Ha senso andare a vedere il nuovo Wonka?

Non sarebbe stato un periodo delle feste che si rispetti senza un salto al cinema, ma fra biografie importanti dal vago sapore di noioso, e orripilanti pseudo-film di comici italiani (e non mi riferisco al duo comico siciliano), la scelta è ricaduta su Wonka.



Genere: fantastico, commedia, musical
Durata: 116 minuti
Regia: Paul King
Uscita in Italia: 14 Dicembre 2023 (cinema)
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d'America

Penso che anche i ciottoli per strada ormai conoscano il fantasmagorico magnate del cioccolato Willy Wonka, che ha fatto sognare generazioni di bambini (golosi soprattutto come me) con la sua magica fabbrica del cioccolato. La mia generazione ha impresse nella memoria ben due diversi film sul personaggio creato da Roald Dahl (dalle cui opere Wes Anderson l'anno appena trascorso ha preso a piene mani), con due attori che, a modo loro hanno reso Wonka unico.
Questa volta però si va a scavare nel passato del cioccolatiere, e il film di Paul King ci porta ad alcuni anni prima l'apertura della famosa fabbrica di cioccolato, quando Willy era un ragazzo di grandissime speranze, pieno di sogni da realizzare e buono. Il giovane Wonka si trasferisce così in una nuova città per poter aprire il suo primo negozio, ma non sarà facile doversi confrontare con la concorrenza.

Il Willy Wonka interpretato da Timothée Chalamet è stato più o meno quello che mi aspettavo: un giovane ancora inesperto del mondo, ma con una grandissima creatività, tanta voglia di fare e una dose di generosità, in un film che, nel suo insieme, non poteva che trovare la sua collocazione perfetta durante le feste. È infatti un film trasversale, che può accontentare generazioni diverse (in sala ad esempio era pieno di adolescenti e bambini, ma anche adulti), con una storia che alterna dolcezza (non solo per la quantità di prodotti edibili mostrati), avventura e buoni sentimenti.
Solo che, una volta uscito dalla sala del cinema, non posso dire che la magia di Wonka mi avesse stregato del tutto. 


Ho trovato sensata e coerente la storia raccontata in questo prequel rispetto alle vicende che già conosciamo, e non mi è sembrato volessero strafare, anzi è una vicenda lineare e che si fa seguire volentieri, senza avermi annoiato. Certo, se avessero trovato un modo per snellire o velocizzare la parte centrale non sarebbe stato un male, anzi, ma così va bene.
Wonka però incespica in due precisi punti: il primo è l'interpretazione di Timothée Chalamet, che se la cava bene con balli e canti (perché sì, è un musical anche se non ce lo dicono) ed ha qualche faccetta simpatica, ma non riesce a risultare iconico, non trova una sua chiave di lettura del personaggio precisa. È vero, Willy è giovane, ingenuo e sognatore, e non è stato ancora modellato dalla sua schizofrenica fantasia in quel personaggio strampalato che conosciamo già, ma sembra che quella sua follia abbia solo sporadici bagliori qui e lì in questa nuova riproposizione.

L'impressione che ho avuto, a dirla tutta, e che a volte Chalamet mi sembra non ci creda sul serio, e che si faccia il suo compito senza troppo impegno, senza far venir fuori il lato più strampalato. 
È quasi più credibile Hugh Grant nei panni di un Umpa Lumpa, anzi questo nuovo film ci dà la possibilità di scoprire qualcosa di più sulla storia di queste creature, e forse vale la pena vederlo anche solo per questo, anche se il tempo sullo schermo è davvero limitato. Non devo poi dirvi io quanto brava e versatile sia Olivia Colman nei panni di una ambigua direttrice di un albergo (infatti "qualcuno" mi prende sempre in giro visto che appena la vedo, la osanno). 
Mi ha fatto piacere poi vedere altri volti noti, come Jim Carter, che mi porta subito alla mente l'amato Downton Abbey.
La messa in scena è forse uno degli aspetti di Wonka che più mi incuriosiva e tutto sommato mi è piaciuta, al netto del fatto che molte scene urlano green screen ad ogni fotogramma.


C'è poi la questione musical da discutere: è vero che le canzoni sono più un extra che parte integrante della recitazione, ma ci sono diversi momenti musicali e balli che vi dovrete sorbire anche se non fanno per voi.
Purtroppo, a parte le iconiche Pure Immagination e la marcia degli Oompa Loompa, non ci sono brani memorabili, e per quanto sia una colonna sonora carina, onestamente se mi chiedeste ora di canticchiarvi una delle canzoni sentite, non sarei in grado.
Wonka si guarda e magari si riguarda con piacere, è perfetto, torno a dirlo, per tutta la famiglia durante il periodo delle feste e non solo, ma secondo me non ha trovato una sua iconicità che potesse fare affiancare questo film alle versioni precedenti. Ci saranno dei sequel? Probabile, ma spero in qualche passo avanti.



2 commenti:

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  1. Per me non ha senso...e spero di non essere "obbligato" a vederlo...

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    1. Sono certo che se anche dovessi essere costretto, sopravviverai 😁

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