Woman in Gold racconta le vicende dietro la protagonista di uno dei quadri più belli di Gustav Klimt, una storia accattivante, con tratti drammatici per una pellicola con un cast interessante. Vi lascio la mia recensione.
Spero che la mia professoressa di storia dell'arte non mi legga, altrimenti sarà lei a farmi causa, ma non conoscevo la vicenda dietro il quadro Ritratto di Adele Bloch-Bauer di Klimt, io che di Klimt ricordo bene Il Bacio, e qualche altra opera giusto studiata per essere interrogato al liceo.
In pratica il quadro raffigura la moglie di un ricco industriale austriaco di origini ebree, ed è proprio per questa ragione che, durante la seconda guerra mondiale, l'opera venne confiscata dai nazisti e tenuta in un museo austriaco, la galleria Belvedere, fino agli anni '90.
Un caso come molti altri, visto che sarebbero oltre centomila le opere d'arte che non appartengono ai legittimi proprietari, in quanto rubate dai gerarchi nazisti per adornare le proprie collezioni private.
Quanto al ritratto, invece, per lungo tempo anche dopo la guerra si ritenne che proprio Adele avesse lasciato l'opera al museo austriaco tramite testamento, ma non è esattamente così.
Tutto questo viene raccontato in un film sciapo quale appunto Woman in Gold.
Paese di produzione: Regno Unito, USA
Durata: 110 min
Genere: biografia, drammatico, storico
Uscita in Italia: 15 ottobre 2015
Regia: Simon Curtis
Sciapo perché non è riuscito ad emozionarmi.
Mi è parso un racconto didascalico che, con qualche romanzatura e qualche innesto sulla realtà di 80 anni fa, dura fin troppo.
Proprio questi flashback sono stati la prima cosa che mi hanno infastidito: sembrano messi a caso quasi come se non sapessero dove farli stare in fase di montaggio.
Per cui ogni volta che Maria Altman si ferma, tac, scatta l'amarcord, cosa che nel giro breve diventa telefonatissima.
La parte più romanzata di Woman in Gold credo riguardi l'avvocato della signora Altman, Randol Schoenberg, il quale tenta di diventare un avvocato di successo, quando in realtà sembra un bambacione, e cercano di farcelo piacere ad ogni costo attraverso le proprie vicende personali, innesto di cui non siamo (non sono!) molto interessati. Sarà anche un po' colpa di Ryan Reynold e la sua faccia che non aiutano a dare al personaggio un minimo di professionalità.
Altro lack infine, le emozioni.
Evocative le scene tratte dal passato, epoca che personalmente adoro da un punto di vista di usi e costumi. E allo stesso tempo toccanti le parti in cui vediamo all'opera la mostruosità del nazismo, fermo restando che vengono escluse buona parte delle atrocità più violente.
Ma se da un lato non si cade in situazioni già note a volte un po' pietistiche, dall'altro il dramma tocca solo alcuni, pochi punti della narrazione. Mi è sembrato che un po' tutto non avesse un approfondimento, ma restasse in superficie come un semplice caso di cronaca.
Ma se da un lato non si cade in situazioni già note a volte un po' pietistiche, dall'altro il dramma tocca solo alcuni, pochi punti della narrazione. Mi è sembrato che un po' tutto non avesse un approfondimento, ma restasse in superficie come un semplice caso di cronaca.
Buon cast, carina l'idea generale del film, una storia particolare e che poteva risultare di alto impatto umanamente, ma lo svolgimento mi è parso caotico e mal approfondito.
No, Helen Mirren non basta a migliorare la situazione.
No, Helen Mirren non basta a migliorare la situazione.
Voto 6
Beh ma dalla espressività di "BigJeff" non ci si poteva aspettare di più XD
RispondiEliminaA parte questo... ammetto che non è uno di quei film che appena visto il trailer mi abbia fatto urlare ommmmiodioooooo lo devo vedè, nonostante tu sappia che ami questo genere (sarà stata la faccia di BigJeff ahahah) Due giorni fa ho visto un film dello scorso anno con la fantastica Helen Mirren (che fu candidata mi pare ai Golden globe per questo film) dal terribile titolo italiano "Amore, cucina e curry" che consiglio a chi come me ha amato il film Chocolat, il regista è lo stesso e la poesia dei luoghi e della cucina, se possibile, mi è piaciuta anche di più. Abbaci e bracci
Amore cucina e CURIA, finisce in lista per le prossime visioni :D
EliminaTante braci anche a te!
Mi hai convinto a evitarlo, ottimo lavoro man ;) :)
RispondiElimina110 minuti dedicati ad altro! Bravo :D
EliminaGià non è affatto il mio genere, con la tua recensione non lo guarderò manco per sbaglio :p
RispondiEliminaMoz-
Errare è umano però. Poi magari sbagli e ti piace.
EliminaNaah, non fa per me XD
EliminaMoz-
Non conoscevo questo film, eppure inizialmente mi aveva intrigato perché amo Klimt ma siccome mi fido ciecamente di te, lo eviterò per non appallare anche la creatura!
RispondiEliminaEcco, magari quando nasce lo vedi, o le scendono i testicoli XD
EliminaIo l'ho visto, mi ha ricordato, per certi versi, Monuments Men (giusto per la storia delle opere trafugate dai nazisti), ma non mi è dispiaciuto! Un po' scialbo l'avvocato, interessante l'austriaco che li aiuta! L'ho visto in lingua... Ho ripassato l'inglese e il tedesco!
RispondiEliminaNon conosco il film che nomini! Ci darò un'occhiata ;)
Eliminaavevo grosse aspettative su questo film... sarà perché la grande Hellen per me è un must... tuttavia, le recensioni che ho letto, non arrivano quasi mai oltre un risicato 6...
RispondiEliminaAnche io mi ero fatto ingannare dalla presenza della Mirren ma non è servito a salvare il film.
EliminaPier, ho ripreso a scrivere... con un nuovo blog...
RispondiEliminaTi seguirò anche in questa nuova strada :)
Eliminail film non l'ho visto ma mi piacerà confrontare questa critica con le mie impressioni. non faccio fatica a credere che sappia molto di dejavu!
RispondiEliminaSe lo vedi fammi sapere ;) Benvenuto!
EliminaMa sai Pier( a parte la mia passione per Klimt) pensavo fosse un gran film visto anche gli attori..
RispondiEliminaBene a sapersi...
Un bacio speciale!
Anche io visto il cast mi son fatto trascinare...
EliminaBacio :)
Lo vedrò quando arriverà sui canali a pagamento. Di solito Helen non delude... Peccato.
RispondiEliminaLei non delude, ma la storia sì ;)
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