Serie tv promosse... ma senza lode!

I miei recuperi telefilmici proseguono senza grossi indugi, tempo a disposizione permettendo, ed ho portato a termine tre serie tv recenti che mi sono piaciute, ma che non credo siano il top che si possa trovare in questo settore. Poi magari sono solo io ad averne un'opinione tiepida, quindi se concordate o meno potete farmelo sapere nei commenti, ma intanto vi dico la mia, cercando di spiegare perché le mie recensioni saranno positive ma senza slanci.


With Love
Prima stagione



Disponibile dall'11 Febbraio di quest'anno su Prime Video, With Love gira intorno le vicende sentimentali e personali dei fratelli Lily e Jorge Diaz e della loro famiglia, fra dei genitori comprensivi e affettuosi, due abuelos super sprint e ovviamente i loro amori. I 5 episodi di cui è composta si avvolgono intorno le feste più importanti sul calendario, che spaziano dal Natale al Giorno dei Morti, in quei momenti insomma che possono avvicinarci alle persone che amiamo ma anche creare tensioni.



With Love segue un argomento classico delle dramedy ovvero i rapporti familiari, e da Brothers & Sisters fino a This is Us ne abbiamo già viste di ogni forma e colore, ma in questo caso i toni si fanno più leggeri, spensierati senza mai scadere nel dramma pieno e cupo. Ha uno scorrimento della narrazione sia verticale che orizzontale e proprio per questo do la mia promozione a questa serie tv Prime Video, visto che riesce a tenere compagnia senza impegnare troppo la testa ma ci sono anche altre scelte interessanti. With Love non fa certamente morire dalle risate, o per lo meno io l'ho trovata simpatica ma non esilarante, dall'altro lato però è abbastanza calibrata, non mi è sembrata stucchevole o mielosa.



È interessante inoltre come vengono trattate certe tematiche che non vengono eccessivamente stereotipate né diventano la scusa per fare una morale: le origini messicane della famiglia Diaz ad esempio, per quanto centrali, non diventano un punto fisso della narrazione. Allo stesso tempo With Love cerca di essere al passo con i tempi, puntando sull'inclusività di personaggi LGBTQ e mischiando nazionalità diverse, ma senza far diventare ogni episodio come una specie di compendio su come sembrare mentalmente aperti (And Just Like That forse dovrebbe imparare da loro).

L'inghippo di With Love secondo me sta nel fatto che, dopo un buon inizio, si perde un po' il ritmo nel corso degli altri episodi che non hanno una qualità omogenea in questo senso. D'altronde ogni puntata conclude lo scenario di una festività, quindi è come se si aprisse un nuovo scenario ogni volta. 
Oltre ad una generale mancanza di originalità, alcune situazioni ed intrecci avevano bisogno di un maggiore approfondimento per creare maggiore impatto nello spettatore, cioè me medesimo. 
Insomma With Love è carina, ma non imperdibile. 
La seconda stagione è arrivata su Prime Video il 2 Giugno 2023, qui la recensione.



Pam & Tommy 
Miniserie

Pam & Tommy è una miniserie trasmessa su Star Original di Disney + dal 2 Febbraio al 3 Marzo e che, come suggerisce il nome, ripercorre uno dei fatti di gossip e di cronaca più pruriginosi degli anni '90, ovvero la diffusione virale del sex tape privato di Pamela Anderson, all'epoca super star di Baywatch, e Tommy Lee, batterista in declino dei Mötley Crüe. I due infatti vennero esposti ad una graticola mediatica internazionale, dopo che il carpentiere Rand Gauthier per vendetta e per ripagarsi dai debiti accumulati con i lavori in casa di Tommy Lee che non gli furono retribuiti.
Quello che però il furto scatenò fu un inferno per tutti i protagonisti coinvolti.



In questo terzetto di serie tv, Pam & Tommy è quella che considero migliore sotto tanti punti di vista. In primis per la ricostruzione degli eventi visti da diverse prospettive: se ovviamente racconta la vicenda pubblica in maniera chiara e comprensibile, con lo sfondo dell'avvento di internet e del primo caso di video virale, dall'altro la miniserie sceglie di puntare anche all'ambito privato di Pamela Anderson e Tommy Lee, al loro rapporto intenso ma conflittuale, e quello di Rand Gauthier con tutte le sue difficoltà.
Mi ha proprio convinto come viene dipinta la stessa Pamela, e credo che Lily James abbia fatto un lavoro eccellente, dandoci l'immagine di una donna svampita, a volte ingenua, ma forte, con una visione lucida della realtà e affezionata al suo lavoro.

Il dramma di Pam & Tommy risiede proprio nel cogliere come la società dell'epoca (e non solo) avesse un doppio standard fra uomini e donne: se Tommy Lee si ritroverà quasi glorificato per le sue prestazioni, la Anderson sarà la vera vittima di questo scandalo, quella che subirà un grosso scossone lavorativo e privato, e quella che verrà maggiormente mercificata, condannate e umiliata, perdendo di credibilità. Un trauma che arriva senza filtri, senza la (sgangherata ma presente) sensibilità che abbiamo ai giorni nostri e senza la presenza dei social che a volte possono portare voci di dissenso. La serie comunque non sminuisce anche il colpo inferto a Tommy Lee che, nonostante le sue eccentricità, sembra un marito apprensivo e affettuoso. 



Pam & Tommy inoltre mi ha convinto per il suo cast in generale, e devo nominare Sebastian Stan nei panni di Tommy Lee che fa un'ottima interpretazione del batterista sui generis, e della ricostruzione dei primi anni '90. 
Avrei fatto volentieri a meno di alcune scene trash, troppo sulle righe, che non aggiungono e non tolgono nulla alla miniserie, e avrei voluto che a volte ci fosse stata una maggiore pulizia della narrazione per evitare qualche ripetitività, sebbene alcune puntate da 30 minuti aiutino a rinfrescare la visione.
Per il resto ho trovato gli otto episodi di Pam & Tommy interessanti, un progetto che secondo me riesce lì dove American Crime Story: Impeachment aveva fallito. 



Mezzanotte a Istanbul 
Prima stagione


Mi sono fatto affascinare dall'ambientazione di Mezzanotte a Istanbul, una nuova serie tv turca, disponibile dal 3 marzo su Netflix, che prende le mosse dal romanzo Midnight at the Pera Palace: The Birth of Modern Istanbul, e che unisce storia e finzione agli inizi degli anni '20 del secolo scorso. 
Tutta la vicenda ruota intorno il famoso Pera Palace, un albergo in cui si sono ritrovati ad alloggiare personalità illustri, fra cui Agatha Christie, e sarà la giovane e impacciata giornalista Esra a dover sventare un attentato ad una delle figure più famose in Turchia, il generale Mustafa Kemal Ataturk, in un imprevedibile viaggio nel tempo.



Vi dicevo che le atmosfere, il periodo storico, la commistione di più generi che spaziano dal giallo al romantico, potevano rendere Mezzanotte a Istanbul una serie molto gradevole per il mio palato, e speravo che lo fosse, ma purtroppo non mi ha proprio catturato da inizio a fine.
Infatti, se l'apparato tecnico è ben studiato, se i costumi e le scenografie ci riportano letteralmente indietro nel tempo nell'affascinante Pera Palace, e sebbene gli attori siano tutto sommato belli e bravi, lo sviluppo della storia non mi ha convinto del tutto, anche se per fortuna non sono arrivato al tedio più pernicioso. 



Infatti Mezzanotte a Istanbul non è estremamente centrata: da un lato il filone del giallo da risolvere non risulta particolarmente originale nelle sue movenze e non ha nemmeno il giusto ritmo secondo me per coinvolgere e catturare. Ho anzi trovato dei vuoti narrativi e degli aspetti troppo semplificati, e ho onestamente sentito presto la voglia di arrivare alla fine per cercare di trovare un punto.
Dall'altro lato la storia d'amore che si sviluppa risulta abbastanza prevedibile fin dall'inizio, ed è anch'essa poco approfondita. 
Penso che Mezzanotte a Istanbul possa soddisfare gli amanti onnivori dei period drama, che non si soffermano troppo su una trama imperfetta, io forse sarei riuscito a dare una promozione piena se magari avessero concentrato la storia in quattro episodi dal ritmo serrato. Midnight at the Pera Palace potrebbe tornare per una seconda stagione.






4 commenti:

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  1. A me Pam & Tommy non mi dicono niente e non mi dicevano niente gli originali tanti anni fa, quindi se sarò costretto vedrò, altrimenti lascerò perdere.

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    1. Spero tu non sia costretto perché è una serie come tante altre. In ogni caso, più che la storia, più o meno nota, credo spicchi per come è stata impostata e per tutti i sottotemi

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  2. Di queste 3 serie conoscevo solo Pam & Tommy che da una parte mi incuriosiva, da un'altra meno, ma essendo una miniserie autoconclusiva e visto come ne hai parlato... perché no? :) Le altre due non le conoscevo ma forse per staccare in cervello sarebbero carine da vedere, anche se non le promuovi a pieni voti!

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    1. Pam & Tommy è sicuramente la migliore delle tre, le altre come dici, se hai voglia di staccare puoi provare a vederle e in caso non prosegui!

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