Le mie opinioni su Mercoledì, la nuova serie tv prodotta da Tim Burton

Uscita il 23 Novembre su Netflix, Mercoledì è presto diventata una di quelle serie tv che non necessita di presentazioni, e che ha raggiunto un successo fortissimo. A mio avviso si tratta di una fama meritata perché il risultato è secondo me una serie tv solida, ben realizzata e coinvolgente, ma proprio per il suo intento di puntare in alto, credo ci sia bisogno di fare qualche precisazione. 

Sono sicuramente fra quelli che ha apprezzato Wednesday nel suo insieme, trovando che Tim Burton (che comunque è uno dei produttori esecutivi e solo regista dei primi episodi) abbia saputo creare un personaggio abbastanza coerente rispetto a quello della famiglia Addams che già conoscevamo, e soprattutto per averla calata all'interno di un contesto che ben si adatta proprio alla visione che avevo di questa ragazzina. Mercoledì è infatti una adolescente, e come tale il suo innato odio per il mondo risulta spontaneo, ma anche perfetto rispetto a come ci era stata raccontata fino ad ora. Inoltre tutto il cosmo che ruota intorno a quella cupa protagonista è forte e coerente, curato e convincente. 

Allo stesso modo, tutte le varie nuance narrative che la serie Netflix vuole andare a toccare, sono in linea con la sua protagonista: la storia ha ovviamente un mood dark e goth, con una interessante variabile fantasy, e un innesto thriller che non guasta (specie nel lungo periodo) ma prende anche a piene mani dal mondo dei teen drama e da altri prodotti già visti.
Non lo ascriverei proprio nei difetti, perché ormai nessuno si inventa più nulla, ma Mercoledì ricorda molto il mondo di Harry Potter, Le Terrificanti avventure di Sabrina ed altri prodotti di questo filone, per struttura, ambienti e caratterizzazione dei personaggi. Credo che proprio gli orfani di quelle storie si sentiranno un po' di essere tornati a casa con questa nuova serie tv. 

Per altri magari potrebbe risultare già vista e troppo teen, e non mi sentirei del tutto di criticare queste posizioni, perché mi sembra davvero palese la somiglianza.
Il vero difetto per me è invece proprio la deriva thriller ed il giallo da risolvere: se i primi episodi di Mercoledì filano abbastanza lisci, quando emerge questo misfatto, mi sono sentito un po' spaesato, quasi avessero tagliato e cucito due serie diverse per farne una.
Alla lunga però la tensione intorno all'investigazione scema, e soprattutto questo giallo diventa meno impattante, e anche la risoluzione non è poi così avvincente come ci si potrebbe aspettare. 

Direttamente collegato al mistero da risolvere, c'è anche una storia di vendetta nei confronti di quelli che vengono definiti i "reietti": la Nevermore Academy, a cui Mercoledì è stata recentemente iscritta, è una scuola per giovani ragazzi con doti e poteri particolari. In questo senso si palesano alcuni difetti: il primo è che, nonostante l'appellativo, questi "reietti" sembrano ben inseriti all'interno della società. La stessa Mercoledì non viene presentata coma una "sfigata", emarginata, con cui nessuno vuole avere a che fare, perché, nonostante lei ami la solitudine, si fa subito degli amici, e molti vogliono starle intorno proprio perché è carismatica e forte, pronta a difendere i più deboli dai bulli.
Anche la convivenza con i "normali" non sembra portare a scontri o tensioni, ma pare ci sia un buon equilibrio fra queste due fazioni.

Il secondo dubbio che ho riguarda proprio il cattivone che viene dal passato (se avete visto la serie sapete di cosa parlo) che finisce per non essere così potente e pericoloso come forse ci viene raccontato, visto che ce lo togliamo di mezzo nel giro di poco, ma soprattutto non mi è sembrato coerente rispetto a quelle che sono le manie e gli intenti che lo smuovono. Tutto il passaggio fra cattivo, più altro cattivo risvegliato dalle ombre, mi è sembrato inutilmente macchinoso e non tanto riuscito a livello di ritmo.
Per farla breve, non ho trovato del tutto riuscite le scelte narrative di questa prima stagione di Mercoledì, e se nell'insieme risulta piacevole e coinvolgente, nel dettaglio più volte mi sono trovato con dei momenti che mi sono sembrati affrettati e buttati lì, quasi non fossero stati studiati in dettaglio.


Ma Mercoledì mi ha comunque convinto per altre caratteristiche come l'ottima interpretazione di Jenna Ortega, e credo non potessero trovare attrice più azzeccata per questa sorta di reboot. A lei vengono dati i dialoghi più brillanti e le stoccate più divertenti.
Sono fra quelli che ha tutto sommato apprezzato tutte le sfaccettature di questo personaggio, anche nella sua sorta di crescita: conoscevamo una Mercoledì completamente staccata dal mondo, sempre fredda e impassibile, per nulla interessata dall'avere approvazione e feedback da chi la circonda, mentre questa sua nuova riproposizione risulta più umana, pronta a mettersi in gioco e in discussione. Credo sia un respiro per poter dare una lunga vita al personaggio, e renderlo più empatizzabile, perché altrimenti il rischio della serie sarebbe di azzopparsi da sola.

Forse, in questo senso, sarebbe stato anche più coerente approfondire il rapporto di Mercoledì con Morticia, sua madre, che vive di una conflittualità troppo di forma e poco di sostanza.
Inutile dire che comunque tutto il cast si porta a casa interpretazioni valide, ma è soprattutto Mano (o The Thing) che stupisce, pur essendo appunto una cosa apparentemente inanimata. È stato anche piacevole ritrovare Christina Ricci, una delle prime Wednesday, peccato però sia stata lasciata un po' troppo ai margini.

Al netto di queste mie perplessità, dovute, come vi anticipavo, più ad un voler fare le pulci visto il clamore e le intenzioni della serie, Mercoledì è cominciata col giusto piede, unendo caratteristiche delle serie tv per i più giovani, ad un pizzico di effetto nostalgia che piace ai più grandi, e l'approccio che tutto sommato mi aspettavo per rivisitare la vita della macabra ragazzina e del resto degli Addams. Credo diventerà una serie che ci accompagnerà per i prossimi anni, ma a voi è piaciuta?






8 commenti:

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  1. So che sta avendo un grande successo. Tutti che ne parlano.
    Io come sai difficilmente guardo la tv per cui neanche stavolta sono tentata di accenderla, però questa atmosfera dark non mi dispiace. Baci.

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  2. Pensavo peggio ma pensavo anche un po' meglio. A livello tecnico la serie è ineccepibile e lei è una Mercoledì perfetta, ma è proprio il personaggio che all'ottava puntata risulta un po' "too much", a stento bilanciato dai comprimari (ma quando arriva Fester non ce n'è per nessuno!!). Inoltre, per gli "amori teen" sono troppo vecchia.

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    1. Zio Fester è stato un colpo di genio, anche il suo potere.
      Ne parlavo con una amica di "amori teen": ne abbiamo visti troppi, a questa età ormai non ci fanno né caldo né freddo 😅😂😂

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  3. Ancora non ho avuto voglia di iniziarla e confermi i miei dubbi. La immagino come la solita serie Netflix ben curata ma pensata più per i giovani e per i meme, che per essere davvero profonda.
    Visti gli arretrati accumulati lungo l'anno, resta in attesa ancora un po' senza troppi sensi di colpa...

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    1. Può attendere tranquillamente perché non ha nulla di così particolare che possa meritare di scavallare altre cose che hai da vedere. Diciamo che me la aspettavo più originale

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  4. Ciao! Io la sto snobbando :D Boh, sarà che è stata fin troppo pubblicizzata, sarà che non è esattamente il mio genere, ho deciso che probabilmente verrà relegata ai recuperi estivi. Nel frattempo sto passando allegramente dalle serie orientali a quelle natalizie norvegesi :D

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    1. Ciao Sara! Una buona idea in effetti recuperarla a tempo perso, specie se non è il tuo genere al 100%. Delle serie di Natele ne parlo venerdì 😊

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