TOCOBO Eye Gel: il contorno occhi al collagene contro rughe e secchezza

Fa parte della mia skincare routine da parecchio tempo ed ho voluto aspettare un po' prima di parlarne perché volevo capire bene il prodotto. È la Collagen Brightening Eye Gel Cream di Tocobo, brand coreano che avevo già messo alla prova questa estate.

Tocobo Collagen Eye Gel Recensioni


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🔎 Yesstyle (codice sconto PIER10YESTYL), Amazon, Stylevana
💸 €10
🏋 30ml
🗺 Made in Corea 
⏳ 12 Mesi
🔬 Vegan

La verità è che questo gel occhi ha una formulazione molto articolata e in prima battuta lo avevo considerato come un semplice prodotto idratante e lenitivo, ma studiando un po' ho pensato potesse essere un vero e proprio trattamento.

Il Collagen Brightening Eye Gel di Tocobo, che mi rifiuto di chiamare "cream" perché non ci azzecca, è appunto un gel arricchito con l'81% di acqua di lavanda, lenitiva e rinfrescante e che contribuisce a dare un odore floreale al prodotto, lo 0,1% di pantenolo e lo 0,1% di collagene di origine vegetale. Ma ha anche una cascata di umettanti come acido ialuronico e alcuni suoi derivati, glicerina e betaine.

Nell'INCI c'è anche una miscela di estratti vegetali che agiscono in modo differente sulla pelle: sostanze anti infiammatorie, come ad esempio la curcuma, il tulsi e il neem, e attivi antiossidanti come gardenia e viola tricolor. Non guasta poi la presenza di olio di macadamia, sicuramente in parti minuscole, ma per dare un tocco nutriente al prodotto. 

Non mancano poi ingredienti noti nella cosmesi coreana, come la niacinamide e l'adenosina, che si occupano in senso ampio della salute della pelle, del suo aspetto e della produzione di collagene.
Mi ha sorpreso però che Tocobo abbia inserito in questo gel illuminante anche il retinolo, un po' nascosto nell'INCI. Anche qui credo si tratti di piccolissime percentuali, ma dà secondo me un altro senso al prodotto.

Nell'ottica di un gel che deve illuminare nella formulazione è presente anche mica e pigmenti, ma è praticamente trasparente e queste pagliuzze sono invisibili una volta steso il prodotto.

Il Collagen Brightening Eye Gel nasce appunto per idratare e rinfrescare lo sguardo spento, ma ha un approccio diverso: infatti dona freschezza ma ha più una azione lenitiva e addolcente, che in effetti migliora quasi subito eventuali discromie e rossori del contorno occhi.
Questo fa pensare ad un prodotto per il giorno, ma la presenza di retinolo mi ha fatto cambiare idea indirizzando il Brightening Eye Gel Tocobo nella routine serale e soprattutto con la stagione fredda. 
La concentrazione che immagino sia davvero bassissima, lo rende il prodotto ideale per trattare una zona delicata come il contorno occhi, ma come dice l'azienda, si può applicare anche sulle rughe del contorno labbra.
Proprio aver approfondito le informazioni su questo prodotto mi ha fatto cambiare idea su quello che avrei dovuto aspettarmi.


Sul contorno occhi come dicevo è un trattamento gradevole e leggero: si assorbe subito sulla pelle, risultando fresco e lenitivo. Migliora leggermente anche le occhiaie, ma come dicevo agisce più che altro su rossori e irritazioni. Crea poi un bell'effetto tonificante, ma non dà quella sensazione di pelle che tira proprio perché idrata bene e a fondo. Pur essendo un gel, non ho notato pellicole né bricioline, e si può stratificare insieme ad altri prodotti senza problemi. Per me ad esempio è a tutti gli effetti un siero idratante che faccio seguire da una crema più nutriente e corposa. 
Credo che sia insomma un prodotto adatto un po' a tutti i tipi di pelle, che trova facilmente una sua collocazione.

Il Collagen Brightening Eye Gel Tocobo è diventato però un trattamento all over, perché la confezione è pari a quella di un siero viso, che aggiungo anche su altre zone che voglio migliorare della mia pelle: rughe naso labiali, della fronte e del collo. L'obiettivo è proprio sfruttare il retinolo che contiene, per stratificarlo insieme ad altri prodotti con retinoidi. Avendo una pelle ormai abituata alla vitamina A, ed usando comunque sieri delicati, è stato un extra che ho aggiunto volentieri. Di per sé però è un ottimo entry level per abituare la pelle a questo ingrediente, anche se sarebbe stato utile se Tocobo avesse dichiarato le sue percentuali.

Secondo me quindi, sia da solo che insieme ad una routine collaudata, questo gel occhi TOCOBO merita una chance. Voi l'avete provato?





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Avevo grandi aspettative per Eddington di Ari Aster… ma purtroppo non ci siamo

Sono quasi certo che Eddington sia il primo film di Ari Aster che ho scelto scientemente di vedere. Fino a qualche giorno fa infatti la mia curiosità non aveva mai vinto la perplessità che il suo stile potesse non piacermi, e temevo di non comprenderlo. Poi, quando ho letto che questo suo ultimo lavoro era stato definito un neo-western satirico, e dopo aver visto il cast, mi sembrava il momento di colmare questa lacuna.


Genere: satira, drammatico, western, horror
Durata: 148 minuti
Regia: Ari Aster
Uscita in Italia: 17 Ottobre 2025 (cinema)
Paese di produzione: USA, Finlandia

Eddington è appunto la (immaginaria) cittadina del New Messico che fa da sfondo ad una lotta intestina, ma non solo. Siamo a Maggio del 2020 e l'epidemia di Covid-19, con tutte le misure di contenimento, scatena diverse fazioni come ben sappiamo. Da un lato c'è il sindaco Ted Garcia (Pedro Pascal), che si è ricandidato per un nuovo mandato, e dall'altro c'è lo sceriffo di Eddington, l'asmatico Joe Cross (Joaquin Phoenix) che non riesce a tener su la mascherina. Fra i due non corre buon sangue per vecchi rancori e dicerie, ma la pandemia butta benzina sul fuoco. Così Joe decide di candidarsi anche lui a sindaco, ma, finendo spesso deriso e ridicolizzato, inizia a tirare colpi bassi al suo avversario che lentamente lo portano ad un crescente delirio, ma anche intorno a lui le cose andranno sempre peggio.

Eddington è un film che forse mi avrebbe potuto convincere di più fra qualche anno, quando l'ombra del Covid, della pandemia e di tutto il delirio di soli cinque anni fa sarebbe diventata solo un alone sfocato. Ari Aster, che qui è anche sceneggiatore, cerca forse di bruciare i tempi magari in lungimiranza, ma con un film che ho trovato stancante. 

Eddington infatti vuol essere molte cose: fare satira politica, socio-culturale, un western cupo, che diventa un thriller sanguinolento, un dramma più o meno personale. E in questa miscellanea di generi vengono buttati in mezzo tantissimi altri temi più o meno contemporanei, come appunto la pandemia, le fake news sui social, le teorie del complotto per qualunque argomento sia polarizzante, il cambiamento climatico, l'attivismo performativo, la corruzione delle istituzioni e delle forze dell'ordine, il movimento Black Lives Matter, e la diffusione incontrollata delle armi negli Stati Uniti.
È vero che Eddington non fa sconti a nessuna fazione politica, ma tocca ammettere che già così è tanta roba da coprire anche per un film che supera le due ore.

Ari Aster infatti non sceglie una sola strada da seguire, magari prendendola diversamente da quanto hanno fatto gli altri, ne va a cercare una verità differente ma vuole tutto e subito e il risultato è un po' caotico. Inoltre sembra quasi cieco rispetto al fatto che si tratta di argomenti che sono ancora un po' troppo inflazionati e sentiti per risultare nuovi.

A me, nonostante non ci azzecchi nulla come genere, Eddington mi ha portato alla mente il film Netflix Brick: entrambi infatti sfruttano una storyline e generi diversi, per piazzare a più non posso tematiche sociali e trasmettere un messaggio.
Purtroppo però qui si perde di fluidità, ma soprattutto di spontaneità: sembra che Aster si sia proprio messo a tavolino e cercato di spuntare quante più caselle possibile. E non lo fa in modo sottile e brillante, ma anzi è spesso ripetitivo. 

Anche la gestione dei tempi non è ottimale, partendo da un inizio verboso che può annoiare, per poi finire in questa baraonda sanguinolenta che la metà era più che sufficiente. 

Non aspettatevi inoltre che aderisca perfettamente a tutti generi che ho citato: di western, a parte un cappello a tesa larga, non c'è moltissimo, così come le scene finali possono essere considerate un horror blando.

È un peccato perché già con un solo film, Ari Aster mi è sembrato un regista valido, e uno sceneggiatore che riesce a creare contenuti di valore e che tra l'altro aveva a disposizione un cast interessante. Purtroppo però, se Joaquin Phoenix porta avanti il film, nomi come Pedro Pascal, Emma Stone, Luke Grimes e Austin Butler finiscono ridotti a parti senza sfaccettature o profondità. 

L'assenza più grave in tutto questo è l'emotività: Eddington dovrebbe essere un pugno nello stomaco, lasciando attonito, o magari giustamente turbato lo spettatore, ma a me non è arrivato. Toccando dinamiche ancora oggi così utilizzate dai media, sui social, ma anche semplicemente nei discorsi quotidiani, è come se ci fossimo in parte anestetizzati o preparati, finendo per perdere quell'effetto shock che forse il film avrebbe voluto avere.

Tristemente la realtà supera la (non) immaginazione di Eddington, e questo è forse il più grande difetto di questo film.




Questi prodotti mi sono piaciuti (e sono economici) ma dobbiamo parlarne!

Le mie routine sono ricche di prodotti di cui vorrei parlarvi, e questa volta porto anche buone notizie per quanto riguarda il quadro generale delle mie opinioni, ma devo andare più in dettaglio per capire meglio a chi possono essere adatti.


Balea Doccia Crema Delicata


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🔎 dm-drogeriemarkt.it, catene DM
💸 €1.19
🏋 300ml
🗺 Germania
⏳  12 Mesi
🔬 Vegan

Sto via terminando i prodotti che presi col mio ordine sul sito DM, e non so se ne farò altri nel prossimo futuro, e fra questi c'era anche il Doccia Schiuma Cremoso di Balea che avevo preso proprio da usare durante la stagione fredda. A dire il vero mi ero convinto si trattasse di un prodotto per pelli sensibili, ed invece nasce come un docciaschiuma idratante, composto dal 96% di ingredienti di origine naturale e caratterizzato da quello che Balea chiama "Micro Balm Tecnologie". 

In effetti la sua consistenza si presenta come quei detergenti più vicini ad una crema che ad gel, ed è arricchito con diverse sostanze idratanti. Troviamo infatti l'acido lattico per le sue proprietà esfolianti ma anche idratanti, che si unisce ad umettanti come la glicerina, qui presente in diverse forme, e anche altre sostanze benefiche per la pelle. C'è ad esempio il tocoferolo, ma anche proteine idrolizzate del riso che idratano e addolciscono.

Il docciaschiuma cremoso Balea ha anche una profumazione gradevole, che ricorda vagamente un sapone e che ha la giusta intensità. Nonostante la consistenza, è un detergente che crea una schiuma più che sufficiente e che rende il momento della doccia gradevole. È però facile e veloce da risciacquare, quindi comodo e pratico.

Questo prodotto Balea per me è promosso perché svolge egregiamente la sua funzione, pulendo la pelle, ma lasciandola abbastanza morbida ed elastica. Credo sia adatto un po' a tutti i tipi di cute, ma sono certo ci siano prodotti ancora più emollienti ed idratanti, o comunque con attivi più specifici in caso di particolari esigenze. Su di me ad esempio non ha reso il passaggio della crema corpo fondamentale ma nemmeno completamente evitabile, specie nel lungo periodo. 
La Docciacrema Balea è quindi un prodotto delicato che riacquisterei se avessi la possibilità e che ho quasi terminato senza problemi nell'uso costante.



Splend'Or Balsamo Capelli Spray Cocco Soft Touch


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🔎 Grande distribuzione
💸 €2,50
🏋 200ml
🗺 Italia
⏳  12 Mesi
🔬 Vegan

È da diverso tempo con me questo Balsamo Spray di Splend'Or, brand che è appunto noto per il suo famoso balsamo al cocco ma che nel tempo ha espanso molto la sua linea di prodotti, creandone sempre di più mirati ad esigenze specifiche. Tornando al Balsamo Spray al Cocco, si tratta di un prodotto senza risciacquo, da applicare sui capelli umidi e tamponati dopo lo shampoo, e da appunto distribuire con qualche spruzzo.
Promette quindi di districare, ammorbidire e profumare i capelli in modo semplice e veloce, adatto anche in situazioni meno "comode" come al mare, in palestra o in viaggio.

La sua formulazione contiene il 95% di ingredienti di origine naturale, e questo Balsamo Splend'Or è arricchito con olio ed estratto di cocco, ma anche quelli di avena, cotone e vaniglia. 
Si tratta proprio di un prodotto liquidissimo, e che ha il tipico profumo di cocco della linea, una fragranza abbastanza intensa e persistente ma anche vagamente chimica.

Ho usato questo Balsamo Spray Soft Touch con la pretesa che potesse bastare ai miei capelli difficili in quanto appunto non necessita di risciacquo. In verità ho però trovato un prodotto molto leggero, come promette Splend'Or, che non appesantisce né sporca anticipatamente i capelli, e che ha in effetti una buona azione districante. La pecca è però che questo balsamo non riesce a condizionare particolarmente un capello come il mio, che è spesso, a volte crespo, secco per natura. Infatti, pur giocando con le quantità, il balsamo spray non mi rende i capelli particolarmente lucidi o facili da mettere in piega ma risulta solo appena sufficiente a spuntare tutte le caselline delle mie necessità.


Ha però trovato una sua collocazione come fluido idratante da usare dopo un balsamo a risciacquo, specie con quei prodotti che non hanno su di me un'alta performance (io ad esempio l'ho usato in combo a questo Cien), ma ovviamente sempre prima dello styling. 
Così il Balsamo Spray Splend'Or riesce a darmi una maggiore morbidezza, a condizionare e lucidare meglio i miei capelli, sempre senza appesantire. Con questo metodo inoltre non devo applicare più prodotto, che per me è un plus. Vorrei provare altri nuovi prodotti Splend'Or.




INFO BOX
🔎 Grande distribuzione, Amazon, Douglas
💸 €3,50
🏋 10ml
🗺 Italia
⏳  9 Mesi
🔬 Vegan

Da un po' di tempo ero alla ricerca di un prodotto per il contouring in crema da aggiungere alla mia routine make-up (che è più o meno questa) per creare maggiore dimensione al viso, camuffare qualche difetto e accentuare i punti di forza. Su Instagram stava andando molto questo Baby Got Bronze di Essence e quindi ho deciso di dargli una chance. Declinato in 3/5 tonalità a seconda di dove lo acquistate, si tratta di un bronzer in crema in teoria volto a creare un effetto baciati dal sole, ma a questo ora ci arriviamo.

Purtroppo sulla confezione di questo Liquid Bronzer non c'è l'INCI ma l'ho recuperato sul web notando anche alcune sostanze interessanti come aloe, acido ialuronico e tocoferolo. Per carità non sarà un prodotto curativo ma non guastano.


Sebbene nasca come una terra in crema, questo prodotto Essence in realtà è più versatile di quanto sembri. La tonalità 10 Sweet Shadows infatti come dice il nome stesso, è il classico marrone freddo e abbastanza chiaro che si adatta perfettamente per creare appunto un contouring del viso. Il suo finish è naturale, né troppo matt né luminoso, e non contiene glitter o pagliuzze. 
La consistenza è appunto cremosa fluida, molto facile da stendere, dosare e sfumare, volendo anche solo con le dita, sebbene io preferisca utilizzare un pennello per una applicazione più mirata. 

Il Baby Got Bronze Essence è dotato di questa spugnetta che però non amo molto, non solo perché diventa un ricettacolo di batteri, ma anche perché non è utilizzabile per sfumare il prodotto. Questa però l'unica nota stonata di questo bronzer.
Come dicevo infatti la colorazione è perfetta per le mie tonalità naturali, ed è molto modulabile, riuscendo a creare quelle ombre naturali che voglio. Non fatevi spaventare dallo swatch carico che ho fatto perché è solo per darvi vedere bene la nuance, ma basta davvero poco prodotto, specie per un look naturale.

Come dicevo, si sfuma con molta facilità ed in modo omogeneo senza creare macchie o accumuli di prodotto, e si possono correggere eventuali errori di posizionamento, ma si setta anche abbastanza facilmente, quindi non si può cincischiare troppo una volta applicato il prodotto. 

Questo Bronzer Liquido Essence mi è piaciuto molto non solo perché è semplicissimo da usare, ma anche perché ha un'ottima durata anche senza essere settato con delle polveri. Dopo diverse ore è ancora lì senza però appunto aver fatto pasticci, senza magari essersi separato. Inoltre si riesce a creare un look omogeneo con altri prodotti senza che ad esempio questo liquid bronzer faccia sollevare blush o correttore.

È secondo me ideale quindi sia che abbiate già parecchia dimestichezza con il make up, sia che come me vogliate sperimentare ma non siete sicuri che il contouring possa diventare parte della vostra routine. Di questa linea Essence ci sono anche i blush che mi attirano parecchio.



WeightWorld Collagene Marino con Vitamina C
Integratore di Peptidi di Collagene


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🔎 Amazon, Sito dell'azienda
💸 €21
🏋 180 capsule
🗺 Gran Bretagna
⏳  scadenza sulla confezione
🔬 //

Concludo questa carrellata di prodotti con quello che costa di più, ma comunque in linea con la sua categoria. Si tratta di un integratore di WeightWorld, brand inglese che ho già utilizzato in passato e che fa parte ampiamente della mia routine con diversi prodotti. Fra questi c'è stato anche questo integratore di Collagene Marino arricchito con Vitamina C.
Mi aveva attirato proprio perché contiene peptidi di collagene marino idrolizzato di tipo I e II, e quindi nella forma che è più biodisponibile per il nostro organismo. Per dirla semplice, è più probabile che superi la digestione e venga davvero utilizzato dal nostro corpo dove serve.
La presenza di vitamina C è un plus perché questa contribuisce a stimolare la naturale produzione del collagene, quindi funge da doppio supporto.

Questo integratore WeighWorld è facile da assumere: vanno prese tre capsule ogni sera un'ora dopo cena. È vero, non è sempre comodo perché a volte siamo fuori casa, ma in quelle occasioni io mi sono limitato comunque ad assumere l'integratore semplicemente una volta rientrato.

Le compresse sono secondo me della dimensione ideale, non troppo grandi e abbastanza facili da deglutire almeno per me. So che i 1800 mg di collagene che l'integratore apporta non sono paragonabili alle dosi più alte che sono state studiate per vedere dei benefici, ma personalmente non amo gli integratori in polvere da aggiungere ad acqua o altre bevande. Preferisco invece le capsule e appunto cercare di essere costante, oltre a trovare integratori validi.

Questo di Weightworld mi è piaciuto perché non mi ha mai dato fastidio allo stomaco, non lo trovo pesante da digerire né rilascia un particolare retrogusto di pesce. 

Oltre alla facilità di assunzione, credo che l'integratore sia stato anche efficace per quella che la funzione che io spero di trovare in questo tipo di prodotti. In effetto mi sembra che renda le articolazioni più fluide, più lubrificate, più elastiche. Non so se nel corso del tempo integrare collagene per via orale mi abbia aiutato a prevenire o contrastare rughe sul viso, perché per quello ho una pletora di prodotti skincare. Credo però che sia un buon supplemento per rendere la pelle in generale anche del corpo più idratata e morbida, sempre ovviamente a sostegno di una alimentazione più o meno sana e di bere sufficientemente acqua, oltre ad essere vagamente costanti con la skincare.

Insomma questi integratori di collagene sono da prendere in considerazione se pensate di agire più nel lungo periodo che nell'immediato, e questo di WeightWorld è perfetto in questo senso.
Penso che lo riacquisterò molto presto, anche se la mia curiosità verso altri brand c'è sempre.




Cosa è andato storto nella terza stagione di The Diplomat

È stata una attesa molto sentita quella per la terza stagione di The Diplomat, da molti considerata una delle migliori serie tv di Netflix, tranne che dal sottoscritto.

The Diplomat 3 recensioni

Certamente un cast di qualità, una messa in scena credibile, una storia così radicata alla contemporaneità che è difficile non sentirla quasi a contatto diretto con noi, sono tutti gli elementi che mi spingono verso questa serie Netflix e che non si possono negare. 
Però The Diplomat, fin dalla prima stagione, ha sempre cercato di inserire a tutti i costi una quota di intrattenimento, giocando su dialoghi fiume, personaggi magari divisivi e drammi familiari che però non sempre hanno avuto appeal su di me.
Stessa cosa vale per la terza stagione, arrivata in streaming il 16 Ottobre, che narrativamente parlando doveva essere una evoluzione decisiva degli equilibri.

Ci eravamo lasciati con la morte del Presidente degli Stati Uniti proprio mentre era al telefono con Hal (Rufus Sewell) e con il conseguente ribaltamento dell'ordine di potere. Grace Penn (Allison Janney, I Roses, Another Simple Favour) infatti è diventata la nuova presidente e sembrava che per Kate (Keri Russell) il ruolo di vice fosse dietro l'angolo. Invece, con abili colpi di scena, le carte si rimescoleranno. Non sono solo i ruoli pubblici a trovare nuove posizioni, ma anche quelli privati visto che i Wyler sono ormai solo una coppia sulla carta, mentre a porte chiuse sono sempre più distanti.

The Diplomat 3 così fa un passo avanti ma anche qualcuno indietro. Si torna infatti ai canonici 8 episodi, nonostante averne tolti due era stato per me un plus della seconda stagione, e ovviamente si cerca di andare avanti nella vicenda dell'ambasciatrice e dei suoi collaboratori.

Si parla sempre tanto, a volte l'uno sull'altro, ma poi non si quaglia molto: in questa terza stagione anzi sembra che l'azione sia ancora meno. Tutto si svolge spesso e volentieri all'interno, e tocca sorbirsi addirittura un intero episodio quasi completamente dentro un'unica stanza. Di tutto quello che accade, delle ripercussioni delle scelte delle stanze dei bottoni, vediamo ben poco, quasi nulla. 

E in questo solito fluire di nomi e circostanze che vengono raccontati, si possono fare solo due cose: lasciare che tutto scorra cercando solo di non annoiarsi, o prestare attenzione. Ma con quest'ultima opzione si rischia di notare come tocca sacrificare la razionalità affinché tutto funzioni.

Tocca poi ammettere che se Hal resta più o meno lo stesso personaggio indisponente, l'evoluzione di Kate mi ha lasciato molte perplessità. Sembra diventata particolarmente petulante, e si percepisce proprio il suo sentirsi un uccello in gabbia, che sbatte qui e lì, più o meno incurante se la gabbietta casca e combina un caos. In questo caso sono gli equilibri mondiali, ma fa nulla. 
Mi ha fatto sorridere come più volte cercasse di contattare il quasi ex marito, attraverso i vari collaboratori che inevitabilmente fanno muro di gomma, per poi scoprire che poteva semplicemente mandargli un messaggio. 
E poi personalmente non ho amato questo rovistare nella vita privata della diplomatica, passando da un amante all'altro, anzi mi sembra che semplicemente si perda troppo tempo su queste questioni. 

La vita privata della nostra diplomatica si ricollega ad un'altra linea narrativa che mi ha lasciato perplesso, ovvero quella dell'agente spia Callum Ellis (Aidan Turner, Rivals). Lui sembra un personaggi esplosivo e decisivo, di quelli che fanno il doppio o il triplo gioco, peccato però che spunti dal nulla e tutta la sua storyline è decisamente opaca specie per quanto riguarda i suoi tentennamenti.

Ma l'aspetto che forse ha deluso di più le mie aspettative su questa terza stagione di The Diplomat è stata la scarsa presenza di Allison Janney nei panni di Grace Penn, e soprattutto di suo marito Todd, interpretato da Bradley Whitford (The Handmaid's Tale, Rosaline). Loro potevano diventare un po' una coppia speculare rispetto ai Wyler, ed invece finiscono per fare apparizioni sporadiche come esattamente tutti i personaggi secondari che poco ci interessano.

Nuovi ruoli, stesse dinamiche verrebbe da dire, visto che The Diplomat ad ogni stagione sembra arrivare come un uragano, pronto a spazzare via tutto e tutti, ma alla fine lascia ben poco e come arriva se ne va.
La serie tv è stata confermata per una quarta stagione che, a giudicare il ritmo a cui ci hanno abituati, dovrebbe arrivare proprio nel 2026. Ammetto che però seguirla solo per la bravura degli attori sta diventando sempre più difficile. 



I prodotti TOP e FLOP di Ottobre, ecco cosa vi siete persi!

Chiudo questo Ottobre con una intensa carrellata di prodotti promossi e bocciati scovati, testati e recensiti nel corso del mese. Come sempre c'è un po' di tutto, e sono stati pochi i prodotti che mi hanno fatto storcere il naso.
Ad esempio in un unico post (QUI) avevo raccontato la mia esperienza con alcuni cosmetici che non avrei riacquistato per motivi differenti. Il peggiore secondo me è stato lo Shampoo Secco Coconut Dream di Cien.

Nonostante aiuti nella funzione di rinfrescare i capelli e renderli più presentabili, il problema è che non fa ciò che promette, ovvero non lasciare residui bianchi. Purtroppo ad ogni uso trovo sempre questa antipatica polverina bianca che è proprio difficile da rimuovere e che mi ha spinto quindi ad usarlo davvero controvoglia.

Il resto delle mie recensioni per fortuna sono state tutte in discesa. Ho parlato molto nel corso del mese di molte maschere per il viso, un po' in tutti i formati, in crema, hydrogel o in tessuto.
Fra le promosse ci sono sicuramente le BHA + Niacinamide Sheet Mask di Garnier.

Mi sono piaciute perché hanno un ottimo equilibrio fra idratare bene la pelle, a fondo, ma senza appesantire, anzi, in generale il viso appare quasi opaco perfetto per pelli miste. Inoltre c'è una bella combinazione di attivi che agiscono su impurità e irregolarità cutanee, ma in modo abbastanza delicato. Nella recensione che trovate qui poi vi spiegavo anche come mai lo stesso prodotto ha due packaging diversi.

Fra le maschere promosse ci metto anche le Deep Collagen Firming Gel Mask del brand coreano Round Lab.

Rispetto alle altre maschere in hydrogel che ho provato in passato, qui abbiamo dei tempi di posa inferiori e non c'è quell'effetto glass skin che i prodotti più virali hanno promesso. Ma questa Gel Mask Round Lab concentra la sua efficacia sull'apportare un forte potere idratante alla pelle, quindi adatta in caso di secchezza, e lavorare in generale sulla sua tonicità e salute attraverso sostanze specifiche. Conto di fare una panoramica e un confronto fra tutte queste maschere viso idrogel coreane, ma intanto qui trovate la recensione. 

Resto in Corea con un altro prodotto per la cura del viso che forse viene sottovalutato e mi riferisco alla Poremizing Fresh Ampoule di SKIN1004.

Il nome lascia pensare ad un siero per pelli grasse e impure, ed invece questa ampolla SKIN1004 è ricca di sostanze elasticizzanti per la pelle, e in generale rinforzanti e lenitive. È poi facile da inserire nella routine, grazie ad una consistenza leggera e poi il prezzo è mini: al momento la trovate su Yestyle a meno di 5 euro, e con il mio codice sconto PIER10YESTYL costa ancora meno. Qui la review dettagliata. 


Non posso poi non promuovere due prodotti perfetti per la stagione fredda e mi riferisco alle novità di MaxClinic, della linea Ceramedix.

Piccolo retroscena: quando ho scritto quella recensione ho perso ore per non sbagliare il nome di questi prodotti, anche se ha completamente senso. Infatti entrambi, siero e crema viso, contengono il 2% di ceramidi, quindi promuovono una barriera cutanea più sana e forte. Perfetti non solo in caso di pelle secca e irritata dal freddo e agenti esterni, ma anche se state usando attivi irritanti come retinoidi e acidi esfolianti. Ne potete leggere i dettagli qui. 

A proposito di retinoidi, se state cercando un siero entry level date una chance al Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum di E.l.f Skin.


L'ho usato per far rientrare nella skincare i retinoidi dopo la pausa estiva e si è rivelato un ottimo siero, delicato ma efficace, con zero irritazioni anche sulle zone delicate. In più la formulazione di questo siero Elf Cosmetics ha anche altre sostanze anti age e antiossidanti, che lo rendono completo. La mia recensione vi aspetta qui.

Nel corso di Ottobre sono uscito un po' fuori dalle mie solite review con una piccola panoramica su alcuni prodotti make-up di Catrice. Devo ammettere che il rapporto qualità-prezzo mi è piaciuto, ma se devo segnalare un prodotto TOP meno noto secondo me è il Blush Affair Liquid Blush.


Il nome fa riferimento ad un blush liquido, ma il si tratta di un prodotto molto più versatile. Infatti la stessa Catrice suggerisce di usare questo Blush Affair come una tinta per il viso, quindi anche sulle labbra ed eventualmente per tocchi di colore su palpebre. È uno di quei prodotti adatti se cercate un look fresco, naturale, sano, e poi è estremamente facile da dosare e sfumare, anche per chi come me non ha grandi doti in tal senso. Qui la recensione insieme agli altri prodotti Catrice

Nel corso di Ottobre non ho parlato di nuovi prodotti per la cura dei capelli perché sto testando alcuni trattamenti che probabilmente vedrete a Novembre, però ho raccolto in un solo post ben 8 diversi sieri contro la caduta dei capelli e stimolanti della crescita. Li ho testati in lungo e in largo e nella mia guida (QUI) ho cercato di sottolinearne le caratteristiche e i loro punti di forza, che sia la formulazione, il costo o la reperibilità. Spero vi sia stata utile, come spero che questo recap possa aver dato attenzione a ciò che merita.
Noi ci leggiamo presto con altre recensioni!






💖alcuni link sono affiliati, per te non cambia nulla, ma puoi usarli per sostenere le mie recensioni. Grazie!


Serie TV e Film di Ottobre 2025: cosa merita una chance (e le delusioni del mese)

Con Ottobre agli sgoccioli arriva puntuale il mega resoconto del mese, con i migliori film e le serie tv da vedere, ma anche qualche delusione. Anzi sono soprattutto quest'ultime ad aver abbondato nel corso del mese.

Per certi versi, il disappunto è peggio di una bocciatura, perché se ci pensate significa che in realtà le cose potessero andare meglio. In questo senso mi viene subito in mente la nuova miniserie Gli Omicidi di Breslavia, arrivata su Disney+ il 12 settembre.

Poteva essere un giallo storiografico gradevole un po' alla Poirot, ma con il sapore più crudo ed intenso di Babylon Berlin, ed invece Gli Omicidi di Breslavia si perde in linee narrative un po' caotiche e una mancanza di originalità generale. Se amate il genere è tutto sommato di compagnia, ma la sensazione generale è che si potesse fare di più. Qui la mia recensione.

Questa sensazione che mancasse qualcosa l'ho avuta anche con un'altra miniserie, ovvero Black Rabbit su Netflix.

La presenza di Jude Law e Jason Bateman sicuramente ha attirato molto l'attenzione, ma Black Rabbit è eccessivamente sbrodolosa con i tempi, e non ha una storia così forte da reggere gli otto episodi. I flashback, abbastanza frequenti, non aiutano appunto a dare corpo alla storia, ma sembrano giusto un riempitivo che allungano ancora di più la narrazione. Poteva essere uno dei titoli più interessanti del periodo ed invece è stata una delusione. Qui tutte le mie opinioni. 

Boccio invece senza tanti giri di parole la miniserie argentina Le Maledizioni.

È disponibile sempre su Netflix, ma è davvero una perdita di tempo, anche se dura solo tre episodi. C'erano le premesse per una storia interessante, intrigante, ma risulta proprio insipida, non riesce a colpire nella storia, nell'intreccio fra i personaggi e nella loro caratterizzazione. Le Maledizioni sembra una produzione fatta giusto per riempire un angolino, e non con un vero slancio artistico-creativo. Meglio dedicare questo tempo ad altro secondo me. Qui le mie considerazioni.


Passando invece ai film, fra i titoli deludenti ci metto intanto All of You in streaming su Apple tv+.


Oltre ad essere tremendamente derivativo, mette in scena un rapporto di coppia complesso, ma comunque a tratti strano. La protagonista femminile in particolare è davvero insopportabile e scostante, e spegne qualunque forma di tenerezza, empatia e malinconia che All of you vorrebbe creare. Poi sicuramente ci sono titoli peggiori, ma questo film Apple mi ha lasciato comunque una sorta di frustrazione. Ne potete leggere di più qui. 

Con più o meno le stesse premesse boccio anche A Big Bold Beautiful Journey, con Margot Robbie e Colin Farrell, al cinema.


Mi aspettavo un film romantico-sentimentale, con una deriva fantasy, invece mi è mancato proprio il versante emotivo perché A Big Bold Beautiful Journey è davvero inutilmente macchinoso. Il modo in cui vengono raccontate sia le dinamiche fra David e Sarah che il percorso che devono fare singolarmente per superare i loro traumi, mi è sembrato troppo carico di sovrastrutture. Poi i protagonisti, ma anche le loro storie, non mi sono sembrate particolarmente originali. Se volete approfondire la mia opinione, la trovate qui. 

Sul versante dei titoli promossi metto sicuramente La strada stretta verso il profondo nord, disponibile su Tim Vision.


È una di quelle serie tv passate inosservate forse, sebbene Jacob Elordi sia stato messo credo proprio per attirare attenzione. Penso che però La strada stretta verso il profondo nord meriti una chance ma deve essere contestualizzata. Se pensate infatti che la parte romantica, o in qualche modo sentimentale, sia centrale, sappiate che secondo me è maggiormente il dramma storico, a tratti brutale, a prendere il sopravvento. Ottima comunque la recitazione generale e la messa in scena. Qui le altre mie considerazioni.


Se cercate invece un guilty pleasure che abbia un buon ritmo, che non richiede troppa attenzione o aspettative, che sia stuzzicante ma senza essere troppo complicato, date una chance a The Girlfriend su Prime Video, che ha comunque un ottimo cast. Ne avevo parlato qui. 

Sul versante dei film promossi da vedere nomino sicuramente Duse, di Pietro Marcello con Valeria Bruni Tedeschi.


Una biografia particolare, molto vicina allo stile più contemporaneo, che fotografa l'ultima parte della vita di Eleonora Duse, quando tornò sulle scene, e soprattutto quando si dovette confrontare col fascismo. Il punto debole è che si dilunga un po' su certe parti e certe inquadrature, ma l'ottima interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi, completamente in parte, credo meriti la visione del film, e mi è sembrato sia stata in grado di rappresentare l'artisticità e lo spirito di Duse. Buoni anche la messa in scena ed il resto del cast. Qui la mia riflessione completa.

Speriamo in un Novembre altrettanto ricco, quindi ci leggiamo presto con altre recensioni.

Idratazione profonda con le maschere viso Garnier, la mia recensione della Hydra Bomb Levigante

Nelle mie riserve ci sono diverse maschere in tessuto di Garnier perché le ho sempre trovate valide e piacevoli da usare e sono certo che le acquisterei anche se non mi trovassi qui a parlarne. Le ultime che ho messo alla prova è la Skin Active Hydra Bomb Idratante Levigante.


INFO BOX
🔎 Grande Distribuzione, Notino
💸  €1.89
🏋 28g
🗺 Made in China
⏳  Monouso
🔬 //

Non sono certo che siano state distribuite anche nella GDO italiana, ma si trova facilmente online e quindi ho pensato di dedicarle una recensione.

La maschera Hydra Bomb Levigante di Garnier in realtà non ha caratteristiche sulla carta così particolari, come ad esempio quelle con BHA + Niacinamide, ma ha quel che basta per funzionare bene. Viene presentata come una maschera viso in tessuto levigante, rimpolpante e super idratante, e questo dovrebbe avvenire attraverso la presenza di alcuni umettanti, come l'acido ialuronico. In più Garnier ha aggiunto l'estratto di semi di uva, una sostanza fortemente antiossidante grazie alla presenza di polifenoli, flavonoidi e antocianine.

Come tutte le sheet mask, anche questa Hydra Bomb è ricca di siero, ne contiene praticamente una confezione come dice il claim, ed ha il tipico profumo fresco che hanno le maschere viso Garnier.

Anche l'uso segue le modalità che l'azienda ha sempre indicato per questa tipologia di prodotto, quindi lasciando agire la maschera per 15 minuti, per poi rimuoverla senza risciacquare. Io sono sempre andato oltre queste indicazioni e non ho mai avuto problemi. Infatti su di me questa maschera Hydra Bomb Levigante è piacevole, rinfrescante senza infastidire e come dicevo la profumazione non mi è sembrata troppo presente. E poi credo sia un peccato non sfruttare al meglio l'abbondanza di siero.

Per quanto riguarda il tessuto, anche questo è simile alle altre maschere viso Garnier che ho provato: è sì spesso, ma elastico, morbido e in grado di aderire benissimo alla pelle senza cascare. Io mi limito solo ad allungare i tagli dove il naso e a volte dove gli occhi in caso lo trovi scomodo con le ciglia, ma credo si possa comunque adattare un po' a tutti i visi.


Questa maschera Hydra Bomb Garnier mi ha convinto perché fa ciò che dice: dà infatti una idratazione profonda e rende il viso più tonico ed elastico. Mi ha stupito in particolar modo una sera in cui sentivo la pelle particolarmente tirante, sia per il primo freddo sia perché non avevo ben idratato il viso di giorno (mea culpa). Una volta rimossa, questa maschera aveva ristabilito la situazione ideale di comfort al punto che potevo anche skippare la skincare. Poi ho proseguito con altri prodotti giusto per aggiungere gli attivi che utilizzo abitualmente, sia per bloccare l'idratazione data da questa sheet mask.

Non credo serva, ma per dovere di cronaca spendo due parole anche sul potere levigante e contro i segni del viso promesso. Secondo me dà un beneficio in questo senso, ma è dovuto principalmente al forte potere idratante che va quindi a rendere meno visibili le rughe, soprattutto quelle date da secchezza. Non aspettatevi un effetto botox perché appunto non ha quel potere, ma è più una azione preventiva. 

La considero insomma un trattamento SOS per pelli disidratate e secche, specie nella stagione fredda, anche per un uso giornaliero se si vuole. Infatti questa maschera Garnier non mi ha lasciato il viso appiccicoso o appesantito, anche se è necessario qualche istante prima che la mia pelle assorba questa massiccia dose di siero. In generale poi non ho avuto problemi a sovrapporre altri prodotti come vi accennavo. 
Personalmente conto insomma di fanne scorta al prossimo ordine da Notino.

Voi avete visto in giro queste maschere Hydra Bomb con Semi d'Uva? Le avete provate?






A Big Bold Beautiful Journey, le mie opinioni sul film con Margot Robbie e Colin Farrell

Se le commedie in streaming non brillano per originalità, al cinema ci sono diversi film che sembrano impegnarsi molto, ma poi non riescono comunque a dare i risultati sperati, almeno per me.
Uno di questi è A Big Bold Beautiful Journey - Un Viaggio Straordinario di Kogonada

A big Bold Beautiful Journey Recensione Film

Genere: sentimentale, drammatico, fantastico
Durata: 108 minuti
Regia: Kogonada
Uscita in Italia: 2 Ottobre 2025 (cinema)
Paese di produzione: Francia


David (Colin Farrell) deve partecipare al matrimonio di una coppia di amici, e quindi si reca in uno strano magazzino a ritirare un'auto a noleggio, dotata di un altrettanto strano GPS che interagisce direttamente con lui. Una volta arrivato al piovosissimo matrimonio, David nota Sarah (Margot Robbie) e scopre che anche lei è single ma soprattutto è un po' disillusa dall'amore. Dopo qualche giorno, i due si incontrano di nuovo in un fast food, e visto che l'auto di lei la lascia a piedi, iniziano insieme, un po' per caso, un viaggio. 
Questo diventa per entrambi l'occasione di conoscersi meglio, ma li porterà attraverso lo spazio e il tempo, fra ferite, traumi e rimorsi rimasti insoluti e cristallizzati dagli anni.

A Big Bold Beautiful Journey è il primo film di Kogoanda che vedo ma mi ha lasciato sensazioni contrastanti. Fin da subito si percepisce infatti che non si tratta di una commedia o di un dramma sentimentale tradizionale, ma aleggia la sensazione di qualcosa di fantastico, di irreale, fiabesco e teatrale. Un po' tutto il film alla fine si basa su metafore, come queste porte che rappresentano, immagino, le porte del nostro cuore, della nostra mente e dei nostri ricordi.

David e Sarah per certi versi si somigliano, ma hanno subito traumi differenti nel tempo, che hanno finito per modellarli in ciò che sono adesso. Entrambi dovrebbero quindi esprimere sentimenti universalmente condivisibili, ma è tutto così artificioso che questa onda emotiva resta solo sulla carta.

A Big Bold Beautiful Journey ha una impostazione tale che sembra sia composto da un insieme di sequenze che a volte non hanno nemmeno in aggancio fra loro. Questa ricerca costante di un simbolismo e della metafora diventa una sovrastruttura che pesa alla lunga sulla genuinità degli intenti.


Il film poi non fa nemmeno un vago accenno alle regole alla base del microcosmo che crea, ma semplicemente dice allo spettatore di accettare che sia così e farselo star bene.

Anche volendosi disconnettere completamente da una ricerca di logica, il film di Kogonada non offre una chiave di lettura, una prospettiva, una esposizione diversa di questi sentimenti. Tra l'altro mi aspettavo che Sarah e David avessero percorsi con maggiori variazioni nello sviluppo, ed invece entrambi, alla fine, dovranno ad esempio ricollegarsi al rapporto con i loro genitori. 

Colin Farrell e Margot Robbie ovviamente sono ottimi attori, versatili e che sicuramente non hanno bisogno dei miei complimenti. Tuttavia i loro personaggi non sono così simpatici, sfaccettati e interessanti da poter reggere tutto il film. Sarah soprattutto più volte è scostante e direi quasi antipatica, e sembra che cerchi di giustificare il suo atteggiamento dando la colpa ai suoi traumi, e proprio in quelle parti mi sono chiesto cosa ci trovasse di così interessante David in lei.
I dialoghi fra i due a volte sono interessanti, altri troppo filosofeggianti o da cioccolatino per poter risultare credibili e appunto poterli condividere.

Ma A Big Bold Beautiful Journey ha un grosso problema che condivide con molti film contemporanei: la durata.

Non si capisce perché al giorno d'oggi i film al cinema o anche in streaming debbano avere una durata estenuante quando non sono sorretti da una sceneggiatura altrettanto ricca. Si potrebbe dire che l'opera di Kogonada sia in realtà un film abbastanza movimentato, visto che si parla di un viaggio vero e proprio, e che abbia uno stile più contemplativo.

In effetti A Big Bold Beautiful Journey ha delle scene esteticamente appaganti, ma da un punto di vista narrativo non tutte le parti del percorso dei protagonisti sembrano proprio fondamentali. 
È un film che quindi non ha risposto alle mie aspettative risultando meno rischioso, meno originale di quanto potesse sembrare dal trailer. Purtroppo devo ammettere che l'ho trovato anche meno tenero e romantico di quanto immaginassi, complice secondo me quella artificiosità a cui facevo riferimento sopra. Inoltre non aspettatevi un film particolarmente divertente, perché le (poche) battute ironiche sono un po' fiacche, e i toni sono generalmente più drammatici.

Nonostante le buone intensioni e i messaggi importanti che vuole trasmettere, A Big Bold Beautiful Journey non è stato quel viaggio intimo ed intenso che mi aspettavo, e questo un po' mi spiace.





Il siero con retinoidi di cui nessuno parla: la recensione del Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum E.L.F

Ci sono quei prodotti che, non avendo un effetto istantaneo o una consistenza particolare, non riescono a guadagnarsi la fama sui social restando marginali pur meritando più attenzioni. 
Uno di questi (secondo me almeno) fa parte della mia routine da un bel po' ormai ed è il Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum di E.l.f Skin.

e.l.f. SKIN Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum


INFO BOX
🔎 Amazon, Online, Sito dell'azienda
💸 €24
🏋 30ml
🗺 Cina
⏳ 6 Mesi
🔬 Vegan, Cruelty Free, Fair Trade Factory

C'è stato un tempo, più o meno 10 anni fa, in cui E.L.F qui in Italia aveva avuto un buon successo, introducendo ottimi prodotti per il make-up a prezzi minuscoli (anche io avevo provato qualcosa). Poi però il sito chiuse ed Elf divenne meno reperibile, scomparendo lentamente. Poi, qualche anno più tardi, è tornata ad essere venduta su e-commerce più accessibili a noi, incluso Amazon, e pian piano la noto più spesso.

E.L.F in principio stava per Eyes, Lips and Face, proprio ad indicare che il loro make-up copriva tutte le necessità, ma poi è arrivata la linea Skin che si occupa invece proprio di skincare e cura della pelle, che è poi quella che più mi attira.
Ho voluto mettere alla prova il Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum proprio perché e.l.f Cosmetics ha scelto degli ingredienti che mi piacciono molto.

Si tratta di un siero anti-età notturno che promette, nel tempo, di ridurre la comparsa di linee sottili e rughe, e in generale rendere la pelle più liscia e radiosa. 

Recensione e.l.f. SKIN Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum

Tutto questo dovrebbe avvenire attraverso appunto una combinazione di retinoidi che mi piace molto:

  • l'1% di Granactive Retinoid, o idrossipinacolone retinoiato, una forma moderna di retinoidi che è una sorta di cugino delicato ma efficace del retinolo. La percentuale effettiva di attivo puro però è sempre inferiore quando si tratta di HPR perché viene inserito insieme ad un solvente che gli consente di agire, quindi dovremmo avere circa lo 0,1% di Hydroxypinacolone Retinoate effettivo.
  • lo 0.06% di Retinal (Retinaldehyde) puro, quindi uno dei retinoidi che più si avvicina, attraverso una sola conversione biologica, a diventare acido retinoico puro.

Accanto a questo complesso di Vitamina A, troviamo anche altre sostanze interessanti come alcuni umettanti, fra cui glicerina e acido ialuronico, attivi anti infiammatori come il bisabolo, l'alginato idrolizzato, un probiotico e l'estratto di radice di liquirizia. Non mancano poi gli antiossidanti, come tocoferolo ed estratto di bacche acai. Interessante poi la presenza sia della combo di peptidi che forma il Matrixyl 3000, e l'estratto di Vigna aconitifolia, considerata un sostituto vegetale del retinolo e dal potere anti ossidante.

Siero retinolo ELF Cosmetics

Il tutto è contenuto in una bella consistenza fluida, e facile da stendere e che non presenta una profumazione particolare. Questa colorazione brillante del Retinoid Serum e.l.f Cosmetics non è data da pigmenti, ma proprio dagli attivi, e non spaventatevi perché una volta applicato sulla pelle svanisce del tutto. Anche ad esempio sulle federe del cuscino bianche non ho mai notato macchie o aloni lasciate dal siero.

Personalmente utilizzo questo trattamento viso dopo un tonico e magari un altro siero con altri attivi (generalmente peptidi o sostanze idratanti), e lascio che si assorba qualche minuto prima di eventualmente applicare una crema. In questa routine serale non ho mai notato problemi nel far coordinare questo Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum insieme ad altri prodotti.
Considerate che ho introdotto questo siero E.L.F Cosmetics appena è arrivato settembre con l'intento di far rientrare i retinoidi nella mia skincare.


Infatti in genere non sospendo l'uso della skincare con vitamina A durante l'estate, ma semplicemente evito di iniziare nuovi prodotti una volta terminato quello che ho in uso. Dopo però una pausa di un paio di mesi preferisco iniziare con un prodotto più delicato, come questo Retinoid Serum.

Questo di e.l.f infatti secondo me si può definire a tutti gli effetti un entry level, un prodotto adatto per chi non ha ancora preso dimestichezza con i retinoidi, o chi vuol fare un passaggio da retinolo a retinale.
Il Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum per me infatti è stato un modo per risvegliare la mia pelle, e sono riuscito ad usarlo con costanza tutte le sere, e non mi ha creato irritazioni o fastidi. Nel mio caso il collo è un po' la zona più delicata e che mi dà reazioni con i retinoidi, ma non ho avuto problemi con questo siero di E.L.F. Anche sul contorno occhi a me non ha dato fastidio, e infatti non essendoci indicazioni dell'azienda a riguardo, ho continuato ad usarlo anche lì.

ELF Skin Retinoid Serum Recensioni

Di per se, il Retinoid Serum è comunque piacevole da usare, idratante, adatto un po' a tutti i tipi di pelle, si assorbe e non risulta appiccicoso o pesante. Ma anche nel lungo periodo, nonostante io sia abituato a percentuali di retinolo ben più alte, ho notato, soprattutto al mattino, una pelle comunque un po' più luminosa e levigata. 
Credo che a questo Youth Boosting Advanced Night Retinoid Serum di E.l.f Skin non manchi nulla per essere un prodotto da scoprire e che merita una chance, specie se avete ancora fatto i primi passi fra i sieri a base di retinolo, da usare con costanza o a giorni alterni. 
Ovviamente ho programma altri trattamenti a base di retinoidi anche più avanzati da mettere alla prova, ma questo mi è piaciuto. 

Fatemi sapere se conoscevate questo prodotto, e se avete provato qualche prodotto di elf Cosmetics che vi è piaciuto e dovrei provare.





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