Amanti delle serie tv in costume questa chiamata è per voi, perché, se siete in astinenza dal genere, ne ho una da proporvi che potrebbe piacervi tanto quanto è piaciuta a me. Si chiama Belgravia, è andata in onda su Sky e Now dal 6 al 20 Ottobre.
Belgravia parte già avvantaggiata perché è stata ideata da Julian Fellowes, papà di quel popò di roba che è Downtown Abbey. Pare che comunque anche altri componenti che hanno contribuito a quella serie siano stati chiamati per Belgravia, ma se questo non bastasse a convincervi, ho raccolto 5 motivi per recuperarla.
La storia
Belgravia ci porta a Bruxelles nel 1815, a pochi giorni dalla battaglia di Waterloo, e ci fa conoscere Sophia Trenchard, la giovane e bellissima figlia di un imprenditore, e il suo amore intenso per Edmund Bellasis, aristocratico ed erede del Conte di Brockenhurst. Sembra una storia da fiaba appunto, ma fra i due le cose precipiteranno molto velocemente, sparpagliando le carte di questo gioco non solo di sentimenti, e ci vorranno ben 25 anni prima che le famiglie dei due giovani possano rincontrarsi e chiarire quanto successo cinque lustri prima.
Il pregio della trama di Belgravia è proprio sapere passare fra passato e presente restando sempre chiara da seguire, senza impallarsi e senza annoiare. Sono pochi i momenti che ho trovato ripetitivi, e soprattutto, l'intrigo è ben costruito e riesce a dispiegarsi di episodio in episodio spingendo a voler scoprire come andrà a finire.
In questo contesto, tutti i personaggi riescono a trovare il proprio spazio senza troppo caos fra i vari filoni. Julian Fellowes ha raccolto per questa miniserie tutti i temi ricorrenti nei suoi lavori, come gli amori contrastati, le ombre della guerra, il rapporto fra aristocrazia e servitù. Ma, al contrario di Downton Abbey ad esempio, secondo me in Belgravia è più marcato il rapporto fra borghesia e aristocrazia, e in generale il dubbio su questa nuova classe emergente che sembra in grado di sostituire la nobiltà.
La durata
Credo che Belgravia abbia la giusta durata sia per sviluppare sufficientemente tutti i filoni narrativi, sia per non stancare chi apprezza i period drama ma non è un fan sfegatato. Sei episodi da 45 minuti circa la rendono anzi quasi una chicca da binge watching, ed anche per questo mi sento di consigliarne il recupero: è facile da vedere, non annoia e ha una sua conclusione, per cui non si resta delusi o sospesi in attesa di un'altra stagione.A proposito, ascoltando anche delle interviste, mi è parso di capire che Fellowes l'abbia creata proprio per intrattenere e funzionare così com'è, ed è inoltre inspirata ad un suo libro che ha una conclusione.
Se devo trovare un difetto alla gestione dei tempi di questa miniserie, forse devo sottolineare che il finale mi è sembrato un po' troppo accelerato, ma non so se questa impressione sia data dal fatto che avrei voluto continuasse ancora molto.
I personaggi
Ho apprezzato come sono stati tratteggiati questi personaggi di Belgravia, che sono obliqui: nessuno è perfetto, ad eccezione forse delle nuove generazioni, Lady Maria e Charles Pope soprattutto, che sembrano ancora ben lontane dal meccanismo dell'epoca, e dalla bruttura della realtà. Se in Downton Abbey sembrava che ci fosse quasi un'aurea di bontà che aleggiava sulla testa di tutti, e le minacce venissero quasi esclusivamente da fuori, qui invece i personaggi sanno che devono essere svegli, che non possono fidarsi magari della servitù o di quelle persone che possono sembrare alleate ma alla fine non lo sono. Questo secondo me crea dinamiche interessanti e dei personaggi sfaccettati che si muovo un po' per quello che era il condizionamento sociale dell'epoca, un po' per quella che è la loro natura. Inoltre, nonostante la coralità di Belgravia, un po' tutti i personaggi vengono descritti abbastanza bene, o quantomeno a sufficienza da darci un quadro sulle loro intenzioni.
Il cast inoltre mi è sembrato valido e ben scelto in ogni ruolo.
L'ambientazione
Nonostante si muova in determinati spazi e ambienti, Belgravia è un piacere da vedere. Tutto è stato curato alla perfezione, l'epoca vittoriana viene rappresentata in tutti i suoi dettagli. Gli ambienti interni ed esterni sono un piacere da vedere, così come i costumi, il trucco e il parrucco. Se vi piaceva Downton Abbey da questo punto di vista, e apprezzate le ricostruzioni storicamente fedeli e certosine, credo che anche questa serie vi possa soddisfare.
I temi
Sono tantissime le tematiche toccate da questa miniserie, come vi accennavo sopra, ma a farla uscire dallo schermo, a renderla emozionante non c'è solo il romanticismo e l'intensità di questa saga familiare. La voglia di riscatto, la lotta sociale, lo scarto generazionale sono tutti argomenti che emergono, ma è la forza delle donne quella che muove ogni aspetto di questa serie.
Belgravia è indubbiamente tutta al femminile: è una giovane donna a far partire la vicenda, e saranno altre protagoniste di diverse età a portarla avanti. Nonostante il periodo storico non le mettesse proprio in primo piano, le figure femminili dipinte da Julian Fellowes sono trascinanti e forti, e fanno la differenza. Ma sono anche protagoniste particolari, fragili, segnate da una vita non semplice e questo secondo me le rende affascinanti.
Se non si fosse capito, Belgravia mi ha colpito molto piacevolmente: sa commuovere, intrattenere e far sognare, ed è stata un ottima compagnia in attesa della nuova serie The Gilded Age, di cui ho parlato qui.
Belgravia inoltre è stata rinnovata per un secondo capitolo, ambientato 30 anni dopo, intitolato "The Next Chapter", qui la recensione.
Ciao Pier, questa serie non l'avevo proprio considerata, nonostante sia un'appassionata di film e serie ambientate. Vedrò di recuperarla!
RispondiEliminaCiao Arianna! Fammi sapere se ti convince 😄 Certamente Downton è ormai un classico, ma credo che meriti anche questa!
EliminaHo le 6 puntate registrate su MySky da tempo, mi hai convinta a guardarle, stasera si comincia! :)
RispondiEliminaMi fa piacere averti convinta perché secondo me merita. Aggiornami se ti va ☺️
EliminaEro pronta a non farmi convincere a vedere un'altra serie in costume, ma niente, ci sei riuscito!
RispondiEliminaSegno per un binge watching quando l'inverno chiederà la giusta inglesità d'epoca in cui affogare!
Hai detto bene, è un'ottima serie di comfort per questo autunno/inverno. Semplice, ma ben fatta
EliminaIn costume dici? Dipende, se è come Downton Abbey però no.
RispondiEliminaEhm è lo stesso creatore di Downton, l'ho scritto più e più volte con tanti confronti 🤣😅
EliminaEh ma non mi sono soffermato sul testo :D
EliminaPurtroppo vedo che spesso lasci commenti scollati dal post. Per me, in tutta onesta, non c'è problema se l'articolo che scrivo non ti interessa così tanto. Anche perché aprire un post e non soffermarsi sul testo è come andare al cinema solo per i pop corn.
EliminaDa fan di Downton Abbey non potevo lasciarmi scappare questa serie. Che ho apprezzato in toto: costumi, interpretazioni, ricostruzione storica quanto mai fedele. E ti dirò che ho amato di più i personaggi con le ombre che quelli tutta luce. Come Susan Tranchard (Alice Eve) che è stato il mio preferito. Un abbraccio Pier!
RispondiEliminaSono d'accordo con te, i personaggi meno perfetti, sono i più interessanti. Un abbraccio!
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