La mia esperienza aggiornata con Kiabi: come ho risolto un paio di problemi ✔

Cerco, come posso, di tenervi aggiornati sulle mie esperienze di acquisto online, sperando che qualche anima sconfortata riesca a trovare la soluzione ai suoi problemi in queste pagine.
È vero che ultimamente sto acquistando meno, e che affidandomi agli stessi brand difficilmente ho delle novità da riferirvi, ma qualche intoppo può sempre capitare come è successo qualche tempo fa con Kiabi. Sono però riuscito a risolverlo in toto, con un po' di pazienza. 


La qualità della merce, le condizioni di vendita e le modalità di spedizione non sono cambiate dall'ultimo post in cui parlavo dell'esperienza di acquisto da questa azienda, e per questo ho continuato ad acquistare da loro.
Kiabi secondo me offre un discreto rapporto qualità-prezzo, specie per capi basic adatti alla vita di tutti i giorni. Nel corso di un anno dal mio primo ordine, e quindi di utilizzo, inoltre non mi è sembrato che i capi, almeno la maggior parte, si deteriorassero nel giro di un paio di lavaggi. 

Tuttavia, dopo diversi ordini andati bene, ho ricevuto un prodotto con un piccolo difetto che quindi ho voluto sostituire. Kiabi non un vero e proprio servizio di offre un cambio merce per gli acquisti online, quindi ho cercato di capire come muovermi. Ho subito contattato il servizio clienti che mi ha chiesto le foto del difetto (nel loro modulo di contatto sul sito non riuscivo ad inserirle) e abbiamo avuto uno scambio di mail. Si trattava di un taglio su un pantalone, ad essere precisi, ma non credo vi importi poi tanto. 

Ho cercato di spiegare che il capo mi interessava, ma avrei sperato di riceverlo con le condizioni (e quindi con il costo) a cui l'avevo acquistato. In particolare avevo usufruito di un codice sconto e non avevo pagato le spese di spedizione, e devo dire che Kiabi in questo mi è venuta incontro: in prima battuta infatti mi hanno rimborsato l'importo del capo difettato, mi hanno offerto uno sconto del 20% per un altro ordine sul capo più caro (ad esclusione della merce già in saldo) e, una volta effettuato il mio nuovo ordine, avrei potuto richiedere il rimborso delle spese di spedizione.

Il rimborso è arrivato molto celermente, anche perché aveva pagato con Paypal quindi l'accredito è stato istantaneo, inoltre ho provveduto ad inoltrare subito il mio nuovo ordine, ed ho richiesto la restituzione delle spese di spedizione. In questo senso non sono stati molto reattivi: infatti ho dovuto inviare almeno un paio di email affinché mi venissero restituiti, ma non è tutto qui.

Infatti ho cercato di capire dal servizio clienti Kiabi come potessi restituire il capo difettato, ma non ci sono state delle risposte precise se non per il fatto che era stato rimborsato. Ho insistito un po', perché non ci avrei fatto molto con un pantalone difettoso, ma alla fine sono arrivato automaticamente alla conclusione che non lo avrebbero rivoluto indietro. Ovviamente, se doveste trovarvi nella stessa situazione vi consiglio di chiedere e non dare per scontato che la restituzione non sia necessaria. 

Questa è insomma la mia esperienza con il servizio clienti Kiabi con cui ancora non avevo avuto a che fare. Devo ammettere che ogni loro risposta è parecchio celere, infatti nel giro di 24 ore circa ricevevo un feedback da parte dell'azienda.
Non so se può essere utile la mia esperienza, ma sapere che dall'altra parte di un e-commerce ci sia un servizio reattivo credo sia un aspetto molto positivo, e penso sia giusto sottolineare anche quando le cose che funzionano, non solo i problemi. 

Un altro problema su cui vorrei aggiornarvi riguarda un reso con Kiabi, in cui il servizio clienti è stato pressappoco inutile. Vi avevo spiegato che il reso con loro è davvero semplicissimo: si può persino prenotare il servizio di ritiro a domicilio del reso, attraverso il numero 803160.
È un servizio molto comodo se avete poco tempo, la posta lontana o problemi di sorta. A me è capitato che ad esempio la persona al banco mi facesse storie perché avevo usato il pacco brandizzato (per quanto riguarda il reso con un altro marchio). 
Sul sito Kiabi è possibile scaricare l'etichetta di reso che contiene la lettera di vettura e che si applica sul pacco da restituire.
Tuttavia, non so nemmeno per quale ragione, le lettere di vettura delle mie etichette (ne ho scaricate più di una) non funzionavano, sia sul sito che al numero di telefono.


Ho contattato il servizio clienti Kiabi che è stato un po' poco d'aiuto: un assistente infatti mi ha detto di provare a prenotare col sito SDA, ma è scritto a chiare lettere che "Non è disponibile il servizio di ritiro occasionale per clienti non abbonati." e di scaricare altre etichette di reso. È però una cosa che ho fatto subito e purtroppo tutte le lettere di vettura non funzionavano attraverso il servizio telefonico. 
Un altro assistente Kiabi mi ha detto di andare in posta e spedire il pacco pagando eventualmente il costo della spedizione; in caso li avrei dovuti contattare in seguito e farmi rimborsare.
In realtà una volta in posta il codice di vettura magicamente ha funzionato, visto che non ho dovuto pagare nulla. 
Ovviamente se vi doveste trovare nella situazione appena descritta vi consiglio comunque di contattare il servizio clienti per accertarvi che non siano altri i problemi e che, nell'eventualità vi diano davvero un rimborso, visto che nel mio caso non è stato necessario. 

C'è stato un altro passaggio che però è andato male di questo reso su Kiabi: il mio pacco con Poste è andato smarrito. Ho infatti visto che il tracking non proseguiva il suo percorso e dopo aver aperto un reclamo, mi è stato detto tramite e-mail che il pacco è stato perso nei meandri delle varie sedi. Ho contattato il servizio clienti e mi hanno detto di chiedere all'ecommerce visto che io non avevo colpe, e che poi corriere e merchant se la sarebbero vista fra di loro. Così ho fatto e Kiabi mi ha subito rimborsato la merce che avevo restituito.
Questo segna molti punti per Kiabi, e zero per Poste Italiane. 


2 commenti:

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  1. Sapere che c'è qualcuno che ti aiuta dietro un negozio online è davvero confortante. In effetti è una cosa che non do mai per scontata.
    A me è successo con un accessorio Thun che secondo prassi avrei dovuto restituire con le spese di spedizione a mio carico e chissà quando avrei avuto il rimborso... invece, contattando l'assistenza ho potuto evitare la spesa di restituzione.. non lo avrei mai immaginato.

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    1. Secondo me è fondamentale, anche perché ogni azienda stende un budget per situazioni del genere, quindi è anche "giusto" che se ne occupino!
      Buona serata :)

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