Disney+ ha riunito Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short in una comedy dai toni dark e mystery, intitolata Only Murders in The Building e trasmessa sulla piattaforma dal 31 agosto al 19 Ottobre, e credo che sia il caso di parlarne.
Charles (Martin), Mabel (Gomez) e Oliver (Short) sono infatti appassionato di un podcast che si occupa su indagine di omicidi, ma diventeranno loro stessi degli arrabattati investigatori (e dei creatori di podcast) quando nel loro lussuoso condominio viene ucciso misteriosamente il giovane Tim Kono. Ovviamente non tutti i condomini prenderanno sul serio Charles, Mabel e Oliver ed il loro modo di affrontare la faccenda, ma il trio riuscirà pian piano a far luce sul delitto, ed anche ad affrontare alcuni problemucci personali.
Le mie aspettative su Only Murders In The Building erano alte ma anche vaghe: mi aspettavo infatti una sorta di live action di Scooby Doo (senza cane ovviamente), con un vibe anni '70 e '80, ma con una vena più moderna, vista la moda del podcast (io ho abbandonato il mio, troppe cose da seguire ndr.), e non mi sono del tutto sbagliato perché l'intento è quello di un giallo leggero, spesso stemperato da dialoghi ritmati e situazioni risibili. La struttura generale (che non vi rivelo, tiè) è anch'essa ben studiata, e mi è sembrata una serie tv elegante e ricercata nel suo insieme.
C'erano sono tutte le carte in regola per creare una serie tv davvero simpatica, piacevole e appassionante, ed in parte lo è. Tuttavia il dosso per me più difficile da superare è stato lo svolgimento di Only Murders In The Building che ho trovato monotono e a volte tendente alla noia: non mi sono mai del tutto immerso nello scioglimento del mistero, probabilmente perché i personaggi coinvolti non sono così approfonditi ed empatizzabili.
Certo, abbiamo una sorta di scontro-incontro fra generazioni, e qualche dettaglio sul passato di Mabel e Charles, ma non è abbastanza per appassionarmi.
A rendere tutto più fruibile c'è sicuramente la durata degli episodi che tocca i 30 minuti, ma c'è stato qualcosa che non ha funzionato.
Certe scelte infatti, che dovrebbero risultare comiche, oltre che telefonate, mi sono sembrare poco divertenti e trascinate troppo a lungo per mantenere i tempi comici. Un esempio, che non è uno spoiler visto che si vede anche nel trailer, è sospettare di Sting (che interpreta Sting) come presunto assassino. Questo costante cadere nell'equivoco per aggiungere carne al fuoco è una strada poco originale che alla lunga può non funzionare.
Se ve lo steste chiedendo, no, nemmeno i vari cameo di personaggi famosi sono sufficienti per me a riattivare l'attenzione su una storia dalle basi poco solide.
È poco l'intrigo e altrettanto poche le risate, e di conseguenza sono anche pochi appigli per poter salvare Only Murders In The Building, che non sarà magari la peggior serie dell'anno, ma che è per me una occasione sprecata.
Devo fare una menzione d'onore al settimo episodio, che è uno dei più belli visti di recente, e una menzione di disonore alla recitazione di Selena Gomez, che fa un'unica faccia tutto il tempo.
Della seconda stagione, che mi ha sorpreso, ve ne parlo qui.