Ho una doppietta di serie tv recenti terminate da poco, che hanno più di qualche punto in comune. Sono disponibili su Netflix e Prime Video ed entrambe hanno tinte crime, drammatiche, da commedia ma anche qualche accenno di soap.
Amsterdam Empire
Prima stagione
Perché qualcuno vorrebbe morto Jack van Doorn (Jacob Derwig) al punto da sparargli di fronte a decine di persone su un ponte di Amsterdam?
Sarà forse qualche ex dipendente o collaboratore del The Jackal, il suo impero di coffee shop legali sparsi per il paese in cui vende cannabis? Sarà qualche malavitoso che si vuol rivalere per qualche affare losco andato male con l'imprenditore? Sarà la sua ex moglie, Betty Jonkers (Famke Janssen), ex pop star che ha lasciato la sua carriera per supportare Jack e adesso è frustrata dal divorzio, e vuol fargliela pagare?
O sarà semplicemente qualche altra misteriosa figura, legata al passato o al presente del magnate della cannabis che adesso si fa risentire?
Se in The Gentlemen ci si muove deliberatamente sul sentiero del crimine, Amsterdam Empire, arrivata su Netflix il 30 Ottobre, cammina su un equilibrio più sottile, fra legalità ed illegalità nel mondo delle sostanze stupefacenti. Un tema e un incipit che si dimostra più interessante, forse anche più originale di quanto abbiamo visto in altre produzioni, e che porrebbe anche dei dilemmi morali e legali su più fronti.
A questo grande riquadro del mondo più crime Amesterdam Empire decide di legare anche un dramma familiare che ha un respiro molto ampio. Jack infatti non ha solo una ex moglie, ma prima di Betty, ha avuto due figli con un'altra donna, Shanti (Romana Vrede). E scopriremo anche che l'imprenditore ha solo buoni rapporti con la figlia Katja (Jade Olieberg), ma soprattutto ha trovato un'altra fidanzata.
Questo credo basti per capire come la serie tv Netflix si muove su molti livelli, e sicuramente sa intrattenere con colpi di scena, con momenti di suspense o con altre situazioni più ironiche.
Dall'altra parte però Amsterdam Empire è appesantita dalla scelta di rendere tutto grottesco, a tratti esagerato, e non sempre estremamente credibile. Betty ad esempio passa dall'essere una ex moglie folle di gelosia pronta a tutto, a diventare una spietata calcolatrice che vuole l'impero del marito. Peccato però che per buona parte della serie tv rischi anche lei di restare senza un soldo per le sue manovre contro Jack, e non dimostra mai una particolare capacità imprenditoriale. Sono soprattutto i battibecchi fra gli ex coniugi a sembrare presi da una soap opera di serie b, oltre che arricchiti da tanti cliché.
Non ne esce meglio la parte più thriller di Amsterdam Empire, perché quando arrivano i cattivi veri, gangster e malavitosi, sembrano più che altro degli stereotipi già visti e che non fanno molta paura.
Credo quindi che la serie vada presa per quello che è senza grosse aspettative: la vedete, magari la bingiate pure tutta di seguito perché effettivamente non annoia. Ma l'impressione che Amsterdam Empire potesse dare di più è palese.
Non ho letto una conferma per una seconda stagione, anche se il settimo e ultimo episodi della prima lascia una porta aperta ad un seguito. Vedremo.
Malice
Miniserie
Adam Healey (Jack Whitehall, Jack in Time) è un affabile tutor privato che riesce, attraverso la coppia per cui già lavora, ad entrare nella vita di Jamie (David Duchovny) e Nat (Carice van Houten, Game of Thrones) Tanner. Dimostrandosi infatti molto in gamba con i figli dei benestanti Tanner durante una vacanza in Grecia, Adam li seduce a tal punto da andare a vivere da loro a Londra.
Eppure qualcosa non torna, perché l'uomo non sembra solo interessato ai soldi dei Tanner o allo stile di vita che conducono, ma sembra avere un vero e proprio piano di vendetta contro di loro. Passo dopo passo inizia a destabilizzare gli equilibri nella famiglia e creare malumori dall'interno, facendo perdere la fiducia l'uno nell'altro.
Ma perché Adam è così intenzionato a distruggerli?
Malice – Tieniti i nemici vicini è arrivata su Prime Video il 14 Novembre e ancora cavalca la classifica dei titoli più visti sulla piattaforma. In effetti risulta un intrattenimento godibile, facile da seguire anche perché sono solo 6 episodi a cui non manca affatto il ritmo.
Il cast scelto, con tre attori di punta che si fanno notare, è secondo me azzeccato perché riescono a delineare subito i contorni dei loro personaggi.
E poi ci sono alcune belle location, fra i paesaggi naturali baciati dal sole in Grecia, e il glamour londinese, che rendono la serie tv anche gradevole da questo punto di vista.
Malice però cade nella sceneggiatura estremamente derivativa e di conseguenza a tratti prevedibile.
The White Lotus, Ripley, Behind Her Eyes, You, e persino l'ultima The Girlfriend, direttamente da Prime Video, sono solo alcuni dei titoli che mi venivano in mente man mano che vedevo questa Malice.
Le dinamiche, i temi, lo stile, le facilonerie, le svolte e i punti di forza di questa serie tv mi sono sembrati tutti già visti, con uno scarso interesse a creare qualcosa di davvero diverso. Anche in Malice poi non è sempre tutto inoppugnabile o credibile: già solo il fatto che una famiglia, con buone possibilità, si metta in casa un completo estraneo senza un minimo di informazioni su di lui non è estremamente realistico.
Questa narrazione fatta di ricchi svagati e poco attenti, sempre presi da mille altre situazioni, sta iniziando a diventare vecchia, ma anche poco credibile.
Anche quando si scava un po' nel passato e nelle motivazioni di Adam, non sempre convince quel che cu raccontano sia per originalità che per fondatezza.
Poi come dicevo Malice si guarda anche volentieri, è scorrevole, ben interpretata e seguire le manipolazioni di Adam può essere anche curioso, ma oltre questa fonte di intrattenimento secondo me non c'è molto altro che possa dare valore a questa serie tv.
Anche in questo caso abbiamo un finale che lascia uno spiraglio aperto, ma non c'è una conferma ufficiale da Prime Video per una seconda stagione.
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