Due Comedy Netflix da vedere senza troppi pensieri

Una ventata di leggerezza con queste due serie tv Netflix, una ritornata per una seconda stagione, e l'altra nuova di zecca, entrambe accomunate da protagoniste femminili imperfette ma che cercano sempre di fare del loro meglio. Se state cercando qualcosa da seguire che non richieda troppo impegno, ma non sia nemmeno completamente demenziale, allora ho due consigli per voi.


Envidiosa 
Seconda stagione


Forse poco chiacchierata da noi, ma Envidiosa è per me una piccola chicca sottovalutata. Sta avendo un grande successo in Argentina, dove appunto nasce ed è ambientata, e infatti non solo la seconda stagione è arrivata il 5 Febbraio di quest'anno, ma è già stata rinnovata per altri episodi.
In Envidiosa 2 troviamo sempre Griselda Siciliani nei panni di Victoria "Vicky", una donna di quasi quarant'anni che deve far quadrare tutto quello che le capita o le è capitato, con la sua invidia, specie nei rapporti di amicizia o col proprio partner. Uno spaccato contemporaneo e femminile, con una protagonista che per quanto possa a primo impatto respingente, io trovo che, con ironia, riesca a farci riflettere su noi stessi e sulle relazioni che instauriamo.


In questa seconda stagione secondo me si prosegue come nella prima, in una logica coerente con i personaggi che avevamo conosciuto e le dinamiche che si erano create, ma ovviamente si espandono un po' le tematiche. Si parla molto di più di maternità (e genitorialità in senso più ampio) e Victoria è ancora più confusa fra cosa fare della sua vita sentimentale, divisa fra cuore e ragione.

Per me Envidiosa si conferma come una comedy da recuperare, che intrattiene, ha i giusti tempi, ed è in grado di raccontare in modo divertente una protagonista che potremmo definire una anti eroina. Si esasperano certe situazioni non solo per dovere di copione, ma anche per porre l'accento su azioni e reazioni della nostra Vicky nella sua costante ricerca della felicità. In fondo sono certo che a tutti sarà capitato di incontrare una Victoria nella propria vita, così come sono certo ognuno di noi abbia un po' dei suoi vizi, ma anche delle sue qualità. 
Non mancano anche in questa stagione i colori vivaci e quel tocco di glamour che danno ad Envidiosa un aspetto non solo gradevole, ma anche l'aria di una serie tv più internazionale.

Sono quindi molto curioso della terza stagione, anche se immagino la vedremo fra un annetto, 


Running Point 
Prima stagione 

È arrivata invece il 27 Febbraio un'altra comedy vagamente ispirata alla storia vera di Jeanie Buss, proprietaria dei Lakers, scritta da Mindy Kaling e con Kate Hudson nei panni di Isla Gordon, la protagonista di Running Point che, per tutta una serie di motivi che non vi svelo, si ritroverà presidente di una squadra di basket di Los Angeles. Un impero familiare che è gestito da tutti i fratelli Gordon in vari ambiti, e che adesso deve dare spazio all'ultima arrivata.
Tuttavia Isla non solo si ritroverà a capo di un business complesso, fatto spesso di strategie in campo e dietro le quinte dei match veri e propri, ma anche a doversi confrontare con un mondo ad appannaggio maschile, a volte persino tossico. 
Come purtroppo spesso accade, alle donne tocca lavorare il doppio per poter essere prese sul serio, ma Isla non si lascerà spaventare dal machismo che la circonda.

Resto in ambito leggero ma non troppo con Running Point, che è già stata rinnovata per una seconda stagione. In effetti la storia dei Gordon si presta ancora ad essere esplorata perché appunto all'ambito strettamente sportivo del basket, hanno saputo cucire tutta una serie di situazioni familiari e personali di vario genere. I Gordon sono in fondo una famiglia allargata e a tratti disfunzionale, e Isla non fa che risentirne, dovendosi difendere anche da lotte intestine nel difficile connubio fra affetti e lavoro.

Ovviamente siamo pur sempre in una commedia, e i momenti drammatici o le difficoltà, per quanto ci siano, non sono estremamente difficili da superare da parte di Isla e di tutti i personaggi.
Anche le difficoltà lavorative di Isla, che sono indubbiamente un esempio di empowerment femminile, ma anche di un mal celato sessismo, 
Considerate che gli episodi (in totale 10) durano mezz'ora circa, e la narrazione è spesso verticale, con qualche elemento orizzontale che prosegue nel corso delle puntate. Inoltre il ritmo della serie è molto vivace quindi non ci si annoia mai troppo.



L'obbiettivo di Running Point è infatti intrattenere, con battute sulla nostra contemporaneità e a sfondo pop, probabilmente più facilmente comprensibili se masticate la cultura americana. L'ambito sportivo non è troppo fastidioso anche per chi come me non ne capisce nulla di pallacanestro, ma è più che altro un punto di partenza di altre situazioni che man mano si sviluppano. 
Il cast, che oltre a Kate Hudson stessa vede nomi come Max Greenfield di New Girl e Brenda Song, è altrettanto valido ed azzeccato per lo scopo di questa serie tv Netflix. Quindi se cercate qualcosa di leggero, divertente, facile da seguire, allora date una chance a Running Point, non vi cambia la vita, specie in termini di originalità, ma sicuramente vi fa passare qualche serata senza doversi applicare troppo. 





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