Ma buongiorno, buon Lunedì, buon tutto e 'sto cazzo.
Giusto per iniziare a modino la giornata.
No, non sono morto.
Non mi sono trasferito nella legione straniera per fuggire gli esattori.
Non ho spostato la residenza in un paradiso fiscale da lista nera, ma vorrei tanto.
Sono stato leggerissimamente preso da varie cose.
Mentre sto scrivendo, ho in cortile un operaio di 190 kg con la voglia di vivere di Giacomo Leopardi, che ci sta facendo dei lavori.
E' come se avessi vari tipi di martello che cercano di penetrare la mia calotta cranica per giungere al vuoto cosmico che è la mia materia grigia.
Oltretutto temo che l'operaio più anziano mi si scapicolli dal tetto e devo buttarci un occhi di tanto in tanto.
Ma I will survive.
Cosa ha impedito, in questo tempo, che tu non potessi poggiare le tue agili ditina sulla tastiera e scrivere un post a random?- vi starete chiedendo.
Chiedetevelo sù.
Anzi, chiedetemelo.
Intanto faccio giusto due premesse.
Anzi una premessa ed una comunicazione di servizio.
Questi post aggiornamenti mi permettono di scrivere senza un minimo di coordinazione logica-grammaticale-temporale facendo si che io possa liberarmi dei miei pensieri e del NYCryspy mangiato ieri sera dalla coscienza.
Abbiate pazienza se non capite nulla.
Volevo pure aggiungere, come regola generale, che nei miei post non ci sono riferimenti reconditi di alcun tipo.
Se intendo parlare di qualcuno, parlo di questo qualcuno.
Se parlo di nessuno, parlo di nessuno.
Chi si trovasse da queste parti, non si creasse film alla Ozpetek.
Gli unici riferimenti meno diretti sono stati quelli alla persona che fino a non molto tempo fa mi stava accanto.
Il resto è tutto scritto. Borgogna su bianco.
Ma basta coglioneggiamenti ed andiamo al dunque.
Volevo scrivere questo post un tantino prima, tipo ieri.
Tuttavia la settimana passata non è stata facile.
Ieri appunto, oltre ad aver dormito della grossa, sono stato, per la prima volta, in vita mia ad una partita di basket femminile.
Ora, io me l'aspettavo una figata.
Una roba alla Michael Jordan.
E invece no.
Lenta, rumorosa e noiosa.
Questa è una partita di basket.
Ma si chiama "partita" quella nel basket?
Poi ci sono queste sirene che #ansia.
Temevo di dover evacuare da un minuto all'altro.
Dopo circa mezz'ora è venuto giù il diluvio, e mai pioggia fu più provvidenziale dal salvarci dallo sbadiglio coatto.
E così, una volta placata la pioggia, fuggimmo, che metti avesse continuato a piovere, a casa saremmo tornati il giorno dopo, tipo oggi.
La serata poi è proseguita lenta, ma in anticipo.
Già alle 20 e 30 avevamo finito il nostro McDonald di cui sopra, ritrovandoci così a vagare senza una metà.
Ponderiamo per un film.
Perfect Stranger. Che magari una recensione la faccio.
Andando indietro nei giorni non mi pare il caso di fare la telecronaca minuto per minuto.
In verità è stata una settimana di riflessioni.
In primo luogo, il blog.
Ho idee. Ma metterle in pratica è uno sbattone.
Voglio cambiare grafica.
Ma ho poca fantasia.
Voglio fare nuovi post.
Ma ho poco tempo.
Voglio sistemare le etichette.
Ma sbattone³.
Tra l'altro dico voglio, ma penso devo.
Tra queste riflessioni c'era anche l'idea di diventare vegetariano.
Capite quanto tenga alle mie riflessioni se tempo una settimana le sfanculi per un panino bisunto?
Ecco.
Ora, non è che io mangi vitelli grassi ogni giorno.
Ma io, paladino della coerenza, non posso mettermi a cercare prodotti cruelty free, boicottare gli abiti con pelliccia naturale e poi mangiare allegramente la cotoletta, gli spiedini o le costicine arrosto.
Altra riflessione, poi abbandonata, era quella di creare un post aggiornamento ogni fine settimana, dopo aver raccolto, giorno dopo giorno, varie idee e impressioni.
Tipo un diario quotidiano.
Solo che mi sembrava morboso per voi e per me, quindi no.
Intenzioni della settimana scorsa erano quelle di
- entrare di nuovo a dieta e restarci;
- studiare per l'appello straordinario di fine ottobre.
La prima intenzione è andata a farsi friggere nello strutto quando mia sorella è tornata da un breve viaggio, portandoci cantucci, brutti ma buoni e il filone candito.
Robine che più dolci muori.
Ma sul serio, per attacco glicemico.
Tutte cose andate a rimpinguare il mio big ass, già abbastanza big di suo.
Per l'appello invece sono ancora in tensione, se non fosse che manca una roba tipo due settimane e non abbiamo la più pallida idea delle date, visto che la questione in sè era ancora in dubbio. Il nostro caro preside infatti, con una serie di sotterfugi, ha cercato di non consentirci l'appello, perchè, secondo le male lingue, maggiore è il numero di appelli, minore è il numero degli studenti paganti le tasse.
Ora non ci resta che aspettare e sperare che agli esami non ci saranno professori incazzati e incazzosi.
L'ulteriore difficoltà è la scarsa comprensione dei miei tempi e modi di studio da parte della mia famiglia.
Non che chieda molto.
Solo silenzio.
E il tavolo della cucina.
E magari essere da solo in casa non sarebbe stato male.
E invece no.
La mia cara sorella, la quale non ha una minchia da fare, perchè ormai lo sapete che in certe situazioni, essere espliciti is the way, si inventa sempre nuovi ed affascinanti modi per trascorrere e riempire le sue giornate.
Così si impegna dal lavare i pavimenti come se fossero finite le scorte mondiali di Rio Casa Mia, all'impastare focacce e cornetti che l'uomo Focaccina, quello che vive nella farina, si sogna.
Mania telefilmica del momento è Once Upon a Time.
Era da tempo che volevo vederlo, ma temevo una trama alla melassa con acuti attacchi di puerilismo e stucchevolezza.
E invece no, c'è di peggio.
Nel frattempo hanno ripreso la programmazione di The Vampire Diaries e Revenge.
Comunque questo è quanto. Mi fermo che se continuo faccio un papello.
Di riflessioni, pensieri e pippate varie ne avrei ancora per un anno, ma lasciamo stare.
E nulla.
Buona settimana a tutti.