Ero un bambino quando iniziai ad appassionarmi alle serie tv. Dalle sitcom pre-serali per ragazzi, da guardare dopo i compiti in attesa della cena, che davano su Italia Uno, via via alle serie più articolate da seguire la sera. Guardavo solo pezzi di X-Files con le mie sorelle, perché sapevo che avrei avuto gli incubi, non mi ero appassionato a Beverly Hills 90210, ma peggio mi sentivo con Dawson's Creek.
Non c'era all'epoca l'idea di streaming, non si parlava di binge watching, si guardavano le cassette al massimo, o si aspettava il giorno della settimana in cui avrebbero trasmesso il nuovo episodio in tv.
A 9 anni ho iniziato a seguire per bene, stagione dopo stagione, una delle mie serie tv preferite, ovvero Charmed, cioè Streghe, seguita da Popular e Roswell, che però durarono troppo poco. Ero un po' più grandicello quando arrivò Prison Break, e quelle storie torbide e crude mi affascinavano, ma non potevo far nottata: il giorno dopo dovevo andare a scuola.
Questa è solo una microlista delle serie che fra gli anni '90 e i primi del 2000 mi sono rimaste nel cuore, ma sarebbe in realtà molto più lunga, compresi anche dei cult.
Inizio proprio con una serie tv (francese) che ho bocciato di recente quest'anno (qui se volete leggerne di più), ovvero Altro che caffè, disponibile su Netflix. La seconda stagione dovrebbe essere in uscita l'11 settembre prossimo, ma io ho deciso di fermarmi alla prima perché, nonostante sia una commedia, non mi ha fatto proprio ridere. L'ho trovata una serie banale, ma soprattutto ho la sensazione che sia una di quelle storie che non avrà mai una conclusione sensata, ma accavallerà assurdità per andare avanti. Ne faccio volentieri a meno.
La prima stagione di Alto Mare era stata piacevole, senza grossi picchi di sceneggiatura, ma mi sembrava un buon intrattenimento. Tuttavia, con la seconda, Netflix ha buttato alle ortiche qualunque senso logico, aggiungendo una componente fantasy assolutamente fuori contesto e gestita profondamente male. Già le produzioni spagnole non sono le mie preferite, ma aver impoverito la trama in questo modo, ha fatto sì che, nonostante la curiosità di sapere cosa si inventeranno, non ho alcuna voglia di sorbirmi la terza stagione (che esce il 7 Agosto se vi interessa) che pare sarà l'ultima, al contrario dei piani iniziali che ne prevedevano anche una quarta.
Non ho mai parlato qui sul blog di Peaky Blinders, ma proprio di recente ho visto la prima stagione di questa serie tv, spinto da tantissime recensioni positive e consigli sparsi qui e lì. E non ho alcuna intenzione di dire che si tratti di una serie tv cattiva, anzi è altamente di qualità sia nella sceneggiatura, che nella ricostruzione, visto che è ambientata ai primi del '900, ed anche nella scelta del cast. Tuttavia, dopo aver terminato la visione dei primi episodi, non mi è rimasto molto: da un lato non mi sono annoiato, non ho fatto fatica a seguirla, dall'altro però non mi sono appassionato a tal punto dal voler affrontare 5 stagioni già disponibili più altre due inedite. I personaggi non mi hanno trasmetto particolari emozioni, e mi spiace un po', ma ammetto che mi aspettavo che Peaky Blinders fosse un po' più cruda, più amara, invece ho avuto l'impressione non volessero mai sporcarsi troppo le mani e dare svolte definitive agli eventi. Sono sicuro che sia una serie solida, ma ho detto basta a Peaky Blinders, e non credo cambierò idea.
Adoravo Supernatural, una delle serie tv che ho iniziato a seguire quando ero appena un ragazzetto, e mi ero affezionato anche ai personaggi, ma arrivato alla decima stagione, ho mollato il colpo, come dicevo qui, e non me ne pento. Non ce la facevo più, mi sembrava di essere un criceto sulla ruota, visto il rimescolare delle vicende che finivano sempre alla stessa maniera. Supernatural non riusciva più a coinvolgermi, non sentivo più il brivido per situazioni che dovevano essere di pericolo o tensione. Le avventure dei fratelli Winchester sono proseguite fino alla 15esima stagione, e a me ormai sembra una follia continuare con la stessa serie per così tanto tempo, ma pare sia l'ultima, per fortuna.
Non c'era all'epoca l'idea di streaming, non si parlava di binge watching, si guardavano le cassette al massimo, o si aspettava il giorno della settimana in cui avrebbero trasmesso il nuovo episodio in tv.
A 9 anni ho iniziato a seguire per bene, stagione dopo stagione, una delle mie serie tv preferite, ovvero Charmed, cioè Streghe, seguita da Popular e Roswell, che però durarono troppo poco. Ero un po' più grandicello quando arrivò Prison Break, e quelle storie torbide e crude mi affascinavano, ma non potevo far nottata: il giorno dopo dovevo andare a scuola.
Questa è solo una microlista delle serie che fra gli anni '90 e i primi del 2000 mi sono rimaste nel cuore, ma sarebbe in realtà molto più lunga, compresi anche dei cult.
Col tempo il panorama di serie tv si è affollato sempre più, la scelta iniziava a diventare ampia così come i miei gusti iniziavano a delinearsi. Sono arrivati sempre più canali su cui seguire prodotti nuovi, a scuola prima, sui social poi, ci si scambia sempre più consigli e le liste di serie da iniziare sono diventate dei poemi interminabili.
Ed io di stagioni ne ho cominciate tantissime, sempre con buoni propositi, ma nel tempo a molte di queste ho detto basta.
Ho deciso di fare un mega riassunto e mettere un punto proprio a quelle serie che ho smesso di seguire definitivamente, nonostante in principio mi piacessero (a volte anche molto, altre per niente) e soprattutto spiegando come si è rotto l'idillio.
Sono uno di quelli che non si fa spaventare da una stagione fiacca o da un paio di episodi noiosi, anzi spesso voglio proprio sapere cosa si inventano per concludere una serie, o se magari ci sono dei miglioramenti nel corso delle puntate. Questo per dire che, se ho chiuso con queste serie tv, il motivo è sicuramente importante e ci sono stati aspetti che proprio mi hanno fatto ripudiare l'idea di proseguire.
Ho deciso di fare un mega riassunto e mettere un punto proprio a quelle serie che ho smesso di seguire definitivamente, nonostante in principio mi piacessero (a volte anche molto, altre per niente) e soprattutto spiegando come si è rotto l'idillio.
Sono uno di quelli che non si fa spaventare da una stagione fiacca o da un paio di episodi noiosi, anzi spesso voglio proprio sapere cosa si inventano per concludere una serie, o se magari ci sono dei miglioramenti nel corso delle puntate. Questo per dire che, se ho chiuso con queste serie tv, il motivo è sicuramente importante e ci sono stati aspetti che proprio mi hanno fatto ripudiare l'idea di proseguire.
Altro che caffè / Family Business
Inizio proprio con una serie tv (francese) che ho bocciato di recente quest'anno (qui se volete leggerne di più), ovvero Altro che caffè, disponibile su Netflix. La seconda stagione dovrebbe essere in uscita l'11 settembre prossimo, ma io ho deciso di fermarmi alla prima perché, nonostante sia una commedia, non mi ha fatto proprio ridere. L'ho trovata una serie banale, ma soprattutto ho la sensazione che sia una di quelle storie che non avrà mai una conclusione sensata, ma accavallerà assurdità per andare avanti. Ne faccio volentieri a meno.
Alto mare / Alta Mar / High Seas
La prima stagione di Alto Mare era stata piacevole, senza grossi picchi di sceneggiatura, ma mi sembrava un buon intrattenimento. Tuttavia, con la seconda, Netflix ha buttato alle ortiche qualunque senso logico, aggiungendo una componente fantasy assolutamente fuori contesto e gestita profondamente male. Già le produzioni spagnole non sono le mie preferite, ma aver impoverito la trama in questo modo, ha fatto sì che, nonostante la curiosità di sapere cosa si inventeranno, non ho alcuna voglia di sorbirmi la terza stagione (che esce il 7 Agosto se vi interessa) che pare sarà l'ultima, al contrario dei piani iniziali che ne prevedevano anche una quarta.
Peaky Blinders
Non ho mai parlato qui sul blog di Peaky Blinders, ma proprio di recente ho visto la prima stagione di questa serie tv, spinto da tantissime recensioni positive e consigli sparsi qui e lì. E non ho alcuna intenzione di dire che si tratti di una serie tv cattiva, anzi è altamente di qualità sia nella sceneggiatura, che nella ricostruzione, visto che è ambientata ai primi del '900, ed anche nella scelta del cast. Tuttavia, dopo aver terminato la visione dei primi episodi, non mi è rimasto molto: da un lato non mi sono annoiato, non ho fatto fatica a seguirla, dall'altro però non mi sono appassionato a tal punto dal voler affrontare 5 stagioni già disponibili più altre due inedite. I personaggi non mi hanno trasmetto particolari emozioni, e mi spiace un po', ma ammetto che mi aspettavo che Peaky Blinders fosse un po' più cruda, più amara, invece ho avuto l'impressione non volessero mai sporcarsi troppo le mani e dare svolte definitive agli eventi. Sono sicuro che sia una serie solida, ma ho detto basta a Peaky Blinders, e non credo cambierò idea.
Supernatural
Adoravo Supernatural, una delle serie tv che ho iniziato a seguire quando ero appena un ragazzetto, e mi ero affezionato anche ai personaggi, ma arrivato alla decima stagione, ho mollato il colpo, come dicevo qui, e non me ne pento. Non ce la facevo più, mi sembrava di essere un criceto sulla ruota, visto il rimescolare delle vicende che finivano sempre alla stessa maniera. Supernatural non riusciva più a coinvolgermi, non sentivo più il brivido per situazioni che dovevano essere di pericolo o tensione. Le avventure dei fratelli Winchester sono proseguite fino alla 15esima stagione, e a me ormai sembra una follia continuare con la stessa serie per così tanto tempo, ma pare sia l'ultima, per fortuna.
American Horror Story
Continuano a fioccare stagioni su stagioni di American Horror Story, che pare essere destinata ad averne addirittura tredici, ed io non capisco come Ryan Murphy continui ad avere così tanto spazio, visto che poi molti dei suoi prodotti si rivelano dei flop (vedi appunto Hollywood). Nel caso di AHS ho provato e riprovato, arrivando a vedere ben sette stagioni consecutivamente, ma ad un certo punto ho detto basta. Onestamente ero stanco di seguire questa serie tv costantemente piena di difetti, con personaggi costruiti male, storyline campate in aria, l'uso quasi ossessivo sempre degli stessi attori, la totale assenza di pathos ed effetto sorpresa, pur essendo un horror, e l'incapacità di sviluppare trame solide attorno ad argomenti seri ed interessanti. Credo che Murphy possa continuare ed arrivare anche alla centesima stagione di American Horror Story, ma io non farò più parte del loro pubblico.
I Durrell - La mia famiglia e altri animali / The Durrells
È terminata proprio quest'anno, con la quarta ed ultima stagione, I Durrell, che è andata in onda su LaEffe fino allo scorso 3 Aprile, ma, se ricordate, io mi fermai alla prima stagione. Il motivo è che detestavo tutti i personaggi, non li sopportavo completamente. Può capitare di parteggiare per un protagonista o per un altro, ma in I Durrell avrei avuto voglia di prendere a sberle chiunque, dal più grande al più piccolo. La storia inoltre mi sembrava spesso inverosimile, esagerata e artificiosa, e il risultato è che non ne ho voluto più sapere niente della serie.
How to Get Away with Murder / Le regole del delitto perfetto
Quest'anno, con la sesta stagione, ha chiuso i battenti anche un'altra serie tv tanto apprezzata, ma che io proprio non ho più sopportato: Le regole del delitto perfetto. In principio l'avevo trovata molto intrigante, aveva la giusta tensione, e la storia mi sembrava anche originale, ma con la seconda stagione le cose per la combriccola di Annalise Keating e i suoi ragazzi si sono fatte irreali, esasperate, ed al tempo stesso noiose, e da lì ho perso interesse. Ho visto la terza trascinandomi per arrivare alla fine, e poi ho detto definitivamente basta senza rimpianti né rimorsi, se non forse qualche performance interessante di Viola Davis. Per il resto però ho completamente rimosso qualunque interesse per How to Get Away with Murder.
Orange is The New Black
Ho letto molto entusiasmo e molta tristezza per la chiusura, con la settima stagione, di Orange is The New Black, ma per me si sarebbe potuta fermare prima. Vi avevo raccontato che alla terza stagione mi era quasi preso un abbiocco a seguire la serie, e da lì non ho fatto più ritorno al penitenziario femminile Litchfield. Non trovavo la storia caustica, né emotivamente trascinante, né intimista, o dall'altro lato irriverente e ironica. Nulla. A dirla tutta ho sempre avuto l'impressione che col tempo Orange is The New Black avesse perso del tutto quella leggerezza che mi aveva dato in principio, volendo a tutti i costi rimestare nella vita di Piper, che però, secondo me, non aveva spunti così interessanti da offrire. Resta un mistero su come siano andati tanto avanti, visto che ogni stagione ha addirittura 13 episodi.
Questi sono i titoli più eclatanti o recenti a cui ho detto definitivamente addio, potrei andare ancora indietro nel tempo, ma lascerei al passato quel che è passato. Fatemi sapere voi magari quale serie tv avete abbandonato.
Qui ho aggiornato questa lista con ulteriori serie tv abbandonate.
Qui ho aggiornato questa lista con ulteriori serie tv abbandonate.