Porto buone nuove, se i vostri gusti cinematografici collimano spesso col mio, perché ho visto due film recenti che mi sono piaciuti e che meritano, in modo diverso, una chance.
Fuori (2025)
Genere: drammatico, biografico Durata: 115 minuti Regia: Mario Martone Uscita in Italia: 22 Maggio 2025 (Cinema) Paese di produzione: Italia |
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Tratto dal libro autobiografico L’università di Rebibbia, scritto da Goliarda Sapienza nel 1983, Fuori racconta proprio l'esperienza della scrittrice in carcere, seguendola prima e dopo quella parentesi della sua vita. A seguito del furto dei gioielli di una sua amica benestante, Goliarda (Valeria Golino) finisce proprio a Rebibbia, dove in prima battuta verrà vista con sospetto dalle altre detenute.
Siamo negli anni '80, ci sono ancora forti tensioni politico-sociali, e Goliarda è una donna matura che però non ha più nulla. Fa fatica infatti a trovare un lavoro e le sue opere non vengono riconosciute, ma soprattutto non tollera più quel mondo vuoto composto dagli intellettuali della sua epoca. E proprio in carcere Goliarda Sapienza sentirà di aver trovato la vita vera.
Col tempo infatti riuscirà a stringere un buon rapporto con le sue compagne di sventura, e con due di loro in particolare proseguirà oltre. Con Roberta (Matilda De Angelis) soprattutto instaurerà un rapporto diverso, che sembra oscillare fra una relazione materna e una amorosa, ma anche con Barbara (Elodie) avrà una bella amicizia.
Tutte e tre sono infatti donne non convenzionali, diverse, che hanno portato, in un modo o nell'altro, la vita dentro al carcere, anche al di fuori.
Credo sarebbe stato difficile raccontare l'anticonformismo di Goliarda Sapienza attraverso una biopic tradizionale, ma per fortuna, il nuovo film di Mario Martone esce dal canone del biografico tradizionale per muoversi in modo meno lineare. Fuori infatti ci racconta uno spaccato particolare della vita della scrittrice siciliana, e ci fa entrare nella sua visione della realtà, oscillando da parentesi di frustrazione e fragilità, a momenti di euforia.
Goliarda, così come Roberta, è una donna non convenzionale, che quasi vive fuori dal suo tempo, perché da sempre ha costruito e coltivato un mondo tutto suo. Non è un caso, in questo senso, che quasi tutte le sue opere siano state pubblicate e soprattutto apprezzate postume. Ed è anche Fuori stesso ci mostra questo distacco, fra realtà e fantasia, attraverso alcune scene più oniriche, che però filtrate dagli occhi e dal vissuto di Goliarda Sapienza, risultano credibili e leggibili.
A reggere il film ci sono ottime interpretazioni: da un lato Valeria Golino che, dopo L'arte della Gioia, continua a dare risalto ad una scrittrice unica attraverso un ruolo maturo, non facile, e sfaccettato; dall'altra parte Matilda De Angelis si rivela ancora una volta una attrice spontanea e versatile. Pure Elodie, per quanto ancora ai primi passi nel mondo del cinema, risulta credibile e spero che continui a scegliere ruoli come questo, che penso siano giusti per lei.
Ovviamente Fuori resta pur sempre un film dal taglio biografico, quindi, seppur non estremamente didascalico, non aspettatevi scazzottate o inseguimenti, o ribaltamenti improvvisi della narrazione. Quello di Mortone è uno dei tanti, possibili tentativi di raccontare la poetica di Goliarda Sapienza, e secondo me ci riesce abbastanza bene. Forse una regia più originale e alcuni approfondimenti narrativi potevano rendere Fuori un film ancora più intenso e d'impatto, ma non si può negare comunque la freschezza e la necessità che la storia trasmette.
Echo Valley (2025)
Genere: drammatico, thriller Durata: 83 minuti Regia: Michael Pearce Uscita in Italia: 13 Giugno 2025 (Apple Tv+) Paese di produzione: USA |
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Kate Garrett (Julianne Moore) è una allevatrice di cavalli che non se la passa affatto bene: con il suo ranch ad Echo Valley sta attraversando un momento di difficoltà economiche, tanto da dover chiedere costantemente denaro al suo ex marito (Kyle MacLachlan) e sta elaborando il lutto per sua moglie. Se questo non bastasse, Kate ha anche un rapporto complesso con la figlia Claire (Sydney Sweeney), un ragazza tossicodipendente che entra ed esce costantemente da cliniche per disintossicarsi. E sarà proprio per sua figlia che Kate si inguaierà: una sera infatti Claire tornerà al ranch insanguinata e in lacrime confessando alla madre che, a seguito di una lite, ha colpito alla testa il fidanzato, uccidendolo.
Kate non si tirerà indietro ad aiutare la figlia, senza però rendersi subito conto che questo la farà finire in un vortice di bugie e criminalità.
Scritto da Brad Ingelsby, già sceneggiatore dell'ottima Mare of Easttown, e prodotto addirittura da Ridley Scott, Echo Valley parte come un dramma familiare incentrato sui rapporti genitoriali, con una Kate distrutta su più fronti personali e lavorativi, e pone il grande dilemma morale che spesso divide: dove si può spingere una madre per il bene dei suoi figli?
Poi però il film si apre verso un thriller che mi è sembrato ben riuscito, legato da una catena di colpi di scena più o meno efficaci. Una fotografia cupa e dei paesaggi azzeccati completano questo film Apple TV+, rendendolo secondo me una interessante aggiunta nel panorama streaming.
Il grosso intoppo di Echo Valley è il taglio molto televisivo, quasi standard, con un finale che chiarisce tutti i punti e che invece durante il suo sviluppo risulta decisamente organico. Anche la durata a volte sembra un po' eccessiva rispetto agli approfondimenti forniti.
Inoltre è uno di quei film che probabilmente con un cast diverso non avrebbe avuto lo stesso risultato, perché comunque i personaggi sono tutti monodimensionali, studiati solo per funzionare nelle loro parti. L'unica ad avere maggiore sviluppo è la Kate di Julianne Moore, che letteralmente porta avanti tutto il film e che risulta comunque naturale, seppur in una veste meno glamour rispetto a Sirens.
In ogni caso Echo Valley vanta ottime interpretazioni: Sydney Sweeney mi ha convinto ad esempio perché ha un ruolo strettamente drammatico che non ha il supporto della sua fisicità. Ottimi anche Domhnall Gleeson, ormai sempre più presente su Apple Tv+, e Fiona Shaw.
Pur non essendo imperdibile, Echo Valley è quel thrillerino televisivo e poco impegnativo che si lascia seguire, che tiene compagnia e che si dimostra forse meglio di tante uscite di altre piattaforme.
Non avrei scommesso un euro su Echo Valley, invece ne parlate tutti benissimo... dovrò vederlo. A questo punto sono curioso.
RispondiEliminaDiciamo che è un thriller televisivo fatto bene, magari fosse uscito al cinema mi avrebbe lasciato più perplessità
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