Che caos la nuova stagione di Call My Agent Italia

L'anno scorso era diventata presto una delle serie tv più interessanti e promettenti della stagione, ma Call My Agent - Italia ha mostrato presto la difficoltà di restare sulle sue gambe una volta arrivati i nuovi episodi, che cercano di allontanarsi di più dalla produzione francese di Netflix.


L'originale Chiami il mio agente! (Dix pour cent) infatti è diventato un franchise che è stato esportato in tutto il mondo, e che qui in Italia è piaciuto molto (anche a me) perché hanno saputo declinare in salsa tricolore le dinamiche, i personaggi e le star che avevano reso la serie una ottima compagnia e un modo di fare intrattenimento divertente e non scontato.

Il 22 Marzo è tornata su Sky/Now la seconda stagione di Call My Agent - Italia che ancora una volta ci ha riportati negli uffici della CMA, l'agenzia di attori, artisti di vario genere e personaggi famosi che però sta attraversando un momento delicato. Dopo che il fondatore Claudio Maiorana ha abbandonato il suo ruolo, si cerca un nuovo compratore per le sue quote dell'agenzia, ma è importante in questo momento restare a galla e non fare danni per non rovinare il nome della CMA. Peccato che si inizi proprio con un clamoroso flop cinematografico, ma non tutto sembra perduto: un grande regista italiano sembra essere disposto a diventare il nuovo socio di maggioranza dell'agenzia.

Call My Agent 2 torna quindi ad esplorare la vita ed il lavoro di Vittorio (Michele Di Mauro), sua figlia Camilla (Paola Buratto), Gabriele (Maurizio Lastrico), Lea (Sara Drago), ed Elvira (Marzia Ubaldi scomparsa poco dopo la fine delle riprese), che devono cercare di stare al passo con le manie dei personaggi che affiancano, inclusi nomi come Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, amiche e colleghe completamente fuori di testa che devono far parte di un progetto improbabile, Serena Rossi e Davide Devenuto, una coppia anche nella vita reale che deve cercare di tenere lontano dal gossip i loro panni sporchi o Claudio Santamaria, disposto a farsi arrestare pur di far parte di un film di Christofer Nolan.

Il concetto è sempre quello: prendiamo le manie di questi attori e trasformiamole in qualcosa di divertente, con situazioni strampalate e momenti di caos totale. A non avermi convinto però è lo sviluppo di queste idee e di queste dinamiche: molte mi sono sembrate infatti forzate, come se, invece che nascere "spontanee" da quelle manie e da quei tic più o meno noti, avessero preso i personaggi e ce li avessero buttati dentro, magari cucendogli addosso piccole stramberie.

Questo non rende Call My Agent noioso o lento, ma più macchinoso e a volte anche ripetitivo, come se si vedessero le rotelline dello sceneggiatore che girano (a volta a vuoto) per trovare qualcosa da far fare a questi personaggi in cerca di autore. 
Inoltre la versione italiana di Chiami il mio agente secondo me ha bruciato troppo in fretta il materiale originale, mettendo in mezzo situazioni che nella serie tv originale arrivavano man mano e che qui sono state già buttate fuori nella prima stagione. Ne risente soprattutto secondo me la parentesi sulla vita privata degli agenti, che se in Dix Pour Cent camminava quasi parallela accanto a quelle delle star, in questa seconda stagione diventa molto più collaterale. Il rapporto ad esempio fra Vittorio e la segretaria poi attrice Sofia, che nella serie originale era molto più graduale, con uno sviluppo più naturale, o ancora, ricordo che il rapporto fra la versione francese di Vittorio e sua figlia Camilla, aveva una costruzione più convincente. 
Perché le cose sono due: o copi bene e lo fai fino in fondo, o cerchi una strada che appunto sia strutturata e coinvolgente.


Per dirla in maniera semplice, se le linee narrative verticali sono più o meno funzionanti, dove alcune puntate sono più convincenti di altre (ad esempio le ultime due con Sabrina Impacciatore e Elodie), la narrazione orizzontale mi è sembrata più lasciata da parte e a volte completamente dimenticata, per poi spuntare fuori qui e lì.
Un esempio che posso farvi è quello del nuovo acquirente della CMA, Evaristo Loy (interpretato da Pietro De Nova) che non sembra aver trovato una sua dimensione all'interno delle storie, mentre il suo corrispettivo, Hicham Janowski (Assaâd Bouab), aveva un ruolo molto più attivo e interessante, quasi di rottura nelle dinamiche dell'agenzia. Quindi mi chiedo se tanto state riproponendo alcune linee narrative, perché non riproporne gli intenti invece di buttare occasioni alle ortiche?

Call My Agent 2 cerca poi la strada dell'ironia facile all'italiana, usando malissimo le capacità di Emanuela Fanelli, che interpreta Luana, questa attrice non proprio brillante che si sente una diva del cinema. Spalleggiata da un Corrado Guzzanti giustamente annoiato, il suo ruolo sembra quello di creare un riempitivo che sembra scollato dal resto e che semplicemente non fa ridere. Inoltre, a questo punto, penso che la carriera di Fanelli la renda un po' troppo conosciuta per fare la parte dell'attricetta.


Il tentativo poi di trovare uno spessore toccando temi come la violenza sessuale, argomento che purtroppo si è legato al mondo del cinema e dello spettacolo, si risolve in una narrazione didascalica e già vista dell'accaduto, molto approssimativa oltre che affrettata. 

La conferma di una terza stagione di Call My Agent secondo me fa capire quanto ci sia da raccontare e quanto sia un prodotto che quasi si auto rigenera, grazie a personaggi e artisti che hanno trovato una bella occasione per mettersi in discussione, ma questa seconda stagione secondo me perde di sottigliezza nei dialoghi, di brillantezza, ha una scrittura spesso caotica e superficiale.

4 commenti:

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  1. Una stagione che mi aveva colpito per freschezza e situazioni; le prime due della nuova (quelle viste finora) invece, mi hanno lasciato l'amaro in bocca, probabilmente anche a cusa di protagonisti di puntata non esattamente di mio gradimento (Golino, Bruni Tedeschi e Muccino).. speriamo meglio in avanti.. ;)

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    1. Obbiettivamente la prima puntata è abbastanza vuota, o per lo meno, le questioni che riguardano le due protagoniste sono molto blande, non c'è un intreccio particolare. È proprio quel che intendo quando dicevo che non hanno cucito sui personaggi, ma li hanno buttati in mezzo a situazioni scomode.

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  2. Condivido la tua analisi.
    Call My Agent Italia prima stagione: sopra le righe ma comica (l'ho vista per intero un paio di volte).
    Call My Agent Italia seconda stagione: sopra le righe e grottesca (ho visto qualche puntata, poi ho lasciato perdere).

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    1. Non so se lo definirei grottesco, ma concordo che sia una stagione meno comica della prima.

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