Con l'arrivo della bella stagione aumenta l'attenzione all'esposizione solare e quindi ai prodotti con SPF. In realtà si spera che abbiate (abbiamo) avuto cura di questo aspetto anche durante tutto il resto dell'anno, ma a me di fare psicoterrorismo proprio non va. Bisogna però essere oggettivi, e sapere che la protezione solare è un passaggio importante, specie se vogliamo che la nostra pelle invecchi bene ed in modo sano.
Da qualche mese ho notato che stanno avendo il loro momento di gloria i solari in stick, per una serie di svariate ragioni.
Non si tratta che io sappia di una novità, perché credo che da anni esistano protezioni solari in questo formato per le persone sportive, e che fanno attività all'aria aperta, per avere un prodotto pratico e facile da riapplicare. O ancora, so che esistono stick con SPF da applicare in maniera concentrata su aree sensibili, come labbra, contorno occhi, nei o tatuaggi.
La cosmesi coreana (chi se non loro?!) però ha sublimato e perfezionato questa idea spinti dalla loro (giusta) mania per le protezioni solari. Infatti si parla tanto di riapplicare l'SPF durante la giornata ed è spesso difficile spalmarsi di crema solare, mentre si è a lavoro, su un autobus o semplicemente per strada, specie se abbiamo sul viso del make up.
In questo senso dovrebbero venirci incontro gli stick solari, che promettono una applicazione senza impiastricciare in giro, on the go, e senza intaccare in teoria il trucco.
Incuriosito da questa (non) novità, ho voluto provare lo Hyaluronic Acid Airy Sun Stick SPF 50+ PA ++++ di Isntree, che mi ha aiutato a capire tutti i vantaggi di questo tipo di prodotti, ma anche gli aspetti negativi.
Proprio l'estate scorsa vi ho parlato di un altro solare, il Watery Sun Gel, di questo brand coreano, per cui se volete un po' di storia sul marchio vi consiglio di recuperare questo post, così da non ripetermi. Il Sun Stick Isntree, nonostante ovvie consistenze diverse, comunque condivide molti ingredienti con la versione in gel: è una protezione solare per il viso a base di filtri chimici, ad ampio spettro con SPF 50+ e protezione dai raggi UVA PA++++.
Nell'INCI (che purtroppo non è stato scritto sulla confezione) troviamo ben 8 diverse forme di acido ialuronico, accompagnate da tanti ingredienti idratanti come l'acqua di bambù, la glicerina e le ceramidi, e l'estratto di alghe brune e di aloe vera che hanno potere lenitivo. Come sempre nei cosmetici coreani non manca la niacinamide, i cui benefici sono ormai noti anche ai muri.
Non è stata aggiunta una fragranza e infatti non sento un particolare odore dallo stick ma sicuramente c'è quel vago sentore di protezione solare.
Descrivervi la consistenza dell'Airy Sun Stick Isntree non è semplicissimo, perché dirvi che è cerosa potrebbe far pensare negativamente qualcuno. Vi posso dire che è molto simile ad un deodorante in stick, che è burro-cerosa ma non oleosa, e che non si sbriciola con estrema facilità, lasciando un tocco setoso. È davvero "airy", ariosa perché è molto leggera e appena applicata sulla pelle non si avverte. Inoltre non avendo filtri fisici, non lascia scie bianche di alcun tipo.
A proposito dell'applicazione, ci sono alcune cose che potrebbero lasciarvi perplessi: usare questo stick solare è molto pratico, proprio perché basta farlo scorrere sulla pelle nel modo che più ci viene comodo, movimenti circolari o semplici passaggi dall'interno verso le orecchie.
In teoria non è necessario massaggiare il prodotto sul viso, ma non so perché, nella mia mente si è creato un parallelismo fra questo solare e un pastello a cera. Se avete mai usato i colori a cera saprete che hanno un tratto continuo ma non sempre omogeneo, per cui dopo aver passato il Sun Stick SPF 50+ mi viene spontaneo cercare di rendere omogeneo quel tratto. Dirvi se faccio bene o meno non lo so perché appunto non lasciando scia bianca non è chiaro se questo processo ha senso.
Quando testo un prodotto cerco di farlo in lungo e in largo, così da capirne bene tutte le caratteristiche, ma devo dire che con questo solare Isntree non ho avuto sempre la stessa identica reazione.
Parto però con i pregi: è un prodotto estremamente semplice da usare e applicarlo sulla pelle è proprio piacevole per quel tocco setoso che vi dicevo. Anche passandolo su una barba rasata come la mia, lo stick sicuramente si graffia, ma non lascia chissà che residui sul viso. Io per mia preferenza, come anticipavo, ho sempre preferito stendere il prodotto in modo che si fonda bene e che non ci siano aree disomogenee.
Se ve lo steste chiedendo, i solari stick sono igienici da usare sia perché contengono dei conservanti che preservano la formula, sia perché basta passare lo stick su una velina per rimuovere la parte superiore ed avere il prodotto perfettamente pulito.
Non vi sono invece indicazioni da parte dell'azienda sulla resistenza all'acqua di questo Sun Stick.
Appena applicato sul viso, questo solare Isntree ha anche un bel finish satinato, luminoso ma non eccessivamente lucido e untuoso. Sulla pelle non lo percepisco affatto e soprattutto non mi ha creato fastidio agli occhi. In generale i solari solidi sono sempre più indicati per chi ha occhi sensibili perché è quasi impossibile che il prodotto si trasferisca all'interno, al contrario di lozioni, gel e spray.
Usandolo come solare dopo la skincare, lo Hyaluronic Acid Airy Sun Stick non mi ha creato a primo impatto problemi, anche provandolo insieme a diversi prodotti. Come vi dicevo non crea pallini.
Tuttavia devo aprire le porte a quelle che sono le difficoltà che ho incontrato nell'uso del mio primo solare solido.
Il primo aspetto che mi ha lasciato perplesso, specie usandolo come primo solare della mia routine, quindi dovendo fornire il massimo della protezione, e non come prodotto da riapplicare nel corso della giornata, è stato riuscire a calibrare la quantità. È un discorso che vale sia per lo Hyaluronic Acid Airy Sun Stick che per qualunque altro solare solido: quanti passaggi è necessario fare per rispettare il fattore di protezione indicato, in questo caso 50?
Sul web, a seguito delle indicazioni dell'associazione dei dermatologi americani, si è diffusa la credenza che bastino quattro passaggi dello stick sulla stessa area del viso per ottenere la protezione corretta, ma sappiamo che servono 2 milligrami di solare per centimetro quadrato di pelle per rispettare il valore indicato sulla confezione, e ci sono video che dimostrano che quei quattro passaggi non corrispondono all'esatta quantità di prodotto di cui avremmo bisogno.
Inoltre con i solari liquidi o in lozione abbiamo la certezza di raggiungere ogni angolo del viso, mentre la distribuzione di uno stick solido è inevitabilmente imperfetta da questo punto di vista, specie se non lascia una palese scia.
Questo non significa che con l'uso dello Hyaluronic Acid Airy Sun Stick io mi sia scottato o arrossato, anche perché ancora non l'ho messo a confronto con il solleone, ma sono tutte caratteristiche secondo me da tenere in considerazione.
Non ho amato inoltre questo solare Isntree come primo solare della giornata (se così possiamo dire) perché il make-up sopra mi sembra non aderisca alla perfezione alla pelle, "navigando" e finendo nelle pieghe pur essendo fissato con una cipria.
Come vi dicevo inoltre, questo solare ha avuto su di me una performance oscillante dal punto di vista della mia percezione sulla pelle e della sua reazione nel corso delle ore. Infatti a volte lo trovo davvero confortevole nel corso della giornata, senza variare troppo in termini di finish; saltuariamente però mi è sembrato che dopo appunto alcune ore dall'applicazione mi lucidasse il viso, lasciandomi allo stesso tempo la pelle un po' tirante sotto.
E soprattutto toccandomi il viso mi è capitato di sentire il prodotto sulle mani, come se venisse "risputato" fuori. Io ho una pelle con la tipica zona T mista e aree più secche, e ho capito che forse la mia tipologia di cute è la più indicata per questo prodotto. Pelli molto grasse potrebbero non trovarlo abbastanza opacizzante, mentre quelle più secche dovrebbero inserirlo in una routine più idratante.
Per quanto riguarda invece il suo uso come solare da riapplicare nel corso della giornata, l'Airy Sun Stick Isntree si adatta meglio a questo scopo, non solo per praticità ma anche per effetto sulla pelle.
Non posso però dirvi che se avete del make-up questo solare lo lasci intatto, perché se è vero che non strucca completamente il viso, è anche vero che più volte ho notato delle tracce di trucco sullo stick, e magari tornano più visibili alcune imperfezioni che avevo coperto.
Secondo me il miglior modo per usarlo come ritocco su un viso truccato, specie se dovete essere ancora presentabili, è quello di tamponare possibili oleosità dal viso con una velina o una salvietta opacizzante, passare il solare, ed eventualmente procedere a rinfrescare anche il trucco, riapplicandolo dove serve e fissando con la cipria. Quindi non proprio un processo "on-the-go" mentre siamo in fila al semaforo.
Io credo che lo Hyaluronic Acid Airy Sun Stick Isntree sia più indicato per un uso "d'emergenza" da tenere sempre in borsa: sia appunto per riapplicare la protezione solare durante la giornata, sia in quei casi in cui ad esempio ci siamo resi conto di aver saltato, per qualunque motivo, questo step della routine e vogliamo cercare di tamponare la situazione, o semplice temiamo di non aver usato abbastanza protezione solare. In questo senso un solare in stick ad esempio ci può aiutare a terminare quella crema solare che ci risulta troppo grassa da usare nelle giuste quantità: basterà uno strato più leggero di crema e seguire con lo stick.
Un altra occasione in cui immagino sia utile una protezione stick è quando non siamo troppo a contatto con il sole, e vogliamo un SPF che non ci richieda troppo impegno all'applicazione. Inoltre è perfetto per i pigri e in generale per chi non ha dimestichezza con la cosmesi, ma deve giustamente proteggersi dai raggi solari.
Questo Airy Sun Stick Isntree, con tutti i suoi vantaggi e svantaggi, comunque resterà nella mia borsa per qualunque emergenza perché resta comunque il metodo più pratico per avere una qualche forma di protezione solare sul viso, e penso sarà un ottimo alleato per l'estate.
Per me è stato un buon terreno di prova per capire quali caratteristiche cercare in un solare viso di questo tipo e come possa adattarsi alle mie necessità.
Vi incuriosisce questo genere di prodotti? Ne avete trovati di validi?
Qui trovate un'altra recensione di un altro solare stick.
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Grazie, sto proprio facendo ricerche per comprare il mio primo solare in stick coreano di queste dimensioni, più che altro da usare sul contorno occhi (dove mi brucia qualsiasi altro tipo di spf) e per ritocchi veloci in città. Ho visto anch’io vari video di chimici e divulgatori dove si nota chiaramente come non siano affidabili come primissimo strato, soprattutto per la spiaggia. Mi incuriosiva il nuovo, in teoria mat e utilizzabile anche sopra il trucco, di Beauty of Joseon formulato assieme Glow by Ramon.
RispondiEliminaTi posso spoilerare che quello di Beauty of Joseon è già nelle mie mani, ma conto di testarlo più avanti, quando la mia pelle sarà più mista 😄
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