Apple Tv + sta lanciando alcune produzioni molto affini (almeno sulla carta) ai miei gusti, infatti ne sto seguendo diverse in questo periodo. Inizio intanto con due serie tv uscite di recente che ho terminato da poco.
Fatemi aprire una parentesi vagamente polemica: io non sono né sarò mai (nemmeno ci provo a dirla tutta) il miglior recensore di serie tv, sono qui a dire la mia come farei fra amici, ma almeno ne parlo quando sono state pubblicate tutte le puntate e le ho viste, perché a volte leggo già pareri categorici dopo due episodi e sinceramente non so come si faccia.
The Morning Show
Terza Stagione
Le seconde stagioni possono essere per tante serie tv un po' una ghigliottina: è facile iniziare più o meno bene, ma dove si trovano la forza e gli argomenti per proseguire con un intero nuovo ciclo di episodi che siano altrettanto potenti? Ne ha sofferto anche The Morning Show, che dal principio mi è sembrata una delle migliori serie proposte da Apple Tv+ specie in un periodo in cui la piattaforma non aveva ancora tantissimi contenuti nel suo catalogo. La seconda stagione infatti della serie con Jennifer Aniston è rimasta incastrata nel suo voler raccontare ad ogni costo quanti più temi attuali, dal Covid, al movimento Me Too, diventando poco centrata e poco interessante, anche perché era arrivata un po' tardi su questi argomenti.Con la terza stagione però arrivata dal 13 Settembre le cose cambiano.
La parentesi pandemia, l'assalto al Campidoglio e quello che è successo con Mitch Kessler (Steve Carell) non è stato dimenticato, anzi si raccolgono i risolti negativi ma anche qualche vittoria. Alex Levy è ormai sulla cresta dell'onda grazie al suo programma in streaming, ma anche Bradley Jackson (Reese Witherspoon) è riuscita ad ottenere l'ambito posto nel notiziario serale, ma c'è una nuova incognita. Andare avanti significa anche dover fronteggiare il cambiamento, e se lo streaming era una ancora di salvezza durante la pandemia, adesso si inizia ad avvertire la difficoltà per l'UBA+ di progettare a lungo periodo, come per qualunque piattaforma di contenuti online.
Solo un nuovo investitore può salvare la situazione, ma a che costo?
Questa terza stagione di The Morning Show mi è piaciuta tantissimo, al punto che l'ho vista davvero con vorace curiosità perché, come dicevo, hanno saputo riprendere le redini degli argomenti principali, ed aggiungere lì dove serve, sia in termini di cast che di argomenti da trattare, come ad esempio le discriminazioni razziali, a volte molto sottili, nell'ambito dei media. Si passa più al dietro le telecamere che davanti, si parla di giochi di poteri, di affari, ma sempre in modo coerente ovviamente alla serie, con qualche colpo di scena azzeccato.
Sono le due protagoniste, Alex e Bradley ad avere la parabola più interessante: la prima finalmente ha il coltello dalla parte del manico e può iniziare ad imporre la sua in vari contesti del network per cui lavora da tanti anni; la seconda invece paga lo scotto di aver fatto dei passi avanti nella sua carriera ma non saper mettere da parte il suo privato.
Il cast di The Morning Show si rivela ancora una volta adatto ai ruoli, anche se non ho amato alcuni momenti più esagerati dei personaggi di Mark Duplass e Billy Crudup, molto bravo invece come sempre Jon Hamm nei panni di un miliardario che però non sembra una macchietta.
Questa terza stagione sa comunque riflettere l'attuale in maniera precisa, tagliente e senza scendere nello ormai stereotipato wokismo, guardando anche al risvolto della medaglia.
Ho sbuffato solo un po' per il quinto episodio perché mi sembrava un po' inutile questa sorta di flashback (non vi rivelo su cosa) ma tutta la stagione ha un ottimo ritmo e non mi sono mai annoiato.
Quindi sì, sono contento che abbiano rinnovato The Morning Show per una quarta stagione e non vedo l'ora che arrivi, anche perché ci siamo fermati ad un punto interessante.
Still Up
Prima stagione
Apple Tv + ha un'altra serie ottima secondo me, che si intitola Trying e che è una commedia deliziosa, in grado di far sorridere ma anche riflettere, solo che quelli della mela morsicata non sono secondo me bravissimi in questo genere. Lo avevo già notato con Platonic, serie che finì per lasciare a metà (la nominavo qui) perché piena di situazioni pacchiane e assurde, e un po' scade in questo problema anche Still Up, ma c'è altro da dire su questa comedy disponibile sempre da settembre in streaming.
I protagonisti sono Lisa e Danny, due più o meno trentenni che hanno una amicizia virtuale, fatta di videochiamate e messaggi, non perché vivono a distanza di chilometri, ma perché Danny non esce di casa. I due tra l'altro soffrono entrambi di insonnia, quindi finiscono per fare lunghe conversazioni alle ore più disparate.
Proprio grazie al filtro degli smartphone, Lisa e Danny finiranno per aprirsi e raccontare non solo il loro quotidiano, ma anche mettere in gioco i loro sentimenti.
Still Up ha tutti gli elementi tipici delle commedie romantiche tradizionali ma tenta una doppia mossa: da un lato modernizzarla attraverso l'uso costante della tecnologia, dall'altro aggiungere il quid dell'insonnia, vedi il titolo stesso.
In entrambi i casi questa serie tv Apple non funziona alla perfezione, perché infatti quegli stilemi della rom-com sono ormai un po' logori per cui serve un contorno che riesca a rinfrescarli. Il tema della difficoltà di comunicazione è raccontato bene: Lisa ad esempio riesce ad avere un rapporto più diretto con Danny che col compagno, perché in fondo un po' tutti ci sentiamo più a nostro agio dietro uno schermo (manco a dirlo, tutti iPhone). C'è però da dire che, almeno in principio, i due protagonisti hanno un rapporto di amicizia in divenire, per cui è più facile aprirsi e condividere anche stranezze e aspetti meno piacevoli del proprio carattere se non c'è un intento romantico di fondo.
Mi sono piaciute alcune delle svolte che hanno saputo dare alla narrazione, ma non solo si cade in situazioni esasperate e poco credibili, ma alcune spiegazioni, per quanto coerenti e congeniali, arrivano tardivamente all'ultimo episodio, che può sembrare alla fine, appunto, un grosso spiegone. Questi avvenimenti un po' sopra le righe purtroppo non sempre mi hanno strappato una risata, quindi diventano un po' fine a se stessi.
Cosa forse più grave è che non viene sfruttato e spiegato fino in fondo il motivo dello "Still Up" ovvero dell'insonnia dei due protagonisti, che diventa presto una questione collaterale, e spesso non si parla nemmeno di un'orario particolarmente tardo per giustificare il titolo dell'intera serie. Non è come ad esempio in The Flatshare, in cui c'erano ragioni pratiche per l'escamotage dei post-it, e viene messo da parte presto seguendo una logica più realistica.
Fra gli alti e bassi ci va pure la chimica fra Antonia Thomas e Craig Roberts, che sono adatti ai ruoli anche se percorrono lo stereotipo della protagonista comunque bella e tutto sommato in gamba, con lui invece meno attraente (suona cattivo, ma è così) e più impacciato, ma dal cuore tenero. I personaggi secondari sono invece molto defilati, assolutamente non costruiti e a stento utili da spalla ai comprimari.
Still Up è insomma da approcciare per quello che è: una commedia che vuol tenere compagnia, e che ci riesce anche grazie ad una messa in scena e una regia accogliente, ma secondo me nel catalogo di Apple tv è un paio di passi indietro rispetto a Trying.
La serie è stata cancellata e non ci sarà una seconda stagione.
Non ho Apple.. però capita di segare alcune serie dopo un paio di episodi, ma anche film dopo venti minuti.. ;)
RispondiEliminaSì, anche io. Ma quello che intendo è che non vengo qui a parlarne come se avessi la certezza che quei due episodi o quei pochi minuti che ho seguito possano descrivere tutta la serie o il film. Mi è capitato più volte di parlare di serie tv abbandonate, ma spiego perché le lascio a metà, non come sia la serie in sé
EliminaNon ho più Apple...comunque queste no, ma aspetto la seconda stagione di Scissione..
RispondiEliminaNon la seguo...
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