Un solare stick che non è solo un solare 🤔

I coreani sanno sempre come rendere le formulazioni più ricche ed interessanti, dando ai loro cosmetici una multifunzionalità a cui ancora gli altri produttori sono ben lontani. 
Proprio miscelando attivi antiage e filtri solari nasce il Vegan Peptide Bakuchiol Sun Stick 50+ di Mary & May, e vorrei raccontarvi tutte le mie opinioni. 


INFO BOX 
🔎  Yesstyle (sconto PIER10YESTYL)Stylevana 
💸 €17
🏋 18g
🗺 Made in Corea
⏳  Scadenza sulla confezione
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È uno di quei brand coreani che mi fa simpatia, non so bene perché, ma Mary & May utilizza sempre degli attivi che mi piacciono per cui appena ne ho l'occasione cerco di dare una opportunità alla loro skincare. Il Sun Stick penso che sia uno dei loro lanci più recenti e sono contento di averlo provato perché hanno scelto ingredienti interessanti, ma ho subito avuto ben chiara l'idea su che tipo di pelle potesse andare bene.

Come dice il nome stesso si tratta di un solare solido, composti principalmente da cere ed emollienti, con filtri chimici ad ampio spettro UVA e UVB PA ++++, a cui però sono stati uniti attivi antietà di prima categoria.

Il Vegan Peptide Bakuchiol Sun Stick contiene proprio l'1% di estratto di babchi su cui forse vi interesserà recuperare il mio approfondimento qui. In breve però vi basti sapere che si tratta di una alternativa al retinolo, ma di provenienza vegetale, risultato agli studi condotti più delicato e meno fotosensibilizzante.
A questo si aggiunge una sfilza di peptidi, 25 per essere esatti, che hanno funzioni differenti, alcuni ad esempio sono botox like, altri di stimolazione del collagene, come i peptidi di rame. Insomma una formulazione che lo rende quasi un ibrido fra un SPF e un trattamento anti età.

Il tocoferolo si aggiunge poi all'INCI per la sua funzione antiossidante, e si tratta nel suo insieme di una formulazione vegana e non testata sugli animali, e che il prodotto è Reef Safe.
All'interno di questo Sun Stick Mary and May non sono invece presenti alcool, e anche niacinamide, se cercate di evitare questi attivi, ma trovate una fragranza, che è molto leggera, fresca, vagamente dolce, che non mi disturba affatto da avere sul viso.

Secondo me hanno saputo ben bilanciare cere ed emollienti perché lo stick è molto scorrevole sulla pelle, non la tira durante l'applicazione, e non si sbriciola come capita con altri solari solidi, anche sulla zona della barba ad esempio noto che il prodotto non si "grattugia" restando a pezzetti. È tacito secondo me che tutti questi solari stick vadano sfumati e distribuiti meglio con le dita, operazione che secondo me va a smitizzare la praticità di questi tipi di prodotto per strada o comunque in momenti poco rilassati. 
Un altro aspetto che secondo me è importante sottolineare è che il Vegan Peptide Bakuchiol Sun Stick e tutti i prodotti di questa categoria sono da considerare quasi esclusivamente come prodotto per riapplicare la protezione nel corso della giornata, ma non come primo SPF della giornata, perché non è facile poter garantire quelle quantità necessarie per rispettare il fattore di protezione.

Vi dicevo che la stesura di questo solare Mary & May è facile, veloce e setosa e sulla pelle ha un finish vagamente satinato, e non lascia residui bianchi, o in questo caso lilla. Infatti la colorazione dello stick credo sia per creare una sorta di effetto microcorrettivo ravvivante dell'incarnato, ed è simile ad un primer anche al tatto.

Appena applicato il Vegan Sun Stick è anche molto leggero su di me, e va d'accordo con la mia skincare perché non mi ha creato pallini o reazioni strane. Un altro aspetto che mi ha convinto è che sicuramente da una certa idratazione alla pelle, è confortevole da avere sul viso e non mi ha dato fastidio al contorno occhi.
Nel corso del mio cattivissimo test non è però scattato l'amore folle e travolgente per questa protezione solare per il semplice fatto che nel corso della giornata perde quella leggerezza per risultare un po' più untuosa sul viso, e abbastanza lucida, aspetto che io non amo.
Dovete tenere presente che al momento la mia pelle è mista e qui al sud il caldo è già stato molto intenso quindi la sudorazione abbonda, per cui è già stato messo alla prova nel peggior modo possibile.

Probabilmente una pelle normale o secca lo troverebbe molto valido, ma per me non c'è stato verso di trovare un modo per utilizzarlo al meglio nemmeno giocando con la skincare che utilizzo sotto. 
Altre caratteristiche che voglio sottolineare sul Vegan Peptide Bakuchiol Sun Stick è che come base trucco, nelle varie prove che ho fatto, non è l'ideale perché tende un po' a far scivolare i makeup rispetto a dove lo applichiamo. Nelle riapplicazioni, quindi su un viso già truccato, non lascia la situazione inalterata: non si porta via tutto il make-up ma chiaramente questo si sposta e perde di coprenza. Non è per me una novità per me perché non ho trovato un solare stick che non vada in qualche modo a peggiorare il trucco applicato precedentemente. 

Il Sun Stick Mary & May non promette una particolare resistenza all'acqua, ho notato che si toglie con un semplice detergente viso, e devo dire che lascia la cute morbida e non secca. 
Per la sua emollienza penso possa essere un valido compagno non solo se avete la pelle a tendenza disidratata, ma anche se utilizzate già un solare che vi piace molto ma magari vi secca un po' la pelle nel corso della giornata.
Inoltre credo che l'azienda abbia studiato bene il pack perché è resistente, compatto, e basta ruotare la base per far salire il prodotto, ma il coperchio ne blocca la rotazione, così si evita di far fuoriuscire inavvertitamente il solare. 

Spero che questa mia panoramica vi abbia fatto capire pregi e difetti di questo Vegan Sun Stick per decidere se prenderlo o meno, io credo che comunque lo porterò in borsa sia per gli attivi che contiene e per la sua praticità. 



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