Ci ho messo un bel po', lo ammetto ma ho voluto dare ai prodotti NIOD lo spazio che meritava nella mia routine, quasi in esclusiva con i prodotti del marchio.
Acronimo di Non Invasive Options in Dermal Science, fa parte del gruppo Deciem e rappresenta un po' la punta della loro piramide: se The Ordinary è alla base con la sua accessibilità e delle formulazioni semplici, Niod si trova in cima, è il brand con formulazioni multiattivi più ricercate e concentrate, e ovviamente un prezzo maggiore che lo rende un brand più di nicchia, per chi vuole contrastare necessità specifiche, e suddiviso in quattro collezioni.
Niod non è una novità su questi schermi perché avevo provato il loro contorno occhi, il Fractionated Eye Contour Concentrate, qualche tempo fa, ma poi, grazie all'azienda, ho avuto modo di mettere alla prova cinque prodotti Niod, e mi sono preso i miei tempi facendoli diventare parte della mia skincare quasi in modo esclusivo, per potervi dare una recensione quanto più possibile dettagliata e approfondita, anche per gli sconti dello Slowvember in corso, e farvi capire come li ho utilizzati e per chi sono secondo me adatti.
Al fine di non ammorbarvi con un unico post lungo quanto la muraglia Cinese, ho pensato di scomporre le recensioni in quattro parti.La prima non poteva che riguardare il primissimo step della skincare, ovvero la detersione con il Low-Viscosity Cleaning Ester (LVCE) di Niod, un detergente e struccante viso.
Avevo curiosità a provare questo detergente viso Niod perché sapevo che con l'arrivo del periodo più freddo dell'anno avrei apprezzato una formulazione del genere, anche se ammetto non sia il mio prodotto preferito fra quelli provati.
La sua consistenza è quella di un olio molto liquido, infatti mi ha ricordato il detergente di Hylamide, che non esiste più, che per fortuna è ben dosabile dal beccuccio della confezione, ed ha anche un delicatissimo aroma che non mi dispiace dovuto alla presenza di Farnesol.
Il LVCE Niod va applicato e massaggiato su viso asciutto, per sciogliere trucco, protezione solare, eccesso di sebo e tutte le impurità che si depositano sul viso, e poi va rimosso con acqua tiepida. La cosa che mi ha stranito subito è che a contatto con l'acqua non si emulsiona, non cambia davvero consistenza diventando ad esempio lattiginoso o in qualche modo cremoso, e quello ammetto che è uno dei punti che meno mi è piaciuto di questo Cleaning Ester Niod. La conseguenza è che lascia sul viso una sensazione strana, quasi un film, che però pare essere voluto proprio dalla formulazione, tanto che è specificato sulla pagina del prodotto.
Infatti il Low-Viscosity Cleaning Ester riesce a sciogliere trucco e protezioni solari senza dover insistere molto, anzi è proprio scorrevole e gradevole da massaggiare, e non mi ha dato fastidio agli occhi, lasciandoli appannati o che bruciano. Non so dirvi come si comporta con un trucco strutturato e waterproof, perché non è mia abitudine utilizzarne.
Usato secondo le linee guida Niod non posso dire di odiarlo, ma quando lo faccio seguire da un detergente in gel anche molto delicato (come ad esempio il Glucoside Foaming Cleanser The Ordinary, per non andare troppo lontano) è perfetto per la mia pelle, perché me la lascia pulita, ma non la secca, e risulta davvero pronta per altri prodotti. Se avete una pelle che tende a disidratarsi, secca, con una barriera cutanea che può danneggiarsi facilmente, o appunto in questa più fredda penso sia il detergente viso ideale.
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