Sta diventando sempre più difficile seguire The Ferragnez, specie per chi come me non ha mai seguito la serie da fan, ma più per dovere di cronaca.
Dopo una prima stagione con più di qualche scena cringe, ed una seconda che mostrava qualche bagliore di luce e di (almeno di facciata) emotività, il 14 Settembre è arrivato il famoso episodio tutto dedicato alla partecipazione di Chiara Ferragni a Sanremo, e devo ammettere che è stato forse il momento più inutile di tutta la serie.
È vero, nessuna serie tv, inclusa The Ferragnez, ha una qualche utilità per la nostra quotidianità, se non quella di farci staccare e di intrattenerci, e anche da questa prospettiva il Sanremo Special su di me non ha sortito granché effetto.
Il primo impatto infatti mi ha messo quasi paura: un intero episodio da più di un'ora mi sembrava eccessivo per quel che avrebbero raccontato, anche perché sapevamo già tutto. Se infatti gli altri episodi sulla coppia più discussa del web potevano avere un qualche effetto sorpresa, specie per chi non li segue sui social, questa volta penso che la narrazione fosse già stata esposta dai giornali a seguito della settantatreesima edizione del Festival di Sanremo lo scorso febbraio.
Era stata annunciata la partecipazione di Chiara mesi prima, e conoscevamo già il caos che si generò dal bacio fra Fedez e Rosa Chemical, con tanto di video di rimprovero da parte della imprenditrice digitale nei confronti del rapper. Cosa racconta questo episodio quindi di inedito?
Nulla.
È vero che assistiamo alla preparazione di Chiara Ferragni alle due serate di Sanremo, e come prevedibile la vediamo impegnata mesi prima ad organizzarsi sia rispetto a quello che sarebbe stato il suo ruolo sul palco dell'Ariston, sia per quanto riguarda i messaggi che voleva trasmettere (o che comunque ha tentato di fare) col suo monologo e con i suoi abiti a favore di un femminile ampio e variegato. Sapevamo già tutto, ce lo aveva spiegato lei stessa sia sul palco che poi con i suoi post, e per finire lo avevano fatto i giornali che durante la kermesse si sperticano con pagelle e approfondimenti su tutti i personaggi che costellano Sanremo.
L'unica cosa che non conoscevamo, e che questo Special cerca di raccontarci, è l'ansia e l'emozione che ha dovuto affrontare Chiara per questo evento, ed anche il suo malessere nei confronti di Fedez per averla offuscata in quella che doveva essere la sua serata e il suo momento. Il tutto però si traduce in un continuo piangere per tutto.
Cambiamo prospettiva: per noi comuni mortali può essere stancante e stressante preparare un esame, o cambiare automobile, per chi lavora con la propria immagine e con il personaggio creato e diffuso online, cambiare media e risultare all'altezza, può essere un passaggio impegnativo. Da qui mi aspettavo magari maggiori confronti fra Chiara e Fedez o, ancora meglio, con lo psicologo che dal primo momento è stato il confessore della coppia, e che avrebbe potuto stimolare qualche riflessione sul senso di inadeguatezza o sul cambiamento.
Invece più che un Sanremo Special è un episodio chiaraferragnicentrico, e lei purtroppo secondo me è quella che offre meno alla serie in generale in termini di contenuti "extra" non prevedibili. In questo episodio non fa altro che offrire lacrime, di tensione o gioia, e ripetere che non si sente supportata quando chiunque cerca di spronarla. Non vi è invece ombra delle critiche arrivate o che temeva potessero arrivare, nemmeno per tentare in qualche modo di ribaltarle.
Fedez in questo senso diventa un villain per aver tramato contro di lei, non aver festeggiato il suo momento di successo ed averle tolto le luci dei riflettori.
Cosa sia successo a lui invece, per non essere lucido, e per aver appunto in qualche modo organizzato il bacio dello scandalo, e non aver rispettato i precetti della moglie che lo volevano come una figura silente al suo fianco, non è dato saperlo. Sappiamo solo che quanto successo ha creato una crisi fra i due, ma nel pieno della prevedibilità di The Ferragnez - Speciale Sanremo, sapevamo già che la crepa si era richiusa e la pace era tornata.
Dice bene Fabio Maria Damato, il braccio destro di Ferragni, quando parla di "claim", perché, tolta qualunque forma di approfondimento emotivo, anche solo di facciata, non c'è intrattenimento o coinvolgimento, resta solo un lungo spot pubblicitario.
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