Ho voluto dedicare parte del fine settimana scorso ad un paio di film che avevo appuntato nella lista di Prime Video e che da tempo mi avevano incuriosito. Ma non tutto secondo me merita il vostro tempo, e visto che per il mio ormai è troppo tardi, cerco di mettervi in guardia.
My Old Ass (2024)
Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata: 89 minuti Regia: Megan Park Uscita in Italia: 13 Novembre 2024 (Prime Video) Paese di produzione: Canada, Stati Uniti d'America |
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Era dal novembre dell'anno scorso che volevo vedere My Old Ass, ma Prime Video aveva pensato bene di mettere in catalogo solo la versione non doppiata. E non ritenevo che il titolo meritasse lo sforzo delle mie sinapsi a tal punto da meritare una visione in lingua originale, così ho attesa. Per caso ho poi notato che nelle ultime settimane My Old Ass era stato doppiato e quindi era arrivato il suo momento.
La protagonista è la giovanissima Elliott (Maisy Stella), una ragazza come tante che vive in una zona rurale al sud dell'Ontario e che sta per fare un grande passo: avendo compiuto 18 anni, si trasferirà a Toronto per iscriversi all'università. È quindi la usa ultima estate da adolescente che può passare con le amiche di sempre, e così, in un momento di svago, decide di farsi di funghetti allucinogeni, anche se sa che le droghe le fanno un effetto strano. Peccato però che il suo trip sarà molto particolare.
Elliott infatti si ritroverà a parlare con la futura se stessa (e interpretata da Audrey Plaza) diventata ormai trentanovenne, che le spingerà ad apprezzare di più il suo presente. Questo strano incontro sarà molto di aiuto a Elliott per capire quanto sia unico il periodo che sta vivendo, ma c'è una cosa che non capisce: perché dovrebbe evitare questo Chad?
Pur nella sua semplicità, è difficile inquadrare My Old Ass in un unico genere, perché è una storia di formazione, che unisce crescita e accettazione di sé, che però poi sfocia nella dramedy con un tocco di fantasy, e si conclude con anche un momento abbastanza intenso e difficile.
È un film che però riesce nel suo intento, specie se come me non siete proprio di primo pelo, di riportarci un po' alla mente quel tempo passato in cui le cose sembravano più facili, e farci capire che il presente non è poi tanto male. Anzi, conviene raccogliere ricordi, emozioni e abbracci perché non possiamo sapere cosa la vita ci riserva.
Messa così suona un po' retorico, ed è vero che in fondo My Old Ass non ci racconta nulla di nuovo, ma ha i suoi momenti riusciti, le battute che fanno ridere e un cast che Audrey Plaza capeggia senza però oscurare con la sua brillantezza.
Proprio quell'umorismo evita che il film di Megan Park diventi melenso e la regista riesce a gestire la svolta fantastica senza che diventi troppo difficile da digerire. Certo, poco dopo la parte centrale, il ritmo sembra rallentare senza un reale motivo narrativo, ma sembra più una scelta di sceneggiatura per prendere tempo prima del finale. Ma My Old Ass ha comunque una durata giusta per quel che racconta.
Anche il contesto paesaggistico è piacevole e giusto per la storia, e la regia, seppur non originale, scorre senza intoppi.
My Old Ass così diventa una possibile, dolce e nostalgica risposta alla fatidica domanda "cosa diresti a te stesso da giovane?", mostrandoci nulla è per sempre che nel bene e nel male, e che tocca continuare a ballare perché l'alternativa potrebbe essere peggiore.
Damaged (2024)
Genere: thriller, poliziesco, drammatico Durata: 97 minuti Regia: Terry McDonough Uscita in Italia: 19 luglio 2025 (Prime Video) Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno Unito |
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Sta trascorrendo alcune settimane fra i film più visti su Prime Video, ma ammetto che non ne capisco molto il motivo.
Damaged vede come protagonista il detective Dan Lawson (Samuel L. Jackson), un uomo complicato e che sta attraversando un periodo difficile, ma che si sta impegnando in un caso complesso. Da Chicago infatti si sposterà a Edimburgo per aiutare il collega scozzese Glen Boyd (Gianni Capaldi) per indagare su crimini efferati compiuti da un probabile serial killer collegato a qualche strano culto. A loro si unirà anche l'ispettore Walker Bravo (Vincent Cassel) perché quella scia di sangue non sembra arrestarsi, ma nulla è come sembra.
Damaged poteva essere un thriller poliziesco con qualche vibe di True Detective, visto soprattutto il modo cruento in cui verranno ritrovate le vittime, e tutto il mistero che gira intorno a loro, che sembra suggerire qualcosa di più intricato. Ma nello sviluppo è più che altro un filmetto televisivo senza un particolare mordente o quella tensione che ci si aspetta. A dirla tutta l'ho trovato un po' noioso e mi è sembrato che tutto fosse sotto sfruttato.
Sia gli attori, che non solo sono famosi ma sono anche di talento, che le ambientazioni scozzesi, sembrano poco valorizzati dalla storia e dalla regia. Infatti i personaggi sono banali, stereotipati, non aiutati da dialoghi e atteggiamenti altrettanto già visti e sentiti nei film di genere.
Persino al musica ha qualcosa di strano, come se si sovrapponesse con forza alle scene, forse nel tentativo di enfatizzare il momento, non riuscendoci.
Pure il finale di Damaged mi è sembrato inutilmente trascinato e nemmeno tanto sensato visto che il colpevole si ritrova a poter scappare per tipo 3 giorni lavorativi e non lo fa.
So di aver distrutto questo film, e un po' mi spiace, perché alla fine ha comunque le sembianze di un film per la tv. Ma onestamente con le tante storie simili che ci sono in circolazione, non trovo motivi validi per farvi perdere un'ora e mezza con Damaged, a meno che non siate fan sfegatati degli attori coinvolti e vi basterebbe che leggessero le pagine bianche per essere felici.
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