Sono passati forse un po' in sordina, ma la voglia di staccare da contenuti più impegnativi, mi ha fatto scegliere di vedere questi due film usciti nel corso di giugno. Non sono i titoli più acclamati, ma hanno svolto la loro funzione.
L'amico fedele (2024)
Titolo originale: The Friend Genere: drammatico, sentimentale Durata: 120 minuti Regia: Scott McGehee e David Siegel Uscita in Italia: 5 Giugno 2025 (Cinema) Paese di produzione: UK |
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Tratto dall'omonimo romanzo di Sigrid Nunez - che, insieme a questi due, è ritenuto uno dei migliori del XXI Secolo dal New York Times - L'amico fedele ci fa conoscere la scrittrice e insegnante di composizione letteraria Iris (Naomi Watts), che non se la sta passando bene. Sta infatti elaborando il lutto dell'amico e mentore Walter (Bill Murray), morto suicida da poco. Iris non solo però deve affrontare questo momento di impasse emotiva, ma si ritroverà con un nuovo coinquilino molto particolare.
La moglie di Walter, Barbara (Noma Dumezweni), le lascia infatti in affidamento Apollo, un grande alano non più giovanissimo che lo scrittore amava profondamente. Iris ama gli animali, ma soprattutto i gatti, e quindi dovrà imparare a gestire Apollo, con tutte le difficoltà che ne conseguono, specie perché nel suo condominio non sono ammessi animali.
Ma alla fine l'uno diventerà indispensabile per l'altra.
È un film che ha sbagliato periodo e tempistiche questo di Scott McGehee e David Siegel, perché è la tipica commedia drammatico-sentimentale, che in prossimità delle feste natalizie, o comunque in inverno, sarebbe stato un perfetto comfort movie da guardarsi sul divano.
L'amico fedele infatti è uno dei tanti film che racconta le dinamiche e la convivenza fra uomo e animale domestico, e che vuole raccogliere tutto quel pubblico che ama gli animali e che magari ha attraversato o sta attraversando un lutto.
Il film stesso si muove in fondo su due prospettive: quella di Iris, che sta elaborando la perdita del suo amico, e deve anche gestire i sensi di colpa e i dubbi che una perdita così improvvisa possono generare; e poi c'è il punto di vista di Apollo che, seppur non sia parlante, riesce a trasmetterci altrettanto senso di rabbia, frustrazione e smarrimento.
L'amico fedele non è però un film deprimente, perché comunque cerca anche di raccontare il rapporto di amore puro, incondizionato e forte fra un umano e il suo animale.
Ma la definizione di comfort movie non può che legarsi anche al concetto di prevedibilità, e questo film purtroppo pecca molto in tal senso.
Il vero problema è però la durata: quasi due ore sono troppe per una storia che più o meno sappiamo dove andrà a parare, e che serve principalmente a smuovere malinconia e tenerezza nello spettatore. In tutto questo tempo poi si affollano troppi personaggi, molti dei quali non vengono sviluppati bene, come Walter ad esempio, e situazioni non sempre credibili, come i motivi per cui Barbara lascerà Apollo a Iris.
Per questo, senza pretese e senza aspettative particolari, L'amico fedele può essere piacevole da recuperare, sia che siate appunto quel pubblico a cui fa riferimento questo film, sia se cercate un titolo facile da approcciare, con una messa in scena pulita e sobria e un buon cast (c'è pure Ann Dowd, alias Zia Lydia). Per chi cerca forti emozioni e originalità, non può che essere un flop.
Sweethearts (2024)
Genere: commedia Durata: 98 minuti Regia: Scott McGehee e David Siegel Uscita in Italia: 25 Giugno 2025 (Sky/Now) Paese di produzione: USA |
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Jamie (Kiernan Shipka) e Ben (Nico Hiraga) sono migliori amici sin dall'infanzia, e adesso sono diventati matricole nello stesso college. Sono due giovani ragazzi molto diversi fra loro, visto che Jamie è molto decisa, ma fa fatica a fare amicizia per via del suo passato; Ben invece è fin troppo accomodante e non riesce mai a dire no a qualcuno. Entrambi però hanno lo stesso problema: ufficialmente stanno ancora insieme ai rispettivi fidanzatini del liceo, Simon (Charlie Hall) e Claire (Ava DeMary) che però sono rimasti nella loro città natale.
Oltre alla distanza però, sia Jamie che Ben sentono che quelle relazioni hanno fatto il loro tempo e non li stanno aiutando a crescere. Così decideranno di escogitare un piano per lasciare i loro fidanzati, e sceglieranno il Giorno del Ringraziamento per farlo, ma non sarà una impresa semplice.
È arrivato direttamente in home vision questo Sweethearts, che ammetto ho visto solo per la presenza di Kiernan Shipka, la quale obbiettivamente, dopo Le Terrificanti Avventure di Sabrina, sta faticando a trovare produzioni altrettanto interessanti (vedi Red One).
Qui secondo me sono importanti le aspettative generali: Sweethearts può sembrare una rom-com tradizionale, con protagonisti due giovani, ma invece secondo me è più vicina alla commedia pura, che sfocia spesso nello stile demenziale dei film anni '90/'00. Di romantico infatti non c'è moltissimo perché il vero tema è l'amicizia sotto varie forme, e da cui inevitabilmente consegue l'accettazione di se ma anche la crescita, con la necessità di fare le scelte più giuste.
Jamie e Ben infatti non sono due ragazzini del liceo, ma si stanno affacciando al mondo degli adulti, vogliono imparare ad essere responsabili, ed hanno dei lati dei loro caratteri da smussare. Questo secondo me è un approccio un po' più fresco rispetto ai film del genere.
Una buona idea che però non è sviluppata sempre al meglio, perché come anticipavo, Sweethearts scade in quel tipo di commedia che disegna gli adolescenti, o comunque i giovani, come dei debosciati che fanno solo feste a base di alcol e sesso. Di conseguenza ricorre spesso a quelle situazioni demenziali che non sempre fanno ridere, e che a volte sembrano superate.
Sweethearts poteva anche durare 10 minuti in meno, perché cerca a tutti i costi di inserire il coming out di Palmer (Caleb Hearon), amico dei due protagonisti, sempre con la logica che si tratta di un film che vuole anche parlare di crescita. Non sarebbe una parentesi di per sé sbagliata, se non fosse che risulta un po' calcata in mezzo alle avventure di Ben e Jamie.
Al netto di questi piccoli problemi, e se preso senza la convinzione di avere a che fare con una commedia romantica in senso stretto, Sweethearts è comunque un film carino, leggero e che a volte fa anche sorridere. La collocazione in streaming, per una serata poco impegnativa, è più che azzeccata.
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