Speravo di volare in alto con queste commedie "dallo spazio", ma forse se ne salva solo una

Tema simile e un cast con volti noti e riconoscibili legano due film che ho visto da poco, ma hanno scopi differenti e soprattutto portano a casa risultati diversi.


Fly me to the Moon - Le due facce della Luna (2024)


Genere: commedia, drammatico, sentimentale
Durata: 132 minuti
Regia:  Greg Berlanti 
Uscita in Italia: 11 Luglio 2024 (cinema)/ Apple Tv+
Paese di produzione: Stati Uniti

Gli anni '60 sono stati un'epoca turbolenta per gli Stati Uniti, dove oltre alle divergenze e tensioni intestine sui diritti civili, pulsavano gli echi della violenza della guerra in Vietnam che ovviamente divideva l'opinione pubblica. Per cercare di distrarre l'opinione pubblica e contrastare l'URSS nella corsa allo spazio, l'amministrazione Nixon decise di far di tutto pur di dare risalto alla operazione spaziale di sbarco sulla Luna, e per fare questo assunsero una esperta di marketing, Kelly Jones (Scarlett Johansson), pubblicitaria di Madison Avenue che sembra essere in grado di vendere il ghiaccio agli eschimesi, anche con modi poco convenzionali. L'obbiettivo era quello di aumentare l'interesse per l'allunaggio da parte degli americani, ma Kelly dovrà scontrarsi con le reticenze del responsabile della missione NASA, conosciuta come Apollo 11, Cole Davis (Channing Tatum). Davis infatti prende estremamente sul serio il suo lavoro, specie considerando il disastro dell'Apollo 1.


Se questa storia vi suona come vera o verosimile, sappiate che nel film di Greg Berlanti a quanto pare c'è ben poco di vero rispetto ai fatti che hanno poi portato all'allunaggio del luglio del 1969. Pare infatti che la NASA abbia spinto per una campagna di marketing, condotta dall'esperto di relazioni pubbliche Julian Scheer, per far sognare un po' gli americani e farli appassionare, ma il personaggio di Kelly Jones con i suoi modi poco ortodossi non è mai esistito.
Eppure Fly Me To The Moon mischia finzione e realtà per creare una commedia con dentro una vena romantica, qualche tinta drammatica e un bel po' di satira. Sono costanti i riferimenti ad esempio alla scaramanzia degli astronauti, e soprattutto alle diverse teorie complottistiche che girano intorno al famoso sbarco sulla Luna. 

Per me è un film che ha funzionato su tanti profili, sia come generale intrattenimento, visto anche l'impatto visivo, con la fascinosa ricostruzione degli anni'60, che i big money di Apple possono garantire e come dicevo su una sequela di attori che sono bravi e belli. Oltre al duo Johanson-Tatum, ci sono anche due buone performance di Woody Harrelson e Ray Romano.

Fly me to the moon però è praticamente un sequestro di persona ingiustificato, con una durata che sfora troppo il contenuto da raccontare, e che non è supportata da uno sviluppo dei personaggi originale o particolarmente articolato che potesse fare affezionare a loro in qualche modo. L'impressione è che, se spogliato dai volti di star arcifamose, potrebbe diventare un film generico con una durata eccessiva.

Ho trovato poi che le battute comiche o comunque più satiriche funzionino, ma quando il film cerca di andare verso un versante drammatico, risulta stucchevole e un po' troppo studiato a tavolino. Anche la parte più romantica, oltre che vagamente prevedibile, è un po' fiacca.
Mi sfugge ancora perché abbiano fatto vestire Channing Tatum come un personaggio di Star Treck ma questo è del tutto collaterale. 
Sebbene il twist sull'ormai strausato tema dell'allunaggio è sicuramente soddisfacente, nell'insieme Fly me to the moon non è un film che rivedrei complice soprattutto una durata che è fuori da ogni logica e l'assenza di un vero impatto emotivo.



Space Cadet (2024)


Genere: commedia
Durata: 110 minuti
Regia: Liz W. Garcia
Uscita in Italia: 4 Luglio 2024 (Prime Video)
Paese di produzione: Stati Uniti

Sempre attirato dalla presenza di attori conosciuti, in questo caso Emma Roberts e un Tom Hopper fresco dal finale di The Umbrella Academy, ho voluto vedere Space Cadet, ma me ne sono pentito presto, arrivando alla fine davvero sui gomiti.

La storia in questo caso è quella di Tiffany "Rex" Simpson (Roberts appunto) la quale, pur essendo intelligente, sveglia, promettente, ha perso un po' la sua strada con la morte della madre. Da bambina sognava infatti di diventare un'astronauta ma alla fine si è ritrovata a fare la barista. L'incontro casuale con un vecchio amico però le riaccende quella passione al punto che cercherà di iscriversi al percorso di addestramento di cadetti della NASA, pur non avendo i requisiti necessari. Eppure, con lo zampino della sua amica Nadine, riuscirà ad accedervi, ma dovrà mantenere un grosso segreto. 

Space Cadet è uno dei film più vuoti e inutili a cui abbia assistito quest'anno, che non riesce nemmeno a strappare una risata o ad essere in qualche modo brillante. L'intrattenimento che propone è al limite del demenziale e dell'assurdo, ma nel peggiore dei significati. La storia stessa è però il più grande problema perché non si regge in piedi, è basata chiaramente sul nulla e non c'è il minimo di credibilità o realismo in quello che racconta. Anche però preso come una sorta di fiaba assurda, secondo me è davvero tutto troppo sciocco e puerile per poterlo in qualche modo consigliare anche solo come staccapensieri. 
Con Space Cadet la mente mi è andata a film comici e un po' slapstick come il franchise degli anni '80 di Scuola di Polizia, ma quello a suo modo faceva sorridere e funzionava per la sua epoca.

Purtroppo anche Emma Roberts non riesce a salvare Space Cadet e un po' tutti i personaggi sono stereotipati al limite del caricaturale, senza una evoluzione o un approfondimento. 
Se posso essere cattivo, tanto siamo fra noi, ad un certo punto ho pensato che stessi guardando uno dei tanti film-spazzatura che Netflix sforna quotidianamente, ed invece ricordarmi che ero su Prime Video, in un certo senso, mi ha fatto ancora più male. 

Se poi la morale positiva di Space Cadet è quella di credere in se stessi, nella propria passione anche quando le cose non vanno per il meglio, perché prima o poi arriverà il nostro momento giusto, la nostra occasione, allora il film deve scontrarsi con quanto ha raccontato prima, ovvero una protagonista senza qualifiche, senza studi e che di più è andata avanti mentendo a discapito di persone più preparate di lei. E questo onestamente non mi sembra un bel messaggio. 
Nulla poi da aggiungere sulla messa in scena o sulla regia, tutto piatto, poco attraente per un occhio allontanato già da una trama vuota. Se poi la sostanza di Fly Me To The Moon non ne giustifica la durata, potete immaginare cosa penso delle quasi due ore proposte per Space Cadet.


2 commenti:

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  1. Fly me to the moon continua a non ispirarmi per i protagonisti, Channing non lo trovo bello e non lo trovo nel ruolo. È più forte di me e l'idea di vederlo in coppia con Scarlett ... non grazie.

    Aspettavo che qualcuno si sacrificasse per Space Cadet, che poteva essere un filmetto salva-serata o qualcosa di inutile. Grazie per avermi dato una risposta :)

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    Risposte
    1. Il ruolo di Tatum è in effetti fiacco e poco ispirato.

      Space cadet non è adatto nemmeno come salva serata, meglio uscire anche sotto la pioggia

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