Classici rivisitati: tre film consigliati!

Metto da parte il mood lamentoso dello scorso post, per parlare invece di tre film che mi sono piaciuti e che sono anche parecchio diversi fra di loro, ma che vanno in modi diversi a toccare dei classici della letteratura.


Rosaline (2022)


Genere: commedia
Durata: 96 minuti
Regia: Karen Maine
Uscita in Italia: 14 ottobre 2022 (Disney+)
Paese di produzione: Stati Uniti

Verona, 1300. Il cuore della bella e giovane Rosaline batte solo per un dolce ragazzo di nome Romeo, che la corteggia con romantiche poesie. Purtroppo però il rapporto fra i due è osteggiato dalle rivalità fra le loro famiglie. Rosaline è infatti una Capuleti, mentre Romeo è un Montecchi, ma i due sono anche coraggiosi al punto di voler fronteggiare i rispettivi genitori pur di vivere il loro amore.
Rosaline, in particolare, è una ragazza spigliata dal carattere forte, che vuole essere rispettata anche in un epoca in cui le donne non dovrebbero nemmeno parlare a tavola.
Tuttavia le circostanze si metteranno di mezzo, e la coppia vacillerà.

Non avete letto male né io mi sono rincitrullito, perché Rosaline è la cugina di Giulietta, e Romeo è proprio quello delle opere Shakespeare.
Il film, disponibile su Disney + dal 14 Ottobre, riscrive infatti cosa sarebbe accaduto prima che la tragedia si consumasse, e che la storia di Romeo e Giulietta diventasse leggenda. Questa operazione è però portata avanti in chiave assolutamente leggera ed ironica, ma non sciocca.

Infatti Rosaline è uno di quei moderni period drama che si immerge in un contesto storico preciso, e lo fa con personaggi e costumi del passato, ma "inquinandosi" con dialoghi e tematiche più contemporanee. 
È un'impostazione che abbiamo già visto con Persuasione, Cenerentola, Dickinson, Blood, Sex & Royalty, Bridgerton e chissà quanti altri titoli sto dimenticando in questo momento, ma che in questo caso si declina in uno di quei film che rilegge un classico in modo brillante e piacevole, e che ti fanno sorridere dall'inizio alla fine, senza risultare banali.


Non a caso Rosalina incarna gli ideali di una ragazza femminista, che non si accontenta né di un amore scialbo, né di vivere sotto una cupola in cui non può essere se stessa e farsi valere come essere umano a tutto tondo. Una antieroina, che però può sbagliare e a volte essere troppo testarda.
Lo stesso vale però per Giulietta, all'apparenza docile, ma forte ed empatica, e permette al film di destrutturare anche una visione troppo idilliaca e forse datata dell'amore.
Rosaline non sarà un film impeccabile, sicuramente il ritmo nella parte centrale vacilla ad esempio, e non brilla per unicità, ma è ironico senza essere sciocco, ed ha un buon cast. Non conoscevo ad esempio Kaitlyn Dever, che interpreta Rosaline, ma che dimostra di poter sostenere da sola un'intero film. 



Pinocchio di Guillermo del Toro (2022)


Titolo originale: Guillermo del Toro's Pinocchio
Genere: 
animazione, fantastico, avventura
Durata: 121 minuti
Regia: Guillermo del Toro
Uscita in Italia: 9 dicembre 2022 (Netflix)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Messico


Nonostante il titolo faccia pensare ad un particolare slancio di egocentrismo, il Pinocchio di Del Toro merita questo titolo. Il regista messicano infatti prende alcuni dei personaggi e degli umori dell'opera di Collodi per farci altro, e per trasmettere una storia collaterale e differente, sua rispetto all'originale.
Ne esce fuori un film più cupo di quanto forse si possa pensare riportando alla mente i tanti rifacimenti di Pinocchio, ma anche più realistico volendo.
Infatti ci troviamo nell'Italia del Fascismo, quando un Geppetto, sprofondato nell'alcolismo a seguito della perdita del figlio Carlo, crea quasi per caso questo burattino. Una entità celeste, più che una fata turchina, darà vita a Pinocchio, che non sarà affatto facile da gestire per suo padre.

Il Pinocchio di Guillermo del Toro non è però soltanto un bambino discolo, che deve essere educato a diventare rispettoso e ligio, ma anzi vuole diventare un simbolo di libertà, di unicità, un burattino che non vuole fare il burattino, ma che vuole tenere i suoi fili ed esprimere se stesso. Un po' come aveva fatto con La Forma dell'Acqua, dove aveva dato vita ad una creatura da molti temuta ed odiata, ma da amare per altri.

È però una fiaba amara quella proposta da questo film, che non si tira indietro nel mostrare gli orrori della guerra, del dolore della vita, della morte e del fato. Si ridicolizza, ma senza sottovalutarlo, anche l'orrore del fascismo.
Nonostante sia tutti gli effetti un film di animazione in stop-motion, curatissimo in ogni fotogramma, non è esattamente un film per i più piccoli perché spesso risulta troppo cupo, con dei passaggi e dei dialoghi delicati, e i personaggi sono volutamente inquietanti.

Non immaginatevi però un film-mattone, pesante da vedere e senza ritmo (a parte in alcuni momenti), perché hanno saputo inserire qui e lì dei divertissement o delle battute che smorzano un po' la tensione e che danno un sorriso. È soprattutto Sebastian il grillo a darci la possibilità di staccare un attimo da quello a cui assistiamo. 
Tutti questi elementi rendono Pinocchio uno dei rifacimenti più interessanti almeno dell'ultimo periodo, e solo i puristi del racconto di Collodi avranno qualcosa secondo me da ridire.
E, nonostante il dolore, la sofferenza, e l'ineluttabilità della vita, il Pinocchio di Guillermo del Toro ci ricorda comunque che la vita è un dono meraviglioso.
 


The Pale Blue Eye – I delitti di West Point (2023)

Titolo originale: The Pale Blue Eye
Genere: 
thriller, orrore, giallo,
Durata: 128 minuti
Regia: Scott Cooper
Uscita in Italia: 6 gennaio 2023 (Netflix)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America

Restano le atmosfere cupe, con un sapore decisamente più tetro, ma ci spostiamo nel 1800 quando l'ispettore Augustus Landor viene chiamato ad indagare sulla misteriosa morte di un giovane cadetto, a cui è stato addirittura asportato il cuore. Non è una indagine semplice, visto che la risoluzione è trincerata dietro una coltre di intrighi e omertà, e quindi troverà il supporto di un altro cadetto, un ragazzo particolare di nome Edgar Allan Poe. I due sono accomunati da una particolare sensibilità, ma anche da un vissuto simile che li ha segnati. 
The Pale Blue Eye – I Delitti Di West Point si ispira ad un romanzo di Louis Bayard, e si tinge così subito di mistero, e si sviluppa come un thriller dalle tinte noir, senza però a mio avviso diventare un horror come viene definito.

Certo c'è qualche scena più cruda, ma nulla di così difficile a cui assistere, perché alla fine si tratta di un film classico, dalla struttura già nota, che secondo me non vuole sporcarsi, non vuole in alcun modo sbrodolare, ma essere solido. I Delitti di West Point infatti si segue volentieri, è intrigante, ma forse non riesce a sorprendere come ci si può aspettare, e che pecca in un andamento non sempre con lo stesso passo, ma che a volte anzi rallenta un po' troppo.
È però la fattezza e la recitazione ad essere le qualità migliori di questo film Netflix, anzi mi è sembrato al di sopra della media proposta dalla piattaforma.


La cura dell'epoca e le ambientazioni cute, oscure e perfettamente in linea con la storia sono precise e puntuali, ma sono Christian Bale e Harry Melling che sorreggono l'intera struttura con due interpretazioni di primo livello. A me è piaciuto molto il Poe di Melling perché lo intrepreta in modo inquietante ma senza esagerare e risultare macchiettistico. Non mi ha fatto impazzire la brevissima parentesi di Gillian Anderson, che inizia ad annoiarmi con questi ruoli sopra le righe.
Non un grande thriller imperdibile, ma sicuramente consigliato e giusto per la modalità streaming.




10 commenti:

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  1. Non mancherò il secondo, potrei anche il terzo, ma il primo proprio no..

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    1. Male, perché ogni tanto un po' di leggerezza ci vuole proprio

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  2. Devo guardare il terzo, finalmente qualcosa che mi incuriosisce. Grazie, me lo segno.

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    1. Contento allora di averti fatto scoprire qualcosa di tuo gusto! Baci, buona settimana!

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  3. Ciao Pier! Il primo mi sembra carino ma il terzo lo guarderò sicuramente! Un bacione

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    1. Ciao Cinzia! Allora mi dirai! Secondo me ti piaceranno entrambi avendo capito un po' i tuoi gusti!

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    2. Ciao Pier!!! Certo ti farò sapere ^_* Un bacione grande

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