Bridgerton 3, è la stagione più deludente? 🐝

Il 13 giugno finalmente sono arrivati i restanti quattro episodi che completano questo terzo capitolo di Bridgerton, stagione che secondo me ha saputo mantenere alcuni aspetti di qualità perdendosene dietro altri.
O per lo meno, già parlando della prima parte vi avevo detto che non avevo apprezzato il caos di personaggi e storie che si stavano intrecciando, e purtroppo, adesso che abbiamo una visione completa, la seconda parte di Bridgerton mi ha confermato questo sbilanciamento.

È noto penso a tutti che ormai la coppia Penelope Featherington e Colin Bridgerton (Nicola Coughlan e Luke Newton) si sia formata e cementificata, ma per loro il vero scoglio non era tanto il conoscersi, visto che già erano amici, ma trasformare il loro rapporto in qualcosa di più e soprattutto superare la questione Lady Whistledown, visto che in questa stagione Colin (e non solo) scoprirà la sua vera identità.


Entrambe queste situazioni posso dire che non mi sono sembrate raccontate nel modo più appagante possibile, visto che il matrimonio dei Polin mi è arrivato in fretta e furia, senza dare ad entrambi quel momento di indecisione ad esempio, o senza dare a Penelope la possibilità almeno di conoscere altri uomini come si stava paventando all'inizio. Non c'è stato poi un lungo gioco di seduzione, a parte qualche scena, proprio perché si doveva arrivare alla parte più spinosa e meno riguardante il rapporto di coppia, e si è scelto di dividere in modo secondo me troppo netto queste due macro linee temporali.
Ma anche il focus sulla scoperta della identità della misteriosa creatrice della rubrica che appassiona tutti, inclusa la regina Carlotta, non mi è sembrato sempre avvincente, ed anzi aver sbattuto tutto all'ultimo episodio mi è sembrato troppo facile e banale. 

Capitemi: noi siamo cresciuti nell'attesa di scoprire la vera identità di Gossip Girl (Dan Humphrey/Penn Badgley se ancora non lo sapete) e chi si firmasse come A nelle lettere minatorie in Pretty Little Liars, ed abbiamo dovuto penare la fine di entrambe le serie tv prima di scoprirlo. È inevitabile che saperlo già così, e alla terza stagione, un po' tolga il gusto della tensione e soprattutto lascia l'incognita sulle prossime stagioni.

La rivelazione del volto dietro Lady Whistledown consente comunque a due personaggi in particolare, Penelope e Cressida Cowper, che si finge la scrittrice per cercare di sfuggire al suo destino, di parlare di temi importanti quali emancipazione, di sogni e aspirazioni, di verità verso se stessi e rapporti di forza, soprattutto in un'epoca in cui le donne non avevano nulla di tutto ciò, ma dovevano semplicemente sposarsi e accontentare il marito.

In particolare Penelope fa un discorso intenso nel settimo episodio, in cui racchiude cosa significa per lei essere la Whistledown, anche se secondo me, proprio nello stesso dialogo, sembra ci si dimentichi che in realtà questa misteriosa scrittrice, per quanto di talento, si dedica pur sempre al gossip e non certo a filosofia sui massimi sistemi (almeno al momento), quindi non ne farei una gran questione. Cioè giustissimo concettualmente, meno nella pratica di Bridgerton.

Ma senza andare poi troppo nel dettaglio, la mia impressione è stata che la seconda parte degli episodi sia inutilmente dilatata (anche la durata è differente) senza poi raccontare qualcosa di così intricato, appassionante e complicato. Mi sono annoiato? Non propriamente, ma si poteva fare di meglio, anche perché alla fine della fiera, doveva essere una stagione in grado di cambiare completamente gli equilibri nel microcosmo Bridgerton, e invece non ci sono stati quei fuochi d'artificio che mi aspettavo.

Questi nuovi ed ultimi episodi di Bridgerton 3 comunque aggiungono anche altri dettagli sulle vite degli altri personaggi. Mi sta bene ad esempio la parentesi su Lady Violet che comunque aggiunge quel filo malizioso senza però togliere troppo alle storie principali, e anche quella su Eloise mi è piaciuta, soprattutto nel suo ricongiungimento con Penelope (meno nei suoi momenti di capriccio), meno indubbiamente nell'amicizia opportunistica con Cressida.

A proposito di Cressida penso che sia uno dei personaggi meglio sviluppati di tutta la serie: passa dalla villain tal quale, ad essere una ragazza molto coraggiosa, e pronta a tutto pur di poter essere libera, e molto più sveglia e intelligente di quello che dicono gli altri (Eloise in particolare). Ed è una evoluzione coerente perché, quando torna sui suoi passi, lo fa con quell'istinto di sopravvivenza che le hanno insegnato, e non potendo contare sul privilegio che invece altre ragazze hanno. 

Anche Portia Featherington, la madre di Penelope, è fra quelli che hanno avuto uno sviluppo sensato ed interessante, e funge anche da comic relief efficace e finalmente vede la figlia anche per le sue qualità, l'intraprendenza e la forza, non solo come una sfortunata senza talenti che non avrebbe mai trovato marito. Certamente si poteva fare qualcosa di più rispetto alla sua reazione nello scoprire cosa fa la cara Penelope, ma come dicevo sopra, non c'è stato tempo.

Decisamente noiosi per me i percorsi di Benedict, che onestamente mi è sembrato ben lontano dal poter poter portare una storia interessante per le prossime stagioni, e di cui non capisco il "tormento" di non volersi accasare per poi "frignare" di essere solo. Potrebbe, in prospettiva, evolvere in un personaggio interessante ma in Bridgerton 3 non ci riesce.

Anche sua sorella Francesca, che è stata presentata come un personaggio timido e più pacato, per poi evolvere in modo piatto e ripetitivo. 
Purtroppo anche quello che doveva essere il protagonista maschile della stagione, il caro Colin, non si è rivelato così carismatico da farmi chiudere un occhio
Completamente inutile tutta la tiritera sulla famiglia Mondrich, che col senno di poi è stata solo un modo per aggiungere personaggi a caso.

Questa terza stagione di Bridgerton è quindi forse quella che a mio avviso è riuscita meno bene: certamente si guarda sempre a cuor leggero, e i suoi intenti romantici, a volte mielosi da romanzo Harmony vengono sempre portati a termine, così come la cura dei dettagli manicale e puntigliosa rende la visione esteticamente appagante, ma la divisione in due parti, specie così netta, è stata forse la scelta più sbagliata a mente fredda. 

Come possa proseguire e su chi dovrebbe concentrarsi una quarta stagione è un po' difficile da dirsi. Francesca è la più papabile, vista la fine di questo terzo capitolo, ma temo che fra lei e Benedict toccherà fare una scelta se si vuole aggiungere una quota rainbow alla serie. Forse è Eloise quella che troverà finalmente la sua strada nei prossimi episodi, visto che anche lei, com'è stato per Colin, sarà di ritorno da un viaggio in Europa, ma per saperlo tocca aspettare almeno il 2026, e nel frattempo forse ci faranno uno spin off su Lady Violet.



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