Cosa recuperare su Prime Video (e cosa lasciar perdere...)

Prime Video sta via via proponendo diversi film e serie tv che in un modo o nell'altro mi attirano e, sebbene sia secondo me ancora lontana dal creare dei prodotti che riescano davvero a fidelizzare gli utenti (ad eccezione di pochi casi, vedi Lol - Chi Ride è Fuori o The Marvelous Mrs Maisel), credo stiano cercando di crescere e di imporsi.
Quelli che seguono sono alcuni telefilm che ho visto nelle ultime settimane e non tutto mi ha convinto, ma qualcosa da recuperare c'è sicuramente.


Totems - Conto alla rovescia
Prima stagione

Disponibile su Prime Video dallo scorso 20 Maggio, Totems ci porta negli anni '60 quando si stava consumando la Guerra Fredda, e fra le fazioni opposte si intreccia una fitta rete di spionaggio. Per fermare il progetto di una bomba orbitale sovietica, l'ingegnere Francis Mareuil viene ingaggiato dai servizi segreti per convincere lo scienziato Boris Goloubev a collaborare con loro. Dall'altro lato però, la figlia di Boris, Lyudmila, viene obbligata dal KGB a spiare il padre. Quando Francis e Lyudmila entreranno in contatto, fra i due scatterà una travolgente scintilla, ma ovviamente le condizioni rendono quasi impossibile il loro amore. 

Totems - Conto alla rovescia dalla sua ha un impianto tecnico non da poco, chiaro sintomo che ci hanno speso davvero tanti soldi dietro. D'altronde, una miniserie di spionaggio non può che essere movimentata e con colpi di azione, e in questo caso la messa in scena è curata e abbastanza realistica. C'è poi quel tocco di romanticismo che, per quanto non originale, addolcisce la serie, dà una ulteriore dimensione alla narrazione.
Il problema però è tutto il resto. Infatti si fa fatica a seguire una storia come quella di Totems perché, con un ritmo altalenante, fra un momento di azione e l'altro cresce la fame di vedere degli sviluppi che arrivano in maniera un po' troppo sbriciolata. 


Ci sono infatti troppe storyline da seguire e non tutte hanno suscitato in me lo stesso interesse. Non giova nemmeno la caratterizzazione e lo sviluppo dei personaggi, visto che passano da zero a cento, da uomini e donne comuni a precise spie quasi senza rimorsi, ma senza una chiara crescita costante e credibile, e soprattutto quasi senza sbavature da ogni parte.
Inoltre c'è questo costante spostarsi da un punto all'altro dell'Europa che non è sempre facile da seguire. Il tutto rende Totems secondo me come una serie poco coinvolgente, che può annoiare, che può confondere e che con dei protagonisti poco "umani", poco convincenti.

C'è poi la difficoltà della lingua: ci sono infatti intere parti degli 8 episodi in russo con i sottotitoli, una scelta corretta creativamente, in coerenza con la storia, ma che alla lunga è un ulteriore fattore di appesantimento per chi come me non conosce la lingua.
Quelli di Totems hanno lasciato il finale di questa prima stagione aperto, ma ancora non si sa nulla di un rinnovo per una seconda. Personalmente la lascerò volentieri indietro perché non c'è stato nulla che mi abbia convinto a tal punto da sorvolare su certe lacune. 



Chloe - Le maschere della verità
Miniserie


Davvero intrigante questa Chloe - Le maschere della verità, miniserie in sei episodi uscita sulla piattaforma di Amazon il 24 giugno di quest'anno.
Chloe è il centro dell'attenzione di Becky Green, una ragazza completamente all'opposto da lei. Chloe è infatti bella, socievole, ha una vita agiata, un marito con una posizione di tutto rispetto e degli amici altrettanto belli e abbienti. Becky dall'altro lato vive in provincia, ha lavori poco stabili, e una vita sociale scarsa, dovendo accudire la madre che soffre di demenza. I post sui social sono l'unico aggancio per Becky per spiare la vita della ragazza, ma proprio sui social un giorno scoprirà che Chloe è morta,  ma soprattutto sembra che prima di morire avesse provato a chiamarla. Becky così cercherà di capire cosa sia accaduto e lo farà nel modo più contorto ma anche l'unico, per conoscere davvero la verità.

Recitata benissimo da Erin Doherty (la principessa Anna nella terza e quarta stagione di The Crown), Chloe è una delle serie più interessanti che ho visto nell'ultimo mese. Mettendo da parte la messa in scena e la buona realizzazione generale, è la storia che convince perché ti cattura e si fa seguire da inizio a fine. Sono certo che anche voi arrivando alla penultima puntata vorrete scoprire come termina. Questo perché Chloe inizia come se fosse una serie crime, ma più che sulle indagini vere e proprie, lo sviluppo gira attorno alla psicologia dei personaggi colorandosi di tinte thriller.

È poi basata su temi estremamente attuali legati sì al mondo dei social, di come questi ci abbiano incastrato in un costante confronto con gli altri, ma ci si sposta sulla salute mentale in genere, visti i problemi della madre di Becky, ma più in generale l'approccio della ragazza con il mondo esterno, la sua capacità di relazionarsi, la voglia di vivere una realtà più concreta, seppur mentendo. 
È un personaggio secondo me interessante, e ben interpretato come dicevo da Erin Doherty che riesce a creare una protagonista complessa, a tratti incerta, a volte invece senza scrupoli. 


Il parallelismo con Inventing Anna è facile, ma Becky è spinta a mentire e manipolare da una dualità di ragioni, non solo per la fame di condurre una vita più avventurosa. Tra l'altro, lei stessa proverà sulla sua pelle che essere benestanti non conduce automaticamente a relazioni migliori.
Chloe perde forse qualche punto per quella lentezza della parte centrale della serie, quando il ritmo sembra un po' vacillare, e per un finale conclusivo che avrei voluto un po' più esplicativo, ma che immagino volutamente resti un po' defilato. Per il resto Chloe - Le maschere della verità è una serie tv solida, che non ha nemmeno bisogno di una seconda stagione, e adatta per l'estate


Wolf Like Me
Miniserie

Merita una chance anche Wolf Like Me, con Josh Gad e Isla Fisher e disponibile dall'1 aprile sempre sul catalogo Prime Video
Gary (Josh Gad appunto) e sua figlia Emma si sono trasferiti da poco in in Australia, esattamente dopo la morte della moglie e madre della bambina. Un giorno i due vengono tamponati da Mary (Isla Fisher), che stranamente riesce a calmare Emma dall'attacco di panico causato dallo shock. La donna è sicuramente bizzarra, ma non potrà che incuriosire Gary e così scatterà la scintilla per una relazione decisamente sopra le righe, con più di un mistero da risolvere.


È difficile definire e parlare di Wolf Like Me perché il rischio è quello di fare spoiler. La potrei definire una dramedy con qualche accento dark, con un twist particolare, ma non basta perché è una miniserie semplice da un punto di vista narrativo, ma allo stesso tempo in grado di toccare temi più delicati. Anche in questo caso si parla infatti di salute mentale, di accettazione di sé, ma anche di superamento del lutto, tra l'altro da ben tre prospettive diverse. 
Al centro c'è però una storia d'amore che va avanti con le sue difficoltà, ma senza risultare stomachevolmente zuccherosa. Quel twist, che forse si può in parte intuire dal titolo, è un aspetto importante sicuramente, ma non viene sfruttato fino all'estremo, e questo forse per alcuni può essere un po' un neo.

Per me invece è stato un approccio interessante, perché credo che possa fungere quasi da metafora: è come dire che ognuno, dentro di noi, ha "qualcosa che non va", ma tutto sta nel saperci convivere e nel trovare qualcuno che ci apprezzi come siamo, anche nelle nostre ombre peggiori.
Nell'insieme, da una prospettiva più generale, Wolf Like Me non ha nulla di così particolare, non c'è quel quid per cui si possa distinguere da altre serie, ma è gradevole, fa sorridere e sa essere toccante senza drammatizzare troppo.
È poi una serie ben interpretata, e i personaggi danno delle prospettive leggermente diverse rispetto al solito, visto che la composizione della coppia attorno cui ruota tutto è in parte differente dalle solite fiabe.
Da metà stagione in poi si riesce a godere anche dei bei paesaggi australiani, quindi direi che Wolf Like Me è ideale se cercate una serie breve, ma che non sia eccessivamente frivola. Wolf like me è stata rinnovata per una seconda stagione, ne parlo qui.


4 commenti:

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  1. Wolf Like Me l'avevo recuperata quando mi sono ammalata di Covid e devo dire che l'ho trovata deliziosa; divertente ma mai frivola, capace di fare riflettere e commuovere, con degli attori bravissimi. E poi per me l'Australia è un pezzetto di cuore, i suoi paesaggi sono sempre fonte di tanti bei ricordi.

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  2. Sentite nominare solamente, ed al momento nessuna che valga davvero la pena vedere..

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