Non mi sentite spesso parlare di film con personaggi e storie a tema LGBTQ+ e in effetti ammetto essere un mio limite: faccio fatica a trovarne che davvero mi soddisfino. Essendo una comunità a cui faccio parte da anni ormai, e che ho vissuto e vivo in maniera diretta e approfondita, mi riesce difficile trovare dei film in cui rispecchiarmi. Molto spesso infatti si cade in dei cliché datati e noiosi, o, dall'altra parte, sembra che i personaggi gay e lesbiche devono essere sempre coinvolti in chissà quale dramma senza fine, e sono pochi invece i prodotti che riescono a distinguersi in qualche modo.
Proprio gli ultimi film che ho visto rispondono secondo me perfettamente a questa premessa: alcuni sono interessanti, altri evitabili.
Il ballo dei 41 (2020)
Ignacio de la Torre vede davanti a sé un divenire difficile ma luminoso: è fidanzato ufficialmente con Amada Díaz, la figlia del presidente messicano Porfirio Díaz, e, con un appoggio così potente, sogna di diventare governatore. C'è un lato che però Ignacio deve nascondere: è infatti un assiduo frequentatore del "club dei 41", un circolo privato in cui può vivere la propria omosessualità insieme ad altri uomini. Diventerà però il club dei quarantadue quando Ignacio porterà con sé Evaristo, un giovane impiegato di cui si è innamorato.
Il segreto di Ignacio pone in crisi il matrimonio con Amada, la quale vuole un bambino dal suo sposo, e, sopraffatta da dubbi e maldicenze, farà di tutto per smascherare il marito. Sarà l'epilogo per la sua carriera ma anche per la vita degli altri uomini del club.
Può sembrare una storia inventata, ma è invece un fatto realmente accaduto, passato alla storia proprio come il ballo dei 41, uno scandalo che travolse l'opinione pubblica messicana all'inizio del '900 quando quarantuno uomini, fra cui alcuni personaggi di spicco, furono scoperti travestiti da donne durante una retata a quella che doveva essere una festa privata. A mio avviso è proprio il contesto che rende questo film particolarmente forte: si parte da un fatto reale di omofobia, che fa parte della storia, ma che può essere generalizzato e trasportato fino ad oggi.

Infatti all'epoca in Messico, l'omosessualità non era ufficialmente un reato, ma con la scusa di venir meno al buon costume e al decoro, quegli uomini vennero imprigionati, e questo divenne un precedente per continuare a sopprime ogni forma di libertà in questo senso.
Tornando al film, Il ballo dei 41 mi è sembrato ben fatto, con una buona recitazione, e una ottima ricostruzione storica, ed il risultato è forte, crudo, ma sa essere anche molto delicato. È vero che la trama tende un po' a rallentare da circa metà film, ma non per questo mi ha annoiato, anche grazie alla regia, pulita e gradevole.
Credo si potesse dare anche maggiore dimensione ai personaggi, soprattutto alla storia fra Ignacio ed Evaristo, ma tolte queste imperfezioni minori credo che Il ballo dei 41 merita più di una chance.
Titolo Originale: El baile de los 41 Genere: drammatico, storico Durata: 93 minuti Regia: David Pablos Uscita in Italia: 12 Maggio 2021 (Netflix) Paese di produzione: Messico Voto 7 |
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Maschile singolare (2021)

Già prima del suo arrivo su Prime Video, Maschile Singolare ha suscitato molta curiosità e un po' di chiacchiere sparse sul web, e io stesso ho voluto scoprire di cosa trattasse.
La storia è semplice: la vita di Antonio si stravolgerà quando il marito gli rivelerà che da tempo ormai frequenta un altro uomo, che non riesce più a guardarlo con gli occhi di prima e che è meglio se si separino. Per Antonio, disoccupato tra l'altro, si apriranno le porte della casa di Denis, suo affittuario, che lo aiuterà a sbloccarsi emotivamente e lo convincerà a darsi altre chance. Denis inoltre lo aiuterà a trovare lavoro e fra un flirt e l'altro, Antonio potrà finalmente cercare la sua strada.
Se però provi a scavare un po' più a fondo, in questa pellicola non ho trovato molto altro, anzi direi che lo spessore è quello di un foglio di carta. Per quanto ci provino infatti a non scadere nelle banalità e nello stereotipo, Maschile Singolare riesce poco a distinguersi da tanti altri film a tema LGBT e non.

È vero che alcune delle dinamiche raccontate sono realistiche, ed anche la storia fra Antonio e Lorenzo viene presentata in una piacevole accezione spontanea e naturale, ma dall'altro lato ci sono intere parti che secondo me danno ancora una volta una immagine troppo prospettica del mondo gay. Tutti i personaggi ad esempio seguono particolari canoni estetici, e la cosa comica è che cercano di far passare Antonio come il brutto anatroccolo della comitiva, ma in realtà è un ragazzo giovane e più che in forma. I suoi incontri via chat, tutti corrisposti tra l'altro, sono sempre con persone con le stesse caratteristiche.

Viene inoltre ancora perpetuato il fatto che quasi certamente degli amici omosessuali abbiano fra di loro rapporti fisici, come se non sapessimo distinguere i diversi livelli di affezione.
Antonio mi è sembrato un personaggio molle: parte in un modo, e per trovare la propria strada decide praticamente di diventare un altro, creando a mio avviso un po' di confusione, come se la riscoperta emotiva debba necessariamente passare per quella sessuale, senza alcun approfondimento della sua sfera più intima. Denis è più interessante, coerente, ma il suo percorso è frammentario. Luca invece è come una latta dei biscotti: ti aspetti che dentro ci siano dolciumi e invece ci trovi ago e filo.

Non credo che sia una occasione persa, perché di occasioni ce ne sono sempre molte e si possono creare se serve, inoltre penso che trovare un film del genere su una piattaforma (quasi) gratuita vada più che bene, ma diciamo che non avrei pagato il biglietto al cinema per vedere questo Maschile Singolare.
A tre anni di distanza proseguono le avventure di Antonio, Luca e Cristina, A giugno 2024 è infatti uscito Maschile Plurale, ne parlo qui.
Genere: commedia Durata: 101 minuti Regia: Alessandro Guida e Matteo Pilati Uscita in Italia: 4 Giugno 2021 (Prime Video) Paese di produzione: Italia Voto 5.5 |
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