C'è un nuovo acronimo nel mondo della cosmesi che sta ormai girando da tempo e suona strano e intrigante al tempo stesso. Mi riferisco al PDRN che però abbrevia un nome particolarmente scientifico, ovvero il polidesossiribonucleotide. Da un punto di vista tecnico si tratta di minuscoli frammenti di DNA, infatti lo trovate indicato su flaconi e INCI anche come Sodium DNA.
Può indubbiamente lasciare perplessi il fatto che questo DNA venga estratto dallo sperma del salmone (detto anche latte), ma non abbiate paura perché pare che nessuna azione strana viene compiuta sui pesci, ma viene estratta questa sostanza tramite pratiche non invasive nel rispetto degli animali. Inoltre lo sperma del salmone viene ovviamente purificato ed elaborato affinché sia privo di contaminanti e sicuro sulla pelle. Nel tempo poi sono state sviluppate delle alternative da fonti vegetali che ne mimano l'efficacia.
Ma perché qualcuno si dovrebbe spalmare sul viso questo PDRN? In realtà questa sostanza viene utilizzata in medicina estetica per essere iniettata, ma si è pensato anche ad una applicazione topica in cosmetica. Infatti il successo del salmon DNA si deve proprio all'endorsement delle star americane che ne hanno decantato le lodi, e potrebbero avere ragione.
Infatti il PDRN ha dimostrato negli studi condotti una particolare capacità di rigenerazione e riparazione delle cellule e quindi della pelle.
Ad aver reso infatti il Sodium DNA un trend virale della cosmesi coreana e non solo ci sono alcuni (ancora pochi) studi promettenti che hanno mostrato che questa sostanza ha una lista interessante di benefici. Pare infatti essere in grado di
- stimolare i fibroblasti a produrre maggiore collagene ed elastina, e quindi dare maggiore elasticità cutanea, quindi un effetto anti età,
- attivare i recettori dell'adenosina, e quindi agire contro le infiammazioni
- promuovere la resilienza della barriera cutanea e l'apporto di idratazione
- proteggere e riparare i fibroblasti dai danni ossidativi dati dai raggi UV e dallo stress ambientale.
Io ho voluto comunque provare in prima persona il Sodium DNA ed ho scelto la PDRN Vita Toning Ampoule del brand coreano Genabelle.
In particolare troviamo infatti quello che l'azienda chiama HTD-GENACOMPLEX™, un complesso brevettato che combina PDRN, acido ialuronico multi-livello, acido tranexamico e Tripeptide-1, quindi una azione rigenerante, idratante e illuminante.
Sempre l'azienda fa riferimento all'1% di Vitamin Capsule, ovvero una miscela di vitamine in forma incapsulata che quindi garantiscono un miglior assorbimento ed efficacia perché stabilizzate. In particolare le vitamine scelte sono la C, la B e la E, e qui il discorso si fa un po' ingarbugliato.
Adenosina, allantoina, e un polisaccaride completano la formulazione di questo siero viso con una azione elasticizzante, antiinfiammatoria e idratante. Verso la fine dell'INCI troviamo anche il peptide dell'argirelina.
Lasciando comunque da parte il PDRN e tutti questi tecnicismi, la Vita Toning Ampoule Genabelle è comunque un ottimo prodotto per la cura della pelle.
Io lo trovo bellissimo da vedere e facile da usare: l'azienda dice di shakerare il siero prima dell'uso, ma in realtà quelle perle di vitamine sono già sospese e ben distribuite nella formula.
È una ampolla dalla consistenza di un gel fluido, con un profumo lieve ma gradevolissimo, e che risulta molto facile da stendere sul viso: durante il massaggio, le Vitamin Capsule si disgregano molto facilmente. La PDRN Toning Ampoule Genabelle si assorbe molto bene su di me, non lascia residui né mi è sembrata appiccicosa.
Ad avermi colpito è la buona azione lenitiva che ha fin da subito su di me, dandomi una sensazione di maggiore resistenza cutanea e di attenuare eventuali irritazioni date dalla rasatura o, in questo periodo, dal sudore.
In generale poi ha un potere idratante che mi piace, leggero ma efficace, adatto a pelli da normali a miste, e che si è ben sposato sia con una routine più minimal che con più strati e prodotti. Anzi non ho mai riscontrato problemi nel far funzionare questa Ampoule di Genabelle insieme a sieri, creme e protezioni solari differenti. Può anche essere utilizzata indistintamente nella routine di giorno o di sera, senza problemi.
Quindi, anche senza considerare nel dettaglio la presenza di sodio DNA e tutto quello che vi spiegavo sopra, la Vita Toning Ampoule di Genabelle resta comunque un siero viso promosso, adatto a chi cerca un modo più dolce per prendersi cura della pelle (specie in un periodo in cui sospendiamo retinoidi e acidi esfolianti).
Sarei curioso di provare altri prodotti con PDRN, magari puntando a formulazioni più concentrate, ma non è esattamente una urgenza, visto che ci sono tanti attivi più comprovati.
Voi conoscevate questo attivo?
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