Little Fires Everywhere
Miniserie
⭐⭐🌠
Elena ha una famiglia perfetta, un marito benestante, quattro figli più o meno ubbidienti, una casa bellissima. Tutto ciò che ha sempre sognato, e per cui ha tanto lottato, eppure un giorno quelle superfici lucidate a specchio iniziano ad avere le impronte di una sconosciuta di nome Mia, una artista sempre in viaggio, e sua figlia. Elena si dimostrerà cordiale con Mia tanto da offrirle in affitto una sua casa, ma fra le due inizierà presto l'attrito. Ma è solo uno scontro fra due mondi diversi, opposti, fra due donne molti forti con caratteri agli antipodi o c'è anche altro? Chi è veramente Mia Warren? E soprattutto che ha scatenato questo grandissimo incendio?
Se mi dite che non avete sentito parlare di Little Fires Everywhere faccio onestamente fatica a credervi, perché ci hanno sbattuto l'arrivo di questa miniserie praticamente ovunque. Tratta dal romanzo "Tanti piccoli fuochi" di Celeste Ng, prodotta da Reese Witherspoon (che interpreta Elena) e Kerry Washington (nel ruolo di Mia), pubblicata su Amazon Prime Video il 22 Maggio (ma per i dialoghi in italiano ci hanno fatto attendere), Little fires Everywhere sembrava essere la nuova Big Little Lies (come se sia un complimento), o addirittura diventare la serie dell'anno, ma l'impatto che ha avuto su di me è stato medio-basso.
Intanto l'impianto generale: il trailer suggerisce secondo me una storia molto più cupa, con venature thriller più marcate, ma il risultato è un dramma familiare più soft e semi-corale, in cui si scontrano caratteri, modi di vivere e generazioni diversi, e ovviamente con un taglio femminile. In questo senso, in parte, ci riescono a creare qualcosa di diverso, perché i personaggi, che sembrano un po' chiusi in un cliché, ne escono senza troppi problemi: Elena è più aperta di quanto sembri (e meno di quanto dovrebbe) ed ha anche le sue imperfezioni, Mia può risultare ipocrita e incoerente.
Funziona bene anche la rappresentazione del razzismo e delle differenze sociali che ancora serpeggiava all'epoca, pur essendo una storia ambientata negli anni '90.
Finiscono così però gli aspetti che ho apprezzato di Little Fires Everywhere, perché lo sviluppo narrativo non riesce a brillare, o meglio ad accendersi, se non per pochi momenti di slancio. Le storyline, seppur diverse e varie, non mi hanno dato nulla, anzi è stato facile che mi annoiassero, considerando anche che gli otto episodi sfiorano la durata di un'ora. Tutta una fetta delle vicende con un risvolto legale, è inserita un po' a forza per smuovere le acque, e non solo riesce poco nel suo intento, ma mi è sembrata poco credibile, ed esagerata, e questo si collega ad un altro problema di Little Fires Everywhere.
A coronare una storia che secondo me non funziona nel creare il massimo del patos, ci sono infatti personaggi che hanno molto spesso reazioni assurde, esasperate, un po' da matti, al punto che fanno sembrare Elena quella ragionevole con un po' di sale in zucca in tutta la faccenda. Anche le interpretazioni, in parte, mi sono sembrate forzate e appunto esagerate (vedi il sorriso-ghigno di sufficienza che ogni tanto piazza la Washington). È come se ogni personaggio non avesse una logica per quello che fa, ma semplicemente se ne va in giro a far casini. Inutile specificare che non si può empatizzare con personaggi così, non si può nemmeno tifare per l'uno o per l'altra.
Ci sono in definitiva pochi elementi che riesco a salvare in Little Fires Everywhere, che alla fine non mi ha lasciato sulla pelle alcun brivido, non ha smosso la mia emotività, se non per momenti troppo brevi, e non mi ha permesso di far parte della storia, ma solo di guardarla scorrere.
Killing Eve
Terza Stagione
⭐⭐
Tim Vision ci ha fatti penare per avere il doppiaggio in italiano della terza stagione di Killing Eve, ma diciamo che, col senno di poi, non sarebbe stata una grossa perdita se non fosse arrivato.
Killing Eve non è stata la mia serie preferita fin dai primi episodi, ma è stata la seconda stagione a confermarmi che qualcosa in questa serie non funzionava, ed anzi sarebbe potuta peggiorare, e così è stato, consolidando in me l'idea che non sanno dove andare a parare.
Ci hanno lasciati con Eve mezza morta per mano di Villanelle, ma ecco che nei nuovi episodi la troviamo viva e vegeta (non credo sia uno spoiler, mica vi aspettavate che perisse la protagonista che dà il titolo alla baracca). Sembrava che l'inseguimento alla Tom e Jerry fosse finito, ed invece ecco che riprendono, come nulla fosse, dal punto in cui eravamo rimasti.
Killing Eve 3 ci presenta una storia che ripete se stessa in modo sempre più tragicomico, ma con pochi momenti di reale tensione, e ancora meno quelli che mi hanno fatto sorridere.
Tutto lo schema delle passate stagioni, che vedeva l'MI6 e i Dodici come figure contrapposte, è passato in secondo piano, perché il focus, e l'unica cosa che ci dà un senso di proseguimento, di questa terza stagione è l'intenzione generale di scavare un po' più a fondo nella storia dei personaggi e nella loro umanità, ma credo che non ci siano riusciti benissimo.
Hanno dedicato addirittura un intero episodio per farci conoscere le origini di Oksana, ma lo hanno farcito di ovvietà che alla fine non aggiungono nulla al personaggio (una matta che viene da una famiglia di matti, non ce lo si aspettava). Lei resta comunque uno dei protagonisti più affascinanti, che, seppur tardi, cerca a fatica di fare dei passi avanti, e Jodie Comer secondo me sta conquistando sempre più consensi e pubblico.
Ci danno qualche pezzetto in più anche di Carolyn e del suo vissuto come donna e madre, ma questo non aggiunge nulla alla visione di insieme, anzi quella che doveva essere la scintilla di tutto, si affievolisce presto, perdendo di impatto fra i filoni narrativi.
L'unica fessacchiotta di Killing Eve, è appunto Eve, che ormai mi è diventata completamente sciapa: da un lato non si decide ad abbracciare del tutto questo suo lato più violento, dall'altro non capisce che se c'è di mezzo Villanelle, chiunque intorno a lei finisce male, anche le persone che ama, e questo secondo me è inaccettabile. Eve giustifica e supera qualunque cosa faccia o sia influenzata da Villanelle, e non ci è dato di capire perché e per come questo accada.
L'unica fessacchiotta di Killing Eve, è appunto Eve, che ormai mi è diventata completamente sciapa: da un lato non si decide ad abbracciare del tutto questo suo lato più violento, dall'altro non capisce che se c'è di mezzo Villanelle, chiunque intorno a lei finisce male, anche le persone che ama, e questo secondo me è inaccettabile. Eve giustifica e supera qualunque cosa faccia o sia influenzata da Villanelle, e non ci è dato di capire perché e per come questo accada.
Potrei continuare a sottolineare i difetti di questa terza stagione, ma mi pare chiaro che il mio interesse per Killing Eve è ormai scemato, e se non me ne sentirete parlare più, vi ho avvertiti. Non ho percepito più alcun legame emotivo con la serie e i suoi protagonisti, se non una vaga capacità di intrattenimento facile da fruire.
Qui trovate il mio parere sulla quarta ed ultima stagione di Killing Eve che ci ha lasciati un po' tutti con l'amaro in bocca (come volevasi dimostrare).
Qui trovate il mio parere sulla quarta ed ultima stagione di Killing Eve che ci ha lasciati un po' tutti con l'amaro in bocca (come volevasi dimostrare).
Babylon Berlin
Tre Stagioni
⭐⭐⭐⭐
Quando ho parlato delle serie tv a cui ho detto basta (potete recuperare il post qui) avevo anticipato che avevo smesso di seguire Peaky Blinders perché cercavo qualcosa di più cupo e intenso, e l'ho trovato in Babylon Berlin, serie tedesca in tre stagioni (fino ad ora) andata in onda su Sky Atlantic dal 2017 fino al 6 maggio di quest'anno.
In breve, la serie segue le vicende del commissario della buoncostume Gereon Rath e della sua (futura) collega Charlotte Ritter, due mondi diversi in parte, che si uniscono nelle indagini di delitti e crimini di vario genere, con lo sfondo di una Berlino di fine anni '20 che brulica di contraddizioni e pronta a grandi mutamenti socio-politici ed economici.
Specifico subito che Babylon Berlin mi è piaciuta tantissimo nel corso di tutte le tre stagioni, e non è fra le serie tv che mi hanno annoiato al punto da spingermi a guardare altro. Ha una trama decisamente e costantemente noir, con alcuni risvolti più crudi e violenti, uno di quei telefilm da "pugno nello stomaco" (o in faccia all'occorrenza) che vi dico spesso. Questo di per sé non è un problema, anzi l'ho scelta per questo, ma, dopo tre stagioni e specie nell'ultimo periodo, avevo bisogno anche di qualcosa di più leggero.
Ma a parte le mie esigenze del momento, come vi dicevo, di Babylon Berlin non posso che parlare bene.
Senza raccontarvi ovviamente i dettagli di 28 episodi, vi posso dire che è una serie fatta molto bene: la cura dei dettagli, dell'ambientazione, dei dialoghi, dei costumi, della regia, delle musiche è quella di una produzione chiaramente massiccia che vuole creare qualcosa di solido.
La storia, seppur non corra a briglie sciolte, è intrigante e fluida, gli intrecci sanno creare suspense senza stancare. Ci sono state più di alcune scene che mi hanno colpito tantissimo per intensità.
È vero, sono di parte perché adoro quell'epoca, ma Babylon Berlin riesce a trasportarci in questa città affascinante e sensuale, ma fatta al tempo stesso di eccessi e povertà, sesso, droga, promiscuità, una vita politica e sociale in ascesa e fremente. In questo senso la serie riesce a portare avanti due binari, quasi fossero due mondi che si incontrano, ma che proseguono quasi distinti: da un lato tutte le vite dei protagonisti (quasi tutti hanno una storyline più o meno articolata), alle prese con problemi diversi, dai traumi pregressi alla condizione socioeconomica non facile; dall'altro assistiamo all'ascesa del nazismo, ai ribassisti che giocavano in borsa prima del crollo mondiale, alla malavita organizzata, al ruolo delle donne nella società, allo sviluppo della psicologia e dell'esoterismo, e tanto altro.
Sono tante insomma le tematiche più o meno sviluppate che incontriamo nel corso delle tre stagioni di Babylon Berlin, e tutte vengono permeate da quel senso di angoscia e di impotenza che inevitabilmente proviamo, conoscendo come andrà a finire.
Ho apprezzato come vengono tratteggiati i personaggi: tutti molto umani, fallaci, e stretti in quello che è il loro ruolo, la loro cultura o appunto la loro posizione sociale dell'epoca.
Se devo mandare avanti il mio senso critico (cosa che mi riesce molto facile), magari avrei evitato alcuni passaggi un po' troppo criptici, troppo allucinati, alcune scene esagerate, lo sviluppo di un personaggio che, sembra fondamentale, ma mi è risultato poco centrato. Ma sono piccole smagliature in una serie tv che mi è piaciuta davvero molto, e che dimostra come anche i prodotti europei, e nello specifico tedeschi, possono essere alla pari di quelli made in USA, e sicuramente migliori della roba che facciamo in Italia.
Qui trovate la recensione della quarta stagione.
Il libro di Celeste NG mi è piaciuto molto, non sono ancora riuscita a vedere la serie che ne è stata tratta e spero di non rimanerne troppo delusa, il cast sembra promettente. Credo che la scrittura di Killing Eve risenta troppo del continuo passaggio di mano dell'autore principale, la prima stagione ha avuto l'impronta e la personalità inconfondibile di Phoebe Waller Bridge e nessuno è ancora riuscito a replicarla. L'episodio 5 sulle origini di Oksana è una delle poche cose che salvo. Babylon Berlin mi ha convinto stagione dopo stagione anche se quest'anno la sospensione della realtà verso l'esoterismo e l'uso delle allucinazioni in alcuni punti è stato un po' esagerato, le parti musicali e coreografate prima nei locali notturni e poi nello studio cinematografico rimangono le mie preferite.
RispondiEliminaSo che ci sono differenze fra libro e serie, ma non ho voluto approfondire. Se la recuperi fammi sapere se ti va 😊
EliminaCredo anche io che avere un autore diverso ad ogni stagione non aiuti molto, non è poi garanzia di originalità. Ho letto da più parti che questa quinta puntata è piaciuta, ma a me è sembrata una occasione sprecata, in parte per la banalità con cui l'hanno portata avanti (anche l'assioma russi= contadinelli cafoni mi sembra un po' già visto), ma anche per quel che comporta nello sviluppo del personaggio di Villanelle.
Sono d'accordo con te sulle parti musicali di Babylon Berlin, sono ben contestualizzate e non stancano, ma creano un diversivo che quasi non ti aspetti.
Delle serie che citi ho visto (ma non ancora terminato) solo Little Fires Everywhere, che mi aveva incuriosito perché mi era piaciuto molto il romanzo dal quale è tratta. Devo dire, però, che in effetti nella serie hanno inserito, a volte forse in modo un po' forzato, vari elementi non presenti nel libro e che non si amalgamano bene tra loro. Forse otto episodi sono troppi per la storia e hanno cercato di tirarla per le lunghe in modo non sempre riuscito. Peccato perché secondo me il libro è molto bello.
RispondiEliminaSpero allora di non aver parlato troppo come sempre 😅 Dici quindi che il romanzo è meglio? Pensavo di recuperarlo.
EliminaSono d'accordo con te comunque, cinque puntate sarebbero bastate a raccontare tutto, così è estenuante a tratti!
Sì, secondo me il romanzo è meglio, ma potrei non essere imparziale perché in genere preferisco i libri alle serie o ai film che ne vengono tratti. Mi era piaciuto molto anche il primo romanzo di Celeste Ng, apprezzo il suo modo di scrivere e le tematiche che affronta. Fra l'altro, avevo letto che ha collaborato alla stesura della serie (ha anche una piccola parte in una puntata), quindi suppongo che approvi le modifiche che sono state fatte, contenta lei :D Se ti capita, dai una chance al romanzo :-)
EliminaMa sai che avevo già l'ebook? Sono proprio rimbambito 😅 Lo leggerò sicuramente!
EliminaScelte sbagliate tutto qui, anche perché io di queste tre solo Babylon Berlin ho scelto di vedere, ed ho fatto bene, piaciute tanto le prime due stagioni ;)
RispondiEliminaDirei più che qualche scelta sbagliata purtroppo, anche se superabile. Ti piacerà anche la terza 😁
EliminaBabylon Berlin è una delle più belle serie tv che io abbia visto negli ultimi anni, non posso che essere daccordo con te. Ho visto le prime due stagioni mi manca la terza😉 un abbraccio e buon ferragosto Pier!
RispondiEliminaUna serie fatta davvero con tutti i crismi! Non sapevo la seguissi!
EliminaBaci e buon ferragosto a te :)
Mi piacerebbe vedere Babylon Berlin, peccato sia su una piattaforma per me non disponibile. Chissà se la riuscirò a recuperare altrimenti. Non conoscevo invece Killing Eve, mentre a me Little Fire Everywhere non è dispiaciuta, anche se ho trovato migliori i primi episodi; credo di essermi lasciata coinvolgere dal rapporto tra le due protagoniste e dalla curiosità di vedere come sarebbe andata a finire.
RispondiEliminaE'vero che al momento di serie TV ce n'è una quantità esagerata in giro, innegabile che la qualità non sia la stessa per tutte, infatti anch'io ultimamente ho visto cose per nulla memorabili.
Lo davano anche su Rai 4 ma purtroppo credo abbiano tolto le puntate da Raiplay.
EliminaAnche io ero curioso di sapere come finisse LFE ma una volta che l'ho scoperto sono rimasto ancora più deluso 😅😂😂
Ciao Pier. Leggendo il tuo post mi è venuto in mente che la prima stagione di Babylon Berlin mi era piaciuta tantissimo, poi mi sono persa le altre due, probabilmente per seguire altre (troppe) serie che trasmettono. Ora le vado a recuperare subito. La prima stagione di Killing Eve mi aveva davvero entusiasmata, sia per originalità del soggetto che per la interpretazione delle protagoniste. Ho visto tutta la seconda, ma già con qualche perplessità, la terza l'ho mollata dopo due puntate, per mancanza di interesse, scialba e senza fiato. Non ho ancora visto Little Fires Everywhere, anche se la sua pubblicità mi appare subito quando apro il portale, ma non mi aveva incuriosita. Ora ancora meno.
RispondiEliminaCiao! Dai allora è stato in qualche modo utile questo post 😄 È davvero una serie fatta bene, ed immagino non la tireranno troppo per le lunghe, quindi difficilmente ci si può stancare!
EliminaNon ti perdi secondo me nulla a non vedere Killing Eve e Litte Fires Everywhere! Cosa stai seguendo per ora?
Sto seguendo due diversi filoni di serie: uno un po' "datato" e il secondo contemporaneo. Per il primo sto recuperato Mad Man e The Good Wife, mi appassionano entrambe, anche se preferisco la prima soprattutto per la scrittura e l'approfondimento dei personaggi ,per non parlare della ricostruzione accurata dell'America anni '60! Per il secondo filone sto seguendo Good Girls,ma niente di che, e poi la terza stagione sta soffrendo di noia. Ho iniziato Vis a Vis, ma mi pare un po' scontata,il solito filone carcerario declinato al femminile.Invece mi sta piacendo The Umbrella Academy, scritta bene e con personaggi a fuoco e una bella storia. Spero non si perda!
EliminaScusami me lo avevi anche detto, ma sono intontito dalle tante cose che leggo e non ricordavo! Visto il periodo di fiacca con le serie tv sto ritardando a recuperare Good Girls perché ho paura mi annoi. Su The Umbrella Academy ho letto bene un po' ovunque, non so se faccia per me, ma potrebbe essere quella nota di freschezza che cerco! Grazie!
EliminaLittle fires everywhere era impossibile da non notare per quanto l'hanno pubblicizzata ovunque. Ammetto che il trailer mi attirava abbastanza, ma mi sono voluta frenare e ho deciso di non vederla prima di sentirne parlare da qualcuno di fidato. Avevo il dubbio che con tutta quella pubblicità, poi potesse deludere le aspettative (come mi capitò all'epoca in cui uscì il film Avatar). Nel frattempo ho terminato Space Force su netflix che, però non mi ha rapita (ne parlerò tra non molto sul blog) e sto recuperando le stagioni che mi mancavano di Dr. Who, più per affetto che per altro XD
RispondiEliminaDavvero c'era pubblicità ovunque! Facci sapere su Space Force, non lo avevo notato a dire il vero.
EliminaBaci e ancora buon week end!
Ti è successo l'opposto di quello che è capitato a me! Anche se ultimamente sono più lanciata per le serie devo dire che anche a me, sia little fires everywhere che la terza stagione di killing eve, non mi hanno entusiasmato. Pensa che della prima ho visto solo il pilot e mi sono addormentata. Non molto prommettente! Killing Eve come hai detto tu l'hanno snaturata per percorrere strade insensate. Babylon Berlin, invece, la devo ancora guardare e ogni volta che leggo al riguardo mi incuriosisce sempre di più! Ti auguro di far pace con le serie al più presto perchè sono sicura che da qualche parte c'è la serie giusta per il ritorno di fiamma! :)
RispondiEliminaGrazie mille dell'augurio, in effetti ho visto un paio di serie tv che mi sono piaciute un po' di più di recente 😄
EliminaMi rincuora sapere che non sono l'unico deluso da Killing Eve, la fanno continuare ad oltranza nemmeno fosse chissà che!
Ciao! Innanzitutto, complimenti per il blog dai contenuti davvero molto interessanti e ben presentati! Noi siamo Mary e Vale dal blog #lavaligiadicarta, noi parliamo di libri, e ci chiedevamo... ti va di scambiarci un follow? Grazie! 😊
RispondiEliminaCiao, e grazie mille per i complimenti! Non faccio scambio di follow, mi spiace, se apprezzo un blog o un sito lo seguo a prescindere, se no non lo apprezzerei fino in fondo, no?😊
Eliminakilling eve ce l'ho in lista ma mai visto ancora..
RispondiEliminamallory
Col senno di poi non so se ti consiglierei di lanciarti, anche perché iniziano ad essere diverse stagioni
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