Un paio di settimane fa vi avevo parlato di due serie tv Disney+ carine ma non particolarmente memorabili, che si lasciavano vedere ma che non mi hanno convinto al 100%. Oggi invece vorrei parlare di un'altra serie, sempre su questa piattaforma streaming e che invece penso dobbiate vedere, se non l'avete ancora fatto.
Not Dead Yet ci catapulta nelle disavventure di Nell Serrano (Gina Rodriguez, famosa per Jane the Virgin, che io non seguivo), che sarebbe anche una giovane giornalista, se non fosse che per seguire l'amore ha rovinato la sua vita. Adesso, per cercare di rimettere insieme i cocci della sua vita, si ritrova a scrivere necrologi per una rivista, con a capo una donna severissima e lunatica. Nell tra l'altro condivide a fatica l'appartamento con un coinquilino con cui non ha una particolare empatia a primo impatto. Ma è soprattutto una particolare scoperta a sconvolgerla: ogni volta che le viene assegnato un nuovo necrologio, Nell inizia a vedere e parlare con la persona defunta.
Non serve aggiungere altri dettagli della trama, anche perché è una commedia e rischierei di togliervi il gusto di darle una chance, ma fatemi spiegare meglio questa Non sono ancora morta, perché potrebbe diventare anche per voi quel guilty pleasure che vi terrà compagnia e non solo.
Vi ricordate Ghost Whisperer o sono troppo vecchio? Ecco, immaginatevi una versione meno lacrimevole, più leggera, fresca e contemporanea, ma che non manca mai di far riflettere lo spettatore.
Nell sta appunto cercando di far funzionare nuovamente la sua vita, ma è un percorso, ed ha ancora molto da imparare: era convinta di avere una vita perfetta o quasi quando è volata in Gran Bretagna per seguire quello che credeva essere l'uomo ideale, ma tutto si è sgretolato, e man mano deve capire come mettersi lei stessa in gioco, fa cadere le sue certezze e riflettere.
Tutti i morti o quasi di Non sono ancora morta, aiutano Nell in questo, ma ovviamente i fantasmi che la protagonista vede non sono delle persone risolte o macabre figure che si agirano fra noi viventi, ma hanno caratteri, manie e particolarità, e soffrono ancora delle difficoltà che avevano durante la loro vita.
Quindi sì, da un lato danno occasione a Nell e a noi di riflettere su molti aspetti, soprattutto sull'ambito sentimentale, ma ci danno anche occasione di ridere.
Non sono ancora morta è e resta sempre una comedy eccentrica, ma senza dover risultare sempre sguaiata, sa essere anche calorosa e confortante, in cui finisci per voler bene ai suoi personaggi, senza risultare stucchevole o pesante, anche se, se vi becca nel momento giusto, una lacrimuccia riesce anche a farvela scappare.
Il messaggio che mi ha colpito di più, in mezzo a questo quadro di spensieratezza, è stato come sottilmente siano riusciti a parlare di accettazione di sé. Non vi dico niente, ma a volte i protagonisti di serie tv o film che devono comprendere loro stessi, fanno un viaggio dell'eroe palese, in cui passano dall'essere completamente sfigati, a sentirsi dei fighi assoluti. Quello di Nell è invece, come dicevo, un percorso che indubbiamente parte da un momento di down, ma certamente lei non è sciocca, non è la perenne goffa mal vestita, e soprattutto la sua esperienza, fra le altre cose, la porterà a capire che deve accettarsi e apprezzarsi nella sua particolarità, ed ascoltare di più se stessa.
In questo senso, i fantasmi diventano un espediente: a volte non conosciamo nemmeno tutti i dettagli del defunto, perché comunque la serie ruota intorno ad altro.
Il prezzo da pagare affinché tutto funzioni al meglio è togliere parte della propria incredulità, perché magari non sempre Not Dead Yet è proprio realistica. Escludendo ovviamente il fatto che sia in grado di vedere queste anime defunte, ma la capacità di Nell di scrivere dei necrologi molto dettagliati su persone che alla fine non conosce, dovrebbe far pensare male quantomeno i suoi colleghi. Lei stessa poi non si pone molte domande su come mai, improvvisamente parli con i morti, sebbene dia di matto in prima battuta.
Inoltre potrebbe non piacere a chi non cerca questo tipo di commedia, visto che riunisce molti degli stilemi del genere, alternando le difficoltà della vita in ufficio, a quelle con un coinquilino particolare, fino a dover affrontare un amore più o meno del passato o qualche nuova fiamma. Se non cercate una serie tv che coinvolga questi temi, lasciate perdere.
In realtà tutti questi aspetti non mi sono pesanti e non credo lo faranno anche con voi perché Non sono ancora morta è molto fluida nella sua storia, si muove con linee narrative sia orizzontali che verticali, ed è facile voler proseguire in fretta fra tutti i 13 episodi (da circa 20 minuti ciascuno, non spaventatevi).
Nell e gli spiriti che vede non sono gli unici mattatori di Non sono ancora morta, perché tutto il cast contribuisce in queste oscillazioni fra il serio e la risata, fra una tematica recente, come l'adozione, la fecondazione assistita, l'autismo, al momento di comic relief.
Secondo me questa serie riesce meglio negli intenti che aveva ad esempio Unprisoned di oscillare fra il serio e il faceto senza appesantire, annoiare e restando abbastanza fluente nella narrazione.
Non mi stupisce insomma che Disney+ abbia già rinnovato la serie per una seconda stagione, ne parlo qui.
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