L’Acqua Micellare 2 in 1 senza risciacquo per pelli Secche e Sensibili

Ogni tanto ho la fortuna di provare dei prodotti che magari non rientrerebbero nei miei acquisti abituali, ma che si rivelano molto piacevoli e che immagino possano essere molto interessanti ed utili per tanti voi. Uno di questi prodotti è la Rice Active Essence Cleansing Water che The Skin House mi ha dato l'opportunità di mettere alla prova.


INFO BOX
🔎 Yesstyle (sconto PIER10YESTYL), Stylevana, Amazon
💸 €17
🏋 150ml
🗺 Corea
⏳ 12 mesi
🔬Vegan

Mi avete mai sentito parlare di acque micellari in oltre 10 anni anni di Beauty Cues?
No, non ci sono praticamente recensioni su questa tipologia di prodotto qui sul blog, e io stesso, nella vita reale, ne avrò provate pochissime in praticamente oltre 20 anni di cura della pelle. 
Non ho mai pensato che le cleansing water potessero fare al caso mio, puntando più comodamente a detergenti viso che hanno anche un potere struccante, ma la Rice Active è in parte diversa dalle semplici micellari.
The Skin House infatti la presenta come un prodotto due in uno, che associa all'azione detergente anche quella idratante e lenitiva di una essence viso.

L'azienda punta in particolare a tre attivi per parlare dell'effetto di questa Rice Active Cleansing Water, ovvero l'estratto di riso, che pare sia appunto attivato, quindi immagino abbia una efficacia maggiore, e che dovrebbe agire in modo trasversale sia lenendo la pelle, sia agendo come un naturale esfoliante, ma su questa seconda azione sarò più specifico fra un istante.
Inoltre ci sono anche pantenolo, tipica vitamina nota per la sua azione lenitiva, e l'olio di ricino, che pur non essendo nella sua forma pura ma idrogenata, conserva comunque proprietà emollienti.

Andando più a fondo, la Essence Cleansing Water contiene anche acido ialuronico, l'estratto lenitivo di camomilla, quello nutriente e idratante di avocado, che si uniscono a quelli tonificanti e idratanti di rosa damascena e Iris. Gli enzimi dell'estratto di papaia dovrebbero svolgere una azione leggermente esfoliante, mentre gli estratti di melone e pera sono generalmente riconosciuti per il loro potere idratante, ma anche per la carica di vitamine che apportano e che danno un effetto antiossidante.
È interessante che questa Rice Active Water abbia anche l'estratto di noce saponina che, come dice il nome stesso, funziona come un detergente delicato ed ha un effetto antimicrobico.

La formulazione invece non contiene solfati, parabeni, alcol e siliconi, ma io non ci sento nemmeno una particolare profumazione aggiunta. 

Per agire, questa Cleansing Water The Skin House va shakerata per bene perché le particelle di riso si depositano sul fondo, ed appena la sbattete si nota una bellissima perlescenza liquida che trasforma questa acqua micellare, ma attenzione: non è appunto il riso a creare questo effetto, ma è più un elemento scenografico dato da una impalpabile mica artificiale.


Inoltre la texture di questa acqua è davvero sottilissima, non presenta alcuna granulosità, quindi non immaginatevi che contenga una qualche polvere che va ad esfoliare la pelle. Essendo così liquida va pushata su un dischetto in cotone, in microfibra o mussola a seconda delle vostre preferenze, e passata sul viso per rimuovere sporco e make up, e nell'approccio rinse free, non va risciacquata. 

Infatti la Rice Active Essence Cleansing Water vuole essere un prodotto tutto in uno, che va a detergere il viso, ma anche ad idratarlo e nutrirlo, andando quindi a sostituire il tonico e l'essence viso
Può essere utilizzata mattina e sera, senza problemi e io sono riuscito a farla agire anche sul contorno occhi, prestando però attenzione a, come dice la stessa The Skin House, evitare che il prodotto arrivi dentro le palpebre. Io infatti, oltre a non esagerare con le quantità, prima scarico il dischetto sul resto del viso e poi mi rivolgo alla zona perioculare.

Questo prodotto mi ha convinto perché, come appunto le mie generiche indicazioni possono suggerire,  è stato semplicissimo utilizzarlo nelle mie routine, non ci sono strani passaggi da fare o tecniche particolari, e l'ho incorporato senza fatica. Ovviamente ho voluto testarlo in ogni modo possibile trovandomi molto bene, ma fatemi spiegare meglio.

Alcuni dermatologi suggeriscono, specie per chi ha una pelle secca, molto secca, o con una barriera cutanea danneggiata, o vivono in un luogo con un'acqua molto calcarea, di evitare di lavare il viso due volte al giorno, preferendo una pulizia senza risciacquo per la routine mattutina, quando sulla pelle non c'è lo sporco che accumuliamo nel corso della giornata.

In questo contesto si colloca perfettamente la Rice Active Essence Cleansing Water perché, ogni volta che l'ho usata in tal senso, va a pulirmi il viso in modo delicatissimo, rimuovere eventuali tracce di prodotti della sera prima o accumuli di sebo, rendendo però la pelle subito più idratata e luminosa (complice la perlescenza indubbiamente, ma non noto veri e propri glitter). Su di me non appiccicosa né pesante, ed in effetti se non avete la pelle troppo secca, può fungere da routine con un solo step senza sbattimenti, per quando magari non abbiamo molto da fare né tanta voglia di paciugare con la skincare.

Però, se serve, non ho notato problemi ad aggiungerci altri sieri o creme idratanti, quindi è a tutti gli effetti un prodotto che prepara la pelle per il resto della giornata. 

Per la mia tipologia di cute, preferisco comunque lavare il viso con acqua, anche al mattino, perché soprattutto la zona T non è mai completamente secca, ma non è stato è stato affatto complicato utilizzare la Rice Active Essence Cleansing Water anche in questo senso perché è un perfetto primo step per la doppia detersione serale. In questa posizione nella routine ho notato che riesce a rimuovere bene il trucco e tutto ciò che ho sul viso, senza dover sfregare troppo e infatti alla fine dell'operazione la pelle appare pulita e non irritata. Lo saprete ma lo ripeto: non utilizzo mai un make up strong, però ultimamente ho usato questa cleansing water con una tinta lip&cheek che ha una buona durata perché tende un po' a macchiare la pelle, e riesce a rimuoverla abbastanza bene.
In teoria potrebbe essere utilizzata come secondo step della doppia detersione, ma io la sera voglio che il viso si perfettamente pulito, quindi passo dopo un gel detergente, più o meno delicato a seconda dei prodotti che so di avere sul viso.
La Rice Active Cleansing Water The Skin House mi assicura così da avere una detersione efficace, completa, ma molto delicata, lasciandomi la pelle elastica, idratata e morbida.

Direi un buon inizio per questo 2025. Voi l'avete provata?



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Serie Tv, i Titoli del 2024 da vedere (secondo me)

Non è ancora finito il tempo di resoconti e riflessioni sull'anno appena trascorso e questa volta tocca alle migliori serie tv del 2024. Anche quest'anno, come il precedente, non mi è sembrato sfavillante da una prospettiva seriale: sì qualcosa da consigliarvi c'è sempre, ma sono davvero pochi i titoli che ricordo ancora a distanza di tempo.

Provo quindi a raccoglierli in un'unica lista, che non è una classifica, quindi non sono disposte in ordine di qualità, perché come dico sempre, le imperfezioni ci sono e si vedono, ma nell'insieme sono serie tv che secondo me vale la pena vedere prima di lanciarsi sulle novità del 2025. 

Imperfezioni che non mancano anche in questa guida, che non solo è mossa dal mio gusto più o meno discutibile, ma deve lasciare indietro alcuni titoli che non ho avuto modo e tempo di vedere.
Anche quest'anno, imperterrito, ho escluso i rinnovi e le stagioni dopo la prima, perché se non è difficile che conosciate già una serie di lungo corso, per cui magari è scattata una certa affezione che va oltre la qualità effettiva, è più probabile che vi sia sfuggita una novità.

Baby Reindeer 


Forse una delle serie tv più discusse, intense, e crude del 2024, ma anche una delle migliori. Baby Reindeer parte da un caso di molestie e stalking realmente accaduto, che però è diverso dal solito: in questo caso è infatti un uomo a subire. Ma da questo assunto si scava ancora più a fondo, in un mondo fatto di traumi e di abusi. I personaggi di Baby Reindeer, interpretati benissimo dal cast, non sono fra i più lineari: sono umani, imperfetti, ci sono vittime e carnefici che si scambiano di ruolo con facilità. Non una storia semplice da raccontare, ma ogni tanto Netflix riesce a tirar fuori qualcosa che davvero possa considerarsi di valore.
La recensione. 


The Gentlemen 

Il 2024 è stato l'anno delle serie tv ispirate a film più o meno famosi e fra le migliori proposte su questo filone ci metto The Gentlemen. Guy Ritchie firma ancora una volta una serie tv che porta il nome del suo celebre film del 2020, ma rinfrescandone le vicende. La storia infatti cambia del tutto così come i personaggi, c'è più spazio di manovra visti gli 8 episodi ma resta quel mordente, quella cattiveria, quell'ironia e quella caciara tipica del regista britannico. Il machismo di The Gentlemen non è esattamente il mio pane quotidiano, o la serie tv che vedrei ancora e ancora, ma non posso negarne il divertimento ed il fatto che se amate quella cifra stilistica allora ne apprezzerete questa versione. E poi c'è Teo James, che penso basti.
La recensione. 



Ripley


Se ci fosse un premio eleganza, Ripley si meriterebbe il primo posto. La miniserie, arrivata su Netflix ma prodotta da Showtime, si ispira al fascinoso personaggio nato dalla penna di romanzi di Patricia Highsmith, che, esattamente come per The Gentlemen, era già stato soggetto per varie pellicole cinematografiche. Io stesso per parlarvene ho fatto un triplo confronto fra il film del 1960 con Alain Delon, quello del 2000 con Jude Law, Cate Blanchett e Matt Demon, e appunto la nuova serie tv con Andrew Scott, che mette un po' da parte alcuni risvolti psicologici, per soffermarsi su una storia thriller a pieno titolo. Non mancano i momenti di suspense, ma è la cura di ogni dettaglio a farsi notare. Andrew Scott è poi un Ripley intenso, freddo e calcolatore, e sebbene manchi il materiale per il bingewatching, è una delle migliori serie tv del 2024.
La recensione. 


Palm Royale 


Su Palm Royale avevo scritto che era difficile darne una definizione specifica perché "unisce alla commedia sopra le righe, alcuni momenti di dramma e suspense dati soprattutto da una sorta di mistery che deve essere risolto, ma non manca anche la vaga sensazione di assistere ad una soap degli anni '60." ed è forse questa miscela la sua carta vincente. In bilico fra l'essere una parodia che si prende molto sul serio, ed un melò che invece ironizza su se stesso, Palm Royale secondo me è una delle produzioni più convincente, fra un cast stellare e una messa in scena goduriosa. Qualche lungaggine è vero, ma si può abbozzare, ed Apple Tv l'ha promossa per una seconda stagione.
La recensione.


Un gentiluomo a Mosca 


Forse una delle serie tv in costume più meritevoli e al tempo stesso meno chiacchierate di questo 2024, Un Gentiluomo a Mosca vede Ewan McGregor nei panni di un nobile russo decaduto che deve barcamenarsi fra un passato lussuoso e un presente in esilio. Un prestige drama in piena regola, intenso e coinvolgente che oscilla fra il dolce e l'amaro e che cura i dettagli in modo sopraffino. Sarà stata forse la piattaforma streaming su cui è arrivata, cioè Paramount +, meno utilizzata rispetto a tanti altri colossi, ad averla un po' oscurata, ma se avessi tempo io la rivedrei volentieri.
La recensione.



Kaos


Non avrà purtroppo una seconda stagione, probabilmente perché troppo costosa rispetto alle aspettative di Netflix sulle visualizzazioni, ma Kaos è una delle serie più interessanti del 2024. Una rilettura in chiave contemporanea, sarcastica e sopra le righe, delle divinità del mito greco classico, in funzione di una storia specifica: non ci troviamo infatti solo su un ipotetico monte Olimpo, ma nella Creta dei nostri giorni, dove quei personaggi mitologici hanno dei ruoli più o meno ordinari. Il risultato è intrigante, ben congeniato, e curato, ma Kaos ha avuto forse la stessa ambizione di Prometeo, con una storia che non riesce a chiudere tutti i suoi archi narrativi nonostante non ci fosse mai stata la certezza di un rinnovo. Ciononostante, se non vi pesa il finale aperto, vi consiglio di recuperarla. 
La recensione.


Envidiosa


Chi ha detto che una lista delle migliori serie tv debba contenere solo titoloni con attori stra famosi? Io ci metto anche Envidiosa, una dramedy argentina arrivata su Netflix a Settembre, alla Il diario di Bridget Jones, ma con protagonista Victoria (interpretata da Griselda Siciliani), una quarantenne che prova invidia per parenti e familiari, anche se non sempre se ne rende conto. Ma non è così semplice perché Victoria è una donna contemporanea che, come molti di noi, è schiacciata dalle aspettative che la società le ha imposto, soprattutto in quanto di sesso femminile, ed è molto spesso da qui che nasce la sua invidia, oltre che dai traumi del passato.
Si ride, ci si commuove, non si arriva mai alla perfezione, ma i 12 episodi da cui è composta scorrono in fretta e c'è già la conferma per una seconda stagione.

Nobody Wants This


Due attori che la mia generazione conosce benissimo, Kristen Bell ed Adam Brody, uniti in una commedia romantica meno convenzionale del solito, che unisce momenti divertenti ad altri più riflessivi senza mai essere smielata o melodrammatica. È questo in estrema sintesi la formula vincente di Nobody Wants This, che se la guardi in prospettiva non ha nulla di rivoluzionario, ma è quella operazione feel good che ci voleva. C'è già una seconda stagione e non vedo l'ora.
La recensione.



Qui non è Hollywood


Non solo fra le migliori serie dell'anno, ma anche una delle migliori serie tv italiane che ho visto nel 2024. Qui non è Hollywood è stata infatti meglio del previsto: non solo ha raccontato in modo chiaro e completo l'omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana, ma lo fa con ottime interpretazioni, senza cadere nel macchiettistico o in quel trash che il trailer paventava. E poi sono solo 4 episodi, quindi si incastra anche se non avete troppo tempo da dedicare alle serie tv.
La recensione.

Disclaimer


Se questa fosse una classifica, Disclaimer probabilmente sarebbe in vetta o comunque fra i primi posti, perché la miniserie scritta e diretta da Alfonso Cuaròn, è una di quelle che ti lascia uno strascico, che fa discutere, che magari divide e non convince in ogni singolo fotogramma, ma che risulta solida e ben messa in scena, ed in grado di creare nello spettatore la giusta tensione. Poi le interpretazioni di Cate Blanchett e Kevin Kline sono quell'ulteriore medaglia al valore che rendono Disclaimer una delle produzioni meglio riuscite del 2024.
La recensione.


Bad Sisters


Lasciatemi barare per favore, perché Bad Sisters è una delle dark comedy che più mi sono piaciute in quest'anno, nonostante la prima stagione sia arrivata nel 2022. Cinque sorelle molto diverse, l'omicidio del marito di una di loro che forse si meritava di essere liquidato, un agente assicurativo che non vuole ripagare la vedova perché la sua agenzia è in bancarotta. Questo è solo lo scheletro di una storia solida,  divertente, coinvolgente, con la giusta tensione, che sa raccontare una sorellanza forte e spesso condivisibile, e toccare punti drammatici in modo intenso ma non melò. E poi c'è un cast azzeccatissimo. Diciamo che sto venendo meno alle mie regole solo a metà: nel 2024 è uscita la seconda stagione di Bad Sisters e ne devo parlare quanto prima, ma si conferma una serie tv da recuperare.
La recensione.


Rivals


Godereccia, caciarona, intrigante, ironica, ben realizzata, è così che con pochi aggettivi descriverei Rivals, la serie tv su Disney+ che ho preferito nel corso del 2024. Un cast azzeccato, con David Tennant come giostraio, che ci accompagna a spiare dal buco della serratura dell'universo televisivo, e tutti i giochi di potere che si consumano nel dietro le quinte. Forse troppo sesso messo in scena in chiave a tratti grottesco, e che finisce per occupare lo spazio per altri approfondimenti psicologici, ma Rivals è una di quelle serie-ciliegina, dove ogni puntata in qualche modo tira l'altra. E per fortuna avremo anche una seconda stagione.
La recensione. 


Fatemi sapere le vostre serie tv di questo 2024.


Top Prodotti 2024: la Guida Completa ai Preferiti da Provare 😍

Superato il Natale, sembra che gli ultimi giorni dell'anno snocciolino via velocemente e quindi arriva il momento di tirare i remi in barca e prepararsi a ricominciare, portandoci dietro quel che merita.
Con questa idea in mente, ormai da un paio di anni, vi propongo un lungo ma spero interessante recap dei migliori prodotti che ho incontrato nel corso del 2024.

Sono convinto che ci saranno tantissime novità nel 2025, ma se c'è qualcosa che è valso la pena acquistare o riacquistare, perché lasciarlo indietro?
Quindi eccoci qui, ma come gli altri anni non posso ovviamente raccontarvi tutto quello che davvero mi è piaciuto, ma seleziono solo due o tre prodotti TOP per ogni mese, con qualche menzione d'onore che secondo me merita almeno una chance.

Ovviamente vi parlerò solo delle novità o comunque delle scoperte che ho fatto, e non dei prodotti che magari amo già da tempo ed ho riacquistato. E qui e lì troverete qualche spoiler sulle future recensioni.

Gennaio

Già il due Gennaio 2024 avevo iniziato con le mie recensioni con due prodotti per lo styling dei capelli di Alverde, entrambi molto validi ma forse qui cito lo Spray Fissante al fiore di loto e al riso viola bio.

Si tratta a tutti gli effetti di una lacca per capelli, che aiuta a tenere la piega senza incollare o appesantire. A farla finire fra i migliori prodotti dell'anno è il fatto che si tratta di un prodotto con ingredienti naturali, che stavo per riacquistare per la terza volta (e questo la dice lunga) se non fosse andata sold out quando ho rifatto un ordine da DM. Aggiungeteci anche che il costo è accessibile e si può travasare in contenitori più piccoli perché il flacone non è sotto pressione, quindi perfetta per i viaggi.

Un prodottino che costa poco, funziona bene e che non possono non fare entrare in questa lista perché sicuramente riacquisterò è il Baby Tint di Revolution Make Up, una tinta per guance e labbra.

Se volete ravvivare le labbra e le guance in un solo colpo, facilmente, con un prodotto facile da stendere e con una buona durata, allora queste Baby Tint sono perfette per voi. A me è piaciuta moltissimo la tonalità Blush perché si adatta molto bene ai miei colori naturali, ravvivando dove serve, e soprattutto con una texture sottile, ed un bel finish luminoso ma non troppo. È piccolino è vero, ma anche il prezzo lo è. Qui la recensione completa.

Il 2024 è stato anche l'anno della viralità online dell'olio di rosmarino, usato soprattutto per contrastare la caduta dei capelli e rinforzarli nella ricrescita, teoria che è stata poi sfatata, come spiegavo qui, ma per me è diventato un ingrediente che ho apprezzato, soprattutto in oli più completi come il Rosemary Mint Hair Oil di Sunny Isle.


È un olio capelli ricco, nutriente, con diversi attivi che si occupano della bellezza della chioma in generale, fra cui appunto anche oli vegetali, quindi una formulazione più completa, e che mi è piaciuto sia sulle lunghezze che sul cuoio capelluto. I benefici infatti che ho ottenuto sono vari: mi è sembrato che la mia cute fosse meno secca, meno pruriginosa e più sana in generale, ma mi pare abbia anche dato un bello slancio ai baby hair affinché crescessero e si rafforzassero. 
Qui trovate la recensione completa e per il resto vorrei provare la versione Lite di questo Rosemary Mint Hair Sunny Isle, ma intanto sto già usando un altro olio di rosmarino di cui parlerò più avanti.


Febbraio

Febbraio fortunatamente dura poco per cui la scelta dei prodotti migliori è più semplice. Inizio anche in questo caso da un prodotto Alverde, ovvero la Schiuma detergente Viso 3in1.

Credo che l'entusiasmo per le mousse detergenti per il viso sia un po' scemato, visto che la tecnologia cosmetica in questo senso ha fatto passi avanti e ormai si trovano face cleanser con le texture più disparate e anche ingredienti interessanti. Tuttavia questa di Alverde mi è sembrata una schiuma valida, facile e gradevole da usare, perfetta per pelli miste e normali esattamente come indicato dall'azienda. 
Per me  perfetta per la bella stagione, quindi la riacquisterò. Qui trovate maggiori dettagli.

Sempre a febbraio ho avuto modo di esplorare quella che non sembra una scoperta/novità, ed invece lo è, ovvero lo Hyaluronic Acid 2% + B5 di The Ordinary adesso arricchito con Ceramidi.


The Ordinary ha completamente dato una nuova vita al suo siero a base di acido ialuronico, con questa formulazione che a me è piaciuta molto più di quella originale. Infatti contenendo maggiori attivi idratanti e protettivi, come appunto le ceramidi vegetali, che lo rendono secondo me più efficace della versione base, soprattutto in termini di rinforzo della barriera cutanea. 
Qualche tempo più tardi The Ordinary ha annunciato che la tanto amata formulazione originale sarebbe tornata disponibile visto che è comunque fra i loro prodotti più richiesti, ma per me è questa con ceramidi la migliore del 2024. Qui la recensione completa. 

Sempre in termini di sieri e skincare, una delle scoperte più interessanti che non posso non menzionare è il The 6 Peptide Skin Booster di COSRX.


Al suo interno non manca nulla: ha peptidi di vario genere, niacinamide, sostanze idratanti e lenitive e tutto questo è racchiuso in un prodotto con un ottimo rapporto qualità-quantità-prezzo. Aggiungeteci anche che la texure è molto sottile, leggera, facile da utilizzare sia da solo che insieme ad altri prodotti. Lo ammetto, questo Booster di Cosrx non è il primo prodotto che riacquisterei perché dura parecchio e io amo cambiare, ma non posso non inserire questo siero coreano fra i TOP dell'anno. Se volete conoscerlo meglio, fate un salto qui. 


Marzo 

Non è facilissimo scegliere fra le tante recensioni di Marzo perché i prodotti validi che ho incontrato sono stati tanti, ma se devo indicarne qualcuno con un quid in più nomino sicuramente la Retinol Night Lotion di Biovene, di cui parlavo qui.


Di questa crema corpo mi è piaciuta la profumazione intensa, il potere idratante, nutriente, ma soprattutto la scelta degli attivi rigeneranti come appunto il retinolo, che spesso vengono utilizzati nella skincare per il viso, ma qui sono stati inserito in un prodotto corpo anche economico. È vero, io l'ho trovata praticamente solo online, ma se anche voi apprezzate certi tipi di formulazioni, allora farà al caso vostro. 
Spoiler: più avanti parlerò di una crema corpo con questi attivi, ma di un altro brand.

A proposito di skincare con attivi avanzati e appunto retinoidi, sempre a marzo vi ho parlato della Retinal Age Reverse Cream di Transparent Lab.

Sto esplorando i prodotti di Niche Beauty Lab in lungo e in largo, e questa crema viso al retinale mi è sembrata ottima sia per delicatezza che per completezza della formulazione, specie se si cerca un prodotto slow aging. Anche la sua texture è molto gradevole e questo la rende molto user friendly: se non siete esperti di skincare ma cercate un prodotto con retinal che non crei irritazioni, vi consiglio di dargli un'occhiata. Maggiori dettagli qui.

Sempre a marzo ho avuto modo di testare una novità lanciata dal brand coreano Axis-y, ovvero il Vegan Collagen Eye Serum.


Acido ialuronico, collagene, peptidi e niacinamide in un contorno occhi in gel facilissimo da stendere ma che soprattutto viene distribuito attraverso una sfera metallica che dà una bellissima sensazione di freschezza. Un prodotto delicato, gradevolissimo, che ho trovato idratante, ed elasticizzante, che secondo me si adatta un po' a tutti, sia che decidiate di farlo seguire da una crema o meno, e che conto di riacquistare soprattutto durante la stagione calda. Se volete conoscere meglio questo siero Axis-y fate un salto qui. 


Aprile

Anche ad aprile la situazione è stata più o meno come a Marzo: buoni prodotti, ma pochi ritengo davvero i migliori dell'anno, e fra questi c'è un altro contorno occhi in siero, cioè il Retinol De-puffing Eye Roll On di Biovène.

Anche in questo caso retinolo ma sempre in una formulazione abbastanza delicata che non dà secchezza ed irritazioni, facile da inserire nella skincare e con un prezzo piccolissimo che non guasta. L'unico neo di Biovène è che non riesco a trovarla se non online, e quindi faccio fatica ad esplorare tutto il brand come vorrei, ma pian piano riuscirò. Intanto la recensione di questo roll-on occhi vi aspetta qui.

Il suo colore l'ha fatto diventare virale ma è la sua sostanza che me lo ha fatto amare e che me lo fa inserire fra i preferiti, e mi riferisco al Soothing & Barrier Support Serum The Ordinary.

Ha un ottimo effetto idratante, ma è soprattutto la sua capacità di lenire e di darmi la sensazione di una barriera cutanea  più forte nel giro di pochissimo ad avermi colpito. Se cercate un siero antinfiammatorio, perfetto per le irritazioni cutanee, siano esse "spontanee", magari date dall'acne o dalla natura della pelle, o date da agenti esterni come il vento ad esempio, attivi aggressivi, la rasatura, allora questo di The Ordinary farà per voi. Ero a pochissimo da riacquistarlo in un recente ordine ma ho davvero tantissimi sieri da utilizzare quindi ho rimandato. Qui comunque la review. 


Maggio

Devo dire che invece maggio è stato molto più ricco di sorprese e novità per me, infatti andrò un po' più lungo rispetto agli altri mesi. La prima è stata la Maschera Contorno Occhi 2 in 1 di Geomar, uno dei prodotti che hanno lanciato più di recente. 

Forse la sua recensione non vi aveva entusiasmati o è passata sottobanco rispetto ad altre, ma io lo trovo un contorno occhi ottimo, idratante, nutriente e con un buon potere distensivo. Ma soprattutto è appunto un trattamento multifunzione che tra l'altro non solo ha ingredienti naturali ma costa anche poco quindi non posso lasciarlo indietro. Anche questo più volte stava per finire nel mio carrello, ma al momento ho rimandato.

Solo pareri positivi anche sul Saccharomyces Ferment 30% Milky Toner di The Ordinary, una delle tante novità che l'azienda ha messo in vendita nel corso del 2024.


Mi piace molto la tecnologia dietro a questo tonico lattiginoso: è ricco di sostanze fermentate che hanno effetti molteplici sulla pelle, idratando, lenendo ma anche esfoliando dolcemente il viso. Il risultato è luminosità, morbidezza ma anche una barriera cutanea sana proprio perché non viene aggredita da peeling più strong. Un prodotto che può essere usato tutti i giorni, che come vi raccontavo è facile da inserire nella skincare e che tra l'altro dura parecchio.

Già a marzo avevo iniziato a parlarvi di protezioni solari viso, ma una delle mie preferite è diventata la  UV Defense Me Daily Sun Essence SPF 50+ PA++++ di make p:rem.


Texture leggerissima sul viso, idratante e confortevole ma non untuosa, perfetta base per il make up ed un finish naturale, luminoso ma non grasso perché si asciuga bene. È semplice capire come mai questa protezione solare di make p:rem sia una delle migliori che abbia provato durante il 2024, e se ne avrò la possibilità proverò gli altri SPF di make p:rem. La recensione, se l'avete persa, è qui.


Giugno

Anche a giugno devo dire che ho avuto modo di parlarvi di bei prodotti, ed il primo è proprio un'altra novità di The Ordinary ovvero il loro Glycolipid Cream Cleanser.


È stata, come dicevo nella sua recensione, un po' una reazione allo Squalane Cleanser da parte dell'azienda, che ha voluto accontentare quelle pelli disidratate ma non eccessivamente secche, perché questo nuovo detergente viso in crema è più leggero, ha una consistenza meno oleosa pur non venendo meno la sua efficacia nel pulire la cute e rimuovere tracce di trucco. 
Ho davvero moltissimi detergenti viso di cui parlare nel 2025 e conto anche di raccontarvi i miei TOP, ma intanto lui lo recupererei. 

Altro prodotto molto carino da scoprire è sempre una novità ma di Transparent Lab, ovvero lo Scalp Calming Treatment.

Si tratta di un siero per il cuoio capelluto con un effetto idratante, lenitivo e anti infiammatorio, perfetto per chi come me ha una cute sensibile e propensa a seccarsi e screpolarsi. È stato facilissimo da usare e non mi unge i capelli, anzi è proprio leggero e fresco. Ammetto che usando già dei sieri rinforzanti in maniera costante, far entrare un altro siero per capelli nella mia routine non è semplicissimo, ma questo è l'unico motivo per cui non l'ho riacquistato. Ne parlo comunque qui.


Luglio

Non ve la siete molto filati ma per me la Real Ferment Micro Essence Neogen è uno dei prodotti skincare migliori del 2024.


È infatti un ottimo tonico, che uso essenzialmente come base per il resto dei sieri, perché idrata molto bene il viso, pur avendo una texture sottilissima che sembra quasi acqua. È fresca, non appiccicosa e si sposa bene con il resto dei prodotti con cui l'ho associata, ma questa essence Neogen secondo me non va sottovalutata perché può essere una buona alternativa per prenderci cura della pelle anche in quei periodi in cui non sopportiamo nulla sul viso, come ad esempio durante l'estate, o per chi ha una pelle molto grassa.
Più dettagli qui.

Un'altra novità The Ordinary di cui mi sono innamorato è lo Squalane + Amino Acids Lip Balm.


Era da un po' che faticavo a trovare un balsamo labbra che idratasse davvero e non mi costringesse ad applicarlo costantemente alla ricerca di comfort. Poi però ho iniziato ad usare questo di The Ordinary e finalmente non ho più sentito l'esigenza di darmi il burrocacao ogni due minuti. La sua particolarità sta nel fatto che non contiene solo agenti emollienti e protettivi, ma anche sostanze idratanti, quindi non si limita solo a creare uno strato occlusivo, ma ad agire effettivamente. Ci saranno sicuramente balsami labbra ancora più idratanti e nutrienti ma io intanto questo l'ho riacquistato. Se volete saperne di più fate un salto qui. 
  • La menzione d'onore di luglio va al Color Retouch della linea Color Sensation di Garnier, una tinta per andare a ritoccare la ricrescita bianca alle radici. Nella mia recensione non ne parlavo benissimo per quanto riguarda la durata, ma la sua praticità ed il costo mi hanno spinto a farlo diventare parte della mia routine. 

Agosto

Visto il clima caldissimo di questa estate, mi sono dedicato a testare texture davvero leggere, sottili, ma non inutili e in questo senso premio la Green Calm Aqua Cream di Kaine.


Un'altra azienda coreana che non conosco molto, ma ho avuto modo di provare due loro prodotti e questa crema gel merita una medaglia al valore perché è fresca, lenitiva, ma apporta un buon potere idratante e non unge. L'ho poi utilizzata anche nel periodo più freddo accompagnandola ad una crema più pesante, quasi fosse un siero e funziona bene ugualmente. La texture e altre info le trovate qui, intanto però vi lascio uno spoiler: voglio raccogliere in un unico post le mie creme gel preferite, fatemi sapere se può essere utile. 

Fra i tanti prodotti corpo provati nell'estate 2024, voglio dare un merito extra alla Crema Corpo Rivitalizzante Fresca di Greenique.


Idratante, nutriente, non untuosa o appiccicosa, fresca e con un'ottima profumazione che permane sulla pelle, e se ci aggiungete che è super economica non ci sono più motivi per non inserirla in questa lista dei migliori prodotti dell'anno. Ne potete leggere meglio qui. 


Settembre


Settembre è stato un po' più povero di vere e proprie chicche da portare con me anche nell'anno nuovo, ma non posso non citare la Purito SEOUL Wonder Releaf Centella Daily Sun Lotion SPF50+ PA++++.


Questa estate vi avevo raccontato la mia esperienza con i solari di Purito, mettendo a confronto le vecchie e le nuove formulazioni, ma quella che mi ha convinto è proprio la Wonder Releaf Sun Lotion perché su di me è la più leggera e soprattutto la meno lucida, aspetto che me la fa apprezzare tutto l'anno, inclusi i mesi più caldi.

Ottobre

Molto più ricca la lista dei favoriti di Ottobre che non può non aprirsi con il Maple Energy Infusing Serum di Dear, Klairs.


In un unico prodotto avrete un effetto idratante, lenitivo, nutriente e con attivi slow age, ma con una bellissima texture lattiginosa non pesante o untuosa. Secondo me questo siero di Dear Klairs merita più successo e penso possa piacere a tante tipologie di pelle e in periodi diversi dell'anno, d'estate per le più secche, d'inverno per le normali e miste. Se volete approfondire basta andare qui.

Altro prodotto promosso di ottobre è il Siero Notte Illuminante con il 10% di Vitamina C Pura di Garnier.


Non credo che nella grande distribuzione ci siano sieri viso simili: acido ascorbico puro ad alta concentrazione in una formulazione comunque facile da gestire, idratante, ma soprattutto dall'effetto antiossidante e illuminante. Certo bisogna stare attenti al fatto che non ossidi, ma nella mia recensione trovate tante dritte per farlo durare al meglio. 

Terzo posto fra i migliori per queste maschere viso in tessuto di APLB.


Le Glutathione Niacinamide Sheet Mask hanno un'ottima formulazione che le rende molto idratanti, vagamente illuminanti ed in grado di rinforzare la barriera cutanea. Aggiungeteci che costano meno di un euro e capirete perché se avete la pelle da normale a secca non potete lasciarle sullo scaffale (virtuale in questo caso). La recensione completa.
  • La menzione d'onore in questo caso va ad un altro ritocco radici, ovvero il Ritocco Perfetto Permanente di L'Oréal, un ottima tinta, facile da usare ma che per me costa un po' troppo per poterla acquistare in modo costante. 

Novembre

Vi confesso che invece faccio un po' fatica a selezionare pochi prodotti dalle recensioni di Novembre perché i TOP sono parecchi. Il primo è sicuramente la Miracle Youth Eye Cream di Village 11 Factory.


Un trattamento per la zona del contorno occhi, specie per chi ha una pelle più secca e matura, che distende e nutre ma che ha un effetto anti age grazie alla presenza di retinolo. Un prodotto assolutamente delicato, perfetto se non avete mai provato la Vitamina A, anche da usare su tutto il viso. Scopritela meglio qui.

E a proposito di retinolo per principianti, non posso non citare il Gentle Rejuvenation Serum della linea Transparent Lab di Niche Beauty Lab.


Anche in questo caso perfetta calibrazione della percentuale di retinoide per avere un effetto levigante e illuminante senza però stressare la pelle con secchezza e irritazioni. In realtà, come spiegavo, è tutta la formulazione a prendersi cura del viso e soprattutto ha una texture sottile e facile da implementare nella skincare. 

Torno un attimo in corea con la Bean Essence di Mixsoon, uno dei prodotti più virali dell'anno e che mi sono piaciuti di più.


Ancora una volta sostanze fermentate, che in questo 2024 hanno spopolato in cosmesi, per un prodotto che vuol essere idratante, lenitivo e dolcemente rigenerante. Una texture particolare, che però è piacevole sul viso, mi è sembrata avvolgente e non appiccicosa, ma ricca. Al contrario della essence di Neogen qui secondo me abbiamo un vero e proprio siero per pelli un po' più esigenti che a me ha stupito per l'effetto ricostituente che ha sul mio viso, anche dopo la rasatura. Ve lo racconto più in dettaglio qui.
  • Le mie menzioni di onore per Novembre vanno alle maschere in tessuto di Geomar, che l'azienda ha riformulato, e alle nuove di Fria K Beauty Inspired, che sono state aggiunte alla gamma più di recente. Entrambi i brand propongono trattamenti davvero funzionali, con piccoli prezzi che sicuramente riacquisterò ancora in futuro. 

Dicembre

L'ultimo mese di questo 2024 è andato meglio di quanto pensassi e avevo ancora qualche chicca nelle mie recensioni. La prima è la Ultra Collagen Steam Cream di The Skin House con Retinolo e Niacinamide.


È una crema viso ricca di attivi che fanno bene alla mia pelle, ma soprattutto con una texture estremamente avvolgente e carezzevole. Io ironicamente ho intitolato la mia recensione dicendo che piace anche alle mamme, perché mi ha ricordato un po' le creme da profumeria ma secondo me con ingredienti più funzionali. Un ottimo ultimo step della mia skincare serale. 

E sempre fra i migliori prodotti dell'anno metto anche le maschere Hydrogel V-Zone Mask di Acty Mask.


Ho messo alla prova praticamente tutta la linea Golden Age, ma le V Zone mi sono sembrate particolarmente innovative: sono infatti studiate per prendersi cura della zona bassa del viso e del collo, ma al contrario di altre maschere simili, queste di Acty, grazie alla tecnologia Hydrogel, non scivolano via. Io le ho già riacquistate anche perché hanno una bella azione tonificante che su queste aree specifiche serve proprio, avendo superato i 30 da un po'.

A proposito di riacquisti, ho amato (anzi sto amando, ce l'ho ancora in uso ovviamente) l'Hair Density Scalp Treatment di Transparent Lab.


Non è solo un siero rinforzante e anti caduta per i capelli, ma è proprio un trattamento anti age, che promette addirittura di ridurre la comparsa dei capelli bianchi. A me ha stupito la sua azione stimolante, noto tantissimo l'aumentare dei baby hair durante il periodo di utilizzo. Ho sicuramente altri sieri da testare, quindi una volta terminata anche la seconda confezione di questo di Transparent Lab passerò ad altro, ma sicuramente lo riacquisterò ancora e ancora. Se volete conoscere la mia esperienza completa vi aspetto qui. 

Termina qui la mia lista dei preferiti dell'anno, e lo ammetto non è stato facile, anche perché per fortuna ho saputo scegliere bene cosa utilizzare, non incappando di flop particolari.

Non mi resta che ringraziarvi tantissimo per questo anno insieme: spero che anche solo in minimissima parte vi abbia tenuto compagnia, e vi abbia aiutato con le vostre scelte beauty. 
Spero che il 2025 sia un anno altrettanto ricco e interessante!




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Non solo Netflix: i film di Natale top su Prime Video, Disney+, Apple Tv e Paramount Plus

Dopo aver spulciato in lungo e in largo le novità natalizie di Netflix, sono passato a tutte le altre piattaforme di streaming, che indubbiamente hanno meno da offrire rispetto alla Big N, ma non per questo sono del tutto esenti da spunti interessanti.


✨Prime Video ✨


Il sito streaming di Amazon quest'anno ha aggiunto diversi film natalizi al suo catalogo, molte commedie Hallmark più o meno recenti, e qualche novità. Ho pescato un po' dal mucchio ed ho visto Un Natale Indimenticabile, con Celeste Desjardins e Brett Donahue.

La principessa Colette non è esattamente la tipica reale, anzi ama uscire dal protocollo anche sotto le feste e soprattutto ha un sogno poco legato all'etichetta e alla discendenza regale: sogna di fare la stilista. Un giorno, a seguito di un piccolo incidente, perde temporaneamente e finisce per fare davvero la stilista per il famoso designer W.James, realizzando il suo sogno. Ma deve recuperare la memoria e riscoprire le sue origini per poter proseguire.


Sono sempre poco propenso a guardare film di natale che hanno anche solo vagamente a che fare con principi e principesse perché sono quelli che trovo assolutamente poco credibili. Già parliamo di un genere che richiede uno sforzo immaginativo non scarso, se poi ci mettiamo di mezzo situazioni e personaggi che difficilmente possono risultare plausibile, diventa un triplo salto carpiato nell'irrealismo. Io preferisco mantenere un minimo i piedi per terra dove possibile, oppure buttarmi sul fantasy in piena regola. Purtroppo Un natale Indimenticabile non mi ha fatto cambiare idea su questa mia convinzione, perché è un filmetto fine a se stesso, scarsamente convinto e convincente, fatto giusto per impiegare quell'ora e mezza senza alcun interesse per quello che passa sullo schermo.


Le dinamiche sono infatti stantie, plasticose, poco accattivanti, la recitazione è piatta, e gli snodi della storia sono estremamente banali e prevedibili.
Non mi è arrivata nemmeno quella effusione di romanticismo, dolcezza e appunto atmosfera festiva che invece ci doveva essere.
Probabilmente avrò scelto io male il titolo da vedere, e ci sono dei film natalizi con principi, re e regine che vale la pena recuperare, ma Unforgettable Christmas non è fra questi.

Il 3 dicembre su Prime Video è arrivato una sorta di special intitolato Jack Whitehall Missione Natale, con protagonista l'attore comico inglese nei panni di se stesso. 

Jack Whitehall si trova infatti negli Stati Uniti e deve rientrare per natale nel Regno Unito per festeggiare con la sua famiglia, e per questa missione si farà aiutare da alcuni amici famosi, come il presentatore americano Jimmy Fallon, ma non solo. Lungo la sua strada, che non sarà semplice ma costellata di avventure strampalate, incontrerà tanti altri artisti e personaggi famosi, come Dave Bautista, Rebel Wilson e Michael Bublé che in qualche modo lo aiuteranno o gli metteranno i bastoni fra le ruote. Riuscirà ad arrivare in tempo per Natale?

Non sapevo che Jack Whitehall, che io avevo visto in Jungle Cruise, avesse al suo attivo tutta una serie di questa tipologia di film che sembrano quasi dei reality o comunque dei documentari d'avventura in cui vive esperienze diverse e particolari, magari in compagnia di amici e familiari. Un genere di intrattenimento che a me non fa impazzire: lo trovo decisamente posticcio, quasi un mockumentary parodistico, e appunto poco credibile. Anche in questo caso, il tentativo di Whitehall di far passare come spontanee e naturali le sue avventure, non riesce fino in fondo, o per lo meno, a parte qualche scenetta più divertente, e qualche paesaggio particolarmente affascinante, non mi ha molto coinvolto. 

Vi raccontavo ad esempio che A Nonsense Christmas with Sabrina Carpenter è carino perché non fanno finta che ciò che vediamo non sia sapientemente preparato, ma hanno saputo amalgamare e rendere divertente anche il dietro le quinte. Nel caso di Jack Whitehall in Time for Christmas non ci provano nemmeno, anzi fanno di tutto per far sembrare "realistico" qualcosa che non lo è e si vede.
Almeno la durata di poco più di un'ora fa sì che non diventa troppo noioso da seguire.

Circa un mese dopo rispetto all'uscita al cinema, il 12 Dicembre, è arrivato su Prime Video Uno Rosso, il film d'azione fantasy con un cast altisonante fra cui Dwayne Johnson, Chris Evans, Lucy Liu e Kiernan Shipka.


La Task Force ELF, che si occupa della sicurezza del vero Babbo Natale - che non è proprio un vecchietto panciuto, ma un daddy palestrato - , è entrata in allarme quando appunto Nick, questo il nickname di Santa Claus, è scomparso misteriosamente. Così il capo della sicurezza del Polo Nord Callum "Cal" Drift, dovrà collaborare con l'hacker e il cacciatore di taglie Jack O'Malley per ritrovare Babbo Natale e salvare il Natale.

Ho cercato di riassumere al minimo la trama di Uno Rosso perché parlarne di più rischierebbe di togliere piacere a chi ha intenzione di vederlo. Per me però, lo dico subito, è abbastanza evitabile, o per lo meno, se vi piacciono i film di azione con una forte componente fantasy, con una vena comedy messa qui e lì, e non vi interessa che la trama sia particolarmente originale, allora potrebbe anche tenervi compagnia.
Per me Uno Rosso fallisce nell'impresa proprio perché ha una storyline fin troppo stravista e a nulla serve un cast di volti noti per rianimare una vicenda che, come direbbero gli americani, "fall short", non è all'altezza delle aspettative. Infatti, dopo un inizio interessante, il ritmo si incastra in dialoghi troppo lunghi e un derivatismo troppo marcato per riuscire a rendere il film di Jake Kasdan particolarmente diverso ed originale. Anche da un punto di vista più tecnico, le scene in CGI sono particolarmente sgamabili e la durata è eccessiva per il genere in cui si inserisce Red One.

La cosa peggiore però per me è stato il tentativo goffo di inserire ad ogni costo la storia strappalacrime del padre assente e del figlio adolescente, perché è estremamente superficiale e scarsamente coinvolgente, oltre che chiaramente inserita per pompare calore e moralismo al film. 
Penso che solo un pubblico di giovanissimi che magari apprezza certe scene d'azione e appunto questo cast, o chi non vuole la tipica commedia natalizia sdolcinata, possa trovare interessante Uno Rosso, per il resto mi sembra evitabile.


 ✨Apple Tv +✨


Pare che quest'anno Apple Tv+ non abbia pensato a molte novità natalizie, ma ce n'è una che merita forse più di tutte quelle che ho visto quest'anno, e mi riferisco a La più mirabolante recita di Natale, adattamento dell'omonimo romanzo di Barbara Robinson e disponibile dal 12 Dicembre.


Nella piccola città chiamata Emmanuel si prende molto sul serio la recita di Natale che si tiene ogni anno, ma a seguito di un piccolo incidente della signora Armstrong, direttrice e custode della tradizionale recita, sarà Grace (Judy Greer) a dirigerla per la primissima volta. Non sarà facile per la donna visto che si ritroverà tutta la cittadina contro quando anche i temutissimi Herdman si imporranno per prendere parte alla rappresentazione della natività. Gli Herdman sono infatti sei fratelli, capeggiati da Imogene, i cui genitori misteriosamente non sono mai a casa, ma che soprattutto sono dei veri e propri bulli con grandi e piccini. Ma Grace non se la sentirà di escluderli, specie una volta visto il loro entusiasmo, e i piccoli monelli si riveleranno molto più sensibili di quanto possano sembrare.


Nonostante la forte connotazione cristiana, che rende la storia decisamente legata alla religione, La più mirabolante recita di Natale è un film dolce, coccoloso, come appunto una fiaba, ma che sa fare anche ridere, stemperando un po' l'eventuale eccesso di sentimentalismi, e riflettere, con un bel messaggio di fondo. L'argomento della fede, per quanto presente, non viene usato come pretesto per fare proselitismo o per distinguere fra buoni e cattivi, anzi molti dei cittadini di Emmanuel, ferventi cristiani, vengono definiti come pieni di pregiudizi.

Quella di The Best Christmas Pageant Ever è forse una delle storie più carine e originali che ho visto in questa lunga sequela di film natalizi, mi ha fatto anche commuovere, ed ha il sapore di un classico, di un film senza tempo (nonostante sia ambientato negli anni '70) che rivedresti ancora. Ha poi una durata più che giusta per i suoi intenti, la bella messa in scena e la fotografia sono perfette per queste festività e gli attori davvero bravi, soprattutto i più piccoli. Nel cast c'è anche Lauren Graham, in un ruolo piccolo, ma azzeccato.
Se potete, recuperatelo.


✨Paramount + ✨

Paramount ha pensato solo ad un nuovo film natalizio per quest'anno, che si intitola Dear Santa, uscito in streaming il 18 Dicembre e con Jack Black fra gli interpreti.


Liam (Robert Timothy Smith) è un ragazzino dislessico che a scuola viene poco compreso e che a casa non ha una situazione molto equilibrata, visto che i genitori sono spesso tesi e litigano. 
Pur essendo ormai cresciuto, Liam è convinto che Babbo Natale esista e quindi con l'avvicinarsi delle feste scrive la classica letterina a Santa Claus, ma visto il suo disturbo dell'apprendimento, scriverà male il nome e finirà per indirizzarla a Satana. E proprio un diavolo si presenterà per magia nella sua cameretta, offrendo a Liam la possibilità di esaudire tre desideri. L'obbiettivo diventerà non cedere alle tentazioni. 


Dear Santa nasce come una idea carina: ribaltare gli stilemi delle tipiche commedie natalizie, cercando a modo suo di essere dissacrante senza risultare ovviamente sboccato, considerando che è un film che si rivolge a tutta la famiglia. Il risultato però secondo me ha alti e bassi, visto che alcune idee funzionano bene, altre sono sfruttate male, rendendo il tutto meno divertente di quanto si possa pensare.

Dear Santa, per quanto assolutamente guardabile, è una occasione mancata, che si perde in una lunghezza eccessiva e nel non aver saputo usare bene quelle idee originali fino in fondo, ma finendo per farsi fagocitare proprio dalla banalità delle commedie a tema festivo da cui tenta di staccarsi. Manca molto la verve che mi aspettavo, la magia e si gioca pochissimo sulla mitologia sia di Satana che di Babbo Natale.
Anche nel cast, dove troviamo pure Brianne Howey da Ginny & Georgia, non c'è qualcuno che spicca particolarmente, ma si muovono tutti su interpretazioni poco ispirate. Peccato.


✨Disney + ✨


Stessa è la penuria di novità per Disney Plus, che ha ad esempio rimandato al prossimo anno una probabile nuova stagione di Nuovo Santa Clause Cercasi, ma che ha proposto un piccolo cortometraggio animato, addirittura prodotto da Alfonso Cuarón, che si intitola An Almost Christmas Story, dal 15 novembre sulla piattaforma.


La storia, che si ispira vagamente alla realtà, è quella di Moon, un giovane gufo curioso, che nonostante le raccomandazioni del padre, si ritroverà inaspettatamente incastrato su un albero destinato ad illuminare il Rockefeller Plaza. Una volta a New York, nel disperato tentativo di tornare a casa, Moon farà amicizia con una bambina di nome Luna, ed insieme affronteranno questa avventura. 

Pur essendo un corto da poco più di 20 minuti, An Almost Christmas Story riesce a far centro quasi più di altri film natalizi. La storia di Moon e Luna (che in pratica sono quasi uno lo specchio dell'altra) è solo un pretesto per parlare di amicizia, di famiglia, ma anche di disabilità e bullismo. 


Tutto questo viene raccontato in modo dolce ma mai stucchevole, con sensibilità, ma senza mai diventare demagogico. La sensazione alla fine è non è solo di commozione e tenerezza, ma proprio di volerne di più perché in poco tempo ci si affeziona ai piccoli protagonisti.

Particolari anche le scelte d'animazione, uno stop-motion che innesta stili differenti e che ha un po' il sapore di un classico del genere. An Almost Christmas Story secondo me è l'emblema di come non serva strafare per creare un film natalizio che valga la pena vedere, ma basta avere una buona storia da raccontare.


Se le novità 2024 non vi soddisfano, potete date un'occhiata alle guide dello scorso anno. Qui trovate le proposte di Prime Video, qui quelle di Disney Plus e qui i film di Apple Tv.

A me non resta che augurarvi delle buone feste! Fatemi sapere cosa avete scelto.



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