Luglio non ha deluso nella quantità di serie tv che sono state pubblicate qui e lì, o che semplicemente sono terminate nel corso del mese, ed anche io, sempre indietro, mi son dato da fare a concluderne diverse.
Dal 7 al 21 Luglio è andata in onda su Sky una serie che attendevo dal 2019, ma che è arrivata da noi solo quest'anno appunto, e mi riferisco a I Luminari - Il destino nelle stelle (⭐⭐).
Un titolo decisamente pomposo ma il fatto che ci trovassimo a fine '800 e che Eva Green facesse parte del cast, mi aveva convinto subito a voler recuperare questa serie, peccato però che l'attesa non sia valsa l'impresa.
The Luminaries ci porta in Nuova Zelanda, quando la febbricitante ricerca dell'oro spingeva uomini e donne ad avventurarsi in terre ancora poco esplorate, sperando di far fortuna. Fra queste c'è anche l'inglese Anna Wetherell (Eve Hewson) che resterà affascinata da un compagno di viaggio, al punto che arrivati a terra, vorrà incontrarlo. Tuttavia l'incontro fortuito con la misteriosa Lydia Wells (Eva Green appunto), che cambierà completamente il destino di Anna.
Le mie aspettative su I Luminari avevano forse raggiunto una vetta troppo alta, ma giuro che non sono io che mi faccio i film (si potrà dire di una serie?) perché c'erano tutti gli elementi per un prodotto ottimo, ma che alla fine non mi ha convinto. C'è infatti l'intrigo più oscuro legato ad un mistero da risolvere, c'è una storia d'amore ostacolata e che deve ritrovare la strada per rinascere, e ci sarebbe anche quella parte più esoterica, quasi magica. Quel "Il destino nelle stelle" fa infatti riferimento all'astrologia, che dovrebbe essere un ulteriore legante fra tutti i personaggi. Tuttavia ognuno di questi aspetti è troppo annacquato per dare alla serie una forza, una visione nitida, una emotività tale da convincermi fino in fondo.
È vero che I Luminari ha un'ottima composizione dal punto di vista estetico, ha una regia curata, dove i dettagli sono stati scelti con attenzione, ma è tutto trattato con così tanta superficialità, forse proprio per riempire più gli occhi dello spettatore che la sua mente, che non mi ha lasciato nulla. I personaggi sono poco approfonditi, le dinamiche fra di loro spesso sono poco chiare e coinvolgenti; la storia, nonostante alla fine sia abbastanza semplice, viene resa contorta con continui scatti fra passato e presente, non sempre chiari da cogliere. La questione dell'astrologia è così poco utilizzata che potevano anche evitarsi il secondo titolo. Tutto molto strano perché I Luminari è tratta da un romanzo, quindi doveva avere una base molto solida da cui ergersi.
Sono arrivato alla fine dei sei episodi con la curiosità ai minimi storici, ma non tutto mi è quadrato fin dall'inizio, anche solo il fatto ad esempio che Anna volesse avventurarsi in un mondo a lei sconosciuto senza sapere leggere e scrivere. Letteralmente è come se mi assumessero alla Nasa in questo momento. Dall'altro lato però The Luminaries ha una quantità di personaggi così ampia che richiede comunque molta attenzione durante la visione. Alla fine quindi richiede tanto lavoro per le sinapsi, ma non ripaga questo sforzo e secondo me non vale la pena recuperarla.
Merita invece una serie tv sempre di Sky trasmessa dal primo al 22 luglio in otto episodi, e mi riferisco a L'assistente di volo - The Flight Attendant (⭐⭐⭐🌠).
Kaley Cuoco veste i panni di Cassandra "Cassie" Bowden, una giovane e decisamente avvenente hostess di volo, che suo malgrado si ritroverà improvvisamente coinvolta in un omicidio: Cassie infatti si risveglierà in un bell'hotel a Dubai accanto al cadavere di Alex Sokolov, uno dei passeggeri con cui aveva avuto un flirt, ma non ricorda nulla di ciò che è successo. Presa dal panico tenterà di sfuggire dalla scena del delitto, ma il rimorso e le indagini sulla scomparsa del ragazzo, la perseguiteranno. Ma a non lasciare libera Cassie ci pensano anche i suoi problemi personali e soprattutto gli affari in cui Alex era coinvolto.
A mantenere alto il ritmo c'è anche il montaggio, che spinge per uno sviluppo concitato delle scene.
Kaley Cuoco porta avanti tutta la baracca in modo secondo me egregio. Non l'ho seguita durante The Big Bang Theory (che trovo una serie eccessivamente acclamata) ma la ricordo, secoli fa, in Streghe, ma ammetto che nei panni di Cassie se la cava benissimo, ha quel misto di bellezza, sensualità, pazzia ed ironia che la rendono secondo me perfetta per la parte, e riesce comunque ad oscillare bene in tutte le sfumature del suo personaggio.
Ma mi è piaciuto anche tutto il resto del cast de L'assistente di volo.
Se proprio devo trovare un cavillo a questa serie tv è il fatto che a volte richiede un po' che la soglia della credulità venga abbassata per potersi immergere completamente nella storia, ma L'assistente di volo è secondo me una delle serie da recuperare di Luglio.
Le mie opinioni sulla seconda stagione le trovate qui.
Sarò decisamente più breve su due seconde stagioni che mi hanno confermato l'idea che mi sono fatto su due serie tv che ho seguito l'anno scorso. La prima è Non ho Mai (Never Have I Ever) (⭐⭐⭐🌠).
La prima stagione sulle avventure della giovane ragazza di origini indiane Devi Vishwakumar si era rivelata simpatica, ma non troppo sciocca, rivolta ad un pubblico più teen, ma comunque divertente e piacevole anche per noi trentenni in canna. Questa seconda stagione di Never Have I Ever è stato un degno proseguimento alla scoperta del mondo di Devi, nei suoi rapporti con gli amici e i primi amori, ma soprattutto anche nei suoi sbagli, nel suo modo di agire spesso impulsivo, ma anche nella sua capacità di voler fare la cosa giusta e di farsi voler bene.
Quello che ho apprezzato di Never Have I Ever 2 è che hanno espanso il focus, dando spazio alle storyline degli altri personaggi, così da poter introdurre altri argomenti (che ad esempio la considerazione delle donne nel mondo del lavoro, o i disturbi alimentari), e quindi mettendo più carne al fuoco, ma senza perdere il suo centro, che è appunto Devi. Purtroppo buona parte di questi argomenti sono trattati un po' frettolosamente e senza grandi approfondimenti, ma capisco l'intento di non drammatizzare troppo la serie. Inoltre mi è sembrato che qui e lì la serie fosse un po' troppo sopra le righe. In ogni caso Non ho mai merita di essere recuperata, specie durante l'estate quando magari si cerca qualcosa di più semplice da seguire, con episodi brevi. Qui chiacchiero della terza stagione.
Lo stesso discorso vale per la seconda stagione di Trying (⭐⭐⭐⭐), serie tv di Apple TV + che è terminata il 2 Luglio e che ho adorato ancora una volta.
Nikki e Jason stanno inseguendo ancora il loro sogno di diventare genitori, ormai convinti di voler seguire la strada dell'adozione, ma nel mentre la vita scorre. C'è da sostenere gli amici, i familiari, c'è da riflettere sull'amore stesso, e anche da cogliere le differenze fra due generazione, i Millennials e la Generazione Z. Trying sa essere spassosa, anzi è una delle poche serie che mi fa davvero ridere, e profonda allo stesso tempo. Non si può non voler bene e ritrovarsi in parte o in toto nella storia fra Nikki e Jason, o per lo meno, sperare di poter vivere una relazione come la loro, affiatata e sincera.
Anche in Trying 2 scappa qualche situazione un po' eccessiva, ma non è mai nulla che scolleghi completamente la serie dalla realtà. Ho letto che è stata confermata una terza stagione e questo a riprova che Trying merita e può ancora raccontarci molto.
Peccato per I Luminari, mi interessava, ora dovrò decidere se vedere o meno, al contrario nessun dubbio su The Flight Attendant, vedrò sicuro ;)
RispondiEliminaSe decidi di vedere I Luminari sei un po' Kamikaze fattelo dire 😂 Non ho letto recensioni positive da nessuna parte
EliminaAnche per me i Luminari è stata una somma delusione e ammetto che non sono riuscita ad andare oltre le prime due puntate. Di solito non mi lascio abbattere così presto, ma lo scoglio più grande è stato che non riuscivo ad empatizzare con la protagonista ( l'analfabeta incosapevole), a dirla tutta mi stava veramente antipatica. Mi spiace per Eva Green che adoro, credo che sia stato un passo falso per la sua carriera. Ho amato tanto la serie Penny Dreadful, soprattutto per la sua presenza. Credo che recupererò l'Assistente di volo, da come l'hai descritta mi attira molto. In questo momento mi sta appassionando Cruel Summer, niente di eclatante, ma ha una sceneggiatura e una messa in scena originale.
RispondiEliminaCiao e buon ferragosto ☺️ concordo con te sulla protagonista, sembra quasi impassibile, non so. Peccato per la Green ma sto iniziando a pensare che non sappiano scegliere i copioni.... L'assistente di volo è carinissima! Mi dirai 😄
EliminaDimenticavo di Cruel Summer: temevo fosse troppo teen, ma ne sto raccogliendo buone opinioni un po' ovunque quindi la recupererò!
EliminaL'assistente di volo mi è piaciuta.. ma avrei sforbiciato qua e là.. un paio di puntate in meno e sarebbe stata perfetta!..per I luminari non se ne parla proprio..
RispondiEliminaConcordo, o per lo meno, più che un paio di episodi, avrei eliminato alcuni momenti un po' ripetitivi, ma per il resto non ci si può lamentare!
EliminaNon ho mai l'ho recuperata tutta in tipo 2-3 giorni Pier! Mi è piaciuta tanto. Come dici tu è adolescenziale, ma per noi non troppo grandi (ma neanche cciovani) può andar bene. Le situazioni in alcuni casi sono esilaranti e mi è piaciuta l'idea di inserire qui e lì (seppur non in modo complesso), degli spunti di riflessioni riguardo tematiche particolari. Sono curiosa di vedere cosa ci riserveranno con la terza stagione :D
RispondiEliminaAnche io sono curioso! Spero che riescano a rinfrescarla senza stravolgerla troppo! 😄 Certo prima o poi dovrà trovare una fine, non possono continuare in eterno a fare gli adolescenti 😂
EliminaBeh sì, quello sicuramente, ma credo che il triangolo amoroso (quasi quadrilatero in effetti) continuerà per un'altra buona stagione!
EliminaCredo anche io, alla fine è un po' il centro!
Eliminanon ne conoscevo nessuna me ne segno alcune che sono in carenza di idee serie..
RispondiEliminamallory
Contento di essere d'aiuto allora! Se ti va aggiornami 😊
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