me) non può esistere, o, se esiste, è ben lontano da quel rapporto romantico, affettivo, fisico e familiare con cui si indica in genere l'Amore.
Se sei gay e cerchi qualcuno con cui far coppia è perché hai delle spinte dal basso ventre o dal fondo schiena, che cerchi in qualche modo di frenare.
E chi ha più X prima della L, vince il jackpot. Fino al prossimo incontro, fino alla prossima X davanti alla L.
Rapporti generalmente instabili, promiscui, che durano il tempo di un taglio di capelli.

Purtroppo non posso nemmeno dire che questo non corrisponda ad una certa realtà, perché sarei falso come un tronista che piange per la corteggiatrice quando invece fottesega.
Ma questa è solo una delle tante fette di una torta che cassata, per favore levati.

Dicevo, ci sono poi altri, come chi ha commentato da Michele, che, pur ammettendo e accettando il fatto che io possa amare il mio ragazzo allo stesso identico modo in cui Renzo ama Lucia, Romeo ama Giulietta e Topolino ama Minnie, non considera che io possa avere gli stessi desideri, aspirazioni, intenzioni, piaceri di un qualsiasi essere umano sulla Terra.
Il fatto che la mia Lucia si chiami Luca, Giulio o Pluto non deve discriminare il fatto che io possa voler sposare Luca, Giulio o Pluto, ed essere riconosciuto dal mondo come una famiglia, come marito e marito. 

Magari creare davvero una famiglia con un figlio, una bella casa ed un cane in giardino. 
Ma tutto questo è solo perché io ho avuto la fortuna di aver trovato la persona per la quale e con la quale intendo vivere, la persona che voglio sempre al mio fianco perché sa capire quando non parlo, perché sente il mio profumo in ogni cosa, perché sa asciugare le mie lacrime con un sorriso e altre millanta cose che nemmeno sforzandomi riesco ad immaginare. 
Perché ho trovato la persona su cui riversare la mia gioia, le mie speranze, il mio futuro e la mia vita. Ho trovato il mio tutto e sono ricambiato.

Esattamente come Rose ricambia Jack. Solo con più gusto nel farsi i capelli.
E meno istinti suicidi.
E magari sulla terra ferma, che non si sa mai.

Mi sembra il minimo poi che io, persona coniugata, voglia i diritti che mi spettano e sono pronto ad affrontare i doveri che pesano su di me. È la nostra società a funzionare così. 
Ogni momento della nostra vita è disciplinata dal diritto, dalle norme, dalla burocrazia quindi perché io non dovrei essere tutelato?
Perché non dovrei avere le stesse garanzie, non dovrei essere protetto allo stesso modo in cui verrebbero tutelati Paolo e Francesca o Cleopatra e Marco Antonio, quando la mia spinta, il motore che mi ha condotto a sposarmi è esattamente lo stesso?

E se il motore è lo stesso, perché la carrozzeria dovrebbe essere diversa?
Perché il mio matrimonio con una persona del mio stesso sesso deve essere appellato in maniera diversa se diverso non è?
Perché dovrebbe avere una giurisdizione a parte, magari esterna alle norme già esistenti?
Perché se la Costituzione difende il matrimonio, la mia unione non merita allo stesso modo di essere uno dei valori che la primissima fonte del diritto considera importanti?

Perché quando tutto crolla, quando la vita mi espone ai suoi pericoli, io non posso avere accanto la persona che amo?
Perché chi mi ha amato, non può amare allo stesso modo i miei figli?
E perché chi ha condiviso la mia vita con me per magari tantissimi anni, non può conservare i pezzi materiali di quella vita, una volta che io non ci sarò più?

Siamo due uomini. Ma siamo due uomini che si amano, l'un l'altro.
Invito chi ha commentato, chi vuole commentare, chi giudica e parla, a guardare con gli occhi di un essere umano gli altri esseri umani, con tutti gli stati d'animo, pulsioni, sensazioni, e sentimenti che comporta essere tali, qualsiasi sia la loro identità sessuale.
Da gay posso assicurare che le mie paure, delusioni, gioie, dolori, passioni bruciano tanto quanto quelle di qualunque altro essere umano.

E lo stesso fa il mio Amore.




CercamiComeQuandoeDoveVuoi #3

La rubrica sulle chiavi di ricerca è quella che mi scagazzo di meno. 
Non so perchè, ma mi ritrovo sempre a farla dopo mesi.
Non che con il resto sia molto più costante, ma giuro che torno.
Comunque questi post restano quelli con più distanza l'uno fra l'altro.
Forse perchè temo di non avere chiavi interessanti, ma invece no. C'è sempre un povero sventurato che non sa digitare una frase di senso compiuto sulla tastiera.
Dubbi amletici che turbinano negli anfratti più remoti di menti irrequiete.
E io, che ora ho trovato un momento di respiro, sono andato a cercarli.
Volete degli esempi?
Eccoveli. 

  • Saper dire vuoi kiwi
    Alcuni non sanno farlo. E nemmeno scriverlo.
  • A quale cantante assomigli di più? io non assomiglio a nessuno
    Mi spiace per te.
  • Antonella clerici e il botulino
    E' una brutta storia, non credo tu voglia saperla.
  • Bacio di link alta definizione
    Bravissimo Link, lo ammiro da quando ancora non c'era internet.
  • Belen si tira la figa
    Sì, è un nuovo sport.
  • Camicie antiche telefilm elisabetta
    ???
  • Cenare con patate e peperoni può essere pesante?
    Dipende. Se fanno da ripieno a un cinghiale arrosto magari sì.
  • Christina aguilera antipática
    Anche a me sta sul culo.
  • Ci somigli
    Grazie!
  • Com'è stata l'intervista di tiziano ferro alle invasioni barbariche
    Guardala e vedi.
  • Cosa significa l'amore nelle canzoniE' un modo come un altro per far successo. Come il tiro della figa.
  • Frutti succosi con buccia dura
    Biricchina/o!
  • Il passato non puo' piu' ferirtiDipende. Se la sera hai mangiato patate e peperoni, può, eccome.
  • La nonna di peter muore
    Grazie per avermelo ricordato.
  • Lettera lasciami il tuo numero cosi vedo la tua voce se sei come questi sms scusami di nn aver la mia lasticità ho i miei pensieri
    Una supercazzola, non c'è altra spiegazione.
  • Oddio non c´avevo pensatoNemmeno io.
  • Pretty little liarsi 3x13 da cosa sono vestite?Me lo chiedo ancora. Ed anche loro se lo stanno chiedendo.
  • Si po mettere pantaloni di pelle per la seraBasta che non ti veda nessuno.
Credevo che con questo le chiavi di ricerca più interessanti fossero terminate, ma invece è arrivato il mio attuale eroe a risollevare la situazione.
  • Se qualcuno non ti caga più sti cazzi
Chiunque tu sia, sappi che adesso sono io che cerco te. 
Scrivimi, commentami, twittami, contattami in qualsiasi modo tu voglia, ma ti prego sposami.

E le vostre chiavi di ricerca? Le avete guardate ultimamente?

La Giornata Mondiale della Poesia

Oggi è la Giornata Mondiale della Poesia.
E voi direte 

Sì, ormai fanno anche la giornata mondiale delle vene varicose e quella delle sveglie in ritardo.
Ed effettivamente é una contestazione che ha ragione d'essere.
Però questo evento mi ha colpito particolarmente, forse per il semplice fatto che sono totalmente incapace a scrivere poesie, a ricordare le regole degli endecasillabi e le millantamila figure retoriche, a creare una rima baciata.
Succede che se devo scrivere in prosa, anche se dimentico qualcosa, la mia mente é in grado di produrre continuamente nuove frasi, magari migliori della precedente, con un costrutto più scorrevole.
Se invece tento di creare dei versi, la mia mente dimentica e basta. 

E qualora provassi a ricostruire una frase, sarebbe solo un regredire a versi sconnessi e semplicemente brutti.
Ammiro chi ha il dono di comporre, e immagino non sia facile da coltivare.
Anche chi scrive canzoni, secondo me è un poeta.
Certo, basta che il testo non si limiti a dire che il dj mette la musica mentre tutti ti guardano e Britney è una ragazza dai costumi lascivi.
Comunque accade che un giorno provo anche io a srivere una poesia.
Era la notte del 22 settembre 2010 e la mia mente ha partorito pochi banalissimi versi.
Ricordo che ero a letto, e ricordo anche i pensieri che giravano per la mia testa. 
Mi sentivo come su una barca, in mezzo ad una tempesta, con molte insicurezze da dissipare.
Pubblicai la mia poesia fra le note del mio profilo Facebook, come una sorta di Easter Egg. 
Volevo rendere pubblico il mio pensiero ma al tempo stesso speravo che nessuno mi leggesse. 
Forse perché più che un parto era stato un aborto spontaneo.
Comunque visto che questo è il luogo in cui raccolgo i miei pensieri, ho deciso di ripubblicarla qui.
Rileggendola mi rendo conto che qualcosa è cambiato in me. Ho imparato a vivere con i piedi più saldamente per terra ma sono convinto che ci siano parti di noi che non cambieranno mai.

Eppure ancora insegue
e sfugge
come alla lucente Luna
il suo volto più oscuro,
come onde sorelle
spinte da remote maree
e nubi da invisibili venti di tempesta,
stagioni di un anno ignoto
fatto di giorni passati ed acerbi
in moto perpetuo.
Eppure ancora Speranza insegue
i fatui fuochi di Felicità

Sunshine Award

Buon salve a tutti.
Capisco bene il rammarico per la mia perdurata assenza e me ne scuso. La causa non è una mia prematura dipartita, ma il semplice fatto che in questi giorni non mi fermo un attimo. 
Stavo giusto per narrarvene ma mi son reso conto che anche le mie dita sono logorroiche e non smettevano di pigiare tasti. 
Questo mi fa capire che la voglia di scrivere batte ancora da qualche parte dentro di me, ma il tempo mi sta col fiato sul collo come un vecchietto in fila alla posta. Quindi farò un altro post con tutta calma per parlarvi un po' dei cavoli miei.
Per il momento vi basti sapere che sto bene, sono vivo. 
Voglio riprende a scrivere, dedicare uno spazietto della giornata al blog e il modo più pratico al momento è quello di riprendere con post semplici che prima o poi avrei voluto fare, ma che da sempre rimandavo perchè boh.
Il primo è un post di ringraziamento di massa.
Tempo fa, e con "tempo fa" intendo mesi fa, infatti un po' di gente mi ha omaggiato del Sunshine Award.
Devo ringraziare in particolare in ordine sparso e sperando di non scordare nessuno kermitilrospo, Erika, Martina, Romeo e Matteo.
Tutta bella gente che ringrazio, che perdonerà il mio ritardo, e che se non conoscete, potete andare a visitare.
Avrei voluto spiegarvi il senso del premio, ma non ho trovato nulla. Però, anche se non sembra, oggi è il primo giorno di primavera, quindi mi sembra azzeccato. E poi, egocentria portami via, è un modo per conoscermi ancora meglio.
Il premio consta di tre regole:
  • scrivere un post dedicato al Premio,
  • taggare 12 i blog che desiderate,
  • rispondere alle domande seguenti.
Al primo punto sto rispondendo tutt'ora. Riguardo invece il secondo punto ho deciso di non taggare nessuno perchè so che il premio è già girato, ed è arrivato il momento di spezzare 'sta benedetta catena, prima che diventi una camicia di forza.
Il terzo punto invece è quello più interessante per gente pettegola come me. Ecco le domande.

Colore preferito.
Blu, o grigio, o nero. sceglietene uno.
Animale preferito. 
Cane, ma anche un lemure sarebbe gradito.
Drink preferito non alcolico. 
Non alcolico?! State scherzando? Come dovrei sopravvivere senza almeno una birra?! Diciamo acqua frizzante.
La tua passione? 
Ascolterei musica dal mattino alla sera, e impazzisco se perdo le mie serie TV.
Numero preferito? 
20
Preferisci Facebook o Twitter? 
Twitter per cazzeggiare, Facebook per questioni personali. Nessuno dei due per avere una vita sociale.
Preferisci ricevere o fare regali?
La questione è contorta. Riceverli mi fa sentire in obbligo, e ho sempre paura che la mia espressione possa tradire un "ma che è 'sta merda?!?!" se il regalo non è gradito. Farli mi mette ansia per paura che non piaccia, ma al tempo stesso piacere per aver cercato qualcosa che possa essere gradito.
Modello preferito. 
Nessuno in particolare. Basta che non sia troppo tirato a lucido e sappia parlare in maniera grammaticalmente corretta una lingua qualsiasi.
Giorno preferito della settimana.
Uno a caso in cui posso stare in casa, da solo, a grattarmi la pancia all day long.
Fiore preferito.
Sono scarsino in floricoltura ma direi i dente di leone. Oltre alla bellezza dei peletti bianchi che da bambini tutti facevamo volare soffiando, è una pianta bella anche quando fiorisce, ha proprietà mediche, ma soprattutto, come le cose più belle, cresce spontaneamente.

Non è finita qui. Infatti alcuni bloggers hanno avuto la brillante idea - e giuro, non sono sarcastico, mi piace sul serio - di aggiungere alcune domande a loro piacimento, quindi risponderò ancora.
Martina chiede:
Quante sono le tue ore di sonno ideali?
Più sono meglio è, come i casi umani da Barbara D'urso. Direi fra le 8 e le 10 in media.
Qual è la tua posizione rispetto alla religione?
Non sono credente, anche se lo sono stato. Credo che le religioni siano il conforto che l'uomo si è creato, non un uomo necessariamente ignorante, quanto piuttosto un uomo che non si pone molte domande. Discorso lungo. Diciamo che se c'è un Dio, non mi sta ascoltando.
Cosa ti fa arrabbiare più di ogni altra cosa?
Non essere preso in considerazione, non essere ascoltato, ma magari sminuito o essere considerato ancora un bambino. Anche il cellulare che cade per terra mi fa incazzare di brutto.

Matteo chiede:
Credi nel destino?
Non molto. Credo più nelle scelte mie e degli altri, scelte che portano ad un concatenarsi di eventi. Credo nella fortuna, e vorrei credere nella correttezza delle persone.
Piatto preferito?
Pizza. La mangerei sempre. Meglio se sottile e col bordo croccante.
Qual è il tuo sogno più grande?
Trovare un equilibrio ed essere felice. E non intendo felice solo perchè fidanzato o pieno di soldi, ma anche per una serenità che viene da fuori, da condizioni su cui non posso avere influenza.

Romeo chiede:
Qual è la cosa più importante che vorresti insegnare a tuo/a figlio/a?
Credo l'onestà e di seguire il cuore senza scordare di avere un cervello.
Per cosa vorresti essere ricordato da parenti ed amici?
Devo grattarmi? Non mi sono mai posto la domanda. Spero per ciò che sono, dal cretino che ha una battuta pronta quando tutto va in malora, a quello che si mette a frignare perchè ci resta male per una cazzata.
Qual è stata, o potrebbe essere, la tua più grande conquista?
Non credo ci sia una conquista raggiunta. Se qualcuno crede di aver raggiunto qualcosa probabilmente mente a sè stesso o non ha ancora ben capito che c'è sempre altro, in meglio o in peggio, da conquistare.

Finisce qui un post che doveva essere semplice e veloce. Della serie non ci crede nessuno. Però ci tenevo anche perchè certe domande mi hanno fatto muovere le rotelline arrugginite che ho in testa.
E nulla miei cari, ringrazio ancora chi mi ha premiato, chi mi legge, e vi auguro buona serata.
A presto.

Il giusto valore alle cose

Sono stati giorni frenetici, giorni in cui non ho nemmeno avuto tempo per accendere il pc. Impegni e festeggiamenti per qualcuno che sta compiendo piccoli passi verso il futuro.
Anzi che se lo sta proprio costruendo il futuro.
E una parte di me era particolarmente felice di ciò.
Dall'altra parte invece mi son reso conto di aver finito le parole.
Ci ho messo un po' a capirlo.
Credo accada quando la mente ha troppo a cui pensare e finisce per rubarti le parole di bocca.
E pensare è un obbligo incontrovertibile.
Accade.
Come restare delusi.
Succede ed è praticamente impossibile riprendersi.
A me è successo.
E quando accade non sai mai perchè e come. Non sai cosa sia giusto fare, anche perchè giusto sa essere il massimo comune divisore fra le persone.
Ci sono cose che io ritengo importanti, con un peso, di spessore.
La diretta conseguenza è che certe circostanze scatenano un meccanismo.
Non un meccanismo perfetto.
Non siamo orologi. Due lancette perfettamente sovrapposte non scandiscono sempre le 12 per noi umani.
Ma muoversi è quasi sempre la migliore delle ipotesi, perché movimento è il contrario di atarassia.
E la stasi è la fine di tutto.
Anche se mi ritrovo perfettamente immobile non sono mai in stasi.
Mi muove una forza che non saprei spiegare.
Una forza che non si origina, ma non si esaurisce.
Una forza che ti fa agire e reagire muovendo i passi in ciò che riteniamo giusto.
Parlare ad esempio è una delle cose che ritengo giuste. Raccontarsi, creare un collegamento fatto di vita, vissuta o da vivere. Aprirsi, discutere, litigare, lamentarsi, l'importante è che sia sincero.
L'importante è che sia totale e costante.
Ascoltare, ascoltarsi, sentirsi dentro per capire tutto.
Sé stessi e gli altri. Sentire per sentirsi.
Per far sentire gli altri, pochi altri, parte di noi. E per diventare, noi stessi, parte degli altri.
Sentirsi per dedicarsi dei momenti.
Momenti per evitare che l'ineluttabile dover essere e dover fare scenda su tutto, che faccia esplodere tutto. Noi stessi e le reti che ci circondano.
Ragionare, se e quando serve. Aprire gli occhi.
Inspirare razionalità ed espirare coscienza.
Darsi seconde opportunità, crederci, costruirle non senza l'istinto che ci guida, ma senza affidarci ciecamente all'istinto che ci mente.
Toccarsi, con le mani, col corpo, con gli occhi. Sfiorarsi con un sospiro, assaggiarsi con un bacio.
Fare l'amore.
Viverlo, l'amore.
Io credo in questo e molto altro.
E' diventato il mio scudo, la mia coperta di Linus.
Per altri invece tutto ciò sono sciocchezze di poco conto e altrettanto meno peso.
Io sono rimasto deluso.
Ma forse sono io a non avere ancora saputo dare il giusto valore alle cose.
E alle persone.


Why did you feel the need to prove 
that everybody else was right
No I won’t fight

Aggiornamento #12

Salve a tutti.Mi accorgo solo adesso di quanto corra il tempo e quanto ne sia passato dall'ultimo post che, diciamocelo, era una fetecchia. 
La questione è che sapevo di dover scrivere un po' dei cavoli miei, visto che non lo facevo in maniera più organica da almeno un mese e francamente non mi andava. 
Poi boh, stamane è andata così e digita che ti digita mi son messo a scrivere.
Qui nella Trinacria che mi ospita la vita procede normalmente, in fondo.
Siamo sopravvissuti a questa perturbazione che in teoria avrebbe dovuto lasciarci con le pezze al culo e l'acqua alle ascelle.
E invece, a parte un giorno ventoso e qualche ora di pioggia, l'allerta meteo è stato un grande bluff. Almeno dalle mie parti.
Che te la vuoi buttare Pier?
Ma anche no.
Il clima però è ancora fresco e grigio.
Back in day non è che la situazione fosse esattamente liscia e setosa come un bocciolo di rosa appena reciso dal suo ramo.
Ho distrutto un vaso in un negozio, un vaso orrendo che avevano il barbaro coraggio di vendere a quasi 60 euro, ma che a me hanno fatto pagare solo 30, ovvero il prezzo di acquisto ( anche se credo costasse anche meno). 
Vaso che si trovava ad un metro da me quindi non si spiega. 
Credo abbia tentato il suicidio, questa è l'ipotesi più convincente.
Subito dopo il fato ha voluto giocare con la mia cecità facendoti credere di aver trovato un gratta e vinci vincente da 20 euro.
E invece no, però l'ho capito un quarto d'ora dopo.
Son rimasto con la faccia piena di schiaffi che mi sono autoinflitto, le tasche piene di sassi perché non ho soldi da metterci, e il cuore pieno di vaffanculo da distribuire tipo incenso.
Almeno peró ho superato la fobia di rompere qualcosa in un negozio e tramutarmi in bandiera rainbow dalla vergogna. 
Altro evento ragguardevole è stato dover fare da insegnante di informatica ad una 50 obesa e agorafobica, persona che in teoria dovrebbe plasmare giovani menti ma che invece non è in grado di segnarsi decentemente una password facendoti imprecare in lingue a te finora sconosciute.
Ok, è stata solo una lezione, e non so quale carità umana mi abbia spinto a farlo, ma è andata. 
Ho sorriso, sono stato gentile, ma poi arrivato a casa non ho potuto far a meno di disinfettarmi e farmi togliere il malocchio. 
Queste sono solo un paio, credo che il resto delle situazioni sgradevoli siano state volutamente rimosse dal mio cervello. 
E non posso nemmeno star qui a raccontarvi ogni minima spina che si ficca nel mio fianco, onde evitare che possiate sfancularmi tempo di sbucciare una banana.
A tenermi impegnato, poi, ci ha pensato anche mia nonna, in loop con questioni amministrative post mortem, che non bastano tre persone a spiegarle come e perché, tanto lei ripete sempre le stesse cose, mischiando inesistenti leggi del codice civile e imprecando giustamente contro Monti. 
Classica donna di altri tempi, che non ammetterà mai di portare il lutto visto che è una questione puramente per l'ottica sociale, ma che non esce di casa se non è almeno in total blu notte.
E poi ho una famiglia irrequieta che da sola basta per giustificare le dimissioni del Papa, se solo li conoscesse.
Per il resto son rimasto dedito all'università, come vi dissi, ma mi scoccia discuterne visto che da domani riprendo il semestre con un paio di materie da seguire, sperando di dare un colpo di coda a questa carriera che non è brillata per celerità.
Tutto ciò ha fatto sì che io restassi indietro con i miei serials, e accumulassi tipo 20 film che nemmeno clonato riuscirei a vedere in questo mese.
Insomma se non si fosse capito sono a livello che cambiare burrocacao e tagliare i capelli mi son sembrate esperienze quasi nirvaniche.
La mia vita da blogger invece è diventata piatta nemmeno avessi usato una piastra di Diego Dalla Palma.
Purtroppo, come dico sempre, io mi scoccio dopo poco.
Con le mie cose sono un po' come i bambini con i giocattoli nuovi. Ma la colpa è mia.
E infatti recupererò con qualche novità, che ho intenzione di sottoporvi giusto per dare un po' di vita alla baracca, qualche ricettina, nuovi spunti, spero.
Che tra l'altro di post da fare ne avrei comunque, ma ve l'ho detto, sono su altri lidi con la capoccia. 
Se mi decidessi anche a concludere i cambiamenti alla grafica magari sarebbe cosa buona e giusta.
Ma vi sembro buono e giusto?
Comunque volevo ringraziarvi per la partecipazione e l'interesse per l'intervista a D.
Per me è stato davvero interessante e mi sembra di aver fatto qualcosa di buono, di aver aggiunto un microscopico tassello ad un quadro che meriterebbe questo e molto altro ancora. 
Magari potrei ripetere l'esperienza qualora mi balenasse in mente qualche idea stimolante per me in primis.
Niente miei cari.
La taglio qui altrimenti facciamo notte.
Che poi se penso che la gente muore di fame, cadono meteoriti, siamo nelle mani di nessuno, il Papa si pensiona, arrivano le allergie e le unghie si sbeccano, la mia vita non sembra tanto male.



Segui il tuo cuore e vedrai 
vedrai che allora è tutto chiaro 
e vedrai così lontano 
e vedrai che è tutto vero 
e capirai cosa dicevo 
lasciati andare con me.

Segui il tuo cuore e arrivando alle stelle 
prova a prendere quelle 
nessuna è più stella di me 
e non dirmi ti amo anche tu 
lascia soltanto il tuo cuore 
e vola ancora più su 
vola ancora più su…

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