Sono già trascorsi più di tre anni da quando ho scoperto ed utilizzato per la prima volta
The Ordinary, e lo so che è un po' stupido fare i sentimentali per un marchio di cosmesi, ma
Deciem, oltre a cambiare in parte il mio approccio per la
skincare, ha indirettamente supportato il mio blog.
La mia curiosità si è infatti unita alla vostra e tutt'ora, anche a distanza di tempo, le mie recensioni su The Ordinary continuano a ricevere visualizzazioni ed interesse. Molti poi mi hanno scoperto proprio grazie a quelle review per cui capite che un po' di affetto lo provo per questa azienda (anche se loro non sanno nemmeno che esisto).
Non credo servano molte presentazioni, ma mi ci soffermo un attimo: The Ordinary nasce nel 2013 grazie al genio dell'ormai compianto Brandon Truaxe, padre di DECIEM | The Abnormal Beauty Company, che raccoglie sotto la sua ala diversi brand, con una forchetta ampia di attivi e prezzi, ma l'obbiettivo unico di stravolgere il mercato cosmetico, fornendo le ultime tecnologie nel settore.
In particolare
The Ordinary è il punto di rottura nel piano di Deciem, non solo perché propone formulazioni concentrate e con
ingredienti scientificamente provati, ma lo fa ad un prezzo accessibile a chiunque.
Nel corso di questi tre anni ho provato più di 20 prodotti, ed ho pensato fosse arrivato il momento di fare una panoramica su quelli che ho anche riacquistato o avrei voluto farlo, e perché. Può sembrare una sciocchezza ma non lo è per me: al giorno d'oggi potremmo in teoria avere a casa cosmetici provenienti da ogni angolo del mondo, nuove aziende spuntano quotidianamente come funghi dopo i primi temporali autunnali, e se come me amate cambiare e provare sempre qualcosa di diverso, è quasi impossibile ricomprare lo stesso cosmetico più volte, a meno che non ci piaccia davvero tanto.
Se cercate una guida su come approcciare questo brand,
vi consiglio di leggere qui, dove ho cercato di rispondere ad alcune delle domande più frequenti e dei dubbi su The Ordinary.
In questo post invece voglio fare un riassunto dei miei preferiti o meno di questa azienda.
Molti secondo me pensano che questo sia un brand che non può sbagliare, con cui tutti devono trovarsi bene a prescindere, ma non c'è nessun fondamento per affermarlo e ne sono l'esempio.
Per non creare troppa confusione, mi muoverò in base alle macrocategorie che
The Ordinary ha creato sul sito.
Antiossidanti
Ho esplorato poco la piccola sezione
antiossidanti di The Ordinary, ma la soluzione di
Resveratrol 3% + Ferulic Acid 3% mi ha lasciato una buona impressione, specie miscelata ad altri prodotti. Non è un prodotto che ho riacquistato subito, in primis per la consistenza tendente all'oleoso (pur restando gradevole, ma per me non adatta al periodo estivo per esempio), secondariamente perché uso costantemente altri
antiossidanti come la vitamina C. Nel tempo, se sentirò la necessità di potenziare ulteriormente questa parte della mia skin care, potrei riprenderlo.
Detergenti
Rileggendo la mia recensione del
primo detergente viso di The Ordinary mi son reso conto che non trasmetteva forse chissà quanto entusiasmo. Eppure, dopo qualche tempo che avevo terminato lo
Squalane Cleanser, era come se mi mancasse. Mi piace come lascia la pelle e lo trovo molto gradevole da utilizzare quando il clima è più freddo e il mio viso più secco. La confezione purtroppo finisce in fretta, ma è comoda da portarsi dietro e ormai c'è anche il pack più grande. Ho riacquistato (indirettamente) lo
Squalane Cleanser, trovandolo in una box molto conveniente che Asos aveva fatto in collaborazione con
Deciem, e credo diventerà uno di quei prodotti che terrò sempre in considerazione anche in futuro.
Acidi Esfolianti
Considero ancora un buon esfoliante questo
Lactic Acid 5% di The Ordinary, ma non l'ho riacquistato non solo perché la mia pelle può reggere una concentrazione più elevata di
alfaidrossiacidi, ma anche perché vorrei dirigermi verso prodotti che miscelano più di un solo acido, così da agire in maniera più completa. In ogni caso secondo me per cominciare con i
peeling chimici, il
Lactic Acid 5% è perfetto per delicatezza ed efficacia.
Anche la
prima maschera viso di The Ordinary mi ha lasciato un buon ricordo a distanza di tempo, per come unisce il potere esfoliante ed
anti punti neri dell'acido salicilico a quello purificante di caolino e carbone. Non l'ho ripresa e quasi certamente non lo farò in futuro, perché preferisco
gli alfa e beta idrossiacidi in versione siero, così che possano agire più a lungo, ed anche perché, dovendola usare solo nella stagione fredda, non ho bisogno più di tanto di assorbire il sebo in eccesso, ma posso avere dei punti neri da contrastare. Sicuramente ritengo che le
pelli costantemente più miste e grasse possano trarre giovamento dalla congiunzione degli ingredienti.
Hair Care
Il primo, e fino ad ora unico,
siero rinforzante per capelli che The Ordinary ha proposto è forse uno dei prodotti che ho riacquistato più di frequente, nonostante sia una delle scoperte più recenti. Sono arrivato a circa 4 confezioni, che ho usato nel corso di un anno. Quello che apprezzo del
Multi-Peptide Serum non è solo l'efficacia stimolante, che su di me, seppur non portentosa, è visibile, ma anche il fatto che va ad
idratare e rinfrescarmi il cuoio capelluto, senza sporcarmi i capelli. L'unico appunto che posso fargli è forse la consistenza, un po' troppo liquida se si vuole fare una applicazione più localizzata. L'ho messo da parte solo perché ho trovato un altro
siero rinforzante capelli che volevo testare, ma ritornerò a lui.
Idratanti e Oli
Lo scorso anno avevo promosso pienamente il
"B" Oil che, fra tutti gli oli proposti da
The Ordinary, era quello la cui formulazione mi aveva convinto di più. Tuttavia, col tempo, mi sono allontanato dall'acquistare gli oli viso, a meno che non veicolino attivi che so funzionano sulla mia pelle. Per questo non ho riacquistato né ho intenzione di prendere più avanti questo
"B" Oil.
Il
siero a base di aminoacidi è nella mia lista di prodotti viso da acquistare qualora la mia pelle non solo dovesse avere bisogno di idratazione, ma anche di essere rinforzata e protetta, in caso di irritazioni, desquamazioni o se dovessi rovinare in qualche modo la
barriera cutanea. Questa occasione (per fortuna) non si presentata ancora, ma riacquisterei senza problemi
l'Amino Acids + B5 di The Ordinary.
Non conservo invece un'opinione particolarmente esaltante del
Hyaluronic Acid 2% + B5, non per il prodotto in sé, ma perché è difficile che un
siero con solo acido ialuronico mi entusiasmi o abbia un'efficacia sulla pelle che mi lasci di stucco. Sto addirittura meditando di evitare di acquistare in futuro questi prodotti che contengono unicamente questo attivo proprio in generale, ma sicuramente questo di
The Ordinary non tornerà nella mia routine.
Tiepida è invece la mia opinione del
Natural Moisturizing Factors: una crema certamente idratante, con buoni ingredienti per la barriera cutanea, e che ha senso all'interno del range proposto da
The Ordinary, ma che non ha avuto, su di me, questo ruolo straordinario nel prendersi cura della mia pelle che superasse una comunissima crema idratante, tanto che non me ne sono innamorato. Ho trovato una confezione del
Natural Moisturizing Factors + HA nella stessa box di Asos che conteneva lo Squalane Cleanser, ma, nonostante lo utilizzerò con piacere, non significa che diventerà un acquisto costante.
Altre molecole
Nella mia recensione della
Alpha Arbutin 2% avevo premesso che avevo provato questo siero per pura curiosità, non avendo particolari macchie cutanee da contrastare. Al momento quindi non è un cosmetico che ho riacquistato, ma lo prenderei (e lo consiglierei) se dovessi avere problemi di iperpigmentazione.
Non è stata un'esperienza negativa quella che ho avuto con
la soluzione di caffeina per il contorno occhi, ma la ricordo con noia, visto che sembrava non finire più, per questo non l'ho mai riacquistata. I risultati su
gonfiore e leggermente anche sulle occhiaie, c'erano, ma ho trovato un altro siero per la zona occhi che funziona meglio di questo
The Ordinary. Lo consiglierei solo per chi ha proprio la tendenza ad accumulare costantemente liquidi nell'area perioculare, altrimenti vi prende per sfinimento.
È stata un flop, almeno per le mie esigenze, la
Niacinamide 10%, che non è mai più finita in nessun mio ordine sul sito
The Ordinary. So che è amata da chi ha la
pelle grassa e con impurità (e d'altronde è pensata per quella tipologia di cuti), ma su di me, anche durante l'estate, quando la mia pelle è più oleosa e può presentare più imperfezioni, tendeva a seccare parecchio, anche usandola solo in aree specifiche. Ma non è tutto male quel che finisce male, perché questo siero mi ha fatto scoprire le
proprietà della niacinamide, che ormai ricerco spesso nei cosmetici che acquisto.
Peptidi
Buffet o Multi-Peptide + HA Serum, chiamatelo come volete ma per me non solo è un top, ma anche un punto di riferimento, oltre che per la tecnologia che lo compone, proprio per l'effetto sulla pelle. È tornato più volte nella mia routine, ma non è una costante per due ragioni: la texture del
Buffet The Ordinary me lo fa apprezzare più durante la stagione fredda. Inoltre sto cercando un vero e proprio dupe, se possibile anche migliore. Al momento non mi sembra di averlo trovato, per cui questo
siero multipeptidico prima o poi torna ad essere di nuovo mio e lo consiglio a cuti secche e più mature.
La versione evoluta del
Buffet, caratterizzata da questa magica colorazione blu, mi è piaciuta molto. Fra appunto queste due versioni non ci sono grosse differenze pratiche, ma il
"Buffet" + Copper Peptides 1% mi aveva convinto per una efficacia più ampia che va dal rendere la pelle più soda e compatta, ad illuminarla e renderla più omogenea. A frenarmi nel riacquistare a ruota questo siero viso
The Ordinary è il costo, decisamente più alto della media del brand. Ma è un investimento che vale la pena affrontare se avete una pelle matura e spenta, e vi serve un quid in più rispetto al Multi-Peptide Serum.
Qui la mia recensione completa.
Credo che la foto parli da sé: non so esattamente quante confezioni ho utilizzato di
Argireline Solution, visto che probabilmente alcune le ho gettate o riutilizzate. Per me è stato il prodotto migliore che potessi mai trovare e che non manca mai in casa. Devo sottolineare che il peptide di cui è composto non è molto diffuso, per cui, al contrario di altri prodotti,
non ho trovato fino ad ora alcuna alternativa, sostituto o versione potenziata.
Argireline 10% mi ha aiutato tanto a far regredire le
rughe orizzontali sulla fronte, e credo mi abbia aiutato a prevenire lo sviluppo delle classiche zampe di gallina sul contorno occhi. So che per molti non ha avuto la stessa efficacia, e mi spiace, ma io ne ho tratto solo che giovamenti, e continuerò ad acquistare la
Argireline Solution 10% probabilmente fin quando sarà in commercio. Piccola nota a margine: dopo tre anni non ho riscontrato alcuna reazione avversa, palpebre che cadono, sopracciglia flosce o robe simili.
L'ho definito una sorta di
versione light del Buffet, e confermo questa idea per quanto riguarda il
Matrixyl 10%. E, nonostante l'abbia apprezzato molto, proprio per le stesse ragioni del Buffet (ad eccezione del fatto che il Matrixyl mi piace più nella stagione calda) non l'ho ancora riacquistato, ma potrei farlo certamente in futuro. La ricerca di un eventuale dupe è in corso.
Retinoidi
È diventato e resta uno dei miei
prodotti preferiti di The Ordinary specie fra i sieri a base di
retinoidi che propongono. La
Granactive Retinoid 2% Emulsion ha infatti una texture perfetta e mi piace il mix di ingredienti che hanno inserito. L'unico problema che mi ha spinto a non riacquistarla è che la percentuale di retinolo è troppo bassa per me che ormai ho una certa età ed ho fatto abituare la pelle a questo componente, ma se non avete mai usato la vitamina A e volete iniziare questo percorso, questa emulsione secondo me è perfetta. Vi ricordo di non farvi impressionare dalle cifre che scrive
The Ordinary: questo prodotto infatti raggiunge circa lo
0.3% di retinoidi, e non il 2%.
Avevo grosse aspettative in questa nuova forma di retinoidi chiamati appunto
Granactive Retinoid o Hydroxypinacolone Retinoate (HPR), ed in effetti questo
siero di The Ordinary fu il primo della sua categoria che provai due anni fa e che mi instradò all'uso dei
derivati di vitamina A. Purtroppo su di me il
Granactive Retinoid 5% in Squalane era poco più che un olietto nutriente, piacevole da stendere sul viso, ma non notai alcun miglioramento particolare della pelle. Per questo, da quel momento, non solo non ricomprai il prodotto, ma ho deciso di evitare l'HPR e concentrarmi sull'uso di retinolo.
Ho apprezzato tanto questo
Retinol 0.2%, che considero anch'esso un ottimo step per addentrarsi nella strada dei retinoidi. L'ho trovato efficace, piacevole, e delicato, ma non è diventato un acquisto costante proprio per l'idea che volevo andare allo scatto successivo con una versione più intensa, cosa che effettivamente ho fatto e di cui leggerete presto. Ma se siete a livello principianti, date una chance a questo siero viso al retinolo.
Vitamina C
Fatemi spendere due parole in più su questa
polvere di acido ascorbico perché è vero che l'ho usata ed anche con piacere, e capisco che il concetto di potenziare e personalizzare i propri prodotti con un attivo puro possa essere affascinante, ma con la
L-Ascorbic Acid Powder, The Ordinary secondo me ha sbagliato. Affidare un ingrediente cosmetico potenzialmente irritante o sgradevole da usare, ad una pubblico che può non essere educato per usarlo al meglio, può essere un grosso errore, specie se l'azienda stessa suggerisce di "mescolare una piccola quantità con altri trattamenti nel palmo della mano" che non significa nulla. Avessero messo delle indicazioni specifiche, con un cucchiaino che preleva esattamente le quantità corrette per raggiungere una
precisa percentuale di vitamina C, avrebbe avuto forse un senso. Tuttavia, io stesso, che credo di avere una conoscenza leggermente sopra la media, e che ho provato a utilizzare delle ricette ed indicazioni calcolabili, credo di non aver fatto un buon lavoro perché non ho mai avuto la precisione scientifica che i miei mix fossero ben fatti a livello di
PH e percentuali.
Penso che la 100% L-Ascorbic Acid Powder sia proprio carenza di creatività formulativa da parte di The Ordinary (confermata dalla successiva Niacinamide Powder), non l'ho ricomprata e non la consiglio.
Non ho riacquistato al momento, ma promuovo e consiglio sempre a chiunque voglia provare per la prima volta un
siero a base di vitamina C, la Ascorbyl Glucoside Solution 12% che unisce secondo me delicatezza ed efficacia in una formulazione facile da usare. Oltre alla mia instancabile curiosità di provare sempre qualcosa di nuovo, adesso ricerco generalmente prodotti più potenti, che mi hanno quindi tenuto lontano dal prodotto, ma non escludo completamente che potrei ricomprare questa soluzione.
Col senno di poi proclamo un flop a tutti gli effetti anche
l'Ethylated Ascorbic Acid Solution, perché su di me non ha dato alcun risultato. Inoltre il tocco oleoso e quella sensazione di calore (che pare essere comune) quando lo applico sul viso, lo rendono un siero poco versatile, che aborrirei utilizzare in estate. Aggiungo, che anche in questo caso, per me, si tratta di una formulazione troppo pigra da parte di
The Ordinary.
Sono trascorsi più di due anni da quando ho provato questa
sospensione di vitamina C pura, e ammetto che più volte ho pensato di riacquistarla. Nonostante infatti abbia una texture poco gradevole, credo sia facile da utilizzare, decisamente meglio della
L-Ascorbic Acid Powder, perché offre una quantità di attivo specifica, ad un livello alto, ma non folle, e garantisce i benefici
dell'acido ascorbico, quindi la
miglior forma di vitamina C. Si vociferava che
The Ordinary avesse migliorato in parte la consistenza del prodotto, e penso che prima o poi lo scoprirò.
Potrei riacquistare questo
correttore per il viso di The Ordinary perché su di me funziona bene: non ho bisogno di settarlo, copre occhiaie e imperfezioni più che degnamente senza andarmi nelle linee di espressione e senza creare brutti effetti estetici nel corso delle ore. L'unico neo di
questo Concealer è la colorazione: avrei preferito fosse un pelo più scura, ma si fonde comunque bene con la pelle.
Qui la mia recensione completa.
Questi sono quindi tutti i prodotti di The Ordinary che ho utilizzato fino ad ora, e che ho riacquistato o bocciato. Ci tengo a ribadire che nessuno ha bisogno di tutti questi prodotti, specie in un'unica routine, ma, come suggerisce la stessa The Ordinary, bastano tre sieri mirati ed adatti alle nostre esigenze, da usare con costanza.
Salvo novità che potrebbero uscire, non sono molti gli altri cosmetici di questa azienda che vorrei provare. Mi auguro che questa full immersion riassuntiva possa essere utile, ma se vi va fatemi sapere i vostri top e flop del brand.