Crime story: quale merita una chance?

Indagini, inseguimenti, serial killer e misfatti di ogni tipo: sono questi gli argomenti di alcune serie tv che ho visto da qualche mese a questa parte, quindi se sono temi che fanno per voi potreste essere interessati a proseguire, perché non sono del tutto soddisfatto.
Devo un po' scusarmi se sembro un disco rotto, ma questa estate ho terminato così tante serie tv che l'unico modo di parlarne è andare per tematiche. Uscirò presto da questo loop.


The Gloaming – Le ore più buie
Prima stagione 
⭐⭐🌠


Disponibile su Star Disney + dall'11 Giugno, The Gloaming ci fa conoscere i detective Molly McGee e Alex O’Connell, i quali dovranno risolvere il caso di un brutale femminicidio, che risulterà particolarmente intricato e forse collegato ad altri omicidi risalenti agli anni '90. I due però non solo dovranno dissipare la nube che avvolge e cela il colpevole di questi assassini, i quali sembrano riconducibili ad un antico culto della Tasmania, ma anche affrontare alcune trame del passato che ancora non sono state del tutto risolte. Molly e Alex si ritroveranno coinvolti molto più personalmente che per qualunque altro loro caso.


The Gloaming è una di quelle miniserie che consiglierei agli onnivori delle storie crime, a chi non è mai stanco di lanciarsi in una nuova storia misteriosa alla ricerca del colpevole. A me ha ricordato moltissimo Dublin Murders e un po' anche Mare of Easttown, ma questa serie tv australiana ha un twist sovrannaturale come The Outsider.
Ci sono insomma ottimi spunti, mi è piaciuto ad esempio il feeling fra i due personaggi, è come se uno riuscisse a portare in equilibrio l'altro, e tutto il cast è interessante. In generale credo che The Gloaming si faccia seguire con piacere, ma non riesco a darle una piena promozione. 

First look – The Gloaming è la sorpresa da brividi che non ti aspetti

Infatti ho trovato che chiedesse una attenzione particolare rispetto a quella che è la risoluzione finale, per via di tanti personaggi che si susseguono e per gli intrecci che ci sono fra di loro. In generale mi è sembrato si cercasse di sottolineare alcuni aspetti non necessari: ad esempio non capivo perché Molly venisse trattata dall'ex marito e dalla figlia come una pezza da piedi quando non mi pare compia grossi sbagli come poliziotta e madre.
Inoltre tutta la parte esoterica, di questi riti pagani non viene chiarita approfonditamente nemmeno con uno spiegone, e in generale non viene sfruttata secondo me a pieno. 
The Gloaming in definitiva si fa seguire ma non stupisce, intriga ma non convince. Si parla di una seconda stagione ma non è in produzione.



Home Before Dark
Seconda stagione 
🌠


Al contrario di quanto affermavo quando ho parlato della prima stagione di Home Before Dark, ho comunque deciso di vedere la seconda, e posso dire che per me è stato tempo perso perché anche questa volta ho fatto davvero fatica a seguire la serie.
Le vicende di Home Before Dark 2 si intrecciano con quanto è accaduto nel primo ciclo, e con quei personaggi che avevamo conosciuto, ma questa volta si aggiunge un altro tassello: sembra che qualcosa stia andando proprio male a Erie Harbor, e che sia in qualche modo collegato alla scomparsa di Richie Fife. Hilde dovrà impegnarsi affinché l'intera comunità conosca cosa sta accadendo. 


Home Before Dark
con questa seconda stagione per me è caduta nel dimenticabile più totale: l'ho trovata lenta, noiosa, inverosimile. Tutti i colpi di scena sono prevedibili, l'intreccio si basa su avvenimenti scontati e a volte forzati, basati su coincidenze blande e mancano anche dei tasselli ignorati quasi volutamente. Sono così tanti i problemi che non saprei da dove iniziare, ma sicuramente quello che mi dà più fastidio è la caratterizzazione di personaggi. Hilde Lisko non solo è abbastanza petulante come al solito, ma adesso le attribuiscono frasi da self made woman del tipo "quello che ho costruito da sola nessuno può portarmelo via". Cringe allo stato puro.


Inoltre continuo a pensare che se esistessero dei genitori come suoi sarebbe meglio intensificare la presenza dei servizi sociali: letteralmente prima le dicono di indagare su persone morte in circostanze misteriose, e un attimo dopo si preoccupano di farle ascoltare un audio.
Ne consegue che la protagonista da un lato ci viene presentata come più matura della sua età, dall'altro non ha il benché minimo senso del rispetto, sia delle persone che delle regole, e quando le cose non vanno come dice lei, parte il piagnisteo.


Home Before Dark 2 cerca inoltre di dare più spazio anche a personaggi secondari, cosa che a mio avviso rende il tutto ancora più noioso. L'introduzione di una sottotrama queer è poi trattata malissimo: la parentesi sul bullismo a sfondo omofobico subito da uno degli amici di Hilde viene risolto in quattro e quattr'otto, mentre il rapporto fra Izzy Lisko e una nuova compagna viene trascinato inutilmente per interi episodi. 
Questa nuova stagione di Home Before Dark, che strizza l'occhio ad Erin Brockovich, non mi ha convinto. Da quel che ho capito non ci sono info ufficiali sulla terza stagione, e personalmente ho chiuso con la serie anche qualora dovesse essere rinnovata. 


The Serpent
Miniserie 
⭐⭐⭐🌠


Mi sposto verso una crime story decisamente più forte e inquietante, specie considerando che si basa su una storia vera: con The Serpent, disponibile su Netflix dal 2 Aprile di quest'anno, scopriamo la storia di Charles Sobhraj, che intorno agli anni '70 aveva creato una rete di raggiri e omicidi, insieme alla compagna e ad un adepto. Un po' per caso, sulle sue tracce si metterà un funzionario dell'ambasciata olandese a Bangkok, Herman Knippenberg, ma fra il talento di Sobhraj e le poco organizzate istituzioni indiane, non sarà semplice unire i tasselli e incastrare il serpente.


Se state cercando una serie tv crime, con un forte impatto e un'ottima fattura, The Serpent sono sicuro che potrà accontentarvi perché fra la messa in scena, gli attori e la storia, riescano a catturare l'attenzione dall'inizio alla fine. Personalmente non conoscevo affatto la vita di Charles Sobhraj, e già credo che scoprirne i contorni sia abbastanza angosciante, ma nella stessa serie ci sono passaggi che lasciano il fiato sospeso, dove la tensione si fa davvero molto alta e il ritmo aumenta.
E poi arrivare all'epilogo dà anche molta soddisfazione, non solo per la storia, ma anche per come è stata ricostruita l'epoca e i luoghi nei dettagli.

The Serpent: la recensione della serie Netflix su Telefilm Central

Questa serie tv Netflix però per me non è affatto impeccabile: ho trovato proprio noiosi e ripetitivi alcuni episodi, nonostante cerchino di cadenzare i tempi con un montaggio frenetico fra varie fasce temporali. Secondo me alcune parti andavano proprio eliminate per rendere la serie più fluida. 
Inoltre, e forse questi due elementi sono concatenati fra loro, non mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione del personaggio principale di The Serpent: sebbene sia lui il fulcro di tutto, alla lunga il Charles Sobhraj di Tahar Rahim mi è risultato piatto.

The Serpent: la recensione della serie Netflix su Telefilm Central

Va bene non spiattellarci una biografia composta e perfettina, ma renderlo così gelido e quasi privo di reazioni diverse (solo da oltre metà stagione ne arriva tardivamente qualcuna) secondo me ci dà un'immagine bidimensionale del protagonista e mi è sembrata una scelta di comodo. Molto più interessante, obliqua e ricca è la rappresentazione di Marie-Andrée Leclerc, compagna di Charles, interpretata da Jenna Coleman
Una serie tv che merita una chance, ma senza troppa fretta.



4 commenti:

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  1. Per tematiche mi piace, comunque di questi al massimo la terza potrei opzionare ;)

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    1. The Serpent è sicuramente quella che stuzzica di più, è comprensibile!

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  2. ho visto solo the serpent, carina si ma nulla di indimenticabile ecco

    mallory

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